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Guerra in Ucraina III

Aperto da InVerno, 21 Febbraio 2023, 13:39:02 PM

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Pensarbene

se è per questo, viviamo anche su un pianeta agli sgoccioli dentro un sistema solare fin troppo perfetto,spettacolare e variato da essere completamente vero.
In un mare di radiazioni, raggi cosmici e riscaldamento globale di tutti i pianeti rocciosi del sistema,con un aumento progressivo del numero di asteroidi e comete in avvicinamento.
Un mio amico fidato che lavora come quadro medio superiore in una banca svizzera molto nota, mi dice,qualche tempo fa:"Arriva quello che noi temiamo da molti anni.Abbiamo calcolato che brucerà metà dei capitali mondiali in 6 ore con un crash conseguente mai visto prima."
Sorvolo sul resto che mi ha detto ricordandovi,comunque , la ri-iniziata e?pandemia di  mister COVID,terremoti e alluvioni, la prossima esplosione dei campi flegrei,
il clima schizofrenico a comportamenti stagni ecc...
Adesso,se qualcuno mi viene a dire:"That's Earth"... :)) 8) :))

PS qualcuno mi ha chiesto:"ma i Testimoni di Geova con le loro fini del mondo dove sono finiti?"
Gli ho risposto:"Da nessuna parte, hanno finalmente capito che questo mondo è giá praticamente finito!"

anthonyi

Citazione di: anthonyi il 13 Settembre 2023, 07:31:59 AMLa patria é qualcosa di più complesso della lingua. Dubito che i brasiliani pensino di essere portoghesi, o gli statunitensi, australiani pensino di essere inglesi.
Se il regime fascista fosse riuscito ad imporre agli altoatesini di parlare in italiano questi avrebbero perso la loro identità, no di certo.
Gli altoatesini in realtà, nella gran parte, parlano anche italiano, e da come ho avuto modo di vedere lo usano anche abbastanza spesso.
Seriamente mi domando le ragioni profonde per le quali ti attacchi, così ossessivamente, a queste narrazioni della propaganda putiniana.
Putin i russofoni di kharkiv li ha bombardati. Quegli stessi russofoni si sono frapposti ai carriarmati nei primi giorni dell'invasione del 24 febbraio chiarendo che preferivano morire piuttosto che avere la "tutela" di Putin. E se avessero avuto più tempo per metabolizzare la situazione anche gli abitanti del donbass e della Crimea occupata dal 2014 avrebbero fatto lo stesso.

E' grande il regalo che ci ha fatto questo orgoglioso popolo con la sua fermezza, risvegliando anche in tanti di noi quello spirito patriottico che avevamo dimenticato, per cui non mi resta che dire
SLAVA UKRAINI 

InVerno

#722
Purtroppo questa discussione, nel suo piccolo, dimostra e testimonia il più grave fallimento dei media nell'infosfera occidentale, a parte l'ossessione sulle cose ucraine, non siamo ancora stati ancora in grado di comunicare che questi non ci fanno, ci sono proprio, che quando dicono qualcosa non lo fanno per ottenere consensi e voti, non ne hanno bisogno, che anche se lo fanno per motivi strategici come spaventare l'opinione pubblica nel frattempo alterano la percezione della realtà della loro piccola e chiusa infosfera, degradando continuamente l'habitat e aggiungendo di volta in volta un tassello ad un puzzle necromorfo banalizzando il male. Ascoltiamo uno dei tanti dell'osteria russa mentre parla "ai suoi" non a voi, Sergey Karagonv, consigliere e stratega di spicco, non dice niente di particolarmente diverso da quello che dicono tutti gli altri a parte un "piccolo dettaglio", la sua passione per la pace trasuda da ogni poro, con che pezzo di terra ucraino si sentirà soddisfatto? Il vero selling point di questo condensato di degenerazione umana, filosofia dell'olocausto e fascismo pret a porter è proporre di non aspettare la dissoluzione dello stato russo, la "pace" (dei sensi?) può essere ottenuta con preventivamente, Gott mit uns! La missione sacra della Russia di Karagonov è giustificata, sono cinquencento anni che tutto ciò che accade nell'universo è colpa degli altri, ed il declino e degrado culturale assicurerà una non reazione, farà spledere una nuova umanità dalle ceneri della morte redentrice, gli americani hanno ancora molto da imparare, i nazisti persino retribuivano 1:10 lui avvoca per milioni a zero. Con tutte le tragedie che la CIA ha portato nel mondo, "redimere" questo consumatore abusivo di ossigeno sarebbe perdonato da tutti, dall'inuit al sudafricano, persino i suoi figli avrebbero poco da piangere.

