Menu principale

Il valore della libertà

Aperto da Andrea Molino, 20 Aprile 2020, 15:43:56 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

anthonyi

Citazione di: paul11 il 20 Ottobre 2020, 00:21:58 AM






Detto in altri termini la vita è suddivisa in aspetto fisico medico sanitario e quello del valore etico/morale individuale. Lo Stato italiano ha letteralmente sbilanciato la "vita" umana del cittadino, monopolizzando quella biologica a discapito di quella sul valore etico/morale che è nei primi articoli costituzionali .



Quando un corpo"fisico biologico" viene confiscato legalmente  dal sistema sanitario  e "sparisce" dalla vista e contatti di parenti per ripresentarsi , come è avvenuto, come cenere in vasetto .........che ne è della dignità, libertà, e dei valori etico/morali?
La "salute pubblica",  è molto ambigua come termine ,sia teorico e soprattutto pratico.. Quando il diritto alla salute diventa un obbligo, cambiano i termini giuridici e anche filosofici.

Ciao paul, secondo me sollevate un problema che non esiste, la prevalenza dell'aspetto biologico su quello etico/morale è nella natura delle cose, se non sei vivo, non puoi neanche vivere in maniera dignitosa. Il concetto di "salute pubblica" non è per niente ambiguo ed assume una sua specificità proprio nel caso delle epidemie che non a caso è considerato specificamente proprio nella nostra Costituzione.
Il problema non è il dovere alla salute, ma il dovere di non danneggiare gli altri. Capisco che sia brutto pensare ad un anziano che muore da solo, ma qual è l'alternativa ? farlo morire accerchiato dai suoi parenti, che poi si contagiano e vanno a infettare anche altri ?

InVerno

Citazione di: anthonyi il 20 Ottobre 2020, 08:42:02 AM
Ciao Inverno, capisco le forti motivazioni ideologiche, ma a me risulta che l'informazione, per la fortuna di noi che facciamo parte di paesi democratici e liberali, sia stata sempre, in gran parte, libera e non soggetta al controllo monopolistico dello stato.
Certo oggi viviamo un peggioramento della qualità informativa, per effetto dell'estrema dispersione delle fonti causata dal Web, sempre meglio comunque del duopolio Rai-Mediaset, e comunque a questo peggioramento contribuiscono una molteplicità di soggetti per i quali le logiche della razionalità economica contano ben poco.
Non ho sostenuto che prima l'intera informazione fosse sotto monopolio statale (potrò avere un ideologia, ma non le allucinazioni) ma intendevo dire che finchè sono esistite fonti di informazione fortemente sussidiate (ne basta una) e che possono perciò mettere in secondo piano il profitto rispetto ad altri valori di produzione, l'asticella era alta automaticamente per tutti gli altri, e avrebbe potuto continuare ad alzarsi. L'asticella invece si è drammaticamente abbassata quando anche questi presidi hanno dovuto aderire sempre più a strette logiche di mercato, con il risultato sotto gli occhi di tutti anche prima del web, il web non ha fatto altro che accelerare questo processo, visto che ha semplicemente inflazionato a dismisura il valore di un singolo pezzo di informazione, in un panorama dove già la quantità contava più della qualità, spingendo (ironicamente) i professionisti a cercare di produrre ancora più quantità, con sempre peggiore qualità.

Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

sapa

#197
Citazione di: anthonyi il 20 Ottobre 2020, 08:22:14 AM
Citazione di: Andrea Molino il 19 Ottobre 2020, 22:59:42 PM








@anthonyi:
Tu hai aggiunto alla mia teoria ed in particolare al corollario 3 cose che non ci sono.
Ho detto che "La pandemia è stata dichiarata ed "alimentata" per ragioni macro-economiche non sanitarie".

Non parlo ne di "programmazione" ne di virus generati in laboratorio e non lo faccio non perché non sia possibile, ma perché è irrilevante: ciò si persegue è l'effetto sociale, psicologico ed economico di ciò che è stato dichiarato "pandemia".

