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Guerra in Ucraina II

Aperto da InVerno, 19 Maggio 2022, 08:07:57 AM

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Ipazia

@inverno

È opera dal mainstr(e)am globale. Non mi risulta che nelle infinite guerre dell'impero del Bene, i cittadini dell'impero, Usa in testa, si siano mai vergognati di nulla. La sindrome dei tuoi ospiti è più analoga a quella degli ebrei nell'Europa nazifascista. E non è una bella notizia.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

atomista non pentito

@ InVerno : 1) non penso proprio di essere adatto a fare il moderatore , come avrai potuto constatare , oltre che per l'ignoranza su moltissimi temi che qui vengono trattati , anche per il carattere di m.....
2) Se le armi di cui hai parlato produrrano un beneficio maggiore del danno ( intendo per altri , non per chi le usa e le vende) saro' il primo ad ammetterlo ed a gioirne , pero' per farlo aspetto che accada , contrariamente ad altri.

anthonyi

#17
Citazione di: Ipazia il 20 Maggio 2022, 08:46:31 AM@inverno

È opera dal mainstr(e)am globale. Non mi risulta che nelle infinite guerre dell'impero del Bene, i cittadini dell'impero, Usa in testa, si siano mai vergognati di nulla. La sindrome dei tuoi ospiti è più analoga a quella degli ebrei nell'Europa nazifascista. E non è una bella notizia.
E invece é proprio un bel segno, sintomo di attaccamento alla patria e presa di coscienza del fatto che con questi atti la Russia si sta riempendo d'infamia agli occhi del mondo (oltre a fare una pessima figura come superpotenza bellica).

sapa

Citazione di: atomista non pentito il 19 Maggio 2022, 15:10:04 PMAbbi pazienza InVerno , forse sono veramente troppo scemo per stare "qui dentro" ( probabilmente e' cosi')  ma cosa vorresti dire prima e poi dimostrare con le due foto satellitari ? Punto primo non ho  scritto che il problema della fame precedentemente alla guerra in Ucraina non esistesse , sostanzialmente ho detto che si aggravera' , Punto secondo , se le foto volessero dimostrare una "desertificazione" non e' che destinando risorse in armi e guerre risolvi il problema dell'aumento temperatura globale ( senza contare il , seppur forse risibile percentualmente , aumento dell'inquinamento generale dovuto a questa attivita' che non e' andare per boschi a raccogliere funghi).
Poi , se ci si vuole confrontare , moderatore o non moderatore , se scendi dallo sgabello , magari e' piu' facile guardarsi negli occhi.
Dalle mie parti ( Piemonte) c'e' il rischio , con l'atteggiamento che porti avanti , ( almeno io lo percepisco cosi') di essere etichettato come "Merda munta' an scagn"  . Ora se volete "bannate" pure . Saluti
Ciao atomista, premetto che trovo il tuo "livello" di partecipazione a queste discussioni molto simile al mio e che,  perciò, mi auguro tu rimanga e continui a partecipare, diversamente dovrò allontanarmene anch'io. Al di là di questo, è giusto quanto ti è stato fatto notare da Inverno. Anzi, io aggiungerei che la carenza di frumento, mais e girasole, conseguente a questa guerra, interessa molto noi europei, che ne siamo deficitari e rischiamo di vedere lievitare i costi di produzione e al consumo di generi di prima necessità e anche di trasformati delle nostre industrie agro-alimentari. Non so, infatti, quanti prodotti agricoli  ucraini andassero a sfamare le popolazioni indigenti dell' Africa, di sicuro so che a noi servono assolutamente. E se gli ucraini, per impedire l'avanzata degli aggressori russi, continueranno ad allagare, come stanno facendo, i loro territori, di sicuro ci sarà carenza di grano e altri prodotti essenziali.  E' inutile che, adesso, i governi europei, Draghi in testa, si spertichino in appelli per la pace per evitare lo spettro della fame in Africa, questa è ipocrisia bella e buona. La realtà è che da Russia e Ucraina proveniva il 30% delle risorse di cereali del mondo e se l'Ucraina ne esce devastata, con la Russia sanzionata ed isolata, mangiare diventerà molto più costoso anche qui da noi, come giustamente sottolineato anche da altri. La pace in Ucraina non servirebbe tanto ad evitare le migrazioni, quanto a non vedere abbassarsi drasticamente il nostro stile di vita.

