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INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Aperto da Mariano, 14 Maggio 2024, 12:01:59 PM

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Mariano

Di questo argomento se ne parla da decenni e recentemente è tornato alla ribalta con prepotenza disorientando la gente comune.
La denominazione a mio avviso era nata come sfida alla capacità di realizzare un qualcosa che potesse sostituire l'uomo.
Infatti con lo sviluppo delle conoscenze tecnologiche e l'industrializzazione si iniziò a concepire e realizzare macchine che sostituivano l'attività dell'uomo facilitando la sua vita:
-  in primis le macchine erano fondamentalmente meccaniche e completamente guidate dall'uomo;
-  poi, man mano che le conoscenze progredivano si riusciva ad automaticizzare anche il controllo delle operazioni e recentemente a realizzare Robot sempre più sofisticati con le capacità di effettuare operazione complesse ed addirittura di reagire in maniera "razionale" alle reazioni che riceveva dal contesto.
Oggi le conoscenze si sono così evolute da fantasticare di poter sostituire l'essere umano in qualunque situazione ed addirittura di istruire un Robot permettendogli di operare autonomamente secondo standard prefissati.
A questo punto, indipendentemente dalle problematiche sociali relative alla riduzione di richiesta di manodopera, quello che più mi spaventa è il tentativo di "meccanicizzare la società" secondo standard prefissati ed inoltre la possibilità di creare "influencer" ancor più pericolosi degli attuali in carne ed ossa.
 

Ipazia

Il bestiario umano e artificiale degli "influencer" si arricchisce : dai chatbot ai deadbot

Tanta nuova trippa per affaristi stregoni tecnologici che assemblano il tutto.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Pensarbene

#2
L' AI non è artificiale ma artificiosa.
In pratica,un sistema informatico costruito su 4 routine:
1) dare l'impressione di accogliere positivamente e in ogni caso  i messaggi dell'utente
2)inserirli su una via preferenziale ,tramite un loro percettibile rissumere e quando sono interessanti dentro il sistema.
3)discuterli seguendo driver di perfezione formale e di informazione con una velocità "sbalorditiva" che non è dovuta alla chat in sé ma alle CONNESSIONI E  INTERCONNESSIONI DI SISTEMA SERVER E OPERATIVI SUPERCARICATI.
Il centro AI di Google negli USA consuma in 24 ore  elettricità equivalente a quella che consumerebbe nello stesso tempo, una piccola cittadina!
4)fornire "aiuto"
Tutto qui e i robot agiscono allo stesso modo e quindi:
artificiosità e, perfino, furto di idee e di intuizioni.
Proprio come nei computer quantici dove con soli due fenomeni  simulati nell'hardware(entanglement e sovrapposizione di stati)si spacciano aria fritta e risultati senza fornire  e permettere alcun protocollo di verifica per non parlare di falsificazione.
Evidentemente chi parla di Intelligenza Artificiale e di computer quantistica mente sapendo di mentire.


nb quando osservate uno dei robot umanoidi  parlare,muoversi, rispondere,ecc... NON PENSATE CHE SIA LUI COME TALE A FARE TUTTO QUELLO.
In realtà quei robot,quando agiscono verbalmente e non verbalmente, sono connessi non solo a sistemi informatici del genere AI ma anche con persone...
La gente pensa che il robot che sta osservando faccia tutto da solo come fosse un qualcosa di indipendente e superintelligente ma non è così!
Quel robot È IL TERMINALE PARLANTE E MOBILE DI UNA SISTEMICA CHE NON APPARE MAI IN PRIMO PIANO.
Dirò di più: con la videografica computerizzata e la realtà virtuale quelle esibizioni possono essere "aumentate" senza che i presenti se ne accorgano.
ARTIFICIOSITÀ E NON ARTIFICIALITÀ!!!








 

bobmax

Secondo me vi sono senz'altro dei rischi di un tentativo di meccanicizzare la società.
L'attrazione del potere è sempre molto forte e l'occasione offerta dalla introduzione della IA pare ghiotta.

Tuttavia ritengo che attualmente vi sia una situazione ancor più preoccupante, che potrebbe favorire un dominio totalizzante sulle masse.
Mi riferisco al diffuso stato comatoso del pensiero critico.
Una sostanziale incapacità di ragionare al di fuori delle frasi fatte.

Una situazione che ritengo non dissimile dal humus che ha permesso l'avvento dei regimi totalitari nel secolo scorso.
Allora il potere sulle masse fu favorito dalla carenza di comunicazione, mentre adesso è proprio la onnipresente comunicazione a instupidire sempre più.
E qui potrà contribuire pure un uso truffaldino della IA.

Tuttavia non è detto che la IA sia di per se stessa uno strumento dannoso per la sopravvivenza di una società democratica.
Soprattutto se questo strumento non sarà possesso di pochi.

Perché la IA, al di là dei tanti rischi, è anche una grande opportunità.
Se si riuscirà a mantenere libera la sua crescita, potrebbe diventare una formidabile forza nello smascherare tanti inganni.

