Il manifesto degli oltre 150 "docenti universitari" contro il "green pass".

Aperto da Eutidemo, 13 Settembre 2021, 13:27:43 PM

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Eutidemo

Al riguardo, occorre innanzitutto precisare che non si tratta affatto del "manifesto" di "oltre 150 Docenti universitari contro il green pass", così come "bufalato" in giro sui "media-(calzetta)"; ed infatti, nell'elenco, ci sono anche numerosi soggetti che non lo sono affatto.
A parte questo, l'appello in questione, è di uno "spessore" culturale e giuridico, da far "tremare le vene e i polsi" a chiunque abbia un "minimo" di competenza in materia.
In questo topic cercherò di spiegare perchè.

L'ELENCO DEI SOTTOSCRITTORI DELL'APPELLO
Innanzitutto, l'unico elenco che io sono riuscito a rintracciare  su INTERNET, e stato evidentemente riportato in modo erroneo, in quanto vengono numerati 888 nominativi, ma ripetendo più volte sempre e soltanto gli stessi 45 cognomi.
https://nogreenpassdocenti.wordpress.com/s/
***
In ogni caso, nei nominativi in questione, trovo anche dei semplici "dottorandi" e "dottorati", nonchè dei "docenti di chitarra", e, più genericamente, anche di "canto"; materia, questa, che non mi sembra affatto costituisca materia universitaria (ed infatti, nell'elenco appaiono molti membri di "conservatori musicali" provinciali, come quello di Monopoli).
Tra le Università, ne appaiono alcune davvero singolari, come, ad esempio, l'"Université de Bretagne Occidentale" (quella "Orientale", invece, non appare nell'elenco), la "Queen's University of Belfast", l'"Università Enna Kore", ed altre ancora mai sentite nominare; sebbene io non dubiti minimamente che si tratti di Università tutte degne del massimo rispetto.
Quanto alle materie universitarie (e non), alcune mi hanno particolarmente colpito; come, ad esempio, la "Fisiologia Vegetale"; ma non dubito minimamente che si tratti di materie tutte degne del massimo rispetto.
Se qualcuno trovasse l'elenco completo, sarebbe interessante effettuare una statistica più accurata dei firmatari; i quali, secondo me, se solo dalla A alla B sono 45, dalla A alla Z saranno senz'altro molti più di 150 (a occhio, direi circa 500).

CONTENUTO DELL'APPELLO
Al riguardo osservo:
1)
Il punto topico dell'appello, è costituito dal seguente:
<<Tutti noi reputiamo ingiusta e illegittima la discriminazione introdotta ai danni di una minoranza, in quanto in contrasto con i dettami della Costituzione: art. 32: "Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana">>
Al riguardo, si può senz'altro ritenere "ingiusta" una determinata "legge" e le presunte "discriminazioni" da essa derivanti (ci mancherebbe altro); però, se non altro sotto il profilo lessicale, oltre che logico e giuridico, è ovvio che una "legge", e le sue prescrizioni, non possono essere certo definite "illegittime" ("per la contradizion che nol consente!").
Sarebbe come dire che una cosa "visibile", è, nello stesso tempo, "invisibile".
Semmai si può sostenere che una legge è "incostituzionale" (ovvero "costituzionalmente illegittima"), come, in effetti, intendeva evidentemente dire il redattore dell'appello.

2)
Al riguardo, però, si fa comunque confusione tra:
- il concetto di "obbligo" vaccinale generalizzato, che per ora non esiste;
- il concetto di "onere" del "green pass", che serve soltanto per accedere in determinate aree o per fruire di determinati servizi.
Si tratta di due cose diverse!

