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Il nuovo kippur

Aperto da anthonyi, 10 Ottobre 2023, 09:17:30 AM

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anthonyi

Citazione di: niko il 01 Novembre 2023, 22:20:56 PMEh certo che e' un grande merito, nascere ricchi da genitori ricchi in un paese ricco, e chi nasce povero e indigente pure: se lo merita, magari per qualche torto fatto in un'altra vita...

E l'umano ricco medio, ne ha spocchia come se fosse per davvero, un merito...


Tu hai parlato anche di merito di gruppo, cioé di merito che riguarda sia l'individuo, sia coloro che ad esso sono relazionati. Nascere in un certo gruppo non é un merito, ma si prende il merito del gruppo in cui si nasce. Poi c'é anche il merito individuale che consiste nel dimostrare di essere al livello del gruppo in cui si nasce. Il merito é un fatto assolutamente naturale, e non é messo in crisi dall'esistenza di disuguaglianze, che sono anch'esse naturali per la casualità della natura, l'eguaglianza invece é innaturale, un puro artificio ideologico.

niko

Citazione di: anthonyi il 02 Novembre 2023, 02:46:08 AMTu hai parlato anche di merito di gruppo, cioé di merito che riguarda sia l'individuo, sia coloro che ad esso sono relazionati. Nascere in un certo gruppo non é un merito, ma si prende il merito del gruppo in cui si nasce. Poi c'é anche il merito individuale che consiste nel dimostrare di essere al livello del gruppo in cui si nasce. Il merito é un fatto assolutamente naturale, e non é messo in crisi dall'esistenza di disuguaglianze, che sono anch'esse naturali per la casualità della natura, l'eguaglianza invece é innaturale, un puro artificio ideologico.


La differenza nella distribuzione della ricchezza e' il vero scopo del capitalismo, non la ricchezza in se' stessa.

Si ha per avere potere, cioe' per avere piu' dell'altro.

Si produce per avere potere, e per mantenerlo.

Non si puo' proprio concepire la ricchezza, al di fuori della sua sperequazione.

Nel capitalismo, come in qualsiasi altra societa' templare, urbana o di classe.

Ed ecco che il "merito" nasconde solo la necessita', che e' una necessita' formale, quasi logico-matematica: in un sistema sperequato, se la somma dei polli e' quattro, e i pollai sono due, e la distribuzione deve essere sperequata ma non nulla per nessuno dei due, ne consegue che uno ne ha uno, e l'altro ne ha tre. Poi, su questa unica e sola verita', si costruiscono cinque millenni di bugie, fantasie, religioni, filosofie, monumenti, bandiere, frontiere e guerre, per spiegare che se uno ne ha uno, e l'altro ne ha tre, la cosa dipende dal merito.

No, non dipende dal merito.

Dipende dalla somma, e dal fatto che il totale da distribuire era quattro, e il criterio fissato per la distribuzione era sperequato ma non nullo.

La verita' esiste.

E se cambi criterio, e provi a fare due e due, il merito sparisce.

E con esso, i cinque millenni di cazzate.

Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

Ipazia

Passata la demonizzazione mediatica occidentale escono testimonianze di sopravvissuti e militari su cosa è veramente successo il 7 ottobre in Israele nel corso dell'attacco di Hamas. Bastava meno fanatismo islamofobico per rendersi conto che gli attaccanti non disponevano di armi per distruggere rifugi antiatomici e carbonizzare corpi umani. Invece i carri e aviazione israeliani, sì.

Per il regime sionista la vita delle persone vale zero. Siano arabi o ebrei, in Israele, Gaza o Cisgiordania.