Minaccia crescente

La Russia e la sua leadership sembrano trovarsi di fronte a una scelta difficile. Diventa sempre più chiaro che lo scontro con l'Occidente non può finire anche se otteniamo una vittoria parziale o addirittura schiacciante in Ucraina. Sarebbe una vittoria davvero parziale se liberassimo quattro regioni. Sarà una vittoria leggermente più grande se libereremo l'intero est e sud dell'attuale Ucraina nel prossimo anno o due. Ma ne rimarrà ancora una parte, con una popolazione ultranazionalista ancora più amareggiata e carica di armi: una ferita sanguinante che minaccia inevitabili complicazioni e una nuova guerra.
Forse la situazione peggiore potrebbe verificarsi se, a costo di enormi perdite, liberassimo l'intera Ucraina e rimanessimo in rovina con una popolazione che per lo più ci odia. La sua "redenzione" richiederà più di un decennio. Qualsiasi opzione, soprattutto quest'ultima, distrarrà il nostro Paese dal compiere il passo urgentemente necessario per spostare il suo focus spirituale, economico e politico-militare verso l'est dell'Eurasia. Rimarremo bloccati nell'ovest, senza prospettive nel prossimo futuro, mentre l'attuale Ucraina, principalmente le sue regioni centrali e occidentali, prosciuga le risorse manageriali, umane e finanziarie del paese. Queste regioni furono fortemente sovvenzionate anche in epoca sovietica. La faida con l'Occidente continuerà poiché sosterrà una guerra civile di guerriglia di basso grado. Un'opzione più attraente sarebbe quella di liberare e reincorporare l'est e il sud dell'Ucraina, costringendo il resto alla resa, seguita dalla completa smilitarizzazione e dalla creazione di uno stato cuscinetto amico. Ma questo sarebbe possibile solo se e quando saremo in grado di spezzare la volontà dell'Occidente di incitare e sostenere la giunta di Kiev, e di costringerla a ritirarsi strategicamente. E questo ci porta alla questione più importante ma quasi indiscussa. La causa sottostante, e addirittura fondamentale, del conflitto in Ucraina e di molte altre tensioni nel mondo, nonché della crescita complessiva della minaccia di guerra, è il crescente fallimento delle moderne élite dominanti occidentali, principalmente quelle compradore in Europa, generati dal corso della globalizzazione degli ultimi decenni. Questo fallimento è accompagnato da rapidi cambiamenti, senza precedenti nella storia, nell'equilibrio di potere globale a favore della maggioranza globale, con la Cina e in parte l'India che fungono da motori economici, e la Russia scelta dalla storia come pilastro strategico-militare. Questo indebolimento fa infuriare non solo le élite imperial-cosmopolite (Biden e Co.), ma anche quelle imperial-nazionali (Trump). I loro paesi stanno perdendo la loro capacità, durata cinque secoli, di sottrarre ricchezza al mondo, imponendo, principalmente con la forza bruta, ordini politici ed economici e dominio culturale. Quindi non ci sarà una fine rapida allo scontro non difensivo ma aggressivo che si sta svolgendo in Occidente. Questo crollo delle posizioni morali, politiche ed economiche è in corso dalla metà degli anni '60; fu interrotto dalla disgregazione dell'Unione Sovietica ma riprese con rinnovato vigore negli anni 2000. (La sconfitta in Iraq e Afghanistan e l'inizio della crisi del modello economico occidentale nel 2008 hanno rappresentato pietre miliari importanti.)

Per fermare questo declino a valanga, l'Occidente si è temporaneamente consolidato. Gli Stati Uniti hanno trasformato l'Ucraina in un pugno violento destinato a creare una crisi e legare così le mani alla Russia – il nucleo politico-militare del mondo non occidentale, che si sta liberando dalle catene del neocolonialismo – ma meglio ancora farlo esplodere, indebolendo così radicalmente la crescente superpotenza alternativa: la Cina. Da parte nostra, abbiamo ritardato il nostro attacco preventivo o perché abbiamo frainteso l'inevitabilità dello scontro, oppure perché stavamo raccogliendo le forze. Inoltre, seguendo il pensiero politico-militare moderno, soprattutto occidentale, abbiamo sconsideratamente fissato una soglia troppo alta per l'uso delle armi nucleari, valutato in modo impreciso la situazione in Ucraina e non abbiamo avviato l'operazione militare con sufficiente successo. Fallendo internamente, le élite occidentali iniziano a nutrire attivamente le erbacce che erano emerse dopo settant'anni di benessere, sazietà e pace – tutte queste ideologie antiumane che rifiutano la famiglia, la patria, la storia, l'amore tra un uomo e una donna, fede, impegno per ideali più alti, tutto ciò che costituisce l'essenza dell'uomo. Stanno eliminando coloro che resistono. L'obiettivo è distruggere le loro società e trasformare le persone in mankurts (schiavi privati della ragione e del senso della storia, come li descrisse il grande scrittore kirghiso e russo Chengiz Aitmatov) al fine di ridurre la loro capacità di resistere al moderno capitalismo "globalista", sempre più ingiusto e controproducente per l'uomo e per l'umanità intera. Lungo il percorso, gli indeboliti Stati Uniti hanno scatenato un conflitto per annientare l'Europa e gli altri paesi dipendenti, con l'intenzione di gettarli nel fuoco dello scontro dopo l'Ucraina. Nella maggior parte di questi paesi, le élite locali hanno perso l'orientamento e, colpite dal panico per le fallimentari posizioni interne ed esterne, stanno obbedientemente conducendo i loro paesi al massacro. Inoltre, il sentimento di un fallimento maggiore, l'impotenza, la russofobia secolare, il degrado intellettuale e la perdita della cultura strategica rendono il loro odio ancora più profondo di quello degli Stati Uniti.

Il vettore dello sviluppo nella maggior parte dei paesi occidentali indica chiaramente il loro movimento verso un nuovo fascismo e (finora) un totalitarismo "liberale". La cosa più importante è che lì la situazione non potrà che peggiorare. La tregua è possibile, ma la pace no. La rabbia e la disperazione continueranno a crescere in turni e svolte. Questo vettore del movimento dell'Occidente indica inequivocabilmente uno scivolamento verso la Terza Guerra Mondiale. Sta già iniziando e potrebbe esplodere in una vera e propria tempesta di fuoco per caso o a causa della crescente incompetenza e irresponsabilità dei moderni circoli dominanti in Occidente. Il progresso dell'intelligenza artificiale e la robotizzazione della guerra aumentano la minaccia di un'escalation, anche involontaria. In effetti, le macchine possono sfuggire al controllo di élite confuse. La situazione è aggravata dal "parassitismo strategico": nel corso di 75 anni di relativa pace, le persone hanno dimenticato gli orrori della guerra e hanno persino smesso di temere le armi nucleari. L'istinto di autoconservazione si è indebolito ovunque, ma soprattutto in Occidente.

