Il caso Salvini-Gregoretti

Aperto da Eutidemo, 12 Febbraio 2020, 13:15:21 PM

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Eutidemo

Il caso Salvini-Gregoretti.

Nel momento in cui scrivo le votazioni relative all'autorizzazione a procedere nei confronti di Salvini sono ancora in corso; per cui mi riservo di commentarle solo quando saranno terminate (in un senso o nell'altro).
https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/02/12/caso-gregoretti-al-senato-il-voto-sulla-richiesta-di-autorizzazione-a-procedere-per-salvini-la-diretta/5703714/

***
In questa sede, invece, non intendo minimamente entrare nel merito del caso specifico, ma solo inquadrare la questione in generale.
Al riguardo, occorre tenere presenti due strumenti normativi:

1)
L'art.96 della Costituzione, il quale stabilisce che: "Il Presidente del Consiglio dei ministri ed i ministri, anche se cessati dalla carica, sono sottoposti, per i reati commessi nell'esercizio delle loro funzioni, alla giurisdizione ordinaria, previa autorizzazione del Senato della Repubblica o della Camera dei deputati, secondo le norme stabilite con legge costituzionale."

2)
L'art. 9 comma 3 della Legge costituzionale 16 gennaio 1989, n. 1, il quale stabilisce  che la camera competente può, a maggioranza assoluta dei suoi componenti, negare l'autorizzazione a procedere, solo laddove reputi, con valutazione insindacabile, che: "...l'inquisito abbia agito per la tutela di un interesse dello Stato costituzionalmente rilevante ovvero per il perseguimento di un preminente interesse pubblico nell'esercizio della funzione di governo."

***
Al riguardo, a livello normativo, rilevo che, secondo me, tale disposizione è MOLTO discutibile, in quanto:

A)
Rimettere la valutazione, di volta in volta, alla camera "pro tempore" eletta, circa:
- un "interesse dello Stato costituzionalmente rilevante";
-  il perseguimento di "un preminente interesse pubblico";
rimette praticamente la perseguibilità penale o meno del ministro alla "visione politica" che ha di tali "interessi" la "maggioranza" partitica del momento; il che, sotto il profilo della tutela penale del cittadino (ministro), e dell'uniformità giuridico-processuale del trattamento di tutti i cittadini, a me sembra assolutamente INIQUO e PARADOSSALE!
Ed infatti, a seconda che la votazione assembleare per l'autorizzazione a procedere avvenga a cavallo di elezioni politiche (o anche a cavallo di un mero cambio di maggioranza parlamentare), lo stesso ministro o ex ministro può risultare:
- aver agito per un interesse dello Stato costituzionalmente rilevante o per il perseguimento di un preminente interesse pubblico, se in quel momento predomina la sua parte politica e l'opinabile interpretazione che essa dà di tali interessi;
- NON aver agito per un interesse dello Stato costituzionalmente rilevante e per il perseguimento di un preminente interesse pubblico, se in quel momento predomina una diversa parte politica, e l'opinabile interpretazione che essa dà di tali interessi.

B)
L'assurdità principale di tale disposizione di legge, però, secondo me, sta soprattutto nel prescindere dal tipo di reato di cui è imputato il ministro; ed invero, presa alla lettera,  tale norma, "di fatto", finisce per sancire che IL FINE POLITICO GIUSTIFICA SEMPRE QUALSIASI MEZZO (a prescindere dalla sua minore o maggiore criminosità).
Ed infatti:
- se si ritiene che il "reato di sequestro di persona" ex art.605 CP possa essere "COMUNQUE" giustificato, se finalizzato a conseguire un "interesse dello Stato costituzionalmente rilevante" ovvero "un preminente interesse pubblico", consistente nell'impedire lo sbarco illegale di immigrati in Italia;
- allora qualcuno mi deve spiegare perchè mai, invece, un eventuale "reato di strage" ex art.422 C.P. per siluramento dei barconi e mitragliamento dei sopravvissuti, non dovrebbe essere parimenti giustificato da un "interesse dello Stato costituzionalmente rilevante" e dal perseguimento di "un preminente interesse pubblico", consistente nell'impedire lo sbarco illegale di immigrati in Italia.
Dov'è la differenza?
In entrambi i casi, infatti, il fine sarebbe "identico", e i presunti "interessi" tutelati gli stessi; cambierebbero solo i "mezzi" per conseguirli.
Ma di questi ultimi l'art. 9 comma 3 della Legge costituzionale 16 gennaio 1989, n. 1, non ne se ne occupa minimamente; per cui la maggiore o minore gravità dei delitti imputati ad un ministro per perseguire l'interesse pubblico, non ha "de iure" alcuna rilevanza!

