IL POPOLO (secondo Conte)

Aperto da Eutidemo, 08 Novembre 2018, 13:51:55 PM

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0xdeadbeef

Citazione di: InVerno il 15 Novembre 2018, 20:14:14 PMSiccome non voglio sabotare il topic ti rispondo con questo articolo (credo di aver capito tu conosca l'inglese?) che sono sicuro ti piacerà visto che parla anche di software. Peraltro trovo la definizione di "capitalismo antropico" e "capitalismo truccato" (traduco così gimmick) estremamente calzante. https://www.edge.org/response-detail/26756


Ciao Inverno
Sì, mi è piaciuto ma purtroppo ritengo occorra una conoscenza della lingua inglese pressochè perfetta per comprenderlo
appieno in tutte le "sfumature" (e la mia perfetta non lo è).
Dunque, capitalismo "antropico" o "truccato"...Il capitalismo, truccato lo è fin dai primordi, cioè da quando il
reverendo Adam Smith disse, sulla scia dei Fisiocratici francesi, che bastava seguire la propria innata tendenza
all'utile ed al piacere perchè questo utile e piacere individuali fossero anche utile e piacere collettivo.
Diceva, in sostanza, che una non meglio identificata "mano invisibile" avrebbe provveduto allo scopo (di aggiustare
gli impulsi individuali al fine del bene della collettività).
Diciamo, anzi, che in quel caso non tanto di "capitalismo" dovremmo parlare quanto di "liberalismo" (il capitalismo
ha tutto sommato una storia ben più antica e generica).
Aspetto piuttosto di sentire da te (che mi pare abbia ben meglio di me compreso quel che l'articolo vuol dire) un
qualche commento...
saluti

InVerno

Beh in effetti più che la conoscenza della lingua serve un piccolo addendum sul pensiero dei fratelli Weinstein,che personalmente ritengo tra i più brillanti intellettuali di sinistra USA.
Per capitalismo antropico intende quello che da altre parti è chiamato "capitalismo di relazione" , quello che tralaltro in Italia resiste tramite le PMI e che molti "mercatisti" indicano come il "bubbone". Ma era il modello di capitalismo degli anni 60\70 in tutto il mondo. Per capitalismo truccato, intende quel capitalismo che non si è arreso al fatto che le crescite esponenziali sono destinate alla fine, e quindi inventa qualsiasi espediente (gimmick appunto) per non confrontarsi con la realtà, irrogando denari, facendo debito, società offshore, etcetc. che è quello prevalente dagli anni 80 in poi.  Qui sta il problema di "make america great again" che annuncia un ritorno al capitalismo anni 60, dimenticandosi che quegli indici di crescita non sono più disponibili. Il punto dell'articolo mi sembra condivisibile, si è passati dalla competenza nel lavoro ripetitivo, all'opportunità per i "geni", perchè la compentenza nel lavoro è passata ai software, e ciò che conta oggi è solo il guizzo del genio, che però è limitato a pochissimi. Segue tralaltro una misconosciuta teoria degli anni 60, quella della "singolarità scientifica", che poi verrà ripresa dalla singolarità tecnologica. Ovvero la saturazione delle posizioni apicali dovuto all'istruzione di massa e al perbenismo universitario. Qui bisogna capire perchè l'ascensore sociale è bloccato al piano terra, e parte del problema è il mercato, ma un altra parte del problema è che le posizioni apicali non sono disponibili per tutti. Ad un certo punto i privati si sono accorti che per pagare un laureato avrebbero dovuto sborsare cifre a sei zeri, e qualcuno ha deciso ha deciso di svalutare la competenza (negli USA è accaduto nel 93), ma questo ha provocato una sovraesposizione delle posizioni apicali, e un collasso gerarchico. Oggi ci lamentiamo che i laureati lavorano al mcdonald, e nel frattempo non si trova un tornitore tra Brescia e Bergamo. Il problema è complesso, ma dal mio punto di vista innanzitutto va smontata l'idea che la crescita esponenziale e continua sia disponibile, perchè continuare a ripeterlo tramite promesse roboanti non fa altro che ingrassare chi sa promettere senza prendersi responsabilità. La crescita è finita, chi la vuole vada nei paesi "in via di crescita", noi dobbiamo sviluppare aspettative diverse per il futuro. Salvo non voler radere al suolo l'europa di nuovo, per poi avere nuovi margini di crescita.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Jacopus

