Ius soli o ius sanguinis ?

Aperto da doxa, 18 Giugno 2017, 17:11:25 PM

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doxa

Fharenight ha scritto alla conclusione del suo ultimo post in altro topic:  "Questa non è l'Europa. Questa non è l'Europa della pace. È il suicidio dell'Europa". Ed io aggiungo anche per colpa di numerosi politici nostrani che  in questi giorni pur di accaparrarsi i voti nel prossimo ballottaggio per le elezioni comunali hanno portato alla ribalta al Senato il diritto di cittadinanza per gli stranieri: lo "ius soli" ! Penso sia stato controproducente per la sinistra perché la ribellione della destra, in particolare della Lega, ed il no dei Cinquestelle li hanno per il momento, ma solo per il momento bloccati.

Nel parlamento italiano già ci sono alcuni parlamentari di origine africana. Ebbene vi devo confessare che li subisco come dissonanza cognitiva. Stiamo andando al galoppo dietro gli Stati Uniti d'America. Alcuni Stati del sud di tale federazione hanno colpe da farsi perdonare con l'importazione degli schiavi  per farli lavorare nelle piantagioni di cotone e in altri servizi, ed ora hanno gli "afroamericani"  diventati cittadini statunitensi a tutti gli effetti.

Vogliono per forza americanizzare l'Europa.

L'Italia nel passato non ha importato schiavi dall'Africa ma ora stanno arrivando a migliaia da quel continente. Ed anche noi saremo costretti a dare a tanti di loro la cittadinanza italiana "ius soli" e non "ius sanguinis". Ce li ritroveremo nelle forze armate, nella pubblica amministrazione. E non sono solo neri, molti sono anche musulmani. Saranno numerosi nel parlamento, saremo comandati da loro. Spero che comincino  col comandare i cattomunisti quando sarà il momento.

La loro religione non m'interessa. Per quanto riguarda il colore della pelle, per il mio gusto estetico preferisco il meticciato biondo nord europeo a quello africano.

Secondo la legge italiana sulla cittadinanza, approvata nel 1992 e fondata sul cosiddetto ius sanguinis, è italiano chi nasce  da almeno un genitore italiano.  C'è anche una modalità ius soli: un bambino nato nel territorio italiano da genitori stranieri può chiedere la cittadinanza al raggiungimento del diciottesimo anno, purché sino a quel momento abbia risieduto in Italia in modo legale ed ininterrotto.

La nuova legge di cui si sta discutendo, e rinviata a dopo il ballottaggio per le elezioni comunali (già approvata dalla Camera alla fine del 2015 e giunta al Senato fra le polemiche) prevede facilitazioni nei criteri di concessione della cittadinanza con riferimento ai bambini, figli di genitori stranieri, nati o cresciuti in Italia.


Per non farla troppo lunga per ora mi fermo qui. 

Jacopus

La scelta dello "ius soli" penso che derivi da una situazione straordinaria, che però nella sua straordinarietà durerà per almeno qualche decennio ancora. La situazione straordinaria è data dall'enorme flusso di migranti cui stiamo assistendo. Dare la cittadinanza a chi nasce in Italia è il tentativo di offrire una possibilità di integrazione in più: chi sarà, almeno sulla carta, "italiano" forse si sentirà più responsabile verso questo paese.
E' possibile che sia anche una strategia per ridurre il lavoro burocratico che c'è in relazione al rinnovo dei permessi di soggiorno e del rilascio delle carte permanenti. Anche la procedura di richiesta di cittadinanza al 18° anno di età è piuttosto complessa e richiede almeno due anni di tempo.
Di sicuro va contro gli interessi delle cooperative "rosse", visto che un cittadino italiano non deve certo fare pratiche come rifugiato o richiedente asilo o quant'altro.

Dal mio punto di vista lo "Ius soli" non è una garanzia di italianità. Credo che sia un atto doveroso ma non sufficiente. Ricordiamoci che viviamo in Italia, un paese che fino a 30 anni fa trattava in modo razzista i meridionali che "salivano" al nord: italiani contro italiani. Vi sono fortissimi nuclei di resistenza ad una vera integrazione e questa può produrre il rischio di "italiani" giuridici ma non "culturali", con il rischio paventato da Altamarea di vederli inseriti in istituzioni delicate, organismi pubblici senza averne una visione adatta al ruolo svolto.
Gli stessi meridionali spesso hanno una visione degli uffici pubblici e delle istituzioni pubbliche come un "nemico" da combattere o da corrompere. Rischiamo di produrre un duplicato con gli stranieri "italianizzati" se non incrementiamo gli sforzi di integrazione reale, a partire dalla scuola, dalla vita associata e sociale, dal lavoro.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Fharenight