C)
In terzo luogo, osservo che la condivisione o meno del Presidente del Consiglio (ed anche di tutti gli altri ministri), del comportamento di cui è imputato un solo ministro, di cui tanto si discute adesso nel caso di sequestro di persona commesso da Salvini, secondo me non ha la benchè minima rilevanza; ed infatti, ai fini del diniego dell'autorizzazione a procedere, l'art. 9 comma 3 della Legge costituzionale 16 gennaio 1989, n. 1 non prevede minimamente, come causa di diniego, la circostanza che il comportamento del singolo ministro sia stato avallato dal governo di cui fa parte.
Dove sta scritto?
Ed invero, i parlamentari, ai fini dell'autorizzazione a procedere, devono valutare soltanto  se il ministro, da solo o d'accordo con il Premier e/o con altri ministri (il che non rileva), abbia agito o meno per tutelare:
- un "interesse dello Stato costituzionalmente rilevante";
-  il perseguimento di "un preminente interesse pubblico".
Punto!

***
Premesso quanto sopra, e, per ora, senza soffermarci ad esaminare se Salvini abbia "effettivamente" messo in atto il comportamento materiale che configura il reato di sequestro di persona ex art.605 C.P. (come, per me, è evidente, e come da lui stesso fu ammesso), soffermiamoci, invece, un attimo a considerare se il suo comportamento criminoso sia "giustificato" ex art. 9 comma 3 della Legge costituzionale 16 gennaio 1989, n. 1, per avere egli agito per tutelare:
- un "interesse dello Stato costituzionalmente rilevante";
-  il perseguimento di "un preminente interesse pubblico".

***
Al riguardo, se io fossi un senatore, penso che mi asterrei dal voto.
Ed infatti, "personalmente", nel comportamento "sequestratorio" di Salvini, dal mio punto di vista, non intravedo:
- nessun "interesse dello Stato costituzionalmente rilevante";
-  nessun perseguimento di "un preminente interesse pubblico".
Tuttavia, poichè la legge fa riferimento a due concetti non definiti nè giuridicamente nè in alcun altro modo, nel mio ruolo di senatore di un partito avverso a Salvini, non mi sembrebbe molto corretto esprimere il mio voto in base ad un qualcosa di così opinabile; ed infatti non ritengo giusto che un cittadino (ministro o no) possa essere sottoposto a giudizio o meno, solo in base all'opinione politica (o meglio, "partitica") della fazione politica al momento predominante.
Ed invero, l'opinione politica, secondo me, dovrebbe pesare in altri ambiti, ma non certo in questo.

***
Senza considerare che lo stesso ministro inquisito potrebbe opporsi al diniego dell'autorizzazione, per ottenere, in tribunale, un ottimo palcoscenico propagandististico; come fece Hitler dopo l'arresto conseguente al suo fallito PUTSCH di Monaco.
Il che costituirebbe il massimo della demagogia e dell'"eterogenesi dei fini".

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Secondo me, l'art. 9 comma 3 della Legge costituzionale 16 gennaio 1989, n. 1, quindi, è radicalmente sbagliato, e dovrebbe essere abrogato il prima possibile; ed infatti, a mio parere, se si configura una fattispecie in sè criminosa, non ha la benchè minima rilevanza che il delitto (sequestro di persona o siluramento di barconi) sia finalizzato ad un "opinabile" interesse pubblico o costituzionale, ma il soggetto incriminato dovrebbe comunque essere sottoposto ad un regolare processo.
Però, finchè tale norma c'è, non può essere ignorata, sebbene nè questa nè altre norme vietino di astenersi da una votazione che il parlamentare ritenga insensata; ovvero, semmai, l'autorizzazione non dovrebbe essere negata mai, per principio, nei confronto di nessuno.
Come io ritengo!

