Menu principale

Il salario minimo

Aperto da Eutidemo, 22 Luglio 2019, 15:51:22 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

baylham

Non sono favorevole al salario minimo perché preferisco altre alternative:

il contratto collettivo di lavoro, che già stabilisce l'insieme delle condizioni economiche per categorie di lavoratori;
i sussidi di disoccupazione, che hanno anche una funzione di soglia.

Che il mercato sia in grado autonomamente di assicurare e mantenere la piena occupazione se i salari fossero flessibili al ribasso è una tesi ormai risibile. L'insegnamento di Keynes è chiarissimo su questo punto.

D'altra parte nessuno può garantire, assicurare un reddito minimo in qualunque sistema economico.

Eutidemo

Oltre tutto, per evitare il "dumping lavorativo transnazionale", sarebbe necessario che l'ONU fissasse un "salario minimo mondiale"; il che mi sembra del tutto irrealizzabile :-\ .

Ipazia

Il salario minimo mondiale, come grandezza economica, esiste da sempre ed è la sussistenza del lavoratore e della sua famiglia nelle condizioni socioeconomiche date, ovviamente variabili da paese a paese. Il salario minimo nazionale deve garantire questo requisito. Se si va sotto siamo fuori etica (e Costituzione). Il Libero Mercato non può garantire nulla su questo perchè dipende da quanta domanda di occupazione riesce a mobilitare. Se è in esubero sull'offerta si va allegramente sotto ogni livello etico.

I sindacati nella situazione italiana coprono una fetta infima di lavoratori. Danno una copertura "formale" piena solo nel pubblico impiego. Nel privato le forme di lavoro atipico sponsorizzate politicamente dalla "sinistra" negriera hanno distrutto ogni potere contrattuale del lavoratore stritolato tra subappalti, somministrazioni, e ricatti a termine. La Triplice se la smena sul salario contrattuale, ma è tutto fumo perchè non ha più alcun potere sul mercato del lavoro privato. Quindi la toppa governativa del salario minimo è l'ultima spiaggia cui può approdare il lavoratore privato sempre più schiavo del Libero Mercato delle sue catene. Sul pubblico hanno bloccato i contratti per 10 anni ed ha funzionato uguale. Ma non è ancora arrivato ai 2 € ora del Libero Mercato vero.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

InVerno

Citazione di: anthonyi il 24 Luglio 2019, 11:50:11 AM
Citazione di: InVerno il 24 Luglio 2019, 10:07:35 AM

Quale sarebbe la base economica per dire che l'incontro libero tra domanda e offerta produrrebbe un costo del lavoro mediano (40), sei tu il primo a non tenere conto di domanda e offerta offrendo questa ipotesi arbitraria. Il risultato tra domanda e offerta potrebbe essere quelsiasi numero, anche 60 o anche 5. Il punto è che in questo gioco al ribasso sui salariati chi ci perde è la capacità di consumo.

Ciao Inverno, Il mercato del lavoro nero è vessato dal peso delle sanzioni che l'imprenditore rischia di subire, per cui liberando il mercato dalle sanzioni la domanda di lavoro cresce e quindi da un salario illegale che avevamo supposto di 20 Euro si sale (E' chiaro che la cifra di 40 Euro è simbolica, potrebbe essere 30, potrebbe essere 50) anche perché con la legalizzazione del mercato potrebbero entrare in gioco le organizzazioni sindacali che in un mercato del lavoro illegale non possono agire. Se poi tu segui i miei post puoi notare la mia proposta, cioè quella di un'intervento integrativo del reddito dei salari bassi, se il salario è quaranta Euro e noi consideriamo dignitoso un reddito di 80 Euro, il lavoratore riceverà ulteriori 40 Euro finanziati tassando i redditi più alti. In questo modo si manterrebbe stabile la domanda di consumi, cosa che non farebbe il salario minimo il quale non può impedire ai salari reali di essere minori del minimo legale, li può solo dichiarare illegali.
Un saluto.
Non so quanto il mercato nero sia "vessato" dalle sanzioni, e quanto si possa usare il termine vessare in questo caso, si tratta di sanzioni legittime di uno stato, non atti vessatori. Chi fa il nero è convinto di farla franca, o almeno io ho sempre così visto, e se ci fa della contabilità sopra è solamente perchè non rischia la prigione, perchè se la rischiasse ho paura che andare dal commercialista non basterebbe per farsi i conti. Cosa a cui si può tralaltro rimediare, anzichè arrendersi all'illegalità come opzione economica.
Nella tua ipotesi di 40€ su un ottimo di 80€ preconizzi che il 50% del salario sarà versato dallo stato, e sarebbe un ipotesi positiva per convincermi, io vedo lo stesso che ho fatto notare sulla mancia, ovvero che il salario di un dipendente viene pagato "altrove" ma non da chi ha un contratto con lui. Possiamo fare anche donazioni e collette per i raccoglitori di pomodori..Sapere tralaltro che quell'altrove è nei redditi sopra i 1000€ onestamente mi spaventa, un altro calcio in faccia alla classe media mentre i Bezos  si spaparanzano, queste sono involontarie ricette per il fascismo. Sono favorevole a integrazioni sul reddito, posto che il primo a dover integrare i redditi dei propri dipendenti è il datore di lavoro, in caso contrario 79 di quegli 80 euro prima o poi li pagherà lo stato (anzi la classe media)
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Ipazia

