Il senso comune e la politica

Aperto da InVerno, 15 Marzo 2018, 15:10:06 PM

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InVerno

I due vincitori delle elezioni Italiane (lega e m5s) predicano "buon senso" nei loro slogan, in opposizione alle ideologie.
Ma esiste davvero? E fino a che punto può arrivare nella pratica delle decisioni politiche?

Un esempio pratico mi viene naturale seguendo le vicende americane. La questione della violenza nelle scuole e della libertà di acquistare armi da fuoco ha portato allo stremo la battaglia politica da questo punto di vista, sarebbe anche difficile fare un riassunto esaustivo, ma è ovvio che il problema della regolazione delle armi da fuoco in USA derivi da un conflitto di interessi dovuto alle lobby delle armi. Da anni i Democratici propongono diverse modifiche legislative e restrizioni, ma non riescono a far passare nessuna legge per via dell'ostruzionismo delle lobby, che di contro propongono di armare anche gli insegnanti(!).

Dopo l'ultima strage tuttavia qualcosa è cambiato..
A) Dei ragazzi si sono fatti portavoce della questione https://www.youtube.com/watch?v=WuyFByy1qh8
B) sono stati interpellati in senato, https://www.youtube.com/watch?v=6htwXLQY_6g (min 30:00)
C) hanno recentemente organizzato scioperi e proteste di dimensione considerevole https://www.youtube.com/watch?v=CKjPqrh-acg

Ora sembra che la questione sia arrivata ad un punto di svolta, sicuramente è maturata più di quanto ci sia riuscita in passato attraverso le arringhe dei politici Dem.
Il tutto secondo un messaggio molto semplice "non è questione di destra o sinistra, ma di buon senso" che i bambini ripetono a chiunque incontrano.
Certo, il buon senso di un bambino sembra più genuino di quello di un politico navigato che lo predica, ma vedere le facce dei senatori impietrite davanti alle argomentazioni di un adolescente, incapaci evidentemente di giustificarsi della situazione attuale, fa riflettere.

E' il cosidetto "buon senso" (kantiano o  meno), l'unica arma capace di sciogliere la commistione tra politica e capitale, quando questi due sono troppo impegnati in amorevoli effusioni e non riescono più a divorziare?
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

green demetr

Citazione di: InVerno il 15 Marzo 2018, 15:10:06 PM
I due vincitori delle elezioni Italiane (lega e m5s) predicano "buon senso" nei loro slogan, in opposizione alle ideologie.
Ma esiste davvero? E fino a che punto può arrivare nella pratica delle decisioni politiche?

Un esempio pratico mi viene naturale seguendo le vicende americane. La questione della violenza nelle scuole e della libertà di acquistare armi da fuoco ha portato allo stremo la battaglia politica da questo punto di vista, sarebbe anche difficile fare un riassunto esaustivo, ma è ovvio che il problema della regolazione delle armi da fuoco in USA derivi da un conflitto di interessi dovuto alle lobby delle armi. Da anni i Democratici propongono diverse modifiche legislative e restrizioni, ma non riescono a far passare nessuna legge per via dell'ostruzionismo delle lobby, che di contro propongono di armare anche gli insegnanti(!).

Dopo l'ultima strage tuttavia qualcosa è cambiato..
A) Dei ragazzi si sono fatti portavoce della questione https://www.youtube.com/watch?v=WuyFByy1qh8
B) sono stati interpellati in senato, https://www.youtube.com/watch?v=6htwXLQY_6g (min 30:00)
C) hanno recentemente organizzato scioperi e proteste di dimensione considerevole https://www.youtube.com/watch?v=CKjPqrh-acg

Ora sembra che la questione sia arrivata ad un punto di svolta, sicuramente è maturata più di quanto ci sia riuscita in passato attraverso le arringhe dei politici Dem.
Il tutto secondo un messaggio molto semplice "non è questione di destra o sinistra, ma di buon senso" che i bambini ripetono a chiunque incontrano.
Certo, il buon senso di un bambino sembra più genuino di quello di un politico navigato che lo predica, ma vedere le facce dei senatori impietrite davanti alle argomentazioni di un adolescente, incapaci evidentemente di giustificarsi della situazione attuale, fa riflettere.

E' il cosidetto "buon senso" (kantiano o  meno), l'unica arma capace di sciogliere la commistione tra politica e capitale, quando questi due sono troppo impegnati in amorevoli effusioni e non riescono più a divorziare?