***
A mio avviso, almeno in teoria, l'unica forma sensata di autorizzazione a procedere (abusi a parte), nei confronti di un qualsiasi parlamentare, ed anche ministro, dovrebbe essere subordinata  alla valutazione parlamentare di un eventuale comprovato e documentato "FUMUS PERSECUTIONIS"  nei suoi confronti da parte della magistratura (da non confondere col "fumus boni iuris");  tale strumento è stato spesso utilizzato in sede di immunità parlamentare (molto spesso abusivamente), come motivazione per negare l'autorizzazione a procedere nei confronti di numerosi politici italiani, a partire dagli anni novanta (Tangentopoli), sulla base dell'ipotesi che la magistratura fosse intenzionata ad abusare delle proprie prerogative (arresti, perquisizioni, intercettazioni).
Ma questo è un altro discorso.

***
Nel momento in cui scrivo le votazioni sono ancora in corso; per cui mi riservo di commentarle quando saranno concluse (in un senso o nell'altro).
https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/02/12/caso-gregoretti-al-senato-il-voto-sulla-richiesta-di-autorizzazione-a-procedere-per-salvini-la-diretta/5703714/

viator

Salve Eutidemo. Perfetto. Tanto per confermare che il nostro è veramente un Paese speciale. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

anthonyi

Ciao Eutidemo, checche tu ne dica siamo in una repubblica parlamentare, nella quale spesso al parlamento è consegnato il diritto/dovere di stabilire cos'è giusto e cos'è sbagliato, cos'è vero e cos'è falso. Considera ad esempio gli attacchi che ricevette Minniti per aver fatto accordi con capi-tribù libiche perché bloccassero il flusso dei migranti, ad ogni costo. Anche li valeva il principio del fine che giustifica i mezzi, altrimenti ci sarebbe stato da portare Minniti sotto processo per complicità con chissà quante illegalità compiute da questi capitribù.
E poi dobbiamo ricordarci sempre che fu il nostro parlamento a sentenziare, a maggioranza, che Ruby rubacuori era la nipote di Mubarak.

Eutidemo

Ciao Anthony.
Al parlamento, secondo me, dovrebbe essere affidato il solo diritto/dovere di emanare le leggi, e non di stabilire cos'è giusto e cos'è sbagliato, cos'è vero e cos'è falso, per quanto concerne le responsabilità personali dei suoi membri e dei ministri (salvo un documentato "fumus persecutionis"); per questo ritengo assurdo ed inconcepibile l'art. 9 comma 3 della Legge costituzionale 16 gennaio 1989, n. 1.

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Quanto a Minniti, in effetti, almeno secondo me sarebbe senz'altro incriminabile anche lui, non tanto per aver fatto accordi con capi-tribù libiche, quanto perchè, in tal modo, ha favorito la "lagerizzazione" dei migranti; e, questo, in violazione dell'art.3 della LEGGE 14 luglio 2017, n. 110 , che vieta il respingimento di esseri umani verso determinati Stati, qualora (come nel caso di specie) esistano fondati motivi di ritenere che essi rischino di essere sottoposti a violazioni sistematiche e gravi dei più elementari diritti della persona umana.
Però, mentre Salvini ha commesso i suoi sbruffoneschi reati alla luce del Sole (rivendicandoli pure), Minniti, ammesso che li abbia effettivamente connessi, da bravo "ex agente segreto", li ha nascosti o abilmente dissimulati; per cui mancano le necessarie premesse per una incriminazione.

***
Quanto al fatto che fu il nostro parlamento a sentenziare, a maggioranza, che Ruby rubacuori era la nipote di Mubarak (o, più esattamente, a sentenziare, a maggioranza, che effettivamente Berlusconi "credeva in buona fede" che Ruby rubacuori fosse la nipote di Mubarak), vale quello che ho detto sopra; e, cioè, che, al parlamento dovrebbe essere affidato il solo diritto/dovere di emanare le leggi, e non di stabilire cos'è giusto e cos'è sbagliato, cos'è vero e cos'è falso, per quanto concerne le responsabilità personali dei suoi membri e dei ministri.

