Il problema delle migrazioni

Aperto da Eutidemo, 30 Giugno 2018, 13:44:47 PM

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Eutidemo

IL PROBLEMA DELLE MIGRAZIONI
Il problema delle "migrazioni" è talmente complesso, che, almeno a mio parere, al riguardo è quasi impossibile anche soltanto congetturare ipotetiche soluzioni; questo, anche perchè i dati statistici su cui ci si dovrebbe basare, sono.
- molto articolati;
- variabili nel tempo;
- diversamente interpretabili.
Comunque, non si può che partire da essi, per farsi un'idea -sia pure sommaria- della situazione; sempre tenendo conto che essi vanno tutti presi con cauto beneficio di inventario.
Accennerò loro solo in estrema SINTESI, anche a costo di risultare un po' sommario; e, forse, non del tutto attuale e preciso.
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I) LE DIVERSE SITUAZIONI, NEI LORO DIVERSI LIVELLI E PROFILI
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A) SITUAZIONE NEL MONDO
L'Europa ospita, in totale, *5,2 milioni di rifugiati*, inclusi, però, i rifugiati presenti in Turchia; se escludiamo i rifugiati in Turchia, il numero si riduce a *2,3 milioni* su una popolazione europea complessiva di  *503 679 730 abitanti*, cioè una cifra inferiore,  di rifugiati,sia in valori assoluti sia in valori percentuali, di quelli ospitati da Africa (più di 5 milioni di rifugiati), Asia (3,5 milioni) e Medio Oriente-Nord Africa (2,7 milioni).
Attualmente, però:
- sembra che il tappo turco sia già in parte saltato, ovvero stia per saltare, sebbene, al riguardo, io non sia riuscito a trovare informazioni più precise;
- sembra che sulle coste libiche stazionino circa 400.000 migranti, in attesa di imbarcarsi.
In prospettiva futura, di medio-lungo termine, però, sembra che il flusso di migranti africani verso l'Europa non potrà che aumentare in modo progressivo e costante; ed infatti, secondo le previsioni più attendibili, la popolazione africana RADDOPPIERA' nei prossimi trenta anni, per cui è prevedibile un esodo africano di dozzine di milioni di africani (se non centinaia).
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B) SITUAZIONE IN EUROPA
Al riguardo, i dati sono alquanto difficili da interpretare, anche perchè occorre distinguere tra:
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1) NUMERO "COMPLESSIVO" DEI MIGRANTI
Complessivamente, il numero degli stranieri -di tutti i generi-, presenti in Italia, sia pure con diversi criteri di rilevazione statistica, risulta <<INFERIORE>> a quello delle altre principali nazioni europee (Germania, Francia e Spagna) ed anche, percentualmente, di quasi tutte le altre; poi bisogna anche vedere di che tipo di migranti si tratta, cioè se regolari o irregolari, se occupati o meno, se di antica o recente data, e così via.
Ad ogni modo, sia pur semplificando, a quanto ho potuto verificare, l'Italia, almeno per ora, è quella in cui è presente il minor numero di stranieri; cioè, di residenti extracomunitari "non cittadini" (7,2% della popolazione complessiva).
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2) NUMERO DEI MIGRANTI AI QUALI E' STATO RICONOSCIUTO IL DIRITTO DI ASILO
In questo caso, invece, almeno stando a quello che sono riuscito a rilevare, il numero dei "rifugiati", presenti in Italia, sia pure con diversi criteri di rilevazione statistica, risulta <<SUPERIORE>> a quello delle altre principali nazioni europee (Germania, Francia e Spagna) ed anche di quasi tutte le altre.
Ed infatti, secondo gli *accordi UE del 2015*, ogni Stato membro avrebbe dovuto farsi carico di una determinata quota di *RIFUGIATI*; attenzione al termine _"rifugiati"_, che individua *solo quei migranti a cui è stato riconosciuto il "diritto di asilo".*
Tuttavia, al 18 settembre 2017 erano 8.598 i profughi ricollocati nella Ue dal nostro Paese (7.796 adulti e 802 minori); cioè, solo un misero 21,7% di quelli che sarebbero dovuti partire entro fine anno, secondo gli accordi presi.
Al I° Gennaio 2018, in effetti, risulta che:
- la Germania ha sostanzialmente rispettato la sua quota;
- la Francia molto meno (ma non riesco a rintracciare la percentuale);
- la Spagna ha rispettato solo il 13,7% della quota stabilita.
- Il Belgio il 25,6%
- l'Olanda il 39,6%.
- la Finlandia che ha accolto il 94% dei rifugiati previsti.
- la Repubblica Ceca ha accettato il ridicolo numero di 12 rifugiati ridislocati su 2.691.
- la Slovacchia ha aperto le porte a 16 su 902.
- Polonia ed Ungheria non ne hanno accolto neanche uno.
Alla data attuale, non saprei dire; ma non sembra che le cose siano migliorate di molto.
Per cui, almeno sotto tale profilo, non c'è dubbio alcuno che TUTTE le altre Nazioni europee -quali più quali meno- siano in debito con noi; sebbene non si capisca bene per quale ragione il nostro Ministro dell'Interno se la prenda soprattutto con quelle che sono meno in debito verso di noi (Spagna, Francia e Germania), mentre esalta come sue grandi amiche proprio le Nazioni che hanno totalmente disatteso i loro obblighi di ricollocamento nei nostri confronti (Polonia ed Ungheria).

