Il valore della libertà

Aperto da Andrea Molino, 20 Aprile 2020, 15:43:56 PM

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bobmax

In realtà non si sacrifica la vita per la libertà, ma per il Bene.

Ossia, che è lo stesso, per la Giustizia.

Poiché la mancanza di libertà implica solitamente un sopruso, una sofferenza, un male... ecco che si cerca la libertà.

Ma non è la libertà in se stessa l'obiettivo finale, bensì è il Bene, la Giustizia.

Perché la libertà di per se stessa è un nulla.

Quale lo scopo, quale il senso, di una libertà che non sia al servizio di un valore superiore?
Che valore potrebbe mai avere un libero arbitrio?
Il valore dell'arbitrio?

Ciò che conta, per davvero, è solo il Bene.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

InVerno

Citazione di: Andrea Molino il 19 Ottobre 2020, 11:12:08 AM
Come ho già detto, io non sono in grado di condensare 9 mesi di informazioni socio-politico-economiche in un'argomentazione semplice che si possa esporre e di cui si possa discutere.

I grandi problemi "reali" non sono quasi mai semplificabili in termini di "bianco o nero", ma sono questioni complesse con ramificazioni, pro e contro, dilemmi etici e morali che coinvolgono materie e piani di conoscenza anche molto diversi.
In effetti uno dei sistemi più utilizzati per manipolare l'opinione pubblica, prevede come prima fase la semplificazione delle scale di grigio in dicotomie (ad esempio: Vax / NoVax, Mask / NoMask, LockDown /NoLockDown).

Ora, io sono convinto che per capire cosa sta succedendo, bisognerebbe considerare , oltre alle notizie di cronaca degli ultimi 9 mesi (e intendo quelle "main stream" insieme a quelle "libere"), la storia (almeno) degli ultimi 200 anni (meglio 2000). Per interpretare correttamente tutta questa mole di dati, bisognerebbe avere una cultura eterogenea che lambisca, medicina, psicologia, informatica, sociologia, economia, geo-politica.
Questo tipo di competenza, ovviamente, non è molto diffusa, ma nel modo ci sono comunque alcune migliaia di persone che sono in grado di vedere lo schema generale (io potrei essere una di queste, oppure no e mi sto solo illudendo).

In ogni caso, se cercassi di esporre la teoria generale a chi non ha gli strumenti per capirla (non è un demerito, è solo che ognuno ha competenze onorevolissima ma diverse), la reazione che otterrei spazierebbe dal rifiuto, alla derisione, all'indignazione. (Lo stesso varrebbe per me se un critico d'arte cercasse di dimostrarmi che un'opera di arte moderna può valere un milione di euro, perché, semplicemente, non sono in grado di capirlo).

La mia visione del modo non è sempre stata quella attuale (e cambia di continuo): ho dovuto ricredermi su praticamente tutto quello che credevo "Vero" quando avevo 30 anni.
Non è stato ne facile ne divertente, ma sono comunque grato a quei pochi che hanno avuto il coraggio di darmi gli spunti per iniziare la ricerca.
Ciò detto, visto che insisti, qui, posso enunciare la Teoria:
"La pandemia è stata dichiarata ed "alimentata" per ragioni macro-economiche non sanitarie".
Corollario 1:
"La motivazione principale è quella di spostare il fulcro economico mondiale dagli Stati Uniti alla Cina e di creare nuovi mercati, cambiando rapidamente i bisogni ed i gusti dei consumatori"
Corollario 2:
"I soggetti che possono ottenere risultati come questo, operano a livello sovra-nazionale".
Corollario 3:
"Gli effetti collaterali in termini di vite umane, attività economiche in fallimento, rapporti sociali ed umani in disgregazione, danni psicologi, ecc., sono stati previsti e ritenuti accettabili o irrilevanti"
 
Per le argomentazioni, se ne possono trovare a tonnellate su internet, però, dovrai fare fatica come ho fatto e continuo a fare io...
...ma credo che semplicemente ti "indignerai", "rifiuterai" e "deriderai" la teoria e il suo enunciatore.