Haaretz non esita, a differenza degli zerbini filosionisti occidentali, a parlare di regime fascista.

https://www.invictapalestina.org/archives/49621
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

anthonyi

Adesso addirittura la mattanza del 7 ottobre sarebbe un'invenzione del governo israeliano, praticamente Netanyahu si sarebbe sparato da solo sugli attributi facendo fare una figuraccia al suo esercito, e per cosa poi? Per avere la rogna di dover andare a cacciare quelli di hamas dai buchi sotterranei dove sono rintanati e poi ritirarsi ignominiosamente dalla politica?
Certo che ne hanno di fantasia i propagandisti di hamas.
Parlando di cose serie, Sembra che stanotte un paio di missili partiti dallo Yemen, in direzione Israele, siano stati intercettati dalla difesa dell'arabia Saudita. I sauditi hanno voluto togliere agli americani anche il fastidio di doverli intercettare loro, credo che questo fatto dica tutto sull'evolversi delle relazioni del gigante Saudita con Israele. E' vero che la Giordania ha ritirato l'ambasciatore, ma la Giordania conta quanto il due di briscola. 

InVerno

#229
Citazione di: Ipazia il 02 Novembre 2023, 09:43:24 AMPassata la demonizzazione mediatica occidentale escono testimonianze di sopravvissuti e militari su cosa è veramente successo il 7 ottobre in Israele nel corso dell'attacco di Hamas. Bastava meno fanatismo islamofobico per rendersi conto che gli attaccanti non disponevano di armi per distruggere rifugi antiatomici e carbonizzare corpi umani. Invece i carri e aviazione israeliani, sì.

Per il regime sionista la vita delle persone vale zero. Siano arabi o ebrei, in Israele, Gaza o Cisgiordania.

Haaretz non esita, a differenza degli zerbini filosionisti occidentali, a parlare di regime fascista.

https://www.invictapalestina.org/archives/49621
A parte il fatto che era chiaro che ci sarebbe stata una strumentalizzazione propagandistica (così come Hamas spaccia parcheggi per ospedali, e anche lì molti ci sono cascati) e che era necessario attendere per verifiche più puntuali..tuttavia mi sono fermato qui:

le loro forze armate non erano ancora entrate in molte, se non nella maggior parte, delle aree liberate dalla Resistenza ed erano ancora impegnate in scontri armati con loro su più fronti.

Patetica e disgustosa scelta lessicale, "aree liberate" dalla nientepopodimeno che "Resistenza" maiuscolo (l'ANPI ha preparato le coccardine sta volta?). A volte basta tanto così per sputtanarsi da soli e far capire, anche a chi non ha strumenti per verificare ciò che viene scritto, che di imparzialità ve ne è ben poca, e che quindi conviene chiudere la pagina. Non so chi non so dove non mi ricordo, ha tirato fuori Mandela per l'assonanza con l'apartheid sudafricana, niente di più assurdo: Mandela indicò chiaramente che gli unici atti disponibili alla resistenza erano di sabotaggio e che le vite umane andavano rispettate fatto salvo per l'autodifesa. Non è questione di bon ton, è questione che Mandela ha vinto la sua lotta e Hamas la perderà, è questione che a Mandela si intitolano le piazze e ad Hamas gli obitori, e il motivo è molto semplice: ad Hamas non frega niente della Palestina, come scritto nella sua "costituzione" al primo articolo, è interessato al massacro degli israeliani, ndocojo cojo.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

niko

Citazione di: InVerno il 02 Novembre 2023, 10:25:18 AMA parte il fatto che era chiaro che ci sarebbe stata una strumentalizzazione propagandistica (così come Hamas spaccia parcheggi per ospedali, e anche lì molti ci sono cascati) e che era necessario attendere per verifiche più puntuali..tuttavia mi sono fermato qui:

le loro forze armate non erano ancora entrate in molte, se non nella maggior parte, delle aree liberate dalla Resistenza ed erano ancora impegnate in scontri armati con loro su più fronti.