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II) IPOTESI DI SOLUZIONE
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Le ipotesi per regolare il fenomeno, sono le più disparate; ma, quasi tutte quelle più "serie", prevedono interventi a tre diversi livelli:
- nei Paesi di origine, per eliminare "a monte" le ragioni che inducono gli africani a migrare;
- nei Paesi di transito, per bloccare i migranti "a mezza strada";
- nei Paesi europei di arrivo, per ridistribuire equamente tra tutti tali Paesi coloro che hanno diritto di asilo, e per rinviare nei Paesi d'origine gli altri.
Al riguardo si osserva quanto segue.
1)
PRIMO LIVELLO: "AIUTIAMOLI A CASA LORO".
Sembra -ed in effetti, "sarebbe"- la soluzione più logica, se non fosse che ad essa ostano problematiche di carattere immenso:
a)
La prima cosa da fare, per aiutarli a casa loro, sarebbe di smetterla di derubarli.
Ed invero l'Africa rappresenta uno dei più grandi giacimenti di risorse naturali del mondo, in quanto:
- Nigeria, Angola, Algeria e Libia producono una buona parte di tutto il petrolio greggio del mondo;
- Congo e Sierra Leone hanno le maggiori risorse a di tutto il mondo  d'oro e diamandi, cromo, coltano, bauxite, manganese;
- in Namibia c'è l'uranio (derubato dai cinesi); Però, 18 dei 20 paesi più poveri in tutto il mondo sono africani; l'Africa è un continente con'area tre volte quella dell'Europa ma con il PIL che è la meta' di quello della Spagna.
Perchè questo?
Perchè non li aiutiamo?
No...semplicemente perchè li DERUBIAMO!
Ed infatti, i Paesi industrializzati occidentali dopo il periodo coloniale in Africa,  per decenni per avere le queste risorse a basso costo  hanno alimentato ristrette oligarchie compiacenti e spesso realizzato opere inutili, a volte con lo scopo più o meno recondito di mantenere la "partnership" ed ottenere materie prime a prezzi stracciati; i vari dittatori corrotti, sono stati tenuti  in piedi dalle ingenti risorse ricevute dalla cooperazione internazionale e dalle grandi compagnie commerciali, come in Congo per l'estrazione dei diamanti.  
Per cui qualunque aiuto finanziario ai Paesi africani, per lo più finirebbe nelle mani di tali dittatori e semidittatori corrotti, e NON ai loro popoli; e, quindi, risulterebbe pressochè INUTILE!
Riflettete un attimo: nella nostra civilissima Italia non siamo in grado di impedire che i gestori dei centri per immigrati si arricchiscano in proprio (comprandosi ville e Ferrari), derubando i loro assistiti...e noi pensiamo  che saremmo in grado di finanziare "effettivamente" i popoli africani, senza che i denaro finisca nelle tasche dei loro corrotti governanti?
b)
La seconda cosa da fare, per aiutarli a casa loro, sarebbe cambiare RADICALMENTE il nostro tenore di vita A CASA NOSTRA!
Ed infatti, già altrove in questo Forum ho osservato come una delle principali cause della fame e della desertificazione in africa, derivi dalle nostre occidentali abitudini "carnivore", le quali:
- provocano FAME, perchè dirottano la maggior parte delle coltivazioni cerealicole da una possibile alimentazione umana, all'alimentazione degli immensi allevamenti bovini;
- provocano DESERTIFICAZIONE, perchè i bovini, sono la causa del 74% delle emissioni gas effetto serra, a causa della grande quantità di metano e protossido di azoto emessi dal loro posteriore (cioè dai PETI).
E si potrebbe continuare a lungo.
2)
SECONDO LIVELLO: "BLOCCHIAMOLI LUNGO IL TRAGITTO".
E' ciò che, in parte, già avviene sia in Marocco, sia in Libia, sia in Turchia; non a caso ci sono più migranti "migrati" in Africa, che in Europa.
Ma, al riguardo, occorre considerare due aspetti:
a) L'aspetto umanitario, visto che, almeno a quanto si è venuto a sapere, le condizioni dei migranti "trattenuti" nei Paesi di transito, sono "assolutamente disumane"; liberi di fregarsene, ma non è il mio caso.
Per cui, al riguardo, secondo me ci vorrebbe un controllo internazionale; che, però, è molto difficile da realizzare, perchè quelle africane (almeno sulla carta), sono ancora Nazioni sovrane.
b) L'aspetto logistico, perchè, alla lunga, i "tappi saltano", se la pressione diventa eccessiva; come, pare, stia per accadere in Turchia.
3)
TERZO LIVELLO: "RIDISTRIBUIAMOLI EQUAMENTE IN TUTTI I PAESI EUROPEI".
Purtroppo, come già da me rilevato altrove in questo FORUM, l'art.6 dell'accordo recentemente accolto con gli altri Paesi Europei, prevede che: "Nel territorio dell'UE coloro che vengono salvati a norma del diritto internazionale, <<dovrebbero>> essere presi in carico sulla base di uno sforzo condiviso e trasferiti in centri sorvegliati istituiti negli Stati membri, <<unicamente su base volontaria.>>"
Notare il condizionale <<dovrebbero>>, e la precisazione <<unicamente su base volontaria>>.
Per cui, sostanzialmente, la richiesta italiana di equa ridistribuzione OBBLIGATORIA, è stata respinta; il che, secondo me, è inaccettabile!

