Il silenzio dei colpevoli e le ragioni degli altri.

Aperto da Eutidemo, 24 Novembre 2019, 11:27:31 AM

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Eutidemo

La vicenda della AM InvestCo (Arcelor Mittal Invest Company), ha avuto almeno un aspetto positivo; ed infatti, salvo qualche reciproca recriminazione, "tutte" le forze politiche si sono mediaticamente concentrate a "contrattaccare" la AM InvestCo, come quando gli Austroungarici sfondarono a Caporetto.
Però, a parte il fatto che gli Austroungarici minacciavano di invaderci, mentre i Francoindiani minacciano di ritirarsi, in entrambi i casi si è vista una esplosione di patriottismo che ha unito insieme i "sovranisti" e gli "antisovranisti"come non si vedeva da tempo; un po' come accade quando gioca la Nazionale di calcio.

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Ho detto che questo è un aspetto indubbiamente "positivo", almeno in parte, della triste vicenda; però, secondo me, ce n'è uno molto grave a livello "mediatico".
Ed infatti, nei numerosissimi dibattiti televisi che si sono svolti sul tema, non ne ho visto neanche uno in cui fosse stato invitato un rappresentante della AM InvestCo, per concedere all'azienda il diritto di replica (a meno che non mi sia sfuggito); e questo lo trovo assolutamente intollerabile.
Come trovo ancora più intollerabile che nessuno ci abbia fatto caso! :(

***
I partecipanti ai dibattiti, infatti, a parte il recriminarsi a vicenda le reciproche colpe politiche, danno "tutti" per scontato che l'AM InvestCo abbia in tutto e per tutto torto marcio.
Il che, almeno in buona parte, è sicuramente possibile sostenerlo (come in altra sede ho sostenuto anche io), ma non certo nel modo "totalitario", "paralogistico" o "anapodittico" come molti fanno.
Ad esempio:

1)
In pratica tutti i politici e i commentatori, di destra, di sinistra, di centro, di sopra e di sotto, sostengono che l'AM InvestCo abbia preso la palla al balzo dell'abolizione dello scudo, per recedere dal contratto, mentre i motivi erano ben altri; precipuamente, pare, di carattere economico.
Il che, molto probabilmente è verissimo, ma non comporta minimamente l'illegittimità del loro recesso!
Ed infatti, se, come è indubbio che sia avvenuto nel caso di specie, è "scattata" (per giunta per colpa della controparte) una "clausola risolutiva espressa" che giustifica il recesso, la circostanza che la parte interessata sfrutti tale insperata occasione per svincolarsi dal contratto, sia pure per altre ragioni, non rende per questo illegittimo il recesso.
Ed infatti, tutti i politici e i commentatori, di destra, di sinistra, di centro, di sopra e di sotto, che fanno ricorso a tale argomentazione, per costringere l'AM InvestCo a restare, incorrono in una palese fallacia sia "logica" che "giuridica"; ed infatti, se sopravviene una "giusta causa di recesso" (in questo caso espressamente prevista dal combinato disposto degli art.25.9 e art. 27.5 del Contratto, a causa del  venir meno del c.d. "scudo penale"), i "motivi" per i quali la parte decide di avvalersene sono del tutto "irrilevanti".
"Qui iure suo utitur neminem laedit!"
Semmai, secondo me, "forse", l'unica "chance" per contrastare l'AM su tale punto, sarebbe quella di ricorrere al concetto di "buona fede contrattuale", come da me argomentato in un altro TOPIC; ma è molto arduo, e, comunque, sicuramente, non ci si può limitare ad omologare "motivi" e "giusta causa del recesso".

2)
A parte questo, in totale assenza dei rappresentanti dell'azienda, che possano dire la loro, tutti i politici e i commentatori, di destra, di sinistra, di centro, di sopra e di sotto, si limitano a ripetere che l'AM InvestCo  ha chiesto il "recesso" solo a causa dell'abolizione dello scudo; il che è assolutamente "falso".
Ed infatti, nella sua citazione, l'azienda, ha prospettato un'altra dozzina di cause giustificanti addirittura l'annullamento e la risoluzione del contratto, oltre a quella dell'"abolizione dello scudo"; tra cui, addirittura il "dolo" della parte italiana, nel fornire corrette informazioni, circa le  circostanze fondamentali relative alle condizioni di AFO2 e allo stato di ottemperanza alle Prescrizioni.
https://www.ilcorrieredelgiorno.it/wp-content/uploads/2019/11/ARCELOR-MITTAL-citazione.pdf
Ma nessuno, nei dibattiti televisivi, si è minimamente dato la briga di replicare a nessuna di tali ulteriori eccezioni della ditta; salvo ricordare che l'AM è sotto indagine di due procure a seguito di apposite denunce da parte italiana (con intenti evidentemente intimidatori).