3)
Dire, cioè, che il "green pass", estende, di fatto, l'obbligo di vaccinazione "in forma surrettizia" per accedere anche ai diritti fondamentali allo studio e al lavoro, senza che vi sia la piena assunzione di responsabilità da parte del decisore politico, secondo me, costituisce una affermazione parzialmente vera, ma profondamente "stupida"; e, in un certo senso, anche "tafazzista".
Ed infatti, in questo modo, è come se il redattore avesse scritto:
<<Poichè il "green pass", estende, di fatto, l'obbligo di vaccinazione "in forma surrettizia" per accedere ai diritti fondamentali allo studio, io preferisco rinunciare alla facoltà di rifiutare il vaccino (per quanti inconvenienti tale rinuncia mi possa comportare), e preferisco  essere obbligato a vaccinarmi in ogni caso, senza avere più la benchè minima facoltà di scelta!>>
Fantastica "autorete"!
:D

4)
Tra l'altro, sostenere che il "green pass": <<...viola quei diritti di studio e formazione che sono garantiti dalla Costituzione e rappresenta un pericoloso precedente>>, è assolutamente "falso".
Ed infatti l'"onere" del "green pass" non è affatto necessario per «sostenere gli esami e seguire le lezioni», come erroneamente dice l'appello, ma solo per tali attività "in presenza"; ed infatti, come è ovvio, il "green pass" non è affatto obbligatorio per seguire le lezioni a distanza o per sostenere gli esami da remoto.
Per cui la mancanza di "green pass" non preclude affatto il "diritto allo studio", e, cioè di «sostenere gli esami e seguire le lezioni»; ne modula soltanto la fruizione in modo diverso.

5)
Quanto alla eventuale "piena assunzione di responsabilità da parte del decisore politico", nel trasformare un "onere" in un "obbligo", non c'è alcun dubbio che il legislatore, ai sensi e per gli effetti dell'art.32 della Costituzione, potrebbe senz'altro sancire un "obbligo" di vaccinazione generalizzato, oppure per singole categorie (ad esempio, professori e studenti universitari), sostituendolo all'attuale semplice onere "onere".
Vai a capire perchè mai i firmatari del "manifesto" preferiscano il primo (obbligo) al secondo (onere); cioè, almeno secondo il loro distorto punto di vista, il "male maggiore" al "male minore"!
BOH...contenti loro!

6)
O forse pensano che l'obbligo vaccinale non potrebbe mai essere imposto per legge?
Non è affatto così!
Ed invero, più volte la Corte Costituzionale ha sancito che lo Stato, ai sensi dell'art.32 della Costituzione, può senz'altro sancire un "obbligo" di vaccinazione generalizzato, oppure per singole categorie, così argomentando : "La profilassi per la prevenzione della diffusione delle malattie infettive richiede necessariamente l'adozione di misure omogenee su tutto il territorio nazionale. Secondo i documenti delle istituzioni sanitarie nazionali e internazionali, l'obiettivo da perseguire in questi ambiti è la cosiddetta "immunità di gregge", la quale richiede una copertura vaccinale a tappeto in una determinata comunità, al fine di eliminare la malattia e di proteggere coloro che, per specifiche condizioni di salute, non possono sottoporsi al trattamento preventivo." (Sentenza N. 5 dell'anno e numerose altre).
La Sentenza   n. 307 del 1990, peraltro, ha chiarito (a beneficio degli "imbecilli egoisti"), che una legge che impone un trattamento vaccinale obbligatorio:
- non solo è compatibile con l'art. 32 della Costituzione in quanto il trattamento è diretto a preservare lo stato di salute di chi vi è assoggettato;
- ma anche perchè è diretto a preservare lo stato di "salute degli altri".

7)
Per cui, secondo la più elementare logica:
- se è costituzionalmente lecito imporre un "obbligo diretto" di vaccinazione generalizzato, oppure per singole categorie (cosa assolutamente "indubbia");
- ne deriva che è anche costituzionalmente lecito imporre un "obbligo indiretto" di vaccinazione generalizzato, oppure per singole categorie, per il tramite del mezzo "surrettizio" del "green pass".
Sempre a voler considerare il "green pass" solo sotto tale aspetto; il che è comunque molto discutibile.