Non me la prenderò.
Oh, vedi che facciamo progressi? Hai ragione su tanti punti, in primo luogo che i media, abituati a ragionare su problemi immaginari, non sanno gestire le zone grigie, e in secondo luogo che ogni punto del corollario esposto richiederebbe una disamina complessa e multidisciplinare. Non sono d'accordo invece che per affrontare i corollari che enunci bisogna partire dalle calende greche, che spesso è invece un metodo per confondere le acque inutilmente, nè che puoi aspettarti derisione principalmente da me che sono moderatore (purtroppo, ma mi è pesato di più altre volte) ma anche dagli altri che sono moderati. Il motivo principale per cui questi problemi sono complessi è evidentemente che non hai in mano la cosidetta "pistola fumante", e devi aggrapparti a una serie di considerazioni laterali, che però anch'esse, seppur non fumanti, dovrebbero essere corredate da un certo grado di probatorietà, al di là degli aspetti cutanei degli anfibi. Quello che posso fare io è invitarti a prendere uno di questi corollari, esporlo compiutamente in un topic a parte con argomentazioni che ritieni convincenti e selezionando quelle che ritieni più probatorie, e convivere con il fatto che discutere non equivale a fare catechismo ai chierichetti. Ma mica per convincere me o noi, puoi usarlo come un modo per fare chiarezza e verificare i tuoi argomenti, la critica è un servizio che ti viene fatto, non un disservizio. Altrimenti, con tutta la buona volontà, se prima di ascoltare devo prendere la pillola rossa, aspetterò con pazienza che Morpheus me la offra..
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Phil

@Andrea

Lieto tu abbia scoperto un po' le carte; tuttavia non ho ancora capito ciò che mi ha spinto a chiedere chiarimenti, ovvero cosa il governo italiano (o di altri singoli stati europei) ci abbia guadagnato nel condizionare la nostra libertà, nel "manipolarci", etc.; i governi nazionali non hanno dunque più autentica libertà decisionale, essendo ormai mere pedine del Nwo (o simili)?
E gli stati che hanno lasciato maggior libertà ai cittadini sono dissidenti dello schema globale?

Secondo me non va confusa la critica mossa da Dante (sul piano mass-mediatico) con l'ipotesi che sia tutto già pianificato (geo-politica). D'altronde il complottismo, come ogni teoria omniesplicativa che porta come prove gli effetti senza dimostrarne il nesso causale, potrebbe spiegare quasi tutto a posteriori, con fallacia di falsa causa o da "explanans non controllabile" (come nel caso chi di postula l'esistenza del Maligno e ne riscontra la "prova" in ogni gesto o evento malevolo; lo stesso Nwo potrebbe a sua volta essere manipolato in un piano "metacomplottista" del Maligno per portare più sofferenza e sopraffazione nel mondo... resta lecito crederci e non si può dimostrare che non sia così, nondimeno tale pseudo-dimostrazione a posteriori è logicamente fallace).

Sull'osservazione che
Citazione di: Andrea Molino il 19 Ottobre 2020, 11:12:08 AM
In effetti uno dei sistemi più utilizzati per manipolare l'opinione pubblica, prevede come prima fase la semplificazione delle scale di grigio in dicotomie (ad esempio: Vax / NoVax, Mask / NoMask, LockDown /NoLockDown).
sarei cauto, perché si rischia l'inversione causa/effetto di cui sopra: è la gente a preferire il ragionare dicotomico e semplicistico; e non perché "così viene educata sin dalla nascita" ma perché, oggettivamente, è il modo più pratico e veloce per ragionare e classificare, nonostante tutte le controindicazioni del caso (ad esempio, i 9 mesi che ti hanno fatto partorire una supposta consapevolezza sulla questione, non credo che la gran parte della massa li avrebbe spesi allo stesso modo; basta parlare con un po' di gente prima di un referendum o delle elezioni per capire che manca, giustamente direi, il tempo e la voglia di farsi una formazione trasversale come la tua e dedicarsi per ore a spulciare fonti "alternative", tutto questo non certo per colpa di "indottrinamento dicotomico" ma per priorità pragmatiche, esistenziali, etc.).
A ulteriore riprova, suppongo che i movimenti "NoQualcosa" (che innescano democraticamente l'aut-aut) non siano stati fondati dal governo per bi-polarizzare escludendo la "scala di grigio", ma da associazioni politiche o da liberi cittadini, gli stessi cittadini (me compreso) che, se mi passi l'analogia scherzosa, preferiscono l'interruttore on/off a quello con il regolatore di intensità, le domande a risposta chiusa rispetto a quelle a risposta aperta, sanno gestire un semaforo (verde/rosso) ma in una rotonda spesso diventano "anarchici", etc. il motto «o con me o contro di me» è ancora un classico della forma mentis popolare (anche se il terzo polo degli indifferenti ha comunque il suo peso sociale).

