Il caso degli immigrati inviati in Albania e poi riportati in Italia

Aperto da Eutidemo, 22 Ottobre 2024, 13:08:06 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

Eutidemo

E' di attualità la controversia tra il "potere giudiziario" ed il "potere esecutivo" circa il caso dei dodici richiedenti asilo trasferiti mercoledì in Albania e poi riportati con una motovedetta a Bari,  per decisione dei giudici Romani.
***
Pertanto, il "potere esecutivo", prendendo atto che i suoi "decreti ministeriali e interministeriali", non sono atti a cui i giudici siano vincolati, ha varato un "decreto legge" con l'elenco dei cosiddetti "PAESI SICURI"; il quale, invece, sempre che sia convertito il legge dal "potere legislativo", è senz'altro vincolante per il "potere giudiziario".
***
Tuttavia la legge ordinaria è subordinata alla Costituzione, il cui  art. 10 sancisce che: "L'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute. La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali. Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge. Non è ammessa l'estradizione dello straniero per reati politici."
***
Pertanto, in base al citato art.10 della Costituzione, il decreto legge appena varato dal Governo, contenente la lista dei "Paesi Sicuri", deve comunque attenersi all'art.42 della "Direttiva 2013/32/UE del Parlamento europeo del 26 giugno 2013" (pubblicata in GU 180 del 29/06/2013, e perfettamente vigente in Italia), il quale stabilisce quanto segue:
"La designazione di un Paese terzo quale paese di origine sicuro ai fini della presente direttiva non può stabilire una garanzia assoluta di sicurezza per i cittadini di tale Paese. (OMISSIS). Per questo motivo, quando un richiedente dimostra che vi sono validi motivi per non ritenere sicuro tale paese per la sua situazione particolare, la designazione del paese come sicuro non può più applicarsi al suo caso."
***
Per cui, pur prendendo per buona la "lista di Paesi sicuri" contenuta nel decreto legge governativo, come, ad esempio, l'Egitto e/o l'Albania, "qualora un richiedente dimostri che vi sono validi motivi per non ritenere sicuro tale paese per la sua situazione particolare, la designazione del paese come sicuro non può più applicarsi al suo caso."
***
Ne consegue che, sebbene il decreto legge appena varato dal governo vincoli i giudici a ritenere l'Egitto e/o l'Albania, in generale, "Paesi sicuri", tuttavia essi potranno (e dovranno) verificare se, effettivamente, vi siano validi motivi per non ritenere sicuro tale paese per la "situazione particolare" del richiedente asilo, e, quindi, ritenere che "la designazione del paese come sicuro non possa applicarsi al caso concreto del ricorrente."
***
Quindi, senza minimamente "disattendere" il decreto legge in questione, ricorrendone le condizioni probatorie (documentali e/o presuntive) i giudici potranno e dovranno eventualmente "disapplicarlo al caso concreto" in base all'art.42 citato, che è anch'esso perfettamente in vigore in Italia!
***

anthonyi

In effetti la rogna sta proprio nell'art 42 che da al singolo migrante irregolare la possibilità di farsi beffe di tutte le regolamentazioni di sicurezza. Il concetto di paese sicuro è gia qualcosa di incerto, in nessun posto al mondo c'è sicurezza per cui in teoria tutti i paesi dovrebbero essere definiti non sicuri.
Per questo è già problematico stabilire a livello internazionale un accordo comune sui paesi più o meno rischiosi.
Figuriamoci se poi ci mettiamo nelle mani del migrante irregolare, che è interessato e che quindi senza dubbi dichiarerà che il suo paese è molto insicuro per lui.
Purtroppo siamo nelle mani di questi burocrati europei, ed è nei loro confronti che la Meloni dovrebbe impegnarsi, promuovendo un necessario cambiamento dell'art. 42, invece di attaccare stupidamente ed inutilmente la magistratura che non fa che applicare leggi fatte male dai politicanti di Bruxelles.

sapa

Eh, ma il problema è che il giudice ha ritenuto di far rientrare i migranti dall' Albania, senza che questi fossero neanche stati identificati. Di fatto, quindi, sancendo arbitrariamente che l' Egitto è paese non sicuro per tutti. Non è che,  ammettendo che il governo italiano abbia sbagliato, con un altro errore si mettano a posto le cose. Più che altro è contro - propaganda, che non è in capo alla magistratura fare, secondo me.

