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Il salario minimo

Aperto da Eutidemo, 22 Luglio 2019, 15:51:22 PM

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Eutidemo

Il principio è giustissimo, e deve senz'altro essere realizzato; ma in modo razionale. 
Ed infatti, se lo si volesse applicare in modo astratto, "meccanicisticamente" ed a tappeto su tutte le attività produttive, il salario minimo potrebbe addirittura ridursi ad "un gioco a somma zero"; questo, in quanto l'aumento del "prezzo" dei prodotti derivante dall'aumento del "costo" del lavoro, finirebbe per diminuire il "valore" reale del maggior salario nominale, perchè i lavoratori si troverebbero a dover acquistare gli stessi prodotti ad un prezzo superiore a quello di prima. :(
Detto in soldoni, il lavoratore non avrebbe alcun vantaggio dall'aumento del salario mensile da 800 euro a 1.200 euro, se, poi, con 1.200 euro, ci potesse comprare (in generale) le stesse cose che prima comprava con 800 euro, perchè i produttori hanno dovuto aumentare i prezzi.
E' vero che tale effetto perverso potrebbe evitarsi "calmierando" gli aumenti dei prezzi dei prodotti finiti; ma la storia insegna che i calmieri non hanno mai funzionato.
Se poi davvero funzionassero, molte aziende fallirebbero, ed i loro dipendenti non percepirebbero più nè 800 euro nè 1.200 euro; non percepirebbero più NIENTE!
D'altronde tale effetto potrebbe verificarsi anche senza calmierare i prezzi, perchè il lavoratori potrebbero dirottare i loro acquisti su prodotti importati da Paesi esteri, senza più comprare merce nostrana; al che si potrebbe ovviare solo con  deleterie guerre daziarie.
Ovviamente le mie considerazioni sono di carattere molto ASTRATTO, schematico e semplicistico; ma era solo per rendere l'idea di eventuali e deleteri effetti collaterali di un meccanismo non ben congegnato..

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Occorre, quindi, che il "salario minimo" venga applicato "a ragion veduta"; soprattutto escludendo tutto ciò che è già regolato dal CONTRATTO NAZIONALE DI LAVORO, che tiene fisiologicamente conto dei meccanismi di cui sopra...e che già prevede, in sostanza, un SALARIO MINIMO GARANTITO.
Per fortuna, sembra che lo abbia capito anche Di Maio, il quale, almeno in due occasioni, ha precisato che il  salario minimo orario di 9 euro si applicherà solo ai lavoratori che sono retribuiti al di fuori di un contratto collettivo nazionale; almeno così ha detto una volta alla radio, mentre in altre occasioni non lo ha precisato, lasciando supporre il contrario.

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Lo ha precisato, che io sappia, solo in un'altra occasione, quando l'Assindatcolf (Associazione Nazionale dei Datori di Lavoro Domestico) gli fece presente che, con il salario minimo di 9 euro l'ora, il costo di colf e badanti sarebbe aumentato del 230% circa ; cosa, ovviamente, insostenibile per la maggior parte delle famiglie, soprattutto quelle con a carico anziani e disabili.
Al che il vice premier ha assicurato: "Per colf e badanti non vedo un effetto dal salario minimo perché' in questo caso c'e' il contratto nazionale".

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Per concludere, considerato che l'80% dei posti di lavoro sono coperti da un contratto collettivo di lavoro, che già tutela i lavoratori sul salario e i diritti,  il reddito minimo orario risulterebbe dunque applicabile solo all'altro 20%, che, come ha spiegato Di Maio "sono soprattutto giovani, pagati anche 2 euro all'ora, senza tutele che non sono lavoratori, sono sfruttati".
Se è così, almeno secondo me e salvo ulteriori considerazioni che per il momento non mi vengono in mente, non si può che essere pienamente d'accordo, anche perchè in tali settori (per lo più di servizi), il perverso meccanismo da me descritto all'inizio non dovrebbere verificarsi, oppure verificarsi in misura minima; sebbene, sinceramente, dovrei informarmi meglio su tutti i vari tipi di attività compresi in quel 20% residuale.