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Un saluto! :)

Eutidemo

Citazione di: viator il 12 Febbraio 2020, 16:39:16 PM
Salve Eutidemo. Perfetto. Tanto per confermare che il nostro è veramente un Paese speciale. Saluti.

Sì(gh) :(

viator

Salve Eutidemo. Citandoti : "Al parlamento, secondo me, dovrebbe essere affidato il solo diritto/dovere di emanare le leggi, e non di stabilire cos'è giusto e cos'è sbagliato, cos'è vero e cos'è falso, per quanto concerne le responsabilità personali dei suoi membri e dei ministri".
Beh, vedo che tra te e me siamo quasi la maggioranza.............avanti così. Io addirittura vedrei un Potere Legislativo (separato da quello Propositivo e da quello Rappresentativo) che siede formando una Assemblea Legislativa la cui unica funzione è quella di esaminare e di votare (solo segretamente) Proposte di Legge da altri presentate. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Eutidemo

Ciao Viator.
L'idea di un Potere Legislativo che siede formando una Assemblea Legislativa la cui unica funzione è quella di esaminare e di votare le  proposte di Legge da altri presentate, già oggi, sostanzialmente, è un'idea "in pratica" attuata; ed infatti, in genere, il Parlamento non fa altro che esaminare e  votare i disegni di Legge presentatigli dal governo (spesso neanche composto da parlamentari), oppure si limita semplicemente a ratificarne i decreti legge.

***
L'idea di rendere sempre segreto il voto, però, non la condivido molto; ed infatti, in quale modo i cittadini sarebbero in grado di valutare il comportamento dei loro legislatori, se non viene loro consentito di sapere come votano di volta in volta? 

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Un saluto

viator

#7
Salve Eutidemo. A questo punto (anche se l'argomento non susciterà certamente una larga udienza) preferisco trattare tali aspetti all'interno di nuovo "topic" ("VOTO SEGRETO" in Cultura e Società) che ora aprirò. Grazie e saluti
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Ipazia

Ci penserà la Bongiorno a vincere il processo, ben più facile del caso Andreotti. Dalla sua ha un assist importante: il non luogo a procedere della procura di Catania. Non è garantito, perchè purtroppo la magistratura italiana ha la brutta abitudine di fare politica, giustificata solo dal fatto che la politica italiana ha la brutta abitudine di legiferare a favore dei comportamenti criminali.

L'argomento della tutela degli interessi nazionali è suffragato dalla sistematica adulterazione dei trattati internazionali da parte dei soggetti e dei fiancheggiatori dell'immigrazione clandestina. Falsificazione sistematica della figura di profugo, naufrago, richiedente asilo da un lato e chiusura totale, peraltro comprensibile, dell'Europa di fronte a questa falsificazione divenuta insopportabile per la magnitudo assunta dopo l'intervento di trattati deliranti come Triton e Sophia e l'avvento delle flotte ONG sponsorizzate dalle mafie dell'immigrazione clandestina. Chiusura dell'Europa che solo la determinazione dell'ex ministro interni è riuscito a scalfire, insieme con l'arresto del pull factor ONG. 1000% l'incremento di sbarchi dopo il ritorno in forze dei loro traghetti nel raffronto gennaio 2019 e 2020. Argomento che peserà molto in sede processuale per legittimare la durezza mostrata contro immigrati clandestini e traghettatori.

La carta giocata da Salvini di andare a processo vale, politicamente, milioni di voti. Basta aspettare che questo governo quattrostagioni si incagli in qualche buccia di banana garantista dell'impunità dei comportamenti criminali e si torna a votare. Fin troppo facile fare profezie sull'esito.
L'unica perplessità è sulla capacità di un governo salviniano di adottare dispositivi giuridici, amministrativi e militari capaci di sfondare il muro di gomma delle elite politiche ed economiche (incluse le mafie) interessate al business immigrazionista clandestino. Fiancheggiate da consistenti settori della magistratura, agevolati da normative incapaci, se non collusive, di arginare il fenomeno illegale.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Eutidemo

Ciao Ipazia. :)
BRAVISSIMA: stavolta credo che tu ci abbia proprio azzeccato in pieno! ;)
Pensa che quando ho letto questo tuo post, avevo appena finito di scrivere un mio nuovo TOPIC proprio su questo argomento (con le tue stesse conclusioni), in quanto intendevo tenere separati:
- la fase del giudizio in Senato, ormai concluso, il quale (a torto o a ragione) ha definitivamente sentenziato, senza alcuna possibilità di appello, che Salvini, nel caso della Gregoretti, non ha agito per un interesse pubblico o costituzionale;
- la fase del successivo eventuale giudizio in Tribunale, che, "se" ci sarà, verterà soltanto sull'aspetto penale, a prescindere dalle motivazioni politiche del comportamento di Salvini.