Per molti anni ho studiato la storia della strategia nucleare e sono giunto a una conclusione inequivocabile, anche se apparentemente non del tutto scientifica. La creazione delle armi nucleari è stata il risultato dell'intervento divino. Inorridito nel vedere che popoli, europei e giapponesi che si erano uniti a loro, avevano scatenato due guerre mondiali nell'arco della vita di una generazione, sacrificando decine di milioni di vite, Dio consegnò all'umanità l'arma dell'Armageddon per ricordare a coloro che avevano perso la paura dell'inferno che esistesse. È stata questa paura a garantire una relativa pace negli ultimi tre quarti di secolo. Quella paura ora è scomparsa. Ciò che sta accadendo ora è impensabile in accordo con le idee precedenti sulla deterrenza nucleare: in un impeto di rabbia disperata, i circoli dominanti di un gruppo di paesi hanno scatenato una guerra su vasta scala nel ventre di una superpotenza nucleare. Quella paura deve essere ravvivata. Altrimenti l'umanità è condannata. Ciò che si decide sui campi di battaglia in Ucraina non è solo, e non tanto, come sarà la Russia e il futuro ordine mondiale, ma soprattutto se esisterà un mondo o se il pianeta si trasformerà in rovine radioattive avvelenandone i resti dell'umanità. Spezzando la volontà dell'Occidente di continuare l'aggressione, non solo salveremo noi stessi e libereremo finalmente il mondo dal giogo occidentale che dura da cinque secoli, ma salveremo anche l'umanità. Spingendo l'Occidente verso una catarsi e quindi le sue élite ad abbandonare la loro aspirazione all'egemonia, li costringeremo a fare marcia indietro prima che si verifichi una catastrofe globale, evitandola così. L'umanità avrà una nuova possibilità di sviluppo.

Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

InVerno

La soluzione proposta

Non c'è dubbio che ci aspetta una dura lotta. Dovremo risolvere i restanti problemi interni: sbarazzarci finalmente del centrismo occidentale nelle nostre menti e degli occidentali nella classe dirigente, dei compradores e del loro pensiero caratteristico. (L'Occidente ci sta effettivamente aiutando in questo). È ora di concludere il nostro viaggio di trecento anni in Europa, che ci ha dato molte esperienze utili e ha contribuito a creare la nostra grande cultura. Naturalmente preservaremo attentamente il nostro patrimonio europeo. Ma è tempo di tornare a casa e ritrovare il nostro vero sé, iniziare a utilizzare l'esperienza accumulata e tracciare il nostro percorso. Il Ministero degli Affari Esteri ha recentemente fatto un passo avanti per tutti noi definendo la Russia una civiltà statale nel concetto di politica estera. Aggiungerei: una civiltà delle civiltà, aperta al Nord e al Sud, all'Occidente e all'Oriente. Il confronto con l'Occidente in Ucraina, non importa come finirà, non dovrebbe distrarci dal movimento strategico interno – spirituale, culturale, economico, politico e politico-militare – verso gli Urali, la Siberia e il Grande Oceano. Abbiamo bisogno di una nuova strategia Ural-Siberiana, che implichi diversi progetti edificanti, inclusa, ovviamente, la creazione di una terza capitale in Siberia. Questo movimento dovrebbe diventare parte degli sforzi, oggi così urgentemente necessari, per articolare il nostro sogno russo: l'immagine della Russia e del mondo che vogliamo vedere.

Io e molti altri abbiamo scritto molte volte che senza una grande idea i grandi stati perdono la loro grandezza o semplicemente scompaiono. La storia è disseminata delle ombre e delle tombe dei poteri che l'hanno persa. Deve essere generato dall'alto, senza aspettarsi che venga dal basso, come fanno gli stupidi o i pigri. Deve corrispondere ai valori fondamentali e alle aspirazioni delle persone e, soprattutto, portarci tutti avanti. Ma è responsabilità delle élite e della leadership del paese articolarlo. Il ritardo in tal senso è stato inaccettabilmente lungo. Ma affinché il futuro venga, è necessario superare la malvagia resistenza delle forze del passato – l'Occidente – che, se non schiacciate, quasi certamente e inesorabilmente porteranno il mondo ad una vera e propria e, probabilmente, ultima guerra mondiale per l'umanità.

