Imposta sulle successioni e sulle donazioni: la proposta di Letta

Aperto da Eutidemo, 22 Maggio 2021, 06:39:27 AM

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Eutidemo

Al riguardo, per prima cosa, è bene precisare due punti, che mi sembra vengano un po' trascurati dai "mass-media", e, soprattutto, da alcuni politici.
1)
La "tassa sulle successioni", in realtà, non esiste, poichè, si tratta di un'"imposta" (indiretta), e non di una "tassa"; sono due cose un po' diverse.
2)
Ad ogni modo, per la precisione, non esiste neanche un'"imposta sulle successioni", bensì, più esattamente, un "'imposta sulle successioni e donazioni"; la qual cosa ha pure un suo preciso significato.
***
Ed infatti, sostenere demagogicamente, come fanno alcuni, che si tratta di una "tassa sui morti", costituisce una deformazione della realtà; e, questo,  al fraudolento scopo di suscitare la sciocca '"indignazione" dei gonzi che li stanno "bovinamente" a sentire.
Non a caso "Italia", etimologicamente, significa il "Paese dei Vitelli"; e, come è noto, il "vitello" è il bovino maschio di età inferiore ai 12 mesi, non ancora adeguatamente sviluppato nè fisicamente nè, soprattutto, mentalmente.
***
In realtà, il becero "slogan", per il quale la "tassa sulle successioni" equivarrebbe a "mettere le mani in tasca ai morti", è assolutamente falso!
Ed infatti, ai sensi e per gli effetti dell'art.5 del Testo unico del 31/10/1990 n. 346 (e successivi aggiornamenti), i "soggetti passivi" dell'"imposta" sono:
- i donatari per le donazioni;
- i beneficiari per le altre liberalita' tra vivi;
- gli eredi e i legatari per le successioni.
***
Cioè, si tratta semplicemente di operare un prelievo tributario in capo a quei "vivi", i quali, per loro fortuna, si trovano ad aver gratuitamente ricevuto, "inter vivos" o "mortis causa", dei "patrimoni milionarii" senza avere minimamente contribuito:
- nè alla loro formazione;
- nè a pagare le imposte dovute al momento della loro formazione (sempre che siano state pagate).
***
Ripeto che tale imposta, sia in passato, sia nella proposta di Letta, non riguarda affatto "tutte le successioni", bensì soltanto le successioni di "patrimoni (ultra)milionarii"; ed infatti, in base alla proposta di Letta, il 99% degli italiani, in sede successoria, continuerebbe a non pagare "niente" o molto poco (cioè, solo le imposte ipotecarie e catastali, nel caso di successione o donazione immobiliare).
***
Per cui mi ha molto stupito quanto dichiarato da Draghi, e, cioè, che: "Questo non è il momento di prendere i soldi dai cittadini ma di darli!".
Questa è la terza "oggettiva" castroneria che gli ho sentito dire da quando è al governo; ma è senz'altro la più grossa di tutte!
***
Ed infatti:
1)
Innanzitutto, Draghi avrebbe dovuto dire: "Questo non è il momento di prendere i soldi all'1% dei cittadini più ricchi".
Come se ancora non bastassero loro quelli che già hanno!
2)
Se, poi, avesse voluto essere ancora più preciso, avrebbe dovuto specificare: "Questo non è il momento di prendere i soldi all'1% dei cittadini più ricchi, bensì di negarlo al 99% degli altri!".
***
Ed infatti, Draghi, come un "Robin Hood al contrario", affetto da una grave forma di "disturbo bipolare", non ha tenuto minimamente conto del fatto che la proposta di Letta:
- non intendeva affatto "prendere i soldi" ai cittadini italiani nella loro generalità;
- intendeva soltanto "prendere (un po') di soldi" all'1% dei cittadini più ricchi (eredi), per "dare (un po') di soldi" al 99% degli altri.
***
O meglio, per la precisione, l'ulteriore prelievo su chi "riceve", senza alcuno sforzo o fatica, donazioni e successioni "(ultra)milionarie", secondo la proposta di Letta, sarebbe dovuto essere destinato a procurare un sostegno economico ai diciottenni in precarie situazioni finanziarie; per cui, diversamente da quanto dichiarato da Draghi, si sarebbe trattato principalmente di "dare", e non di "prendere".
***
A parte la "molto discutibile" affermazione di Draghi, trovo alquanto "sconcertante" che la sola idea  avanzata da Letta di aumentare di "un po'", in maniera progressiva, la tassa di successione per i patrimoni che superano il milione di euro, (solo sopra i 5 milioni scatterebbe infatti l'aliquota massima), abbia scatenato tanto clamore e opposizione; ed infatti, va bene essere stupidi e/o in malafede, ma a tutto dovrebbe esserci un limite.
Salvo che in Italia, ovviamente!
:(
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Tutto ciò, infatti, mi fa profondamente VERGOGNARE di essere italiano.
:-[
Guardando il grafico di "quanto" e "come" vengano tassati i patrimoni ereditari negli altri principali Paesi europei, e di "quanto" e "come" nel nostro Paese, secondo me, qualunque italiano che sia dotato di un minimo "senso del pudore" (per non parlare del semplice "buon senso"), dovrebbe essere colto da profondo IMBARAZZO.
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???
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anthonyi