@inverno. Molte cose che scrivi sono condivisibili ma sul concetto di crescita ho delle obiezioni da fare. Sempre connesse con il livello di progresso culturale di una comunità. Nell'ultimo numero de "le scienze si parla di una piccola impresa di 4 neolaureati la biovecblok. Hanno inventato un batterio Omg, chiamato Atlas, che si può diffondere nell'organismo delle zanzare anophele e renderle meno aggressive e meno prolifiche.
Se viceversa insistiamo nel produrre scarpe e costruire case allora hai perfettamente ragione.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

anthonyi

Citazione di: Ipazia il 16 Novembre 2018, 12:57:29 PM
Il populismo nasce dalla rivolta contro le elite dominanti.

Sicuramente appare così nelle intenzioni del popolo, poi però bisogna vedere cosa ne fanno i leader populisti di questo intento. In Italia abbiamo inventato il Gattopardismo che è un modo di essere populisti per far si che nulla cambi.
Poi c'è il problema che quando i leader populisti hanno rovesciato le elite si sostituiscono ad esse e bisogna vedere se le cose migliorano, purtroppo l'esperienza è che normalmente peggiorano, come stiamo vedendo in questi mesi in Italia.

0xdeadbeef

Citazione di: InVerno il 16 Novembre 2018, 15:45:37 PM
Beh in effetti più che la conoscenza della lingua serve un piccolo addendum sul pensiero dei fratelli Weinstein,che personalmente ritengo tra i più brillanti intellettuali di sinistra USA.


Molto interessante...
Dire che la crescita è finita è equivalente a dire che il capitalismo è finito (e io non ne sono convinto...).
Fin dai suoi albori, nel tardo medioevo, il capitalismo "moderno" è contraddistinto dall'espansione; una
espansione prima geografica, poi produttiva ed infine finanziaria.
Ed è chiaro che espansione significa "crescita"; una crescita che è concetto-cardine del capitalismo al
punto che, come chiunque può constatare, sempre e solo di crescita (in termini di PIL) si parla...
Cosa succede se la crescita si ferma? Succedono molte cose, fra le quali l'impossibilità di coniare moneta
in quantità sufficiente (già succede, e già il sistema ha adottato le sue contromisure...).
Ma il concetto di "crescita", nella "weltanschauung" capitalistica, non riguarda solo il PIL. La "crescita"
è un concetto fondamentale che prende le mosse da una precisa legge economica (quella detta delle "economie
di scala"), che letteralmente fonda lo stesso capitalismo come si è venuto a formare dopo il 1989 (crollo del
comunismo), e che personalmente chiamo "mercatismo".
In estrema sintesi, l'economia di scala dice che l'azienda grande produce un certo bene economico ad un costo
necessariamente più basso di una azienda piccola.
Questo il meccanismo che portò, già negli anni 40 del 900, l'economista J.Schumpeter a teorizzare il sorgere
spontaneo dei monopoli (mentre assiteva alla trasformazione dell'economia "fordista" nell'economia delle SpA
proprio a seguito della necessità delle aziende di appoggiarsi al capitale bancario onde "espandersi").
Chiaramente è questo il motivo per cui i "mercatisti" indicano come un bubbone il cosiddetto "capitalismo
di relazione", come acutamente rilevi (ovviamente dal loro punto di vista è economicamente irrazionale).
Piuttosto non vedo nessun "trucco" nel capitalismo, che nella finanziarizzazione segue invece quella che è
un pò la sua "natura".
Non potendo più espandersi geograficamente da ormai qualche secolo, e non potendo più espandersi nei volumi
produttivi (che sono, tra l'altro, stati causa della crisi del 29), il capitalismo si espande nella finanza
(appunto come Schumpeter intuiva dalla trasformazione in SpA), producendo di fatto una enorme mole di moneta
virtuale (non reale, perchè come dicevo non crescendo il PIL questo non si può più fare), di cifre sui debiti
pubblici e via discorrendo.
Trovo quindi che l'articolo pecchi in questo parlare di "trucco" laddove trucco non c'è. E pecchi successivamente
nell'"impelagarsi" in considerazioni che con l'essenza del discorso c'entrano poco (la trasformazione del lavoro;
la scarsa "mobilità" sociale).
saluti

