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Il caso Indi Gregory

Aperto da Aspirante Filosofo58, 11 Novembre 2023, 11:45:32 AM

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Aspirante Filosofo58

Buongiorno, in questi giorni si fa un gran parlare del caso della bambina inglese affetta da una grave malattia degenerativa che, secondo gli esperti non le permetterebbe di vivere né dignitosamente, né per tanto tempo. Tuttavia, come spesso capita in questi casi, la voglia dei media di essere i primi a dare la notizia, ad informare i lettori o ascoltatori, confonde le idee di chi, volendone sapere di più, finisce col non sapere nulla.
  • Secondo alcuni tg, sarebbe stata la mamma, portatrice sana, a trasmettere inconsapevolmente il problema alla figlia; secondo altri media entrambi i genitori sarebbero portatori sani e, considerato il basso numero di percentuale sul totale degli esseri umani, che due casi siano i genitori di questa bimba, mi sembra assai sconcertante;
  • Secondo i giudici inglesi, che si rifanno al parere di esperti medici, non avrebbe più senso tenere in vita la piccola grazie ad un macchinario: per lei non ci sarebbero benefici, ma unicamente sofferenza. E' pur vero che quei macchinari siano un costo e forse è proprio questo il motivo per cui i giudici hanno deciso di staccare la piccola dalla macchina;
  • I genitori di Indi si aggrappano a tutto e a tutti, pur di avere con loro la figlia: che sia amore o egoismo? Se fosse amore, una volta morti i genitori, che ne sarebbe della loro figliola? Chi se ne prenderebbe cura? Inoltre, una mamma vorrebbe mettere al mondo un figlio (o una figlia) sano (sana), mentre un figlio o una figlia con evidenti problemi fisici, psichici o sensoriali, rappresenterebbe una sconfitta per la mamma che, è inutile negarlo, si sentirebbe inferiore alle sue simili per non aver partorito il "simbolo della perfezione";
  • La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che tanto si è adoperata e si sta adoperando per far venire in Italia questa bimba, concedendole la cittadinanza italiana, non pare essere a conoscenza del fatto che in Italia la vita di quella bimba dipenderebbe dalla decisione di un tribunale, esattamente come nel Regno Unito. Se, dopo essere arrivata in Italia, un giudice decidesse per il pollice verso, ovviamente citando norme, leggi, regolamenti, ecc., che pasticcio sarebbe? In altre parole, faremmo venire in Italia una bimba per evitarle la morte fisica all'estero, e successivamente le toccherebbe la stessa sorte, per mano nostra?

Voi come la pensate? Grazie.
La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

Pio

Non credo che in Italia un giudice possa decidere di staccare le macchine senza consenso dei genitori. Ma non sono esperto di queste cose. I genitori di Indi hanno già due figli sani da quel che ho letto. Indi è la terzogenita. Come padre li capisco, perché speri di salvarla o che ci sia una qualche, seppure remota, speranza. Spero per Indi che, una volta estubato, non gli capiti come a quel bimbo che, secondo i medici, sarebbe morto subito e invece ha agonizzato senza aria per quattro giorni prima di lasciare questo manicomio di mondo. Scommettiamo che, se fosse figlia di Elon Musk, non si arrivava nemmeno dal giudice?
Non ci abitueremo mai ai metodi ruvidi di Dio, Joseph (cit. da Hostiles film)

sapa

Io penso che, trattandosi di minore, solo i genitori possono eventualmente chiedere un fine vita per il loro bambino. Non ci sono tribunali che possano arrogarsene il diritto, a dispetto dei genitori, a meno che questi non vengano dichiarati, dimostrandolo, di essere incapaci di intendere e di volere. Se il sistema sanitario inglese non ne vuole più sapere e giudica inutile e dannoso, per il bambino, proseguire le terapie e l'assistenza, si facciano da parte, consegnino la bambina ai genitori e facciano a tutti tanti auguri. Se vogliono portarla in Italia o dallo sciamano, non si capisce perchè non li lascino tentare. Io ero rimasto che  i medici potevano rifiutarsi di prestarsi al suicidio assistito e già qui non sono d'accordo, figuriamoci se posso essere d'accordo con un tribunale che decide che è ora che Indi muoia.....Ha ragione Pio, è un manicomio!

bobmax

Ennesimo episodio di ipocrisia italica.
Nichilismo macabro, di chi si erge a paladino della vita, mentre è animato dalla morte.

Vorrebbero tenerti agonizzante in una vita indefinita. 
Loro no, han già pronta per sé stessi la scappatoia, ma tu non devi morire! Soffrire sì, senza poter morire.