anthonyi

Citazione di: Dante il Pedante il 19 Ottobre 2020, 10:42:53 AM


Il covid ha un terzo aspetto: sembra aver ricevuto una colorazione politica. Se sei una persona che, senza negare nulla della pericolosità del virus per le persone fragili, riflette su quali scelte siano più utili per la popolazione nel suo complesso, sei di "destra".

A me sembra, Dante, che questa definizione sia indeterminata. Personalmente io mi ci ritrovo, nel senso che rifletto sulle scelte più utili (In senso sociale), ma non sono di destra. Questa riflessione mi spinge, ad esempio, a valutare l'estrema importanza dell'uso corretto della mascherina, anche se comporta disagio per l'individuo che la usa.
Tra le posizioni di una destra libertaria, invece, abbiamo quelli che si "rompono" di usare la mascherina, perché gli da fastidio, e anche perché magari sono giovani, e quindi per loro il Covid non comporta rischi, anche loro riflettono, e concludono che per loro è più utile (In senso individuale) non usare la mascherina, tanto che importanza ha se qualche vecchietto, pieno di acciacchi, anticipa la sua dipartita da questo mondo di qualche anno.

anthonyi

Citazione di: Andrea Molino il 19 Ottobre 2020, 11:12:08 AM


In ogni caso, se cercassi di esporre la teoria generale a chi non ha gli strumenti per capirla (non è un demerito, è solo che ognuno ha competenze onorevolissima ma diverse), la reazione che otterrei spazierebbe dal rifiuto, alla derisione, all'indignazione. (Lo stesso varrebbe per me se un critico d'arte cercasse di dimostrarmi che un'opera di arte moderna può valere un milione di euro, perché, semplicemente, non sono in grado di capirlo).

La mia visione del modo non è sempre stata quella attuale (e cambia di continuo): ho dovuto ricredermi su praticamente tutto quello che credevo "Vero" quando avevo 30 anni.
Non è stato ne facile ne divertente, ma sono comunque grato a quei pochi che hanno avuto il coraggio di darmi gli spunti per iniziare la ricerca.
Ciò detto, visto che insisti, qui, posso enunciare la Teoria:
"La pandemia è stata dichiarata ed "alimentata" per ragioni macro-economiche non sanitarie".
Corollario 1:
"La motivazione principale è quella di spostare il fulcro economico mondiale dagli Stati Uniti alla Cina e di creare nuovi mercati, cambiando rapidamente i bisogni ed i gusti dei consumatori"
Corollario 2:
"I soggetti che possono ottenere risultati come questo, operano a livello sovra-nazionale".
Corollario 3:
"Gli effetti collaterali in termini di vite umane, attività economiche in fallimento, rapporti sociali ed umani in disgregazione, danni psicologi, ecc., sono stati previsti e ritenuti accettabili o irrilevanti"
 

Tranquillo Andrea, nel mio caso le competenze politico-economico-sociali ci sono tutte.
Tu vedi la presenza di un agente globale che si muove dietro la gestione mediatica e non di questa pandemia e in particolare, nel corollario 3, fai affermazioni molto forti che implicherebbero il fatto che questo agente globale abbia addirittura dolosamente programmato la pandemia, in altri termini sarebbe un caso di guerra biologica.
In ogni caso questo non mette in discussione la gravità della pandemia, tu parli di vite umane, economia distrutta e danni psicologici e io tutto questo lo condivido, ma non riesco a capire che nesso ci sia con l'idea del terrorismo mediatico che esagera la gravità della situazione, la situazione è grave, e tutto il parlare che sentiamo è il risultato dei tentativi di difendersi da questa situazione grave ed imprevista, con tutti gli errori tipicamente umani, con gli egoismi ed opportunismi tipicamente umani.