InVerno

@Jacopus. Non so perchè la ritieni un obiezione, quei quattro sono esattamente il tipo di impresa che il mercato riesce ancora a premiare.. il problema sono i loro compagni di classe, numerosi. Voglio dire qui si parla di Bastiglia e qualcuno anche in termini più forti, ma le rivoluzioni a pancia piena non succedono, è per quello che bisorebbe preoccuparsi del funzionamento dell'ascensore sociale, perchè se cade la carota l'asino diventa indomabile..

@Deadbeef. Posizioni condivisibili, il punto è che secondo me ne Shumpeter ne altri del tempo avrebbero potuto immaginare che il prezzo marginale di alcune attività si sarebbe ridotto a zero. Come funziona una economia di scala per un giornale online? Produrre una copia o trenta miliardi di copie ha pressochè lo stesso prezzo.. E man mano che la tecnologia avanza l'economia di scala si riduce in tutte i settori.. buona fortuna a cercare l'occupazione piena in un sistema che diminuisce i posti di lavoro giorno dopo giorno. Cosa diremo agli autisti fra 10 anni? Laureatevi e fate i dottori?
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

0xdeadbeef

Citazione di: InVerno il 16 Novembre 2018, 18:32:27 PM@Deadbeef. Posizioni condivisibili, il punto è che secondo me ne Shumpeter ne altri del tempo avrebbero potuto immaginare che il prezzo marginale di alcune attività si sarebbe ridotto a zero. Come funziona una economia di scala per un giornale online? Produrre una copia o trenta miliardi di copie ha pressochè lo stesso prezzo.. E man mano che la tecnologia avanza l'economia di scala si riduce in tutte i settori.. buona fortuna a cercare l'occupazione piena in un sistema che diminuisce i posti di lavoro giorno dopo giorno. Cosa diremo agli autisti fra 10 anni? Laureatevi e fate i dottori?


Embè, chiaramente mica volevo dire che le trasformazioni del lavoro non sono importanti (ma che con i concetti di
"espansione" e di "crescita" c'entrano tutto sommato poco).
La forza del capitalismo è stata, è e sarà di adattarsi alle situazioni, per cui c'è da scommettere che saprà
adattarsi anche a questi mutamenti (che a noi appaiono grandi, ma che forse non sono più grandi di quanto lo
svoluppo delle macchine non apparisse grande ai nostri nonni).
La forza del capitalismo è stata teorizzata (a mio parere magistralmente, per quanto non lo sopporti...) da
Von Hayek: lo "spontaneo" svilupparsi degli avvenimenti crea sempre e comunque un "ordine".
Ecco, questo "ordine" è assai diverso dal capitalismo classicamente inteso (nel quale poco o nulla era "spontaneo"),
e si coniuga alla perfezione con l'oblio di ogni altro "potere" che non sia quello della Tecnica.
Dal mio punto di vista (e per tornare al tema di questa discussione), il "populismo" o "sovranismo" è il tentativo
(disperato?) di opporsi a tale "ordine".
Nella conclamata evidenza dei grandi squilibri che questo "ordine" crea, emerge l'esigenza di provare a "mediare",
a "controllare" ciò che si sviluppa spontaneamente; emerge cioè l'esigenza di provare a prevedere le "conseguenze
inintenzionali degli atti umani intenzionali" (per usare la terminologia hayekiana).
Non so, vedremo gli sviluppi. Certamente la pancia vuota fa spesso autentici miracoli...
saluti

