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Il valore della libertà

Aperto da Andrea Molino, 20 Aprile 2020, 15:43:56 PM

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Andrea Molino

#225
Visto che qualcuno vorrebbe vedere la "pistola fumante", vorrei sottoporre alla sua attenzione un esplicita dichiarazione d'intenti di quei fantomatici soggetti, la cui esistenza viene spesso paventata e mai dimostrata dai soliti complottisti.

Per tutti i non complottisti di questo forum che vogliono dare uno sguardo al futuro che ci attende, segnalo quest'altro Forum:
Word Economic Forum

A questo indirizzo potete trovare il documento:
Resetting the Future of Work Agenda

Questo documento spiega in modo dettagliato gli obbiettivi de:
Il Grande Reset

Questo sito illustra questa grande opportunità:
"Entrando in una finestra unica di opportunità per dare forma alla ripresa, questa iniziativa offrirà spunti per aiutare a informare tutti coloro che determinano lo stato futuro delle relazioni globali, la direzione delle economie nazionali, le priorità delle società, la natura dei modelli di business e la gestione di un global commons. Attingendo alla visione e alla vasta esperienza dei leader impegnati nelle comunità del Forum, l'iniziativa Great Reset propone una serie di misure per costruire un nuovo contratto sociale che onori la dignità di ogni essere umano."
(Nemmeno il traduttore online è riuscito a tradurre "global commons" :D )

Sono curioso di sentire i vostri commenti!
E prometto che se anche questa fonte di informazioni verrà ignorata come tutte quelle che avevo proposto in primavera, questa sarà il mio ultimo post in questa discussione
;)

Jean

Caro amico,

le promesse di ritirarsi non valgono un millesimo rispetto a quelle di continuare a proporre la propria visione e le proprie idee, comunque vadano le cose.

A maggior ragione considerata (in questa discussione) la convergenza di diversi utenti su molte problematiche connesse alla pandemia, nazionali e internazionali.

Personalmente le pistole fumanti non mi impressionano più di tanto, avendo appurato come informazioni, interpretazioni e previsioni vengano "piegate" per farle entrare dove convenga, a qualcuno o molti.

Ho aperto i documenti proposti (due sono uguali) e letto la traduzione online (purtroppo non posso dedicare il mio limitato tempo a tradurre tutto, il mio inglese serve per ordinare la pizza) e mi paiono declamazioni di propositi, centrati ovviamente sull'opportunità offerta dalla pandemia. Un marketing ad alto livello, come esemplifica il video (ridicolo) proposto in questa loro pagina: https://www.weforum.org/events/sustainable-development-impact-summit-2020/about/3d-world.

Quasi tutti nella discussione hanno convenuto sia la finanza a muovere le fila, e in questi tempi a fronte della maggior parte delle persone che vede aumentare le proprie difficoltà vi sono persone e settori che invece si stanno arricchendo.

Usando questo pc (al pari di tutti, intendendo: usufruendo dei prodotti-opportunità del mercato) ho contribuito ed accettato l'attuale configurazione nazionale e mondiale e non posso  far finta di cadere dal pero dicendo che non ho firmato cambiali in bianco.

Se usufruisci di un "prodotto" lo stai giustificando. L'auto, per esempio, e le fabbriche-inquinamento connesso.

Ma puoi, dall'interno, a tua volta cercare di "piegare" l'andamento dei processi verso la tua visione, sin che avrai modi e possibilità, esauriti i quali deciderai il tuo destino. Il valore della libertà conduce a quel punto critico, per il quale danno la vita giornalisti, lavoratori e semplici cittadini.

La libertà è certo il sommo valore a cui sarebbe auspicabile tendere, pur se altri (valori), apparentemente meno impegnativi, sono immediatamente raggiungibili.
Quello della condivisione, ad esempio (per restare in casa) delle proprie riflessioni in questa discussione.

Valori che non si possano condividere non son tali, bensì idee "piegate" al nostro soddisfacimento.

Cordialement
Jean

Andrea Molino

#227
Caro Jean,
  se sono tornato a esprimere opinioni qui, è grazie al tuo gentile invito, ma contribuire con i miei post, a me costa tempo ed energie, perché ogni cosa che scrivo, cerco di prepararla al meglio delle mie possibilità.
Se investo tempo ed energie in qualche attività, mi aspetto di ricavarne qualcosa di utile e come già detto in precedenza non sono più interessato a polemizzare sugli errori di pseudo-politici e pseudo-scienziati.