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Però, prima di esprimere un giudizio davvero conclusivo, mi riservo di leggere il testo definitivo del provvedimento, ed anche di sentire le vostre opinioni in proposito. ;)
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anthonyi

Ciao Eutidemo, ti do la mia opinione da tecnico economico. Il salario pagato ad un lavoratore da un imprenditore dipende dalla produttività che questi attende da questo lavoro. Se un imprenditore paga un lavoratore 600 Euro e fanno una legge per cui il salario minimo è 1000 Euro le ipotesi sono due:
1) O il lavoratore resterà disoccupato perché l'imprenditore non ritiene più conveniente assumerlo;
2) Oppure quel lavoro continuerà ad esserci, ma sarà al nero, solo che l'imprenditore, che si troverà con il rischio legale di eventuali verifiche non sarà più disposto a dare al lavoratore i 600 Euro di prima, ma gliene darà di meno.
E comprensibile che lo stato voglia garantire a ciascun lavoratore un reddito dignitoso, ma non è ragionevole che lo stato chieda a un soggetto privato, cioè l'imprenditore che lo ha assunto, di farsi carico di questo costo sociale.
Se lo stato reputa che 1000 Euro siano un reddito dignitoso può assegnare a quel lavoratore un'integrazione di 400 Euro finanziata con la fiscalità generale.
Saluti

Eutidemo

Ciao Anthony.
Io non sono un tecnico economico, per cui prendo atto delle tue osservazioni; che, da profano, mi sembrano tutte abbastanza ragionevoli.
Un saluto

viator

Salve ragazzi. Io che son nessuno, vedo che piace giocare al gioco delle tre carte. I soldi chi li caccia ? Io, tu o lui ?.

C'è solo un mezzo per accontentare lavoratori, imprenditori e bilancio statale. Naturalmente improponibile nel Paese del più multiforme casino parassitario.

L'aumento dell'efficienza del sistema. Partendo dall'Amministrazione dello Stato.

Ma è meglio che voi, come i politici,  continuiate a parlar d'altro. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

anthonyi

Citazione di: viator il 23 Luglio 2019, 13:03:54 PM
Salve ragazzi. Io che son nessuno, vedo che piace giocare al gioco delle tre carte. I soldi chi li caccia ? Io, tu o lui ?.

C'è solo un mezzo per accontentare lavoratori, imprenditori e bilancio statale. Naturalmente improponibile nel Paese del più multiforme casino parassitario.

L'aumento dell'efficienza del sistema. Partendo dall'Amministrazione dello Stato.

Ma è meglio che voi, come i politici,  continuiate a parlar d'altro. Saluti.

Ciao Viator, in economia le variabili sono sempre tante, per cui la consuetudine è quella di ragionare tenendo ferme quelle meno importanti. Quello di cui tu parli è però un punto importante, perché l'efficienza del sistema è quella che poi determina la produttività del lavoro. E in effetti l'illusione di chi propone il salario minimo è quella di condizionare quest'aumento di produttività proprio incrementando il salario, e questo succede anche, nel senso che dove c'erano due posti di lavoro a 600 Euro, poi ne trovi uno solo a 1000 Euro, e quindi l'aumento ricevuto da uno dei due è compensato dalla perdita di reddito dell'altro.
Io rimango convinto che la soluzione migliore sia quella di lasciare i due posti a 600 Euro e garantire un'integrazione a 1000 Euro ad entrambi. Tu dirai: "Ma chi paga?". E' semplice, gli altri, quelli che hanno redditi oltre i mille Euro, non dobbiamo mai dimenticare che la questione dei salari minimi è marginale, riguarda il 7, l'8 % dei lavoratori, per cui il costo fiscale di un intervento del genere si limita ad un 2 % del reddito prodotto.