Non vedo cosa c'entri il problema delle armi con il buon senso di Lega e 5Stelle.
Sulla questione armi ci ha già provato Obama.
Ma sono stati gli stessi americani a scendere in piazza.

Il fatto che in america si parli di massacri è solo perchè è avvenuto l'ennesimo massacro.
Peccato che per le strade per esempio a Chicago il massacro è continuo....ma a nessuno frega niente.

Lo fanno perchè devono farlo, perchè oggi il giornalismo imbecille funziona così a mò di tweet del momento in base allo scandalo pubblico, a un livello di controllo sociale spaventoso.

Ovviamente serve anche per dimenticare che Seoul si è messa al tavolino con Russia e Cina.
(ma su questo abbiamo opinioni diverse, per la cronaca la crisi isterica del premier inglese è dettata anche da quello, se non sopratutto credo).

Ma ormai il livello isterico della gente è talmente saturo che bisogna nutrirlo in continuazione.
Ormai la politica non ha più nemmeno senso.
La scollatura è talmente evidente, che mi sorprende che i sociologi non l'abbiano ancora scoperta.


Se invece il punto era sul buon senso contro le lobby in generale.
Il buon senso è proprio dettato dalle lobby, ma certo Inverno, non è evidente?

Il 5stelle è fallito nel momento stesso in cui ha tolto alla gente persino la possibilità se rimanere in europa o meno. (al di là della questione sovranista, è una questione delle modalità in cui si possono evincere le storie nascoste di un partito).

Vediamo Salvini quanto resiste...in tv oggi era già pallido....
Secondo me presto, molto presto si arrenderà.



Vai avanti tu che mi vien da ridere

baylham

Se le proposte politiche di un partito sono di buon senso significa che le proposte degli altri sono di cattivo senso o folli.
Se le proposte di un partito sono di senso comune allora non sono speciali o straordinarie. 
Ci sono aspetti positivi e negativi nel senso comune o buon senso per cui non lo trovo dirimente come categoria o indirizzo politico.
Per questo non ritengo che le lobby siano cruciali su questa come su altre questioni generali.

Nel caso specifico delle stragi armate ci sono buoni sensi che si scontrano: il buon senso sostiene la difesa da una aggressione per cui bisogna armarsi, dall'altra armarsi facilita l'azione distruttiva dell 'aggressore. Il buon senso sostiene che non è il tipo d'arma usata a fermare le stragi, ma dall'altra sostiene che il tipo d'arma è tecnicamente rilevante per fare una strage.

La mia opinione è che le armi dovrebbero essere detenute quasi esclusivamente dalle forze dell'ordine di uno Stato democratico.

InVerno

Citazione di: green demetr il 15 Marzo 2018, 15:46:34 PM
Citazione di: InVerno il 15 Marzo 2018, 15:10:06 PM
I due vincitori delle elezioni Italiane (lega e m5s) predicano "buon senso" nei loro slogan, in opposizione alle ideologie.
Ma esiste davvero? E fino a che punto può arrivare nella pratica delle decisioni politiche?

Un esempio pratico mi viene naturale seguendo le vicende americane. La questione della violenza nelle scuole e della libertà di acquistare armi da fuoco ha portato allo stremo la battaglia politica da questo punto di vista, sarebbe anche difficile fare un riassunto esaustivo, ma è ovvio che il problema della regolazione delle armi da fuoco in USA derivi da un conflitto di interessi dovuto alle lobby delle armi. Da anni i Democratici propongono diverse modifiche legislative e restrizioni, ma non riescono a far passare nessuna legge per via dell'ostruzionismo delle lobby, che di contro propongono di armare anche gli insegnanti(!).

Dopo l'ultima strage tuttavia qualcosa è cambiato..
A) Dei ragazzi si sono fatti portavoce della questione https://www.youtube.com/watch?v=WuyFByy1qh8
B) sono stati interpellati in senato, https://www.youtube.com/watch?v=6htwXLQY_6g (min 30:00)
C) hanno recentemente organizzato scioperi e proteste di dimensione considerevole https://www.youtube.com/watch?v=CKjPqrh-acg

Ora sembra che la questione sia arrivata ad un punto di svolta, sicuramente è maturata più di quanto ci sia riuscita in passato attraverso le arringhe dei politici Dem.
Il tutto secondo un messaggio molto semplice "non è questione di destra o sinistra, ma di buon senso" che i bambini ripetono a chiunque incontrano.
Certo, il buon senso di un bambino sembra più genuino di quello di un politico navigato che lo predica, ma vedere le facce dei senatori impietrite davanti alle argomentazioni di un adolescente, incapaci evidentemente di giustificarsi della situazione attuale, fa riflettere.

