Il Covid 19 era peggio di una guerra?

Aperto da sapa, 11 Aprile 2022, 11:24:50 AM

Discussione precedente - Discussione successiva

sapa

Si è detto anche questo e chi lo ha detto, anche qui da noi, ha parlato da pulpiti autorevoli. Onestamente, adesso  che la guerra è scoppiata e ne stiamo vedendo le caratteristiche e peculiarità, chi ha pronunciato simili boiate non farebbe meglio a vergognarsi? Capisco la necessità di spaventare, che per tutti i 2 anni di pandemia ha caratterizzato la comunicazione tra istituzioni e cittadini, ma non si è esagerato un tantino? 8)

Eutidemo

#1
Citazione di: sapa il 11 Aprile 2022, 11:24:50 AMSi è detto anche questo e chi lo ha detto, anche qui da noi, ha parlato da pulpiti autorevoli. Onestamente, adesso  che la guerra è scoppiata e ne stiamo vedendo le caratteristiche e peculiarità, chi ha pronunciato simili boiate non farebbe meglio a vergognarsi? Capisco la necessità di spaventare, che per tutti i 2 anni di pandemia ha caratterizzato la comunicazione tra istituzioni e cittadini, ma non si è esagerato un tantino? 8)
Direi proprio di sì :( 
Ed infatti non conta soltanto in "quanti" si muore, ma anche "come" si muore; cioè, "morire di malattia" è una cosa bruttissima, ma "morire ammazzati", secondo me, è molto più brutto!
La prima cosa, in fondo, è "orribile", ma "naturale"; la seconda cosa, invece, è soltanto "orribile". :(

Ipazia

#2
Si vergognino covidemici e covidemizzati, perchè la covidemia è una guerra preventiva globale per il controllo dei comportamenti a livello di massa, il cui effetto è devastante più di una guerra tradizionale. Uno stupro mentale e somatico collettivo in cui il pretesto "scienza" ha preso il posto della "democrazia" nelle recenti "esportazioni" belliche. Uno shotdown delle coscienze assai più mirato di una pallottola o di una bomba. Personalizzato fino al punto da rendere gli infettati messaggeri a loro volta del contagio psichico in una reazione sociobiologica a catena, come nella fissione nucleare. Estendere la sperimentazione di controllo sociopsicosomatico è il programma delle distopie a venire, nel connubio sempre più stretto tra politica ed economia finanziaria.

Innovativa pure la gestione della carne umana. Alle tradizionali carni da cannone e sfruttamento si è aggiunta la carne da stabulario biotec. Il labrat coatto.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

anthonyi

Citazione di: Ipazia il 11 Aprile 2022, 15:54:25 PMUno stupro mentale e somatico collettivo

Ipazia, non potevi trovare definizione migliore da attribuire alla massa di fake news che hanno prodotto I no vax, no green pass. 

sapa

Citazione di: Ipazia il 11 Aprile 2022, 15:54:25 PMSi vergognino covidemici e covidemizzati, perchè la covidemia è una guerra preventiva globale per il controllo dei comportamenti a livello di massa, il cui effetto è devastante più di una guerra tradizionale. Uno stupro mentale e somatico collettivo in cui il pretesto "scienza" ha preso il posto della "democrazia" nelle recenti "esportazioni" belliche. Uno shotdown delle coscienze assai più mirato di una pallottola o di una bomba. Personalizzato fino al punto da rendere gli infettati messaggeri a loro volta del contagio psichico in una reazione sociobiologica a catena, come nella fissione nucleare. Estendere la sperimentazione di controllo sociopsicosomatico è il programma delle distopie a venire, nel connubio sempre più stretto tra politica ed economia finanziaria.

Innovativa pure la gestione della carne umana. Alle tradizionali carni da cannone e sfruttamento si è aggiunta la carne da stabulario biotec. Il labrat coatto.

Ciao Ipazia, ci vuole un bel coraggio a paragonare la pandemia a qiel che stanno subendo gli ucraini e gli aggressori russi da un mese e mezzo a questa parte.....Dai, non esageriamo!

viator

Salve Ipazia. Tutto prevedibile (non ho detto previsto, bensì prevedibile).