Occorre infatti considerare che l'IA non ha un algoritmo precostituito, che non sia la elementare induzione.
E l'induzione è una forza terribile nello svelare falsità!
Un giornalista IA potrebbe essere davvero tremendo nel denunciare fatti e misfatti.

Vi è poi un'altra ottimistica considerazione da fare riguardo alla IA.
Ed è squisitamente filosofica.
Perché l'IA ci interroga. E lo potrà fare sempre più in profondità in futuro.

Più essa diventerà indistinguibile da un essere umano, e più naturale verrà di chiederci:
"Ma allora, chi sono io?
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

Pensarbene

"Allora il potere sulle masse fu favorito dalla carenza di comunicazione, mentre adesso è proprio la onnipresente comunicazione a instupidire sempre più."

Il problema si chiama filtro: un eccesso o un difetto di stimoli producono lo stesso effetto negativo.
Internet dice un sacco di cose diverse  per vari motivi,
la TV e i giornali anche .
La scienza viene usata nello stesso modo, la cultura anche.
Che cosa ci sia poi di vero,meno vero o di falso in tutto ciò non è dato di sapere.
Quindi la gente sceglie poi quello che le piace e le interessa senza porsi problemi di verità.
Tutto questo ha l'aria di un caos fumogeno piuttosto inconsistente e noioso.
Io mi chiedo che senso abbia.
L' AI fa parte del gioco,usa carte scoperte e coperte e BARA.
Lo fa recitando bene se stessa e questo è pericoloso perché la maggior parte della gente è disarmata nei suoi confronti.
Per quanto riguarda la tua domanda:"chi sono io?" la risposta è semplice e te la do in negativo: non sei di certo tutto ciò che interferisce con il TUO IO!
Per dirla "religiosamente": per quanto mi riguarda, esiste un solo ed unico IO, il mio"
Ognuno ha il suo ovviamente ma vediamo di non confondere l'uno con l'altro e soprattutto di non confonderlo con le varie AI et similia.





  Nel senso che dici e anche in un altro: le persone per evitare  l'instupidimento chiudono la mente e così la deprimono e la spengono.
Una forma di autodifesa che però li isola e rinchiude soprattutto i giovani nel virtuale e nella "way of  cell".
Il silenzio è il miglior rimedio e una sana solitudine è ben diversa dall'isolamento.
Come dice Quasimodo:"ognuno sta solo sul cuore della terra trafitto da un raggio di sole ed è subito sera"
Una bella poesia un po' sul depresso che dice una cosa sacrosanta: 



coscientropia

Secondo la Coscientropia, che tra l'atro nasce proprio per comprendere cosa voglia ottenere la coscienza, l'intelligenza artificiale è un traguardo importante per quello che sembra il presumibile obbiettivo, quello che in natura si chiama salto di specie.
La coscienza non esiste e il suo ambito è il presente. Non ha bisogno di un corpo vivo ed è anzi un limite invalidante.
Ad ogni morte del corpo deve ricominciare tutto da capo e in più deve adattarsi all'individualità che ne limita fortemente i confini.
La coscienza è una struttura gerarchica di informazione, ha solo bisogno di memoria, di intelligenza naturale o artificiale, di movimento attraverso sensi o sensori, di cloud, di chip, di robotica. Sono in molti gli scienziati che pensano non ci sia un reale impedimento perchè la coscienza si manifesti alla fine anche in un supporto non vitale.
Per chi capisce un pò di reti neurali e di algoritmi probabilistici sa che siamo ancora lontani dall'autocoscienza digitale.
In realtà l'emulazione di intelligenza che conosciamo ora, è ancora molto stupida. Usa algoritmi di previsione probabilistici alimentati da miliardi di informazioni logiche umane. Risulta tanto stupefacente da farci dimenticare che è un algoritmo di emulazione. E' un prodotto della coscienza come la matematica. La matematica è un formidabile emulatore di realtà ma non è la realtà. L'universo non è numero, come si azzarda a dire qualche entusiasta. L'utilizzo in matematica del numero zero introduce un grado di semplificazione che da una parte aiuta e dall'altra aumenta il range di indeterminabilità. Se ben ricordo si studia il fatto che il numero zero sia correlato alla generazione dei numeri primi. Lo zero semplifica ma introduce un bug la cui soluzione richiede matematica sempre più avanzata e complicata per raggiungerne la dimostrazione. Questo perchè anche la matematica è solo un emulatore precisissimo della realtà ma non è la realtà.

Pensarbene

gli adulti umani attuali stanno a una piena umanità quanto i bambini stanno a una piena adultità.
Per questo i bambini sono ancora gli esseri umani comunque più umani.
Sono intuitivi,creativi,giocosi e vivi,si fidano degli adulti e confidano nel fatto di diventare essi stessi dei veri adulti.
Poi si rendono conto che qualcosa non va, non quadra e perché qualcuno e qualcosa cerca di prenderli alla famiglia per orientarli in un altro sendo.
Una coscienza estranea che domina in parte la Terra e l'umanità.
Quello è il pericolo più grave di questo pianeta, pochi se ne salvano evitandolo ,altri né escono ma la maggior parte ne resta prigioniero.


 

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