Patetica e disgustosa scelta lessicale, "aree liberate" dalla nientepopodimeno che "Resistenza" maiuscolo (l'ANPI ha preparato le coccardine sta volta?). A volte basta tanto così per sputtanarsi da soli e far capire, anche a chi non ha strumenti per verificare ciò che viene scritto, che di imparzialità ve ne è ben poca, e che quindi conviene chiudere la pagina. Non so chi non so dove non mi ricordo, ha tirato fuori Mandela per l'assonanza con l'apartheid sudafricana, niente di più assurdo: Mandela indicò chiaramente che gli unici atti disponibili alla resistenza erano di sabotaggio e che le vite umane andavano rispettate fatto salvo per l'autodifesa. Non è questione di bon ton, è questione che Mandela ha vinto la sua lotta e Hamas la perderà, è questione che a Mandela si intitolano le piazze e ad Hamas gli obitori, e il motivo è molto semplice: ad Hamas non frega niente della Palestina, come scritto nella sua "costituzione" al primo articolo, è interessato al massacro degli israeliani, ndocojo cojo.



Eh certo, la resistenza se non e' fatta secondo la morale e le regole di guerra occidentali non e' resistenza...

Della serie: i luoghi del mondo in cui noi esseri superiori e sommamente invidiabili dovremmo insegnare e catechizzare di meno, e levarci dai coglioni di piu'...

Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

Jacopus

CitazionePatetica e disgustosa scelta lessicale, "aree liberate" dalla nientepopodimeno che "Resistenza" maiuscolo (l'ANPI ha preparato le coccardine sta volta?). A volte basta tanto così per sputtanarsi da soli e far capire, anche a chi non ha strumenti per verificare ciò che viene scritto, che di imparzialità ve ne è ben poca, e che quindi conviene chiudere la pagina. Non so chi non so dove non mi ricordo, ha tirato fuori Mandela per l'assonanza con l'apartheid sudafricana, niente di più assurdo: Mandela indicò chiaramente che gli unici atti disponibili alla resistenza erano di sabotaggio e che le vite umane andavano rispettate fatto salvo per l'autodifesa. Non è questione di bon ton, è questione che Mandela ha vinto la sua lotta e Hamas la perderà, è questione che a Mandela si intitolano le piazze e ad Hamas gli obitori, e il motivo è molto semplice: ad Hamas non frega niente della Palestina, come scritto nella sua "costituzione" al primo articolo, è interessato al massacro degli israeliani, ndocojo cojo.
Ciao Inverno. Non ho voglia di riguardarmi 16 pagine di discussione, ma è possibile che il paragone Sudafrica-Israele l'abbia tirato fuori il sottoscritto. La situazione è ovviamente diversa da molti punti di vista, ma lo sfondo è quello di una distinzione netta fra "popolo eletto" e "gli altri". Bisognerebbe ricordare come agli ebrei scampati dai campi di sterminio, invece di donare le case dei tedeschi o degli italiani, furono donate le case dei palestinesi, a cui furono confiscate, con accluso "invito" ad andare a vivere nei campi profughi.
La differenza sostanziale con il Sudafrica fu che lì, i bianchi (anche a causa della percentuale demografica molto bassa, rispetto ai neri) presero consapevolezza delle azioni orrende che avevano commesso, mentre gli israeliani, in perfetto stile manicheo, continuano a invocare la "guerra contro il male" (ma guarda un pò, che creatività!). Bisognerebbe, proprio perchè la situazione è analoga, guardare a quegli esperimenti che si rifanno alla "Commissione per la Verità e la riconciliazione" di Mandela e D. Tutu, che non sono assenti neppure in Israele-Cisgiordania, ma sono praticati da una minoranza della società arabo-israeliana, mentre in Sudafrica divennero un movimento imponente e di massa, con bianchi che avevano ucciso neri per strafottenza e che piangevano come bambini di fronte ai loro parenti. Tutto sta nel riconoscimento dell'altro, nel superamento degli stereotipi, nel dirsi che non esiste un male ed un bene tutti da una parte (polarizzazione). In tutto ciò anche la lotta alle diseguaglianze, senza voler far miracoli, ha il suo peso perchè quelle diseguaglianze, in una situazione già così conflittuale, sono benzina gettata su una foresta colpita dalla siccità.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

anthonyi

Citazione di: niko il 02 Novembre 2023, 13:03:49 PMEh certo, la resistenza se non e' fatta secondo la morale e le regole di guerra occidentali non e' resistenza...

