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Il valore della libertà

Aperto da Andrea Molino, 20 Aprile 2020, 15:43:56 PM

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Jean

https://tv.iltempo.it/politica/2020/04/20/video/fase2-imprenditori-rabbia-non-e-l-arena-riccardo-maniscalco-governo-giuseppe-conte-partite-iva-imprese-giletti-1317454/


Suggerisco di visionare questo filmato per comprendere in quali condizioni si trovi oggi in Italia un piccolo imprenditore.


Alle centinaia di migliaia di lavoratori come lui lo Stato dovrebbe fornire rassicurazioni, assistenza fiscale/normativa/economica...(e forse anche un supporto psicologico) e invece... dagli all'untore.

Invece di semplificare, disboscare... ridurre la pressione... alleggerire... vai di norme, leggi, codicilli e sentenzilli... in attesa del 5° numero del manuale dell'autocertificazione.

Si devono rispettare le leggi, convengo... ma quando le leggi sono troppo distanti dal piano della realtà davvero rispettano l'uomo?


PS- la collocazione "naturale" di questo post "potrebbe" anche essere nella discussione aperta da Eutidemo sui nuovi untori, ma poiché le leggi riguardano in sostanza le libertà delle persone (che assumendosene la responsabilità decidono di agire secondo o contrariamente alle stesse) ritengo questa discussione il contenitore adeguato.




Cordialement
Jean

Ipazia

#46
@Apeiron

La chiave di volta della soluzione non concentrazionaria dell'epidemia sta alla fine dell'articolo da te citato sulla Germania:

CitazioneL'alto numero dei tamponi effettuati e un efficace sistema di tracciabilità dei contagi sono gli elementi più significativi che stanno permettendo al governo di tenere sotto controllo l'epidemia.

Quindi un lockdown ben diverso - modulato per entità di rischio accertato - rispetto a quello italiano incentrato sul principio: todos untores e carcere per tutti. Salvo quelli che devono lavorare, che sono diventati alfine gli untori veri e più pericolosi, contagiandosi e morendo essi stessi, dato il livello terzomondiale della protezione degli operatori.

Citazione di: Apeiron il 21 Aprile 2020, 22:41:08 PMPasso a @Ipazia, non capisco onestamente il tuo intervento. Dal link:
CitazioneNel comune dei colli berici, subito isolato come «zona rossa», è stato fatto il tampone a circa l'80% della popolazione. In paese si sono registrati poco meno di 90 casi di covid-19 (con 3 decessi), su una popolazione di poco più di 3.000 abitanti. Oggi non c'è alcun contagiato.
3/90 sarebbe un dato gestibile? Davvero?  In realtà, questo studio può in realtà essere un argomento a favore del lockdown visto che dice: "Lo studio spiega anche che la maggior parte dei contagi è avvenuto prima del lockdown o dopo il lockdown ma all'interno degli stessi nuclei familiari" - cosa che presumibilmente non si sarebbe avverata senza lockdown. Se non ci fosse stato il lockdown la diffusione sarebbe stata certamente maggiore. Quindi il tuo punto non mi è chiaro.

Vediamo di chiarirlo subito:

Dei 3 morti (età in ordine di decesso: 78m, 67m, 84f) forse gli ultimi 2 si potevano salvare con le conoscenze farmacologiche e terapeutiche attuali considerando anche la durata del ricovero prima dell'exitus (10/12 gg). Resta il primo, deceduto nel giro di 48 ore dal ricovero col triste primato di essere il primo morto italiano da covid. Repentinità di aggravamento e sorpresa i fattori negativi per la sua sorte.

E gli altri 87 ? Evidentemente salvati tra cui un 45% asintomatici che non se ne sarebbero nemmeno accorti.
E i 3300 non contagiati ? Evidentemente buono il lockdown mirato dei positivi.
E i 60 milioni di italiani (all'epoca  :( ) a piede libero ? c.s.

Vo Euganeo è un ottimo esempio di come si deve operare se si vuole ridurre al minimo l'impatto dell'epidemia sulla popolazione permettendo a chi non è contagiato di vivere così e così, invece di subire deliri così e così da distopia orwelliana peraltro assai costosa per un paese che ha dovuto usare i sacchi della monnezza come DPI. Altrove invece:

CitazioneRiguardo alla differenza tra le condizioni dei due sistemi sanitari, non capisco anche questo cosa c'entra con le decisioni politiche prese oggi (se ti riferivi al passato, è un'altra cosa). Posso citare il fatto che la Germania ha molti più letti in terapia intensiva e così via. Ma la decisione politica italiana riguarda la situazione in Italia. Quindi se anche fosse vero che sono 'numeri più gestibili' per il sistema sanitario tedesco, potrebbero non esserlo per quello italiano. E immagino che la decisione politica dell'Italia si basi sulla situazione italiana, non tedesca. Questo non significa che non ci si possa confrontare, ma è un punto di vista che rischia di far passare inosservate alcune importanti differenze.
Ma di nuovo, non voglio dire che la gestione italiana è senza 'macchia'. Solo che anche questo tipo di confronti non è così automatico come può sembrare. Anche perché presumibilmente all'inizio in Italia il contagio si è diffuso in modo consistente prima che altrove.