Lou

#185
Citazione di: anthonyi il 19 Ottobre 2020, 17:22:58 PM
Citazione di: Dante il Pedante il 19 Ottobre 2020, 10:42:53 AM


Il covid ha un terzo aspetto: sembra aver ricevuto una colorazione politica. Se sei una persona che, senza negare nulla della pericolosità del virus per le persone fragili, riflette su quali scelte siano più utili per la popolazione nel suo complesso, sei di "destra".

A me sembra, Dante, che questa definizione sia indeterminata. Personalmente io mi ci ritrovo, nel senso che rifletto sulle scelte più utili (In senso sociale), ma non sono di destra. Questa riflessione mi spinge, ad esempio, a valutare l'estrema importanza dell'uso corretto della mascherina, anche se comporta disagio per l'individuo che la usa.
Tra le posizioni di una destra libertaria, invece, abbiamo quelli che si "rompono" di usare la mascherina, perché gli da fastidio, e anche perché magari sono giovani, e quindi per loro il Covid non comporta rischi, anche loro riflettono, e concludono che per loro è più utile (In senso individuale) non usare la mascherina, tanto che importanza ha se qualche vecchietto, pieno di acciacchi, anticipa la sua dipartita da questo mondo di qualche anno.
A mio modesto parere, mi intrometto un attimo, più che colorazione politica, sarebbe corretto parlare di strumentalizzazione del Covid per fini "partitici". Opinione mia.
"La verità è brutta. Noi abbiamo l'arte per non perire a causa della verità." F. Nietzsche

viator

Salve a tutti. Certo che mi fate sentire proprio un imbecille. Un "pistola" che arriva a pensare che certi accadimenti, certe situazioni, possano essere espressoni di una meccanica naturale che a noi "non piace per nulla".
Oh, si badi bene.........la mia è solo una misera ipotesi in mezzo a tante altre più sensate ed autorevoli.

Certo mi dà da pensare il fatto che la gente non riesca proprio a sopportare che, in ciò che non gli piace o che comunque teme, non ci sia lo zampino di responsabili umani od umanizzabili o dai connotati riconducibili alla - anch'essa umana - capacità di volere.
Sembra quindi che la responsabilità della diffusione del morbo sia sicuramente "incarnabile", in alternativa......


       
  • in Dio, oppure,
  • in Satana, oppure,
  • in una qualche specifica Potenza straniera, oppure,
  • in qualche umano complotto sovranazionale.
Tutto ciò tende a ricordarmi il personaggio del Grande Inquisitore (Torquemada per i tempi andati e Vishinskyi per quelli più recenti) : "Datemi una colpa ed io vi troverò il colpevole !". Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

viator

Salve Lou. Citandoti : "A mio modesto parere, mi intrometto un attimo, più che colorazione politica, sarebbe corretto parlare di strumentalizzazione del Covid per fini "partitici". Opinione mia.".

Ciò quindi a livello nazionale (e sempre come ipotesi). A livello più ampio per quale tesi/ipotesi propenderesti ? Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Andrea Molino

@InVerno:
Andare indietro nella storia, serve per individuare altri casi in cui è stata usata la "shock-economy" e per trovare i collegamenti tra i soggetti che di volta in volta hanno condizionato li svolgersi degli eventi più "rivoluzionari"

Come già detto, non ho più intenzione di investire altro tempo in discussioni sterili come ho già fatto durante la prima ondata. 
Non voglio critiche, ma m'interessa piuttosto sentire qualche spunto di pensiero nuovo, a cui non ho ancora pensato... magari da te... o come moderatore non puoi esporti?



@Phil:
I governi nazionali, tranne forse quelli americano e russo, devono seguire direttive sovra-nazionali.
In un mondo in cui le parole hanno ancora un significato, i complottisti sono coloro che ordiscono complotti, mentre quelli che provano a smascherarli dovrebbero ottenere la riconoscenza delle vittime del complotto. Invece la Propaganda è riuscita a sovvertire il significato di ogni cosa.