#2
E dalle con la "situazione straordinaria"! Cioè, siamo letteralmente invasi, e siccome abbiamo governi deboli, che non sanno e non possono intervenire come si deve, è meglio calarsi le braghe in anticipo e regalare la cittadinanza a tutti? Ma ci siamo o ci facciamo?
Non esisterà mai più vera e propria integrazione, così, con questo meticciato e con tutte le etnie presenti; fatevene una ragione, la vostra ideologia progressista è fallita, ha fatto i suoi danni ma ancora non siete convinti; per carità, fatevene una ragione e smettetela. E' stato dimostrato, negli altri paesi europei, stranieri alla terza generazione  non sono e non vogliono integrarsi. C'è anche il rischio islam, ma voi non lo vedete neppure; stiamo giocando col fuoco.
Questo disastro durerà come minimo per qualche decennio ancora? Dunque è stato già tutto deciso? Dunque siamo spacciati? Chissà perché, ma penso che la cosa finirà male. La gente sta vivendo tutto questo non con rassegnazione, come voi desiderereste, ma con rabbia, senso di ingiustizia e come un grande tradimento della classe politica.

Citazione: "E' possibile che sia anche una strategia per ridurre il lavoro burocratico che c'è in relazione al rinnovo dei permessi di soggiorno e del rilascio delle carte permanenti. Anche la procedura di richiesta di cittadinanza al 18° anno di età è piuttosto complessa e richiede almeno due anni di tempo.
Di sicuro va contro gli interessi delle cooperative "rosse", visto che un cittadino italiano non deve certo fare pratiche come rifugiato o richiedente asilo o quant'altro
."

Rimango allibita di fronte a certe esternazioni!  Per ridurre il lavoro burocratico per il rinnovo dei permessi, si sceglie tout court di dare subito la cittadinanza? Ma si rende conto della gravità di questo? Cosa andrebbe contro gli interessi delle cooperative "rosse"??? Vi pare che non si son presi già gli accordi su come poi accogliere la marea triplicata di immigrati che a maggior ragione avranno più interesse a sbarcare e a rimanere da noi? poi a "preparare", "istruire" e trovare un'occupazione, sì, le famose occupazioni che gli italiani non vogliono più fare?
Senti, jacopus, smettetela di parlare male dei meridionali giusto per difendere l'immigrazionismo, non è leale, ed io vorrei avere il piacere di confrontarmi almeno con persone leali. Io sono meridionale e non ho mai avuto problemi al Nord. La questione di vedersi nuova gente che arriva da fuori perché alcune industrie locali offrono posti di lavoro è un discorso a parte. Anche in una stessa regione ci sono campanilismi tra cittadini di differenti città, è un altro discorso, anzi, sarebbe da ribadire che più si è diversi e più ci sono possibilità di conflitti.
Citazione: "Gli stessi meridionali spesso hanno una visione degli uffici pubblici e delle istituzioni pubbliche come un "nemico" da combattere o da corrompere."
Sei pieno di pregiudizi. Ma come ti permetti di dire questo dei meridionali? Mai pensato né sentito gli uffici pubblici e delle istituzioni come "nemico" da combattere o corrompere! Pazzesco!
Questa è una grave offesa a tutti i meridionali. Pretendo le scuse, e subito.
Questo signore pensa tali assurdità sui  meridionali e si permette di chiamare gli altri razzisti.
Pazzesco davvero...

doxa

Jacopus quoto il tuo post. Lo vedi che a volte possiamo anche essere d'accordo ?

L'accelerazione voluta dai partiti di sinistra per prendere voti  dagli immigrati che possono votare non è accettabile. Come ho già detto nel mio post precedente lo ius soli già c'è nella legislazione italiana. Può essere aggiornata ma con "cum grano salis" e non per far contenti i partiti di estrema sinistra o frange "democratiche" della gerarchia vaticana.

Nella nuova normativa sono previste due modalità: "ius soli temperato" e "ius culturae".

Il cosiddetto "ius soli temperato" (per distinguerlo dallo ius soli vigente ad esempio negli Stati Uniti, secondo il quale basta nascere in uno Stato della federazione per diventarne automaticamente cittadino), prevede che un bambino nato in Italia per ottenere la cittadinanza  deve avere uno dei due genitori residente legalmente nel nostro Paese da almeno 5 anni. Se non proviene dall'Unione europea deve dimostrare di possedere un reddito e un alloggio, nonché di conoscere la lingua italiana.

Lo "ius culturae", invece, riguarda quei minori stranieri, arrivati in Italia entro i 12 anni di età, che abbiano frequentato le scuole per almeno 5 anni o completato almeno un ciclo scolastico. In questa modalità c'è l'arrendevolezza o il favoritismo di alcune forze politiche. Inoltre, per quelli arrivati da noi con l'età tra i 12 ed i 18 anni, la concessione della cittadinanza è subordinata al fatto che abbiano abitato in Italia per almeno 6 anni e superato anch'essi un ciclo scolastico. Ma vi pare normale ? Ci vuole così poco per ottenere la cittadinanza intesa in modo sbagliato come integrazione ?


