Il rischio di una guerra nucleare (tattica) si fa sempre più concreto

Aperto da Eutidemo, 18 Settembre 2022, 12:55:15 PM

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Eutidemo

In conseguenza della ritirata russa, si fanno sempre più insistenti le voci che, messo alle strette, Vladimir Putin, per arrestare l'avanzata ucraina, potrebbe ricorrere all'uso di "armi atomiche tattiche", e/o di "gas letali".
Joe Biden, ieri, lo ha quindi avvisato pubblicamente, dicendogli: "Non farlo! Non farlo! Se tu lo facessi il volto della guerra cambierebbe!";  però non era entrato nei dettagli di quale potrebbe essere la risposta Usa.
Interrogato insistentemente al riguardo dai giornalisti, ha poi precisato: "La risposta Usa  sarebbe consequenziale!".
La replica di Mosca è venuta dal portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, il quale ha spiegato che la dottrina di Mosca prevede l'uso di "armi nucleari tattiche" solo in caso di aggressione contro la Federazione Russa che metta a repentaglio "l'esistenza" o anche soltanto "la sovranità e l'integrità territoriale dello Stato".
Qual'è il significato reale di tale "battibecco"
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Al riguardo, personalmente, ritengo di poter fare le seguenti considerazioni.
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1)
Un "comportamento consequenziale", sia in lingua italiana che in lingua inglese ("consequential behavior"), significa, sostanzialmente, che la risposta ad una certa condotta risulterà di carattere analogo alla condotta stessa; cioè, se ti danno un cazzotto, tu glielo rendi.
Il che non sarà molto evangelico, però corrisponde più o meno alla "terza legge della dinamica"; secondo la quale "ad ogni azione consegue una reazione uguale e contraria"!
Per cui, stando al tenore letterale della dichiarazione di Biden ("La risposta Usa  sarebbe consequenziale!"), se ne potrebbe dedurre che, se Putin comincia ad usare armi nucleari tattiche o gas, gli USA lo ripagheranno con le stessa moneta:
- o direttamente;
- ovvero "per interposta persona" (cioè fornendo tali armi all'Ucraina).
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2)
La "dichiarazione" di Peskov, e cioè che Putin userà "armi nucleari tattiche" solo in caso di aggressione contro la Federazione Russa che metta a repentaglio "l'esistenza" o anche soltanto "la sovranità e l'integrità territoriale dello Stato", è invece molto più ambigua.
Ed infatti, almeno stando alla lettera di tale dichiarazione, anche se la Russia venisse aggredita, essa non reagirebbe automaticamente con "armi nucleari tattiche", ma lo farebbe soltanto in due precise circostanze:
- che si tratti di un tipo di aggressione che metta a repentaglio "l'esistenza stessa della Russia" (come, ad esempio, l'operazione Barbarossa nel 1941);
- che si tratti di un tipo di aggressione che mette a repentaglio "la sovranità e l'integrità territoriale dello Stato Russo" (come, ad esempio, la guerra di Crimea nel 1853).
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3)
Ora, stando a quello che viene unanimemente considerato il "territorio russo" dal diritto internazionale e dall'ONU, non c'è alcun rischio che la sua "sovranità o integrità" possa essere messa a "repentaglio" da una invasione Ucraina e/o della Nato; ed infatti a nessuno passa lontanamente per la testa di violarne i confini (magari per occupare Rostov, Krasnodar o Volgograd).
Però, se Putin pretende di considerare "proprio territorio" anche quello da lui "illegalmente invaso", e che non viene minimamente riconosciuto come "russo" nè dal diritto internazionale nè dall'ONU, come il Donbass e la Crimea, allora, in base all'ambigua dichiarazione del suo portavoce, potrebbe reagire con "armi atomiche tattiche" e/o  "gas letali" anche nel caso in cui l'Ucraina cominciasse progressivamente a riprenderselo (in tutto o in parte).
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4)
Nel qual caso:
a)
Anche se la controparte non reagisse allo stesso modo, i risultati sarebbero comunque "catastrofici", perchè, a parte la strage di vite umane, una contaminazione atomica del territorio ucraino da parte russa, rischierebbe di "infettare radioattivamente":
-  non solo l'Ucraina, ma anche le nazioni confinanti, per via del vento che, da quelle parti, spira forte in tutte le direzioni (Russia compresa);
- inoltre i raccolti di grano e di altri prodotti agricoli, con conseguente crisi alimentare sia dell'Ucraina, sia delle nazioni che li importano dall'Ucraina.
b)
Se, poi, la controparte reagisse allo stesso modo, con armi nucleari tattiche fornite dagli Americani, i risultati sarebbero gli stessi di cui sopra; però di portata "apocalittica", più che semplicemente "catastrofica" (sia in termini di vite umane, sia in termini ambientali).
Ciò anche perchè una reazione del genere, per quanto giustificata, potrebbe davvero innescare una terza guerra mondiale; anche a base di "armi nucleari strategiche".
                                      CONCLUSIONE
Spero, pertanto, che sia le parole di Biden che quelle di Peskov abbiano soltanto un "effetto intimidatorio"; ed infatti mi auguro che nessuno sia così pazzo da voler davvero ricorrere ad armi atomiche (nè tattiche, nè, tantomeno, strategiche).
Voi cosa ne pensate?
                                        AVVERTENZE
Il seguente topic riguarda esclusivamente l'ipotesi di un eventuale uso di armi nucleari tattiche da una o entrambe le parti, con esclusione di qualsiasi altro tema; anche se fosse connesso ad un eventuale uso di armi nucleari da una o entrambe le parti.

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