Ciao eutidemo, nei confronti internazionali fatti, poi, nessuno ha citato gli stati uniti dove le tasse di successione sono così alte che i ricconi trasferiscono i loro patrimoni in fondazioni sociali che sono esenti da tale tassazione.
D'altronde sono cose ormai acclarato, nel nostro paese il principio fondamentale è la tutela dello status quo, delle posizioni di rendita, con tutti i danni economici che questo comporta in termini di maggiore tassazione di imprese e lavoro.
Io comunque non ce l'ho con Draghi per quello che ha detto, non ho dubbi che lui comprenda l'opportunità di una tassazione sull'eredita, magari in sostituzione con altre tasse più dannose economicamente, ma in questo momento, caratterizzato comunque ancora dal vento populista, è da forze politiche di destra che appoggiano il governo, parlare di aumento di qualsiasi tassa politicamente non conviene.
Io piuttosto rifletterei sull'ingenuita di Letta, che intanto proponeva un uso per questi denari assai poco utile a risolvere i grandi problemi del nostro Paese, e si è posto in una posizione di forte solitudine, anche all'interno del partito.

Jacopus

Condivido Eutidemo, ma il problema ormai non è più risolvibile, poiché le stesse classi che potrebbero avere un vantaggio da una qualsivoglia ristrutturazione fiscale, considerano il fisco "negativo" a priori. È stato un capolavoro di imprinting culturale durato 40 anni e che è stato magistralmente riassunto nel film coreano "parasite". Il fisco è una strada per condividere, per creare beni collettivi, ma oggi l'individualismo ha raggiunto livelli sbalorditivi e al fisco è rimasto addosso una identità solo negativa, al punto che non se comprende più bene neppure la funzione.
Molto meglio, in questo clima narcisistico diffuso far ricorso all'indebitamento, bambini e nuove generazioni di bambini non nati hanno il pregio di non votare.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

anthonyi

Citazione di: Jacopus il 22 Maggio 2021, 08:45:54 AM
.
Molto meglio, in questo clima narcisistico diffuso far ricorso all'indebitamento, bambini e nuove generazioni di bambini non nati hanno il pregio di non votare.
In realtà, jacopus, i tempi non sono così lunghi. Il fantasma del debito tornerà a bussare alla nostra porta già dall'anno prossimo. Forse godremo di qualche rinvio in virtù del fatto che dobbiamo andare a elezioni e in Europa temono profondamente una riaffermazione delle forze populiste in italia, ma dopo le elezioni non avremo più alibi.

sapa

Caro Eutidemo, condivido il tuo pensiero perchè il discorso fatto da Letta non era così peregrino come, invece, è stato etichettato dallo stesso Draghi. Eccepisco, però, quando affermi "Cioè, si tratta semplicemente di operare un prelievo tributario in capo a quei "vivi", i quali, per loro fortuna, si trovano ad aver gratuitamente ricevuto, "inter vivos" o "mortis causa", dei "patrimoni milionarii" senza avere minimamente contribuito:
- nè alla loro formazione;
- nè a pagare le imposte dovute al momento della loro formazione (sempre che siano state pagate).", perchè se mio padre e mia madre hanno fatto un mutuo per acquistare la casa che mi hanno lasciato in eredità e ne hanno pagato le relative tasse, io, come figlio da loro mantenuto, ho indirettamente subito le conseguenze di quella spesa, come maggiori risparmi ai quali l'intero nucleo familiare è stato costretto. La proposta di Letta non è affatto una sciocchezza, ma le tasse sulle successioni o donazioni sono, a mio avviso, fondamentalmente inique. A presto.