Si era già diffuso in Cina un mese prima e mentre l'Hubei veniva isolato i nostri espertoni OMS, CNR, ISS e una virologa migrata in Florida (dove Trump l'avrà accolta a braccia aperte, ma non so quanto gli americani morti di covid) dicevano, ancora alla fine di febbraio, che è poco più di un'influenza, che basta stare a un metro senza mascherine, ... insomma, la tragedia padana ha tante sfaccettature dove non si salva nessuno. Neppure chi ha amministrato la sanità dalla spending review in poi non permettendo di usare la macchina sanitaria come i più oculati tedeschi hanno fatto. Si aggiunga alla responsabilità italiana in generale la presenza di piani pandemici disattesi, pur di fronte alla tragedia cinese evidente a occhio nudo.

Va detto che, tra le regioni seriamente colpite, il (tri)Veneto ha saputo gestire meglio la situazione, limitando i danni e aggiustando, coi covid hospital, in corso d'opera e tutto sommato velocemente, la situazione da terzo mondo di partenza. Approvvigionamento di respiratori, DPI, posti in t.i., e soprattutto tanti tamponamenti e lockdown rossi veri mirati a situazioni che in Lombardia sono sfuggite di mano. Anche i focolai ospedalieri e RSA sono stati presto isolati, purtroppo con gli esiti a seguire di anziani deceduti. In Veneto l'età media dei deceduti è 81 anni. In Lombardia e piacentino temo sia molto più bassa. Tutto ciò mentre gli espertoni ufficiali a reti unificate davano contro il virologo Crisanti trattato come il Giordano Bruno della virologia nazionale. Lo stesso scienziato che sta producendo l'unica indagine epidemiologica che permetterà di capire meglio come opera il virus e quali sono le immunità naturali che hanno protetto i cittadini di Vo esposti e non contagiati.

La situazione attuale ci vede molto più preparati a gestire eventuali riacutizzazioni del contagio in tutta Italia, escluse forse le aree già fuoricontrollo, in cui si sono certamente (lo so dai contatti avuti con medici di area lombarda e emiliana: cose che voi umani ...) verificati casi come quelli da te linkati, ma non dovuti al virus, bensì al disprezzo della vita umana da parte di decisori che non sono stati all'altezza del loro compito. Oppure no: assicurazioni previdenziali pubbliche e private ringraziano. Una partita col segno + nel loro bilancio il virus l'ha generata e BoJo l'aveva pure, in tutta sincerità, anticipato. Che lui sia sopravvissuto è ulteriore conferma del valore di mercato della vita. E della libertà.
...
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

sapa

A proposito di libertà, quando potremo prenderci un caffettino fatto bene al bar? Lo so, può sembrare quasi una bestemmia, ma io darei non so che cosa per riassaporare un espresso di bar. Sono sempre in giro per lavoro, tra ristoranti e bar chiusi mi devo sempre portare la merenda da casa. Non ne posso mic più....Scusate lo sfogo frivolo...

Andrea Molino

#48
Citazione di: Jean il 22 Aprile 2020, 08:45:13 AM
https://tv.iltempo.it/politica/2020/04/20/video/fase2-imprenditori-rabbia-non-e-l-arena-riccardo-maniscalco-governo-giuseppe-conte-partite-iva-imprese-giletti-1317454/

Suggerisco di visionare questo filmato per comprendere in quali condizioni si trovi oggi in Italia un piccolo imprenditore.

Alle centinaia di migliaia di lavoratori come lui lo Stato dovrebbe fornire rassicurazioni, assistenza fiscale/normativa/economica...(e forse anche un supporto psicologico) e invece... dagli all'untore.

Invece di semplificare, disboscare... ridurre la pressione... alleggerire... vai di norme, leggi, codicilli e sentenzilli... in attesa del 5° numero del manuale dell'autocertificazione.

Si devono rispettare le leggi, convengo... ma quando le leggi sono troppo distanti dal piano della realtà davvero rispettano l'uomo?

