Il doppio mistero dell'attentato a Trump

Aperto da Eutidemo, 19 Luglio 2024, 12:51:38 PM

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Eutidemo

A parte le altre varie incongruenze di cui ho già parlato, secondo me ci sono due "circostanze quasi incomprensibili", verificatasi nel caso dell'attentato a Trump; le quali, a mio avviso, non risultano facilmente spiegabili, nè con le teorie complottiste (pro o contro Trump), e nemmeno con l'ipotesi del matto isolato.
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Al riguardo, in primo luogo, occorre chiarire che la sicurezza del Presidente degli Stati Uniti, e, in occasioni pubbliche, anche quella degli ex Presidenti , è assicurata da due diversi organismi, uno "locale" e l'altro "federale" (che, nel caso di specie, hanno entrambi clamorosamente fallito).
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LA DOPPIA SORVEGLIANZA
I due diversi organismi, uno "locale" e l'altro "federale", destinati ad assicurare la sicurezza in occasione del genere, sono i seguenti:
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1)
La "polizia locale", che ha un triplice compito:
- controllare la folla nella strade e nella platea del comizio, verificando se, in mezzo ad essa, appaia qualche individuo sospetto;
- controllare se, negli edifici e nei tetti circostanti, a portata di tiro di fucile, appaia qualche individuo in atteggiamento sospetto;
- avvisare immediatamente gli agenti dell'USSS, tramite la loro radio portatile ad onde corte, se hanno sentore di qualche pericolo. 
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2)
Lo "USSS" ("United States Secret Service"), che, a differenza di quanto si potrebbe desumere da una traduzione letterale, non ha assolutamente niente a che fare con i "Servizi Segreti" per come li intendiamo noi; ed infatti si tratta di un'agenzia federale incaricata esclusivamente della "Protezione dei Presidenti degli Stati Uniti", delle rispettive famiglie e dei capi di stato in visita negli Stati Uniti.
Lo USSS, a seconda delle circostanze, e, comunque, pressochè sempre nell'occasione di comizi (in cui il soggetto da proteggere è fermo dietro un podio) è solitamente diviso in due "squadre".
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a)
La "prima squadra" è una sorta di "Guardia Pretoriana", che è sempre vicino ed attorno al soggetto protetto; ed è pronta a coprirlo con il proprio corpo "dalla testa ai piedi", nel caso di una imminente possibile aggressione , ovvero di una aggressione già in corso.
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b)
La "seconda squadra", invece, denominata  "CST" ("Counter Sniper Team"), in codice "Hercules", viene appostata sui tetti di alcuni edifici strategicamente scelti in prossimità dell'area da proteggere, ed è costituita da "tiratori scelti"; o meglio, da veri e propri "controcecchini".
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Coloro che che fanno parte di tale squadra, devono avere vista e udito eccellenti, ed aver già lavorato per i "servizi segreti", per almeno due anni, nella funzione protettiva a).
Inoltre, essi vengono sottoposti ad 11 settimane di:
- addestramento intensivo di base come cecchini;
- allenamento alla visione dei colori ed alla rilevazione a distanza dei movimenti;
- esercitazioni continue di "tiro", sia "statico" che "dinamico".
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Devono qualificarsi sparando, continuativamente, fino a mille metri di distanza , e centrando un bersaglio in movimento in una percentuale molto alta di tiri (ora non ricordo quale)!
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Di solito lavorano in coppia:
- uno funge da "osservatore" (munito di un potentissimo binocolo);
- l'altro funge da "tiratore" (munito di un fucile .300 Winchester Magnum, ad "otturatore girevole scorrevole", di potenza e precisione insuperabile).
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Tuttavia, almeno a quanto sostiene Paul Eckloff, un agente dei servizi segreti ormai in pensione che ha prestato servizio proteggendo tre diversi presidenti durante i suoi 23 anni di carriera, in realtà, da qualche anno a questa parte, gli Hercules utilizzano  un fucile denominato JAR; io, a dire il vero, non ne ho mai sentito parlare, ma Eckloff replica: ""Non ne hai mai sentito parlare perché li producono i servizi segreti, in quanto JAR sta soltanto solo un altro fucile", in quanto si tratta di fucili costruiti "su misura" appositamente per ogni contro-cecchino dall'armaiolo dei servizi segreti per tenere conto di cose come la lunghezza delle braccia, dei polsi e del dito del grilletto del tiratore.
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IL DOPPIO MISTERO
I due misteri dell'attentato a Trump, sono i seguenti:
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1)
E' spuntato un altro video, in cui si vede  chiaramente Crooks appostato sul tetto a circa 150 mt da Trump, parecchi minuti prima che facesse fuoco; ed infatti risulta che vari spettatori, dopo averlo visto, abbiano messo in allarme la polizia.
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Secondo l'Associated Press:
- la polizia non ha avvisato, come avrebbe dovuto, i servizi di sicurezza dell'ex-Presidente;
- si è limitata, invece, a far salire sul tetto in questione uno sceriffo, per verificare chi diamine fosse quel tizio che strisciava sul tetto.
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Lo sceriffo, inspiegabilmente, si è spinto sul tetto ma l'attentatore gli ha puntato contro il suo fucile e poi ha cominciato a sparare sulla folla; e  solo allora è scattata la reazione del Counter Sniper Team che lo ha fatto fuori.
Il che, se quanto riferito è vero, per me è assolutamente inspiegabile, in quanto:
a)
Lo sceriffo, almeno presumibilmente, avrebbe dovuto essere "sul chi vive", e, quindi, sarebbe dovuto uscire sul tetto con la pistola già estratta; nel qual caso, se Crooks, presumibilmente colto di sorpresa, si fosse girato con il fucile, lo sceriffo, avendo il vantaggio della sorpresa, non avrebbe dovuto avere nessuna difficoltà a sparare per primo.
b)
In ogni caso, quando Crooks si è voltato di nuovo, puntando il fucile non più verso lo sceriffo, bensì verso Trump e la folla circostante, non si riesce a capire come sia possibile che lo sceriffo non gli abbia sparato alla schiena, impedendogli,così, di fare fuoco!
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Ma forse la faccenda:
- o è stata inventata;
- o è stata riferita molto male dall'Associated Press.
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2)
Essendo ormai assodato che Crooks era ben visibile (teoricamente anche dallo stesso Trump), nel suo appostamento omicida sul tetto, mi risulta assolutamente inspiegabile la tardiva reazione degli Hercules.
Ed infatti, se diamo un'occhiata alla piantina topografica, quello sui cui era appostato l'attentatore:
- era l'unico tetto, in zona, dal quale sarebbe potuta venire la  principale minaccia di un cecchino per Trump;
- i CST, in pratica, non avevano altro da sorvegliare che quello (e poco altro, come l'altro edificio, più lontano, ad ore 11).
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Anche se non avvisati da nessuno, quindi, i CST, almeno secondo me, NON POSSONO NON AVER AVVISTATO L'ATTENTATORE GIA' DA QUALCHE MINUTO PRIMA CHE SPARASSE; quindi perchè mai non hanno reagito?
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L'unica spiegazione che mi viene in mente, è che i CST non abbiano visto che Crooks aveva un fucile fino a che non ha sparato; e, quindi, hanno pensato ad uno spericolato spettatore arrampicatosi sin lassù per assistere meglio al comizio di Trump.
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Però:
- è molto strano che non abbiano visto il fucile, considerato che non mi sembra che il tetto avesse un parapetto;
- anche se non hanno visto il fucile, perchè mai non hanno comunque avvisato la "guardia del corpo" vicino al Presidente per mezzo della loro radio ad onde corte.
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                                          CONCLUSIONE
Concludendo, tali circostanze, a mio avviso, non risultano facilmente  spiegabili, nè con le teorie complottiste (pro o contro Trump), e nemmeno con l'ipotesi del matto isolato.
Ed infatti:
a)
Nel caso di un "complotto", i partecipanti ad esso (sceriffi e/o CST) si sarebbero precostituite delle giustificazioni possibili, o, quantomeno, "plausibili", della loro impossibilità di poter ragionevolmente prevenire l'agguato; altrimenti sarebbero stati dei veri e propri "tafazzisti" aspiranti alla camera a gas!
b)
Nel caso, invece, di un "matto isolato", in questo caso sarebbe eufemistico parlare di "falle nella sicurezza", bensì si dovrebbe parlare di un vero e proprio "INCONCEPIBILE BARATRO".
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Eutidemo