Questa legge è stata presentata dalla sinistra come una conquista di civiltà. Civiltà ? E' una scelta ideologica e morale inaccettabile. E' una legge che deriva non da un imperativo etico universale al quale si può solo obbedire, ma da una decisione politica di una parte politica che ha una ben definita visione della società e della storia. Chi la sostiene immagina un mondo nel quale le frontiere siano destinate un giorno a scomparire. Ritiene che l'umanità sia nomade e pendolare. Le appartenenze nazionali vengono considerate fittizie e convenzionali.

baylham

Citazione di: altamarea il 18 Giugno 2017, 22:18:01 PM
Questa legge è stata presentata dalla sinistra come una conquista di civiltà. Civiltà ? E' una scelta ideologica e morale inaccettabile. E' una legge che deriva non da un imperativo etico universale al quale si può solo obbedire, ma da una decisione politica di una parte politica che ha una ben definita visione della società e della storia. Chi la sostiene immagina un mondo nel quale le frontiere siano destinate un giorno a scomparire. Ritiene che l'umanità sia nomade e pendolare. Le appartenenze nazionali vengono considerate fittizie e convenzionali.

Una conquista di civiltà è eccessivo, è una legge che hai dei validi e buoni presupposti, non l'ho esaminata dettagliatamente e non ho motivi per farlo.
Non ho sentito un solo valido motivo per contrastarla, consente a giovani nati o cresciuti in Italia figli di stranieri di diventare cittadini italiani a determinate condizioni. Che genitori di origine straniera scelgano per i propri figli la cittadinanza italiana mi sembra un riconoscimento positivo dato allo Stato italiano. Non potrà che migliorare la convivenza in Italia. Chi vuole uno Stato basato sulla separazione, discriminazione dei residenti è contrario all'approvazione di questa legge.

La cittadinanza è un fatto fittizio e convenzionale, infatti la cittadinanza ha una base giuridica: l'art. 1 della legge n. 91/92 stabilisce che è cittadino per nascita il figlio di padre o madre cittadini italiani, pertanto all'origine della cittadinanza c'è un fatto arbitrario e convenzionale.

Che le frontiere spariscano potrebbe essere un fatto positivo, tuttavia l'attribuzione della cittadinanza va in senso contrario.  La stessa considerazione vale per il nomadismo.

doxa

Scusa baylham ma hai letto bene il mio precedente post ?
Ti sembra lecito lo "ius culturae" ? Ci vuole così poco per ottenere la cittadinanza ?

Migliorare la convivenza ? Ma stai seguendo le notizie di cronaca degli attentati di questi giorni a Londra e a Parigi ?  Sono reati commessi da  gente residente in quelle città, sono figli di stranieri di seconda o terza generazione, altro che integrazione. Sono individui che odiano gli europei, ci vendono come benestanti e loro emarginati. Ma quanti sono i veri benestanti in una città ? La moltitudine si alza la mattina per andare a lavorare per cercare di mantenere la famiglia in modo dignitoso.

La cittadinanza è uno status legale-formale e va valutata alla luce della contingenza che dovrebbe farla nascere e degli effetti (compresi quelli indiretti o non previsti) che è destinata a produrre.

L'attuale contingenza  è quella di una legislatura giunta quasi alla sua fine naturale e l'Italia che sta affrontando una difficile emergenza collegata ai continui sbarchi, a migliaia. Quelli non censiti sono la maggioranza. Il ministro dell'Interno tenta di cambiare le carte in tavola dicendo che gli arrivi  sono nella norma. Quale norma ? Se si contano solo i censiti ovvio che sembrano pochi.

Non può esserci momento peggiore dal punto di vista politico e dell'opinione pubblica, per la discussione di un simile provvedimento, che non a caso è immediatamente divenuto – per entrambi gli schieramenti politici- oggetto di propaganda e di contesa elettorale; cioè l'esatto contrario del dialogo necessario per discutere su una legge del genere.

Certo ci sono da considerare i diversi effetti che questa legge può produrre. Essa offre a tanti giovani nati e cresciuti in Italia la possibilità di non sentirsi degli ospiti, ma non bisogna nascondere i problemi: può incentivare, anzi incentiva i flussi verso l'Italia di migliaia di africani che percepiscono il nostro Paese generoso ed accogliente per colpa di molti nostri politici, delle onlus e di loschi trafficanti. Per di più ci si mette anche il papa con la sua politica dell'accoglienza, a spese altrui e non del Vaticano.

Oltre che generosa ed accogliente l'Italia è percepita anche come lassista e poco capace di far rispettare le regole. Ed io mi sono stufato di questa situazione.

baylham

Citazione di: altamarea il 19 Giugno 2017, 21:36:50 PM
Migliorare la convivenza ? Ma stai seguendo le notizie di cronaca degli attentati di questi giorni a Londra e a Parigi ?  Sono reati commessi da  gente residente in quelle città, sono figli di stranieri di seconda o terza generazione, altro che integrazione. Sono individui che odiano gli europei, ci vendono come benestanti e loro emarginati. Ma quanti sono i veri benestanti in una città ? La moltitudine si alza la mattina per andare a lavorare per cercare di mantenere la famiglia in modo dignitoso.

