Il problema delle armi in USA

Aperto da Eutidemo, 27 Maggio 2022, 13:38:23 PM

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Eutidemo

Il problema delle armi in USA, scaturisce  dalle diverse versioni del famoso ed arcaico "secondo emendamento" della costituzione americana; o meglio, soprattutto dalle "maiuscole" e dalle "virgole" delle diverse "riproduzioni" dell'unica originaria versione.
Cerchiamo di capire quali.
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Come scrive Marlene McGuirl: "The second amendment's capitalization and punctuation are not uniformly reported; another version has four commas, after "militia," "state," and "arms." Since documents were at that time copied by hand, variations in punctuation and capitalization are common, and the copy retained by the first Congress, the copies transmitted by it to the state legislatures, and the ratifications returned by them show wide variations in such details" (Letter from Marlene McGuirl, Chief, British-American Law Division, Library of Congress, 29 ottobre 1976).
Cioè, "Le maiuscole e la punteggiatura del secondo emendamento non sono riportate in modo uniforme; un'altra versione ha quattro virgole, dopo "milizia", "stato" e "armi". Poiché i documenti erano allora copiati a mano, le variazioni di punteggiatura e di maiuscole sono frequenti, e la copia conservata dal primo Congresso, le copie da esso trasmesse ai legislatori statali e le ratifiche da loro restituite mostrano ampie variazioni in tali dettagli".
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Ed infatti, la copia originale manoscritta da William Lambert, recita testualmente:
"A well regulated Militia, being necessary to the security of a free State, the right of the people to keep and bear Arms, shall not be infringed." ("Una Milizia ben regolata, essendo necessaria alla sicurezza di uno Stato libero, il diritto del popolo di detenere e portare Armi, non sarà infranto").
L'emendamento approvato dagli Stati Uniti ed autenticato dal segretario di Stato Thomas Jefferson recita invece: "A well regulated militia being necessary to the security of a free state, the right of the people to keep and bear arms shall not be infringed." ("Essendo necessaria alla sicurezza di uno stato libero una ben organizzata milizia, il diritto dei cittadini di detenere e portare armi non potrà essere infranto.")
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In entrambi i casi, però, in USA, ci sono i sostenitori di due diversi tipi di interpretazioni (più o meno suffragate dalle maiuscole e dalla virgole delle diverse riproduzioni del testo originario):
a)
I sostenitori della così detta interpretazione dei diritti "collettivi", ritengono che il "Secondo Emendamento" tuteli esclusivamente il diritto di portare armi nel contesto di milizie ben regolamentate per la difesa nazionale da parte di un invasore.
b)
I sostenitori della interpretazione del diritto "individuale", invece, ritengono che il "Secondo Emendamento" tuteli anche  il "diritto" di possedere armi da fuoco, a qualsiasi cittadino americano, in difesa della propria incolumità.
E quest'ultima è la tesi prevalente, anche in ambito giudiziario!
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Sotto un profilo semantico e sintattico, secondo me, poichè la frase inizia con un "gerundio causale" ("Essendo necessaria alla sicurezza di uno stato libero una ben organizzata milizia"), la seconda parte della frase mi sembra essere soltanto la subordinata e derivata "condicio sine qua non" per garantire tale sicurezza; e, cioè, il diritto dei cittadini di detenere e portare armi (ma solo in funzione della sicurezza nazionale, non della propria).
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D'altronde, storicamente, in molti Paesi ci sono stati due diversi tipi di forze armate:
- l'"esercito regolare", composto da "soldati", ovviamente dotati dei necessari armamenti;
- la "milizia nazionale", composta da "cittadini" dotati anch'essi dei necessari armamenti, ma solo nel contesto di milizie ben regolamentate per la difesa nazionale.