E questo mi porta alla parte più difficile di questo articolo. Possiamo continuare a combattere per un altro anno, o due, o tre, sacrificando migliaia e migliaia dei nostri uomini migliori e schiacciando decine e centinaia di migliaia di persone che vivono nei territori che ora si chiamano Ucraina e che sono cadute nella tragica situazione storica trappola. Ma questa operazione militare non può concludersi con una vittoria decisiva senza costringere l'Occidente a ritirarsi strategicamente, o addirittura ad arrendersi, e costringendolo a rinunciare ai tentativi di invertire la storia e preservare il dominio globale, e a concentrarsi su se stesso e sulla sua attuale crisi multilivello. In parole povere, deve "svegliarsi" affinché la Russia e il mondo possano andare avanti senza ostacoli. Pertanto, è necessario risvegliare l'istinto di autoconservazione che l'Occidente ha perso e convincerlo che i suoi tentativi di logorare la Russia armando gli ucraini sono controproducenti per l'Occidente stesso. Dovremo fare della deterrenza nucleare un argomento ancora una volta convincente, abbassando la soglia per l'uso delle armi nucleari, fissata a un livello inaccettabilmente elevato, e risalendo rapidamente ma prudentemente la scala dell'escalation della deterrenza. I primi passi sono già stati fatti dalle dichiarazioni rilevanti del presidente russo e di altri leader: l'annunciato dispiegamento di armi nucleari e dei loro vettori in Bielorussia, e la maggiore prontezza al combattimento delle forze di deterrenza strategica. Ma ci sono molti gradini su questa scala. Ne ho contati circa due dozzine. Forse si arriverà al punto in cui dovremo esortare i nostri connazionali e tutte le persone di buona volontà a lasciare i loro luoghi di residenza vicino a strutture che potrebbero diventare bersaglio di scioperi nei paesi che sostengono direttamente il regime fantoccio di Kiev. Il nemico deve sapere che siamo pronti a sferrare un attacco preventivo come ritorsione per tutti i suoi atti di aggressione attuali e passati, al fine di evitare che scivoli nella guerra termonucleare globale. Ho detto e scritto molte volte che se costruiamo correttamente una strategia di intimidazione e deterrenza e persino l'uso di armi nucleari, il rischio di un attacco nucleare di "ritorsione" o di qualsiasi altro attacco sul nostro territorio può essere ridotto al minimo assoluto. Solo un pazzo, che odia soprattutto l'America, avrà il coraggio di reagire in "difesa" degli europei, mettendo così a rischio il proprio Paese e sacrificando la condizionale Boston per la condizionale Poznan. Sia gli Stati Uniti che l'Europa lo sanno molto bene, ma preferiscono non pensarci. Noi stessi abbiamo incoraggiato questa sconsideratezza con la nostra retorica pacifista. Dallo studio della storia della strategia nucleare americana so che, dopo che l'URSS ebbe acquisito la capacità convincente di rispondere a un attacco nucleare, Washington non prese seriamente in considerazione, anche se bluffò in pubblico, la possibilità di usare armi nucleari contro il territorio sovietico. Se mai presero in considerazione una simile possibilità, lo fecero solo contro le truppe sovietiche che "avanzavano" nella stessa Europa occidentale. So che i cancellieri Kohl e Schmidt sono fuggiti dai loro bunker non appena durante le esercitazioni militari è stata sollevata la questione di tale utilizzo.

Dobbiamo risalire la scala dell'escalation della deterrenza abbastanza rapidamente. Dato il vettore dello sviluppo occidentale – il persistente degrado della maggior parte delle sue élite – ciascuna delle loro prossime chiamate sarà ancora più incompetente e ideologicamente più carica delle precedenti. Difficilmente possiamo aspettarci che leader più responsabili e ragionevoli arrivino al potere nel prossimo futuro. Ciò può avvenire solo dopo una catarsi, dopo che avranno rinunciato alle loro ambizioni.
Non dobbiamo ripetere lo "scenario ucraino". Per un quarto di secolo non abbiamo ascoltato coloro che avvertivano che l'espansione della NATO avrebbe portato alla guerra, e abbiamo cercato di ritardare e "negoziare". Di conseguenza, abbiamo un grave conflitto armato. Il prezzo dell'indecisione ora sarà più alto di un ordine di grandezza. Ma cosa succede se non si tirano indietro? E se avessero perso completamente l'istinto di autoconservazione? In questo caso dovremo colpire una serie di obiettivi in diversi paesi per riportare alla ragione coloro che hanno perso la testa. Moralmente, questa è una scelta terribile poiché utilizzeremo l'arma di Dio, condannandoci così a gravi perdite spirituali. Ma se non lo facciamo, non solo la Russia potrebbe morire, ma molto probabilmente l'intera civiltà umana cesserà di esistere.

Dovremo fare noi stessi questa scelta. Persino gli amici e i simpatizzanti all'inizio non ci sosterranno. Se fossi cinese, non vorrei che l'attuale conflitto finisse troppo presto e bruscamente, perché distrae le forze statunitensi e dà alla Cina l'opportunità di raccogliere le forze per una battaglia decisiva, diretta o, in accordo con i migliori ordini di Lao Tzu , costringendo il nemico a ritirarsi senza combattere. Mi opporrei anche all'uso delle armi nucleari perché portare il conflitto al livello nucleare significherebbe spostarsi in un'area in cui il mio Paese (la Cina) è ancora debole. Inoltre, un'azione decisiva non è in linea con la filosofia della politica estera cinese, che enfatizza i fattori economici (quando si costruisce il potere militare) ed evita il confronto diretto. Sosterrei l'alleato, proteggendo il suo cortile, ma mi nasconderei dietro di lui senza interferire nella lotta. (Ma forse non capisco abbastanza questa filosofia e attribuisco motivazioni errate ai nostri amici cinesi). Se la Russia lanciasse un attacco nucleare, i cinesi lo condannerebbero, ma si rallegrerebbero anche nel profondo del cuore per il duro colpo inferto alla reputazione e alla posizione degli Stati Uniti. E quale sarebbe la nostra reazione se (Dio non voglia) il Pakistan colpisse l'India o viceversa? Saremmo inorriditi e rattristati dal fatto che il tabù nucleare sia stato infranto. E poi inizieremmo ad aiutare le persone colpite e ad apportare i cambiamenti necessari alla nostra dottrina nucleare. Per l'India e altri paesi a maggioranza globale, compresi quelli nucleari (Pakistan, Israele), anche l'uso delle armi nucleari è inaccettabile per ragioni sia morali che geostrategiche. Se verranno utilizzati e utilizzati "con successo", ciò romperà il tabù nucleare: l'idea che non possono essere utilizzati in nessuna circostanza e che il loro utilizzo porterà inevitabilmente a un Armageddon nucleare globale. Difficilmente possiamo contare su un sostegno rapido, anche se molti paesi del Sud del mondo proverebbero soddisfazione per la sconfitta dei loro ex oppressori, che hanno derubato, perpetrato genocidi e imposto una cultura aliena. Ma alla fine i vincitori non vengono giudicati. E i salvatori vanno ringraziati. La cultura politica europea non ricorda le cose belle. Ma il resto del mondo ricorda con gratitudine come abbiamo aiutato i cinesi a liberarsi dalla brutale occupazione giapponese e come abbiamo aiutato le colonie a liberarsi dal giogo coloniale. Se non veniamo capiti subito, ci saranno ancora più incentivi a impegnarci nell'auto-miglioramento. Tuttavia, è molto probabile che riusciremo a vincere, a riportare alla ragione il nostro nemico e a costringerlo a fare marcia indietro senza ricorrere a misure estreme, e qualche anno dopo prendere posizione dietro la Cina, così come è ora dietro di noi, sostenendolo nella sua lotta con gli Stati Uniti. In questo caso sarà possibile evitare una grande guerra. Insieme vinceremo per il bene di tutti, comprese le persone che vivono nei paesi occidentali. E poi la Russia e l'umanità persevereranno nonostante tutte le difficoltà e andranno verso il futuro, che mi sembra luminoso, multipolare, multiculturale, multicolore e che offre ai paesi e ai popoli la possibilità di costruire il proprio futuro comune.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