8 )
Ed infatti, può ottenere la certificazione verde anche chi:
- è risultato negativo a un tampone molecolare o rapido nelle 48 ore precedenti;
- è guarito dal Covid nei sei mesi precedenti.

9)
Quanto al fatto che l'art.32 della Costituzione sancisce, giustamente, che "la legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana", richiamare tale disposizione con riferimento al "green pass" (o anche all'obbligo vaccinale), dimostra inequivocabilmente che chi ha materialmente redatto il manifesto (e chi l'ha sottoscritto) non solo è completamente digiuno di diritto, ma è anche privo del più elementare "senso delle proporzioni".
Ed infatti, storicamente, almeno a quanto mi risulta, nessun giudice è mai stato così "imbecille" da sollevare una "eccezione di non manifesta incostituzionalità" di qualcuno degli innumerevoli vaccini praticati negli ultimi cento anni, in quanto "lesivi dei limiti imposti dal rispetto della persona umana".

10)
Quanto alla presunta "ingiusta e illegittima discriminazione" tra chi ha il "green pass" e chi non ce l'ha, secondo me, ribaltando il ragionamento dei "professori", ci sarebbe davvero una "discriminazione" nel caso in cui si concedessero le stesse identiche facoltà, a chi si è vaccinato ed ha quindi ottenuto il "green pass", e chi, invece, non si è vaccinato ed non ha quindi ottenuto il "green pass".
Ed infatti, in base all'art.3 della nostra Costituzione:
- non solo è incostituzionale trattare casi uguali in modo diverso;
- ma è anche incostituzionale trattare casi diversi in modo uguale.
Ed infatti sarebbe incostituzionale, ad esempio, consentire di esercitare la professione di avvocato, sia ha chi ha l'abilitazione, sia a chi non ce l'ha.
Fuor di metafora:
a)
Correndo il "terribile rischio" di vedermi spuntare tra dieci anni una coda di somaro o le ali da pipistrello (come sostengono alcuni novax), io mi sono vaccinato facendo le apposite file e trafile; e, quindi, mi sono guadagnato il diritto di esercitare le facoltà concesse "green pass".
b)
Tizio, invece, per ora lecitamente, non ha voluto correre tale  "terribile rischio"; e, quindi non sarebbe nè equo nè giusto che lui volesse avere nel contempo "la botte piena e la moglie ubriaca", pretendendo di poter esercitare le stesse facoltà che il "green pass" concede a me.
Questo sì che sarebbe "discriminatorio"!
Come dicevano i romani antichi: "Ubi commoda ibi incommoda!"

11)
Circa quanto stabilito dal Regolamento UE 953/2021, richiamato nel "Manifesto", il quale chiarisce che "è necessario evitare la discriminazione diretta o indiretta di persone che non sono state vaccinate", faccio notare agli esimi professori (o sedicenti tali), che la Commissione UE non si è mai neanche lontanamente sognata di fare all'Italia un appunto sul "green pass".
Il quale, peraltro, con diverse modalità, esiste in quasi tutti gli altri Paese Europei, senza che la Commissione UE abbia mai avuto nulla da eccepire al riguardo!
A parte questo:
a)
Il sopracitato passo richiamato nel "Manifesto", non proviene affatto da un "articolo" del regolamento europeo, bensì soltanto da un mero "considerando" (il numero 36) che non ha minimamente effetti giuridici vincolanti; per chi non lo sapesse -come, appunto, il redattore del "manifesto"- con la locuzione "considerando" si intende ciascuna delle premesse che precedono la parte dispositiva di una legge, e che, quindi, di per sè, non hanno alcun valore dispositivo.
b)
Inoltre, il regolamento si occupa di libertà di circolazione dei cittadini europei: per cui, un'eventuale non discriminazione dei non vaccinati andrebbe considerata limitatamente a questo ambito, e non certo per quanto concerne l'accesso alle Università dei singoli Stati.
c)
Peraltro, anche nell'ambito della "libertà di circolazione", la "non discriminazione" a cui accenna il "considerando" n. 36,  riguarda il  "green pass europeo", e non quelli "nazionali".
d)
Ed infatti, in presenza di motivi di salute pubblica, secondo il regolamento europeo gli Stati membri dell'Ue possono comunque imporre con norme nazionali ulteriori e più stringenti restrizioni alla libertà di circolazione, anche per chi fosse dotato di "green pass europeo"
***
Ci sarebbero anche altre numerose corbellerie contenute nel manifesto in questione, ma se le enumerassi tutte, questo post non finirebbe più!