PS- la collocazione "naturale" di questo post "potrebbe" anche essere nella discussione aperta da Eutidemo sui nuovi untori, ma poiché le leggi riguardano in sostanza le libertà delle persone (che assumendosene la responsabilità decidono di agire secondo o contrariamente alle stesse) ritengo questa discussione il contenitore adeguato.

Cordialement
Jean


Quello che dice questo giovane imprenditore rappresenta la reale situazione della maggior parte degli esercenti italiani.
La sua rabbia, secondo me, è assolutamente comprensibile (anche se spero non si tradurrà in azioni).

Mi chiedo:
Possibile che il nostro governo o la mitica task force di cervelloni, non capiscano cosa succederà in conseguenza dei loro provvedimenti?

Un "complottista" potrebbe quasi pensare che il loro vero obiettivo sia di esasperare gli italiani al punto da indurli a ribellarsi per poi poterli reprimere, riducendo ulteriormente la loro libertà.
Escludendo le cospirazioni, si dovrebbe concludere che siamo nelle mani di qualcuno che sta portando l'incompetenza là dove nessun uomo era mai giunto prima.

Concludo con l'opinione di un personaggio che inizialmente mal sopportavo, ma che ultimamente ho dovuto rivalutare.
Non concordo sempre con le sue analisi, ma per ora, ne rispetto l'onesta intellettuale.
https://www.youtube.com/watch?v=HeF_JDOdtto

Aggiungo anche un bell'esempio di comunicazione giovane, semplice veloce ed incisivo di un ragazzo che parla delle App di tracciamento:
https://www.youtube.com/watch?v=EErPz4l1rcg&t=174s

Phil

Citazione di: Andrea Molino il 22 Aprile 2020, 13:57:06 PM
Concludo con l'opinione di un personaggio che inizialmente mal sopportavo, ma che ultimamente ho dovuto rivalutare.
Non concordo sempre con le sue analisi, ma per ora, ne rispetto l'onesta intellettuale.
https://www.youtube.com/watch?v=HeF_JDOdtto
Dalla mia ignoranza politica e dalla mia ignavia apartitica, alcune osservazioni estemporanee sul discorso di Fusaro:

- la sua profezia (magari condivisibile per «solidarietà antitetico polare», come direbbe lui citando Lukacs) che dopo la "fase 2" saranno nuovamente strette le maglie delle libertà di movimento incolpando l'inaffidabilità degli italiani, sembra preconfezionare, volente o nolente, un alibi vittimista che assolve a priori le eventuali scorrettezze della popolazione (giustificazione demagogica dal sicuro successo di massa, politicamente trasversale), vessata da un governo che ha pianificato uno schiavismo che, se non sbaglio, coincide anche con un (semi)suicidio economico, considerando la situazione di partenza pre-virus, i vari sussidi da erogare e l'impossibilità di ridurre ogni attività a smart-working; da profano, l'implosione economica mi pare un'insolita dinamica di pianificata autoaffermazione per un regime (turbo)capitalista, tecnoliberista, etc.

- l'appello alla Costituzione per "libertà di movimento" e "libertà di proprietà privata", da opporre alle restrizioni vigenti, non tiene forse adeguatamente presente come abbia fatto il virus a viaggiare e diffondersi per l'Italia; ovvero quando la libertà di spostarsi diventa libertà di contagiare, seppur in buona fede, mi sembra legittimo (opinione mia) mettere in discussione (che non significa rinnegare) anche le libertà costituzionali (non divago sul rimarcare la disfunzionale aleatorietà del concetto di «libertà», che spesso aizza i cuori a slanciarsi lontano da ogni raziocinio)

- temere che ostacolare gli assembramenti tramite norme sul distanziamento, possa compromettere «discussioni critiche sull'operato del governo»(cit.), probabilmente non considera la differenza fra le risorse organizzative dei moti carbonari e la comunicazione sociale nel 2020 (da whatsapp e telegram al "dark web"). Sull'eventuale incremento della distanza di sicurezza da uno a due metri, vederci i prodromi di un allontanamento fisico sempre crescente, credo mischi indebitamente precauzione e aggiornamento della tutela sanitaria con allarmismo "panopticista" (a prescindere dal fatto che si tratti di una tutela eccessiva, testata o solamente sperimentale: fare del distanziamento solo una questione politica e non anche sanitaria mi pare un po' fazioso oltre che sganciato dall'emergenza reale... oppure crede davvero che sia "solo una semplice influenza"?)