Ipocrisia dove gli scolari hanno superato i maestri del Vaticano.
Ipocrisia disumana.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

Claudia K

Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 11 Novembre 2023, 11:45:32 AMin Italia la vita di quella bimba dipenderebbe dalla decisione di un tribunale, esattamente come nel Regno Unito
Questo a me non risulta, veramente. 

Per il (tanto) resto, qui si accenna a parecchi aspetti della malattia, compreso il fatto che i due genitori possano esserne portatori sani : https://www.ilsole24ore.com/art/la-malattia-indi-gregory-scoperta-all-universita-bari-10-anni-fa-AFqqlUaB
e soprattutto si accenna a quanto la malattia sia molto gravemente invalidante e al come non esistano cure (residuando soltanto la possibilità di TENTARE le terapie geniche). 

Per il "resto" più ponderoso di tutti, e cioè la "scelta" vita o morte, nel massimo rispetto di qualunque fisolofia o fede, posso soltanto dire la mia: da genitore mi chiederei quale concreto abisso esista tra la comune idea di vita e quella sopravvivenza dovuta a macchine che (a quanto mi è sembrato di capire) non condurrà comunque la neonata...neanche ad un larvato simulacro di vita di cui ELLA possa godere, atteso che (sempre in base a quanto ho capito) la stessa formazione e crescita del cervello ne risultano totalmente e  irrimediabilmente compromesse...
A me risulterebbe d'obbligo chiedermi e chiedere ai medici se le mie accoratissime speranze di salvarla e curarla abbiano un qualunque aggancio con la realtà (e pare proprio di no), o se, invece, non siano soltanto un mio disperato miraggio che con la realtà non ha alcun addentellato, e per coltivare il quale condannerei la neonata ad una sofferenza indistinta e senza soluzione di continuità, in una "vita" che... della vita che ogni genitore vorrebbe per i propri figli...non ha davvero nulla e nè potrà mai averne. 
Ne deriva che, pur con tutta la fiducia possibile verso la medicina (fiducia che ho), non mi ostinerei se non a lavorare su me stessa per accettare la realtà, e accettare, purtroppo sì,  di lasciarla andare. 

InVerno

La posizione di Meloni è isterica e puramente identitaria, se non fosse per la tragedia a cui è connessa andrebbe giustamente derisa a livello europeo.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Jacopus

#6
A livello giuridico (ma qui servirebbe Eutidemo  ;D) c'è una legge piuttosto recente del 2018, che disciplina il fine-vita (cosiddetto testamento biologico), grazie alla quale ognuno di noi può stabilire se vuole o non vuole un accanimento terapeutico, in caso di malattia a cui si potrebbe sopravvivere solo grazie a macchinari e procedure invasive (lo stato vegetativo è il caso classico).

https://www.associazionelucacoscioni.it/notizie/comunicati/testo-della-legge-sul-testamento-biologico-approvato

Credo che questo sia il caso in questione. Il bambino senza macchinari, morirebbe. Essendo un minorenne, la legge stabilisce che sono gli esercenti la responsabilità genitoriale a doversi far carico della decisione. Quindi nessun Tribunale deciderebbe. Al massimo il Tribunale potrebbe aprire un fascicolo e nominare un giudice tutelare, vista la delicatezza della questione, in modo tale da poter fornire tutte le informazioni necessarie alle parti e a considerare prioritariamente l'interesse del bambino. Nessun tribunale però potrebbe stabilire con sentenza, l'interruzione delle attività sanitarie che servono alla sua sopravvivenza.
Rispetto al diritto all'eutanasia, invece, non c'è alcun diritto sancito attraverso la legge e chi aiuta la persona che vuole togliersi la vita continua ad essere perseguito penalmente. Vi è stata però una importante sentenza della C. Costituzionale, che scrimina il reato di "aiuto al suicidio", quando siano presenti quattro condizioni: patologia irreversibile, grave sofferenza fisica e psicologica, dipendenza dal trattamento sanitario per la sopravvivenza, capacità di prendere decisioni consapevoli.
Trattandosi di una "semplice" sentenza, però, vi sono due conseguenze rilevanti. La prima riguarda la possibilità che possano essere sempre intentati processi penali contro chi aiuta il suicidio. Sicuramente il processo ha buone possibilità di chiudersi con l'assoluzione se sono rispettate quelle condizioni, ma in Italia si trova sempre qualche pubblico ministero che ha tempo e voglia di costruire un processo, magari per giungere ad una nuova sentenza costituzionale. In secondo luogo, non essendo normata, l'eutanasia non è regolamentata a livello ospedaliero, e pertanto si assiste ancora ai viaggi verso i paesi che lo consentono con procedure stabilite per legge, ma che richiedono un ulteriore sofferenza psicologica e una spesa economica non indifferente.
Inoltre restano fuori da questa regolamentazione tutti quei casi di grave menomazione neurologica che non presuppongono per la sopravvivenza l'uso di macchinari salvavita. Potrebbe esserci chi, in stato di demenza senile o Alzheimer o Parkinson, desideri morire, ma questo attualmente, in Italia è perseguito penalmente.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Aspirante Filosofo58