Da persone di cultura sopra la media, come penso di poter trovare qui, mi aspetto spunti di pensiero che mi aiutino a capire meglio quello che sta succedendo, quindi cerco di proporre "linee di discussione" diverse da quelle che abbiamo già utilizzato. Se, però, gli argomenti che io ritengo molto interessanti, non interessano nessun altro, devo prendere atto che sto investendo energie nella direzione sbagliata.

Non si tratta di una critica nei vostri confronti, perché voi avete lo stesso mio diritto di discutere di ciò che volete.
Semplicemente, io non ho più interesse a parlare delle problematiche della cattiva gestione di un'epidemia (abbastanza virtuale) in Italia, perché ritengo che le cause della nostra perdita di Libertà siano da cercare altrove e per trovarle sia necessario guardare le cose da un punto di vista più elevato (intendo proprio "zoomare" su Google Maps per allargare la visione).

Rinnovo il mio apprezzamento per i tuoi interventi, sempre molto misurati e poetici.
Aspetto nuovi commenti interessanti.


Dante il Pedante

#228
CiaoSono Dante :)
Ci sono informazioni interessanti che non "passano" dai media e che a volte si scoprono per caso ascoltando qualche intervista.Per es. un epidemiologo italiano ha ammesso che molti dei ricoveri ordinari,quindi non in TI, vengono fatti anche perchè il soggetto anziano praticamente asintomatico o pauci è fragile dal punto di vista sociale (non è in casa di riposo, non ha più nessuno, vive solo,ecc.).Oppure  perché è un migrante positivo che non può stare nei campi di concentramento e però non ha casa dove stare in isolamento e così viene ricoverato :( Quindi il ricovero anche come soluzione per alleviare il disagio di queste persone. E qui viene fuori tutta l aproblematica della mancanza della medicina territoriale.In Germania arrivano in ospedale solo i casi seri,mentre la stragrande maggioranza viene curata a domicilio dai medici di base,che sono numerosi e ben preparati.Questo è il loro segreto e non il terrorismo o la colpevolizzazione mediatica che vediamo da noi,fatta per nascondere le gravi lacune della ns sanità.Quindi i numeri dei ric.ospedalieri risultano gonfiati anche da questo aspetto.Che però i media non passano.Perché? :-\ 
Padrone dacci fame, abbiamo troppo da mangiare.La sazietà non ci basta più. Il paradosso di chi non ha più fame,ma non vuol rinunciare al piacere di mangiare.(E. In Via Di Gioia)

InVerno

Io non è che ignoro ciò che hai postato, ma non capisco il collegamento tra lo "smartworking" e l'instaurazione di uno pseudoregime totalitario.. Anzi, al contrario, penso che sia un passo avanti per smarcarsi dal regime totalitario aziendale, dal non avere sempre gli occhi del capo addosso, dall'avere il "regime di pisciata controllato", dall'essere costretti all'essere lontano dai figli, dal svegliarsi alle 6 per andare in un luogo a fare telefonate e mandare mail (quando telefono e mail dovrebbero essere il trionfo dell'ubiquità) solo per essere sotto controllo.. etc etc etc.
Proprio in virtù del fatto che bisogna tenere in considerazione il passato, i regimi totalitari non hanno mai avuto bisogno di costringere in determinati luoghi le persone (salvo i campi di prigionia, che non mi paiono nemmeno paragonabili), è uno sforzo completamente inutile, la forza di questi regimi si sviluppa in altre maniere, perciò sarei proprio curioso di capire che vantaggio ci sarebbe nel far lavorare da casa le persone. Qui al massimo il problema è che si tratta di una misura applicabile solamente per il terziario\quaternario..
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Andrea Molino

