Il carcere russo bombardato

Aperto da Eutidemo, 03 Agosto 2022, 10:48:14 AM

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Eutidemo

Con il permesso della Russia, esperti delle Nazioni Unite e della Croce Rossa Internazionale si preparano a visitare il carcere di Olenivka, in Donbass, che è stato preso di mira nella notte del 29 luglio da un attacco missilistico in cui sono morti oltre 50 prigionieri di guerra ucraini.
Ad annunciarlo è stato il ministero della Difesa russo, spiegando che in questo modo Mosca vuole facilitare una "indagine obiettiva" sull'attacco di cui le parti in conflitto si accusano a vicenda.
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Al riguardo, sono disposto a scommettere che gli esperti delle Nazioni Unite e della Croce Rossa che si preparano a visitare il carcere di Olenivka, o non troveranno tracce di sorta, oppure troveranno tracce:
- di un missile ucraino;
- ovvero di un missile fornito dagli occidentali agli Ucraini.
Escludo invece "in materia categorica" che possano trovare tracce di un missile russo! ;)
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Ed infatti, secondo me, si possono fare quattro ipotesi:
1)
O effettivamente, per una "coincidenza" davvero straordinaria e perversa, gli Ucraini sono andati a bombardare per sbaglio proprio un edificio in cui si trovavano prigionieri i loro stessi soldati catturati; il che sarebbe strano, perchè il carcere non si trovava in prossimità di plausibili obbiettivi militari.
2)
Oppure l'"intelligence" russa ha indotto in errore quella ucraina, facendole credere che, quello che in realtà era un campo di prigionia, fosse un importante bersaglio militare (in origine, infatti, Olenivka era una caserma).
3)
Oppure l'"intelligence" russa è riuscita a prendere il controllo GPS di un missile ucraino diretto altrove.
4)
Oppure, infine, sono stati gli stessi Russi a bombardare direttamente il carcere con missili catturati agli Ucraini; preferibilmente se di origine occidentale.
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Il tutti allo scopo di attribuire a loro, con una "false flag", la responsabilità della strage.
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La quarta ipotesi mi sembra la più probabile, in quanto, nel corso della guerra, numerose armi occidentali inviate all'Ucraina sono cadute in mano russa; ivi comprese alcune di provenienza italiana.
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Come, ad esempio, questa, catturata e fotografata dalle milizie filorusse del Donbass.
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La scritta in italiano sopra il contenitore cilindrico catturato dai russi in una postazione ucraina nel Donbass, rende evidente che si trattava di "roba nostra": ed infatti si tratta di uno dei nostri mortai da 120 millimetri, che provocano danni simili a un cannone (la bomba a frammentazione sparge schegge in un'area di 100-150 metri, e arriva a una distanza di 4.750 metri).
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Ma questo è solo un esempio delle numerosi armi ucraine, in gran parte di provenienza occidentale, cadute nelle mani dei russi; così come ci sono state molte armi russe cadute in mano ucraina.
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Ciò premesso, è evidente che se i Russi si sono mostrati così disponibili a consentire un'indagine "in loco" degli esperti delle Nazioni Unite e della Croce Rossa Internazionale, si sono previamente accertati che nel carcere di Olenivka o non si trovi niente, oppure che si trovino esclusivamente resti di missili ucraini o di provenienza occidentale; ed infatti, di sicuro, se sul posto ci fossero state tracce di tipici missili russi (come i Kalibr), i Russi, ben sapendolo, non avrebbero mai consentito di verificarlo.
Putin è senz'altro una figlio di madre ignota, ma non è certo uno stupido!
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Quanto alle "false flag", e, cioè, ad attribuire agli altri le carognate commesse da loro, i (governanti) russi vantano infatti una ragguardevole tradizione storica.
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A cominciare dal "Massacro di Katyn" ("Катыньский расстрел"), e, cioè, l'esecuzione in massa di circa 22.000 ufficiali, politici, giornalisti, professori e industriali polacchi da parte dello NKVD ("Naródnyj Komissariát Vnútrennich") nei pressi della foresta di Katyn', vicino al villaggio di Gnëzdovo, a circa 20 km ad ovest della città di Smolensk; strage che per più di quarant'anni, con false prove appositamente architettate dal KGB, fu attribuita dai Russi ai Tedeschi.
Fu soltanto nel 1989 che alcuni studiosi russi rivelarono che Stalin aveva effettivamente ordinato il massacro; per cui nell'ottobre del 1990 Michail Gorbačëv porse le scuse ufficiali del suo Paese alla Polonia, confermando che l'NKVD aveva giustiziato i prigionieri e rendendo nota l'esistenza di altri due luoghi di sepoltura simili a quello di Katyń (Mednoe e Pjatichatki).
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Il che non significa certo che anche il massacro del carcere di Olenivka sia stato necessariamente compiuto dai Russi; sebbene, in effetti, potrebbero anche aver avuto qualche movente specifico per farlo.
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Ed infatti:
a)
Nel carcere c'erano anche non pochi componenti del battaglione AZOV (che i Russi consideravano "terroristi" degni della pena di morte); farli quindi morire a causa di un bombardamento attribuito agli Ucraini, consentirebbe ai Russi di "nascondere la mano dopo aver tirato il sasso", evitando così responsabilità penali davanti al Tribunale dell'Aja.
b)
Ovvero, come ritengo però più probabile (sia pur sempre ipoteticamente), bombardando il carcere, i Russi avrebbero potuto nascondere o dissimulare più facilmente le tracce delle torture praticate ad alcuni prigionieri; ciò in vista di una eventuale visita della Croce Rossa Internazionale, da più tempo vanamente richiesta.
Ed infatti è normale che, dopo un bombardamento, qualche prigioniero, morto o ferito, si trovi con qualche buco addosso o con qualche dito mozzato!
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Ripeto, comunque, che si tratta soltanto di mere congetture; in quanto sarà soltanto in futuro che un nuovo Michail Gorbačëv ci potrà rivelare le vere carognate dell'attuale Stalin.
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anthonyi