La teoria che ho esposto non ha nulla a che fare con i complotti perché chi detiene realmente il potere, non complotta. Semplicemente agisce.

Non ho esposto una tesi omniesplicativa e non ho portato prove. Ho soltanto indicato una linea di ricerca che puoi seguire, oppure no.

Ovvio che le masse preferiscono le cose "semplici" ed è per questo che é facile manipolati a con le dicotomie.
Ma il compito di chi governa comuni, regioni, nazioni o continenti è quello di trovare soluzioni corrette non "semplici".

Tu puoi pensare che la colpa sia della gente, ma io la penso diversamente.

D'altronde, ad esempio, il compito della scuola dovrebbe essere quello di aumentare la cultura degli studenti in modo che possano capire cose complesse, non di semplificarle in modo che le capiscano restando ignoranti.



@anthonyi:
Tu hai aggiunto alla mia teoria ed in particolare al corollario 3 cose che non ci sono.
Ho detto che "La pandemia è stata dichiarata ed "alimentata" per ragioni macro-economiche non sanitarie".

Non parlo ne di "programmazione" ne di virus generati in laboratorio e non lo faccio non perché non sia possibile, ma perché è irrilevante: ciò si persegue è l'effetto sociale, psicologico ed economico di ciò che è stato dichiarato "pandemia".

Il terrorismo mediatico è non solo "funzionale", ma necessario per massimizzare gli effetti di un agente patogeno, che per quanto pericoloso, non avrebbe giustificato i provvedimenti adottati, ma avrebbe richiesto una gestione completamente diversa.
In altri termini, non c'è l'intenzione di sterminare milioni di persone, ma al contrario di sfruttare un disastro, per lo più virtuale, accettando alcuni danni collaterali.

(Sono stato volutamente cinico, per rendere l'idea, anche se personalmente lo ritengo un comportamento criminale da tribunale di Norimberga)



@Viator:
Se parliamo del virus, concordo con la visione "naturale", perché i virus, ci sono sempre stati, ci saranno sempre, sono necessari e inevitabilmente provocano un certo numero di decessi.

Se parliamo della gestione del virus, non ci vedo nulla di naturale. Credo sia talmente assurda da poter essere spiegata solo con la teoria di cui sopra...

InVerno

Citazione di: Andrea Molino il 19 Ottobre 2020, 22:59:42 PM
@InVerno:
Andare indietro nella storia, serve per individuare altri casi in cui è stata usata la "shock-economy" e per trovare i collegamenti tra i soggetti che di volta in volta hanno condizionato li svolgersi degli eventi più "rivoluzionari"