Citazione di: Pio il 11 Novembre 2023, 13:50:06 PMNon credo che in Italia un giudice possa decidere di staccare le macchine senza consenso dei genitori. Ma non sono esperto di queste cose. I genitori di Indi hanno già due figli sani da quel che ho letto. Indi è la terzogenita. Come padre li capisco, perché speri di salvarla o che ci sia una qualche, seppure remota, speranza. Spero per Indi che, una volta estubato, non gli capiti come a quel bimbo che, secondo i medici, sarebbe morto subito e invece ha agonizzato senza aria per quattro giorni prima di lasciare questo manicomio di mondo. Scommettiamo che, se fosse figlia di Elon Musk, non si arrivava nemmeno dal giudice?
Citazione di: Jacopus il 11 Novembre 2023, 18:53:02 PMA livello giuridico (ma qui servirebbe Eutidemo  ;D) c'è una legge piuttosto recente del 2018, che disciplina il fine-vita (cosiddetto testamento biologico), grazie alla quale ognuno di noi può stabilire se vuole o non vuole un accanimento terapeutico, in caso di malattia a cui si potrebbe sopravvivere solo grazie a macchinari e procedure invasive (lo stato vegetativo è il caso classico).

https://www.associazionelucacoscioni.it/notizie/comunicati/testo-della-legge-sul-testamento-biologico-approvato

Credo che questo sia il caso in questione. Il bambino senza macchinari, morirebbe. Essendo un minorenne, la legge stabilisce che sono gli esercenti la responsabilità genitoriale a doversi far carico della decisione. Quindi nessun Tribunale deciderebbe. Al massimo il Tribunale potrebbe aprire un fascicolo e nominare un giudice tutelare, vista la delicatezza della questione, in modo tale da poter fornire tutte le informazioni necessarie alle parti e a considerare prioritariamente l'interesse del bambino. Nessun tribunale però potrebbe stabilire con sentenza, l'interruzione delle attività sanitarie che servono alla sua sopravvivenza.
Rispetto al diritto all'eutanasia, invece, non c'è alcun diritto sancito attraverso la legge e chi aiuta la persona che vuole togliersi la vita continua ad essere perseguito penalmente. Vi è stata però una importante sentenza della C. Costituzionale, che scrimina il reato di "aiuto al suicidio", quando siano presenti quattro condizioni: patologia irreversibile, grave sofferenza fisica e psicologica, dipendenza dal trattamento sanitario per la sopravvivenza, capacità di prendere decisioni consapevoli.
Trattandosi di una "semplice" sentenza, però, vi sono due conseguenze rilevanti. La prima riguarda la possibilità che possano essere sempre intentati processi penali contro chi aiuta il suicidio. Sicuramente il processo ha buone possibilità di chiudersi con l'assoluzione se sono rispettate quelle condizioni, ma in Italia si trova sempre qualche pubblico ministero che ha tempo e voglia di costruire un processo, magari per giungere ad una nuova sentenza costituzionale. In secondo luogo, non essendo normata, l'eutanasia non è regolamentata a livello ospedaliero, e pertanto si assiste ancora ai viaggi verso i paesi che lo consentono con procedure stabilite per legge, ma che richiedono un ulteriore sofferenza psicologica e una spesa economica non indifferente.
Inoltre restano fuori da questa regolamentazione tutti quei casi di grave menomazione neurologica che non presuppongono per la sopravvivenza l'uso di macchinari salvavita. Potrebbe esserci chi, in stato di demenza senile o Alzheimer o Parkinson, desideri morire, ma questo attualmente, in Italia è perseguito penalmente.
Nel mio post di apertura ho accennato al fatto che i giudici inglesi abbiano deciso per il distacco dei macchinari che tenevano  in vita la piccola Indi, anche perché A FRONTE DI UN COSTO NON INDIFFERENTE, non ci sarebbe stato secondo gli esperti (medici inglesi) alcun beneficio per la bimba. In altre parole: il gioco non valeva la candela. So che può sembrare brutto ma la quasi totalità degli esseri umani ragiona in termini di ritorno economico/finanziario, quindi anche i medici sono esseri umani.