Socrate78

Il Ministro dell'Interno esalta l'atteggiamento di rifiuto di Polonia ed Ungheria perché ideologicamente anche lui non vorrebbe accogliere nemmeno mezzo migrante, o no? Solo che, essendo per lui molto difficile applicare tale politica al caso italiano, ecco che se la prende con altre nazioni più accoglienti, mostrando grave ipocrisia.

anthonyi

Citazione di: Socrate78 il 30 Giugno 2018, 20:58:41 PM
Il Ministro dell'Interno esalta l'atteggiamento di rifiuto di Polonia ed Ungheria perché ideologicamente anche lui non vorrebbe accogliere nemmeno mezzo migrante, o no? Solo che, essendo per lui molto difficile applicare tale politica al caso italiano, ecco che se la prende con altre nazioni più accoglienti, mostrando grave ipocrisia.

Ciao Socrate78, se parliamo di ipocrisia allora la lista è lunga, quanti sono quelli che dicono di voler accogliere soltanto nella misura in cui questa cosa non compete a loro?
Poi vorrei porre una questione, la scelta dell'accoglienza, da parte di un politico, in presenza di una popolazione che non è accogliente e lo dichiara nei sondaggi, può essere considerata una scelta deontologicamente corretta. Se io scelgo di ospitare una persona in condizioni di bisogno a casa mia faccio solidarietà a mie spese, il politico no, sceglie di essere solidale e per questo impone oneri ai cittadini.
Un saluto.

Eutidemo

Citazione di: Socrate78 il 30 Giugno 2018, 20:58:41 PM
Il Ministro dell'Interno esalta l'atteggiamento di rifiuto di Polonia ed Ungheria perché ideologicamente anche lui non vorrebbe accogliere nemmeno mezzo migrante, o no? Solo che, essendo per lui molto difficile applicare tale politica al caso italiano, ecco che se la prende con altre nazioni più accoglienti, mostrando grave ipocrisia.

