Il COVID- 19 è un virus "naturale" o "artificiale"?

Aperto da Eutidemo, 09 Marzo 2020, 14:59:53 PM

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Eutidemo

Secondo alcuni, si tratterebbe di un "nuovo" virus, improvvidamente "sfuggito" ad un laboratorio di "guerra batteriologica" di Wuhan; e non dal suo mercato ittico, che, invece, è ritenuto l'origine "ufficiale" dell'epidemia di Covid-19.

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Secondo tale teoria, si tratterebbe di un virus "CHIMERA", cioè non del virus tipico del pipistrello modificato, bensì di una sua proteina "spike" "innestata" in un coronavirus dei topi; cioè, più tecnicamente, di un un virus "chimerico" che codifica una nuova proteina spike di CoV zoonotica – dalla sequenza RsSHC014-CoV che è stata isolata dai pipistrelli cinesi, nel contesto della spina dorsale adattata al SARS-CoV dei topi.

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Tuttavia, nessuno degli esperti occidentali che hanno analizzato e studiato il genoma del SARS-CoV2 lo ha identificato col virus chimerico di cui sopra (che fu effettivamente sperimentato dai Cinesi nel 2015); tanto meno sembrerebbe trattarsi un coronavirus dei topi, ovvero di un "mouse adapted SARS-CoV" (MA15).

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Io non sono un medico, nè, tantomeno, un virologo; però, affidandomi alla prevalente opinione della comunità scientifica occidentale (sempre che ce la raccontino giusta), non posso che propendere decisamente per la tesi che il COVID-19 sia un "virus naturale", e assolutamente non "assemblato" in un laboratorio di "guerra biologica".

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Tale dibattito, però, mi ha riportato alla mente lontanissimi ricordi del mio passato; quando, essendo io impiegato -fortunatamente per non moltissimo tempo- nei "servizi di sicurezza militari", seguii parecchi corsi sull'uso "tattico" e "strategico" delle armi (da fuoco, chimiche e batteriologiche), e ci scrissi pure delle "tesine" per l'esame di ammissione.

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Al riguardo, tuttavia, occorre tenere ben presenti due cose:
- pur avendo io un'ottima memoria, tuttavia, ormai, rammento ben poco di quello che appresi all'epoca;
- in ogni caso, quel poco che rammento, ormai in buona parte non è probabilmente più attuale.
Però ci sono delle cose che potrebbero risultare, almeno in parte, ancora significative; e che manderebbero in visibilio più Machiavelli che Von Clausewitz.

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1)
ARMI DA FUOCO

Al riguardo, rammento quanto segue:

a)
Nel corso relativo all'"uso tattico" delle armi da fuoco, ci spiegarono che le pallottole in "piombo nudo", in quanto di natura "espansiva" (a punta cava o meno che esse siano), sono le più indicate per la difesa personale,  in quanto neutralizzano "in modo definitivo" il bersaglio; a parte questo, poichè il proiettili di deformano quasi integralmente con l'impatto , era più difficile individuare (almeno una volta)da quale pistola erano stati sparati.

b)
Nel corso relativo all'"uso strategico" delle armi da fuoco, invece, ci spiegarono che le pallottole in "piombo incamiciato", le cosiddette "Full Metal Jacket", in quanto di natura non "espansiva", sono le più "utili" in caso di guerra.
Ricordo che, avendolo  io studiato all'Università, osservai, che, più che "utili", i proiettili "blindati" sono gli unici considerati accettabili secondo le convenzioni dell'Aia del 1899 e del 1907:  le quali, a FINI UMANITARI, proibiscono l'uso in ambito bellico delle munizioni di piombo scamiciato (soprattuto se JHP).
Al che, l'insegnante, che era un Generale, si fece una risata, e ci spiegò che il motivo, seppure in parte "umanitario", era invece precipuamente "strategico"; almeno in determinati tipi di guerra, soprattutto tra eserciti di potenze "moderne" (mentre meno tra potenze moderne e "potenze" non moderne).
Ed infatti:
- dal punto di vista del "morale" del nemico, tutto sommato, è preferibile rimandare nelle sue retrovie soldati feriti o mutilati, piuttosto che dei cadaveri, in quanto, come sembrava accertato da vari studi, questo avrebbe un effetto molto più deprimente sulla popolazione;
- dal punto di vista strettamente "logistico", inoltre, mentre i cadaveri sono molto più facili da gestire, in quanto basta seppellirli al suono di fanfare, intasare le retrovie del nemico con migliaia di soldati feriti o mutilati, può creargli gravissimi problemi di gestione sanitaria ed economica (e non solo).
E concluse "ire(o)nicamente" affermando che lo scopo principale di una guerra non è quello di "annientare" il nemico, bensì, semplicemente, quello di "batterlo"; costringendolo alla resa!