***
In conclusione, nei miei altri TOPIC, essendo anche io un "patriota", ho "cercato", come meglio potevo, di trovare ragioni effettivamente valide per contrastare le pretese dell'ARCELOR MITTAL; però dubito di esserci riuscito, non avendo avuto modo di prendere visione degli allegati fascicolari.
Ma quello che non trovo tollerabile:
- sono le "scemenze" disinformate sparate, nei dibattiti, dai politici e dai commentatori, di destra, di sinistra, di centro, di sopra e di sotto, i quali, con tutta evidenza, non hanno neanche letto l'atto di citazione dell'ARCELOR MITTAL;
- soprattuto il "silenzio imposto ai presunti colpevoli," ai quali è stato impedito di esporre le loro ragioni (giuste o sbagliate che siano) in un pubblico ed aperto dibattito.
Se mi fosse sfuggito, vi prego di informarmene! :)

Ipazia

#1
Non credo che la multinazionale desiderasse esporre urbi et orbi i suoi scheletri nell'armadio che sarebbero inevitabilmente usciti in un pubblico dibattito. Questo comportamento é in linea con quanto i cronisti di Report hanno costantemente riscontrato in casi simili. Benetton docet.  Le colpe e le inadempienze di AM sono enormi, cominciando da una partecipazione temeraria alla gara in assenza di un piano industriale credibile.

L'intervento della magistratura non è meramente intimidatorio, ma dirimente innanzi ad un filibustering miliardario nei confronti di migliaia di lavoratori e di una produzione nazionale strategica, pur in presenza di una nazione miserabile che si espone a simili ingiurie. Tra miserabili prevedo che si arriverà ad una soluzione extragiudiziale con una uscita soft di AM sullo stile dell'uscita degli arabi da Alitalia. Poi il cerino resterà a noi e vedremo se, una volta tanto, l'asino italiano e la sua maramaldesca imprenditoria, riusciranno a non cadere.
.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

anthonyi

L'assenza dell'impresa dal dibattito politico, Eutidemo, è assolutamente normale. Le imprese partecipano alle chiacchiere politiche solo se hanno un'immagine da tutelare nei confronti del pubblico, e un'impresa che vende acciaio, avendo quindi come clienti le altre imprese, con l'immagine non ci fa nulla. D'altronde è abbastanza chiaro che loro hanno provato a giocare sporco, di più di quanto ci si sarebbe potuti aspettare, probabilmente avevano sottovalutato la capacità operativa dei nostri sistemi penali, che sono andati a resuscitare leggi che probabilmente erano disapplicate da mezzo secolo. Almeno questa volta la magistratura, che tanto male ha fatto all'ILVA negli anni passati, gli ha dato una mano concreta.
Un saluto.

Jacopus

#3
Secondo me non parlano perchè hanno da difendere solo i loro profitti, procurati sulla pelle degli operai e la coda di paglia, a contatto con l'aria, brucia. Più che farli parlare bisognerebbe fare loro un processo con tutti i crismi. Di come ormai si sia deteriorato il senso etico del capitalismo, è l'ennesima prova il crollo di un ponte autostradale, sulla Savona-Torino, del gruppo Gavio. Non è ancora chiaro se ci siano vittime.
A fronte di tutto ciò, senza voler fare di tutta l'erba un fascio, direi che prima di chiedere la parola, il capitalismo e i suoi cavalieri dovrebbe fare atto di penitenza e donare almeno un centinaio di milardi di euro, complessivamente. Poi possono anche parlare.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

InVerno

Delle decine di centinaia di delocalizzazioni che hanno lasciato a piedi migliaia di lavoratori in questi anni, mai e poi mai si è visto un rappresentante di queste holdings partecipare ad un dibattito politico ne in via diretta ne indiretta anche se interpellato, ne quelle che avevano un immagine da salvare (es. Pernigotti) ne quelle che dell'immagine pubblica se ne fanno poco o niente. Manco si presentevano ai lavoratori, figurarsi ai salotti di dibattito, alcuni si prendevano pure il gusto di licenziare a natale etc. Tanto il marchio gli rimane, tempo di dimenticare c'è, e salvo rari casi i consumatori raramente si coalizzano nel boicottare i prodotti, imbeccati da fior fior di economisti che ripetono che "non serve a niente" . Il privato "globale" non sente nessuna responsabilità verso la collettività, a cui normalmente non appartiente. Non è il vecchio capo dello stabilimento che alla domenica va a messa con i suoi dipendenti e sente una resposabilità umana verso i lavoratori, o ha paura di essere preso a randellate, sente resposabilità solo nei confronti degli shareholders, vive a migliaia di chilometri e ha i soldi ancora più distante.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Eutidemo

A tutti gli intervenuti :)
Anche io nutro le vostre stesse opinioni,  fortemente critiche, riguardo alle multinazionali ed al loro "filibustering"; che in altri topic ho argomentativamente criticato, anche molto aspramente.
Però, nel casi "specifici", io cerco di non confondere mai le mie "opinioni" con i miei "pregiudizi" (dei quali sono vittima come tutti).