Ed anche molta stupidità, secondo me :D

Jacopus

Ciao Anthony. Quindi fammi capire. Un politico per essere deontologicamente corretto dovrebbe ospitarli a sue spese? Se cosi fosse significa la fine della democrazia rappresentativa e l'avvento di una democrazia plebiscitaria, prologo di regimi autoritari.
Questo continuo porre l'accento sul costo delle decisioni politiche e' un segno chiaro della patologia del clima politico odierno.
La maggioranza attualmente puo' essere manovrata nei piu'  raffinati modi, se un politico di minoranza non puo' piu' fare neppure una campagna politica (che implica costi) allora stiamo freschi. Benvenuti davvero nel "Grande Fratello".
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Eutidemo

Citazione di: Eutidemo il 01 Luglio 2018, 07:11:42 AM
Citazione di: anthonyi il 01 Luglio 2018, 06:49:13 AM
Citazione di: Socrate78 il 30 Giugno 2018, 20:58:41 PM
Il Ministro dell'Interno esalta l'atteggiamento di rifiuto di Polonia ed Ungheria perché ideologicamente anche lui non vorrebbe accogliere nemmeno mezzo migrante, o no? Solo che, essendo per lui molto difficile applicare tale politica al caso italiano, ecco che se la prende con altre nazioni più accoglienti, mostrando grave ipocrisia.

Ciao Socrate78, se parliamo di ipocrisia allora la lista è lunga, quanti sono quelli che dicono di voler accogliere soltanto nella misura in cui questa cosa non compete a loro?
Poi vorrei porre una questione, la scelta dell'accoglienza, da parte di un politico, in presenza di una popolazione che non è accogliente e lo dichiara nei sondaggi, può essere considerata una scelta deontologicamente corretta. Se io scelgo di ospitare una persona in condizioni di bisogno a casa mia faccio solidarietà a mie spese, il politico no, sceglie di essere solidale e per questo impone oneri ai cittadini.
Un saluto.

Tutto sta a vedere quali oneri siano effettivamente utili ai cittadini, e quali no ;)


paraffo

Da nuovo utente (1° post) ad utente storico: congratulazioni, Eutidemo, per l' esaustiva presentazione del problema!

La prima (ed unica) considerazione che hai provocato in me è stata che non ci siano alternative all' accoglienza, non nel senso che io la auspichi ma nel senso che non ci sono "tappi" che tengano. 

Se un uomo ha fame, ha fame e niente può impedirgli di cercare il cibo là dove c'è, a meno di ... ucciderlo. 

Siamo, noi Europei, disposti ad uccidere milioni di Africani affamati? 

Certo che lo siamo, purchè non si sappia, ben inteso, purchè se ne occupi qualcun altro. Chi? Altri africani, chi sennò? Basta pagarli. Come ? Reinvestendo una piccola parte delle risorse, che noi rubiamo loro, in armi e mazzette ... Insomma, "Aiutiamoli a casa loro", questo vuol dire, in realtà: "Aiutiamoli a scannarsi fra loro"!

Triste? Tristissimo, ma così va (e sempre andrà) il mondo: vita mea, mors tua. :'(

InVerno

Giova aggiungere all'analisi di Eutidemo che  paesi mitteleuropei sono ben contenti di prendere una quota di migranti perchè alcuni di loro hanno proiezioni sul debito\pil implicito (pensioni, sanità, rapportate al prossimo ventennio e alla demografia) che superano il 400% (nel caso del Lussemburgo anche il 1000%) e vorrebbero che qualcuno gli pagasse la rendita. L'Italia in compenso anche "grazie" alle riforme lacrime e sangue ha un debito implicito tra i più bassi d'europa e una situazione demografica leggermente migliore rispetto al centro europa. In generale le nazioni mitteleuropee sanno che i migranti da loro arriveranno "filtrati" rispetto alle zone di primo sbarco, caso limite la Germania che ha fatto la sua quota parte praticamente solamente con siriani, che hanno notariamente livelli di educazione e curriculum molto più elevati dei centroafricani. In tutto questo l'accoglienza centra poco, è una pratica virtuosa di associazioni, personale e ONG.. ma per quanto riguarda i trattati EU parole come accoglienza sono solo "scaldacuori" che non andrebbero storpiate cosi, pena svuotarle (e infatti tanti non ci credono più).
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Eutidemo

Per ragioni di spazio e di tempo, nel mio primo intervento non avevo potuto sviluppare adeguatamente il "terzo livello", riguardante gli interventi da porre in essere per cercare di regolare (se non di risolvere) "a valle" il problema migratorio.
Pertanto, riprenderò da lì la mia trattazione.
3) 
TERZO LIVELLO: "RIDISTRIBUIAMOLI EQUAMENTE IN TUTTI I PAESI EUROPEI".