Il terrorismo mediatico è non solo "funzionale", ma necessario per massimizzare gli effetti di un agente patogeno, che per quanto pericoloso, non avrebbe giustificato i provvedimenti adottati, ma avrebbe richiesto una gestione completamente diversa.
In altri termini, non c'è l'intenzione di sterminare milioni di persone, ma al contrario di sfruttare un disastro, per lo più virtuale, accettando alcuni danni collaterali.

(Sono stato volutamente cinico, per rendere l'idea, anche se personalmente lo ritengo un comportamento criminale da tribunale di Norimberga)


Andrea ma lo capisci che ti autocontraddici. Per te, il disastro c'è oppure è stato costruito mediaticamente ? Se il disastro c'è non è virtuale e non c'entrano niente le dichiarazioni di qualche istituzione o di qualche politico. I morti, le sofferenze e il danno economico non sono il risultato di dichiarazioni pubbliche da parte di qualcuno, sono il risultato dell'esistenza del Covid. Lo stesso danno economico, dipende certamente in parte dalle strategie di difesa dal virus, ma in gran parte è generato proprio dalla pandemia che c'è, ed oltretutto è stata semmai dichiarata con ritardo dalle istituzioni.
Scusami se intervengo, Andrea ha detto altre cose nel suo ultimo post: non nega che il virus, che come dice giustamente viator altro non è che una entità naturale, sia presente e sia insidioso, ma mette in dubbio che il modo di affrontarlo sia corretto ed adeguato. Se capisco bene, il disastro, come tu lo chiami, è quello indotto da scelte sbagliate, non dalla pandemia in sè. Che  poi queste scelte siano sbagliate per volontà, come si adombra, o per semplice incapacità di affrontare una situazione imprevista e imprevedibile, diventa il discrimine tra chi pensa ci sia una regia e chi, invece, sull'argomento è fatalista. Personalmente, ritengo che questa pandemia abbia rivelato a tutti alcune cose, prima inimmaginabili, e cioè che la paura rende i popoli mansueti verso le autorità costituite e disposti a privarsi di ciò che prima sembrava essenziale e insostituibile. Il dubbio è, a mio avviso, fino a quando e fino a dove  può essere spinto questo che io chiamo il nuovo feudalesimo. Lo chiamo così perchè se c'è chi comanda e chi obbedisce, il rapporto è tra un feudatario e dei servi della gleba. E il fatto che questo feudatario sia legalmente e democraticamente eletto dai sudditi non cambia i rapporti tra loro.

Andrea Molino

@InVerno:
Beh, sono contento di constatare che le nostre posizioni non sono poi così distanti, anzi direi che concordo con la tua analisi al 100%.
A me, a differenza di molte persone che conosco, piace tentare di capire come sia davvero la realtà in cui vivo, invece di illudermi che sia come mi piacerebbe.
In altre parole, "una realtà scomoda" mi da meno fastidio di "un'illusione rassicurante".
Il problema è che, molto spesso, noto delle stridenti "incongruenze" nel comportamento di alcuni soggetti, ad un certo livello, ma spostando l'attenzione ad un livello più alto, di solito le incongruenze si "risolvono".
In questo periodo storico, per risolvere le incongruenze (e non ci sono ancora riuscito del tutto), ho dovuto spostarmi sul livello più alto.

Salendo di livello, le considerazioni etiche e morali inevitabilmente cambiano e può succedere che certe azioni passino da "criminali" ad "inevitabili", oppure restino "criminali".
Io non so ancora come giudicare certi eventi, ma mi sembra utile ed interessante ragionarci senza farsi distrarre dalle solite polemiche...


@Phil:
In nostro Governo sicuramente recepisce direttive emanate da un sacco di fonti sovranazionali (OMS, UE, FMI, BCE, 3LC...)
Non ti so dire se i decreti siano stati richiesti esplicitamente o siano solo conseguenza di incompetenza e paraculismo.
Sono molti, moltissimi anni dall'ultima volta in cui un governo italiano ha fatto qualcosa per avvantaggiare il popolo italiano.