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A questo punto, qualcuno potrebbe dirmi: "Ammesso che ciò sia vero, cosa diamine c'entra tutto questo, con il COVID-19?".
C'entra; e adesso mi accingo a spiegare perchè!

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2)
ARMI BIOLOGICHE

In un altro corso, ci spiegarono quali sono i tre requisiti ottimali per un arma "biologica", che può essere a base di:
-  "batteri", come l'infame "bomba bacilllare" con la quale i Giapponesi infettarono i Cinesi, nella guerra del 1937, con il batterio della "peste bubbonica" ("pasteurella pestis"):
- "virus", fortunatamente mai usati in guerra fino ad ora (o, almeno, così pare).
Ciò premesso, i tre requisiti "strategici" ottimali di un'arma "biologica", almeno a quanto rammento, sarebbero i seguenti:

a) NATURALITA'
Cioè, i batteri o i virus devono assolutamente sembrare "naturali",  per evitare di incorrere:
- nelle sanzioni previste dalle Convenzioni dell'Aja del 1899 e del 1907, che ne vietano categoricamente l'uso;
- soprattutto in eventuali ritorsioni da parte del nemico;
il primo requisito di una moderna arma biologica, quindi, è quello della"naturalità", almeno apparente, dell'agente patogeno.
Il che significa che i laboratori addetti alla guerra biologica, più che "assemblare" un nuovo virus (cosa facilmente riconoscibile), cercano quasi sempre di stimolare adeguate "mutazioni" in virus già esistenti; cioè, sarebbe un po' come "dopare" un pitbull prima del combattimento.
Per cui, alla fine, tutto si riduce ad una battaglia tra:
- i virologi che cercano di mettere in circolazione un "virus dopato", facendo credere che abbia fatto il "body building" per conto suo;
- i virologi avversari, che cercano di scoprire l'"eventuale" trucco, ed il conseguente vaccino.
I profani, però, non sapranno mai chi ha vinto l'incontro; ammesso, poi, che un incontro ci sia effettivamente  stato!
Ed infatti, un po' come le pallottole in piombo nudo, il "virus dopato" è difficilmente "tracciabile".

b) BASSA LETALITA'
In secondo luogo, a differenza di quanto si sarebbe portati a pensare, i virus per "attacco biologico", così come le pallottole "full metal jacket", sono studiati per essere relativamente "poco letali".
Ed infatti:
- in primo luogo, il loro scopo principale, non è quello di sterminare il nemico, bensì di abbattere il suo morale e di creargli gravissimi problemi di gestione logistica sanitaria ed economica (e non solo).
- in secondo luogo, un virus eccessivamente micidiale tende ad uccidere il suoi "ospiti" (veicoli), non consentendo loro di diffonderlo a sufficienza nel Paese attaccato.
Ed infatti, i virus eccessivamente letali, sono come degli autisti troppo spericolati; i quali, sfracellando la vettura su cui viaggiano, o ci crepano sopra, o restano a piedi...per cui diventano innocui.
I virus meno "cattivi", invece, sono come degli autisti un po' più accorti, i quali, senza distruggere la vettura su cui viaggiano, continuano ad andare ammaccando, più o meno gravemente, a destra e a manca, dozzine di altre vetture (mandando in crisi i carrozzieri).

c) ALTA CONTAGIOSITA'
Per le ragioni di cui sub b), i virus da "attacco biologico" sono:
- estremamente contagiosi;
- estremamente rapidi nel contagio.
Questo, per ovvie ragioni, e, soprattutto:
- per rendere difficile trovare in tempo un vaccino;
- per rendere difficile una eventule ritorsione.

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POSSIBILI COLPEVOLI DOLOSI

Alla stregua da quanto sopra, non c'è dubbio alcuno che il COVID 19 presenti tutti e tre i requisiti in questione; questo, però, non significa affatto che si tratti DAVVERO di un'arma biologica.
Ed anche se lo fosse stata, "in origine", è quasi certo che essa abbia esorbitato dal propri compiti originari; così come l'arma biologica usata dai Tartari a Giaffa contro i Genovesi, la quale, poi, diede luogo alla PESTE NERA del 1348.

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Peraltro, non si vede perchè mai la Cina avrebbe dovuto "farlo apposta"; cosa, secondo me, da escludere a priori; un po' come il caso del marito che si taglia gli attributi per far dispetto alla moglie.
Manca il "CUI PRODEST"!

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Per lo stesso motivo, secondo me,  è da escludere il Giappone; sebbene nel 1937 abbia già attaccato la Cina con armi biologiche ben più micidiali.
Anche in questo caso, infatti, manca il "CUI PRODEST"!