- accostare l'autocertificazione a mezzi di controllo nazisti o stalinisti, pur restando nella battuta (che, come lui ben sa, a qualcuno potrebbe anche sfuggire, soprattutto a chi si sente riscattato ed assolto da ogni "appello allo schiavismo") offende, al di là della sua nota preparazione in ambito storico, soprattutto la differenza piuttosto rilevante tra il richiedere un certificato ad un'autorità (dispotica, corruttibile, etc.) e il poterselo scrivere da soli (con annessa assunzione di responsabilità). Per amor di battuta si rischia di fomentare la confusione fra chi era in un lager non metaforico e chi deve/dovrebbe stare in casa, ma ne ha comunque le chiavi (il numero delle segnalazioni e i fatti di cronaca sono eloquenti), magari con tanto di connessione internet, frigo pieno, consegne a domicilio, etc. non direi che siano due esperienze intercambiabili a cuor leggero (pur considerando i parametri di "valore esistenziale" dell'uomo contemporaneo, molto più sensibili, fragili e confusi di quelli di un secolo fa)

- apprezzo che non abbia indugiato sul «si sarebbe dovuto fare...» o sull'italico «c'è la pandemia... governo ladro!»; un po' meno che, nella piena convinzione della sua critica, non si sia lasciato sfuggire almeno uno spunto propositivo sul «si dovrebbe/potrebbe fare...», perché sarebbe stato di certo un plus-valore nel suo discorso critico (probabilmente lo avrà fatto in altri video... e se non lo ha fatto, va riconosciuto che in fondo non è suo il compito di fare proposte migliorative, già l'essere aedo che scuote le coscienze dei dormienti è attività impegnata ed impegnativa, a prescindere che si concordi o meno con le sue conclusioni).


P.s.
Per chi ragionasse dualisticamente e semplicisticamente, preciso che se ho mosso considerazioni critiche a Fusaro, non significa automaticamente che sia sostenitore del governo o convinto che stia andando tutto bene o che abbia le soluzioni vincenti in tasca, ma solo che non condivido il taglio da lui dato ad alcune questioni, proprio a tutela della complessità delle stesse (che rende difficile essere seriamente propositivi con adeguata cognizione di causa).

cvc

Fusaro  credo faccia parte di quel tipo di divulgazione sul web che ha scatenato una reazione da parte del "mondo dell'informazione riconosciuta" sul tema delle fake news in particolare riguardo al coronavirus.  In realtà credo che, come ho letto su di un articolo, non si tratti propriamente di fake news, nel senso che non è che Fusaro spari delle bufale. Il difetto è che questo genere di divulgatori tendono a spacciare le loro impressioni e personali opinioni come fossero notizie. Una notizia è qualcosa di accertato e verificabile. Lo stile di Fusaro e altri è invece quello di partire con un'opinione, specificandolo anche, e poi, procedendo nel discorso, ad un certo punto quella opinione viene trattata come una cosa che si sta effettivamente verificando. Come quando diceva che il virus avrebbe potuto essere un sabotaggio alla Cina da parte degli USA. Si partiva col tono dell'opinione e poi mano a mano elencava le conseguenze di tale opinione come la cosa fosse accaduta veramente. È un pò il discorso delle negazioni. Se io dico "non pensate al complotto", automaticamente la mente pensa al complotto. Perchè una parte della nostra mente non concepisce le negazioni. Non so se mi sono spiegato bene.




Saluti.
Fare, dire, pensare ogni cosa come chi sa che da un istante all'altro può uscire dalla vita.

