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I maniaci del Covid-19.

Aperto da Freedom, 21 Novembre 2020, 18:48:33 PM

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Freedom

Il Covid-19 sta veramente rovinando le relazioni tra gli uomini. Che anche prima, sia chiaro, non mi pare godessero di grande salute.

Non c'era però, non al livello che presto descriverò, questa intolleranza, questa rabbia, questo cupo fanatismo.

La mia posizione rispetto a questa pandemia è la seguente: rispetto scrupoloso del protocollo di sicurezza con contestuale atteggiamento di calma e serenità. Ovviamente queste ultime devo un briciolo forzarle ;) ;D

Cerco dunque, ogniqualvolta mi rapporto con le altre persone di attenermi ai fatti e ai numeri. Null'altro. E per le critiche che, ovviamente, nascono spontanee rispetto alle forze di governo, alle forze di opposizione, ai media, ai virologi, ai comportamenti personali, etc. mi sforzo di produrre comprensione e calma. E' un momento talmente delicato che mi pare così naturale dare il meglio di noi stessi e cercare, nel nostro piccolo, di infondere serenità. Rilevando, tuttavia, le mancanze quando mi sembra il caso.

Insomma nè buonismo, nè negazionismo, nè fanatismo. Sobrietà, sobrietà e ancora sobrietà.

Eppure le persone intorno a me mostrano un nervosismo implacabile: non si può più dire nulla. Se chiedo su Facebook (ad una persona che aveva "garantito" che il vaccino arriverà solo in autunno 2021) di dimostrare le sue affermazioni mi becco dello stronzo supponente. Causa la veneranda età della mia interlocutrice ho lasciato perdere. Anzi avrei lasciato perdere in ogni caso.

Altro episodio. Ho cercato di sdrammatizzare con mio fratello la gravità (ovvia!) della situazione citando i morti annui per malattie cardiovascolari (oltre 200.000) per malattie oncologiche (180.000), etc. Quelli per Corona virus non arrivano a 50.000. Ho fatto riflettere sul fatto che non tutti prendono il virus e tra quelli che lo prendono il 95% è asintomatico. Una percentuale accusa sintomi equivalenti ad una influenza più o meno pesante; una percentuale più ridotta va all'ospedale (e qui cominciano i dolori veri) sotto ossigeno e farmaci; una percentuale ancor più ridotta va in terapia intensiva e infine una percentuale muore. Ovviamente nessuno vuole mettere piede in ospedale, nemmeno per sbaglio! Nessuno vuole morire e chiarissimamente nessuno vuole correre il rischio di beccarsi Il Covid-19. Volevo solo fare coraggio, infondere serenità. E, lo dico qui ma non lo avevo detto con lui, fare delicatamente valutare che una percentuale di rischio è insita nella vita. Sostanzialmente ineliminabile.

Mi sono beccato del negazionista. In modo scherzoso ma era quello che pensava.

Io non ho più parole e, forse sono le ultime parole che spenderò sull'argomento. Perchè la sensazione che sto maturando è che non se ne possa più parlare. Mi pare che oramai sia un argomento tabù: troppo le scariche emotive che sono in gioco.

Però, così facendo, le persone rinunciano ad un aspetto importantissimo della vita umana: relazioni sociali basate su un briciolo di ragionevolezza e buon senso.
Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

Ipazia

La drammatizzazione di un fenomeno sociale è in ragione diretta dell'incapacità dei decisori a gestirlo. L'arco paranoico che tale incapacità genera va dall'ideologico al poliziesco, il tutto amplificato dalla intrusività degli apparati mediatici che hanno un tasso di prolificazione impressionante di se stessi e della paranoia. 

Da non demonizzazione i media più di tanto, perchè le cronache delle pestilenze meno tecnologiche del passato mostrano che i fenomeni psicologici di massa mantengono una loro costanza nel tempo.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

bobmax

Sono convinto che questi valori di sobrietà e tolleranza, ormai apertamente in crisi, erano in realtà già da prima solo fittizi.

Ciò che sta andando in crisi è un atteggiamento, che sembrava espressione di un concreto sentire civile e tollerante, ma che in realtà il più delle volte era solo formale, espressione dell'ipocrisia di un individualismo egoistico nascosto persino a se stessi.
Nascosto perché non "alla moda", non politically correct.

Ora la moda sta cambiando, il gioco si sta facendo più duro, e allora tante maschere cadono...

Ma il vuoto esistenziale è il medesimo, c'era prima come adesso.
Anche se allora magari non se ne era neppure granché consapevoli.

Se si gratta un po' la vernice in superficie, che ora è un po' meno spessa a causa del disagio che cresce, si può intravedere ciò che giace in profondità.
E che già vi giaceva, ma che ora sta riemergendo esplicito: il nichilismo.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

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