Al riguardo, osservo quanto segue:
A) 
UN CHIFFON DE PAPIER!
Come già avevo iniziato ad illustrare, sono rimasto sconcertato dal modo in cui alcuni Capi di Stato europei, dopo aver sottoscritto l'accordo, a parole ne disattendono e distorcono assurdamente il contenuto letterale, a loro esclusivo uso e consumo; ed invece, a mio modesto avviso, nell'interpretare una clausola contrattuale, non si può -nè si deve- ad essa attribuire altro senso che quello fatto palese dal significato proprio delle parole secondo la connessione di esse, e dall'intenzione di chi l'ha scritta, così come "oggettivizzata" nel testo (non in base ai motivi non espressi dei redattori, ovvero alle loro riserve mentali).
Ma magari si conta sul fatto che i cittadini non sappiano (o siano troppo pigri) per leggere il testo originale dell'accordo.
Solo per fare due esempi:
*
PRIMO: MACRON ha dichiarato che: "I centri sorvegliati di accoglienza in Ue su base volontaria vanno fatti nei Paesi UE di primo ingresso, quindi sta a loro dire se sono candidati ad aprire questi centri"; il che è in palese contrasto con il dettato dell'art.6 dell'accordo, il quale prevede che i detti centri saranno "istituiti negli Stati membri dell'UE", senza minimamente precisare che si debba trattare <<solo>> degli "Stati membri dell'UE di PRIMO INGRESSO".
"Ubi lex voluit dixit, ubi nolit tacuit!", per cui l'interpretazione di Macron è assolutamente ERRATA; ed infatti, laddove la disposizione parla genericamente degli "Stati membri dell'UE", si intendono, ovviamente, TUTTI...e non solo quelli che piacerebbero a lui!
Erroneo sarebbe anche, eventualmente il richiamo alla Convenzione di Dublino (Regolamento UE n. 604/2013), la quale provvede solo alla determinazione dello Stato competente per l'esame delle domande di asilo (che è "quello di ingresso"); e che, secondo me, non ha niente a che vedere con i "centri sorvegliati di accoglienza in Ue", di cui al citato art.6, che possono essere istituiti in "qualsiasi Stato membro dell'UE", magari sotto la supervisione di funzionari dello "Stato di ingresso", per il "visto" sul riconoscimento del diritto d'asilo. 
**
SECONDO: CONTE, quindi, pur avendo tutte le ragioni per criticare MACRON, sbaglia, però, nell'asserire che nell'art.12 dell'accordo è previsto il superamento della detta Convenzione di Dublino; ed infatti, tale clausola, recita che: "È necessario trovare un consenso sul regolamento Dublino per riformarlo sulla base di un equilibrio tra responsabilità e solidarietà, tenendo conto delle persone sbarcate a seguito di operazioni di ricerca e soccorso. "
Ed invero, se c'è scritto che << è necessario trovare un consenso>>, è evidente che esso non c'è ancora, e lo si sta semplicemente cercando; il che è cosa ben diversa.
***
TERZO: La MERCKEL sta litigando con Praga e Budapest sul rientro dei migranti secondari, così come pure previsto nell'Accordo; ma non mi soffermo sul punto, perchè lo ritengo secondario.
Per cui, mi verrebbe da esclamare:
"Mon dieu, l'Accord ne soit pas qu'un simple chiffon de papier!!!" (Mio Dio, l'accordo non è solo uno pezzo di carta).