#230
Citazione di: InVerno il 22 Ottobre 2020, 12:17:12 PM
Io non è che ignoro ciò che hai postato, ma non capisco il collegamento tra lo "smartworking" e l'instaurazione di uno pseudoregime totalitario.. Anzi, al contrario, penso che sia un passo avanti per smarcarsi dal regime totalitario aziendale, dal non avere sempre gli occhi del capo addosso, dall'avere il "regime di pisciata controllato", dall'essere costretti all'essere lontano dai figli, dal svegliarsi alle 6 per andare in un luogo a fare telefonate e mandare mail (quando telefono e mail dovrebbero essere il trionfo dell'ubiquità) solo per essere sotto controllo.. etc etc etc.
Proprio in virtù del fatto che bisogna tenere in considerazione il passato, i regimi totalitari non hanno mai avuto bisogno di costringere in determinati luoghi le persone (salvo i campi di prigionia, che non mi paiono nemmeno paragonabili), è uno sforzo completamente inutile, la forza di questi regimi si sviluppa in altre maniere, perciò sarei proprio curioso di capire che vantaggio ci sarebbe nel far lavorare da casa le persone. Qui al massimo il problema è che si tratta di una misura applicabile solamente per il terziario\quaternario..


Qualche premessa:
Non ho parlato, ne ipotizzato, di nessun regime totalitario.
L'azienda per cui lavoro da la possibilità di fare smart working, da 8 anni.
Faccio smart working praticamente tutti i giorni da Febbraio (causa pandemia).
Non ho segnalato il Grande Reset come prova del "complotto".

L'intento del mio post era quello di spostare la vostra attenzione dai problemi sanitari italiani, alla rivoluzione socio-economica che di fatto è già iniziata e che avrà ripercussioni sul modo di vivere oltre che su quello di lavorare sia nostro che dei nostri figli.

Lo smart working è una fantistica possibilità se usata con moderazione e quando può essere scelta liberamente, ma vi assicuro che se diventa la norma presenta innumerevoli lati poco esaltanti e soprattutto rappresenta l'anticamera di di uno stravolgimento sociale.

L'idea è di passare da un modo di vivere fatto di rapporti umani reali sia "individuali" che "associativi", ad un'esistenza quasi completamente mediata dalla tecnologia.
In altre parole, il Grande Reset prevede di estremizzare le nuove modalità scoperte quest'anno, quindi scordatevi un ritorno al modus vivendi antecedente e abituatevi a quello nuovo.

Io non sono in grado di assegnare una connotazione ne positiva ne negativa a questa rivoluzione.
(Jean forse ricorderà che ho iniziato a frequentare questo Forum, per discutere della mia teoria sulla "Natura dell'Universo ed il senso della vita", che ora appare decisamente profetica)

Molti potrebbero giudicarla un'evoluzione auspicabile, anche se personalmente penso che le "reali evoluzioni" richiedano tempi molto più lunghi.

Forzare la mano all'Umanità per costringerla a cambiare in fretta, credo, avrà conseguenze, poco piacevoli (per usare un eufemismo).


atomista non pentito

Ahime' .... il facilelavoro e' una "sirena" attraente per gli innumerevoli problemi pratici che permette di "risolvere" ai piu'. Personalmente non ho mai  usufruito di tale possibilita' , ma sono circondato ( eufrmismo ... in realta' sono circondato dal vuoto) da Colleghi che ormai lavorano da casa da mesi.. e percepisco chiaramente come non ci sia nulla di piu' efficace del facilelavoro per dividere ( ulteriormente) le persone.

Dante il Pedante

Il "facilelavoro" è lo step successivo della vision del capitalismo finanziario avanzato attuale.il mottoè: Disgrego sempre più, famiglia , lavoro, ecc. per controllare meglio e imporre quello che voglio io:persone-consumatori-numeri che non mettono in discussione il sistema".
Padrone dacci fame, abbiamo troppo da mangiare.La sazietà non ci basta più. Il paradosso di chi non ha più fame,ma non vuol rinunciare al piacere di mangiare.(E. In Via Di Gioia)

atomista non pentito

Bravo Dante , non per nulla le Persone  ormai sempre di piu' sono indicate (ridotte) come (a) consumatori

InVerno

Citazione di: Andrea Molino il 22 Ottobre 2020, 13:45:12 PM
Lo smart working è una fantistica possibilità se usata con moderazione e quando può essere scelta liberamente, ma vi assicuro che se diventa la norma presenta innumerevoli lati poco esaltanti e soprattutto rappresenta l'anticamera di di uno stravolgimento sociale.