Direi che le ipotesi piu probabili sono la seconda e la quarta, con una preferenza anche da parte mia per la quarta, soprattutto considerato che nell'attacco, che ha ucciso oltre 50 prigionieri, nessuna delle guardie é stata colpita.
Da notare che oltretutto i prigionieri militari posti così vicino al fronte configurano un crimine di guerra perché sono degli scudi umani. 

atomista non pentito

Sempre illuminante ed esaustivo Eutidemo. Grazie.
Appurato ( gia' da prima del bombardamento del carcere) che i russi sono cattivi , mi piacerebbe capire (OT sorry) come se ne esce da 'sta cosa perché ......, mi sembra  che sanzioni e fornitura di armi non abbiano granche' risolto e del tempo ne e' passato da quando e' cominciato il casino pertanto cominciare a pensare ad un piano b ( INDURLI a  parlarsi in qualche modo) potrebbe essere intelligente ,o no ?
P.S. Indurli ... intendo non solo Putin , anche il Presidente Palestrato.

Eutidemo

Citazione di: anthonyi il 03 Agosto 2022, 12:07:57 PMDirei che le ipotesi piu probabili sono la seconda e la quarta, con una preferenza anche da parte mia per la quarta, soprattutto considerato che nell'attacco, che ha ucciso oltre 50 prigionieri, nessuna delle guardie é stata colpita.
Da notare che oltretutto i prigionieri militari posti così vicino al fronte configurano un crimine di guerra perché sono degli scudi umani.
Sono d'accordo con te!
Inoltre non sapevo che  nessuna delle guardie é stata colpita; il che è abbastanza significativo. ;)

Eutidemo

Ciao Atomista. :)
In primo luogo, grazie per gli immeritati complimenti!
In secondo  luogo sono d'accordo con te che bisognerebbe indurre Zelensky e Putin a parlarsi in qualche modo; ma il problema è "come" fare!
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Ed infatti, secondo me, bisognerebbe:
- indurre entrambi i contendenti a ritirare le loro truppe dalle zone contese;
- occupare le zone contese con truppe ONU;
- indire un nuovo referendum, sotto controllo internazionale, per lasciar scegliere alle popolazioni del luogo a quale nazione intendono liberamente appartenere.
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Ma, su questo punto, Zelensky e Putin sono perfettamente d'accordo a fare "orecchio da mercante", in quanto:
- il primo ha dalla sua il diritto internazionale, che consente la secessione per referendum di una determinata regione, solo previo consenso della nazione di appartenenza (vedi Spagna e  Catalogna);
- il secondo ha dalla sua la forza delle armi, che, a suo parere è quella che gli dà il diritto di tenersi i territori occupati (vedi Hitler).
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Come diceva Adelchi: "Una feroce forza domina il mondo e fa nomarsi d(i)ritto"
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Un saluto. :)
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anthonyi

Volendo valutare le intenzioni di zelensky possiamo considerare il suo recente atto con il quale ha portato l'età massima per le armi a 70 anni generalizzando ancora di più i requisiti di competenza necessari, a questo punto, comprendendo anche le donne per le quali erano già state aperte possibilità, i richiamabili superano i 4 milioni, dei quali 600 mila sono già in armi nei vari corpi (compresi i vigili del fuoco). L'Ucraina non cede, atomista, per cui non ci sono possibilità di accordo di alcun genere. 

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