Prendo atto che "Complottista" è un termine usato per indicare chi crede di individuare complotti.
Mi chiedo a questo punto: come si chiamano coloro che ordiscono i complotti? "Complottanti"? "Complottatori"?
In ogni caso, ribadisco che non vedo complotti in questa situazione, bensì l'inizio di una rivoluzione socio-economica globale (che forse era inevitabile)


@paul11:
La libertà come concetto si può discutere filosoficamente e in tutti gli altri modi.

Ognuno ha la sua scala di valori. Per me, la Libertà è al primo posto, una condizione imprescindibile dell'esistenza.
Quando incontro una situazione rischiosa, voglio essere libero di decidere quando rischio accettare.

Ovviamente, nel momento in cui decido di far parte di una certa società, accetto di rinunciare ad una parte della mia libertà in cambio di alcuni servizi.
La società in cui ho accettato di vivere, aveva delle regole stabilite da una Costituzione e da altre Leggi ordinarie che non dovevano essere aggirate.

Se il Governo della mia Nazione non rispetta la principale "Linea Guida" che ha, per me sta violando il contratto che avevamo stipulato e perde qualunque tipo di legittimazione.
La crisi sanitaria, poteva giustificare una linea d'azione speciale, ma non di calpestare la Costituzione con l'approvazione del Capo dello Stato e del Parlamento.

Se le regole della società non mi stanno più bene, dovrei essere libero di uscirne (almeno in teoria).
Quando, però, nel giro di pochi mesi, "si chiudono tutte le vie d'uscita", cosa si può fare se non "combattere" (almeno a parole)?


@anthonyi:
Non c'è nessuna contraddizione: il disastro è sotto gli occhi di tutti (anzi deve ancora palesarsi nella sua forma reale), ma le cause del disastro non sono ovvie come dici tu.
Per me, sono stati la "Dichiarazione" della pandemia e il "terrorismo mediatico" a provocare il disastro.
Per te il disastro è stato provocato da un virus estremamente pericoloso.

Rispetto il tuo punto di vista... se tu rispetti il mio...
;)

Phil

Citazione di: Andrea Molino il 20 Ottobre 2020, 10:48:40 AM
ribadisco che non vedo complotti in questa situazione, bensì l'inizio di una rivoluzione socio-economica globale
Questa è un'oggettività su cui credo non si possa non concordare, si tratta di valutare se si ritiene ci sia una "mano occulta" (che non è quella "invisibile" di Smith) oppure sia "semplicemente" un'emergenza (in entrambi i sensi) dovuta all'interazione fra una miriade di fenomeni correlati (economici, politici, sociali, etc.) gestiti da moltissime figure decisionali che di certo hanno i loro doveri, i loro interessi, i loro ideali, etc. e "non giocano a dadi".
Per gli amanti delle complessità sistemiche, tracciare la rete delle differenti correlazioni e "influenze" (mi si passi la battutaccia) è sicuramente una sfida avvincente.
Nell'accostarti al complottismo, probabilmente mi avevano tratto in inganno alcune tue espressioni come «iniziare a guardare cosa succede dietro alla cortina fumogena», «persone che sono in grado di vedere lo schema generale», «soggetti "non allineati"», i riferimenti all'ingegneria sociale, il tuo Teorema con annessi Corollari fra cui «Gli effetti collaterali in termini di vite umane, attività economiche in fallimento, rapporti sociali ed umani in disgregazione, danni psicologi, ecc., sono stati previsti e ritenuti accettabili o irrilevanti».
Concordo sulla pertinenza di una meta-interpretazione, ovvero interpretare non solo i contenuti delle notizie che ci vengono date, ma anche il come e il perché ci vengono fornite in determinati modi, con determinati "accenti", etc. senza tuttavia incappare in fallacie che promettono soluzioni esegetiche indimostrate/indimostrabili.