Sariputra


Giulio Tarro è il medico, scienziato e professore universitario italiano nato a Messina nel 1938, allievo di Albert Sabin – ricercatore polacco famoso per aver sviluppato il più diffuso vaccino contro la poliomielite – con il quale  ha dimostrato l'associazione degli Herpesvirus con alcuni tumori dell'uomo. Virologo di fama mondiale, Tarro è stato candidato al Nobel per la Medicina nel 2015, si occupa di antigeni tumorali e del loro impiego nella diagnosi e nell'immunoterapia. Nel 1973 isolò il vibrione del colera a Napoli. Oggi presidente della Fondazione Teresa e Luigi De Beaumont Bonelli per Le Ricerche sul Cancro.
Una significativa intervista rilasciata dal professor Tarro della fine dello scorso mese di marzo all'Osservatorio Ambientale Freeskies.
"Osserviamo quanto successo a Wuhan: la prima segnalazione ufficiale all'Oms è del 31 dicembre 2019, ma il virus circolava da ottobre. Se consideriamo che l'ultimo paziente è stato dimesso dall'ospedale cittadino solo pochi giorni fa, sono passati 5 mesi. Un decorso simile alla Sars, sviluppatasi tra novembre 2002 e aprile 2003. In Italia la situazione potrebbe risolversi entro il mese di maggio". Quali le possibili cause della diffusione del virus? "I primi casi dello Spallanzani hanno dimostrato la provenienza del virus dalla Cina e in particolare dai pipistrelli che hanno nell'intestino circa 50 coronavirus diversi. Nella Pianura Padana il Covid-19 ha trovato terreno fertile a causa dell'elevato tasso di polveri sottili (PM10), particelle inquinanti la cui presenza accomuna tale zona a Wuhan (e alla presenza inaudita della ferale rete 5G – ndr). Saranno gli esperimenti in laboratorio a stabilire se c'è stata una variante italiana del virus, ma intanto escluderei un'origine artificiale dello stesso". Potrebbe ricomparire in futuro? "Potrebbe ripresentarsi il prossimo anno con la stessa probabilità con cui potrebbe tornare la Sars o esserci una nuova influenza stagionale, ma per allora spero sia pronto anche il vaccino. Certo, chi guarisce dal Covid-19 e ha un buono stato immunitario non potrà prenderlo di nuovo".
Sulle misure prese in Italia, è quanto il virologo ha dichiarato in una intervista a Luca Telese: "Il lockdown non ha senso. Dobbiamo usare le armi di questo paese, il sole e il mare, per aiutarci a guarire. Il virus per diffondersi ha bisogno di spazi chiusi, scarsa ventilazione o sistemi di aria condizionata, temperature basse o umide. Il mare e la spiaggia sono l'esatto contrario di questo microclima propizio. Tutti a chiedersi quando arriveranno i vaccini, ma gli anticorpi dei guariti già ci sono. Bisogna usare il plasma dei guariti. Non c'è dubbio che senza troppa enfasi, il modello isreaeliano – quello di tracciare il più possibile gli infetti, isolare gli anziani e far circolare il virus tra i più giovani – abbia prodotto ottimi risultati. Da noi i contagiati reali sono molti di più di quello che non dicano i tamponi. Solo che non li monitoriamo, per via del modo in cui facciamo i tamponi. È un dato parziale: bisognerebbe parlare di numero di contagiati per tamponi effettuati. Il virus può essere controllato con le normali misure igieniche e con la diffusione degli anticorpi: la dimensione del contagio verrà abbattuta dal cambio di clima indotto dalla stagione estiva, anche al nord. Il fattore climatico è senza dubbio fortissimo nella diffusione di questa epidemia. Con l'introduzione dell'obbligo di guanti e mascherine, potremmo aprire anche in Lombardia. Bisogna stare all'aperto e non negli spazi chiusi. Questa potrebbe essere una soluzione vitale, ad esempio per la scuola. Sanificare le aule, ma non chiudere le scuole. In tutto il mondo stanno allentantando il lockdown. Perché noi non lo facciamo mentre in tutto il resto del mondo si fa?". Pubblicata su Tpi.it in questi giorni.
In altra intervista a Francesco Santoianni per l'Antidiplomatico, il professor Tarro precisa: "Chiariamo subito una questione. In Italia i contagiati da Covid-19 non sono i 175.000 conteggiati oggi dalla Protezione civile, basandosi solo sui pochi tamponi diagnostici effettuati dalle Regioni. Assolutamente no. Le stime più attendibili prospettano, al pari delle periodiche epidemie influenzali, dai sei a dieci milioni di contagiati da Covid19 in Italia. Parlo di stime – basate sulla velocità di trasmissione del contagio registrata in altre nazioni o di quanto registrato sulla nave Diamond Princess – poichè soddisfacenti indagini epidemiologiche (basate su analisi sierologiche e su campioni statisticamente validi di popolazione) in Italia, incredibilmente, non sono state ancora fatte. E a tal riguardo, non so proprio su quali indagini il professor Brusaferro, presidente dell'Istituto Superiore Sanità, abbia ricavato il numero dei contagiati in Italia per arrivare a sconsigliare, addirittura, di prendere il sole sulle spiagge. Con la percentuale di contagiati evidenziata dalle stime, si può dedurre che, in Italia, tutto quello che avrebbe potuto fare il Covid-19 – in termini di guariti, immuni e deceduti – lo ha già fatto. A mio parere, l'attuale obiettivo non dovrebbe essere quello di arginare un indiscriminato contagio ma, ad esempio, proteggere gli anziani, ripristinare la rete di terapia intensiva (compromessa dai tagli al nostro Sistema sanitario) e, soprattutto, strutturare una indagine siero-epidemiologica nazionale (attualmente è in cantiere solo quella della Regione Toscana) che ci permetta di tenere sotto controllo la situazione. Il mio maestro, che mi considerava il suo "pupillo", è stato Albert Sabin, l'inventore del vaccino antipolio. Figuriamoci, quindi, se sottovaluto l'importanza dei vaccini. Ma per alcuni virus – come credo sia per il Covid19 – il vaccino potrebbe rivelarsi una chimera. Come è stato per il vaccino contro l'AIDS, presentato come "imminente" da quasi quarant'anni. E fanno cascare le braccia dichiarazioni come quelle del viceministro della salute secondo il quale "o continuiamo a stare fermi e chiusi in casa o ci vacciniamo tutti e ci riprendiamo le nostre vite". O la sconcertante iniziativa del Governatore Zingaretti, visto che il vaccino per il Covid-19 non c'è, di obbligare tutti gli anziani del Lazio (pena la loro esclusione da eventi pubblici) e tutto il personale sanitario (pena il loro licenziamento) a vaccinarsi contro l'influenza. Tra l'altro, va detto che questa del Covid-19 non è una condanna biblica ma una delle tantissime epidemie che sono servite a fortificare il nostro sistema immunitario; il quale, sia detto per inciso, va a pezzi se, come delle larve, stiamo rintanati a casa e, per di più a tremare di paura per le apocalittiche sciocchezze che ci raccontano in televisione". Sul virus: "Tutti i virus mutano; e non, inevitabilmente, in peggio per noi. Il Coronavirus responsabile della famigerata epidemia SARS del 2002-2003, ad esempio, si direbbe scomparso dalla scena. Non vedo perché la stessa cosa non potrebbe succedere per il Covid19. Sarebbe, quindi, il caso di affrettarci a ripristinare i ritmi della nostra vita con quelli antecedenti all'emergenza Covid19; soprattutto per evitare che la situazione economica conseguente a questa emergenza non ci condanni a morire di fame. Questo non significa, certo, dimenticarsi le follie che hanno costellato, in Italia, questa emergenza. Prima tra tutte una terroristica campagna informativa – che ha finito per istituzionalizzare per il Covid19 uno sbalorditivo indice di letalità (per capirci 28 volte quello della Germania) – che ha costretto, sì, la popolazione a barricarsi in casa ma che, scatenando il panico, ha impedito ai medici di base di recarsi a casa dei pazienti. Pazienti i quali, spesso indiscriminatamente, sono stati trasportati in sempre più affollati reparti a morire per infezioni ospedaliere. Che già, in Italia, si portano via 50.000 persone all'anno". Cosa risponde per le critiche a lei rivolte dal virologo Roberto Burioni: "Veramente avrei ben poco da dire ad un personaggio che il 2 febbraio alla RAI affermava che in Italia il rischio era zero".