Prova ad immaginare la situazione contraria, una parte della popolazione residente in un paese senza la cittadinanza, senza gli stessi diritti dell'altra popolazione cittadina, discriminata. La situazione sarebbe assai peggiore.

Visto il livello della conflittualità, aggressività, odio diffuso reciprocamente, gli atti di terrorismo mi appaiono invece molto contenuti in Europa.
Purtroppo anche un solo individuo può fare molte vittime e danni.

paul11

anche la Popillia japonica ha chiesto il diritto dello ius soli.
E' uno scarabeo che sta invadendo e infestando le coltivazioni di mezzo mondo con tanto di allarmi regionali sui danni.

La natura ci insegna una cosa fondamentale che quando entra un animale o un vegetale che non è endemico con il luogo ospitante muta l'ecosistema entrando in conflittualità con altri dentro la catena alimentare ed energetica.

va bene, non va bene? nelle scienze, botanica ed entomologia, o comunque zoologia, ci si comporta stranamente in maniera diversa 
dai capoccioni dell apolitica.
E' ovvio che sempre la globalizzazione comporta più aerei, più navi con viaggi intercontinentali con relativi vegetali e animali stivati.
Quì come lo chiamiamo: fenomeno migratorio?
La Popillia japonica ha chiesto intanto asilo politico........come rifugiato

epicurus

Citazione di: altamarea il 18 Giugno 2017, 17:11:25 PM
Nel parlamento italiano già ci sono alcuni parlamentari di origine africana. Ebbene vi devo confessare che li subisco come dissonanza cognitiva.
Per essere parlamentare è necessario essere italiani. Non capisco perché dovrebbe essere problematico che un italiano sia un parlamentare solo perché ha un colore della pelle per te non consono. E' davvero rilevante questa affermazione in questa discussione?
 
Citazione di: altamarea il 18 Giugno 2017, 17:11:25 PM
Vogliono per forza americanizzare l'Europa.
Non centra nulla l'America. E' una questione di diritto e dignità molto più generale.
 
Citazione di: altamarea il 18 Giugno 2017, 17:11:25 PM
E non sono solo neri, molti sono anche musulmani. Saranno numerosi nel parlamento, saremo comandati da loro.
Perché dovrebbe essere rilevante il colore della pelle o la religione? E poi non ci saranno "loro" e "noi", ci saranno soltanto gli "italiani", con all'interno di questo calderone millemila diversità.
 
Citazione di: altamarea il 18 Giugno 2017, 17:11:25 PM
La loro religione non m'interessa. Per quanto riguarda il colore della pelle, per il mio gusto estetico preferisco il meticciato biondo nord europeo a quello africano.
Davvero stiamo parlando della tua preferenza per il colore della pelle? Perché ciò dovrebbe essere rilevante per la discussione e preso in considerazione dalla giurisprudenza italiana?
 
Citazione di: altamarea il 18 Giugno 2017, 22:18:01 PM
L'accelerazione voluta dai partiti di sinistra per prendere voti dagli immigrati che possono votare non è accettabile.
A prescindere dalle motivazioni congetturabili più o meno verificabili che hanno portato a proporre questo cambio normativo, penso sarebbe meglio se qui ci attenessimo alla questione se tale modifica sia positiva o negativa.
 
Citazione di: altamarea il 18 Giugno 2017, 22:18:01 PM
E' una legge che deriva non da un imperativo etico universale al quale si può solo obbedire, ma da una decisione politica di una parte politica che ha una ben definita visione della società e della storia.
Come detto poco sopra, meglio se ci limitiamo a giudicare la questione, non a psicoanalizzare politici e cittadini favorevoli alla riforma. Per quanto mi riguarda, la questione riguarda la dignità e la salvaguardia delle persone più deboli della nostra società, i minori. Vuoi dire che mi sto autoingannando?
 
Citazione di: altamarea il 19 Giugno 2017, 21:36:50 PM
Ti sembra lecito lo "ius culturae" ?
Sì, mi pare sia giusto.
 
Citazione di: altamarea il 19 Giugno 2017, 21:36:50 PM
Migliorare la convivenza ? Ma stai seguendo le notizie di cronaca degli attentati di questi giorni a Londra e a Parigi ?  Sono reati commessi da  gente residente in quelle città, sono figli di stranieri di seconda o terza generazione, altro che integrazione. Sono individui che odiano gli europei, ci vendono come benestanti e loro emarginati. Ma quanti sono i veri benestanti in una città ? La moltitudine si alza la mattina per andare a lavorare per cercare di mantenere la famiglia in modo dignitoso.
Innanzitutto va detto che sono stati circa 600 i morti per terrorismo a matrice islamica dal 2004 ad oggi, in tutta Europa (popolazione di circa 800 milioni di persone)! E il numero di responsabili si aggira circa sulle mille persone. Quindi per 600 morti su 800 milioni in 14 anni, che coinvolge circa 1000 responsabili, noi dovremmo identificare tutti gli islamici come terroristi? E vedere un'emergenza devastante? La cosa è assurda. (Per fare un confronto, in Europa ci sono circa 120.000 morti l'anno per incidenti stradali, quindi circa 1 milione e mezzo in 14 anni!) Inoltre in Europa i mussulmani sono solo il 5,8%. In Italia si percepisce che i mussulmani siano il 20%, mentre in realtà sono circa il 4%. Sempre in Italia, la percezione è che nel 2020 i mussulmani saranno il 30%, mentre le previsioni più accurate ci dicono che saranno circa solo il 5%.
 