P.s.
Come parola che significa «chi ordisce complotti», ho trovato «complottatore» (fonte e, meno seriamente, altra fonte).

Ipazia

L'aspetto più buffo di tutta la situazione, per chi come me se la può vivere senza problematiche serie (figli minori, con verde intorno) e con affinità esistenziali (rifuggo da tempi immemori dagli assembramenti e amo la natura non brutalmente antropizzata) é l'emergere della sostanziale inadeguatezza del potere socioeconomico costituito: medici che non sanno nulla di economia, soggetti economici che non sanno nulla di virologia e politicanti che, non sapendo nulla di nulla, navigano a vista sommersi dai marosi. Insomma una situazione, come la guerra, ideale per faccendieri di ogni risma e soprattutto per i dottori Stranamore che colgono l'occasione propizia, come avverte Andrea Molino, per sperimentare le strategie e retoriche di dominio dei tempi a venire, su un parco buoi ancora fermo alla fede nella vulgata liberal-liberista.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Dante il Pedante

Salve at tutti!
Sono il vostro Dante  :)
Sono d'accordo con il post precedente di Ipazia.Volevo solo aggiungere che la nascita di quelli che credono nei "complotti",sempre più numerosi, e che penso con il tempo diventeranno una valanga, sia dovuto anche al fatto che si è persa ormai ogni fiducia nelle istituzioni, di qualunque genere,nazionali o sovranazionali.Troppe volte danno prova di non occuparsi dei problemi della gente ,in ogni parte del mondo, e di perseguire altre logiche.Viene dunque naturale e comprensibile alla gente comune pensare che "ci sia dell'altro dietro" proprio perché ormai abituati che c'è quasi sempre dell'altro dietro ai proclami istituzionali (tipo "tutti dvrebbero pagare le tasse" e poi loro nemmeno ti pagano la Cig o il rimborso delle spese sanitarie sostenute,come sta capitando a me).Non c'è più fiducia in quello che dicono.Io stesso non ho più alcuna fiducia nelle istituzioni e nemmeno nelle forze dell'ordine, che sono sempre più corrotte ,come mi racconta un mio amico poliziotto.Il complottismo è quasi una forma di rivalsa verso un sistema che emargina sempre più grandi fette della popolazione,che ti disgrega,ti vuole isolato e alla mercé di grandi interessi che sovrastano ormai ogni cosa.E' un discorso generale che esiste da prima della pandemia.Il sistema vuole cambiare il mondo senza sentire il parere della gente che ci abita.Tutto cala dall'alto e così ti ritrovia vivere in modo e in un mondo che non vorresti.
Padrone dacci fame, abbiamo troppo da mangiare.La sazietà non ci basta più. Il paradosso di chi non ha più fame,ma non vuol rinunciare al piacere di mangiare.(E. In Via Di Gioia)

anthonyi

Citazione di: InVerno il 20 Ottobre 2020, 10:01:20 AM
Citazione di: anthonyi il 20 Ottobre 2020, 08:42:02 AM
Ciao Inverno, capisco le forti motivazioni ideologiche, ma a me risulta che l'informazione, per la fortuna di noi che facciamo parte di paesi democratici e liberali, sia stata sempre, in gran parte, libera e non soggetta al controllo monopolistico dello stato.
Certo oggi viviamo un peggioramento della qualità informativa, per effetto dell'estrema dispersione delle fonti causata dal Web, sempre meglio comunque del duopolio Rai-Mediaset, e comunque a questo peggioramento contribuiscono una molteplicità di soggetti per i quali le logiche della razionalità economica contano ben poco.
Non ho sostenuto che prima l'intera informazione fosse sotto monopolio statale (potrò avere un ideologia, ma non le allucinazioni) ma intendevo dire che finchè sono esistite fonti di informazione fortemente sussidiate (ne basta una) e che possono perciò mettere in secondo piano il profitto rispetto ad altri valori di produzione, l'asticella era alta automaticamente per tutti gli altri, e avrebbe potuto continuare ad alzarsi. L'asticella invece si è drammaticamente abbassata quando anche questi presidi hanno dovuto aderire sempre più a strette logiche di mercato, con il risultato sotto gli occhi di tutti anche prima del web, il web non ha fatto altro che accelerare questo processo, visto che ha semplicemente inflazionato a dismisura il valore di un singolo pezzo di informazione, in un panorama dove già la quantità contava più della qualità, spingendo (ironicamente) i professionisti a cercare di produrre ancora più quantità, con sempre peggiore qualità.