da (FP.it)


Quando dicono che seguiranno le indicazioni della "scienza" vorrei capire a quale scienza si riferiscono, perché mi sembra che anche tra gli esperti stessi le opinioni sono molto diverse e contrastanti...
Sulla strada del bosco
Una ragazza in lacrime
Trattiene rondini nei capelli.

Andrea Molino


Dopo due mesi di spasmodica ricerca di conferme per ogni notizia, video ed opinione che mi ha raggiunto, mi trovo sostanzialmente sulla stessa linea del noto medico messinese.
Mi trovo li, perché, in generale, tendo ad assegnare più rilevanza al buon senso che alla versione "maggiormente ripetuta" e mi conforta l'osservazione "non emotiva" dei numeri che tendono a mentire meno degli uomini.

Su quella linea, ho trovato anche tutti quegli scienziati che sono nell'invidiabile posizione di poter dire ciò che pensano, perché non hanno bisogno di salvaguardare i loro finanziamenti.

Forse non ci sono solo "opinioni contrastanti", ma anche "conflitti d'interesse"...

Andrea Molino

Articolo di Gaetano Silvestri (giurista, accademico e rettore italiano, giudice della Corte costituzionale e presidente della stessa dal 19 settembre 2013 al 28 giugno 2014):
https://www.unicost.eu/covid-19-e-costituzione/

Ipazia

Aggiungerei pure queste riflessioni di un filosofo doc: Giorgio Agamben.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

anthonyi

Citazione di: Jean il 22 Aprile 2020, 08:45:13 AM
https://tv.iltempo.it/politica/2020/04/20/video/fase2-imprenditori-rabbia-non-e-l-arena-riccardo-maniscalco-governo-giuseppe-conte-partite-iva-imprese-giletti-1317454/


Suggerisco di visionare questo filmato per comprendere in quali condizioni si trovi oggi in Italia un piccolo imprenditore.




Con un cultore della rabbia in televisione come Giletti non ho dubbi sul contenuto.

InVerno

E' buono che le profezie di Fusaro vengano messe per scritto, visto che lo stesso si affida spesso alla caducità dell'etere per continuare a propalare la stessa siringa monodose, senza che nessuno gli faccia un "fact checking". Mi appunto in calendario di riprendermi le sue profezie fra qualche mese e farci un topic, sempre che la dittatura Conte-Zingaretti ancora permetta di aprire topic liberamente.