L'integrazione al reddito migliore da vari punti di vista socioeconomici si chiama welfare. Ovviamente pagato dalla fiscalità generale. E qui cominciamo ad avere dei problemi in un paese dove dai redditi dichiarati risulta che i più ricchi sono i lavoratori dipendenti. Risulterebbe che alla fine ad integrare il lavoro sottopagato dovrebbero essere i lavoratori dipendenti stessi, continuando a lasciare ampio margine di evasione ai "poveri" dichiarati al fisco. Se poi ci mettiamo anche la flat tax, quella vera alla Regan, non si fa altro che legalizzare l'evasione, liberando altri margini per eludere la solidarietà sociale, tanto alla fine il welfare continuerà a ricadere sulle spalle dei lavoratori dipendenti.

La ricetta liberal-liberista basata sul libero mercato del lavoro potrebbe funzionare solo in un paese ad alta etica contributiva combinata con alta efficienza riscossiva, fattori entrambi assenti in Italia. Difficile dire quale dei due sia più risolvibile. Il libero mercato dei capitali li ha resi occultabili su scala planetaria alla velocità della luce e le tecniche contabili di evasione sono assai sofisticate. Sul lato etico, l'unica etica liberal-liberista, aldilà del fumo ideologico, è il profitto e quindi tanto sul lato della retribuzione che della contribuzione non si passa in maniera "autogena".

Meglio inseguire le persone, materialmente corporee, parlanti e nazionali, a differenza dei capitali, immateriali, muti e globalmente mobili. Più facile individuare il lavoro nero e il ladro di welfare in patria che l'evasione fiscale contabile. E' tale consapevolezza ad animare il combinato disposto di reddito di cittadinanza e salario minimo legale, entrambi necessari in un paese dove la collusione debolezza sindacale e politica garantisce ogni genere di sopruso sulla pelle dei lavoratori.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

baylham

Citazione di: Ipazia il 24 Luglio 2019, 16:36:22 PM
I sindacati nella situazione italiana coprono una fetta infima di lavoratori. Danno una copertura "formale" piena solo nel pubblico impiego. Nel privato le forme di lavoro atipico sponsorizzate politicamente dalla "sinistra" negriera hanno distrutto ogni potere contrattuale del lavoratore stritolato tra subappalti, somministrazioni, e ricatti a termine. La Triplice se la smena sul salario contrattuale, ma è tutto fumo perchè non ha più alcun potere sul mercato del lavoro privato. Quindi la toppa governativa del salario minimo è l'ultima spiaggia cui può approdare il lavoratore privato sempre più schiavo del Libero Mercato delle sue catene. Sul pubblico hanno bloccato i contratti per 10 anni ed ha funzionato uguale. Ma non è ancora arrivato ai 2 € ora del Libero Mercato vero.

L'etica, la politica e il diritto sono subordinati all'economia.
Il salario minimo suggella la resa dei lavoratori, la loro debolezza contrattuale, non la loro forza. Forza e debolezza che invece dipendono dalle condizioni storiche del mercato, dall'economia. 
Il salario minimo è quindi un obiettivo di retroguardia, regressivo: potrà verificarsi che il salario minimo sarà l'attrattore dei salari in generale.
Mercato ed economia che sono sempre più integrati internazionalmente: disinteressarsi delle condizioni del lavoratore cinese o indiano o africano ha indiretti riflessi negativi su quello italiano.

anthonyi

Citazione di: InVerno il 25 Luglio 2019, 08:39:33 AM
Citazione di: anthonyi il 24 Luglio 2019, 11:50:11 AM
Citazione di: InVerno il 24 Luglio 2019, 10:07:35 AM

Quale sarebbe la base economica per dire che l'incontro libero tra domanda e offerta produrrebbe un costo del lavoro mediano (40), sei tu il primo a non tenere conto di domanda e offerta offrendo questa ipotesi arbitraria. Il risultato tra domanda e offerta potrebbe essere quelsiasi numero, anche 60 o anche 5. Il punto è che in questo gioco al ribasso sui salariati chi ci perde è la capacità di consumo.