Se non ho capito male, i genitori sarebbero stati disponibili a portarsi a casa la piccola e a curarla (secondo loro) acquistando o noleggiando i macchinari in questione, o facendola soffrire inutilmente (secondo i medici che si sono espressi al riguardo).
Io non sono medico e, non avendo conoscenze al riguardo, mi astengo dal dare giudizi medici. Tuttavia, da essere umano mi chiedo e vi domando: se fosse stato possibile interpellare la diretta interessata, come credete che avrebbe risposto? Il fatto che la piccina non potesse ancora comunicare con gli altri esseri umani, perché non a conoscenza del loro linguaggio, non significa che lei non pensasse o non potesse scegliere, ma più semplicemente che non potesse comunicarci il suo pensiero al riguardo.


La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

Aspirante Filosofo58

Citazione di: Claudia K il 11 Novembre 2023, 16:46:06 PMQuesto a me non risulta, veramente.
E' ciò che ha affermato un esperto in materia (non ricordo il nome, purtroppo), in un'intervista andata in onda al tg3 delle 19 di venerdì o mercoledì scorso (non giovedì perché non l'ho visto). Io non so se sia vero o meno, anche perché purtroppo i giornalisti italiani mi sembrano tante spugne che assorbono tutto e rilasciano quello che assorbono, senza chiedere chiarimenti al riguardo: si passa dalle domande veramente assurde ai bagnini che hanno avuto danni causati dalle trombe d'aria ("ha avuto paura?") a non chiedere alcunché a chi potrebbe affermare di aver visto gli asini volare. Spero che qualche esperto di questo forum possa fugare ogni dubbio. Di fatto, se fosse andato in porto il trasferimento della piccola Indi, all'Ospedale del Bambin Gesù di Roma, come richiesto da questa struttura, immagino che ci sarebbe stata una levata di scudi da parte di chi, per un motivo o per l'altro, sta aspettando da anni la soluzione di un problema sanitario: c'è chi è morto perché non si è trovato in tempo un donatore, per esempio. 
La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

Claudia K

Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 12 Novembre 2023, 16:15:06 PME' ciò che ha affermato un esperto in materia
Non discuto di questo esperto, perchè sarebbe anzitutto importante sapere cosa abbia detto (che non necessariamente corrisponde a ciò che ne è stato compreso). 

Ricordo, però,  che l'Italia è quel Paese in cui il padre di Eluana Englaro ha dovuto combattere annosamente per aule giudiziarie affinchè si interrompesse la vita solo vegetativa (già durata 17 ANNI) per la sfortunatissima ragazza, ed è lo stesso Paese in cui chi ha aiutato Dj Fabo nel realizzare l'ultima sua determinatissima e lucidissima volontà...credo sia ancora alle prese con pesantissimi risvolti giudiziari a proprio carico. 
L'Italia è il Paese dell'accanimento terapeutico ad oltranza, in cui vedi strutture e reparti ospedalieri...anche con anzianissimi totalmente defedati e ormai irreversibilmente incoscienti, che non vanno oltre il gemito di dolore quando li sposta per curarli. 

Tutto per dire: anche senza essere <esperti>...è abbastanza intuitivo che nessun malato, per quanto gravissimo ed irreversibile, possa essere soppresso - in Italia - per decisione giudiziale! 

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A me sembra ineccepibilmente equilibrata questa opinione : https://www.la7.it/in-altre-parole/video/indi-gregory-la-buonanotte-di-massimo-gramellini-11-11-2023-513202  

Pio

#10
Indi è morta e la questione pare chiusa. Onestamente io avrei concesso un'altro tentativo ai genitori concedendo la possibilità di portarla al Bambino Gesù. La bimba non soffriva di dolore fisico, a quel che ho letto, e probabilmente nemmeno di quello psicologico, vista la tenerissima età. Quindi, al di là del discorso di convenienza economica dei trattamenti, non mi sembra ci fosse tutta questa fretta. Naturalmente c'era in gioco il prestigio del NHS e quello giuridico istituzionale inglese. Però è nel diritto dei genitori cercare un'altra cura. Vicenda mia personale: l'ospedale dove era ricoverata mia mamma sosteneva che non c'era nulla da fare e che potevo portarla a casa a morire. Siamo riusciti a farla ricoverare in altro ospedale, senza farci troppe illusioni, ma per "tentare". Fatto sta che sono riusciti a "rattoppare" e poi ha vissuto altri due anni in discrete condizioni. Non voglio dire che sarebbe successo con Indi ovviamente, ma non capisco questo dogmatismo istituzionale inglese nel non voler concedere il diritto di cura, vista la possibilità del ricovero in altra struttura. La malattia di cui soffriva Indi tra l'altro è stata scoperta proprio in Italia, molto recentemente è quindi...visto mai. Dai! Si poteva tentare. Spendiamo miliardi per bombe e arsenali vari. Naturalmente, se non avessero funzionato le cure italiane, basta così, altrimenti si passava veramente all'accanimento terapeutico.
Non ci abitueremo mai ai metodi ruvidi di Dio, Joseph (cit. da Hostiles film)

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