***
Non accetterò nessuna replica non attinente in modo specifico e circostanziato agli 11 passi elencati, ovvero che, seppure ad essa attinenti, risultino comunque O.T.
***
Grazie! :)
***

anthonyi

Ciao eutidemo, in realtà contano abbastanza poco il numero dei firmatari, perché quella che pesa è l'unica firma che da sola vale per mille, cioè quella di Barbero.
La sua partecipazione mi ha sorpreso.
Barbero ha partecipato spesso a celebrazioni e conferenze in memoria della nostra liberazione dal nazifascismo, e vederlo fare un endorsement ad un movimento fatto di persone che confondono dolosamente il green pass con la stella di Davide mi ha profondamente deluso.

Eutidemo

Citazione di: anthonyi il 13 Settembre 2021, 13:40:13 PM
Ciao eutidemo, in realtà contano abbastanza poco il numero dei firmatari, perché quella che pesa è l'unica firma che da sola vale per mille, cioè quella di Barbero.
La sua partecipazione mi ha sorpreso.
Barbero ha partecipato spesso a celebrazioni e conferenze in memoria della nostra liberazione dal nazifascismo, e vederlo fare un endorsement ad un movimento fatto di persone che confondono dolosamente il green pass con la stella di Davide mi ha profondamente deluso.
Barbero quando parla di storia e politica contemporanea, a volte prende delle solenni cantonate; ma questo non lede la sua specifica competenza di medioevalista, e la sua abilità di divulgatore televisivo di tale periodo (spesso l'ho seguito)!
Quanto a competenza giuridica, però, ne sa molto di più il mio barbiere!
;D

atomista non pentito

Non sarei mai stato in grado di esprimere i concetti in questo modo , ma mi trovo d'accordo dalla prima all'ultima lettera.

Alexander

Buongiorno a tutti


E' di ieri la notizia che il green pass non entrerà in vigore in GB, nemmeno nelle discoteche e nei grandi raduni. Lo ha annunciato il ministro della sanità, definendolo una misura non necessaria, visto che si è raggiunto circa l'80 % di vaccinati over 16  (più o meno come l'Italia). L'uso del Gp era fortemente osteggiato dalle forze politiche inglesi, anche nello stessa maggioranza. Non capisco la posizione dell'Italia e le retorica casalinga (GP addirittura strumento di libertà.In altri paesi non la pensano certo allo stesso modo).Sono favorevole alla vaccinazione, ma non al GP. Bisogna convincere non costringere. Per convincere ci sarebbe voluta più trasparenza e meno provvedimenti contraddittori che hanno instillato dubbi in molte persone, me compreso.

Eutidemo

Citazione di: Alexander il 13 Settembre 2021, 14:53:49 PM
Buongiorno a tutti


E' di ieri la notizia che il green pass non entrerà in vigore in GB, nemmeno nelle discoteche e nei grandi raduni. Lo ha annunciato il ministro della sanità, definendolo una misura non necessaria, visto che si è raggiunto circa l'80 % di vaccinati over 16  (più o meno come l'Italia). L'uso del Gp era fortemente osteggiato dalle forze politiche inglesi, anche nello stessa maggioranza. Non capisco la posizione dell'Italia e le retorica casalinga (GP addirittura strumento di libertà.In altri paesi non la pensano certo allo stesso modo).Sono favorevole alla vaccinazione, ma non al GP. Bisogna convincere non costringere. Per convincere ci sarebbe voluta più trasparenza e meno provvedimenti contraddittori che hanno instillato dubbi in molte persone, me compreso.