Eutidemo

Ciao Viator. :)
Hai ragione, ma il gioco delle tre carte (i soldi chi li caccia ? Io, tu o lui ?) è un trastullo in cui è inevitabile imbattersi sia nei Paesi ricchi e ben organizzati, sia nei Paesi poveri e incasinati; ed infatti, in entrambi i casi, si tratta pur sempre di ripartire le molte o poche risorse che si hanno a disposizione, tra i vari operatori economici.
L'aumento dell'efficienza del sistema, partendo:
- dall'amministrazione dello Stato,
- dalla produttività delle imprese,
può aumentare la ricchezza complessiva di una nazione, ma (come l'esperienza di alcuni ricchi Paesi dimostra) non necessariamente una sua più equa ridistribuzione.
Però hai ragione nel dire che l'aumento dell'efficienza del sistema nel suo complesso, sebbene non sia una condizione sufficiente per perseguire tale obiettivo, ne resta, però, una condizione necessaria.
Come ottenerla?
Per me, come l'esperienza di altri Paesi (e del nostro, negli anni '50) insegna, la si ottiene soprattutto con:
- l'istruzione (adeguata ai tempi);
- l'innovazione (adeguata ai tempi).
In dosi massicce!!!
Purtroppo, nel DEF 2019, sono le due voci di spesa per le quali si sono stanziati meno fondi; ed infatti, elettoralmente e "populisticamente", sono investimenti che non influiscono molto sul pubblico gradimento.
Molto meglio le caramelle!
 Saluti. :)

Ipazia

Citazione di: anthonyi il 22 Luglio 2019, 17:12:54 PM
Ciao Eutidemo, ti do la mia opinione da tecnico economico. Il salario pagato ad un lavoratore da un imprenditore dipende dalla produttività che questi attende da questo lavoro. Se un imprenditore paga un lavoratore 600 Euro e fanno una legge per cui il salario minimo è 1000 Euro le ipotesi sono due:
1) O il lavoratore resterà disoccupato perché l'imprenditore non ritiene più conveniente assumerlo;
2) Oppure quel lavoro continuerà ad esserci, ma sarà al nero, solo che l'imprenditore, che si troverà con il rischio legale di eventuali verifiche non sarà più disposto a dare al lavoratore i 600 Euro di prima, ma gliene darà di meno.

Dal punto di vista del padrone capitalista e della sua filosofia liberal-liberista funziona così. Da un punto di vista più ampio l'ipotesi è una sola:

1) Quel padrone è fuori mercato del lavoro perchè non riesce nemmeno a pagare il salario minimo (di sussistenza) calcolato dallo stato. Quindi ci lavori lui sottocosto o cerchi lavoro da qualche padrone più bravo di lui.

Ovviamente tale risposta funziona in un mercato del lavoro equilibrato in cui a fronte di una prestazione lavorativa si garantisce almeno il livello minimo di sussistenza. In un mercato del lavoro taroccato da quello che Marx chiamava "esercito industriale di riserva" e che oggi viene chiamato dumping, quel padrone può continuare a sfruttare i lavoratori per cui ben venga lo stato che oltre al reddito di cittadinanza impone il salario minimo. Mi pare che la stessa cosa sia stata decisa anche in paesi come la Germania non certo sospettabile di bolscevismo.

E' probabile che padroni e consumatori dovranno rinunciare a qualche viaggio alle Maldive e a qualche escort, ma retribuire un lavoratore almeno quanto gli permetta dignitosamente di vivere mi pare sia anche una articolo della Costituzione.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

anthonyi

Citazione di: Ipazia il 23 Luglio 2019, 14:53:27 PM
Quel padrone è fuori mercato del lavoro perchè non riesce nemmeno a pagare il salario minimo (di sussistenza) calcolato dallo stato. Quindi ci lavori lui sottocosto

Infatti, Ipazia, molti imprenditori lavorano per redditi molto bassi che sono inferiori al salario minimo.
Il punto, però, è che quello fuori mercato mi sa che è il lavoratore, nelle nostre società c'è un 90 % di lavoratori dipendenti che ricevono un salario maggiore del salario minimo, perché la loro produttività è maggiore del salario minimo. Chi riceve un salario più basso del minimo evidentemente non è abbastanza produttivo e quindi viene escluso dal mercato del lavoro dalla legge sul salario minimo a meno che non possa diventare imprenditore e lavorare per se stesso.