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Il che, ovviamente, non vuol dire che in tutti gli altri Paesi del mondo (come il nostro) sia "inibito" l'uso di armi da fuoco ai cittadini; vuol dire soltanto che tale uso viene consentito per "concessione" dello Stato, e non per il "riconoscimento" di un "diritto costituzionale" e "naturale" del cittadino a possedere armi.
Questo fa una grande differenza, perchè consente allo Stato di concedere il "porto d'armi" soltanto a ben precise condizioni, e con ben determinate limitazioni ed esclusioni; come, appunto, accade in Italia.
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L'ambiguo secondo emendamento USA, invece, che sembra promiscuamente riconoscere ai cittadini il diritto ad usare le armi sia per "difesa personale" che per una eventuale ed ipotetica "difesa collettiva" (milizia), comporta l'ulteriore "gravissimo" difetto di consentire la vendita ai privati anche di alcuni micidiali tipi di armi da guerra!
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Al riguardo, infatti, occorre tenere presente che, almeno per quanto concerne le "armi leggere" (pistole e fucili), le loro funzioni sono sostanzialmente tre:
- difesa personale:
- caccia agli animali selvatici o difesa dagli stessi;
- sport del tiro (nome sotto cui si celano le discipline del tiro a segno e del tiro a volo)
Tale SPORT ha fatto la sua comparsa ai Giochi olimpici sin dalla prima edizione, facendo parte del programma olimpico ad ogni edizione (eccezion fatta per Saint Louis 1904 e Amsterdam 1928).
Nel medagliere, su 68 Nazioni, noi siamo quarti in classifica, dopo USA URSS e Cina.
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La quasi totale quantità di proiettili sparati da armi da fuoco "regolari" nel 2019 è stato per uso sportivo e su bersagli inerti (se non ricordo male, circa il 98%, però non ricordo la fonte); per cui dire che le armi da fuoco leggere servono solo per uccidere, è una colossale stupidaggine!
Sarebbe come dire che chi si compra un arco o un giavellotto, lo fa per infilzare qualcuno, invece che per partecipare ad una competizione sportiva.
L'uso principale che si fa delle armi da fuoco "leggere", infatti, (almeno in tempo di pace) è tipicamente sportivo e/o ludico.
E' drasticamente diminuito l'uso di armi da fuoco anche da parte dei criminali!
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Ma è qui che "casca l'asino" per quanto riguarda gli USA!
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Ed infatti, sia per la difesa personale, sia per la caccia, sia per il tiro sportivo, in tutto il mondo (USA compresi) si usano esclusivamente:
a)
Armi ad "incameramento manuale del successivo proiettile".
Quali:
- fucili "bolt action" (cioè ad otturatore girevole scorrevole);
- fucili "a leva" (come il famoso Winchester);
- fucili "a pompa" (con canna ad anima liscia)
Statisticamente, le "stragi" che sono state effettuate con tali tipi di armi, costuiscono una esigua minoranza del totale, perchè:
- hanno tutte un "rateo di tiro" piuttosto contenuto (dopo i primi colpiti tra la folla, gli altri hanno tempo di fuggire);
- hanno caricatori poco capienti, e che, cioè, si esauriscono prima.
b)
Armi "semiautomatiche".
Le quali, spesso, in TV vengono confuse con quelle "automatiche"; mentre invece sono una cosa diversa.
Ed infatti, un'arma semiautomatica scarrellante usa l'energia ricavata dallo sparare un colpo per caricare automaticamente la cartuccia successiva; generalmente questa forza è impiegata attraverso il meccanismo di massa battente (anche nella sua versione di otturatore telescopico) o tramite il meccanismo di azionamento a rinculo, ovvero anche quello a gas.
Ma, in tutti questi casi, ogni volta che si vuole sparare, bisogna necessariamente premere di nuovo il grilletto!
Anche in questo caso, statisticamente, le "stragi" che sono state effettuate con tali tipi di armi, costuiscono una minoranza del totale, perchè:
- hanno tutte un "rateo di tiro" piuttosto contenuto (dopo i primi colpiti tra la folla, gli altri hanno tempo di fuggire);
- hanno caricatori poco capienti, e che, cioè, si esauriscono prima.