***
Ad ogni modo, secondo me, la Bongiorno non dovrà neanche intervenire, perchè, come acutamente hai scritto tu, Salvini "...dalla sua ha un assist importante: il probabile non luogo a procedere della procura di Catania."
Io avevo scritto la stessa cosa, solo spiegando più in dettaglio perchè, ma sono sostanzialmente d'accordo con te!

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E' vero che talvolta la magistratura italiana ha la brutta abitudine di fare politica; però, in questo caso, il procuratore Zuccaro fa la stessa politica di Salvini, di cui si può dire che sia un fervente seguace, e da cui più volte è stato pubblicamente osannato.
https://palermo.repubblica.it/politica/2019/01/28/news/arresti_al_cara_di_mineo_salvini_elogia_il_procuratore_zuccaro_persona_di_buon_senso_-217695418/
Come vedi, non tutta la magistratura è "rossa"; per cui non credo proprio che Salvini corra soverchi rischi! ;)

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Sono anche d'accordo con te che la carta giocata da Salvini di andare a processo vale, politicamente, milioni di voti; senza poi correre eccessivi rischi, come sia da te che da me rilevato.
Leggi qui:
https://www.riflessioni.it/logos/attualita/ma-chi-lo-ha-detto-che-adesso-salvini-verra-davvero-processato/

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Mi fa piacere che ogni tanto, su qualcosa, siamo d'accordo. :)

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Un saluto. :)

Ipazia

Zuccaro ha avvisato in tempi non sospetti e prima del governo giallo-verde che c'era del marcio nella Danimarca da cui partivano gommoni e arrivavano navi. Purtroppo la legislazione era inadeguata e pur essendo oggettiva la pistola fumante non lo era altrettanto nelle soggettività richieste dalla giurisdizione vigente per cui era difficile liberarsi da quel marcio. Salvini ci ha provato coi decreti sicurezza, peraltro sempre disattesi dai magistrati agrigentini fino alla oscenità della farsa Rackete (che in qualunque altro paese del globo avrebbe perso a caro prezzo la voglia di simili sceneggiate).

Ma che in ogni caso richiedevano almeno dispositivi analoghi a quelli contro le associazioni mafiose per non essere così facilmente aggirabili. Auguro al "capitano", e a chi dei suoi ci capisce qualcosa di diritto, di provvedere al meglio, quando tornerà al comando della nave sanza nocchiere in gran tempesta, in cui approda e staziona di tutto senza tanti complimenti.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Eutidemo

Ciao Ipazia.
Come ho già scritto altrove, dubito che Zuccaro, che è comunque un PM irreprensibile, si lascerebbe mai influenzare dalle sue opinioni politiche, e/o dagli elogi pubblicamente ricevuti da Salvini; bensì sono invece certo che prenderà le sue decisioni in piena coscienza, diritto, giustizia e buona fede. :)

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Tuttavia non c'è dubbio alcuno che, "legittimamente", sulle ONG Zuccaro abbia sempre avuto opinioni "estremamente" simili a quelle di Salvini; e, questo, come dici tu, ancor prima del governo giallo-verde.
Ma questo che c'entra?
E che significa "in tempi non sospetti"? 
Zuccaro non poteva forse avere sulle ONG  opinioni molto simili a quelle di Salvini, anche prima che lui andasse al governo (o dopo)?
Tanto è vero che Salvini lo ha spesso più volte pubblicamente elogiato?
https://palermo.repubblica.it/politica/2019/01/28/news/arresti_al_cara_di_mineo_salvini_elogia_il_procuratore_zuccaro_persona_di_buon_senso_-217695418/
 