Per finire, mi pare che non si consideri il fatto che già c'è in vigore lo ius soli per chi diventa maggiorenne, quindi nella maggior parte dei casi, con l'introduzione dello ius soli temperato e lo ius culturae non si aumenteranno le acquisizioni di cittadinanza italiana per gli stranieri, semplicemente si anticiperanno. Cioè la legge prende atto che in tutto e per tutto quei bambini sono come i bambini italiani e che quindi devono essere tutelati con gli stessi diritti. E ricordiamoci che sia per lo ius soli temperato sia per lo ius culturae è richiesta la permanenza legale dei genitori in Italia. Quindi non ha neppure senso dire che ora la gente arriverà a flotte.

doxa

Epicurus io espongo la mia opinione, non mi pongo il problema se per te è rilevante nella discussione. Anche ciò che dici tu non mi sembra rilevante, ma esponi liberamente il tuo pensiero, che ovviamente non condivido.

Tu affermi che l'America non c'entra nulla, invece io penso che l'input sia partito dagli Stati Uniti.  E' inutile far finta di non vedere, vogliono l'Europa come Gli Stati Uniti d'America, multirazziale e multiculturale, con lo strascico dei non integrati.

Epicurus ha scritto: "Davvero stiamo parlando della tua preferenza per il colore della pelle? Perché ciò dovrebbe essere rilevante per la discussione e preso in considerazione dalla giurisprudenza italiana?"

Se permetti io parlo di ciò che mi va e non di quello che fa piacere leggere a te, non  mi pongo il problema della giurisprudenza italiana. Anche ciò che scrivi tu non viene preso in considerazione dalla giurisprudenza italiana. O forse credi che i parlamentari o i costituzionalisti stiano tutti in attesa del tuo Verbo ?

Per te non è rilevante il colore della pelle, invece per me si. Sono abituato a vedere gli italiani con pelle bianca tendente al biondo o al bruno e non mi va la virata verso il nero. Sono libero di pensarlo o debbo ricevere per questo la reprimenda dai cattocomunisti ?  Io non voglio  il "loro" e "noi". A me non piace e spero che non si avveri la tua profezia: "ci saranno soltanto gli "italiani". Avremo invece  un cambio di etnia, grazie a quelli felici come te  dell'abbraccio solidale.
Si Epicurus ti stai "autoingannando" !

Rileggiti bene il mio primo post e vedi che ho citato le modalità dell'esistente ius soli, perciò il fatto "è stato considerato"...
Allargare con troppa generosità le maglie della cittadinanza può esporre a seri rischi. Ottenere la cittadinanza italiana dopo un percorso scolastico di appena cinque anni, secondo lo ius culturae, cioè dopo le scuole elementari, è un periodo insufficiente per formare un "nuovo italiano", non crea automaticamente vincoli di lealtà e identificazione. Ma tu Epicurus, fautore dello ius culturae, invece lo ritieni sufficiente. Forse la tua ideologia politica non ti fa avere le idee chiare.
L'esperienza inglese e francese dimostra che la cittadinanza legale non favorisce in modo automatico l'integrazione sociale e l'acculturazione. Si è visto anzi come nei giovani figli di immigrati, una volta ottenuto lo status di cittadino, possano al contrario scattare forme di orgoglio identitario con le comunità o nazioni di provenienza della propria famiglia. Tale orgoglio li inducono ad atteggiamenti di chiusura ed estraneità, oppure di ostilità nei confronti della nazione e della cultura di adozione.


Chi si batte per la riforma dei criteri di cittadinanza immagina, come te, che il suo allargamento serva a neutralizzare i conflitti basati sulle identità, a cominciare da quelle religiose, e far nascere una società più armonica e solidale, basata sul rispetto e il piacere della convivenza, che attualmente non c'è nella maggioranza degli italiani. Ma tu sei un ottimista e vedi tutto rose e fiori. 