L'idea che i sussidi garantiscano l'autonomia del sistema informativo è discutibile, il giornale che in Italia ha storicamente preso più soldi pubblici è, appunto, "Il Giornale", cioè lo strumento informativo più controllato in questo paese. Mentre invece Travaglio si fa gloria del suo "Il Fatto Quotidiano", che non ha mai ricevuto sussidi ed è tutto sommato indipendente.

anthonyi

Citazione di: sapa il 20 Ottobre 2020, 10:05:37 AM




  Se capisco bene, il disastro, come tu lo chiami, è quello indotto da scelte sbagliate, non dalla pandemia in sè. Che  poi queste scelte siano sbagliate per volontà, come si adombra, o per semplice incapacità di affrontare una situazione imprevista e imprevedibile, diventa il discrimine tra chi pensa ci sia una regia e chi, invece, sull'argomento è fatalista.

E mi sa che hai capito male, sapa, il disastro è provocato dal virus, poi certo le scelte possono essere più o meno giuste e quindi aumentarlo o ridurlo a seconda. Non ti nascondo che le ultime cose che sento mi suscitano perplessità, questa storia del coprifuoco, e delle chiusure anticipate, è francamente assurda, avremo folle di persone che si accalcano per poter comprare alcolici prima della chiusura, quando le stesse persone potevano essere distribuite meglio in un tempo maggiore.

sapa

Ciao anthony, io mi riferivo al discorso che stava facendo Andrea Molino, per il quale a quanto sembra il disastro peggiore è quello indotto da alcune scelte sbagliate e da provvedimenti inadeguati. Se ho capito male, mi scuso, forse ho attribuito ad Andrea dubbi che sono miei. Riguardo alle tue perplessità attuali, ti dirò che non mi stupisco ormai più di niente. A mio avviso ci si è mossi male dall'inizio e, di conseguenza, si è dovuto agire in rincorsa e con provvedimenti inadeguati prima, così come adesso si esagera nel lassismo: l'ultimo DPCM di fatto è del tutto inutile, a questo punto bastava il decreto legge di Mattarella. La palla è alle regioni e ai sindaci.

InVerno

Citazione di: Andrea Molino il 20 Ottobre 2020, 10:48:40 AM
@InVerno:
Beh, sono contento di constatare che le nostre posizioni non sono poi così distanti, anzi direi che concordo con la tua analisi al 100%.
Vedi parlando a che si arriva? Va a finire che prima di pagina venti mi offri una pizza! O forse no.. perchè saremo pure daccordo sui fenomeni, ma non  sul fatto che ci sia o meno una intenzionalità coordinata dietro ad alcuni o molti di essi. Un pò perchè non nutro tutta questa stima sui gruppi di persone che  si danno obbiettivi segreti, li mantengono segreti, e li portano a compimento in segretezza, un pò perchè mi rado con un famoso rasoio che mi pare di averti visto usare anche a te, e non ho passione nel sostenere tesi non necessarie. Poi dipende come uno intende l'intenzionalità, perchè se l'intenzionalità è data dall'aderire ad un certo sistema di valori e cercare di applicarlo al meglio, sono d'accordo. Diverso è invece il caso dove l'intenzionalità ha le caratteristiche cospiratorie e segrete tipiche di agenti eversivi e che richiedono la coordinazione di diverse realtà che dovrebbero avere in comune uno scopo, ma pubblicamente se ne danno un altro, nel tentativo di ottenere non ben precisati, ma spesso contradditori e autolesionistici obbiettivi.
E' forse uno scetticismo ideologico, ma anche uno scetticismo pratico, perchè tutte le volte che risalgo la corrente di queste idee, alla fonte trovo personaggi, informazioni e fonti la cui credibilità è a dir poco dubitabile. Per esempio, io passo generalmente sul forum per un "sinofobo" e non sai quanta soddisfazione avrebbe dato a me (o meglio al mio "avatar") sapere che il virus è un opera di un laboratorio cinese, ma ho provato a risalire la corrente di questa notizia e vi ho trovato un sacco di fregnacce. So che tu non credi (o hai detto di non credere) a questa ipotesi, meglio così, ma si aggiunge  al mio bagaglio di "scetticismo" rispetto a piani segreti eversivi, che non è detto che non esistano, perchè sono certamente esistiti, ma vanno individuati con metodologia e concretezza, e in definitiva prove.