A parte il fatto che fare il contrario di quello che decide  quell'imbecille di Boris Johnson, lo trovo estremamente rassicurante, il tuo confronto non regge per niente; ed infatti,  in Gran Bretagna, a differenza che in Italia,  oltre l′81% dell'intera popolazione è già immunizzata con 2 dosi e il 90% con una.
In ogni caso il tuo commento è OFF TOPIC, perchè non ha niente a che vedere col manifesto dei 150 (o dei 500).


Alexander

Buongiorno Eutidemo


Ti faccio notare, con simpatia ovviamente, che ultimamente i tuoi commenti tendono parecchio all "autoritarismo" (tendenti a chiudere malamente la bocca all'interlocutore per capirci).. :)


BoJo credo fosse favorevole ad un GP molto "light"...

anthonyi

Citazione di: Alexander il 13 Settembre 2021, 15:55:19 PM
Buongiorno Eutidemo


Ti faccio notare, con simpatia ovviamente, che ultimamente i tuoi commenti tendono parecchio all "autoritarismo" (tendenti a chiudere malamente la bocca all'interlocutore per capirci).. :)


BoJo credo fosse favorevole ad un GP molto "light"...
Ciao Alexander, su logos nessuno può chiudere la bocca ad un altro, tranne noi moderatori, e per motivate ragioni.
Se non sei capace di rispondere ai prolissi argomenti di eutidemo questo è un tuo limite, non certo suo!
Comunque in Italia la ragione principale perché c'è il green pass e data dal gran consenso che lo caratterizza, perché c'è una maggioranza di vaccinati che vuole essere protetta il più possibile dal covid.

Eutidemo

Ciao Alexander. :)
Mi dispiace molto di averti dato questa impressione, ma non è assolutamente nelle mie intenzioni "chiudere autoritariamente la bocca all'interlocutore"; a meno che non salti "di palo in frasca", scantonando per la tangente, e andando Off Topic (ad esempio, Bojo non c'entrava assolutamente "niente" con le mie specifiche considerazioni sul "manifesto dei professori").
Questa, effettivamente, è una cosa che non tollero, perchè lo trovo un modo "disdicevole" per "buttarla in caciara", ed eludere, così, il tema specifico del TOPIC..
Un saluto! :)
P.S.
Comunque, anche se lo volessi (e non lo voglio certo), non potrei certo chiudere la bocca a nessuno in questo libero FORUM.

sapa

Barbero, comunque, ha dichiarato il suo dissenso al green pass, nell'ambito di una conferenza indetta da alcune sigle sindacali, che al momento non ricordo, durante la quale lui ha parlato di "ipocrisia della politica e dei governanti", che, invece di porre l'obbligo della vaccinazione per legge, preferiscono, a suo dire, imporlo in modo indiretto. E non ha mica tutti i torti. Eutidemo ci ha spiegato direi brillantemente che la possibilità di imporre tale obbligo rientra nelle prerogative costituzionali del Parlamento e di un Governo in carica, dunque non si capisce bene perchè, in una situazione di emergenza dichiarata, tali prerogative non vengono esercitate. A parte questo, io credo che i 150 e più firmatari di questo manifesto facciano parte di quella nutrita schiera di cittadini (alla quale appartengo anch'io), che ne ha le scatole piene della contrapposizione pro-vax/no-vax, ritenendo che alimentare un tale scontro, da una parte e dall'altra, sia del tutto controproducente. E non solo, probabilmente questi accademici non ne possono neanche più di DAD e quant'altro, ambendo a ritornare a fare il proprio mestiere come Dio comanda.Anche perchè, diciamolo, qui si martella tutti i giorni con la necessità di vaccinare, essendo sul fronte trasporti pubblici al livello di 1 anno e mezzo fa, Draghi o non Draghi. Mi scuso se sono andato ot), ma purtroppo l'argomento è caldo. Invoco la clemenza della corte!