Fharenight

#10
Ciao epicurus...
Tu dici "Per essere parlamentare è necessario essere italiani. Non capisco perché dovrebbe essere problematico che un italiano sia un parlamentare solo perché ha un colore della pelle per te non consono. E' davvero rilevante questa affermazione in questa discussione?"
Non hai capito, ora ti spiego. Il fatto che uno straniero ottenga la cittadinanza italiana è molto importante, poiché un riconoscimento giuridico di tale rilevanza che dà modo di entrare in Parlamento e pure al Senato, è un'arma a suo favore e a favore di altri stranieri e non a favore degli italiani, per un cittadino che non si sente proprio italiano ma che ama il proprio paese di origine o che li ama entrambi ma poi finisce con lo scegliere quello di origine dei suoi genitori o nonni, come avviene, per esempio, coi radicalizzati islamici, è un problema grandissimo per noi autoctoni che vorremmo continuare a vivere in pace (si fa per dire) con la nostra cultura e la nostra religione. Questi stranieri sono italiani solo sulla carta, in realtà anche i più istruiti di loro sono ben orgogliosi di rimanere nelle loro tradizioni, usanze e religione. Chaouki, parlamentare del PD, ad esempio, apparentemente sembra integrato, ma, lui è islamico e la moglie indossa il velo. Vorrei ricordare alle anime belle di sinistra che il femminismo fu un movimento nato nell'area di sinistra che ha lottato strenuamente per sollevare la figura femminile dai retaggi culturali di un predominante e becero maschilismo che poneva la donna in condizioni di subordinazione rispetto all'uomo. Abbiamo fato grossissimi passi avanti in questo senso, e da noi, non esistevano le donne velate, imbacuccate e imburkate, nemmeno nel Medioevo. Penso che puoi comprendere che lasciando il potere di legiferare agli stranieri che in realtà rimangono estranei alla nostra cultura, alla nostra storia, alle nostre radici, alla nostra forma mentis, arriveremo sicuramente ad un conflitto. I conflitti prima sono ideologici, ma poi si passa alle armi signori, la storia non vi ha insegnato niente?
Citazione: " Non centra nulla l'America. E' una questione di diritto e dignità molto più generale."
Come sarebbe a dire non c'entra nulla l'America? C'entra eccome! E per diversi motivi. Noi vogliamo scimmiottare la società multirazziale e multiculturale americana nonostante sia evidentissimo il fallimento di quel tipo di società. Il diritto e la dignità? Ti ho già spiegato sopra che, in definitiva, non si tratta di un diritto ma di una conquista che dovrebbero guadagnarsi dimostrando di fatto e a tutti gli effetti di essere italiani e di amare l'italianità. L'idea malsana di cancellare ogni confine ed ogni identità è allucinante, non realizzabile veramente allo stato attuale.

Citazione: "Perché dovrebbe essere rilevante il colore della pelle o la religione? E poi non ci saranno "loro" e "noi", ci saranno soltanto gli "italiani", con all'interno di questo calderone millemila diversità.
Ecco, c'è molta ingenuità e superficialità in questa frase. Dire "italiani" cosa significherebbe a quel punto? Nulla! Solo abitante di una regione dell'Europa. Zero identità. Come dire "cittadino del mondo", vero? Le millemila diversità sta di fatto che non piacciono a tutti; a te piace? A me no. Inoltre c'è il rischio che, nella brodaglia del calderone, possa imporsi qualcosa che l'imposizione ce l'ha nel dna, e a me non piace, preferirei morire piuttosto.
Davvero stiamo parlando della tua preferenza per il colore della pelle? Perché ciò dovrebbe essere rilevante per la discussione e preso in considerazione dalla giurisprudenza italiana?
Sì, si dovrebbe tenere conto anche delle nostre necessità, se non ti dispiace. Anch'io avrei quelle stesse preferenze di Altamare, è un male? E' una colpa? Non si potrà più scegliere? Proprio in considerazione della GIURUSPRUDENZA ITALIANA, perché, mio caro, non siamo ancora diventati dei robot, delle mere macchine.
A prescindere dalle motivazioni congetturabili più o meno verificabili che hanno portato a proporre questo cambio normativo, penso sarebbe meglio se qui ci attenessimo alla questione se tale modifica sia positiva o negativa.
Ed infatti io ti ho evidenziato alcuni aspetti negativi per noi italiani, quelli che l'italianità ce l'hanno nel sangue. Se poi vogliamo creare per forza il melting pot per scongiurare le visionarie guerre che provocherebbero i sanguinari crociati nazisti autoctnoni... bah, si faccia pure, ma non so come può andare a finire. Già stiamo messi maluccio.
Come detto poco sopra, meglio se ci limitiamo a giudicare la questione, non a psicoanalizzare politici e cittadini favorevoli alla riforma. Per quanto mi riguarda, la questione riguarda la dignità e la salvaguardia delle persone più deboli della nostra società, i minori. Vuoi dire che mi sto autoingannando?
E' questo uno dei vostri problemi, non avete una visione ampia della realtà e dei problemi, avete i paraocchi. La salvaguardia dei minori? I minori stranieri sono già tanto salvaguardati, ma non possiamo mica farci carico di tutto il resto del mondo. Con una cittadinanza pressoché regalata, l'Italia diventerà la sala parto di tutta l'Africa e il Medioriente, e col problema della densità demografica e delle crisi climatiche che abbiamo anche noi saranno problemi enormi che ci faranno sprofondare ancora di più nella povertà, nella ghettizazione e nel bisogno. La vostra è pura incoscienza e pura follia.