@Anthonyi, hai in parte ragione, ma sarebbe un discorso troppo lungo per essere svolto qui, ci rivedremo!
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Andrea Molino

Citazione di: sapa il 20 Ottobre 2020, 17:49:50 PM
Ciao anthony, io mi riferivo al discorso che stava facendo Andrea Molino, per il quale a quanto sembra il disastro peggiore è quello indotto da alcune scelte sbagliate e da provvedimenti inadeguati. Se ho capito male, mi scuso, forse ho attribuito ad Andrea dubbi che sono miei. Riguardo alle tue perplessità attuali, ti dirò che non mi stupisco ormai più di niente. A mio avviso ci si è mossi male dall'inizio e, di conseguenza, si è dovuto agire in rincorsa e con provvedimenti inadeguati prima, così come adesso si esagera nel lassismo: l'ultimo DPCM di fatto è del tutto inutile, a questo punto bastava il decreto legge di Mattarella. La palla è alle regioni e ai sindaci.


Hai capito bene:
un virus c'è di sicuro, però, avrebbe potuto essere gestito come una cosa spiacevole, ma naturale.
Invece è stato ingigantito e mal gestito al punto da diventare la piaga del secolo.
Potrebbe essere successo per semplice incompetenza, ma avrei potuto accettare questa spiegazione se il problema fosse stato solo italiano.
Essendo un problema globale, tendo a credere che le scelte gestionali siano state come minimo pilotate...

Andrea Molino

Citazione di: InVerno il 20 Ottobre 2020, 18:08:47 PM
Citazione di: Andrea Molino il 20 Ottobre 2020, 10:48:40 AM
@InVerno:
Beh, sono contento di constatare che le nostre posizioni non sono poi così distanti, anzi direi che concordo con la tua analisi al 100%.
Vedi parlando a che si arriva? Va a finire che prima di pagina venti mi offri una pizza! O forse no.. perchè saremo pure daccordo sui fenomeni, ma non  sul fatto che ci sia o meno una intenzionalità coordinata dietro ad alcuni o molti di essi. Un pò perchè non nutro tutta questa stima sui gruppi di persone che  si danno obbiettivi segreti, li mantengono segreti, e li portano a compimento in segretezza, un pò perchè mi rado con un famoso rasoio che mi pare di averti visto usare anche a te, e non ho passione nel sostenere tesi non necessarie. Poi dipende come uno intende l'intenzionalità, perchè se l'intenzionalità è data dall'aderire ad un certo sistema di valori e cercare di applicarlo al meglio, sono d'accordo. Diverso è invece il caso dove l'intenzionalità ha le caratteristiche cospiratorie e segrete tipiche di agenti eversivi e che richiedono la coordinazione di diverse realtà che dovrebbero avere in comune uno scopo, ma pubblicamente se ne danno un altro, nel tentativo di ottenere non ben precisati, ma spesso contradditori e autolesionistici obbiettivi.
E' forse uno scetticismo ideologico, ma anche uno scetticismo pratico, perchè tutte le volte che risalgo la corrente di queste idee, alla fonte trovo personaggi, informazioni e fonti la cui credibilità è a dir poco dubitabile. Per esempio, io passo generalmente sul forum per un "sinofobo" e non sai quanta soddisfazione avrebbe dato a me (o meglio al mio "avatar") sapere che il virus è un opera di un laboratorio cinese, ma ho provato a risalire la corrente di questa notizia e vi ho trovato un sacco di fregnacce. So che tu non credi (o hai detto di non credere) a questa ipotesi, meglio così, ma si aggiunge  al mio bagaglio di "scetticismo" rispetto a piani segreti eversivi, che non è detto che non esistano, perchè sono certamente esistiti, ma vanno individuati con metodologia e concretezza, e in definitiva prove.

