Menu principale

Individualismo

Aperto da doxa, 07 Marzo 2025, 15:42:12 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

Aspirante Filosofo58

Citazione di: Adalberto il 08 Marzo 2025, 10:55:37 AMLa forza e la violenza sono due cose diverse.
Infatti! Nel periodo delle medie superiori (allora si chiamavano così) un mio compagno di classe espresse l'intenzione di "rubare la merenda" di un altro comune compagno di classe. Accortosi che io lo avevo visto e udito, mi chiese se avessi voluto fare la spia. Io gli risposi semplicemente di agire come volesse e io avrei agito come secondo la mia volontà. Non trovando soddisfazione dalla mia risposta, il mio compagno di classe, iniziò a picchiare un libro sulla mia testa (che, essendo dura, era come se ricevesse carezze :D :D :D ). Tuttavia io non cambiai né risposta, né atteggiamento. Secondo te, in questo caso, cosa è forza cosa violenza?
La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

Adalberto


Translator



Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 08 Marzo 2025, 11:38:15 AM
Infatti! Nel periodo delle medie superiori (allora si chiamavano così) un mio compagno di classe espresse l'intenzione di "rubare la merenda" di un altro comune compagno di classe. Accortosi che io lo avevo visto e udito, mi chiese se avessi voluto fare la spia. Io gli risposi semplicemente di agire come volesse e io avrei agito come secondo la mia volontà. Non trovando soddisfazione dalla mia risposta, il mio compagno di classe, iniziò a picchiare un libro sulla mia testa (che, essendo dura, era come se ricevesse carezze :D :D :D ). Tuttavia io non cambiai né risposta, né atteggiamento. Secondo te, in questo caso, cosa è forza cosa violenza?

In questo caso tu sei forte :) e lui violento.
Prima mi ero espresso telegraficamente, scusami. Intendevo dire che le competizioni economiche si esprimono prevalentemente con la forza (come nell'esempio della banca, che risulta essere in ambito legalitario, modulato da principi +/- democratici).
La violenza tutto sommato è antieconomica per chi vuol fare business. Ma anche per chi vuol far crimine (v. le vare mafie).
Per violenza intendo quella fisica ed esterna alle istituzioni preposte all'uso sociale della forza/violenza. In questo senso lo stesso Tex rientra in questa seconda categoria essendo un ranger.
 
Poi, qualora la forza non bastasse a far  prevalere il potere economico/politico c'è sempre il piano B, nessuno si illude di vivere in mondo perfetto.
Questa nostra democratica  differenza fra forza e violenza crea uno spazio discretamente ampio di convivenza civile, certamente ancora scomodo e perfettibile,   ma sicuramente migliore rispetto  alle autocrazie, teocrazie ecc. che nella pratica riunificano i due termini di forza e violenza, avendo annullato l'indipendenza dei poteri esecutivi, legislativi e giudiziari.
Ci son dei giorni smègi e lombidiosi...
ma oggi è un giorno a zìmpani e zirlecchi.
(Fosco Maraini)

doxa



Illuminatemi: ma l''individualismo è un'ideologia, o una prospettiva sociale ?

Sbaglio se penso che non ci sia il collegamento tra l'ambito individuale e quello  collettivo ?

L'individualista vuole il diritto di tutelare i propri affari, senza prendere in considerazione gli interessi della società.

Infatti  non mi sembra che il perseguimento dell'interesse privato dell'individualista  si traduca in bene comune. Egli vuole la tutela della libertà personale  senza l'onere di occuparsi della sopravvivenza dell'insieme, della società. A questa, secondo lui, deve pensarci chi governa tramite un sistema di regole e controlli che hanno come compito quello di garantire che le relazioni sociali si svolgano su un piano di equità.

L'individualismo  detesta qualsiasi filosofia che chieda il sacrificio dei propri interessi per cause sociali più elevate.

Ovviamente l'individualismo viene contrastato dal collettivismo e dal totalitarismo.

]

anthonyi

Citazione di: doxa il 08 Marzo 2025, 15:22:37 PM

Illuminatemi: ma l''individualismo è un'ideologia, o una prospettiva sociale ?

Sbaglio se penso che non ci sia il collegamento tra l'ambito individuale e quello  collettivo ?

L'individualista vuole il diritto di tutelare i propri affari, senza prendere in considerazione gli interessi della società.