L'idea è di passare da un modo di vivere fatto di rapporti umani reali sia "individuali" che "associativi", ad un'esistenza quasi completamente mediata dalla tecnologia.
In altre parole, il Grande Reset prevede di estremizzare le nuove modalità scoperte quest'anno, quindi scordatevi un ritorno al modus vivendi antecedente e abituatevi a quello nuovo.
Questo è vero, ma in parte perchè si tratta qualcosa di "nuovo" e perchè per motivi esterni alla questione i lavoratori hanno deciso di smettere di interpretarsi come classe, sono parecchi anni che i lavoratori lo prendono in quel posto, che si incontrino per la pausa caffè o meno. Forse sono cose che richiedevano tempi più lunghi, ma il motivo per cui ho virgolettato il "nuovo" è perchè lo smartworking è un indea che circola da decenni, se anzichè aspettare l'ultimo momento per implementarlo si fosse colto la palla al balzo quando era possibile a quest'ora avremmo un regime di lavoro ordinato e tutelato. Chi non lo ha voluto implementare sono proprio stati quei potentati così succubi all'idea di avere il lavotore davanti agli occhi, anche se la frusta era passata di moda, e in generale secondo me hanno ragione ad aspettarsi un decremento della produttività..Regimi totalitari o meno, penso che l'idea che lo smartworking vada a favore dei grandi potentati economici sia altamente dibattibile, e dipende anche dalla risposta sociale degli "smartworkers", a cui nessuno impedisce di organizzarsi in sindacati se non la propria limitata lungimiranza di cui avevano dato ampia prove ben prima di essere "smart", bensì piuttosto "dumb".
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Ipazia

Citazione di: Andrea Molino il 21 Ottobre 2020, 23:52:34 PM
Visto che qualcuno vorrebbe vedere la "pistola fumante", vorrei sottoporre alla sua attenzione un esplicita dichiarazione d'intenti di quei fantomatici soggetti, la cui esistenza viene spesso paventata e mai dimostrata dai soliti complottisti.

Per tutti i non complottisti di questo forum che vogliono dare uno sguardo al futuro che ci attende, segnalo quest'altro Forum:
Word Economic Forum

A questo indirizzo potete trovare il documento:
Resetting the Future of Work Agenda

Questo documento spiega in modo dettagliato gli obbiettivi de:
Il Grande Reset

Questo sito illustra questa grande opportunità:
"Entrando in una finestra unica di opportunità per dare forma alla ripresa, questa iniziativa offrirà spunti per aiutare a informare tutti coloro che determinano lo stato futuro delle relazioni globali, la direzione delle economie nazionali, le priorità delle società, la natura dei modelli di business e la gestione di un global commons. Attingendo alla visione e alla vasta esperienza dei leader impegnati nelle comunità del Forum, l'iniziativa Great Reset propone una serie di misure per costruire un nuovo contratto sociale che onori la dignità di ogni essere umano."
(Nemmeno il traduttore online è riuscito a tradurre "global commons" :D )

Sono curioso di sentire i vostri commenti!
E prometto che se anche questa fonte di informazioni verrà ignorata come tutte quelle che avevo proposto in primavera, questa sarà il mio ultimo post in questa discussione
;)

Mi pare il solito programma politichese in stile globalista. Un apologo di Menenio Agrippa riveduto secondo la declamata IV rivoluzione industriale e corretto con la retorica pandemica che serve alla grande la teoria iperpopulista del "siamo tutti nella stessa barca".

Il reset è in corso indipendentemente dal covid: Google e Amazon hanno più accessi e elettori consumatori di tutte le camarille politiche liberal-liberiste. Nascono nuove professioni high tech ma tutto l'ambaradan si regge ancora sul low tech della cura alla persona che viaggia ancora a velocità preistoriche: cura di infanti, adulti e anziani, istruzione, servizi alla persona, agricoltura e produzione di cibo e, ciliegina sulla torta, repressione. Tutta roba a prova di rivoluzioni industriali avendole viste tutte passare senza variare di molto, se non per qualche ausilio tecnologico che, in attesa dei robot di IV generazione, è ben lungi da poter scalzare la "risorsa umana". Schiava o libera: questa è l'unica variabile importante, ma non saranno certo i globalisti a cambiare l'attuale stato di fatto della condizione umana. Al massimo inventeranno qualche inedita variante di schiavitù (smart working) per il lavoro necessario non robottizzabile.



pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Andrea Molino

#236
Citazione di: InVerno il 22 Ottobre 2020, 15:52:29 PM
Citazione di: Andrea Molino il 22 Ottobre 2020, 13:45:12 PM
Lo smart working è una fantistica possibilità se usata con moderazione e quando può essere scelta liberamente, ma vi assicuro che se diventa la norma presenta innumerevoli lati poco esaltanti e soprattutto rappresenta l'anticamera di di uno stravolgimento sociale.

L'idea è di passare da un modo di vivere fatto di rapporti umani reali sia "individuali" che "associativi", ad un'esistenza quasi completamente mediata dalla tecnologia.
In altre parole, il Grande Reset prevede di estremizzare le nuove modalità scoperte quest'anno, quindi scordatevi un ritorno al modus vivendi antecedente e abituatevi a quello nuovo.
Questo è vero, ma in parte perchè si tratta qualcosa di "nuovo" e perchè per motivi esterni alla questione i lavoratori hanno deciso di smettere di interpretarsi come classe, sono parecchi anni che i lavoratori lo prendono in quel posto, che si incontrino per la pausa caffè o meno. Forse sono cose che richiedevano tempi più lunghi, ma il motivo per cui ho virgolettato il "nuovo" è perchè lo smartworking è un indea che circola da decenni, se anzichè aspettare l'ultimo momento per implementarlo si fosse colto la palla al balzo quando era possibile a quest'ora avremmo un regime di lavoro ordinato e tutelato. Chi non lo ha voluto implementare sono proprio stati quei potentati così succubi all'idea di avere il lavotore davanti agli occhi, anche se la frusta era passata di moda, e in generale secondo me hanno ragione ad aspettarsi un decremento della produttività..Regimi totalitari o meno, penso che l'idea che lo smartworking vada a favore dei grandi potentati economici sia altamente dibattibile, e dipende anche dalla risposta sociale degli "smartworkers", a cui nessuno impedisce di organizzarsi in sindacati se non la propria limitata lungimiranza di cui avevano dato ampia prove ben prima di essere "smart", bensì piuttosto "dumb".

Tu stai considerando lo smart working come lo intendevano tutti prima che si diffondesse e come lo immaginano tutti quelli che non lo hanno ancora adottato sistematicamente: un modo per risparmiare tempo o gestirlo meglio, poter badare ai figli o ovviare ad altre situazioni assistenziali, evitare spostamenti e quindi risparmiare sui trasporti ecc.
Visto così, lo smart working è innegabilmente vantaggioso.

La medaglia, però, ha anche un rovescio.
La socialità così importante per gli esseri umani si riduce praticamente a zero.
L'interazione tra i collaboratori, solo apparentemente rimane invariata, perchè la creatività deriva anche dalla comunicazione e la comunicazione, in gran parte è NON verbale.
L'isolamento fisico non può essere compensato da microfono e cuffiette e pesa sulla psiche in modi ancora da comprendere.
La pigrizia prende il sopravvento e ciò che prima facevamo senza pensarci ora diventa un peso.
Le doti umane come la capacità comunicativa, l'empatia, il sovoir fair, o anche l'antipatia, l'arroganza o il fascino diventano irrilevanti, appiattite. Tutti si omologano, tutto diventa apatico.
Si fanno un sacco di riunioni, si rinuncia a dire cose e a fare cose. Poi c'è che lavora il doppio e dimentiche di fare le pause necessarie e chi invece sgazza nel fancazzismo, ma per me sono cose negative entrambe.

Tutto questo va di pari passo con nuove metodologie operative che vengono adottate "perchè più adatte al lavoro a distanza".
Si fa in modo di frammentare le competenze, così tutti sono sostituibili in tempo zero. Si perde in efficienza ma si guadagna in flessibilità.