@Anthonyi, hai in parte ragione, ma sarebbe un discorso troppo lungo per essere svolto qui, ci rivedremo!


Il rasoio può essere lo stesso, ma si può usare per tagliare tante cose diverse.

Ad esempio per me la soluzione più semplice che può spiegare tutti i fenomeni verificatisi a livello mondiale, legati alla pandemia, è da cercarsi nella "regia" nemmeno troppo occulta dei massimi poteri finanziari.

Ovviamente si potrebbe spiegare tutto anche con tonnellate di inettitudine polita, parassitismo giornalistico, paraculismo amministrativo, incompetenza medica, produzione di presidi medici discutibili ma remunerativi, ecc. Il tutto distribuito equamente in tutto il mondo...

No: funziona meglio la mia teoria!
;D

anthonyi

Citazione di: sapa il 20 Ottobre 2020, 17:49:50 PM
Ciao anthony, io mi riferivo al discorso che stava facendo Andrea Molino, per il quale a quanto sembra il disastro peggiore è quello indotto da alcune scelte sbagliate e da provvedimenti inadeguati. Se ho capito male, mi scuso, forse ho attribuito ad Andrea dubbi che sono miei. Riguardo alle tue perplessità attuali, ti dirò che non mi stupisco ormai più di niente. A mio avviso ci si è mossi male dall'inizio e, di conseguenza, si è dovuto agire in rincorsa e con provvedimenti inadeguati prima, così come adesso si esagera nel lassismo: l'ultimo DPCM di fatto è del tutto inutile, a questo punto bastava il decreto legge di Mattarella. La palla è alle regioni e ai sindaci.

Ciao sapa, tu comunque intervenivi sul mio post, a me interessa poco della sostanza delle tesi complottiste di Andrea che afferma che per lui, le scelte sbagliate sono state di tipo comunicativo, e in questo, a mio parere, si autocontraddice rispetto all'affermazione che il virus sia un grave problema concreto, perché le ipotesi sono due:
1) O la gravità del virus è stata inventata mediaticamente, e allora la malattia non è così grave, per cui si è negazionisti;
2) O la gravità del virus non è stata inventata mediaticamente, e allora il virus è un problema reale, nei confronti del quale possono essere attuate scelte operative giuste o sbagliate.
Riguardo poi alle mie perplessità, tengo a precisare che la mia è una critica costruttiva, ridurre il tempo della movida ha il solo effetto di far concentrare le persone nelle poche ore lasciate a disposizione, più sensato sarebbe organizzare la movida stessa in maniera tale che le persone stiano più disperse, che tutti usino la mascherina, etc.
Riguardo poi alle strategie iniziali ho sentito dire di tutto e il suo contrario, chi dice che Conte e Fontana hanno sbagliato a non fare la zona rossa ad Alzano e Nembro, chi diceva che il Lockdown era stato inutile in Sardegna. Credo che qualunque cosa avesse fatto o non avesse fatto questo governo ci sarebbe stato un ampio spazio per i critici puri.
Da critico costruttivo quale sono credo che non esistano strategie attuabili preferibili a quella attuata, cioè il Lockdown globale.
La strategia dell'intervento capillare, cioè con il tracciamento e le zone rosse, richiedeva risorse sanitarie e di forze dell'ordine, per la dimensione e la velocità di crescita dell'epidemia, che non erano disponibili.
La strategia del non intervento, del lasciar fare alla natura, lasciando morire nelle loro case (Perché chiaramente negli ospedali non ci possono essere spazi sufficienti) almeno 500.000 vecchietti era chiaramente attuabile, ma secondo me non preferibile.