E' conseguenza dell'esplosione demografica. L'aumento indiscriminato della popolazione (fotti, fotti ! e non pensare alle conseguenze) lavora contro quell'egualitarismo che a te tanto piace.

Ovvio che in otto milioni di abitanti del pianeta ci sia spazio per ottantamila categorie diverse di individui. Ma ugualmente ovvio che - in otto miliardi di abitanti - le categorie presenti - pur senza diventare certamente ottanta milioni - sicuramente diventeranno più di ottantamila.

Quindi il dilatarsi quantitativo della popolazione - nella pratica - comporta pure un aumento della diversificazione degli individui e delle loro categorie, cioè anche una dilatazione qualitativa.

Sempre più difficile governare un gregge che continua ad ampliarsi. Gli individui racchiusi nel nucleo saranno costretti - anche dai loro vicini - a muoversi tutti assieme, ma quelli che si trovano ai limiti del gruppone (vedasi analogia ciclistica e come mai i vincitori saranno sempre quelli che riescono a sfuggire al gruppone)...........come fai ad impedire che scappino ?.

Certo, la ricetta giusta sarebbe "scopata libera ma riproduzione controllata".
Ma tu pensi che la maggioranza delle persone abbia il controllo dei propri genitali ?. Saluti.


Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Jacopus

Viator. Ti sorprenderà (e con te parecchi altri) venire a sapere che il periodo che decorre dal 1945 ad oggi, è stato il periodo meno violento nella storia dell'umanità. Non in termini assoluti ma nei termini di proporzionalità fra popolazione vivente ed atti di violenza. Atti comprensivi di violenze generalizzate come le guerre e individuali come gli omicidi. Quindi la metafora dei polli che si beccano perché chiusi in un pollaio troppo angusto non spiega nulla, proprio perché non c'è un aumento della violenza, bensì una spettacolare diminuzione. Che questo sia un trend destinato a durare non lo sappiamo, ma al momento è così. Rispetto al tema del topic direi che non è proprio possibile paragonare i due eventi. Per le ragioni espresse da Eutidemo confortate dalla clinica del trauma psicologico. Infatti chi subisce un trauma derivante dalla natura, come la perdita dei genitori o dei figli a causa di un terremoto, reagisce in modo meno disperato di chi subisce un trauma a causa della violenza di un suo simile. Questa è una violenza che per essere in qualche modo "sanata" ha bisogno che qualcuno chieda perdono per quello che ha fatto o che venga punito o entrambe le cose, ma anche in questo caso, la non ineluttabilità di questo tipo di violenza, crea una ferita molto più profonda e irreversibile in chi la subisce. Chi ha fatto questa equivalenza è o ignorante, o in malafede per ragioni di audience o patologiche (ed esistono, purtroppo, anche patologie di massa ed anche imbonitori che trovano l'audience o i voti o la popolarità o la clientela, solleticando proprio quelle patologie di massa).
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

viator

Salve jacopus e grazie. Solo non capisco il tuo chiamarmi in causa poichè nel mio intervento precedente io mo occupavo solo di demografia collegata alla diversificazione categoriale umana (argomento - quest'ultimo - che credo fin troppo astratto)............non di pace, guerra, violenza (argomenti solidamente concreti). Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

InVerno

Ah già, ricordo quel tempo perduto dove i belonefobici si immaginavano partigiani contro il facismo, ricordo, gli stessi che oggi si rifiutano di riconoscere la resistenza ucraina ma ne parlano in termini di "fiction", dopo tutti i torti subiti, i medici nazifacisti che volevano inoculare il perfido siero d'Albione, le manifestazioni in piazza dove nessuno veniva arrestato pur ingiuriando tutte le istituzioni dei peggiori appellativi, ostruiti del diritto all'aperitivo e al sacro jogging, si batterono come poeti guerrieri, si batterono come scozzesi, ed infine ottennero la libertàààààààà!