Ipazia

La pietra tombale sulla sinistra e sull'Europa l'ha calata in Italia il golpe Monti-Napolitano. In quel frangente l'unico partito a votare contro fu la lega. Quando tocca alla destra tutelare gli elettori di sinistra, ovvero il popolo, la china diventa irreversibile. Piuttosto che riciclare questa Europa e questa sinistra mangio pane e cipolla per il resto della mia vita.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

anthonyi

Citazione di: Ipazia il 18 Novembre 2018, 13:53:28 PM
La pietra tombale sulla sinistra e sull'Europa l'ha calata in Italia il golpe Monti-Napolitano. In quel frangente l'unico partito a votare contro fu la lega. Quando tocca alla destra tutelare gli elettori di sinistra, ovvero il popolo, la china diventa irreversibile. Piuttosto che riciclare questa Europa e questa sinistra mangio pane e cipolla per il resto della mia vita.

Ipazia, sinceramente non vedo come nel 2011, il collasso finanziario dello stato, inevitabile senza il Governo Monti, avrebbe tutelato gli elettori di sinistra. Comunque anche la destra ha una cultura sociale, in particolare quella tradizionale Italiana.  Forme di reddito minimo garantito erano nei programmi politici dell'MSI più di 40 anni fa. Il problema è che la destra è soprattutto propaganda, poi bisogna vedere nei fatti cosa concretizza.

Ipazia

I collassi finanziari degli stati sono così ben pilotati, e così ben finalizzati contro classi sociali così ben definite, che quasi quasi viene da sospettare che la mano invisibile abbia delle recondite intenzioni.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

anthonyi

Citazione di: Ipazia il 18 Novembre 2018, 22:46:32 PM
I collassi finanziari degli stati sono così ben pilotati, e così ben finalizzati contro classi sociali così ben definite, che quasi quasi viene da sospettare che la mano invisibile abbia delle recondite intenzioni.

Ipazia, i collassi finanziari avvantaggiano speculatori e grandi operatori nella finanza, danneggiano i risparmiatori e i titolari di redditi fissi, ma non è che sono direzionabili. Se gli avvantaggiati potessero manovrare una crisi stai sicura che lo farebbero sempre, in realtà sfruttano le occasioni che la realtà gli offre. Se vuoi vedere le ragioni della crisi del 2011, basta che vai a vedere i continui sfondamenti del vincolo burocratico del 3 % di deficit del governo Berlusconi.

Ipazia

Citazione di: anthonyi il 19 Novembre 2018, 12:44:33 PM
Citazione di: Ipazia il 18 Novembre 2018, 22:46:32 PM
I collassi finanziari degli stati sono così ben pilotati, e così ben finalizzati contro classi sociali così ben definite, che quasi quasi viene da sospettare che la mano invisibile abbia delle recondite intenzioni.

Ipazia, i collassi finanziari avvantaggiano speculatori e grandi operatori nella finanza, danneggiano i risparmiatori e i titolari di redditi fissi, ma non è che sono direzionabili. Se gli avvantaggiati potessero manovrare una crisi stai sicura che lo farebbero sempre, in realtà sfruttano le occasioni che la realtà gli offre. Se vuoi vedere le ragioni della crisi del 2011, basta che vai a vedere i continui sfondamenti del vincolo burocratico del 3 % di deficit del governo Berlusconi.
Allora diciamo che chi dà le carte (rating, denaro, capitali) ha pure stabilito le regole del gioco e, poichè in questo gioco ci sono prede e predatori, i predatori vincono sempre. Salvo nei rari momenti in cui le prede, coalizzandosi, riescono a sconfiggere i predatori. Se ne esce solo cambiando gioco. O almeno le regole.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

0xdeadbeef

Citazione di: Ipazia il 19 Novembre 2018, 14:43:30 PMAllora diciamo che chi dà le carte (rating, denaro, capitali) ha pure stabilito le regole del gioco e, poichè in questo gioco ci sono prede e predatori, i predatori vincono sempre. Salvo nei rari momenti in cui le prede, coalizzandosi, riescono a sconfiggere i predatori. Se ne esce solo cambiando gioco. O almeno le regole.