Innanzitutto va detto che sono stati circa 600 i morti per terrorismo a matrice islamica dal 2004 ad oggi, in tutta Europa (popolazione di circa 800 milioni di persone)! E il numero di responsabili si aggira circa sulle mille persone. Quindi per 600 morti su 800 milioni in 14 anni, che coinvolge circa 1000 responsabili, noi dovremmo identificare tutti gli islamici come terroristi? E vedere un'emergenza devastante? La cosa è assurda. (Per fare un confronto, in Europa ci sono circa 120.000 morti l'anno per incidenti stradali, quindi circa 1 milione e mezzo in 14 anni!) Inoltre in Europa i mussulmani sono solo il 5,8%. In Italia si percepisce che i mussulmani siano il 20%, mentre in realtà sono circa il 4%. Sempre in Italia, la percezione è che nel 2020 i mussulmani saranno il 30%, mentre le previsioni più accurate ci dicono che saranno circa solo il 5%.

Tutte 'ste percentuali e previsioni dove le prendi mio caro filo islamico? Avevo letto altrove altri numeri. Comunque, a te sembra normale che ci siano 600 morti per mano islamica? A me no. Ti sembra normale che in ogni città ci siano barriere anti camion? A me no. Ti sembra normale che ci sia, in Europa, non dico in Medioriente, una religione che inneggia alla morte dei non fedeli, cioè dei non musulmani? Quale altra religione predica questo al giorno d'oggi? Ti sembra normale vedere, in Europa, non in Medioriente, donne completamente imbacuccate col burka nero come Belfagor? A me no. Ti sembra normale che centinaia di donne, in Europa, non in Medioriente, sono schiave dei mariti, dei padri e dei fratelli e che se si ribellano vengono torturate od uccise in nome di un certo strano dio o religione? Ti sembra normale che in Europa, non in Medioriente o in Africa, le ragazze vengono ancora sottoposte alle mutilazioni genitali? Ti sembra normale che, secondo le norme islamiche le bambine dai 6 o 9 anni possono diventare oggetto di piacere sessuale da parte degli uomini e possono sposarle, per quello che è poi il matrimonio islamico?
Se tutto questo ti sembra normale, allora, basta, ma che discutiamo a fare? Ormai siamo morti.

Per finire, mi pare che non si consideri il fatto che già c'è in vigore lo ius soli per chi diventa maggiorenne, quindi nella maggior parte dei casi, con l'introduzione dello ius soli temperato e lo ius culturae non si aumenteranno le acquisizioni di cittadinanza italiana per gli stranieri, semplicemente si anticiperanno. Cioè la legge prende atto che in tutto e per tutto quei bambini sono come i bambini italiani e che quindi devono essere tutelati con gli stessi diritti. E ricordiamoci che sia per lo ius soli temperato sia per lo ius culturae è richiesta la permanenza legale dei genitori in Italia. Quindi non ha neppure senso dire che ora la gente arriverà a flotte.

Per finire sì.... Fatela finita, di queste assurdità non se ne può più, sono letteralmente nauseata da tanta, immensa ingenuità ideologica.

epicurus

Citazione di: altamarea il 20 Giugno 2017, 15:04:16 PM
Per te non è rilevante il colore della pelle, invece per me si. Sono abituato a vedere gli italiani con pelle bianca tendente al biondo o al bruno e non mi va la virata verso il nero.
Volevo risponderti più puntualmente sulle varie questioni, ma dopo aver riletto la tua frase, che ho citato qui sopra, ho cambiato idea. Per te il punto principale della discussione è il colore della pelle; per me tale discriminazione non solo è irragionevole e immorale, ma sopratutto non interessante e non pertinente. Mi limiterò quindi a commentare gli interventi di altri partecipanti, mi dispiace.

sgiombo

Epicurus in questa discussione non mi sembra affatto "filoislamico" ma casomai letteralmente "filantropo", amico e rispettoso dei diritti di tutti e non di pretese razze o religioni da qualcuno ritenute "inferiori" (nè eventualmente di altre ritenute "superiori").

Continuo comunque a tener fede all' impegno chi mi sono imposto di non intervenire nel merito di discussioni come questa onde evitare di fare affermazioni drastiche che la mia coscienza mi imporrebbe e che sarebbero sicuramente foriere di inutili e poco commendevoli "risse dialettiche" (e lo farò anche quali che fossero eventuali risposte che venissero date a questa mia osservazione del tutto marginale e non inerente l' argomento; oso sperare almeno che, con quanto scrivo continuamente circa l' imperialismo, i suoi governi e i suoi miserabili apologeti, compresi quelli più o meno "buonisti a là Boldrini", non mi si tacci di essere politicamente corretto e/o mia volta buonista; e comunque se anche accadesse ignorerei una tale ridicola pretesa).