Eutidemo

Ciao Anthony. :)
Condivido tutto quello che hai scritto, meno la "scusante" di Draghi per quello che ha stupidamente detto.
Ciò che hai scritto su Letta, invece, almeno secondo me, è in buona parte condivisibile.
***
Ed infatti:
a)
Comprendo perfettamente che, dato che Salvini e Berlusconi "lo tengono per gli attributi", Draghi non possa al momento fare una cosa così ovvia e indispensabile come rivedere l'imposta sulle successioni e sulle donazioni; d'altronde, per lo stesso motivo, ha anche dovuto concedere loro l'infame primo "condono gratuito" della storia.
b)
Non comprendo affatto, però, visto che di solito è così saggiamente "taciturno", per quale motivo, questa volta, abbia dovuto aprire bocca per dire una simile scemenza.
***
Quanto a Letta, invece, venendo a Roma dal suo  esilio parigino, come giustamente osservi tu, forse non si è reso conto di essere tornato in un'Italia regredita al Pleistocene; la quale, ormai,  è stata in buona parte ripopolata dall' "Homo Neanderthalensis".
Per tale motivo, come giustamente osservi tu, si è posto in una posizione di forte solitudine, anche all'interno del suo partito; il quale risente ancora troppo del "renzismo".
***
Se si sia messo in una posizione di solitudine anche nel Paese, invece, lo vedremo alle prossime elezioni.
***
Un saluto! :)
***

Eutidemo

Ciao Jacopus. :)
Condivido parola per parola tutto quello che hai scritto.
Ormai, in un'Italia regredita al Pleistocene, la quale, ormai,  è stata in buona parte ripopolata dall' "Homo Neanderthalensis", fa scandalo persino una proposta così ragionevole e di buon senso come quella di Letta.
Ci vorrà un po' di tempo prima che nella nostra Penisola torni ad evolversi una specie "sapiens"; o, almeno, un poco meno "insipiens"!
Un saluto! :)

Eutidemo

Citazione di: anthonyi il 22 Maggio 2021, 08:59:12 AM
Citazione di: Jacopus il 22 Maggio 2021, 08:45:54 AM
.
Molto meglio, in questo clima narcisistico diffuso far ricorso all'indebitamento, bambini e nuove generazioni di bambini non nati hanno il pregio di non votare.
In realtà, jacopus, i tempi non sono così lunghi. Il fantasma del debito tornerà a bussare alla nostra porta già dall'anno prossimo. Forse godremo di qualche rinvio in virtù del fatto che dobbiamo andare a elezioni e in Europa temono profondamente una riaffermazione delle forze populiste in italia, ma dopo le elezioni non avremo più alibi.
E' molto probabile!
:)

Eutidemo

Ciao Sapa. :)
Condivido perfettamente le tue considerazioni.
Ed infatti, se tuo padre e tua madre hanno fatto un mutuo per acquistare la casa, che, poi, ti hanno lasciato in eredità e ne hanno pagato le relative tasse, tu, come figlio da loro mantenuto, hai indirettamente subito le conseguenze di quella spesa, come maggiori risparmi ai quali l'intero nucleo familiare è stato costretto; ma nè io nè Letta abbiamo mai messo in dubbio questo, trattandosi di considerazioni assolutamente "ovvie" e, quindi, del tutto condivisibili.
Nella tua ipotesi, infatti, tu non pagheresti neanche un euro di imposta successoria, nè ora, nè mai; anche se venisse approvata la proposta di Letta.
***
Ed infatti, devi tenere conto di due circostanze:
a)
Il valore degli immobili da tassare in sede successoria, non è quello "commerciale", bensì quello "molto" più esiguo calcolato "catastalmente"; quello, cioè, che si ottiene applicando alla rendita catastale rivalutata del 5% il moltiplicatore previsto per ciascuna determinata categoria catastale.
b)
In tutte le legislazioni in materia successoria, quali la nostra e quella proposta da Letta (almeno nella bozza che ho visto io), è sempre prevista una "franchigia" (art. 2, commi 48 e 49-bis, del d.l. n. 262/2006) per evitare quello che temi tu, e, cioè:
- nei trasferimenti a favore del coniuge e dei parenti in linea retta, fino all'importo (catastale), per ciascun beneficiario, di 1.000.000 di euro non si paga alcuna imposta di successione o donazione;
- nei trasferimenti a favore dei fratelli e delle sorelle fino all'importo, per ciascun beneficiario, di 100.000 euro;
- nei trasferimenti a favore di persona portatrice di handicap riconosciuto grave ai sensi della legge 5 febbraio 1992 n. 104, fino all'importo di 1.500.000 euro.
***
Pertanto, salvo che tuo padre e tua madre abbiano fatto un mutuo per acquistare la Reggia di Caserta, stai tranquillo che non pagherai mai neanche un euro di imposta di successione; nè ora, nè se venisse approvata la proposta di Letta.
***
Un saluto! :)
***