Ipazia

Vaglielo a dire a chi si spacca la schiena 10 ore al giorno sotto il sole per raccogliere frutta e ortaggi che non è produttivo e il suo reddito giornaliero non può superare i 20 euro. A voi liberal-liberisti la schiavitù vi fa un baffo ed è per questo che non si può lasciare a voi e al vostro Mercato il governo dell'economia se si vuole vivere in un mondo a misura d'uomo (e donna e bambino).
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

anthonyi

Citazione di: Ipazia il 23 Luglio 2019, 18:25:22 PM
Vaglielo a dire a chi si spacca la schiena 10 ore al giorno sotto il sole per raccogliere frutta e ortaggi che non è produttivo e il suo reddito giornaliero non può superare i 20 euro. A voi liberal-liberisti la schiavitù vi fa un baffo ed è per questo che non si può lasciare a voi e al vostro Mercato il governo dell'economia se si vuole vivere in un mondo a misura d'uomo (e donna e bambino).

Quelli che si spaccano la schiena per 20 Euro sono lavoratori in nero laddove il salario minimo legale per quello stesso lavoro è 80 Euro al giorno. La loro condizione è proprio effetto del salario minimo che, se fosse eliminato, permetterebbe un incontro tra domanda e offerta diciamo a 40 Euro al giorno, ma in condizioni di trasparenza, legalità e libero mercato.

Ipazia

Vedi Anthonyi, i liberal-liberisti che ci capiscono qualcosa li sto pure a sentire e dovresti farlo pure tu. Confagricoltura di Puglia afferma che la raccolta del pomodoro è al 60% meccanizzata. Il 40% che lo fa a mano è responsabile di queste schifezze e può farlo perchè dispone di un mercato del lavoro che produce schiavi. Quindi il problema della produttività non è dello schiavo ma del padrone che non ha investito in macchine per la raccolta meccanizzata ed ha supplito la scarsa produttività della sua azienda con lo schiavo.

In assenza di schiavi il negriero ha 2 possibilità, anzi 3:
1) meccanizzarsi;
2) cedere la proprietà a chi la fa fruttare e andare a lavorare da chi ha investito;
3) raccogliere i pomodori a mano da solo e stare a vedere l'effetto che fa;

Il Libero Mercato non è favorevole al piccolo produttore, ma non ha nulla da obiettare se il piccolo produttore improduttivo compensa la sua improduttività facendo lavorare schiavi. Quindi non è dal Libero Mercato che può venire la soluzione umana al problema della produttività, ma dalla politica. Nella quale ci sta pure l'etica del consumatore di non voler tutto gratis a tutti i costi (umani). Altra chicca non-etica del Libero Mercato.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

anthonyi

La meccanizzazione, Ipazia, non è una risposta al bisogno di quelli che tu chiami "schiavi" di lavorare e di costruirsi una vita dignitosa. La loro condizione si realizza in presenza di un salario minimo legale, e questo è la prova che il salario minimo legale non risolve i problemi sociali di quelle realtà economiche (e secondo me li causa).
Come già detto in altri post, molto meglio sarebbe permettere al mercato di svilupparsi liberamente, in condizioni di legalità, ed integrare il reddito di quei lavoratori attingendo al reddito di quelli che hanno redditi più alti.

Ipazia

Citazione di: anthonyi il 24 Luglio 2019, 05:36:53 AM
La meccanizzazione, Ipazia, non è una risposta al bisogno di quelli che tu chiami "schiavi" di lavorare e di costruirsi una vita dignitosa. La loro condizione si realizza in presenza di un salario minimo legale, e questo è la prova che il salario minimo legale non risolve i problemi sociali di quelle realtà economiche (e secondo me li causa).

Certo che la meccanizzazione non è la soluzione automatica perchè in condizioni di libero mercato non produce lavori più sicuri, meglio retribuiti e con più tempo libero, ma lavoratori comunque spremuti all'estremo da una parte e disoccupati dall'altra, ottimi per permettere la sopravvivenza di imprese fuori mercato della produzione ma ancora capaci di barcamenarsi nel mercato della schiavitù lavorativa.

Citazione
Come già detto in altri post, molto meglio sarebbe permettere al mercato di svilupparsi liberamente, in condizioni di legalità, ed integrare il reddito di quei lavoratori attingendo al reddito di quelli che hanno redditi più alti.