Ciao Inverno, Il mercato del lavoro nero è vessato dal peso delle sanzioni che l'imprenditore rischia di subire, per cui liberando il mercato dalle sanzioni la domanda di lavoro cresce e quindi da un salario illegale che avevamo supposto di 20 Euro si sale (E' chiaro che la cifra di 40 Euro è simbolica, potrebbe essere 30, potrebbe essere 50) anche perché con la legalizzazione del mercato potrebbero entrare in gioco le organizzazioni sindacali che in un mercato del lavoro illegale non possono agire. Se poi tu segui i miei post puoi notare la mia proposta, cioè quella di un'intervento integrativo del reddito dei salari bassi, se il salario è quaranta Euro e noi consideriamo dignitoso un reddito di 80 Euro, il lavoratore riceverà ulteriori 40 Euro finanziati tassando i redditi più alti. In questo modo si manterrebbe stabile la domanda di consumi, cosa che non farebbe il salario minimo il quale non può impedire ai salari reali di essere minori del minimo legale, li può solo dichiarare illegali.
Un saluto.
Non so quanto il mercato nero sia "vessato" dalle sanzioni, e quanto si possa usare il termine vessare in questo caso, si tratta di sanzioni legittime di uno stato, non atti vessatori. Chi fa il nero è convinto di farla franca, o almeno io ho sempre così visto, e se ci fa della contabilità sopra è solamente perchè non rischia la prigione, perchè se la rischiasse ho paura che andare dal commercialista non basterebbe per farsi i conti. Cosa a cui si può tralaltro rimediare, anzichè arrendersi all'illegalità come opzione economica.
Nella tua ipotesi di 40€ su un ottimo di 80€ preconizzi che il 50% del salario sarà versato dallo stato, e sarebbe un ipotesi positiva per convincermi, io vedo lo stesso che ho fatto notare sulla mancia, ovvero che il salario di un dipendente viene pagato "altrove" ma non da chi ha un contratto con lui. Possiamo fare anche donazioni e collette per i raccoglitori di pomodori..Sapere tralaltro che quell'altrove è nei redditi sopra i 1000€ onestamente mi spaventa, un altro calcio in faccia alla classe media mentre i Bezos  si spaparanzano, queste sono involontarie ricette per il fascismo. Sono favorevole a integrazioni sul reddito, posto che il primo a dover integrare i redditi dei propri dipendenti è il datore di lavoro, in caso contrario 79 di quegli 80 euro prima o poi li pagherà lo stato (anzi la classe media)
Guarda Inverno che queste sono valutazioni che vengono fatte ordinariamente in analisi economica, chi trasgredisce le regole si assume che si aspetti di essere punito con una certa probabilità, e quindi attualizza il costo della punizione. Ti dirò di più perché c'è anche un altro aspetto, la trasgressione delle regole ha anche un costo morale e questo produce l'effetto che con il salario minimo legale si realizza una selezione avversa per cui gli imprenditori che rimangono sul mercato nero sono soprattutto quelli che le regole tendono a non rispettarle, mentre quelli più onesti, che hanno difficolta a tenere lavoro nero, escono dal mercato.
Riguardo poi alla tua conclusione: Sono favorevole a integrazioni sul reddito, posto che il primo a dover integrare i redditi dei propri dipendenti è il datore di lavoro, banalmente si tratterebbe di ritornare al principio del salario minimo, se l'imprenditore sa che deve pagare un lavoratore di più della sua produttività semplicemente non lo assume e il suo reddito scende a 0, e quindi il costo per lo stato, per garantirgli un reddito minimo, aumenta. L'errore del tuo modo di ragionare sta nel pensare che la tutela del reddito di quel lavoratore sia un dovere solo di quell'imprenditore, ma per quale ragione dovrebbe essere così? La tutela dei redditi più bassi è un dovere di tutta la società, e quindi va a carico dello stato. Lasciamo poi perdere la polemica tra il fatto che paghi la classe media oppure i ricconi, ne parleremo quando si parlerà di tassazione.
Un saluto
Un saluto