Nel frattempo ho telefonato ad un mio amico che abita nello stato più libero che conosco, voi non lo conoscete perchè non è nelle cartine geografiche, ma si chiama Freedonia, uno stato senza governi, senza leggi, senza polizia, e dove vige un unica e semplice regola : La tua libertà finisce dove inzia quella degli altri, regola che viene rispettata in maniera dogmatica e assoluta dai suoi cittadini. Quello che succede a Freedonia in questo momento è che seppur non vi sia uno stato ad imporre il lockdown, i cittadini dovendo rispettare questa unica regola vivono in uno stato informale di lockdown volontario, perchè si rendono conto che la loro libertà di movimento e di aggregazione limiterebbe quella altrui. 
La settimana prima che il governo Italiano imponesse il lockdown definitivo, che potremmo definire la settimana del lockdown "soft", mi era capitato per motivi personali di girare parecchio in giro per paesi e città, e quello che vedevo era che nessuno a parte qualche madre apprensiva (per il figlio che stastiticamente era fuori pericolo) rispettava la benchè minima distanza o norma igienica, la mascherina era da sfigati, i vecchi erano nei bar coi bianchetti in mano a ruttarsi in faccia (a un metro e mezzo dal bancone) e tutto il resto del tipico panorama italiano che avrete visto anche voi. E' inutile invidiare i tedeschi in spiaggia e gli abitanti di Freedonia, fatto la regola trovata l'inghippo, se permetti le gite nei boschi interi condomini andranno a fare grigliate nei boschi, se permetti di girare ai podisti, in ogni città avrà luogo una maratona, se permetti di girare col cane, tutti andranno al canile ad adottare un cane. Han dovuto chiudere i canili per evitare che la gente adottasse i cani per sgattaiolare fuori, questi sono gli aspiranti cittadini della "freedonia Italiana".
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

cvc

Citazione di: InVerno il 23 Aprile 2020, 09:55:21 AM
E' buono che le profezie di Fusaro vengano messe per scritto, visto che lo stesso si affida spesso alla caducità dell'etere per continuare a propalare la stessa siringa monodose, senza che nessuno gli faccia un "fact checking". Mi appunto in calendario di riprendermi le sue profezie fra qualche mese e farci un topic, sempre che la dittatura Conte-Zingaretti ancora permetta di aprire topic liberamente.

Nel frattempo ho telefonato ad un mio amico che abita nello stato più libero che conosco, voi non lo conoscete perchè non è nelle cartine geografiche, ma si chiama Freedonia, uno stato senza governi, senza leggi, senza polizia, e dove vige un unica e semplice regola : La tua libertà finisce dove inzia quella degli altri, regola che viene rispettata in maniera dogmatica e assoluta dai suoi cittadini. Quello che succede a Freedonia in questo momento è che seppur non vi sia uno stato ad imporre il lockdown, i cittadini dovendo rispettare questa unica regola vivono in uno stato informale di lockdown volontario, perchè si rendono conto che la loro libertà di movimento e di aggregazione limiterebbe quella altrui. 
La settimana prima che il governo Italiano imponesse il lockdown definitivo, che potremmo definire la settimana del lockdown "soft", mi era capitato per motivi personali di girare parecchio in giro per paesi e città, e quello che vedevo era che nessuno a parte qualche madre apprensiva (per il figlio che stastiticamente era fuori pericolo) rispettava la benchè minima distanza o norma igienica, la mascherina era da sfigati, i vecchi erano nei bar coi bianchetti in mano a ruttarsi in faccia (a un metro e mezzo dal bancone) e tutto il resto del tipico panorama italiano che avrete visto anche voi. E' inutile invidiare i tedeschi in spiaggia e gli abitanti di Freedonia, fatto la regola trovata l'inghippo, se permetti le gite nei boschi interi condomini andranno a fare grigliate nei boschi, se permetti di girare ai podisti, in ogni città avrà luogo una maratona, se permetti di girare col cane, tutti andranno al canile ad adottare un cane. Han dovuto chiudere i canili per evitare che la gente adottasse i cani per sgattaiolare fuori, questi sono gli aspiranti cittadini della "freedonia Italiana".