Come già detto, non ho più intenzione di investire altro tempo in discussioni sterili come ho già fatto durante la prima ondata. 
Non voglio critiche, ma m'interessa piuttosto sentire qualche spunto di pensiero nuovo, a cui non ho ancora pensato... magari da te... o come moderatore non puoi esporti?
No io posso espormi quanto mi pare, a parte andare oltre la netiquette, questo non significa che sappia produrre qualcosa di nuovo, anche perchè la novità di per se non è un valore. Ci sono diversi rilievi che possono essere fatti, per esempio l'altro giorno a pranzo ho sentito un commento del prof. De Masi che diceva che in ordine di importanza le priorità dovrebbero essere a) Salute b) Democrazia c) Economia. Mi sembra un opinione rilevante al topic, e fatto salvo di voler utilizzare queste categorie e interpretarle come non interdipendenti, penso vi siano una serie di obiezioni che possono essere mosse a riguardo, in particolare che la salute è un problema individuale legato alla finitezza della vita, ma un degradamento della democrazia e dell'economia potrebbero impattare per generazioni, e quindi al di là della banalità "strappa applausi" di De Masi, la questione non è per niente semplice, neanche avendo le migliori intenzioni come credo che DeMasi abbia. Se poi vogliamo spostarla in campo economico, che mi pare che sia un campo trainante dei tuoi corollari, si potrebbe parlare certamente (questa volta si, in accordo con il pensiero di Chomsky) di come la progressiva privatizzazione della sanità abbia ridotto alcuni SSN che prima erano considerati i migliori del mondo, di come la progressiva privatizzazione dell'informazione abbia ridotto il giornalismo in una cialtronata in cui è difficile distinguere tra una bufala e una notizia verificata, cosa che ha disorientato parecchie persone e le ha spinte a rivolgersi a spacci di notizie all'ingrosso...insomma, di come il profitto come massimo e unico vettore ci abbia conciato una volta alle prese con un problema reale che del profitto se ne strafotte.
Ci sono mille modi per criticare la situazione attuale senza far appello all'apocalitticismo, ma certamente quest'ultimo ha un fascino nettamente superiore per alcuni, non per me, anche perchè se vuoi un mio "slogan" per riassumere la situazione attuale esso sarebbe : "Torneremo alla normalità? No, perchè la normalità era il problema" Quindi guardo con curioso interesse il futuro, penso che il covid potrebbe rappresentare le prove generali per affrontare problemi reali più importanti che incombono, e che visto il nesso indissolubile tra libertà e responsabilità, non mi meraviglierei per niente che come risultato di quella che io valuto una  totale irresponsabilità diffusa che si è propagata per decenni, le prossime generazioni dovranno pagare con una drastica riduzione della libertà. Sciuscià e sciorbì no se peu! Diceva mio nonno.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Phil

Citazione di: Andrea Molino il 19 Ottobre 2020, 22:59:42 PM
I governi nazionali, tranne forse quelli americano e russo, devono seguire direttive sovra-nazionali.
Chiedo (non retoricamente): i vari decreti che condizionano la libertà di spostamento, etc. in Italia sono recepimenti di leggi europee o sovra-nazionali?
Altrimenti resta ancora aperta la mia domanda sul perché il governo italiano stia emanando tali limitazioni conformi ad un disegno mondiale che, da quanto intuisco, non l'avvantaggia (idem credo valga per l'Europa).

Citazione di: Andrea Molino il 19 Ottobre 2020, 22:59:42 PM
Tu puoi pensare che la colpa sia della gente, ma io la penso diversamente.
Lungi da me il colpevolizzare la gente, ho infatti scritto che le «manca, giustamente direi, il tempo e la voglia di farsi una formazione trasversale» (corsivo aggiunto ora). Se ho affermato che la tendenza al pensiero dicotomico non è colpa dell'indottrinamento della "Propaganda", non significa automaticamente che sia colpa della gente, almeno se non restiamo appunto imbrigliati in una dicotomia semplicistica che deve per forza dar la colpa a qualcuno.


P.s.
Citazione di: Andrea Molino il 19 Ottobre 2020, 22:59:42 PM
In un mondo in cui le parole hanno ancora un significato, i complottisti sono coloro che ordiscono complotti, mentre quelli che provano a smascherarli dovrebbero ottenere la riconoscenza delle vittime del complotto. Invece la Propaganda è riuscita a sovvertire il significato di ogni cosa.
Sul termine «complottista» ecco un chiarimento.

paul11

 La tesi  complottiste ci sono da "sempre". Non  ci sono super regie.
Semmai ci sono potenze, che sanno assecondare  i venti del cambiamento e hanno capito che la pandemia può accelerare la costruzione di certe scelte che in tempi normali sarebbero state  ostacolate.


Il cosiddetto valore della libertà andrebbe indagato in campo filosofico ,prima che politico partitico.
Come premessa non sono certo per questo "sistema"  economico-politico-economico di cui diffido , per una serie di motivi.


La pandemia sta mettendo a nudo  i sistemi sanitari, epidemiologi diventati opinionisti, gli Stati.
La popolazione ,per quanto anch'io non ne abbia un' alta considerazione, non è così ignorante da non capirne le contraddizioni.
Ma è proprio questo mostrare evidenze contraddizioni fra ricerca e scienza, opinionismo, politica ed economia, nel tentativo di trovare "una quadra " di compromesso fra le numerose istanze che denota che non c'è complottismo, bensì vengono a nudo le contraddizioni interne del sistema.