Della serie: i luoghi del mondo in cui noi esseri superiori e sommamente invidiabili dovremmo insegnare e catechizzare di meno, e levarci dai coglioni di piu'...


Infatti quando uccide di proposito persone inermi non é resistenza. La resistenza si concepisce contro una forza militare, nei confronti della quale puoi predisporre qualsiasi trabocchetto nell'ambito del concetto di resistenza. Ma se sfoghi la tua violenza su persone che non possono difendersi, oltre che vile, sei anche criminale. 

Jacopus

Faccio presente che l'esercito israeliano è direttamente o indirettamente responsabile della morte di migliaia di bambini, anche in luoghi come la Cisgiordania dove non è avvenuto alcun attacco di Hamas. In Cisgiordania, dall'inizio dell'anno sono morti 28 bambini palestinesi per mano di Israele, mentre a Gaza sono ormai più di 2000. Insomma è la solita legge già applicata dalla Wehrmacht: "per ognuno dei nostri, 10 dei loro" (ma forse qui i discepoli hanno superato i maestri, visto che il rapporto ormai è superiore a quello di 1 a 10).
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

InVerno

Citazione di: niko il 02 Novembre 2023, 13:03:49 PMEh certo, la resistenza se non e' fatta secondo la morale e le regole di guerra occidentali non e' resistenza...

Della serie: i luoghi del mondo in cui noi esseri superiori e sommamente invidiabili dovremmo insegnare e catechizzare di meno, e levarci dai coglioni di piu'...


Non c'è niente di occidentale, anche gli "orientali" se possono diminuiscono l'impatto mediatico delle azioni militari sui civili, quindi si raccontano misericordiosi perchè "hanno dato cibo e acqua", Hamas conosce bene il valore delle vite civili, infatti le usa come propaganda. Non c'è stata alcuna liberazione, e nessuno in buona fede può sostenere che quel tipo di operazione potesse portare ad una. Al contrario, il leader di Hamas dalla sua residenza di lusso qatariota ha qualche giorno fa detto chiaramente "avevamo bisogno del sangue degli anziani e dei bambini (palestinesi) per risvegliare lo spirito rivoluzionario", quindi la "liberazione" era far incazzare gli israeliani (che ci stanno cascando con tutte le scarpe, motivo in più per fermarli) mettere davanti donne e bambini e sperare che questo provochi una guerra su più larga scala dove far intervenire tutti gli arabi nel massacro. Chi più di Hamas conosce il valore delle vite civili? Ed è un valore che intende spendere, spesso e volentieri a favore di telecamera occidentale. Nulla di tutto questo ha a che fare con la resistenza o la liberazione di un paese, sopratutto una che funziona non una delirante, né in europa, né in africa, né in indocina, mai sentito parlare di resistenze che mettevano davanti i civili per incassare mediaticamente la loro morte, come quel padre che manda il figlio a tirare pietre ai soldati. Non è resistenza, è necrofilia islamista, ed è destinata a perdere qualsiasi causa abbia in mente, perchè prima o poi saranno gli stessi che la subiscono a rivoltarsici contro, non puoi liberare un paese mandondola al massacro, ma non saranno i leader di Hamas a rimetterci ma i palestinesi.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