***
Questi sono fatti oggettivi, non congetture; però, beninteso: *Honni soit qui mal y pense!*

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A livello giuridico, comunque, è stato:
- dopo due anni di serrate indagini;
- anche dopo i decreti sicurezza di Salvini;
che il buon Zuccaro si è comunque dovuto arrendere all'evidenza ed ha onestamente dovuto ammettere davanti al GUP, che, nonostante le poliziesche nuove norme salviniane, "non esistono le benchè minime prove (o indizi), di sorta circa le connessioni tra ONG e criminalità organizzata". 
Lo ha detto lui, mica io!
Ed invero, neanche le poliziesche nuove norme salviniane potevano superare certi limiti, e stravolgere i principi di uno Stato di Diritto; il Capo dello Stato e la Corte Costituzionale non glielo certo avrebbero consentito.

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Quanto all'augurio che Capitan Grancassa, che di diritto ne capisce quanto un ranocchio di astrofisica, si rivolga a quei pochi dei suoi che ne capiscono  davvero qualcosa (e ce ne sono), per provvedere al meglio, quando tornerà al comando della "nave sanza nocchiere in gran tempesta", mi associo al tuo augurio!
Ed infatti ritengo del tutto giusto e democratico che un governo di destra, quando verrà eletta una maggioranza di destra, emani una normativa di destra; ci mancherebbe altro! 

***
Mi auguro pure, però, che provvedano a compilare i testi persone che ne capiscano sul serio di diritto; senza dar retta ai bizzarri ghiribizzi pseudogiuridici che, di tanto in tanto, stimolano l'"ignorantiota" fantasia, spesso molto poco rispettosa dei principi costituzionali, dello sbruffonesco Capitan Grancassa!
"Ignorantiota" fantasia legislativa, che, è doveroso ammetterlo, spesso ha allignato, seppure in minore misura, anche nel PD; soprattutto quello renziano.
Quanto ad "ignorantiota" fantasia legislativa, peraltro, c'è chi batte tutti; ma mi sembra superfluo precisare chi! :D

***
Un saluto! :)

Ipazia

Citazione di: Eutidemo il 14 Febbraio 2020, 08:25:17 AM

che il buon Zuccaro si è comunque dovuto arrendere all'evidenza ed ha onestamente dovuto ammettere davanti al GUP, che, nonostante le poliziesche nuove norme salviniane, "non esistono le benchè minime prove (o indizi), di sorta circa le connessioni tra ONG e criminalità organizzata".

Non c'è nessuna connessione perchè è lo stesso traghettamento di immigrati clandestini criminalità organizzata. C'è oggettiva continuità tra scafisti neri e bianchi. La fattispecie di "favoreggiamento dell'immigrazione clandestina" è presente nel CP italiano e solo la politicizzazione immigrazionista della magistratura, inquirente e soprattutto giudicante, non la vede e la assolve.

Dal governo di destra auspico che chi ci capisce di diritto faccia leggi in materia a prova del più "insaputo" dei magistrati italiani. E che a livello europeo si chiamino finalmente gli scafisti ONG col loro nome, inibendone l'attività e ritirando le bandiere. Non dovrebbe essere difficile visto come l'Europe c'est moi tratta i passeurs. Ma si sa che l'ipocrisia è grande sotto il cielo europeo ed essere umanitari col welfare degli altri non costa nulla. E si fa pure bella figura (e affari) con le ex colonie neocolonizzate.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Eutidemo

Ciao Ipazia.
Questa volta, secondo me, sbagli:
- sia in diritto;
- sia in fatto.

***
Ed invero, giuridicamente, ed anche secondo il più elementare buon senso, non c'è nessuna connessione tra la "raccolta di naufraghi" ed il "traghettamento di immigrati clandestini".

***
Al riguardo, infatti, non c'è dubbio che: 
- la prima è obbligatoria, perchè chi non raccogliesse i naufraghi, finirebbe (giustamente) in galera, per "omissione di soccorso" ex art.593 CP.
- il secondo, invece, è ovviamente proibito, ma deve essere "DIMOSTRATO", e non meramente "CONGETTURATO" in stile FAR WEST (come faceva "l'uomo dai sette capestri).

