Il redditometro non è stato affatto "disattivato" (per fortuna)!

Aperto da Eutidemo, 06 Luglio 2018, 07:32:28 AM

Discussione precedente - Discussione successiva

Eutidemo

Sono davvero sconcertato (e un po' spaventato) dal fatto che Di Maio e Salvini non abbiano la più vaga idea degli strumenti fiscali a cui stanno mettendo mano; per fortuna, invece, Tria ne capisce qualcosa, e senza che i due dilettanti nemmeno se ne accorgano (vista la loro totale incompetenza in materia), "gli cambia le carte in tavola" sotto il naso, per evitare DISASTRI.
Meno male! :)
Così, ad esempio, nel famoso pseudo-contratto gialloverde, i due insensati avevano scritto: "È necessario intervenire per l'ABOLIZIONE del REDDITOMETRO, strumento anacronistico e vessatorio di rilevazione del reddito".
Ma la cosa davvero "scioccante" è che, ascoltando il commento a tale brano di Salvini e di Di Maio, in alcune interviste, ho capito che i due caproni non avevano la benchè minima idea di cosa effettivamente fosse  il REDDITOMETRO, essendo essi probabilmente convinti che si trattasse di uno specifico strumento di persecuzione degli imprenditori...con i quali, invece, non ha ASSOLUTAMENTE niente a che fare!
Ed infatti, dai loro discorsi, si capiva benissimo che i due balordi non si riferivano affatto al "redditometro", bensì al cosiddetto "ricavometro"; cioè, a come volgarmente  venivano definiti gli "studi di settore", i quali, elaborati mediante analisi economiche e tecniche statistico-matematiche, consentono di stimare i "ricavi" o i "compensi" (non il reddito) che possono essere attribuiti agli imprenditori e agli altri lavori autonomi (di cui, comunque, era già prevista dal 2019 la sostituzione con gli ISA, cioè gli  Indicatori di affidabilità fiscale, che ne costituiscono l'evoluzione).
Dei quali, nel bizzarro "contratto", invece, non si parla minimamente!
In ogni caso, si tratta di due tipi di accertamento COMPLETAMENTE diversi; ed infatti, mentre il primo (redditometro), si rivolge a tutti i contribuenti, riguarda il <<reddito complessivo>>, e parte dalle spese personali (tenore di vita), il secondo, invece, si rivolge esclusivamente  agli imprenditori e ai lavoratori autonomi, e riguarda il <<singolo reddito aziendale o professionale>>, mirando a ricostruirne le entrate (ricavi).
Ma, ormai, nel CONTRATTO c'era scritto che bisognava <<abolire>> il "redditometro", per cui qualcosa bisognava pur metterci nel DECRETO al riguardo!
Ma, poichè sarebbe stata una totale IDIOZIA farlo, in realtà nel DECRETO il "redditometro", non è stato affatto nè "abolito", nè "disattivato" (come "FALSAMENTE" proclamato da Di Maio), bensì pienamente "riconfermato".
Badate bene che non si tratta di una mia "opinione", bensì è semplicemente quanto testualmente risulta dall'ART.9 DEL DECRETO; il quale "riconfermando pienamente" il  vecchio testo del comma 5 dell' art. 38 del DPR 600/73,  continua a prevedere che, con apposito D.M., da emanarsi con periodicità biennale, ogni due anni il Governo provvederà ad emanare un nuovo REDDITOMETRO aggiornato; così come, invero <<si è sempre fatto fino adesso>>, ed infatti l'ART.9 DEL DECRETO abroga "fisiologicamente" il DM del 16 settembre 2015, con effetto dall'anno di imposta in corso al 31 dicembre 2016 (cioè, il precedente redditometro biennale), che dovrà essere sostituito da uno nuovo.
L'unica novità è che, d'ora in poi, ogni volta che biennalmente il REDDITOMETRO verrà aggiornato, si sentirà anche il parere, assolutamente non vincolante, dell'ISTAT e delle associazioni maggiormente rappresentative dei consumatori; il che costituisce un "rafforzamento" dell'istituto, e non certo la sua "disattivazione", come falsamente proclamato da Di Maio.
Perciò, delle due o l'una o l'altra (o, forse, un po' tutte e due):
-  Di Maio è un BUGIARDO;
- Di Maio PARLA SENZA SAPERE QUELLO CHE DICE, non avendo letto quello che scrive (o meglio, non avendo letto quello che un altro ha scritto per lui)
Scegliete voi! ;)

Discussioni simili (5)