anthonyi

Ciao inverno, certo ad inventare favole I russi sono bravi. Un po' meno a far la guerra.
Sul nucleare, comunque, io preferisco le pillole di Medvedev, molto più sintetiche perché lui non ha molto tempo, tra un bicchierino e l'altro. 

InVerno

#725
Anche io preferisco Medveded, è così ubiquamente riconosciuto tra la popolazione e le elité per essere un deficiente alcolizzato che non riuscirebbe a convincere neanche suo moglie della bontà delle sue idee.. Karagonov? E' un rispettatissimo politologo che può attivamente influenzare le persone intorno a lui e la popolazione, e altri tecnocrati infatti sono già usciti a difendere la bontà di questa posizione, e penso che metta in giro questi argomenti per migliorare la sua posizione nella gerarchia e normalizzarli. In fin dei conti l'architrave ideologica di questa posizione è "garantita" dallo Zar, che disse e rimase impresso nella mente di tutti "un mondo senza Russia non ha senso di esistere".

E onestamente mi interessa anche poco, quasi niente, se all'ideologia seguirà una prassi.. la sola normalizzazione dell'olocausto nucleare in qualsiasi forma, anche quella sgangherata di Medveded, è un crimine contro l'umanità che dovrebbe ricevere una risposta, non di escalation militare, ma gli americani hanno messo taglie sulla testa delle persone per molto meno, Karagonov e chi vomita questa diarrea mentale ne merita una, chissà che qualche russo non si ingolosisca. Continui a scommettere sulla razionalità del gruppo dirigente, come molti scommettevano sulla razionalità di Hitler, con che razionalità avrebbe potuto aprire due fronti di guerra contemporaneamente? Ma come dicono gli americani, a volte la merda finisce nel ventilatore. Una cosa dovrebbe essere chiara, questo gruppo dirigente si è così indissolubilmente legato a questo conflitto, che non hanno mai percepito fosse contro l'Ucraina, e non verrà interrotto da nulla che possa accadere in Ucraina, al massimo sospeso. Il mio è un suggerimento per chi ipotizza la pace e quali pezzi di terra servano per ottenerla.

L'altro motivo per cui lo pubblico, è che si vede chiaramente quale è il catalizzatore della violenza: l'idea che non risponderemo, che siamo corrotti dal denaro, dal degrado culturale, e che anche un olocausto nucleare tutto sommato potrebbe passare, anche cinesi ed indiani parlano ma poi chiuderanno un occhio, gli amercani sono egoisti per natura... perchè non lanciarne una sulla Polonia?
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

anthonyi

Medvedev sarà quello che appare, ma Putin razionale lo é, le ha tentate tutte per cercare di tirarsi fuori dalle situazioni, e se non disdegna di abbassarsi al livello di Kim Yong un, vuol dire che può accettare anche l'umiliazione di un ennesimo ritiro.
I vertici russi sono molto bravi a correre con le parole, totalmente slegate dalla realtà, non so a quale quadro psichiatrico corrisponda tale situazione, comunque penso sia anche un modo per compensare le frustrazioni, tanto più fuori le cose vanno male, tanto più ci si rifugia nella fantasia. A parole i russi hanno affondato l'Inghilterra, invaso la Germania, mi ricordo che uno di loro progettava di generare un big one in California con non so quale sollecitazione operata sulla faglia di S. Andrea.
Progettavano di fare un bel cratere da impatto sulla luna, beh, li ci sono riusciti. 

niko

Citazione di: InVerno il 13 Settembre 2023, 09:01:40 AMLa soluzione proposta

Non c'è dubbio che ci aspetta una dura lotta. Dovremo risolvere i restanti problemi interni: sbarazzarci finalmente del centrismo occidentale nelle nostre menti e degli occidentali nella classe dirigente, dei compradores e del loro pensiero caratteristico. (L'Occidente ci sta effettivamente aiutando in questo). È ora di concludere il nostro viaggio di trecento anni in Europa, che ci ha dato molte esperienze utili e ha contribuito a creare la nostra grande cultura. Naturalmente preservaremo attentamente il nostro patrimonio europeo. Ma è tempo di tornare a casa e ritrovare il nostro vero sé, iniziare a utilizzare l'esperienza accumulata e tracciare il nostro percorso. Il Ministero degli Affari Esteri ha recentemente fatto un passo avanti per tutti noi definendo la Russia una civiltà statale nel concetto di politica estera. Aggiungerei: una civiltà delle civiltà, aperta al Nord e al Sud, all'Occidente e all'Oriente. Il confronto con l'Occidente in Ucraina, non importa come finirà, non dovrebbe distrarci dal movimento strategico interno – spirituale, culturale, economico, politico e politico-militare – verso gli Urali, la Siberia e il Grande Oceano. Abbiamo bisogno di una nuova strategia Ural-Siberiana, che implichi diversi progetti edificanti, inclusa, ovviamente, la creazione di una terza capitale in Siberia. Questo movimento dovrebbe diventare parte degli sforzi, oggi così urgentemente necessari, per articolare il nostro sogno russo: l'immagine della Russia e del mondo che vogliamo vedere.