E' il cosidetto "buon senso" (kantiano o  meno), l'unica arma capace di sciogliere la commistione tra politica e capitale, quando questi due sono troppo impegnati in amorevoli effusioni e non riescono più a divorziare?

(1) Non vedo cosa c'entri il problema delle armi con il buon senso di Lega e 5Stelle.
Sulla questione armi ci ha già provato Obama.
Ma sono stati gli stessi americani a scendere in piazza.

(2) Il fatto che in america si parli di massacri è solo perchè è avvenuto l'ennesimo massacro.
Peccato che per le strade per esempio a Chicago il massacro è continuo....ma a nessuno frega niente.

Lo fanno perchè devono farlo, perchè oggi il giornalismo imbecille funziona così a mò di tweet del momento in base allo scandalo pubblico, a un livello di controllo sociale spaventoso.

(3) Ovviamente serve anche per dimenticare che Seoul si è messa al tavolino con Russia e Cina.
(ma su questo abbiamo opinioni diverse, per la cronaca la crisi isterica del premier inglese è dettata anche da quello, se non sopratutto credo).

Ma ormai il livello isterico della gente è talmente saturo che bisogna nutrirlo in continuazione.
Ormai la politica non ha più nemmeno senso.
La scollatura è talmente evidente, che mi sorprende che i sociologi non l'abbiano ancora scoperta.


Se invece il punto era sul buon senso contro le lobby in generale.
(4)Il buon senso è proprio dettato dalle lobby, ma certo Inverno, non è evidente?

(5) Il 5stelle è fallito nel momento stesso in cui ha tolto alla gente persino la possibilità se rimanere in europa o meno. (al di là della questione sovranista, è una questione delle modalità in cui si possono evincere le storie nascoste di un partito).

Vediamo Salvini quanto resiste...in tv oggi era già pallido....
Secondo me presto, molto presto si arrenderà.
1) Cerco di analizzare quel fenomeno detto "populismo", che è un fenomeno globale (sopratutto per quanto riguarda la retorica e i temi) e si appoggia esattamente sulla retorica del "buon senso", dall'Alaska al Sudafrica. Ci sarebbe anche un altro tema interessante da sviluppare, la destra di breitbart che ha dato il la a Trump e le battaglie politiche che mette in atto, perchè sono abbastanza sicuro che saranno le stesse che verranno prese in mano dalla destra europea, specialmente riguardante l'eguaglianza sociale, ma questo è un altro topic.
2) Un po troppo qualunquismo eh..
3) Non pensavo che i bambini avessero agende cosi complicate, ne che temi cosi distanti (di cui si sta ampiamente parlando in USA) possano essere usati per coprire altri, stanno su due pagine diverse di giornale, per intenderci.
4) Che possa essere strumentalizzato non v'è dubbio, che lo sia automaticamente non è vero, mi spiace ma se l'analisi politica si riduce a "viviamo in una Matrix" (vale anche per punto 2 e 3) allora ok, cercate la pastiglia del colore giusto ma dal punto di vista dell'analisi sociopolitica vale niente...
5) Cosa c'entra e soprattutto quando mai 5s ha avuto questa possibilità (ancor prima di averne private?)
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

InVerno

Citazione di: baylham il 16 Marzo 2018, 10:25:24 AM(1)Se le proposte politiche di un partito sono di buon senso significa che le proposte degli altri sono di cattivo senso o folli.
(2)Se le proposte di un partito sono di senso comune allora non sono speciali o straordinarie.
(1) Esatto, e questo alimenta il vero punto cruciale del populismo, ovvero "noi siamo il 100%" o "noi siamo il popolo", e crea di riflesso l'antagonista, il non-popolo che non ha buon senso, ma si muove per interesse e clienti.
(2) Questo è il tuo "buon senso", ma la narrativa è diversa, il buon senso è una misura speciale contro un estabilishment specialmente fuori rotta..
Quello che intendo dire è che questa è la tua opinione (e magari il motivo per cui non abbocchi a questo tipo di retorica) ma c'è gente che abbocca e di quello mi interesso, se hanno ragione o meno.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