Jean

Citazione di: paul11 il 20 Giugno 2017, 11:15:36 AM
anche la Popillia japonica ha chiesto il diritto dello ius soli.
E' uno scarabeo che sta invadendo e infestando le coltivazioni di mezzo mondo con tanto di allarmi regionali sui danni.

La natura ci insegna una cosa fondamentale che quando entra un animale o un vegetale che non è endemico con il luogo ospitante muta l'ecosistema entrando in conflittualità con altri dentro la catena alimentare ed energetica.

va bene, non va bene? nelle scienze, botanica ed entomologia, o comunque zoologia, ci si comporta stranamente in maniera diversa
dai capoccioni dell apolitica.
E' ovvio che sempre la globalizzazione comporta più aerei, più navi con viaggi intercontinentali con relativi vegetali e animali stivati.
Quì come lo chiamiamo: fenomeno migratorio?
La Popillia japonica ha chiesto intanto asilo politico........come rifugiato

Caro paul,

chissà quante volte andavi "fuori tema" a scuola... che a ben vedere ce ne son di tanti tipi e non sempre l'insegnante è preparato a riconoscer quelli diciamo "creativi" (i miei preferiti...) che allargano le prospettive oltre le capacità di circoscriverle, codificarle ed etichettarle.

La tua Popillia japonica non è solo un bel coup de théâtre, è oltre... oltre l'uomo e le sue illusioni di poter dominare gli eventi ed in ultima la natura...


(i miei complimenti... mi sa che ti voto come forumista dell'anno  ;D )

 
Un cordiale saluto
Jean

Fharenight

#14


La cittadinanza italiana non è un pezzo di carta. Ma un privilegio che si accorda solo a chi si riconosce integralmente e concretamente nella nostra civiltà



Anch'io sono stato un immigrato. Nel 1972 arrivai a Roma con un aereo dell'Alitalia, con il passaporto egiziano e un regolare visto d'ingresso, grazie a una borsa di studio concessami dal governo italiano per aver conseguito la Maturità scientifica italiana con il punteggio più alto presso l'Istituto Salesiano "Don Bosco" al Cairo.
All'epoca erano sufficienti cinque anni di residenza per richiedere la cittadinanza. Avevo i requisiti per acquisirla: conoscevo bene lingua e cultura italiana, condividevo la civiltà italiana, ero autosufficiente economicamente. Era un'Italia radicalmente diversa, migliore da tutti i punti di vista. C'erano in tutto circa 130 mila stranieri che solo vent'anni dopo li si indicò come "extracomunitari". Eravamo perlopiù studenti di buona cultura che non creavamo alcun problema sul piano sociale, economico e della sicurezza. La parola "immigrato" non esisteva nel lessico politico, semplicemente perché noi stranieri non eravamo e non venivamo percepiti come diversi dai cittadini italiani.
Non è un caso che solo 14 anni dopo, nel 1986, chiesi e ottenni la cittadinanza italiana per potermi iscrivere all'Ordine dei Giornalisti e sanare una situazione che da oltre dieci anni mi vedeva scrivere sulla stampa italiana come "collaboratore", con un trattamento economico inadeguato a fronteggiare le necessità della mia famiglia.
Ebbene, mentre quando gli stranieri erano pienamente compatibili con le leggi, le regole e i valori italiani non sentivano la necessità di acquisire la cittadinanza italiana, paradossalmente oggi che gran parte di loro sono incompatibili e non integrabili, il fronte politico catto-comunista vuole accordare la cittadinanza facile e celere.
Eppure sarebbe sufficiente guardarci attorno per scoprire la portata deflagrante dello ius soli principalmente in Francia e Gran Bretagna, dove viene abbinato al multiculturalismo, diritti e libertà senza doveri e regole, e al comunitarismo, l'auto-amministrazione su base etnico-confessionale con proprie regole e leggi.
Nonostante l'evidenza del fallimento della cittadinanza intesa come un pezzo di carta che si accorda sulla base di parametri quantitativi legati agli anni di residenza, allo stipendio e alla capienza dell'alloggio, in Italia si persevera nell'ignorare l'essenza qualitativa della cittadinanza, che non può prescindere dall'adeguata conoscenza della lingua e della cultura; dal rispetto delle leggi; dall'ottemperanza delle regole su cui si fonda la civile convivenza; dalla condivisione dei valori che sostanziano la nostra civiltà; dal lavoro che concorre allo sviluppo del Paese.
Gli italiani devono essere consapevoli che accordare lo ius soli e consentire ai musulmani o ai cinesi di auto-amministrarsi sulla base di proprie regole e leggi,  promuovendo in parallelo l'auto-invasione di milioni di giovani prevalentemente islamici nella fascia d'età dell'esplosione della fertilità maschile, sarebbe un suicidio traducendosi nella sostituzione etnica della popolazione italiana e nella fine della nostra civiltà, nella sottomissione alla dittatura finanziaria e alla tirannia dell'islam.

Magdi Allam
(Il Giornale, 18 giugno 2017)

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