B)
Premesso che il "vaglio" della massa dei migranti sbarcati, ai fini del riconoscimento del "Diritto di Asilo", secondo me, dovrebbe avvenire in TUTTI i Paesi europei, nei centri sorvegliati di accoglienza in Ue, su base obbligatoria e non volontaria, anche così si presenterebbero non pochi problemi; problemi che, per ora, sono in gran parte  teorici, perchè dubito fortemente in un'equa distribuzione in tutta Europa.
Ed infatti:
a) 
Cosa si intende per equa distribuzione?
Quella del totale degli sbarcati, o quella di coloro che, poi, conseguono il diritto di asilo (o diritti assimiliati)?
Sono due cose diverse!
Mi spiego meglio.
Ponendo che, in rapporto al territorio ed alla popolazione, su 1000 sbarcati 600 vengano allocati nei centri sorvegliati di accoglienza italiani e 400 vengano allocati nei centri sorvegliati di accoglienza francesi, e che dei primi 600 solo 10 ottengano il diritto di asilo, mentre, dei secondi  400 ben  20 ottengano il diritto di asilo, si dovranno mantenere le proporzioni iniziali e ricollocare i "rifugiati" nelle due Nazioni in base alle stesse proporzioni, oppure ognuna si dovrà tenere quelli che ha riconosciuto?
b)
Probabilmente, a mio avviso, è buona la seconda ipotesi, perchè, a parte i criteri internazionali su coloro che hanno il DIRITTO DI ASILO, ogni Nazione ha anche criteri nazionali interni di accettazione.
Ed infatti ho rilevato che, generalmente, si pensa che abbiano diritto d'asilo in Italia, così come in tutti gli altri Paesi europei, solo coloro che fuggono da "guerre" o "persecuzioni", in base alla Convenzione di Ginevra del 1951 sui <<rifugiati>> e alle altre convenzioni internazionali; il che è inesatto!
Ed infatti, l'art.10 della nostra Costituzione dice qualcosa di più, sancendo testualmente che: "lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha DIRITTO D'ASILO nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge."
Ne consegue che avrebbero diritto d'asilo in Italia, anche se non fuggono da "guerre" e da "persecuzioni" varie:
- Tutti coloro che vivono in Paesi dove non sono riconosciuti gli stessi diritti democratici riconosciuti ai cittadini italiani, cioè quasi tutta l'Africa... e non solo.
- In particolare, tutte le donne residenti in Paesi dove vige la Sharia, che prevede legalmente minori diritti per il genere femminile.
Questo, almeno "in teoria"!
c)
Oltre ai rifugiati veri e propri, peraltro, vige una forma residuale di protezione per quanti non hanno diritto al riconoscimento dello status di rifugiato, non hanno diritto alla protezione sussidiaria ma non possono essere allontanati dal territorio nazionale in condizioni di oggettive e gravi situazioni personali; viene denominato  permesso di soggiorno per motivi umanitari, e viene rilasciato dal questore a seguito di raccomandazione della Commissione territoriale in caso di diniego, qualora ricorrano "seri motivi" di carattere umanitario come ad esempio motivi di salute o di età, oppure vittime di situazioni di grave instabilità politica, di episodi di violenza o di insufficiente rispetto dei diritti umani, vittime di carestie o disastri ambientali o naturali, ovvero direttamente su richiesta del cittadino straniero. Ha una durata di 2 anni, è rinnovabile, e può essere convertito in permesso di soggiorno per lavoro.
Come dovrebbero essere "ridistribuiti" tali soggetti, a "permesso temporaneo", nei vari Paesi d'Europa?

C)
Infine, anche con riferimento a quanto appena detto sub B9c), ed a prescindere da come i migranti possano essere ridistribuiti in tutta Europa, (prima e dopo del riconoscimento del diritto di asilo e diritti assimilati), si pone un problema molto più generale.
Siamo sicuri che la distinzione tra MIGRANTI POLITICI (cioè che fuggono da guerre, persecuzioni ecc.) e MIGRANTI ECONOMICI sia poi così chiara?
Secondo me, invece, sarebbe fondamentale distinguere anche tra due "diversissime" categorie di MIGRANTI ECONOMICI:
- I MIGRANTI ECONOMICI che vengono in Italia solo per migliorare le loro condizioni economiche, le quali, però, nel loro Paese di origine, sono più che sufficienti per la loro sopravvivenza (come accade anche per i giovani laureati italiani che migrano in USA);
- I MIGRANTI ECONOMICI che vengono in Italia perchè, nel loro Paese di origine, sono del tutto carenti le condizioni per la loro mera sopravvivenza fisica (come nel caso delle carestie, delle desertificazioni di intere aree ecc).
Mentre i primi, se "irregolari",  dovrebbero SEMPRE essere rispediti nel loro Paese di origine, secondo me, i secondi, dovrebbero essere accolti alla stessa stregua di coloro che fuggono da guerre, persecuzioni ecc.; ed infatti, a mio avviso, morire di bombe o di inedia, non fa molta differenza.