green demetr

Citazione di: InVerno il 16 Marzo 2018, 11:41:07 AM
1) Cerco di analizzare quel fenomeno detto "populismo", che è un fenomeno globale (sopratutto per quanto riguarda la retorica e i temi) e si appoggia esattamente sulla retorica del "buon senso", dall'Alaska al Sudafrica. Ci sarebbe anche un altro tema interessante da sviluppare, la destra di breitbart che ha dato il la a Trump e le battaglie politiche che mette in atto, perchè sono abbastanza sicuro che saranno le stesse che verranno prese in mano dalla destra europea, specialmente riguardante l'eguaglianza sociale, ma questo è un altro topic.
2) Un po troppo qualunquismo eh..
3) Non pensavo che i bambini avessero agende cosi complicate, ne che temi cosi distanti (di cui si sta ampiamente parlando in USA) possano essere usati per coprire altri, stanno su due pagine diverse di giornale, per intenderci.
4) Che possa essere strumentalizzato non v'è dubbio, che lo sia automaticamente non è vero, mi spiace ma se l'analisi politica si riduce a "viviamo in una Matrix" (vale anche per punto 2 e 3) allora ok, cercate la pastiglia del colore giusto ma dal punto di vista dell'analisi sociopolitica vale niente...
5) Cosa c'entra e soprattutto quando mai 5s ha avuto questa possibilità (ancor prima di averne private?)

1) Anche la sinistra usa l'arma del buon senso, non capisco perchè ne fai una questione di bandiera.
Il buon senso del populismo è dettato dal popolo ovviamente.
Ma le tematiche del populismo dalle lobby.

2) Se tu chiami qualunquismo un massacro.....Invece che analizzare le cause sociali, i giornali ne fanno un caso politico, solo per farlo diventare giornalistico, per sopire le coscienze.
Da che mi risulta è dagli anni 80 che succedono, e stanno aumentando.
Caso affrontato "dal di dentro" dal regista gus van sant, nel film Elephant, che descrive proprio la situazione di frammentazione totale dei giovani americani. Vale più di mille sociologie.
Anzi ha suscitato più di uno scandalo. Lo consiglio.

3) Quali bambini? Io mi interessavo di politica già alle medie...e trovo assurdo che non lo si faccia istituzionalmente.

4) Ma quale Matrix? le lobby sono conosciute, i progetti pure, dal MES ai vari trattati internazionali, da quello di Lisbona a quello di Strasburgo. Informarsi almeno superficialmente come me, non è impossibile. Vi sono diversi canali YouTube di informazione alternativa, anche italiani dico.

5) E' un tema che il populismo vorrebbe, ma che le lobby no...prima i 5stelle fanno finta di cavalcarlo, e poi lo negano.
Come a dire c'è populismo sincero e populismo deviato.
(a te decidere quale  ;D )



Vai avanti tu che mi vien da ridere

green demetr

Citazione di: baylham il 16 Marzo 2018, 10:25:24 AM

La mia opinione è che le armi dovrebbero essere detenute quasi esclusivamentedalle forze dell'ordine di uno Stato democratico.

E usate contro i neri come a Chicago????   :o
Vai avanti tu che mi vien da ridere

baylham

In uno stato democratico il colore della pelle non conta. 
Ci sono militari e poliziotti neri. I cittadini neri sono più sicuri se i cittadini di altro colore sono disarmati.

paul11

#8
ciao Inverno,
alcuni elementi di riflessione.........
il "senso comune"?
Ci sono alcuni sintomi nella politica che andrebbero approfonditi.
Quando nacque la democrazia ad Atene nel quinto secolo a.C. il cittadino era pensato come attivo.
Oggi è qualcosa di indifferente,perchè il potere  tende alla depoliticizzazione del cittadino.
I governi contemporanei agiscono sulle conseguenze, non sulle cause.
Oggi non si gestisce quindi l'ordine, ma il disordine.
Una strategia utilizzata da decenni dagli Usa è creare disordine peri luoghi geopolitici strategici del l mondo per intervenire e giustificare il "suo" ordine.
Un strategia tipica italiana è creare appositamente "opposti estremismi" affinchè si annullino.
Nel momento in cui si eleva un movimento di sinistra ,ecco apparire la "bomba", un attentato, affinchè il "buon senso" comune
popolare si rintani nel conformismo(la strategia della tensione)
Oggi la democrazia è ridotta ad una tecnica di potere, una tra le  tante.
Una strategia mediatica, ma non solo, è disarticolare il passato,tendere a cancellarlo.
Si dimentica che non si può interrogare il presente se non si conosce il passato.; così il presente diventa essenzialmente economico in cui si pretende una risposta con un sì o con un no, ostacolando seriamente il fare politica.