Il risultato che ottengono i "padroni" è quello di poter usare personale "spersonalizzato" prendendolo dove costa meno senza doversi più preoccupare dei problemi logistici. Possono delocalizzare TUTTO a costo zero. Risparmiano sugli affitti, i buoni pasto, le bollette le auto aziendali ecc..
In un secondo momento, potranno sostituire una parte del personale che ha mansioni "di basso profilo" con intelligenze artificiali e non è il futuro, basta pensare agli "operatori telefonici", ai traduttori, agli assistenti personali che vengono rimpiazzati già ora.
Poi considera quante figure professionali diventeranno inutili, dai sorveglianti al personale delle mense aziendali, ai manutentori...

Se fai un piccolo sforzo, puoi immaginare fin dove si può arrivare...

Secondo te, quando un'azienda minaccerà licenziamenti, ma non avrà una sede fisica raggiungibile dai dipendenti sparsi in tutto il mondo, che impatto potrà avere una smart-manifestazione?

Secondo te, l'italiano medio è pronto per questo futuro?


(Tra parentesi: il fosco futuro che ho dipinto non è lontano decenni, ma è già il presente delle attuali multinazionali. Io per esempio ho fatto riunioni cui partecipavano contemporaneamente Tedeschi, Austriaci, Italiani, Indiani, Cecoslovacchi, Israeliani e Americani.
Il Global Reset intende estendere a TUTTI una prassi già diffusa e consolidata)

InVerno

Citazione di: Andrea Molino il 22 Ottobre 2020, 23:11:53 PM

Se fai un piccolo sforzo, puoi immaginare fin dove si può arrivare...

Si lo capisco, e tralaltro non sono un profeta dello smartworking, è una questione che ovviamente ha pro e contro, però tu sembri sistematicamente usare il concetto del pendio inclinato, "dove si può arrivare?". Se assumi che nessuno possa ostacolare una caduta, si può arrivare a situazioni imbarazzanti, ma non solo lavorando con le cuffie, anche in ufficio tutti insieme allegramente (è già quello che è successo).Il fatto di essere ridotti tutti a imprenditori individuali che si fanno la guerra tra poveri e non si associano perchè è una roba da comunisti, era nell'aria prima delle cuffiette. Lo smartworking peggiorerà la situazione? Ci sono i presupposti, su questo siamo d'accordo, ma io ancora non mi arrendo all'idea che le persone si facciano calpestare all'infinito, se è servitù, è servitù volontaria, questa è la triste faccenda. Io spero che le persone utilizzino la rete non solo per lavorare, ma anche per fare rete tra di loro, e trovare nuovi modi per avere la forza ottenere diritti, perchè non glieli regala nessuno, bisogna guadagnagnerseli lottando. La tua è una tesi, più che cospiratoria, fondamentalmente conservatrice, ovvero che presume l'impotenza davanti alle istanze negative del cambiamento e perciò rifiuta il cambiamento stesso.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

anthonyi

Citazione di: InVerno il 23 Ottobre 2020, 10:00:30 AM

.Il fatto di essere ridotti tutti a imprenditori individuali che si fanno la guerra tra poveri e non si associano perchè è una roba da comunisti, era nell'aria prima delle cuffiette.

Ma se sono tutti imprenditori individuali, vuol dire che si appropriano del plusvalore generato dal loro lavoro e non c'è più sfruttamento, che c'è di male in questo. Comunque se gli conviene possono anche organizzarsi in maniera socializzata, questo il libero mercato lo permette, è il contrario che non è possibile, cioè in uno stato socialista non si può essere imprenditori individuali.

Ipazia

Citazione di: anthonyi il 23 Ottobre 2020, 10:49:41 AM
Ma se sono tutti imprenditori individuali, vuol dire che si appropriano del plusvalore generato dal loro lavoro e non c'è più sfruttamento, che c'è di male in questo. Comunque se gli conviene possono anche organizzarsi in maniera socializzata, questo il libero mercato lo permette, è il contrario che non è possibile, cioè in uno stato socialista non si può essere imprenditori individuali.
L'evoluzione capitalistica ha proletarizzato il lavoratore autonomo inserendolo in un meccanismo di produzione ed estorsione del plusvalore su scala sociale globalizzata. Scompare la figura del padrone individuale o aziendale, ma non la sua vorace funzione sociale, all'apice della cui catena alimentare si colloca il capitale finanziario, deus ex machina e signore di tutta l'economia tardo capitalistica.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

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