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Diversamente, sia per la difesa personale, sia per la caccia, sia per il tiro sportivo, in tutto il mondo (USA compresi) non si usano mai le "armi automatiche", per le ragioni che ora mi accingo ad esporre.
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c)
Armi "automatiche".
Tecnicamente la differenza tra le armi "semiautomatiche" e quelle "automatiche" consiste in una diversa organizzazione della catena di scatto.
Cioè:
- nelle "armi semiautomatiche", ogni volta che l'otturatore arretra durante la fase di sparo, il dispositivo di percussione viene intercettato e bloccato in posizione armata, per cui il successivo avanzamento dell'otturatore non cambia lo stato di armamento del percussore, che per essere liberato per effettuare una nuova azione di sparo deve essere di nuovo intercettato dagli elementi della catena di scatto durante il rilascio del grilletto, il quale potrà nuovamente liberare il dispositivo di percussione solo dopo essere stato premuto nuovamente.
- nelle "armi automatiche", invece, una volta premuto il grilletto viene liberato il dispositivo di percussione che non viene più intercettato per essere bloccato in posizione armata durante la fase di ritorno dell'otturatore finché non viene rilasciato il grilletto stesso, per cui, senza dover premere nuovamente ogni volta il grilletto, l'arma continua a sparare da sè "a volontà".
Cioè, come si suol dire "A RAFFICA!"
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Ciò premesso, non ci vuole un "oplologo" per capire che armi del genere vanno benissimo (si fa per dire) in guerra, ma sono assolutamente eccessive, pericolose e ridondanti:
- per la difesa personale:
- per la caccia agli animali selvatici o difesa dagli stessi;
- per lo sport del tiro (nome sotto cui si celano le discipline del tiro a segno e del tiro a volo)
Anzi, in quest'ultima caso, non hanno proprio senso!.
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Non a caso la stragrande maggioranza delle stragi avviene a seguito dell'uso di "armi automatiche" (dette anche "d'assalto); ed infatti, in pochi secondi, tali armi posso annientare tutti i componenti di una piccola folla, prima che facciano in tempo a disperdersi.
Ed infatti, si tratta di vere e proprie "armi da guerra", che non possono avere altra finalità se non quella di perpetrare un massacro in una trincea nemica!
                                        CONCLUSIONE
Ciò premesso, e tornando al secondo emendamento: "Essendo necessaria alla sicurezza di uno stato libero una ben organizzata milizia, il diritto dei cittadini di detenere e portare armi non potrà essere infranto", a questo punto possiamo notare che tale disposto di legge:
- è ormai divenuto anacronistico;
- anche a volerlo preservare così com'è, bisognerebbe "necessariamente" precisare a quale tipo di armi esso può fare riferimento.
Ed infatti, a ben vedere, se lo si prende alla lettera, visto che anche un missile atomico è un'"arma", allora "il diritto dei cittadini di detenere e portare anche armi atomiche non potrebbe essere infranto."
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E poichè da tale ragionamento "ex absurdo" si deduce inevitabillmente che il secondo emendamento non può essere preso alla lettera, ne discende che è necessario precisare a quale tipo di armi esso può fare riferimento; escludendo, quindi, la possibilità di possedere "armi da guerra", dalla bomba atomica ai fucili e alle pistole "a raffica".
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Poi, ovviamente, oltre a tale "limitazione oggettiva" del tipo di arma acquistabile privatamente (escludendo quelle che possono provocare maggiori stragi), occorrerebbe prevedere anche delle "limitazioni soggettive"; cioè sottoponendo i potenziali detentori di porto d'armi, ad appositi "test" di pericolosità (psichiatrici, tossicologici ecc.), come avviene qui in Italia.
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