Jacopus

La magistratura non fa nessun tipo di contropropaganda.
Questa è una fissazione di tutti i politici da Mussolini/Lenin in poi, che detestano il bilanciamento dei poteri, uno dei principi fondamentali dello stato di diritto, a meno che il bilanciamento dei poteri non li avvantaggi (cfr, Fraenkel, il doppio stato).
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

iano

Nessun paese può dirsi sicuro in assoluto, ma non è certo in Egitto che io andrò in vacanza, dopo il caso Rggeni.
Certo con la stessa motivazione non dovrei uscire di casa, ne restarvi a dire il vero. Dunque che fare?
Di sicuro non vado in un paese dove ammazzano gli italiani con l'avvallo del governo italiano, e per lo stesso motivo non ci manderei nessun altro, nei limiti in cui la legge me lo permette.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Eutidemo

Ciao Anthony. :)
Forse non mi sono spiegato bene!
Ed infatti l'art 42 non  dà affatto al singolo migrante irregolare la possibilità di farsi beffe di tutte le regolamentazioni di sicurezza; ed infatti, il richiedente asilo, deve "dimostrare" che vi sono validi motivi per non ritenere "sicuro" il Paese in cui vogliono spedirlo, "per la sua situazione particolare", e non "insicuro" in generale.
Ed è soltanto se il giudice accetterà la sua dimostrazione, potrà stabilire che la designazione del paese come "sicuro" non può più applicarsi al suo caso particolare (per un altro migrante, invece, magari sì).
***
Quanto alle leggi "fatte male dai politicanti di Bruxelles", esse sono fatte da un parlamento in cui anche noi abbiamo eletto in nostri deputati; e, comunque, sono molto migliori di quelle fatte dai parlamentari sovranisti-populisti di casa nostra!
***
Un cordiale saluto!
***

Eutidemo

Citazione di: sapa il 22 Ottobre 2024, 13:50:25 PMEh, ma il problema è che il giudice ha ritenuto di far rientrare i migranti dall' Albania, senza che questi fossero neanche stati identificati. Di fatto, quindi, sancendo arbitrariamente che l' Egitto è paese non sicuro per tutti. Non è che,  ammettendo che il governo italiano abbia sbagliato, con un altro errore si mettano a posto le cose. Più che altro è contro - propaganda, che non è in capo alla magistratura fare, secondo me.
Ciao Sapa! :)
Il decreto legge non era ancora in vigore, per cui i giudici hanno ritenuto l' Egitto un paese "non sicuro" per tutti; dopo il D.L. Meloni, invece, non potranno più farlo, perchè l'Egitto è stato dichiarato, in generale, Paese "sicuro" (almeno per il nostro governo)
In ogni caso, quanto all'Egitto, ricordiamoci del caso Regeni! >:(
***
Quanto alla propaganda, non può farla la magistratura, ma neanche il governo; perchè si tratta in entrambi i casi di poteri dello Stato!
***
Un cordiale saluto! :)
***


Eutidemo

Citazione di: Jacopus il 22 Ottobre 2024, 14:41:23 PMLa magistratura non fa nessun tipo di contropropaganda.
Questa è una fissazione di tutti i politici da Mussolini/Lenin in poi, che detestano il bilanciamento dei poteri, uno dei principi fondamentali dello stato di diritto, a meno che il bilanciamento dei poteri non li avvantaggi (cfr, Fraenkel, il doppio stato).
Ciao Jacopus. :)
Sono perfettamente d'accordo con te che, almeno in questo caso, la magistratura non ha fatto nessun tipo di "propaganda", ma si è limitata ad applicare la legge vigente; non solo quella nazionale, ma anche quella sovranazionale, che, ai sensi dell'art.10 della Costituzione, la sovrasta!
Sono i governi di destra, e, in genere, tendenzialmente autoritari, ad avercela con la magistratura, poichè pone un limite al loro strapotere!
La storia ce l'ha insegnato, ma sono in pochi a conoscerla (o a far finta di non conoscerla).
***
Un cordiale saluto! :)
***