Un memento del peso e della responsabilità che porta con sé il suffragio universale.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Ipazia

#9
Citazione di: sapa il 11 Aprile 2022, 18:01:38 PMCiao Ipazia, ci vuole un bel coraggio a paragonare la pandemia a qiel che stanno subendo gli ucraini e gli aggressori russi da un mese e mezzo a questa parte.....Dai, non esageriamo!
Vediamola dalla parte di chi ha perso il lavoro, la mobilità. E pure la vita. Senza neppure un tribunale dei diritti umani che se ne occupi. I russi si sa sono sempre stati brutti e cattivi, da Ivan il terribile in poi. Quindi c'era da aspettarselo. Ma la malvagità della scienza e degli addetti alla salute pubblica è una novità assoluta per chi è cresciuto nella fiducia per queste nobili istituzioni. Un inedito, per i contemporanei, che deve ancora esprimere tutto il suo potenziale malefico. Nel frattempo i morti della sperimentazione biotec, cacciati sotto il tappeto, sono meno visibili di quelli delle fosse comuni ucraine. Direi che se la giocano alla pari come falsificazione della realtà e negazione di valori che si ritenevano acquisiti per sempre dopo Hitler, Stalin. E Mengele.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

niko

Citazione di: InVerno il 11 Aprile 2022, 19:51:48 PMAh già, ricordo quel tempo perduto dove i belonefobici si immaginavano partigiani contro il facismo, ricordo, gli stessi che oggi si rifiutano di riconoscere la resistenza ucraina ma ne parlano in termini di "fiction", dopo tutti i torti subiti, i medici nazifacisti che volevano inoculare il perfido siero d'Albione, le manifestazioni in piazza dove nessuno veniva arrestato pur ingiuriando tutte le istituzioni dei peggiori appellativi, ostruiti del diritto all'aperitivo e al sacro jogging, si batterono come poeti guerrieri, si batterono come scozzesi, ed infine ottennero la libertàààààààà!



Un memento del peso e della responsabilità che porta con sé il suffragio universale.



Se quelli che erano per la liberta' di scegliere se vaccinarsi o no sono balenofobici, come saranno chiamati tutti quelli che saranno contro il dovere patriottico di fare la fame e avere difficolta' a comprare generi di prima necessita'  per pagare la schifosi e insulsa guerra economica dell'occidente?

Dietofobici?

Quelli che se non hanno la possibilita' di fare benzina in modo economicamente conveniente non lavorano piu'?

Joggingfobici?

Quelli che hanno ottanta e piu' anni e se non accendono una delle due cose tra ventilatore e condizionatore con quaranta gradi all'ombra ci lasciano davvero la pelle?

cadaveri saunafobici?

Dove stavano, voglio sapere io, tutti quelli che adesso hanno sulla bocca la resistenza ucraina e la paragonando alla vicenda partigiana  quando invece, nel momento presente, c'era la resistenza dell'Irak invaso o della Jugoslavia sotto le bombe?

Dove stavano costoro dieci e venti anni fa' , a prendere, appunto, l'aperitivo?

Quali altre e diverse parole c'erano, sulle loro bocche?

Forse parole che dicevano che quando una "democrazia" , invade una "dittatura" invece va tutto bene?

Dal fariseismo li riconoscerete, dal fatto che stanno sempre dalla parte dei piu' forti, li riconoscerete.



Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

InVerno

Qui nell'appennino si trovano ancora casolari di pietra dove gli antifaRMAcisti si radunavano per combattere la resistenza, raffiche di siringhe ancora incastonate nelle porte di legno sparate dai mitra dei faRMAcisti in retata. Un volantino all'interno del casolare ancora recita frasi di Orwell "E' l'incudine a rompere il martello, sarà la mia pelle a rompere l'ago!" firmato commissione DuPre, il volto del Freccero pensante sullo sfondo, l'intervista al podologo di riferimento, il volto di Bill Gates usato come bersaglio di teorie acuminate, un GreenPass marchiato di svastica con l'uniposca, un finto braccio di silicone. Ora prontamente corretto DuGIN e PreMATURATA, il movimento si sposta a negare la resistenza altrui: mai voi lottaste quanto noi! I partigiani intorno al casolare fanno flessioni di benaltrismo: "E allora il morbillo?" dice il capo partigiano, "E allora l'Iraq?" risponde la brigata ribelle, "volete il condizionatore o la pace?" ed in coro: "il condizionatore!" rispondono in coro i resistenti, "al mi nonno glie piglia er coccolone" dice un resistente venuto da lontano, "Viva il secondo polo!" esclama un altro, "ma farà freddo?" gli risponde un altro, "avremo il termosifone!".
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