InVerno

Citazione di: anthonyi il 25 Luglio 2019, 10:40:29 AMGuarda Inverno che queste sono valutazioni che vengono fatte ordinariamente in analisi economica, chi trasgredisce le regole si assume che si aspetti di essere punito con una certa probabilità, e quindi attualizza il costo della punizione. Ti dirò di più perché c'è anche un altro aspetto, la trasgressione delle regole ha anche un costo morale e questo produce l'effetto che con il salario minimo legale si realizza una selezione avversa per cui gli imprenditori che rimangono sul mercato nero sono soprattutto quelli che le regole tendono a non rispettarle, mentre quelli più onesti, che hanno difficolta a tenere lavoro nero, escono dal mercato.
Riguardo poi alla tua conclusione: Sono favorevole a integrazioni sul reddito, posto che il primo a dover integrare i redditi dei propri dipendenti è il datore di lavoro, banalmente si tratterebbe di ritornare al principio del salario minimo, se l'imprenditore sa che deve pagare un lavoratore di più della sua produttività semplicemente non lo assume e il suo reddito scende a 0, e quindi il costo per lo stato, per garantirgli un reddito minimo, aumenta. L'errore del tuo modo di ragionare sta nel pensare che la tutela del reddito di quel lavoratore sia un dovere solo di quell'imprenditore, ma per quale ragione dovrebbe essere così? La tutela dei redditi più bassi è un dovere di tutta la società, e quindi va a carico dello stato. Lasciamo poi perdere la polemica tra il fatto che paghi la classe media oppure i ricconi, ne parleremo quando si parlerà di tassazione.
Un saluto
Lo so che è "normale analisi economica" dell'uomo razionale, che sta al centro dell'universo e valuta economicamente ogni possibile variabile. Io invece penso che chi fa lavorare al nero sia innanzitutto un ladro, e poi forse in alcuni casi, anche un individuo razionale, in altri un idiota che travalica qualsiasi analisi economica, e spesso un grosso ladro, che occulta i propri possedimenti e piange lacrime di coccodrillo ai meeting con il ministero. La tutela dei redditi più bassi è certo un occupazione classica del welfare, ma che ne è dell'aiuto all'imprenditore? Sai quelli col golfino, che dopo aver succhiato l'impossibile dallo stato con la scusa di aiutare i salariati, sposta la sede a Londra? Di questi tempi è molto pericoloso aiutare gli imprenditori, rischiano di portarti al 132% del debito. E' un peccato che non si possa permettere a questi di fallire, siamo troppo affamati di posti di lavoro per potergli far vivere le dure leggi del mercato.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

anthonyi

Citazione di: baylham il 25 Luglio 2019, 09:56:53 AM

: potrà verificarsi che il salario minimo sarà l'attrattore dei salari in generale.


Ciao Baylham, direi proprio di no, la gran parte del mercato del lavoro non è condizionata dal salario minimo perché determina salari più alti per effetto della produttività specifica nei settori. Come già ho spiegato, poi, per i settori che hanno salari più bassi del minimo, si verifica un ulteriore abbassamento dei salari reali per effetto del passaggio da legalità a illegalità.
Un saluto

anthonyi

Citazione di: InVerno il 25 Luglio 2019, 10:57:40 AM

Io invece penso che chi fa lavorare al nero sia innanzitutto un ladro, e poi forse in alcuni casi, anche un individuo razionale,
................
Sai quelli col golfino, che dopo aver succhiato l'impossibile dallo stato con la scusa di aiutare i salariati, sposta la sede a Londra? Di questi tempi è molto pericoloso aiutare gli imprenditori, rischiano di portarti al 132% del debito. E' un peccato che non si possa permettere a questi di fallire, siamo troppo affamati di posti di lavoro per potergli far vivere le dure leggi del mercato.

Anche un ladro è razionale, poi certo tu potrai pensare che un imprenditore che assume al nero nel foggiano, perché non può pagare un salario minimo che è stato deciso in qualche palazzo a Roma, sia un ladro. In effetti tu esprimi quel pregiudizio, che poi vien fuori nella parte restante del tuo discorso, per cui l'imprenditore è un riccone ed anche un criminale, ed è il solo responsabile dei fallimenti di quello che tu esalti, cioè lo stato. Dal mio punto di vista, invece, gli imprenditori sono "responsabili" soprattutto del 100 % del PIL che viene prodotto in ogni società di mercato. Questione di punti di vista.

baylham

Citazione di: anthonyi il 25 Luglio 2019, 10:58:36 AM
Citazione di: baylham il 25 Luglio 2019, 09:56:53 AM

: potrà verificarsi che il salario minimo sarà l'attrattore dei salari in generale.