viator

Citazione di: Eutidemo il 13 Settembre 2021, 16:55:45 PM
Ciao Alexander. :)
Mi dispiace molto di averti dato questa impressione, ma non è assolutamente nelle mie intenzioni "chiudere autoritariamente la bocca all'interlocutore"; a meno che non salti "di palo in frasca", scantonando per la tangente, e andando Off Topic (ad esempio, Bojo non c'entrava assolutamente "niente" con le mie considerazioni sul "manifesto dei professori").
Questa, effettivamente, è una cosa che non tollero, perchè lo trovo un modo "disdicevole" per "buttarla in caciara", ed eludere, così, il tema specifico del TOPIC..
Un saluto! :)
P.S.
Comunque, anche se lo volessi (e non lo voglio certo), non potrei certo chiudere la bocca a nessuno in questo libero FORUM.


Sono completamente dalla parte di Eutidemo. Chi apre un "topic" è liberissimo di proporre (l'impossibile - giustamente - sarebbe il voler imporre) i limiti al cui interno egli vorrebbe che venisse svolto (la "caciara" infatti è costantemente in agguato poichè rappresenta l'unico modo - per alcuni - di argomentare).



Purtroppo le regole della dialettica culturale sono una cosa, l'uso della bocca, della penna o della tastiera.............. un'altra. Infatti la totale libertà di esprimersi, purtroppo, non fa altro che produrre l'anarchia dei significati.



Poi chi desidera intervenire resterà liberissimo di "produrre". La dialettica potrà soddisfare o meno gli umori  (le attese culturali) di chi ha aperto l'argomento. Personalmente, all'interno dei circa 120 topics finora da me aperti, ho trovato contenute vostre repliche debolmente (a me) soddisfacenti in un - sempre all'incirca.................. 15% dei contenuti complessivi. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Alexander

Ho fatto spesso il facilitatore in gruppi che discutevano. Bisogna sempre lasciare una certa possibilità di "svicolare" sul tema strettamente trattato. E' del tutto normale. Nessuna discussione riesce a procedere rigidamente sulla base dell'impostazione iniziale. Si lascia un pò di libertà espressiva e poi si cerca di rientrare, invitando educatamente, sul tema. Altrimenti, alla prossima riunione, rischi di  trovarti con metà gente. Succede così.
Sottolineo "educatamente" perché vedo che anche qualche moderatore, forse per antipatia, spesso tende a sminuire o svilire le argomentazioni altrui ("tipo: "Se non sei capace...").

donquixote

Citazione di: Alexander il 13 Settembre 2021, 18:03:12 PM
Ho fatto spesso il facilitatore in gruppi che discutevano. Bisogna sempre lasciare una certa possibilità di "svicolare" sul tema strettamente trattato. E' del tutto normale. Nessuna discussione riesce a procedere rigidamente sulla base dell'impostazione iniziale. Si lascia un pò di libertà espressiva e poi si cerca di rientrare, invitando educatamente, sul tema. Altrimenti, alla prossima riunione, rischi di  trovarti con metà gente. Succede così.
Sottolineo "educatamente" perché vedo che anche qualche moderatore, forse per antipatia, spesso tende a sminuire o svilire le argomentazioni altrui ("tipo: "Se non sei capace...").
Cito il messaggio di Alexander solo per sottolineare il mio accordo con il medesimo.