I mass media italiani sono paurosamente allineati ad editori e linee politiche e si sono viste nelle diverse fasi pandemiche.. Ora, che ci sono 204 miliardi di euro da spartire, i cosiddetti partiti all'opposizione chiedono di essere ricevuti dal Governo per dare "suggerimenti": sono "collaborativi". Questo è per il sistema politico il vero problema dove verrà accelerata una "ristrutturazione e riconversione" dello Stato , in nome della digitalizzazione e la sostenibilità ambientale, In realtà vi saranno ancora tentativi di mutare la Costituzione italiana.


Perchè dicevo prima che la libertà dovrebbe essere discussa prima di tutto filosoficamente?
Perchè un grande oppositore alla continua decretazione del Governo, che ha bypassato continuamente il Parlamento ( e  una possible riforma costituzionale futura ne dovrà prendere atto che il ruolo  potere esecutivo, il Governo,  con il referendum che diminuirà corposamente deputati e sanatori , di fatto ha limitato il potere legislativo del parlamento ) è uno dei migliori filosofi viventi, l'italiano Giorgio Agamben. E' famoso perché una sua analisi storico giuridica applicata alla filosofia e ad analisi nel Novecento di altri famosi filosofi, come Foucoult, indicavano già che lo Stato monopolizzava il "bios" del cittadino( il termine biopolitica).
Detto in altri termini la vita è suddivisa in aspetto fisico medico sanitario e quello del valore etico/morale individuale. Lo Stato italiano ha letteralmente sbilanciato la "vita" umana del cittadino, monopolizzando quella biologica a discapito di quella sul valore etico/morale che è nei primi articoli costituzionali .
Infatti sono apparsi parecchi articoli, interventi di giuristi, costituzionalisti che si sono schierati , oppure hanno posto il problema, ma non certo la soluzione.


Quando un corpo"fisico biologico" viene confiscato legalmente  dal sistema sanitario  e "sparisce" dalla vista e contatti di parenti per ripresentarsi , come è avvenuto, come cenere in vasetto .........che ne è della dignità, libertà, e dei valori etico/morali?
La "salute pubblica",  è molto ambigua come termine ,sia teorico e soprattutto pratico.. Quando il diritto alla salute diventa un obbligo, cambiano i termini giuridici e anche filosofici. L' obbligo chiama in causa la  sanzionabilità in sede civile e/o penale.
Ma lo è, e questo è un mio parere, altrettanto ambiguo il termine libertà (di cui ne rifletto la problematica filosofica  da un paio d'anni)
Già Platone in Repubblica indicava che il decadimento delle democrazie aveva una sua causa nell'abuso della libertà con conseguenti populismi(adescatori delle folle) che portavano alla tirannia. Detto in termini pratici la "movida" fa il gioco del lockdown, l'eccesso di libertà individuale chiama in gioco l'opposto della chiusura della salute pubblica.

anthonyi

Citazione di: Andrea Molino il 19 Ottobre 2020, 22:59:42 PM








@anthonyi:
Tu hai aggiunto alla mia teoria ed in particolare al corollario 3 cose che non ci sono.
Ho detto che "La pandemia è stata dichiarata ed "alimentata" per ragioni macro-economiche non sanitarie".

Non parlo ne di "programmazione" ne di virus generati in laboratorio e non lo faccio non perché non sia possibile, ma perché è irrilevante: ciò si persegue è l'effetto sociale, psicologico ed economico di ciò che è stato dichiarato "pandemia".

Il terrorismo mediatico è non solo "funzionale", ma necessario per massimizzare gli effetti di un agente patogeno, che per quanto pericoloso, non avrebbe giustificato i provvedimenti adottati, ma avrebbe richiesto una gestione completamente diversa.
In altri termini, non c'è l'intenzione di sterminare milioni di persone, ma al contrario di sfruttare un disastro, per lo più virtuale, accettando alcuni danni collaterali.