Ciao Baylham, direi proprio di no, la gran parte del mercato del lavoro non è condizionata dal salario minimo perché determina salari più alti per effetto della produttività specifica nei settori. Come già ho spiegato, poi, per i settori che hanno salari più bassi del minimo, si verifica un ulteriore abbassamento dei salari reali per effetto del passaggio da legalità a illegalità.
Un saluto

Quando si discute appassionatamente di salario minimo significa che i lavoratori sono deboli sul mercato del lavoro per via della disoccupazione o mala occupazione diffusa. Debolezza che porta alla contrazione salariale. Il salario minimo è un arretramento, non un avanzamento economico.

Non sono affatto d'accordo sulla netta distinzione tra imprenditori e lavoratori che traspare da molti commenti:  i piccoli imprenditori ed i lavoratori dipendenti sono in buona parte interscambiabili tra di loro. Il salario minimo non ha alcuna rilevanza per i piccoli imprenditori.

anthonyi

Citazione di: baylham il 25 Luglio 2019, 11:44:07 AM
Citazione di: anthonyi il 25 Luglio 2019, 10:58:36 AM
Citazione di: baylham il 25 Luglio 2019, 09:56:53 AM

: potrà verificarsi che il salario minimo sarà l'attrattore dei salari in generale.


Ciao Baylham, direi proprio di no, la gran parte del mercato del lavoro non è condizionata dal salario minimo perché determina salari più alti per effetto della produttività specifica nei settori. Come già ho spiegato, poi, per i settori che hanno salari più bassi del minimo, si verifica un ulteriore abbassamento dei salari reali per effetto del passaggio da legalità a illegalità.
Un saluto

Quando si discute appassionatamente di salario minimo significa che i lavoratori sono deboli sul mercato del lavoro per via della disoccupazione o mala occupazione diffusa. Debolezza che porta alla contrazione salariale. Il salario minimo è un arretramento, non un avanzamento economico.

Non sono affatto d'accordo sulla nettadistinzione tra imprenditori e lavoratori che traspare da molti commenti:  i piccoli imprenditori ed i lavoratori dipendenti sono in buona parte interscambiabili tra di loro. Il salario minimo non ha alcuna rilevanza per i piccoli imprenditori.

Baylham, io condivido il fatto che il salario minimo è un arretramento, nel senso che peggiora le condizioni dei lavoratori a livelli più bassi.
La distinzione lavoratori-imprenditori mi sembra necessaria visto che il salario minimo i primi lo dovrebbero ricevere, e i secondi lo dovrebbero pagare.
Sui piccoli imprenditori, magari sarà anche così in generale, però c'è sempre il caso in cui il figlio di un piccolo imprenditore diventa ministro e allora tutti si accorgono che pagava i suoi dipendenti in nero.
Un saluto.

Ipazia

#27
Citazione di: baylham il 25 Luglio 2019, 09:56:53 AM
L'etica, la politica e il diritto sono subordinati all'economia.

E' vero ma solo nel senso che l'economia produce tutto ciò che è necessario per vivere, ma decidere chi fa il padrone e chi lo schiavo, oppure nessun padrone e nessuno schiavo non è l'economia ma etica, politica e diritto.

CitazioneIl salario minimo suggella la resa dei lavoratori, la loro debolezza contrattuale, non la loro forza. Forza e debolezza che invece dipendono dalle condizioni storiche del mercato, dall'economia. Il salario minimo è quindi un obiettivo di retroguardia, regressivo:

Anche questo è assodato: se i lavoratori sono forti non c'è neppure più il padrone. Anche i sindacati esistono per gestire la debolezza, l'asimmetrico rapporto della forza lavoro rispetto al padrone-capitalista. Quindi non vedo alcuna regressività, ma piuttosto un correttivo in una situazione di debolezza strutturale del "proletariato". Coi suoi effetti collaterali:

Citazione
potrà verificarsi che il salario minimo sarà l'attrattore dei salari in generale.

ma di fronte al cancro, anche il vomito e la calvizie della chemioterapia sono preferibili. Una volta guariti, ovvero debellato, anche grazie al reddito di cittadinanza, il cancro del supersfruttamento, l'attrattore sarà meno attraente.