E infine la risposta al senso comune: l'anomia
anomia
a·no·mì·a/
sostantivo femminile1.

  • Assenza della legge, della regola o dell'ordine.

    • In sociologia, la condizione di relativa assenza di regole nel comportamento dei singoli come diretta conseguenza del venir meno di un quadro istituzionale capace d'integrare le diverse attività e i diversi valori.
  • Tipo di afasia per cui il paziente riconosce gli oggetti ma non sa definirli o chiamarli con il loro nome.

E' quasi più interessante la definizione 2. che ridefinita diventa: il cittadino riconosce gli oggetti della politica  ,ma non sa definirli o chiamarli con il loro nome.
E' lo stato confusionario in cui direi tutti hanno contribuito a portare la cittadinanza .

green demetr

Citazione di: baylham il 17 Marzo 2018, 16:43:31 PM
In uno stato democratico il colore della pelle non conta.
Ci sono militari e poliziotti neri. I cittadini neri sono più sicuri se i cittadini di altro colore sono disarmati.

Capisco l'idealismo, ma la realtà è un altra.
Vai avanti tu che mi vien da ridere

green demetr

Citazione di: paul11 il 13 Aprile 2018, 00:58:38 AM
ciao Inverno,
alcuni elementi di riflessione.........
il "senso comune"?
Ci sono alcuni sintomi nella politica che andrebbero approfonditi.
Quando nacque la democrazia ad Atene nel quinto secolo a.C. il cittadino era pensato come attivo.
Oggi è qualcosa di indifferente,perchè il potere  tende alla depoliticizzazione del cittadino.
I governi contemporanei agiscono sulle conseguenze, non sulle cause.
Oggi non si gestisce quindi l'ordine, ma il disordine.
Una strategia utilizzata da decenni dagli Usa è creare disordine peri luoghi geopolitici strategici del l mondo per intervenire e giustificare il "suo" ordine.
Un strategia tipica italiana è creare appositamente "opposti estremismi" affinchè si annullino.
Nel momento in cui si eleva un movimento di sinistra ,ecco apparire la "bomba", un attentato, affinchè il "buon senso" comune
popolare si rintani nel conformismo(la strategia della tensione)
Oggi la democrazia è ridotta ad una tecnica di potere, una tra le  tante.
Una strategia mediatica, ma non solo, è disarticolare il passato,tendere a cancellarlo.
Si dimentica che non si può interrogare il presente se non si conosce il passato.; così il presente diventa essenzialmente economico in cui si pretende una risposta con un sì o con un no, ostacolando seriamente il fare politica.

E infine la risposta al senso comune: l'anomia
anomia
a·no·mì·a/
sostantivo femminile1.

  • Assenza della legge, della regola o dell'ordine.

    • In sociologia, la condizione di relativa assenza di regole nel comportamento dei singoli come diretta conseguenza del venir meno di un quadro istituzionale capace d'integrare le diverse attività e i diversi valori.
  • Tipo di afasia per cui il paziente riconosce gli oggetti ma non sa definirli o chiamarli con il loro nome.

E' quasi più interessante la definizione 2. che ridefinita diventa: il cittadino riconosce gli oggetti della politica  ,ma non sa definirli o chiamarli con il loro nome.
E' lo stato confusionario in cui direi tutti hanno contribuito a portare la cittadinanza .

Da un ricordo di lettura su un "bigino" di sociologia, ricordo le teorie dell'americano Mosca, che studiava proprio l'anomia.

In sostanza uno stato che non si occupa di integrare, o dare possibilità di integrazione, la depressione è solo il sintomo e non la causa della stessa.


Il problema se la colpa è dell'individuo o della società, credo sia il tema di sottofondo da affrontare.

Io credo fermamente che la colpa è della società.
Vai avanti tu che mi vien da ridere

InVerno

Citazione di: green demetr il 14 Aprile 2018, 12:01:29 PM
Il problema se la colpa è dell'individuo o della società, credo sia il tema di sottofondo da affrontare.