InVerno

#235
Citazione di: Jacopus il 02 Novembre 2023, 14:06:16 PMCiao Inverno. Non ho voglia di riguardarmi 16 pagine di discussione, ma è possibile che il paragone Sudafrica-Israele l'abbia tirato fuori il sottoscritto. La situazione è ovviamente diversa da molti punti di vista, ma lo sfondo è quello di una distinzione netta fra "popolo eletto" e "gli altri". Bisognerebbe ricordare come agli ebrei scampati dai campi di sterminio, invece di donare le case dei tedeschi o degli italiani, furono donate le case dei palestinesi, a cui furono confiscate, con accluso "invito" ad andare a vivere nei campi profughi.
La differenza sostanziale con il Sudafrica fu che lì, i bianchi (anche a causa della percentuale demografica molto bassa, rispetto ai neri) presero consapevolezza delle azioni orrende che avevano commesso, mentre gli israeliani, in perfetto stile manicheo, continuano a invocare la "guerra contro il male" (ma guarda un pò, che creatività!). Bisognerebbe, proprio perchè la situazione è analoga, guardare a quegli esperimenti che si rifanno alla "Commissione per la Verità e la riconciliazione" di Mandela e D. Tutu, che non sono assenti neppure in Israele-Cisgiordania, ma sono praticati da una minoranza della società arabo-israeliana, mentre in Sudafrica divennero un movimento imponente e di massa, con bianchi che avevano ucciso neri per strafottenza e che piangevano come bambini di fronte ai loro parenti. Tutto sta nel riconoscimento dell'altro, nel superamento degli stereotipi, nel dirsi che non esiste un male ed un bene tutti da una parte (polarizzazione). In tutto ciò anche la lotta alle diseguaglianze, senza voler far miracoli, ha il suo peso perchè quelle diseguaglianze, in una situazione già così conflittuale, sono benzina gettata su una foresta colpita dalla siccità.
Gli israeliani non sono tutti sionisti o ultraortodossi, e spesso sono anche atei. Gli abitanti di Gaza non sono composti semplicemente da "disposessati dai coloni" ma (stando ad Hamas) da un buon 50% di emigrati egiziani a cui a quanto pare piace la location. I palestinesi della Cisgiordania non mi sembra abbiano risposto all'appello jihadista (perchè questo è) e ho come il sospetto che questo abbia a che fare con fattori sociologici, magari hanno internet e leggono qualcosa che non sia il bollettino di Hamas, magari hanno più di vent'anni, magari ci tengono ai loro figli più che ad ammazzare gli ebrei, e tante altre cose che si riassumono con: probabilmente non sono ostaggi di Hamas.
Non ho mai capito l'assurda lente di ingrandimento che ha sempre messo questo conflitto in prima\seconda pagina da decenni, ma ora lo capisco. Ventimila morti ? Alcuni conflitti arabo-arabo li hanno fatti in una settimana, ma lì che ci vuoi fare sono i macachi bisogna lasciarli sfogare, vuoi mettere quando è un ebreo ad ammazzare un arabo? Per qualche mese avevamo pensato di fare un giretto in Donbass, quello controllato dai russi intendo, poi la sicurezza assoluta di rimanerci secchi ci ha fatto desistere. La nuvola di giornalisti a Gaza racconta un altra storia, quello è un conflitto buono per i giornali perchè gli inviati tornano vivi, mangiano un panino a Gerusalemme, foto del bambino morto e via con le lacrime-strappa. In Donbass non ci vanno, non vanno in Siria, non vanno in Iraq, non vanno in Nigeria, Gaza invece è il conflitto coi popcorn dove ci si strappa le vesti tutti allegramente sulle malefatte occidentali. Nessuno si sognerebbe di convincere Hamas a desistere, sono i macachi, ma siccome è possibile convincere Israele, daje a Israele. E' il paradosso della tolleranza al contrario, siccome gli Israeliani hanno una società più o meno democratica a loro si chiede ciò che ad un islamico bisogna dire sottovoce, sai mai che si arrabbi, anzi meglio stare zitti.

Ps. Grazie per il rum, sto molto apprezzando!



Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Jacopus

Inverno. Tocchi delle questioni importanti e reali. Ci sono effettivamente tante di quelle guerre fra babbuini e macachi, che muoiono come mosche e noi neanche lo sappiamo. Però i galloni da stato democratico uno se li deve anche meritare. Se invece è solo un paravento allora è normale che ci si indigni. Da Hamas non mi aspetto granché, così come non mi aspetto granché da Putin. Ma da Israele o dagli USA mi aspetto appunto dei parametri diversi da quelli della tirrannìa. Forse sarebbe giusto indignarsi per tutta l'umanità, ma ne avremmo le forze, il tempo oppure semplicemente ci interessano le guerre vicine, perché potenzialmente più rischiose per noi? In ogni caso per terminare qualsiasi ciclo di violenza occorre venirsi incontro, capire le ragioni, l'uno dell'altro per non cadere nella spirale della legge barbaricina, che sembra invece ancora molto in forma, anche fuori della Sardegna.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Ipazia

L'intenzione di Hamas era prendere ostaggi da scambiare con le migliaia di ostaggi palestinesi nelle carceri israeliane. Ovviamente era da mettere in conto gli scontri con le milizie israeliane in loco, che in effetti costituiscono i morti "veri" dell 'azione di Hamas.

La carneficina di civili è iniziata quando sono intervenuti elicotteri da combattimento e carri armati che hanno sparato proiettili di artiglieria contro qualunque cosa si muovesse, distruggendo pure le abitazioni.

E tutto l'occidente si è prostrato di fronte alle denunce e narrazioni del regime israeliano. Ce li meritiamo veramente i tagliagole. Ma qui, a casa nostra.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

niko

#238
Citazione di: InVerno il 02 Novembre 2023, 18:38:07 PMNon c'è niente di occidentale, anche gli "orientali" se possono diminuiscono l'impatto mediatico delle azioni militari sui civili, quindi si raccontano misericordiosi perchè "hanno dato cibo e acqua", Hamas conosce bene il valore delle vite civili, infatti le usa come propaganda. Non c'è stata alcuna liberazione, e nessuno in buona fede può sostenere che quel tipo di operazione potesse portare ad una. Al contrario, il leader di Hamas dalla sua residenza di lusso qatariota ha qualche giorno fa detto chiaramente "avevamo bisogno del sangue degli anziani e dei bambini (palestinesi) per risvegliare lo spirito rivoluzionario", quindi la "liberazione" era far incazzare gli israeliani (che ci stanno cascando con tutte le scarpe, motivo in più per fermarli) mettere davanti donne e bambini e sperare che questo provochi una guerra su più larga scala dove far intervenire tutti gli arabi nel massacro. Chi più di Hamas conosce il valore delle vite civili? Ed è un valore che intende spendere, spesso e volentieri a favore di telecamera occidentale. Nulla di tutto questo ha a che fare con la resistenza o la liberazione di un paese, sopratutto una che funziona non una delirante, né in europa, né in africa, né in indocina, mai sentito parlare di resistenze che mettevano davanti i civili per incassare mediaticamente la loro morte, come quel padre che manda il figlio a tirare pietre ai soldati. Non è resistenza, è necrofilia islamista, ed è destinata a perdere qualsiasi causa abbia in mente, perchè prima o poi saranno gli stessi che la subiscono a rivoltarsici contro, non puoi liberare un paese mandondola al massacro, ma non saranno i leader di Hamas a rimetterci ma i palestinesi.


Sei solo uno che non ha il paese occupato da settant'anni da potenze straniere (n.a.t.o e vaticano a parte) che, da una poltrona, da' lezioni di guerra e resistenza a chi lo ha.

Lo sport nazionale, di questi tempi.

Ripeto, se davvero come occidente vogliamo fare qualcosa di buono per il cosiddetto "resto del mondo": insegnare ed ecumenizzare di meno, e levarci dai coglioni di piu'.

Tutto il resto e' noia.



Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

niko

Citazione di: anthonyi il 02 Novembre 2023, 16:35:00 PMInfatti quando uccide di proposito persone inermi non é resistenza. La resistenza si concepisce contro una forza militare, nei confronti della quale puoi predisporre qualsiasi trabocchetto nell'ambito del concetto di resistenza. Ma se sfoghi la tua violenza su persone che non possono difendersi, oltre che vile, sei anche criminale.


Ma quante anime belle, che pensano di essere migliori dei loro nemici...



Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

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