Il topic sulle profezie di Fusaro non me lo perderò di certo. L'uomo che trovò la sintesi perfetta fra Socrate e youtube .... chissà cosa ne penserebbe Socrate di youtube!
Siamo, si sa, tutti affetti dalla sindrome della mamma mediterranea. E la mamma ora sta dicendo che bisogna stare a casa. I magistrati della Val d'Aosta intanto, che sono un po meno mediterranei, qualche dubbio sulla legittimità delle disposizioni la sta sollevando.  Io, da giuridicamente ignorante, credo comunque che una distinzione fra evitare gli affollamenti ed evitare la circolazione (o se si vuole, la libertà) delle persone andava fatta. L'immagine del poliziotto che rincorre il runner su di una spiaggia deserta difficilmente riuscirò a togliermela dalla testa. Come quando pensi alla scena di un film comico e ti arrovelli nel tentativo di ricordare il titolo del film.
Fare, dire, pensare ogni cosa come chi sa che da un istante all'altro può uscire dalla vita.

Ipazia

#58
La scienza esclude che all'aperto si determinino situazioni di rischio importanti nella propagazione del contagio. Mentre è certo che al chiuso, anche dove si poteva e non si è voluto chiudere, è certo che tali condizioni ottimali si verifichino. Se glielo spieghi anche gli italiani capiscono le cose come i tedeschi. Ma se devi costringere gli operai a scioperare perchè si ammalano per un bullone, capisci che tutta la credibilità dei decisori va a farsi fottere.

Vi sono state senz'altro situazioni di ressa circense pericolose: cabinovie e impianti di risalita, partita Valencia-Atalanta, spettacoli al chiuso, ma sparare addosso al biker o runner solitario inseguendolo coi mezzi dell'esercito è stato di una ignominia senza fine, fascista perchè sprovvista di qualsiasi fondamento scientifico. E i tedeschi che hanno saputo anteporre la scienza al fascismo lo hanno capito e non l'hanno attuato. Addirittura, capito che i bambini sono pressochè immuni, hanno tenuto aperte le scuole permettendo ai genitori - entrambi - di lavorare. Ovviamente il tutto sulla base di un monitoraggio del contagio passibile anche di misure più drastiche se scientificamente necessarie.

Anche la canea contro i villeggianti ha avuto le sue clamorose smentite (oltre a qualche conferma tipo Cortina e Tirolo). Ad esempio ad Asiago dove, malgrado gli assalti di carnevale, l'unico focolaio importante si è verificato all'interno dell'ospizio - improbabile come meta turistica  :D - , poi estesosi all'ospedale per le note defaillance delle procedure sanitarie italiote.

Detto ciò, è certo che in fase endemica accesa bisogna chiudere TUTTO, ma, 1) c'erano tutte le avvisaglie per poterla evitare e 2) una volta verificatasi bisognava dimostrare qualcosa di meglio del livello da grida manzoniane e caccia agli untori, accumulando errori su errori, fascismo su fascismo. Le due cose sapientemente mischiate, con grande dispendio di politiche repressive, al fine di permettere agli untori veri dell'intreccio politica-affari (situazione RSA da incorniciare in questo museo degli e/o/rrori) di continuare la loro opera.
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pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

InVerno

Citazione di: cvc il 23 Aprile 2020, 10:16:42 AM
Io, da giuridicamente ignorante, credo comunque che una distinzione fra evitare gli affollamenti ed evitare la circolazione (o se si vuole, la libertà) delle persone andava fatta. L'immagine del poliziotto che rincorre il runner su di una spiaggia deserta difficilmente riuscirò a togliermela dalla testa. Come quando pensi alla scena di un film comico e ti arrovelli nel tentativo di ricordare il titolo del film.
Avendo tempo fa aperto un topic che aveva come indirizzo principale mettere insieme storie grottesche e bizzare, ho provato agli inizi di questa follia collettiva a fare qualche post, non ci sono riuscito, ogni giorno c'erano almeno una decina di fatti talmente grotteschi da meritare una pagina, erano così tanti che mi è venuto il mal di testa all'idea di metterli in ordine. Ero in quarantena nel bosco (dove non c'è nessuno e nessuno ti fa multe) e continuavano ad arrivarmi notizie meravigliose, segno che è inutile seguire le notizie, sono loro a seguire te. Mi spiace per il runner che ha pagato la multa, per il fatto che ha pagato la multa, ma se fosse stato gratis (scusa, sono ligure), farsi rincorrere da un carabiniere o da un elicottero in spiaggia, io avrei pagato per stare al posto suo. Non è che le assurdità delle forze dell'ordine sono cominciate ieri, qualche mese fa un mio amico è stato multato 600euro per fiamme libere per aver bruciato due scatole di cartone, e qualche anno fa un vecchietto che bruciava un mucchio di paglia si è visto vuotare in testa un secchio di acqua da un elicottero. Il motivo? Le fiamme potenzialmente si espandono, come i virus, e la tua libertà rischia di ledere quella degli altri, sta poi al legislatore scegliere la misura e al carabiniere decidere se multare una scatola di cartone.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

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