Io credo fermamente che la colpa è della società.
Perchè costringersi ad un aut-aut? La descrizione di Paul è molto interessante, e la conclusione sull'anomia è quasi clinica se riferita al suo etimo, propendere cosi tanto nell'incolpare la società fa supporre che si conosca una società che non abbia sofferto di tali condizioni, immaginata o passata, io non credo. Allo stesso tempo è chiaro che la società possa fare molto per contrastare questa condizione, perciò mi sembra lineare pensare che società e individuo siano corresponsabili delle proprie condizioni. L'etimo di anomia infatti rimanda ad un doppio significato, collettivo e individuale e come ha giustamente sottolineato Paul, il concetto si capisce meglio accostandoli.
Anche se l'analisi di Paul è affascinante, non penso che la questione del "buon senso" possa essere ricondotta interamente li, al disordine.
Perchè il buon senso è un "bene strumentale" della persona, se ne fa utilizzo (verbalmente è coniugato cosi), è dipinto come una risorsa a cui attingere e può terminare o mancare. Dire che quando si fa utilizzo di buon senso, si attinge ad un calderone del caos anomico, mi sembra smentito dalla pratica. L'analisi comunque rimane interessante e la inserisco volentieri in una mia vecchia riflessione riguardo la relazione tra potere e anonimato.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

paul11

..........allora seconda riflessione........sono categorie del pensiero importanti per capire su quali dispositivi culturali reggono la politica.

L'antico utilizzava molto di più il termine possibilità.Il moderna utilizza di più la volontà.

Questi due modi di approcciarsi riflettono il concetto di arbitrio voluntatis posti nel Dio delle religioni.

Il "buon" senso, signifca che si sta cercando di dare come pensiero o agire come "bene", contrari di "cattivo".

Ora il concetto di bene nasce dal peccato e non può che nascere dalla legge.
La legge "ordina" e definisce ciò che è giusto o sbagliato, ciò che è "buono"  o "cattivo".
Tutta l'etica e tutto il diritto cadrebbero se la legge, prima divina e poi della polis, non avesse "conformato" il dispositivo culturale, informale e formale, sia come pensiero e poi come azione comportamentale.
Da quì si sposta il concetto di possibilità in volontà, perchè entra il concetto di libertà .
La possibilità diventa potenza, e la volontà finisce in arbitrio come il "dio" appunto dell'arbitrio voluntatis.

Ora se rimane una legge, ma la legge necessita di una organizzazione che la istituisca e la mantenga, l'arbitrio voluntatis che ha spodestato"dio" per inserirlo nell'umano , nel momento in cui la cultura tende al particolare (l'individuo contro la comunità, l'oikonomia contro la polis) ,per quanto esposto precedentemente sull'anomia: chi oggi può dire "buon" senso? Su quali basi oggi è buono  o cattivo, giusto  o sbagliato?

Questa "provocazione" è per arrivare a rifletter esui termini secolari, se non millenari, che hanno spostato il focus.
Forse oggi manca  una "nuova" cultura, che sappia raccogliere le contraddizioni passate  e moderne.

Ma va allora ripensata tutta la categoria del "politico".

InVerno

Citazione di: paul11 il 17 Aprile 2018, 11:13:40 AM
Il "buon" senso, signifca che si sta cercando di dare come pensiero o agire come "bene", contrari di "cattivo".
Ora il concetto di bene nasce dal peccato e non può che nascere dalla legge.
La legge "ordina" e definisce ciò che è giusto o sbagliato, ciò che è "buono"  o "cattivo".
Eppure non c'è nessun "cattivo senso", perchè l'utilizzo del buon senso sottolinea una certa intuitività, spontaneità nell'azione sia politica che di prassi, ha un valore positivo assoluto nel suo essere non-ponderato ma basato sui "sensi". Non penso abbia un valore morale perchè non ha valore duale, non è allo stesso tempo possibile che semplicemente non esista, appare negli scambi di fiducia tra elettore\politico sempre più spesso, se non esiste nella sua accezione tradizionale va comunque inteso che cosa la parola comunichi, perchè c'è una comunicazione in tal senso, e molto riuscita con uno scambio reciproco di significati. Ma che cosa sta realmente chiedendo un elettore al politico chiedendogli di prendere decisioni "a braccio", fidandosi del suo "buonsenso"\"istinto"?
C'è una componente morale, perchè è sottinteso che eventuali decisioni sbagliate erano state prese senza essere ponderate molto, cioè
il politico ha una responsabilità limitata sulle sue azioni. Sembra quasi invitare ad essere amorali, giustificandosi in anticipo per gli eventuali danni. Non mi sembra un caso che coloro i quali predicano buon senso siano i più "decisionisti" e "autoritari" sulla scena, attraverso il buon senso vorrebbero arrogarsi la libertà di leader amorali, io penso.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

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