sapa

Citazione di: Jacopus il 22 Ottobre 2024, 14:41:23 PMLa magistratura non fa nessun tipo di contropropaganda.
Questa è una fissazione di tutti i politici da Mussolini/Lenin in poi, che detestano il bilanciamento dei poteri, uno dei principi fondamentali dello stato di diritto, a meno che il bilanciamento dei poteri non li avvantaggi (cfr, Fraenkel, il doppio stato).
Ah, la magistratura non fa nessun tipo di contropropaganda? E che mi dici allora della mail del togato Patarnello, che definisce pericolosa Giorgia Meloni, perchè, a differenza di Berlusconi, " non attaccabile penalmente e perchè quindi agisce non per interesse personale, ma per visione politica?". Quindi, per il giudice Patarnello, un presidente del consiglio che agisce per visione politica, evidentemente contraria a quella del Patarnello stesso, è più pericoloso che se agisse per interesse personale....Andiamo bene, sì certo. 
Ps: scusa Eutidemo per l' ot, ma quando ci vuole, ci vuole

Eutidemo

Ciao Iano. :)
I tuoi interventi sono, come al solito, sempre molto "incisivi e taglienti".
Ed infatti, come tu giustamente osservi, nessun paese può dirsi sicuro in assoluto; ed infatti, come è ovvio, la "sicurezza assoluta" non esiste.
Tutto è RELATIVO!
***
Comunque non c'è dubbio che, nei giardinetti sotto casa mia, mi sento molto più al sicuro di quanto non mi sia sentito sulle rive del "Madre di Dios", in Amazzonia, dove ho incontrato sia i "guerriglieri Tupac Amaru", sia quelli di "Sendero Luminoso"; sebbene avessi più paura in città come Lima, Cuzco ed Arequipa, dove spadroneggiava la polizia governativa.
***
Tutto è relativo a questo mondo! ::)
***
Ma, per quanto mi riguarda, gli Egiziani (o meglio, gli arabi che li hanno sostituiti etnicamente) possono anche mettersi le Piramidi in quel posto, perchè io non sento minimamente l'esigenza di andarle a visitare.
Se le godessero loro!
***
Un cordiale saluto!
***

Jacopus

Ciao Sapa, sicuramente qualche magistrato che si lascia scappare una battuta infelice ci sarà sempre. Ma se vogliamo ragionare in termini di "idee di base", di "senso etico", di visione della società, sulla base della mia esperienza ritengo che il "giudice medio" abbia un senso dello Stato "leggermente" superiore a quello del "politico medio". Esperienza personale, beninteso, magari anche piena di pregiudizi, ma è quello che ho esperito nella mia purtroppo, non breve vita.
Nel caso specifico, inoltre, non c'è stata alcuna contropropaganda, ma l'applicazione di legge, anche in riferimento all'art. 10 della Costituzione. Purtroppo gli attuali governanti non sono presentabili e ancor più purtroppo, anche i vari contendenti non mi sembrano all'altezza della situazione geopolitica attuale. Che Zeus ce la mandi buona anche stavolta.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Eutidemo

Citazione di: sapa il 22 Ottobre 2024, 17:40:06 PMAh, la magistratura non fa nessun tipo di contropropaganda? E che mi dici allora della mail del togato Patarnello, che definisce pericolosa Giorgia Meloni, perchè, a differenza di Berlusconi, " non attaccabile penalmente e perchè quindi agisce non per interesse personale, ma per visione politica?". Quindi, per il giudice Patarnello, un presidente del consiglio che agisce per visione politica, evidentemente contraria a quella del Patarnello stesso, è più pericoloso che se agisse per interesse personale....Andiamo bene, sì certo.
Ps: scusa Eutidemo per l' ot, ma quando ci vuole, ci vuole
Ti perdono l'OT, in quanto, almeno secondo me, pur essendo agli antipodi della mia ideologia politica, la Meloni è comunque 10 volte meglio sia di Silvio (suo padre adottivo), sia di Francesco (suo padre naturale), che erano entrambi criminali schedati dalla polizia; lei, invece, almeno fino a prova contraria, non mi risulta che lo sia affatto.
Ritengo ingiusto ed iniquo far ricadere sui figli le colpe dei padri!