Citazione
Mercato ed economia che sono sempre più integrati internazionalmente: disinteressarsi delle condizioni del lavoratore cinese o indiano o africano ha indiretti riflessi negativi su quello italiano.

Si ritorna all'inizio: il ruolo irrinunciabile di etica, politica e diritto per contrastare le distorsioni dell'economia liberal-liberista e del suo mercato della sofferenza umana ridotta a merce.

Citazione di: baylham il 25 Luglio 2019, 11:44:07 AM
Non sono affatto d'accordo sulla nettadistinzione tra imprenditori e lavoratori che traspare da molti commenti:  i piccoli imprenditori ed i lavoratori dipendenti sono in buona parte interscambiabili tra di loro. Il salario minimo non ha alcuna rilevanza per i piccoli imprenditori.

Sul piano tecnico "lavoro" è vero, ma non sul piano etico, giuridico e politico. Il piccolo imprenditore è padrone di se stesso, il lavoratore dipendente no. La rilevanza del salario minimo sul piccolo imprenditore è proteggerlo dalla tentazione di bypassare le sue difficoltà nella giungla economica in cui compete diventando un supersfruttatore.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

InVerno

Citazione di: anthonyi il 25 Luglio 2019, 11:11:14 AMAnche un ladro è razionale, poi certo tu potrai pensare che un imprenditore che assume al nero nel foggiano, perché non può pagare un salario minimo che è stato deciso in qualche palazzo a Roma, sia un ladro. In effetti tu esprimi quel pregiudizio, che poi vien fuori nella parte restante del tuo discorso, per cui l'imprenditore è un riccone ed anche un criminale, ed è il solo responsabile dei fallimenti di quello che tu esalti, cioè lo stato. Dal mio punto di vista, invece, gli imprenditori sono "responsabili" soprattutto del 100 % del PIL che viene prodotto in ogni società di mercato. Questione di punti di vista.
Essendo un imprenditore a mia volta, se giudicassi tutti gli imprenditori come mi accusi di fare, dovrei includere anche me stesso. Detto questo, il problema del piccolo imprenditore foggiano contro la dura lex romana esiste solamente perchè in questo caso i contratti interessati sono veramente la fascia più bassa.Ma la discussione generale su come integrare i redditi dei lavoratori, che è stata principalmente innescata dal RDC dei 5s, è aperta su tutti i fronti, anche fuori dai campi di pomodoro dove agiscono sempre più forze irresponsabili. Personalmente il vero salario minimo che mi interessa non è quello Italiano, ma quello a 1,30€ della Bulgaria.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

anthonyi

Citazione di: InVerno il 26 Luglio 2019, 08:45:31 AM
Citazione di: anthonyi il 25 Luglio 2019, 11:11:14 AMAnche un ladro è razionale, poi certo tu potrai pensare che un imprenditore che assume al nero nel foggiano, perché non può pagare un salario minimo che è stato deciso in qualche palazzo a Roma, sia un ladro. In effetti tu esprimi quel pregiudizio, che poi vien fuori nella parte restante del tuo discorso, per cui l'imprenditore è un riccone ed anche un criminale, ed è il solo responsabile dei fallimenti di quello che tu esalti, cioè lo stato. Dal mio punto di vista, invece, gli imprenditori sono "responsabili" soprattutto del 100 % del PIL che viene prodotto in ogni società di mercato. Questione di punti di vista.
Essendo un imprenditore a mia volta, se giudicassi tutti gli imprenditori come mi accusi di fare, dovrei includere anche me stesso. Detto questo, il problema del piccolo imprenditore foggiano contro la dura lex romana esiste solamente perchè in questo caso i contratti interessati sono veramente la fascia più bassa.Ma la discussione generale su come integrare i redditi dei lavoratori, che è stata principalmente innescata dal RDC dei 5s, è aperta su tutti i fronti, anche fuori dai campi di pomodoro dove agiscono sempre più forze irresponsabili. Personalmente il vero salario minimo che mi interessa non è quello Italiano, ma quello a 1,30€ della Bulgaria.

Ciao Inverno, che tu sei un imprenditore mi sorprende, comunque se parliamo di salari minimi è evidente che parliamo della fascia più bassa dei contratti.
Una curiosità, ma il salario minimo bulgaro ti interessa per interessi culturali oppure per ragioni inerenti la tua attività (Magari un pensierino a trasferire la produzione in loco)?
Un saluto.