sapa

Citazione di: anthonyi il 21 Ottobre 2020, 06:41:06 AM
Citazione di: sapa il 20 Ottobre 2020, 17:49:50 PM
Ciao anthony, io mi riferivo al discorso che stava facendo Andrea Molino, per il quale a quanto sembra il disastro peggiore è quello indotto da alcune scelte sbagliate e da provvedimenti inadeguati. Se ho capito male, mi scuso, forse ho attribuito ad Andrea dubbi che sono miei. Riguardo alle tue perplessità attuali, ti dirò che non mi stupisco ormai più di niente. A mio avviso ci si è mossi male dall'inizio e, di conseguenza, si è dovuto agire in rincorsa e con provvedimenti inadeguati prima, così come adesso si esagera nel lassismo: l'ultimo DPCM di fatto è del tutto inutile, a questo punto bastava il decreto legge di Mattarella. La palla è alle regioni e ai sindaci.

Ciao sapa, tu comunque intervenivi sul mio post, a me interessa poco della sostanza delle tesi complottiste di Andrea che afferma che per lui, le scelte sbagliate sono state di tipo comunicativo, e in questo, a mio parere, si autocontraddice rispetto all'affermazione che il virus sia un grave problema concreto, perché le ipotesi sono due:
1) O la gravità del virus è stata inventata mediaticamente, e allora la malattia non è così grave, per cui si è negazionisti;
2) O la gravità del virus non è stata inventata mediaticamente, e allora il virus è un problema reale, nei confronti del quale possono essere attuate scelte operative giuste o sbagliate.
Riguardo poi alle mie perplessità, tengo a precisare che la mia è una critica costruttiva, ridurre il tempo della movida ha il solo effetto di far concentrare le persone nelle poche ore lasciate a disposizione, più sensato sarebbe organizzare la movida stessa in maniera tale che le persone stiano più disperse, che tutti usino la mascherina, etc.
Riguardo poi alle strategie iniziali ho sentito dire di tutto e il suo contrario, chi dice che Conte e Fontana hanno sbagliato a non fare la zona rossa ad Alzano e Nembro, chi diceva che il Lockdown era stato inutile in Sardegna. Credo che qualunque cosa avesse fatto o non avesse fatto questo governo ci sarebbe stato un ampio spazio per i critici puri.
Da critico costruttivo quale sono credo che non esistano strategie attuabili preferibili a quella attuata, cioè il Lockdown globale.
La strategia dell'intervento capillare, cioè con il tracciamento e le zone rosse, richiedeva risorse sanitarie e di forze dell'ordine, per la dimensione e la velocità di crescita dell'epidemia, che non erano disponibili.
La strategia del non intervento, del lasciar fare alla natura, lasciando morire nelle loro case (Perché chiaramente negli ospedali non ci possono essere spazi sufficienti) almeno 500.000 vecchietti era chiaramente attuabile, ma secondo me non preferibile.
Ciao anthony, lapidariamente: sono stati fatti e si continuano a fare errori pacchiani. Prendi i trasporti pubblici, attivi anche in pieno lockdown, sono state confermate le capienze all' 80% sui mezzi. Ora, io dico, se si ha paura, giustamente, degli assembramenti per le movide e le si vietano, poi non si possono ammassare le persone sugli autobus e le metropolitane. C'è il problema che, con capienza solo al 50%, le varie aziende di trasporto pubblico vadano in rosso? Le si dovrà sostenere. I mezzi pubblici sono stati e continuano ad essere dei potenziali focolai di contagio.

Discussioni simili (5)