sapa

Citazione di: Jacopus il 22 Ottobre 2024, 17:53:43 PMCiao Sapa, sicuramente qualche magistrato che si lascia scappare una battuta infelice ci sarà sempre. Ma se vogliamo ragionare in termini di "idee di base", di "senso etico", di visione della società, sulla base della mia esperienza ritengo che il "giudice medio" abbia un senso dello Stato "leggermente" superiore a quello del "politico medio". Esperienza personale, beninteso, magari anche piena di pregiudizi, ma è quello che ho esperito nella mia purtroppo, non breve vita.
Nel caso specifico, inoltre, non c'è stata alcuna contropropaganda, ma l'applicazione di legge, anche in riferimento all'art. 10 della Costituzione. Purtroppo gli attuali governanti non sono presentabili e ancor più purtroppo, anche i vari contendenti non mi sembrano all'altezza della situazione geopolitica attuale. Che Zeus ce la mandi buona anche stavolta.
Ciao Jacopus, mi scuso per la mia risposta un po' troppo "animosa", ma il fatto di quella mail non può essere derubricato al livello di battuta infelice. Il messaggio che passa è minaccioso ed è quello che il politico governante, specie se si tratta di parte avversa, invece di fare il suo lavoro, cioè governare secondo la propria visione per la quale ha avuto mandato elettorale, è meglio piuttosto che faccia il suo interesse personale. In questo modo rimane sotto schiaffo del magistrato e, prima o poi, cade. Ora, se a dire una cosa del genere è un fregnone qualsiasi su un social, ok, ma se a pronunciare una enormità del genere è un giudice e, quindi, un attore istituzionale, la cosa assume contorni preoccupanti. E, francamente, mi preoccupa ancora di più che il direttore de Il Tempo, che ha pubblicato la mail in questione, sia stato denunciato dalla senatrice Cucchi per aver diffuso quella mail, quando ha fatto in pieno il suo mestiere. Questo non è tentare di mettere il bavaglio alla stampa? Mala tempora.......

Jacopus


Citazione di: sapa il 23 Ottobre 2024, 10:10:21 AMCiao Jacopus, mi scuso per la mia risposta un po' troppo "animosa", ma il fatto di quella mail non può essere derubricato al livello di battuta infelice. Il messaggio che passa è minaccioso ed è quello che il politico governante, specie se si tratta di parte avversa, invece di fare il suo lavoro, cioè governare secondo la propria visione per la quale ha avuto mandato elettorale, è meglio piuttosto che faccia il suo interesse personale. In questo modo rimane sotto schiaffo del magistrato e, prima o poi, cade. Ora, se a dire una cosa del genere è un fregnone qualsiasi su un social, ok, ma se a pronunciare una enormità del genere è un giudice e, quindi, un attore istituzionale, la cosa assume contorni preoccupanti. E, francamente, mi preoccupa ancora di più che il direttore de Il Tempo, che ha pubblicato la mail in questione, sia stato denunciato dalla senatrice Cucchi per aver diffuso quella mail, quando ha fatto in pieno il suo mestiere. Questo non è tentare di mettere il bavaglio alla stampa? Mala tempora.......
ciao Sapa. Ho trovato un aggiornamento rispetto alla mail di Paternello. Nella mail integrale pubblicata dal Corriere della Sera, leggiamo chiaramente che la frase "dobbiamo porre rimedio" è riferita all'isolamento della magistratura nella società e non ha nulla a che fare con il desiderio di "rovesciare" la Meloni. La mail si conclude così: "non dobbiamo fare opposizione politica, ma difendere il diritto dei cittadini ad un giudice indipendente".

A questo punto vedi tu chi manipola.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

niko

Per me, a parte il discorso sulla  sicurezza o "non sicurezza" dei vari paesi di destinazione, mi pare estremamente barbaro che uno stato individui un cladestino, lo sottoponga a detenzione amministrativa, e per di piu', si stabilisce che la detenzione amministrativa a cui il "prigioniero" deve essere sottoposto, avvenga, chissa' perche' e chissa' come, in un altro stato. Quindi: deportazione arbitraria di qualcuno, di natura amministrativa.

La detenzione amministrativa di qualunque essere umano per piu' dei quattro giorni canonici massimi del "fermo di polizia", a cui possono essere sottoposti normalmente anche tutti i cittadini "regolari" in Italia, secondo me e' gia' barbarie, la detenzione amministrativa, di fino a un anno e mezzo di durata, con deportazione in altro stato... e' barbarie al quadrato.

Si e' innocenti fino a prova contraria. Anche del "grave crimine", se cosi' lo vogliamo considerare, di essere emigrati a un certo punto della propria vita per fame, e non per persecuzione politica o guerra.

Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

Discussioni simili (5)