D)
Infine, sebbene, per fortuna, siamo ancora MOLTO LONTANI dal trovarci di fronte a tale situazione di emergenza, in quanto la percentuale di immigrati in Italia è ancora abbastanza bassa (pare circa il 7%), occorre comunque porsi il problema di come contenersi se, nel tempo medio lungo, l'afflusso di immigrati dovesse divenire eccessivo.
Ed infatti, non c'è dubbio che, entro una certa misura, un afflusso "regolare", o, quantomeno, ben "gestito", di immigrati può addirittura risultare una risorsa per l'Italia e per l'Europa; semprechè, però, si abbia una valida politica di integrazione, cosa che, invece (soprattutto in Italia) manca completamente.
Ma se, nel tempo medio lungo, l'afflusso di immigrati dovesse divenire "davvero" eccessivo, sia in ordine alle risorse disponibili, sia in ordine all'offerta occupazionale, si porrà il problema di come arrestare i flussi; ammesso che la cosa sia concretamente possibile.
Secondo me non è un problema attuale...ma bisogna pensarci per tempo!

 








 

anthonyi

Citazione di: paraffo il 01 Luglio 2018, 11:46:19 AM
Da nuovo utente (1° post) ad utente storico: congratulazioni, Eutidemo, per l' esaustiva presentazione del problema!

La prima (ed unica) considerazione che hai provocato in me è stata che non ci siano alternative all' accoglienza, non nel senso che io la auspichi ma nel senso che non ci sono "tappi" che tengano.

Se un uomo ha fame, ha fame e niente può impedirgli di cercare il cibo là dove c'è, a meno di ... ucciderlo.

Siamo, noi Europei, disposti ad uccidere milioni di Africani affamati?

Certo che lo siamo, purchè non si sappia, ben inteso, purchè se ne occupi qualcun altro. Chi? Altri africani, chi sennò? Basta pagarli. Come ? Reinvestendo una piccola parte delle risorse, che noi rubiamo loro, in armi e mazzette ... Insomma, "Aiutiamoli a casa loro", questo vuol dire, in realtà: "Aiutiamoli a scannarsi fra loro"!

Triste? Tristissimo, ma così va (e sempre andrà) il mondo: vita mea, mors tua. :'(

Un saluto di benvenuto a paraffo nel Forum, se un uomo ha fame ha due modi per cercare cibo, produrlo da se oppure organizzarsi per prenderlo da chi si è già organizzato per produrlo. Naturalmente si tratta di una metafora, tutti i migranti che vengono qui non possono farlo per fame perché avendo avuto la disponibilità dei 5000 dollari necessari a pagare il viaggio, evidentemente il cibo potevano pagarselo. Quelli veramente affamati rimangono nei loro paesi, tra gli stenti, e purtroppo sono tanti, sono tanti perché le politiche di aiuto umanitario di tipo alimentare e sanitario organizzate(realizzate dai paesi occidentali), unite allo sviluppo economico africano (Promosso dai paesi occidentali), che non è mai stato così forte come negli ultimi anni, ha realizzato tassi di sopravvivenza per le popolazioni africane mai raggiunti prima.
Se volevamo realmente uccidere milioni di africani per evitare che ci creassero problemi bastava lasciarli al loro equilibrio naturale, fatto di epidemie e carestie, nel quale vivevano da sempre.
Un augurio di buona discussione nel forum.

Eutidemo

Caro Anthony,
tu fai una osservazione assolutamente LOGICA, scrivendo che: "...i migranti che vengono qui non possono farlo per fame perché avendo avuto la disponibilità dei 5000 dollari necessari a pagare il viaggio, evidentemente il cibo potevano pagarselo."
Al riguardo, quindi, mi sono sentito in dovere di fare qualche indagine, da cui è emerso quanto segue:
1)
In molti casi sono le stesse organizzazioni criminali internazionali a pagare il viaggio, in combutta con la criminalità nostrana.
Il che avviene, in genere, per:
- il traffico dei lavoratori in nero a basso prezzo (quasi schiavi);
- la tratta delle prostitute, in particolar modo nigeriane.
In entrambi i casi, in genere, i migranti sono dei morti di fame attratti dall'idea di un viaggio gratis nella "terra del bengodi"; dove viene loro ingannevolmente promesso un lavoro regolare e ben retribuito.!
2)
L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha poi accertato che, invece, quando manchi il collegamento per un impiego con la criminalità nostrana: "Molti migranti sono costretti a vendere i propri organi, per pagare la traversata dall'Africa all'Europa".
Al riguardo, qui potete trovare ulteriori fonti documentate al riguardo:
http://espresso.repubblica.it/inchieste/2017/10/04/news/la-tratta-dell-orrore-cosi-i-migranti-si-vendono-gli-organi-per-poter-scappare-1.311143
e
http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2016/08/01/news/traffico_di_organi_un_affare_da_1_4_miliardi-145012463/
3)
Infine ci sono effettivamente alcuni, ma sembra che siano la minoranza, che hanno effettivamente proprie disponibilità finanziarie per venire in Italia; ma, in tal caso, in genere ci vengono in aereo e con un visto turistico (che costa loro molto meno di 5000 euro)...per poi darsi "alla macchia". 
In ogni caso, prendete le notizie che qui ho fornito, con cauto beneficio d'inventario; perchè, a quello che ho visto, al riguardo a tutt'oggi non si hanno notizie veramente CERTE! :(