Io e molti altri abbiamo scritto molte volte che senza una grande idea i grandi stati perdono la loro grandezza o semplicemente scompaiono. La storia è disseminata delle ombre e delle tombe dei poteri che l'hanno persa. Deve essere generato dall'alto, senza aspettarsi che venga dal basso, come fanno gli stupidi o i pigri. Deve corrispondere ai valori fondamentali e alle aspirazioni delle persone e, soprattutto, portarci tutti avanti. Ma è responsabilità delle élite e della leadership del paese articolarlo. Il ritardo in tal senso è stato inaccettabilmente lungo. Ma affinché il futuro venga, è necessario superare la malvagia resistenza delle forze del passato – l'Occidente – che, se non schiacciate, quasi certamente e inesorabilmente porteranno il mondo ad una vera e propria e, probabilmente, ultima guerra mondiale per l'umanità.

E questo mi porta alla parte più difficile di questo articolo. Possiamo continuare a combattere per un altro anno, o due, o tre, sacrificando migliaia e migliaia dei nostri uomini migliori e schiacciando decine e centinaia di migliaia di persone che vivono nei territori che ora si chiamano Ucraina e che sono cadute nella tragica situazione storica trappola. Ma questa operazione militare non può concludersi con una vittoria decisiva senza costringere l'Occidente a ritirarsi strategicamente, o addirittura ad arrendersi, e costringendolo a rinunciare ai tentativi di invertire la storia e preservare il dominio globale, e a concentrarsi su se stesso e sulla sua attuale crisi multilivello. In parole povere, deve "svegliarsi" affinché la Russia e il mondo possano andare avanti senza ostacoli. Pertanto, è necessario risvegliare l'istinto di autoconservazione che l'Occidente ha perso e convincerlo che i suoi tentativi di logorare la Russia armando gli ucraini sono controproducenti per l'Occidente stesso. Dovremo fare della deterrenza nucleare un argomento ancora una volta convincente, abbassando la soglia per l'uso delle armi nucleari, fissata a un livello inaccettabilmente elevato, e risalendo rapidamente ma prudentemente la scala dell'escalation della deterrenza. I primi passi sono già stati fatti dalle dichiarazioni rilevanti del presidente russo e di altri leader: l'annunciato dispiegamento di armi nucleari e dei loro vettori in Bielorussia, e la maggiore prontezza al combattimento delle forze di deterrenza strategica. Ma ci sono molti gradini su questa scala. Ne ho contati circa due dozzine. Forse si arriverà al punto in cui dovremo esortare i nostri connazionali e tutte le persone di buona volontà a lasciare i loro luoghi di residenza vicino a strutture che potrebbero diventare bersaglio di scioperi nei paesi che sostengono direttamente il regime fantoccio di Kiev. Il nemico deve sapere che siamo pronti a sferrare un attacco preventivo come ritorsione per tutti i suoi atti di aggressione attuali e passati, al fine di evitare che scivoli nella guerra termonucleare globale. Ho detto e scritto molte volte che se costruiamo correttamente una strategia di intimidazione e deterrenza e persino l'uso di armi nucleari, il rischio di un attacco nucleare di "ritorsione" o di qualsiasi altro attacco sul nostro territorio può essere ridotto al minimo assoluto. Solo un pazzo, che odia soprattutto l'America, avrà il coraggio di reagire in "difesa" degli europei, mettendo così a rischio il proprio Paese e sacrificando la condizionale Boston per la condizionale Poznan. Sia gli Stati Uniti che l'Europa lo sanno molto bene, ma preferiscono non pensarci. Noi stessi abbiamo incoraggiato questa sconsideratezza con la nostra retorica pacifista. Dallo studio della storia della strategia nucleare americana so che, dopo che l'URSS ebbe acquisito la capacità convincente di rispondere a un attacco nucleare, Washington non prese seriamente in considerazione, anche se bluffò in pubblico, la possibilità di usare armi nucleari contro il territorio sovietico. Se mai presero in considerazione una simile possibilità, lo fecero solo contro le truppe sovietiche che "avanzavano" nella stessa Europa occidentale. So che i cancellieri Kohl e Schmidt sono fuggiti dai loro bunker non appena durante le esercitazioni militari è stata sollevata la questione di tale utilizzo.

Dobbiamo risalire la scala dell'escalation della deterrenza abbastanza rapidamente. Dato il vettore dello sviluppo occidentale – il persistente degrado della maggior parte delle sue élite – ciascuna delle loro prossime chiamate sarà ancora più incompetente e ideologicamente più carica delle precedenti. Difficilmente possiamo aspettarci che leader più responsabili e ragionevoli arrivino al potere nel prossimo futuro. Ciò può avvenire solo dopo una catarsi, dopo che avranno rinunciato alle loro ambizioni.
Non dobbiamo ripetere lo "scenario ucraino". Per un quarto di secolo non abbiamo ascoltato coloro che avvertivano che l'espansione della NATO avrebbe portato alla guerra, e abbiamo cercato di ritardare e "negoziare". Di conseguenza, abbiamo un grave conflitto armato. Il prezzo dell'indecisione ora sarà più alto di un ordine di grandezza. Ma cosa succede se non si tirano indietro? E se avessero perso completamente l'istinto di autoconservazione? In questo caso dovremo colpire una serie di obiettivi in diversi paesi per riportare alla ragione coloro che hanno perso la testa. Moralmente, questa è una scelta terribile poiché utilizzeremo l'arma di Dio, condannandoci così a gravi perdite spirituali. Ma se non lo facciamo, non solo la Russia potrebbe morire, ma molto probabilmente l'intera civiltà umana cesserà di esistere.