***
Per cui, nel caso specifico, insisto nel dire che trovo inammissibile che i rappresentati della AM, sebbene in molti casi lo abbiano espressamente richiesto (almeno a quanto mi risulta), non siano stati invitati a nessun pubblico dibattito, per poter dire la loro; giusta o sbagliata che essa fosse!
Hanno parlato solo i loro avversari, per giunta, quasi sempre:
- con ragionamenti logicamente e giuridicamente "molto" discutibili (per usare un blando eufemismo);
- senza tenere in alcun conto quello che l'AM ha scritto nella sua citazione (di cui vi ho fornito il LINK).
Probabilmente perchè non l'hanno neanche letta, o non l'hanno capita, o, forse, perchè non avevano niente da replicare.

***
Mi risulta che, contro tale "citazione" (resa pubblica dall'AM) è stato proposto un "ricorso", che sarebbe interessantissimo leggere; purtroppo, però, non riesco a trovarlo da nessuna parte!
Spero di riuscirci, prima o poi, e di commentare anche quello, così come ho fatto per la citazione.

***
Quanto all''intervento della magistratura, esso è stato "provocato" da formali denunce "ex post", chiaramente finalizzate a "spaventare" l'AM; però, almeno finora, tale intervento "dovuto" non ha portato a nessuna incriminazione.
Ma, se c'era qualcosa di losco già in atto, come mai la magistratura non era mai intervenuta prima?
E come mai nessuno ha mai fatto denunce prima, per metterla in moto?

***
Personalmente, sarei ben felice se la Magistratura, prima o poi, trovasse "davvero" qualcosa di concreto, emettendo così una severa sentenza di condanna, utile a far capire alle multinazionali che non possono fare come pare loro, nel nostro Paese >:( ; sebbene, in tal caso, tale sentenza quasi sicuramente li condannerebbe ad abbandonare la gestione dell'acciaieria, per incompatibilità penale.
Che e proprio quello che il governo vorrebbe evitare! :(

***
In ogni caso, tramite indebite pressioni sulla magistratura, stiamo rischiando di fare l'ennesima figura da "buffoni" a livello internazionale (e, forse, galattico), in quanto:
- PRIMA minacciamo di mandarli in galera se tardano a spegnere un altoforno inquinante;
- POI, invece,  minacciamo di mandarli in galera se  si accingono a spegnerlo. 
;D  ;D  ;D
Senza parlare dello "scudo penale", che prima viene messo, poi tolto, poi rimesso con modifiche, poi ritolto ancora; benchè, nel contratto,  la sua sussistenza, era stata chiaramente indicata come presupposto della permanenza in Italia della AM!
Roba veramente da matti! ::)

***
Alla fine dei giochi, secondo me, dobbiamo decidere se arrangiarci da soli, oppure se accettare investitori esteri (che, ovviamente, lo fanno solo per guadagnarci, non certo per farci un favore); così, invece, non riusciamo a realizzare decentemente nessuna delle due cose...e ci avviamo al meritato declino di tutte le "onagrocrazie"!

Un saluto a tutti! :)





 

bobmax

Citazione di: Eutidemo
e ci avviamo al meritato declino di tutte le "onagrocrazie"!

Eutidemo sei tremendo...
Per fortuna bastano pochi click per cercare il significato di un termine.
Un tempo mi avresti fatto sfogliare il dizionario fino alla sua consunzione. :D 
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

anthonyi

Ciao Eutidemo, non credo che la magistratura abbia agito in concerto con le motivazioni del governo, in altri termini non ha agito per impaurire AM. E' chiaro che quando si muovono dei magistrati penali la strizza viene, anche perché i vertici di AM sono coscienti che questo da ai magistrati un maggiore potere internazionale di punizione. Sono stati loro a dichiarare di voler chiudere i forni, e quindi a generare la reazione della magistratura, poi certo, riguardo al forno che la magistratura stessa impone di chiudere, è chiaro che dovrà essere chiuso senza conflitti con i magistrati visto che se realizzi un ordine dei magistrati non puoi compiere un illecito.
Un saluto