Infatti  non mi sembra che il perseguimento dell'interesse privato dell'individualista  si traduca in bene comune. 
A te forse non sembra, ma posso garantirti che la gran parte del pensiero economico concorda con l'idea che la tutela dell'interesse individuale in sistemi di libero mercato tenda ad essere vicino a condizioni di ottimo sociale, anche se dette condizioni l'individuo non le persegue coscientemente.
Al di là di questo, comunque, nei sistemi liberali molti individui perseguono coscientemente obiettivi collettivi e solidaristico, e comunque c'é sempre lo stato a svolgere funzione collettivizzante. 
Insomma, l'individualismo puro non esiste, è anche il collettivismo é concetto che con grande semplicismo voi proclamate senza rendervi conto dei problemi che comporta.
Se nell'individualismo puro ogni individuo pensa solo a se stesso, nel collettivismo puro tutti gli individui dovrebbero pensare a tutti gli individui, un bel casotto di relazioni che devono coincidere perché chiaramente si tratta di individui differenti che pensano al bene degli altri secondo logiche non coincidenti.
Molto facile che il disegno collettivistà si semplifichi nella situazione in cui un solo individuo pensa a tutti gli altri, o meglio pensa per tutti gli altri. All'inizio questo individuo sarà il leader della rivoluzione, poi diventerà il capo, e infine il tiranno di tutti gli altri. 

Jacopus

Individualismo e collettivismo sono una diade difficilmente giudicabile in modo netto, stabilendo, ad esempio che il collettivismo è "buono" e l'individualismo "cattivo". Basti un esempio: attraverso l' individualismo si tutela la singolarità di ogni soggetto. Se io ti vedo come individuo unico e irripetibile, ti considero in un modo diverso rispetto ad una concezione collettivista, dove sei "uno dei tanti". Il collettivismo, a sua volta, può cadere in pericolose perversioni, prima fra tutte la difficoltà di emergere e di sentirsi creativi e innovativi, perché schiacciati dalle esigenze della collettività. Ma è vero anche il contrario, chi attraverso l' individualismo giustifica i suoi comportamenti parassitari spacciandoli per meriti. Penso che le migliori società siano quelle che riescono a bilanciare queste due opposte spinte comportamentali dell'uomo. Detto per inciso, sono due spinte comportamentali che sono inscritte anche nella fisiologia del nostro cervello, essendo l'emisfero sinistro e destro, specializzati l'uno nella individuazione e l'altro nel collegamento con il tutto. Specializzazione e conseguente bilateralismo che condividiamo con tutti i mammiferi, e che ha una ragione evolutiva. Infatti la tigre, il gatto, il castoro ecc. devono contemporaneamente mantenere l'attenzione su un compito delimitato (emis sx) ma anche sull'ambiente (emis dx). Inoltre abbiamo iscritti anche stati affettivi profondi, come la cura, la ricerca, la cooperazione sociale che ci ha resi la specie animale (dal successo straordinario in termini evolutivi) che siamo.
Essendo però il nostro cervello più "plastico" che "pre strutturato", istruzioni sociali pro-individualismo lo modificano e quindi comportano lo spostamento verso azioni individualistiche, così come al contrario, istruzioni sociali pro-collettivismo comportano lo spostamento verso azioni (e società) collettivistiche. Per questo le informazioni e il loro controllo sono importanti nelle società umane.
La mia impressione è appunto che, nella società attuale vi siano stati spostamenti informativi importanti verso l'individualismo che mettono a rischio la tenuta stessa delle società complesse.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Adalberto

Citazione di: doxa il 08 Marzo 2025, 15:22:37 PMSbaglio se penso che non ci sia il collegamento tra l'ambito individuale e quello  collettivo ?

L'individualista vuole il diritto di tutelare i propri affari, senza prendere in considerazione gli interessi della società.
Non c'è un marchio doc per l'individualismo, ma diverse declinazioni del rapporto fra individuo e società.
 In genere lo si confonde con l'egoismo asociale o con la sopraffazione del più forte sul più debole, ma queste sono espressioni di potere e dominio.
 Ma ci possono essere altri punti di vista.
 L'individuo che riconosce l'unicità della sua esperienza di vita non  per questo si concentrerà ad osservare solamente il proprio ombelico come centro del mondo. Sollevando lo sguardo verso altri individui potrebbe anche essere in grado di riconoscere agli altri la medesima unicità e di conseguenza scoprire che questa può esser la base di un diverso concetto di uguaglianza. Non parlo di una uguaglianza sotto una autorità reale o celestiale, ma di un visione paritaria fra esseri umani che compartecipano ai processi naturali. Una uguaglianza che si basa su un'etica della responsabilità e della reciprocità e non su principi morali  codificati. Un po' quello che avvenne nella seconda metà dell'ottocento con la nascita di autonome società di mutuo soccorso quando lo stato sociale non esisteva ancora.
 Ma nulla di tutto questo è uscito da sperimentazioni particolari, di piccoli gruppi e  di durata limitata.
 Utopie? Sì, certo, anche se idee ancora più strampalate vengono abitualmente  accettate per sante verità.
 Comunque nulla può vietare all'individuo di farsi ispirare nella sua esistenza da questi punti di vista soggettivi, che basandosi consapevolvente sulla  necessità di relazionarsi paritariamente con altri, rappresentano un plus piuttosto che un minus, anche a livello sociale.
Ci son dei giorni smègi e lombidiosi...
ma oggi è un giorno a zìmpani e zirlecchi.
(Fosco Maraini)