Dovremo fare noi stessi questa scelta. Persino gli amici e i simpatizzanti all'inizio non ci sosterranno. Se fossi cinese, non vorrei che l'attuale conflitto finisse troppo presto e bruscamente, perché distrae le forze statunitensi e dà alla Cina l'opportunità di raccogliere le forze per una battaglia decisiva, diretta o, in accordo con i migliori ordini di Lao Tzu , costringendo il nemico a ritirarsi senza combattere. Mi opporrei anche all'uso delle armi nucleari perché portare il conflitto al livello nucleare significherebbe spostarsi in un'area in cui il mio Paese (la Cina) è ancora debole. Inoltre, un'azione decisiva non è in linea con la filosofia della politica estera cinese, che enfatizza i fattori economici (quando si costruisce il potere militare) ed evita il confronto diretto. Sosterrei l'alleato, proteggendo il suo cortile, ma mi nasconderei dietro di lui senza interferire nella lotta. (Ma forse non capisco abbastanza questa filosofia e attribuisco motivazioni errate ai nostri amici cinesi). Se la Russia lanciasse un attacco nucleare, i cinesi lo condannerebbero, ma si rallegrerebbero anche nel profondo del cuore per il duro colpo inferto alla reputazione e alla posizione degli Stati Uniti. E quale sarebbe la nostra reazione se (Dio non voglia) il Pakistan colpisse l'India o viceversa? Saremmo inorriditi e rattristati dal fatto che il tabù nucleare sia stato infranto. E poi inizieremmo ad aiutare le persone colpite e ad apportare i cambiamenti necessari alla nostra dottrina nucleare. Per l'India e altri paesi a maggioranza globale, compresi quelli nucleari (Pakistan, Israele), anche l'uso delle armi nucleari è inaccettabile per ragioni sia morali che geostrategiche. Se verranno utilizzati e utilizzati "con successo", ciò romperà il tabù nucleare: l'idea che non possono essere utilizzati in nessuna circostanza e che il loro utilizzo porterà inevitabilmente a un Armageddon nucleare globale. Difficilmente possiamo contare su un sostegno rapido, anche se molti paesi del Sud del mondo proverebbero soddisfazione per la sconfitta dei loro ex oppressori, che hanno derubato, perpetrato genocidi e imposto una cultura aliena. Ma alla fine i vincitori non vengono giudicati. E i salvatori vanno ringraziati. La cultura politica europea non ricorda le cose belle. Ma il resto del mondo ricorda con gratitudine come abbiamo aiutato i cinesi a liberarsi dalla brutale occupazione giapponese e come abbiamo aiutato le colonie a liberarsi dal giogo coloniale. Se non veniamo capiti subito, ci saranno ancora più incentivi a impegnarci nell'auto-miglioramento. Tuttavia, è molto probabile che riusciremo a vincere, a riportare alla ragione il nostro nemico e a costringerlo a fare marcia indietro senza ricorrere a misure estreme, e qualche anno dopo prendere posizione dietro la Cina, così come è ora dietro di noi, sostenendolo nella sua lotta con gli Stati Uniti. In questo caso sarà possibile evitare una grande guerra. Insieme vinceremo per il bene di tutti, comprese le persone che vivono nei paesi occidentali. E poi la Russia e l'umanità persevereranno nonostante tutte le difficoltà e andranno verso il futuro, che mi sembra luminoso, multipolare, multiculturale, multicolore e che offre ai paesi e ai popoli la possibilità di costruire il proprio futuro comune.



Tra te che pubblichi sti papiri cercando di dimostrare chissa' che cosa e Antony che delira in ucraino MAIUSCOLO, spero solo che un lettore imparziale medio capisca, chi e' OSSESIONATO, dalla valenza apotropaica e simbolico-emotiva di questa guerra, e chi no.

Per me questo topic si puo' anche chiudere, o magari aprirne a latere uno specifico dedicato alle ossessioni espiatorie e bellicistiche sul quale spero nessuno vi disturbera', certo non io.

Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

InVerno

Citazione di: niko il 13 Settembre 2023, 14:09:40 PMTra te che pubblichi sti papiri cercando di dimostrare chissa' che cosa e Antony che delira in ucraino MAIUSCOLO, spero solo che un lettore imparziale medio capisca, chi e' OSSESIONATO, dalla valenza apotropaica e simbolico-emotiva di questa guerra, e chi no.

Per me questo topic si puo' anche chiudere, o magari aprirne a latere uno specifico dedicato alle ossessioni espiatorie e bellicistiche sul quale spero nessuno vi disturbera', certo non io.


Io non pubblico un bel niente, se avessi scritto sta roba mi sarei tagliato una mano. Tu forse invece sei irritato dal fatto che, a parte le minaccie nucleari, sembra roba scritta da te? Lui almeno ha il coraggio di arrivare alle logiche conclusioni ... è comunque un buon memo di come dal comunismo si passi al fascismo e viceversa. It's not aboout the destination, it's about the friends you make along the way..
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

niko

Citazione di: InVerno il 13 Settembre 2023, 14:35:46 PMIo non pubblico un bel niente, se avessi scritto sta roba mi sarei tagliato una mano. Tu forse invece sei irritato dal fatto che, a parte le minaccie nucleari, sembra roba scritta da te? Lui almeno ha il coraggio di arrivare alle logiche conclusioni ... è comunque un buon memo di come dal comunismo si passi al fascismo e viceversa. It's not aboout the destination, it's about the friends you make along the way..


Lo so che era un copia incolla, ma e' ridicolo anche come copia incolla.

Vogliano elencare il numero di volte nella storia recente che gli usa o israele hanno minacciato l'uso di armi nucleari?

