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Il "processo farsa"

Aperto da Eutidemo, 11 Giugno 2022, 06:30:04 AM

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Eutidemo

La sedicente  "Corte Suprema" dell'autoproclamata "Repubblichetta popolare del Donetsk", con un farsesco processo "a porte chiuse", ha condannato a morte tre prigionieri di guerra con l'accusa di essere dei "mercenari" al soldo dell'Ucraina.
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Ora, a prescindere dal fatto che la "Repubblica popolare del Donetsk" giuridicamente "non esiste" (in quanto non è riconosciuta dal diritto internazionale), ma è costituita soltanto di una banda di scagnozzi armati sostenuti militarmente da Mosca, sicuramente non esiste nemmeno una sua sedicente  "Corte Suprema";  inoltre, una condanna alla pena capitale emanata a seguito di un "processo a porte chiuse", ci riporta ai tempi del medioevo, in quanto la "pubblicità" del processo è una necessaria garanzia della sua trasparenza e regolarità.
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Dalla sentenza, l'unica cosa che ci è dato di sapere è che i tre sono stati condannati in quanto "mercenari"; i quali, effettivamente, ai sensi dell'art.47 della Convenzione dell'Aja, "non hanno diritto allo statuto di combattenti o di prigionieri di guerra."
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Però, lo stesso art.47 della Convenzione dell'Aja  precisa che, con il termine "mercenario" si intende ogni persona:
a) "che prenda parte alle ostilità spinta dal desiderio di ottenere un profitto personale, e alla quale sia stata effettivamente promessa, da una Parte in conflitto o a suo nome, una remunerazione materiale nettamente superiore a quella promessa o corrisposta ai combattenti aventi rango e funzioni similari nelle forze armate di detta Parte";
b) "che non sia cittadino di una Parte in conflitto, né residente di un territorio controllato da una Parte in conflitto";
c)
"che non sia membro delle forze armate di una Parte in conflitto".
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Ora, per quanto concerne i tre condannati:
1)
Non risulta minimamente, da nessun indizio o documento di prova, che a nessuno dei tre sia stata promessa dall'Ucraina una remunerazione materiale nettamente superiore a quella promessa o corrisposta ai combattenti aventi rango e funzioni similari nelle forze armate Ucraine; pertanto, sotto tale aspetto, nessuno dei tre poteva essere considerato un "mercenario" ai sensi dell'art.47 della Convenzione dell'Aja (vedi lett.a).
2)
Aiden Aslin possiede la doppia cittadinanza, sia  "Britannica" sia "Ucraina", e, quindi, risultando cittadino a tutti gli effetti di una Parte in conflitto, ed essendo stato regolarmente arruolato nei marines ucraini nel 2018,  anche sotto tale aspetto non poteva essere considerato un "mercenario" ai sensi dell'art.47 della Convenzione dell'Aja (vedi lett.b e c).
3)
Shaun Pinner, non ha la doppia "cittadinanza" Britannica ed Ucraina come Aiden Aslin, però, avendo comunque la sua "residenza" in Ucraina dal 2014, non poteva neanche lui essere considerato un "mercenario" ai sensi dell'art.47 della Convenzione dell'Aja (vedi lett.b).
Inoltre, era regolarmente arruolato nella 36a Brigata Marine, occupandosi principalmente di disinnescare le bombe inesplose; per cui, in effetti, non si può neanche dire che abbia effettivamente "combattutto" contro i russi e i loro "prestanome" del  Donetsk (vedi lett.c)..
4)
Di Saadun Brahim, infine, di nazionalità marocchina, non sono riuscito a trovare su INTERNET notizie di sorta.
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In conclusione, quello inscenato dallo "Stato Fantoccio" del Donetsk, almeno per quanto concerne i Britannici, è solo un "processo farsa" interpretato da sedicenti e bugiardi "giudici burattini" (a porte chiuse), privo di qualsiasi legalità, sia formale che sostanziale; a mio parere, è chiaramente finalizzato a fare pressione sulla Gran Bretagna,  per chiedere uno scambio di prigionieri con soldati russi accusati di aver commesso "veri" crimini di guerra in Ucraina.
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