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Resterebbe, come unica nazione sospetta del "presunto" crimine, la Corea del Nord; la quale, in verità molto stranamente, FINORA NON HA AVUTO NESSUN CASO DI COVID 19.
Ed invero, le autorità della Corea del Nord hanno posto in quarantena circa 10.000 persone, in quanto potenzialmente contagiate dal nuovo ceppo di coronavirus; ma hanno poi successivamente dimesso -ad oggi- il 40 per cento delle stesse per esser risultate TUTTE asintomatiche.
Fatto sta che la Corea del Nord non ha comunicato alcun caso accertato di contagio da Covid-19 dopo lo scoppio dell'epidemia in Cina, alla fine di dicembre; il che, in effetti, è un po' strano, visto che tale Nazione è completamente circondata da Paesi infetti (Cina, Russia, Corea del Sud, oltre che il Giappone).
Tuttavia, personalmente, io non penso affatto che la Corea del Nord, sebbene, secondo me, guidata da un pazzo criminale (e pure un po' stronzo), c'entri niente con il contagio, in quanto:
- il fatto di nascondere i propri contagiati, potrebbe rientrare nella tipica censura di un Paese totalitario.
- inoltre, manca un "CUI PRODEST adeguato, sebbene, al riguardo, non mancherebbero ragioni di "speculazione".

CONCLUSIONE
Per concludere, almeno a mio parere:
- sembra pressochè da escludere una diffusione "intenzionale" del virus (sebbene, a questo mondo, sia tutto possibile, vista l'infida natura dell'uomo)
- sembra egualmente da escludere una diffusione "involontaria" del virus (sebbene, a questo mondo, sia tutto possibile, vista l'imbecille natura dell'uomo).
Per cui, se mi si consente il "calembour" <<propendo>>, tutto sommato,  per una "naturale naturalità" della diffusione del virus.
Però, come ho detto in parentesi, TUTTO è ovviamente possibile, vista la natura dell'uomo.

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Eutidemo

COROLLARIO
Mi ero dimenticato un quarto requisito fondamentale: la "LATENZA".
Ed infatti, un virus veramente "paraculo", circola "silente" e "asintomatico" per parecchi giorni, per meglio infettare più popolazione che può; prima che le autorità se ne accorgano, e comincino a reagire in modo adeguato. :(


anthonyi

Ciao Eutidemo, direi che la tesi di un COVID19 strategico, per uso militare, è assolutamente fuori luogo, per difendersi strategicamente dall'attacco di detto virus basta  proteggere un po' di generali, che sono gli unici anziani presenti nell'esercito, e il resto si difende da se .

Eutidemo


Ciao Anthonyi.
L'attacco biologico mira soprattutto alla popolazione civile, più che ai soldati ed agli ufficiali; i quali, comunque, hanno tutti a disposizione almeno una maschera antigas, se non un'intera tuta NBC (io ho ancora la mia, che, oggi, potrebbe ancora tornarmi utile)
Ah...ça ira, ça ira, ça ira!
Ce la faremo ragazzi!!!

InVerno

Non penso che le modalità con cui il tutto è avvenuto possano far presagire l'interesse di uno stato. La NordKorea è lo stato più sigillato del mondo, e in ogni caso anche se avessero dei contagiati, la notizia sarebbe coperta dalla loro ennesima vittoria di tutte le medaglie alle olimpiadi.L'unica possibilità di un virus artificiale, è quella di una pista terroristica, un pò come successe in Giappone qualche tempo fa, magari qualche gruppo di svalvolati contro la sovrappopolazione https://it.wikipedia.org/wiki/Attentato_alla_metropolitana_di_Tokyo .
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Eutidemo

Citazione di: InVerno il 11 Marzo 2020, 16:39:51 PM
Non penso che le modalità con cui il tutto è avvenuto possano far presagire l'interesse di uno stato. La NordKorea è lo stato più sigillato del mondo, e in ogni caso anche se avessero dei contagiati, la notizia sarebbe coperta dalla loro ennesima vittoria di tutte le medaglie alle olimpiadi.L'unica possibilità di un virus artificiale, è quella di una pista terroristica, un pò come successe in Giappone qualche tempo fa, magari qualche gruppo di svalvolati contro la sovrappopolazione https://it.wikipedia.org/wiki/Attentato_alla_metropolitana_di_Tokyo .

Le mie erano solo congetture ipotetiche; ma, come avevo scritto, anche io propendo ad escludere che si tratti di un atto intenzionale da parte di un qualsiasi Stato.
Quanto al "bioterrorismo", quello in Giappone fu un attacco "chimico", e non "biologico"; che è cosa ben diversa e molto più semplice da attuare.
Ed infatti, l'attentato alla metropolitana di Tokyo venne commesso con l'impiego del SARIN, che è un "gas nervino"; e che quindi non può essere classificato "bioterrorismo".

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