Per quanto concerne gli argomenti proposti da Eutidemo trovo che manchi la questione principale che ha a mio avviso ispirato il manifesto in questione. Nel momento in cui lo Stato dovesse, per legge, obbligare tutta la popolazione ad un trattamento sanitario, dovrebbe automaticamente assumersi la responsabilità degli eventuali danni che tale trattamento dovesse causare a parte della popolazione. Se invece l'obbligo non esiste significa che l'assunzione del vaccino è tecnicamente "libera e volontaria", e la responsabilità di eventuali problemi causati dal medesimo ricade sul cittadino che ha firmato il cosiddetto "consenso informato", che è una sorta di truffa perchè un normale cittadino non potrà mai essere sufficientemente informato da poter acconsentire all'inoculazione di un vaccino che è ancora in fase di studio e i cui risultati vengono aggiornati periodicamente (studi sulla percentuale di copertura, sulla durata della medesima, su eventuali effetti collaterali eccetera). Dunque il green pass assomiglia, più che ad una licenza per esercitare una professione, ad un ricatto che bisogna subire per poter semplicemente vivere. Il presidente Bush a suo tempo chiese a Saddam Hussein di dimettersi ed al governo iracheno di aprire i propri arsenali militari agli ispettori americani, pena la guerra. Saddam era libero di scegliere, nessuno lo obbligava. Ma siamo sicuri che fosse davvero una scelta? Se fare o meno il vaccino è una facoltà concessa all'individuo allora non deve comportare alcuna differenza nella vita dell'individuo stesso. Se invece lo stato ritiene che sia indispensabile che il 90% o oltre della cittadinanza sia vaccinato e che i vaccini siano sicuri (ed è lo stato che deve deciderlo, perchè ha tutte le informazioni che un cittadino non potrà mai avere) allora si prenda la responsabilità di introdurre l'obbligo, con le conseguenti responsabilità e relative sanzioni per gli inadempienti. Il green pass avrebbe senso se fosse appunto la sanzione prevista per chi non adempie l'obbligo vaccinale ove questo fosse ufficialmente introdotto, ma chiedere ad un cittadino che non ne sa nulla di assumersi la responsabilità di fare un vaccino di cui si conosce ancora molto poco è a dir poco un'assurdità
Non c'è cosa più deprimente dell'appartenere a una moltitudine nello spazio. Né più esaltante dell'appartenere a una moltitudine nel tempo. NGD

anthonyi

Citazione di: Alexander il 13 Settembre 2021, 18:03:12 PM
Ho fatto spesso il facilitatore in gruppi che discutevano. Bisogna sempre lasciare una certa possibilità di "svicolare" sul tema strettamente trattato. E' del tutto normale. Nessuna discussione riesce a procedere rigidamente sulla base dell'impostazione iniziale. Si lascia un pò di libertà espressiva e poi si cerca di rientrare, invitando educatamente, sul tema. Altrimenti, alla prossima riunione, rischi di  trovarti con metà gente. Succede così.
Sottolineo "educatamente" perché vedo che anche qualche moderatore, forse per antipatia, spesso tende a sminuire o svilire le argomentazioni altrui ("tipo: "Se non sei capace...").
Alexander, le tue erano polemiche, non argomentazioni. Tu hai accusato eutidemo di non permetterti di ribattere, e, sinceramente, non vedo come potrebbe farlo. E' vero che la mia risposta era un po' piccante, ma per quanto mi riguarda era opportuna rispetto a ciò che avevi detto, nessun pregiudizio è nessuna antipatia.

anthonyi

Sembra che un docente universitario di Palermo abbia qualche ora fa pubblicato un'immagine ritoccata del cancello di entrata di Auschwitz nel quale alla nota frase "il lavoro rende liberi" e stata sostituita la scritta "il vaccino rende liberi". Direi che le nostre accademie stanno ancora dando una degna dimostrazione di superficialità. Essere contrari al vaccino può andare, essere critici sul green pass anche, sono opinioni politiche. Ma la memoria dello sterminio nazista è argomento di ben altro e più serio livello.
Già è sconcertante che dal mondo accademico nessuno abbia avuto da ridire sulle squallide associazioni tra le politiche governative e lo sterminio nazista che offende la memoria di milioni di vittime, adesso si mettono anche a partecipare a quel macabro gioco.

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