paul11

 L'aumento della   tassa sulle successioni è moralmente più che giusta se attuata su patrimoni di elevato valore pecuniario ,  ma se questa è una proposta isolata dal contesto di una ristrutturazione fiscale, e noi andremo ,come nel sistema bancario, verso un' armonizzazione della sistema fiscale europeo e Draghi lo ha espresso e i politicanti lo sanno e non fingano di  non saperlo , o è prematuro in assenza di una riforma fiscale che la comprenda, o è puro slogan politico fuori dal contesto della prassi. Quindi si lavori per una riforma fiscale complessiva e non si  facciano campagne pubblicitarie elettorali, semmai la proposta la si cerchi di inserire  organicamente all'interno della riforma  e non la si esterni come pubblicità politica per prendersi voti dai giovani, in questo caso.
Nel recovery found non ci sono solo elargizioni di denaro, e questo denaro deve avere una serie di controlli in divenire, deve essere accompagnata da riforme impegnative, come giustizia, fisco, lavoro pubblico con la digitalizzazione. Dal mio punto di vista potrei dire: era ora.
Ma il problema sorge quando penso alla classe attuale politica  che dovrebbe essere la parte attiva di analisi di elaborazione, proposte e operatività di aspetti così vitali. Draghi per questo ha voluto "tecnici" competenti in materia , ma è il potere politico che consente a Draghi di stare al governo...........staremo a vedere, sapendo comunque che è l'Europa che decide le danze.

Ipazia

Sorprendente che tra i politicanti europei, Letta incluso, nessuno si sia impegnato seriamente a prendere i soldi dove ce ne sono a valanga: nelle multinazionali con elusioni fiscali multimiliardarie grazie ai paradisi fiscali, pure europei. Almeno tassarle sui profitti realizzati in Europa. Ma questo significherebbe affossare il motivo stesso di esistenza dell'UE.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

InVerno

I soldi ai ricchi non si prendono, quello dei ricchi è un bicchiere di champagne che quando si riempe comincia a gocciolare ai piani di sotto dove i poveracci stanno con la bocca all'insù, se continuate a voler mettere la cannuccia nel bicchiere dei ricchi quelli di sotto non avranno mai niente.
SuperMario ha sempre ragione. Se le elezioni sono vicine, i popollisti sono alle porte, se sono lontane, hanno preso troppi voti, se sono al governo poi non ci saranno, se non sono al governo sono di fuori, come DiBattista.. che paura! La colpa è sempre di popollisti.
Se per qualsiasi motivo, fossero i populisti alle porte o Annibale sulle alpi, si volessero prendere i soldi ai ricchi "persone fisiche", bisogna ridarli ai ricchi "persone giuridiche", possibilmente passando dalle banche che ci faranno la cresta e terranno fuori i poveracci dall'accesso al credito.
Giovani e poveracci sono sinonimi lessicali, non è che cambi la lingua con un imposta di successione, se uno si è laureato in ingegneria acustica dei borborigmi o fascion designer specializzato in masterchef, non è che se gli dai un centone trova lavoro, si gira una canna come ha fatto con quelli di Renzi, emigra in Australia a raccogliere pomodori che è molto più dandy che farlo in Puglia.
Poi i soldi "bisogna darli".. due settimane di tira e molla con le forze politiche in coro per rinnovare la misura che ha rilanciato l'edilizia in Italia senza aggiungere un metrocubo (al nord non c'è un ponteggio a noleggio fino a gennaio). Se per rinnovare una misura del genere, che rientra a pieno diritto nel solco del recovery che quando Ursula la legge è come gli avessi dato un babà, fai tante storie forse si forse no, poi anzichè farla diventare strutturale ci aggiungi un anno di proroga striminzito come ti avessero proposto una serata in motel, dove li dai sti soldi? Dalle fontane?
Eh no! Alle banche! Non vi preoccupate, poi sgocciolano, sgrondano, zampillano.. basta stare con la bocca aperta all'insù.. magari piove, governo ladro.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Eutidemo