#2
Ciao Phil. :)
Ti ringrazio!
Sapevo che c'era già stato uno "scaricabarile" tra gli "USSS" del "CST" anticecchinaggio (detti anche "Hercules") e gli "USSS" della "GUARDIA PRETORIANA"; ma, finchè non verranno controllate le registrazioni della comunicazioni ad onde corte tra le due squadre "USSS", non sapremo mai chi abbia ragione e chi torto.
Lo stesso dicasi per la "segnalazione della polizia locale", che aveva inizialmente individuato l'uomo sospetto.
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Egualmente significativo è il tuo successivo LINK, che riproduce fedelmente, da un'altra angolazione, la mia mappa del TOPIC iniziale; corredandola, però, anche di una utilissima "legenda temporale" (che invece, io, non avevo a disposizione).

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Ti ringrazio, anche perchè tutto ciò suffraga ancora di più la mia conclusione originaria!
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Un cordiale saluto! :)
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pandizucchero

.lA proposito della ferita di Trump, ho notato che lui sposta la testa in concomitanza con lo sparo e poi si mette la mano sull' orecchio e si vede poi il sangue.
Tenendo in mano uno di quei sacchetti usati nei film e rompendoselo sull 'orecchio l'effetto sarebbe stato perfetto.
L'unico problema è la sincronia ma udire uno sparo ,voltare la testa e portarsi la mano sul viso è un affare di pochi secondi che nessuno è in grado di vedere.
Questo spiegherebbe i fatti meglio del complotto o del matto di turno,naturalmente si tratta di una ipotesi e basta.A me piacciono i film polizieschi  ben fatti dove l'uovo di colombo e il Deus ex machina sono la stessa cosa.






InVerno

L'unico complotto con una parvenza di credibilità è appunto legato non al fatto che Trump si sia impiastrato la faccia, ma a spiegare la dissonanza tra l'operato degli agenti e la professionalità che ci si aspettava da loro. Intendo che magari sapessero che stava per accadere e hanno volutamente o seguendo degli ordini, abbassato volutamente la guardia e lasciato che accadesse. Eppure non mi sembra che l'ipotesi sia stata ventilata molto, si è parlato più di ipotesi di messinscena repubblicane che a mio avviso non avevano proprio senso. Ricordo qualche anno fa che un paio di ubriaconi entrarono nell'aereo presidenziale di Putin e rubarono oggetti, spaccarono bottiglie, avrebbero potuto manomettere il velivolo. A volte non ci si aspetta che le persone importanti del pianeta siano mal protette, ma può accadere, non è questa grande parete che necessita di un gran pennello.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

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