(Sono stato volutamente cinico, per rendere l'idea, anche se personalmente lo ritengo un comportamento criminale da tribunale di Norimberga)


Andrea ma lo capisci che ti autocontraddici. Per te, il disastro c'è oppure è stato costruito mediaticamente ? Se il disastro c'è non è virtuale e non c'entrano niente le dichiarazioni di qualche istituzione o di qualche politico. I morti, le sofferenze e il danno economico non sono il risultato di dichiarazioni pubbliche da parte di qualcuno, sono il risultato dell'esistenza del Covid. Lo stesso danno economico, dipende certamente in parte dalle strategie di difesa dal virus, ma in gran parte è generato proprio dalla pandemia che c'è, ed oltretutto è stata semmai dichiarata con ritardo dalle istituzioni.

Jean

Nel rilevare la correttezza degli interventi che concorrono a dar pregio alla discussione, presentando opinioni discordanti tuttavia supportate in vario grado da ragionamenti, notizie e considerazioni, esprimo la mia soddisfazione confidando possa proseguire con questi (appropriati) toni.

La diversità di vedute, almeno a scopo discorsivo, per me è una ricchezza che mi stimola nell'esercizio di pormi nei panni dell'altro per comprenderne il percorso. Sapendo bene che la ragione non sta mai tutta da una sola parte... e qui richiamo un post sul pluralismo della verità dell'amico Sariputra a cui (non avendo notizie dalla sua uscita dal forum, spero non definitiva) rivolgo l'augurio di buona vendemmia e se già fatta... di buon vino:

Il saggio rabbino

C'era una volta un saggio rabbino, rispettato e benvoluto da tutti. Aveva fama di essere un uomo molto avveduto e scrupoloso nel dare il giusto consiglio. In quell'epoca due fazioni di ebrei erano in contesa fra loro per una questione molto importante.. Così i membri di una fazione andarono dal rabbino ad esporre le loro lamentele. Il rabbino ascoltò e poi disse:" Avete ragione! Avete ragione!" Gli ebrei dell'altra fazione, sentito di questo, decisero anche loro di andare dal rabbino. Esposero anche le loro di lamentele e il rabbino rispose ancora: "Avete ragione! Avete ragione!"
Ovviamente la polemica e le contese ricominciarono daccapo. Allora gli anziani e gli scribi decisero di visitare il rabbino, formarono una commissione, si presentarono e gli dissero, con il dovuto rispetto:" Maestro, oggi hai detto ad una delle due  fazioni che aveva ragione e ieri hai detto che aveva ragione l'altra. E' ovvio che non possono avere ragione entrambe". Il rabbino rispose: "Avete ragione! Avete ragione!" Chi ha ragione ? O solo il rabbino ha torto? 
P.S: Non si può rispondere che il rabbino soffriva di Alzhaimer...   
   
             
https://www.riflessioni.it/logos/tematiche-filosofiche-5/il-saggio-rabbino/



Intanto che noi si discute il morbo (o presunto tale) avanza e lungi dallo sventolar sul ponte la candida bandiera (almen si spera...) iniziano le disposizioni per i lockdown, per il momento parziali (Lombardia). 

Secondo voi, si arriverà nuovamente a quelli regionali?


Cordialement
Jean

anthonyi

Citazione di: InVerno il 20 Ottobre 2020, 00:13:21 AM
di come la progressiva privatizzazione dell'informazione abbia ridotto il giornalismo in una cialtronata in cui è difficile distinguere tra una bufala e una notizia verificata, cosa che ha disorientato parecchie persone e le ha spinte a rivolgersi a spacci di notizie all'ingrosso...insomma, di come il profitto come massimo e unico vettore ci abbia conciato una volta alle prese con un problema reale che del profitto se ne strafotte.

Ciao Inverno, capisco le forti motivazioni ideologiche, ma a me risulta che l'informazione, per la fortuna di noi che facciamo parte di paesi democratici e liberali, sia stata sempre, in gran parte, libera e non soggetta al controllo monopolistico dello stato.
Certo oggi viviamo un peggioramento della qualità informativa, per effetto dell'estrema dispersione delle fonti causata dal Web, sempre meglio comunque del duopolio Rai-Mediaset, e comunque a questo peggioramento contribuiscono una molteplicità di soggetti per i quali le logiche della razionalità economica contano ben poco.

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