Ciao Paul11 :)
Il tuo ragionamento è perfettamente condivisibile, in quanto la riforma dei vari "comparti" fiscali, non può essere fatta "a mozzichi e bocconi", bensì dovrebbe essere operata nel contesto di una ristrutturazione combinata; ed infatti, ciascun meccanismo impositivo comporta il bilanciamento di determinati fattori e componenti, per cui, intervenendo soltanto su uno di essi, si rischia di alterarne l'equilibrio.
***
Questo, però, vale per i singoli "comparti fiscali" (ciascuno dei quali comprendenti vari tipi e principi di tassazione, tra di loro collegati), ma non per l'intera area tributaria nel suo complesso; ed infatti ciascun "comparto" ha una sua logica interna, che va rispettata, ma che non ha diretto collegamento con le altre.
Ad esempio, non c'è dubbio alcuno che il "football", il "tennis", il "basket", il "salto in alto", il "tiro al piattello" ecc., siano tutte riconosciute dal CONI come discipline sportive; ma sarebbe ridicolo sostenere che, ad esempio, non sia possibile riformare le regole del "tiro al piattello", se non rivedendo quelle del "football", e viceversa.
Ovvero, che, per riformare le regole del "tiro al piattello", sia necessario intervenire su tutte le discipline sportive nel loro complesso.
***
In ambito tributario è esattamente la stessa cosa; tanto è vero che le precedenti riforme fiscali, sono sempre state tutte fatte per singoli grandi "comparti", e, in genere, in epoche diverse.
Così, ad esempio, l'ultima riforma tributaria del "comparto delle imposte dirette", ha dato luogo, appunto, ad un "Testo Unico"; il quale riguardava i vari generi di tassazione dei diversi tipi di reddito soggetti a tale tipo di imposizione, coordinandoli secondo un ottica unitaria (Testo unico del 22/12/1986 d.p.r. 917).
Allo stesso modo, l'ultima riforma tributaria del "comparto delle imposte sulle successioni e sulle donazioni", ha dato luogo, appunto, anch'esso, ad un autonomo "Testo Unico"; il quale riguardava le varie modalità di imposizione successoria e donatoria, coordinandoli secondo un ottica unitaria (Testo unico del 31/10/1990 d.p.r n. 346).
Ma, tra i due Testi Unici, non sussiste (nè può sussistere) coordinamento alcuno, contenuto in un "Testo Unicissimo"; così come non potrebbe sussistere tra le regole del "football", e quelle del "tiro al piattello".
;D
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Pertanto, una riforma delle regole che disciplinano imposte sulle successioni e sulle donazioni, così come quella proposta da Letta, non comporta minimamente che sia necessario rimettere contestualmente mano a tutto il sistema fiscale nel suo complesso; questa è soltanto una colossale "balla propagandistica" in malafede, propugnata sofisticamente, da coloro che, godendo di smisurati patrimoni, vorrebbero evitare un sia pur minimo incremento della loro tassazione in sede ereditaria.
>:(
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Quanto all'armonizzazione della sistema fiscale europeo, un piccolo aumento della tassazione successoria costituirebbe, già di per sè, un piccolo passo in tale direzione; vista l'abissale e vergognoso divario attualmente esistente tra l'Italia e il resto dei Paesi Civili (non solo europei)
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E' meglio cominciare con l'accendere un fiammifero, piuttosto che restare nel buio più completo della più bieca sperequazione tributaria che si sia mai vista in Italia.
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Un saluto :)
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Eutidemo

Per Ipazia e Inverno. :)
Sono perfettamente d'accordo con voi sul fatto che un piccolo aumento dell'imposizione sugli assi ereditari ultramilionari, da solo, non risolverebbe "minimamente" il problema della profonda "iniquità tributaria" che affligge l'Italia (e non solo lei); e, ancor meno, risolverebbe il più vasto problema dell'"ingiustizia"  che regna sovrana nel mondo, sotto i più diversi aspetti (non solo tributari).
Però, secondo me, rinunciare a battersi in una piccola battaglia, giustificandosi con il fatto che, anche vincendo quella, si sarebbe comunque bel lontani dal vincere la guerra, è un gravissimo errore; così, infatti, si fa il gioco dei ricchi e dei potenti, nelle varie "forme" in cui essi ci si presentano di volta in volta.
Se ti lasci sputare in faccia, poi non puoi lamentarti del fatto che si sentano in diritto di prenderti pure a calci nel sedere!
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Un saluto! :)
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sapa

Io credo che la questione stia in questi termini: sia Letta che Salvini stanno facendo propaganda, uno con la questione della tassazione sulle successioni, l'altro con la questione della riforma della giustizia. Draghi, in mezzo a questi 2 fuochi, ha probabilmente ammonito entrambi, dicendo loro che è prematuro e improprio parlare delle 2 questioni come si sta facendo, perchè sia la riforma della giustizia, che quella del fisco sono parte integrante del pacchetto di riforme che l'Europa ci chiede per cominciare e continuare ad erogare i fondi del recovery. Le 2 riforme dovranno essere fatte in modo esauriente, parlarne oggi in questi termini ha solo effetti provocatori e divisivi.

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