anthonyi

Citazione di: Eutidemo il 02 Luglio 2018, 13:20:59 PM
sono le stesse organizzazioni criminali internazionali a pagare il viaggio, in combutta con la criminalità nostrana.[/size]


... e con le ONG direi io, e si perché il passaggio fondamentale di questi viaggi criminali lo svolgevano proprio loro.
Un saluto.

Eutidemo

Citazione di: anthonyi il 02 Luglio 2018, 14:01:56 PM
Citazione di: Eutidemo il 02 Luglio 2018, 13:20:59 PM
sono le stesse organizzazioni criminali internazionali a pagare il viaggio, in combutta con la criminalità nostrana.[/size]


... e con le ONG direi io, e si perché il passaggio fondamentale di questi viaggi criminali lo svolgevano proprio loro.
Un saluto.

Può darsi, ma, per ora, penalmente non è emerso niente!

Eutidemo

GENIALITA' STRATEGICA
L'alleanza tattico-ideologica con gli altri nazionalpopulisti europei, si sta rivelando per l'Italia una vera e propria disfatta strategica su tutta la linea.
Ed infatti, a seguito del vertice di Bruxelles:
- non solo non siamo riusciti ad ottenere una ridistribuzione "obbligatoria" dei migranti negli altri Paesi europei;
- ma, per giunta, rischiamo pure che ci rimandino indietro i migranti di cui ci eravamo furbescamente "sbarazzati" facendoli "irregolarmente" filtrare nel resto d'Europa.
Non so se sia vero quello che dicono i nazionalpopulisti tedeschi, e, cioè, che ben 450.000 dei 650.000 "irregolari" della cui presenza in Italia si lamentano i nazionalpopulisti nostrani, in realtà sono finiti in Germania; però è certo, dati alla mano, che circa i DUE TERZI di tutti i migranti affluiti in Europa, sono stati effettivamente accolti dalla Germania.
Comunque sia, il vero PARADOSSO, è che è stata proprio la Merkel, odiata dai nazionalpopulisti nostrani,  a difendere fino ad ora le posizioni "migratorie" italiane, a fronte delle pretese antitaliane del nazionalpopulista tedesco Seehofer, che, invece, finora era idoltratato dai nazionalpopulisti nostrani; non a caso, pare che Salvini si stia per incontrare con quest'ultimo, per cercare di risolvere "amichevolmente" la faccenda, tra nazionalpopulisti.
Vedremo come.
Sembra che il "premio di consolazione" che otterrà l'Italia, sarà solo quello di una maggiore cooperazione europea nella "difesa" dei nostri confini marittimi; cosa che già da vent'anni ci promettono, ma che non si capisce bene come effettivamente realizzare, se non mettendo a maggior rischio di naufragio le imbarcazioni dei migranti, e/o spedendoli nei lager libici (ma, per questo, in fondo basta girare la testa dall'altra parte).
E i rimpatrii?
Nel 2017, tra rimpatrii volontari e i forzosi l'Italia ne ha effettuati circa 20 mila, cioè, circa 54 al giorno (un po' pochi, in effetti); in sede elettorale, Salvini promise: "Appena vado al governo ne mando a casa 100 al giorno".
Al governo ci sta da circa un mese, ma, a quanto pare, i rimpatriati sono stati circa una trentina: cioè, circa 1 al giorno! (il Viminale, però, a tutt'oggi non fornisce ancora dati ufficiali).
:DCHAPEAU :D

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