Il mercato è già libero di svilupparsi liberamente fino ai corpi umani di adulti, gestanti e bambini, e ai loro organi. Queste sono le condizioni intrinseche di "legalità" del libero mercato capitalistico. Il problema è piuttosto la realizzazione di "condizioni di legalità" reali che il libero mercato aborre con tutta la sua anima perchè ne impediscono la libera azione (gli argomenti" capitalistici sulla vicenda del lavoro minorile in miniera descritti nel Capitale di Marx sono emblematici).

Condizioni di legalità reale tra cui rientra anche il salario minimo.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

InVerno

#13
Citazione di: anthonyi il 23 Luglio 2019, 20:02:20 PM
Citazione di: Ipazia il 23 Luglio 2019, 18:25:22 PM
Vaglielo a dire a chi si spacca la schiena 10 ore al giorno sotto il sole per raccogliere frutta e ortaggi che non è produttivo e il suo reddito giornaliero non può superare i 20 euro. A voi liberal-liberisti la schiavitù vi fa un baffo ed è per questo che non si può lasciare a voi e al vostro Mercato il governo dell'economia se si vuole vivere in un mondo a misura d'uomo (e donna e bambino).

Quelli che si spaccano la schiena per 20 Euro sono lavoratori in nero laddove il salario minimo legale per quello stesso lavoro è 80 Euro al giorno. La loro condizione è proprio effetto del salario minimo che, se fosse eliminato, permetterebbe un incontro tra domanda e offerta diciamo a 40 Euro al giorno, ma in condizioni di trasparenza, legalità e libero mercato.
Quale sarebbe la base economica per dire che l'incontro libero tra domanda e offerta produrrebbe un costo del lavoro mediano (40), sei tu il primo a non tenere conto di domanda e offerta offrendo questa ipotesi arbitraria. Il risultato tra domanda e offerta potrebbe essere quelsiasi numero, anche 60 o anche 5. Il punto è che in questo gioco al ribasso sui salariati chi ci perde è la capacità di consumo. Perlomeno nel fordismo si capiva che il lavoratore doveva avere i soldi per comprarsi la macchina, se questo buon senso economico è saltato, interviene lo stato. Il salario minimo è il risultato dell'inefficienza del mercato a mantenere una base di consumi stabile senza l'intervento statale, erodendo le proprie fondamenta da solo, prendando geograficamente il territorio nella illusione che delocalizzando lascerà alle proprie spalle le proprie malefatte, mentre trova le malefatte degli altri ove si sposta.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

anthonyi

Citazione di: InVerno il 24 Luglio 2019, 10:07:35 AM

Quale sarebbe la base economica per dire che l'incontro libero tra domanda e offerta produrrebbe un costo del lavoro mediano (40), sei tu il primo a non tenere conto di domanda e offerta offrendo questa ipotesi arbitraria. Il risultato tra domanda e offerta potrebbe essere quelsiasi numero, anche 60 o anche 5. Il punto è che in questo gioco al ribasso sui salariati chi ci perde è la capacità di consumo.

Ciao Inverno, Il mercato del lavoro nero è vessato dal peso delle sanzioni che l'imprenditore rischia di subire, per cui liberando il mercato dalle sanzioni la domanda di lavoro cresce e quindi da un salario illegale che avevamo supposto di 20 Euro si sale (E' chiaro che la cifra di 40 Euro è simbolica, potrebbe essere 30, potrebbe essere 50) anche perché con la legalizzazione del mercato potrebbero entrare in gioco le organizzazioni sindacali che in un mercato del lavoro illegale non possono agire. Se poi tu segui i miei post puoi notare la mia proposta, cioè quella di un'intervento integrativo del reddito dei salari bassi, se il salario è quaranta Euro e noi consideriamo dignitoso un reddito di 80 Euro, il lavoratore riceverà ulteriori 40 Euro finanziati tassando i redditi più alti. In questo modo si manterrebbe stabile la domanda di consumi, cosa che non farebbe il salario minimo il quale non può impedire ai salari reali di essere minori del minimo legale, li può solo dichiarare illegali.
Un saluto.