I loro deliri imperialisti, e violenti, e minatori anche verbalmente?

Cosa hai, un'allergia a un po' di multipolarismo trombone da parte di un intellettuale organico a Putin (naturalmente sconosciuto qui e non so quanto conosciuto in Russia, sospetto poco piu' che qui) e di "sane", per modo di dire, scemenze imperialiste provenienti anche da un campo non occidentale?

Ti ci dovrai abituare, al multipolarismo, questa e' la merda, anche retorica e verbale, che abbiamo sempre seminato noi "occidentali" negli ultimi settanta anni, solo cambiata di campo.


Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

InVerno

Si, per favore, trovami un testo retoricamente simile scritto da un omologo americano, possibilmente diretto verso l'Europa, visto che ancora una volta il mio mondo parte dai miei interessi, ma va bene anche diretto verso i marziani. E  non prendo lezioni di multipolarismo da chi non è capace di avere due partiti nel suo paese. Invece di cercare di provocare, inutilmente, me... rifletti.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

niko

Citazione di: InVerno il 13 Settembre 2023, 19:26:09 PMSi, per favore, trovami un testo retoricamente simile scritto da un omologo americano, possibilmente diretto verso l'Europa, visto che ancora una volta il mio mondo parte dai miei interessi, ma va bene anche diretto verso i marziani. E  non prendo lezioni di multipolarismo da chi non è capace di avere due partiti nel suo paese. Invece di cercare di provocare, inutilmente, me... rifletti.



Al di la' delle battute idiote e sempre e solo contrp la Russia, se capisci cosa vuol dire "multipolarismo" e ti informi in merito fai un favore a te stesso, non certo a me.

L'Europa e' colonia usa e quindi non esistono testi verbalmente aggressivi in merito.

Deliri sull'asse del male, su Saddam Hussein come il nuovo Hitler, sugli "stati canaglia" sulla liceita' della tortura e della detenzione illegale, mondezza e veleno uscita dalle bocche/fogne di individui come Bush, la Rice, Rumsfeld, quanta ne vuoi.

Minacce di usare l'atomica, quante ne vuoi: guerra di Corea, crisi dei missili, Israele nel periodo della prima e seconda guerra del golfo, ma anche mr Bush una volta ha risposto "non escludiamo nessuna opzione" a domanda esplicita sull'uso di bombe atomiche contro l'iraq.

Il multipolarismo vuol dire che chi semina vento raccoglie tempesta, non c'entra niente, con quanti partiti ha o non ha la Russia.

Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

InVerno

#732
So bene cosa è la multipolarità, ti dirò di più sono anche convinto che gioverebbe a tutti, quello che non sono disposto ad accettare sono lezioni di tolleranza dagli intolerranti. Perchè mi sembra strano che devo spiegartelo, ma la multipolarità richiede che i poli coinvolti siano tolleranti dell'esisistenza di altri poli, e mentre questi furbacchioni vorrebbero fare credere al mondo dei rosiconi globali che loro sono migliori perchè a differenza degli USA loro mirano ad un mondo multipolare, il mondo multipolare è l'unica cosa che attualmente possono ottenere, se avessero le capacità si comporterebbero con gli altri poli esattamente come si comportano con l'opposizione interna: annientandola. Perciò non sono disposto a prendere lezioni, perchè se vedo uno cadere dall'asino, non gli credo anche se mi giura che voleva scendere, ma tu sei libero di fare altrimenti. Vabbè stati canaglia, Hussein, e altre cose a caso, deterrenza nucleare e olocausto nucleare ciao, Sting ha le idee più chiare.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

niko

Citazione di: InVerno il 13 Settembre 2023, 22:13:59 PMSo bene cosa è la multipolarità, ti dirò di più sono anche convinto che gioverebbe a tutti, quello che non sono disposto ad accettare sono lezioni di tolleranza dagli intolerranti. Perchè mi sembra strano che devo spiegartelo, ma la multipolarità richiede che i poli coinvolti siano tolleranti dell'esisistenza di altri poli, e mentre questi furbacchioni vorrebbero fare credere al mondo dei rosiconi globali che loro sono migliori perchè a differenza degli USA loro mirano ad un mondo multipolare, il mondo multipolare è l'unica cosa che attualmente possono ottenere, se avessero le capacità si comporterebbero con gli altri poli esattamente come si comportano con l'opposizione interna: annientandola. Perciò non sono disposto a prendere lezioni, perchè se vedo uno cadere dall'asino, non gli credo anche se mi giura che voleva scendere, ma tu sei libero di fare altrimenti. Vabbè stati canaglia, Hussein, e altre cose a caso, deterrenza nucleare e olocausto nucleare ciao, Sting ha le idee più chiare.



Il multipolarismo e' un dato di fatto, che per fortuna non si sostanzia nel "doversi" conformare ad "etiche" etnocentriche, pseudodemocratiche e a senso unico come la tua.

Oltre al mondo come ti piacerebbe che fosse, esiste il mondo come e'.

Ed e' sempre il mondo per come e', che da' lezioni in senso lato, e non sempre e non solo di tolleranza.

Ma quelli che riguardo a una guerra come questa fanno il tifo, strepitano e si mettono l'elmetto vedono solo il mondo per come a loro piacerebbe, e da quel (piccino) punto di vista tutto giudicano e tutto pretendono di sapere.

Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

Ipazia

Per avere il multipolarismo basta uscire dall'impero unico ad egemonia USA, sempre più inscritto nel libro degli incubi millenaristici a cui si abbeverano solo gli ultimi giapponesi d'Europa. Già la casa madre nutre dubbi e alla malaparata lascia gli europei appesi ai pattini dell'elicottero secondo la dottrina (che condivido): "Fuck the EU".
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

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