Paul Krugman anni fa scrisse un saggio sulle cause della depressione del 2009, le cui ultime righe così recitano (più
o meno, ma me le ricordo anche senza andare a rivedere): "non avete capito niente? Non preoccupatevi, a noi economisti
piace farla inutilmente difficile. L'economia di oggi funziona in questo modo: ci sono un banchiere e un cittadino. Il
banchiere fa al cittadino: ehi, senti, facciamo un gioco, buttiamo in aria dei dadi e vediamo chi vince. Se esce testa
vinco io, se esce croce perdi tu...".
Assolutamente geniale...Krugman (che mi risulta essere un liberale moderato, oltre che Nobel per l'economia) con questo
intende dire che il banchiere può vincere o non vincere (mentre il cittadino perdere o non perdere).
Se va bene il banchiere guadagna montagne di denaro, se va male non perde nulla.
Queste sono le regole del gioco...
saluti

baylham

Il popolo è formato da parti, che sono i cittadini, i quali hanno delle relazioni tra di loro. Effettivamente tra i cittadini c'è un legame, una coerenza, una solidarietà che li divide, li distingue, li separa dai cittadini degli altri popoli.

Ma all'interno del popolo, tra le parti, i cittadini, si ricreano i conflitti e le divisioni. Conflitti e divisioni che il populismo obnubila, ottunde con la sua retorica mistificatrice, ma non riesce e non può annullare. Per questa ragione il populismo non ha nuove regole del gioco da proporre, non ha capacità di innovazione, di rivoluzione, di cambiamento del modello sociale. Il suo orizzonte è rivolto al passato.

Krugman è un economista che apprezzo, i suoi interventi giornalistici sono normalmente interessanti. L'analisi riportata da 0xdeadbeef mi lascia perplesso: chi sono i banchieri, gli amministratori o gli azionisti di una banca? Chi sono i cittadini, i depositanti, gli azionisti o i mutuatari di una banca?

Che il caso sia un elemento fondamentale della realtà non ho dubbi, ma il caso si annoia al gioco dei dadi, il caso inventa nuovi giochi e spariglia i vecchi.

InVerno

#44
Citazione di: baylham il 20 Novembre 2018, 09:08:34 AM
Il popolo è formato da parti, che sono i cittadini, i quali hanno delle relazioni tra di loro. Effettivamente tra i cittadini c'è un legame, una coerenza, una solidarietà che li divide, li distingue, li separa dai cittadini degli altri popoli.

Ma all'interno del popolo, tra le parti, i cittadini, si ricreano i conflitti e le divisioni. Conflitti e divisioni che il populismo obnubila, ottunde con la sua retorica mistificatrice, ma non riesce e non può annullare. Per questa ragione il populismo non ha nuove regole del gioco da proporre, non ha capacità di innovazione, di rivoluzione, di cambiamento del modello sociale. Il suo orizzonte è rivolto al passato.
Forse bisorebbe ragionare su chi più di tutti ha lottato alacremente per la distruzione dei corpi intermedi, chi e cosa, chi ha predicato contro partiti, sindacati, associazioni, autorità..persino il parlamento, seppur in teoria non dovrebbe essere intermedio, ma lo è diventato. Per chi\cosa tutto questo era un "intralcio al proprio svolgimento?", un inutile gabola che rallentava la macchina da guerra capitalista che non ne aveva bisogno perchè in fondo era "autoregolata". Sarà stato Di Maio? Oppure si è trovato il lavoro bello e che fatto e ora si illude di poter parlare direttamente "al popolo" considerandolo come una massa uniforme senza bisogno di intermediazione: ochlos. Io me lo ricordo chi è stato, chi continua a farlo, e che ora si meraviglia che le cose "non vanno".
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

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