***
Quanto a tale secondo aspetto, peraltro, occorre ancora distinguere:
- il caso di chi simula il naufragio, per farsi soccorrere dalla prima nave di passaggio, ed immigrare così irregolarmente in Italia;
- il caso in cui ci sia un accordo preventivo tra una nave e dei finti naufraghi, per consentire di comune accordo a costoro di immigrare irregolarmente in Italia.

***
Al riguardo:
- nel primo caso occorre dimostrare la frode del finto naufrago (di cui l'equipaggio della nave non è responsabile);
- nel secondo caso, invece, occorre dimostrare l'accordo illegale.
Non bisogna essere un esperto di diritto per comprendere concetti così elementari!

***
Solo un ignorantiota "fascista" non riesce a vedere la palmare differenza; intendendo per "fascista" non certo un aderente al "Fascio", ma, semplicemente, un qualsiasi "bue qualunquista" che, grossolanamente, "fa di tutte le erbe un fascio". ;D

***
Non mi riferisco certo a te; anzi, parlando con qualcuno di loro, ho rilevato che gli stessi leghisti più intelligenti comprendono benissimo tutto questo!

***
Quanto al fatto che "...il reato di "favoreggiamento dell'immigrazione clandestina sia presente nel CP italiano...", a dire il vero, nel CP non se ne fa parola!
A prevederlo, invece, è l'art. 12, comma 1, del DECRETO LEGISLATIVO n. 286 del 25 luglio 1998 (varato da Prodi, con successive modifiche), che incrimina, "...chi promuove, dirige, organizza, finanzia o effettua il trasporto di stranieri nel territorio dello Stato ovvero compie altri atti diretti a procurarne illegalmente l'ingresso nel territorio dello Stato." 
Tutte cose, che, ovviamente, vanno "PROVATE", e non meramente "CONGETTURATE", in base ad una sedicente "pseudologica" intuitiva, a "capocchia".
Siamo in uno STATO DI DIRITTO, non nel FAR WEST!

***
Quanto alla "...politicizzazione immigrazionista della magistratura, inquirente e soprattutto giudicante", i fatti stessi ti smentiscono.
Ed invero, Zuccaro, che non può certo essere imputato di  "politicizzazione immigrazionista di sinistra":
- dopo due anni di serrate indagini;
- anche dopo i decreti sicurezza di Salvini;
si è comunque dovuto arrendere all'evidenza ed ha onestamente dovuto ammettere davanti al GUP, che, nonostante le poliziesche nuove norme salviniane, "non esistono le benchè minime prove (o indizi), di sorta circa le connessioni tra ONG e criminalità organizzata". 
Zuccaro, per tali sensatissime affermazioni, è forse diventato un "immigrazionista rosso"?
https://www.youtube.com/watch?v=Q_OFmoJ1z0M
Carta canta! 
***
Un saluto! :)

Ipazia

Maddai Eutidemo: "raccolta di naufraghi"  ;D Ma quando mai ?!  Il naufrago è una cosa seria, così come sono serie le norme della marineria sulla idoneità dei mezzi di navigazione e le norme internazionali sulla migrazione legale.


Qui invece siamo alla falsificazione di tutte le fattispecie giuridiche, funzionale alla filiera della migrazione illegale. Non mi dilungo sulle manfrine tra "naufraghi & profughi" e scafisti neri e bianchi che sono sotto gli occhi di tutti coloro che sono sprovvisti di travi ideologiche.  Travi che condizionano pesantemente anche le sentenze della magistratura italiana che fa di tutto per non entrare nel merito di queste manfrine limitandosi al non luogo a procedere politico-umanitario.


Lo smontaggio della sceneggiata può comunque avvenire,  al pari delle sentenze non emesse,  solo per via politica. Abrogando l'attuale STATO DI DIRITTO :-\ ... a migrare illegalmente. Colpendo tutti gli snodi della filiera. Compito arduo in un'Europa umanitaria con le risorse e il degrado degli altri, su cui la sgradevolezza del candidato risolutore non sminuisce la gravità del problema che gioca politicamente tutta a suo favore.

Pensa che pure Churchill e Stalin dovettero allearsi tra loro, mischiando whisky e vodka.  ;D
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

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