atomista non pentito

Niko , lo sai meglio di me che il discrimine e' il quantitativo di spanne che separano l'avvenimento (guerra in questo caso) in questione , dal proprio culo. O almeno la percezione della stessa ( la Jugoslavia era piu' vicina geograficamente , ma per le condizioni di allora cosi' distante... altro blocco).  La percezione dei danni che l'avvenimento potra' (potrebbe) causare al nostro tranquillo scorrere della vita (tranquillo? si ma non per tutti ovviamente). In questo caso , con l'amplificatore dei media ormai golem , ahi ahi ahi. Poi il tutto e' perpetrato dal cattivo contro al buono ( contrariamente ai casi da Te citati dove erano i cowboy ad attaccare per cui tutto ok) quindi , conclusione tirata....... Per quanto riguarda SARSCOV2 .....bah , mi da da pensare che i cinesi ( che ho la sensazione che 'sto virus lo conoscano un po' meglio del resto del mondo) blindino milioni di persone rendendole improduttive ( sacrilegio) per una manciata in termini percentuali di infezioni. Non e' che sono al corrente di danni a lungo termine che e' meglio evitare ? (mio pensiero non suffragato da un belino)

Alexander

Buongiorno a tutti

C'è una cosa che accomuna certamente il covid e la guerra in Ucraina: l'infodemia. Tutto il vasto repertorio che si è visto con il covid, pronto a ritornare sui media non appena si spegneranno un po' i riflettori sull'Ucraina (cioè quando continueranno ad ammazzarsi per anni nel Donbass senza che questi freghi più nulla a nessuno, a parte qualche UNHCR ), è ora in azione con la guerra. Non si parla d'altro, non si scrive d'altro, non si cerca di convincere d'altro. Che pesantezza mediatica che viviamo da due anni e mezzo ormai! Se riportassero un quinto di news di quelle attuali sarebbe già sufficiente, ne sapremmo abbastanza, cercherebbero di verificarle meglio, e forse avanzerebbe ancora qualcosa. C'è una tale cascata di informazioni e commenti, condito da lacrimevoli testimonianze di gente che ha visto il papà morire di covid o sotto le bombe (mercificazione del dolore) che, appena scorgi un sentiero silenzioso e solitario e ti ci immergi, ti sembra di uscire da una pentola bollente ed entrare "NELLA REALTA'. Eppure la realtà dovrebbe essere il covid e la guerra in Ucraina, ma siamo (sono) talmente stanchi dello strofinaccio che passa continuamente, avanti e indietro, nel nostro cervello, che sembra invece quella la finzione. La realtà evapora, se non ci sei dentro e non senti gli scoppi.

ricercatore

Citazione di: sapa il 11 Aprile 2022, 11:24:50 AMSi è detto anche questo e chi lo ha detto, anche qui da noi, ha parlato da pulpiti autorevoli. Onestamente, adesso  che la guerra è scoppiata e ne stiamo vedendo le caratteristiche e peculiarità, chi ha pronunciato simili boiate non farebbe meglio a vergognarsi? Capisco la necessità di spaventare, che per tutti i 2 anni di pandemia ha caratterizzato la comunicazione tra istituzioni e cittadini, ma non si è esagerato un tantino? 8)


Il signor Piero (il commerciale di un'importante editore nazionale) e il signor Mario (il commerciale di un'importante rete di inserzionisti pubblicitari) hanno appena concluso la trattativa: 400 euro per ogni kg della nostra attenzione.

I clienti dei giornali non sono i lettori, ma gli inserzionisti.

Il loro prodotto di scambio siamo noi, o meglio, la nostra attenzione.

Quindi nessuno si vergognerà in quanto grazie al loro "lavoro", gli inserzionisti sono stati molto soddisfatti:
il cliente prima di tutto, no?

Discussioni simili (5)