Eutidemo

Ciao Bob. :)
E pensare che volevo usare il termine "orchidocrazia" (dal greco: "governo dei coglioni"), ma poi ci ho ripensato, perchè temevo che fosse una locuzione ignota ai più; credevo che, invece, il termine "onagrocrazia(dal greco: "governo dei somari"), messo in uso da B.Croce più di ottanta anni fa, fosse più accessibile...ma mi sbagliavo!
In ogni caso mi scuso per essere risultato poco chiaro. :-[
Un saluto! :)

Eutidemo

Ciao Anthony.  :)
Non credo neanche io che la magistratura abbia agito, "di sua iniziativa", di concerto con il governo; ma, come ho scritto, è stata "tenuta" a farlo "ex lege", a seguito delle denunce di chi voleva appositamente "muoverla"  per impaurire AM.
Ed infatti, la Procura di Taranto ha dovuto "per obbligo di legge" aprire un'indagine "contro ignoti",  per presunta "distruzione di mezzi di produzione"; non certo di sua iniziativa, bensì essendo doverosamente tenuta a dare seguito all'"esposto denuncia" presentato dai commissari dell'ex Ilva, per "fatti e comportamenti inerenti al rapporto contrattuale con ArcelorMittal, lesivi dell'economia nazionale".
Però si tratta degli stessi commissari dell'ex Ilva, che, nella citazione dell'AM sono stati a loro volta accusati di "dolo" ex art. 1439 c.c., per avere deliberatamente descritto ad AM, in maniera "erronea" e "fuorviante" alcune circostanze fondamentali, relative alle condizioni effettive degli altiforni, così come da loro documentato negli allegati 34 e 35 (che, purtroppo, non sono stato in grado di visionare).
Ovviamente, io non ho certo elementi sufficienti per stabilire chi abbia ragione e chi abbia torto, nè la cosa mi compete; ma, poichè tali elementi concreti non ce l'ha ancora nessuno (salvo quelli che la Magistratura sta appena acquisendo), io ci andrei piano col correre subito alla conclusioni, solo perchè sono quelle che a noi -me compreso come italiano- farebbero più comodo!

***
Quanto al fatto che "sono stati loro a dichiarare di voler chiudere gli altoforni", e quindi a generare la reazione "non" della magistratura, "bensì" di chi ha presentato l'esposto alla magistratura, se ho ben capito si tratta degli stessi altoforni che la magistratura aveva ordinato loro di chiudere; sebbene, al riguardo, ci sia molta nebbia e confusione...forse propalata ad arte.

***
A parte tale grottesco aspetto (non il solo in verità), a ben vedere, l'AM sarebbe sicuramente in colpa se avesse minacciato di andarsene alla "bruttiddidio", senza chiedere il permesso a nessuno; ed invece l'AM si è limitata ad adire il "nostro" Giudice competente, tramite regolare citazione, al fine di veder "giuridicamente" riconosciuto il suo "diritto a recedere", in base al combinato disposto degli art.25.9 e art. 27.5 del Contratto.
L'AM non ha mai preteso di volerlo fare comunque, se il nostro Giudice nazionale gli negasse tale diritto!
Quindi, come ho cercato di fare io (nei limiti delle mie conoscenze), è in tale contesto che occorre resistere, cercando di contestare ogni loro singola argomentazione in fatto e in diritto; ma non certo con deprecazioni generiche e disinformate, come ho visto accadere in quasi tutti i dibattiti televisivi, da parte di politici e giornalisti che non si sono nemmeno presi la briga di leggere il testo della citazione in questione.

Un saluto! :)

bobmax

Ma Eutidemo, non vi è nulla di cui scusarsi! La mia era una battuta.
Ciò che scrivi si capisce comunque anche senza spulciare il dizionario. 
Per me il tuo è un vezzo simpatico, che incuriosisce. Soprattutto uno come me che vive nel poco sapere.

Questi tuoi termini non sono massi che ostacolano il sentiero (come possono essere invece le mie semplici parole) ma solo lo abbelliscono. Lo rendono più simpatico. E di questo ti ringrazio.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

Eutidemo

Ciao Bob :)
Ti ringrazio per la comprensione.
Però riconosco  che usare parole "arcane" (salvo che non si parli, appunto, "ar cane"), non è una cosa molto educata, appropriata e conveniente.
Al riguardo, infatti, Trilussa diceva: "Se vôi l'ammirazione de l'amichi nun faje capì mai quello che dichi!". ;D
Un saluto! :)

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