InVerno

Citazione di: Ipazia il 20 Maggio 2022, 08:46:31 AM@inverno

È opera dal mainstr(e)am globale. Non mi risulta che nelle infinite guerre dell'impero del Bene, i cittadini dell'impero, Usa in testa, si siano mai vergognati di nulla. La sindrome dei tuoi ospiti è più analoga a quella degli ebrei nell'Europa nazifascista. E non è una bella notizia.
E' perchè fai largo uso di memoria selettiva, altrimenti ricorderesti per esempio che quasi un milione e mezzo di inglesi marciarono per dimostrare la propria vergogna riguardo la guerra in Iraq, la più grande marcia della pace nella storia inglese: https://www.theguardian.com/uk/2003/feb/15/politics.politicalnews

Siccome a Mosca non si può marciare, ma neanche parlare, le persone usano modi più veementi per dimostare il loro dissenso, compreso che espatriare è anche un modo per salvaguardare la propria incolumità di fronte alla prospettiva di una nordkoreanizzazione che avanza al galoppo, o magari di essere mandati al macello con una mobilitazione generale.


Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

atomista non pentito

Citazione di: sapa il 20 Maggio 2022, 11:24:20 AMCiao atomista, premetto che trovo il tuo "livello" di partecipazione a queste discussioni molto simile al mio e che,  perciò, mi auguro tu rimanga e continui a partecipare, diversamente dovrò allontanarmene anch'io. Al di là di questo, è giusto quanto ti è stato fatto notare da Inverno. Anzi, io aggiungerei che la carenza di frumento, mais e girasole, conseguente a questa guerra, interessa molto noi europei, che ne siamo deficitari e rischiamo di vedere lievitare i costi di produzione e al consumo di generi di prima necessità e anche di trasformati delle nostre industrie agro-alimentari. Non so, infatti, quanti prodotti agricoli  ucraini andassero a sfamare le popolazioni indigenti dell' Africa, di sicuro so che a noi servono assolutamente. E se gli ucraini, per impedire l'avanzata degli aggressori russi, continueranno ad allagare, come stanno facendo, i loro territori, di sicuro ci sarà carenza di grano e altri prodotti essenziali.  E' inutile che, adesso, i governi europei, Draghi in testa, si spertichino in appelli per la pace per evitare lo spettro della fame in Africa, questa è ipocrisia bella e buona. La realtà è che da Russia e Ucraina proveniva il 30% delle risorse di cereali del mondo e se l'Ucraina ne esce devastata, con la Russia sanzionata ed isolata, mangiare diventerà molto più costoso anche qui da noi, come giustamente sottolineato anche da altri. La pace in Ucraina non servirebbe tanto ad evitare le migrazioni, quanto a non vedere abbassarsi drasticamente il nostro stile di vita.

Io ( se riesco) butto qui un link .....
http://www.vita.it/it/article/2022/04/08/il-conflitto-in-ucraina-aumenta-la-malnutrizione-in-nord-dafrica-e-med/162470/
Mi sa che se per noi ( al momento) e' ancora una questione di brioches , per qualcun altro va gia' peggio , e non sono gli USA.

niko

Citazione di: InVerno il 20 Maggio 2022, 07:37:02 AMHai ragione, basta con la geopolitica, o meglio, con il determinismo geografico, quello che ad esempio fa dire a Orsini che lui aveva previsto nel 2018 il conflitto, MA, se  Zelensky avesse accettato un accordo "X" a pochi giorni dall'invasione, niente sarebbe accaduto, quindi la previsione del 2018 sarebbe stata una boiata? Infatti il determinismo geografico non tiene conto che l'elemento umano domina sempre, e l'elemento umano è ciò che ha determinato la guerra, non la geografia della NATO.

Più geopolitica invece, se si tratta di conoscere meglio la geografia e come essa alteri lo scenario politico, non solo quella estera (secca marocchina) ma anche quella interna (secca del Po). Il prezzo della pasta è un problema, ma poi bisogna anche eleggere la persona giusta per risolverlo, e per fare ciò bisogna capire che caspio sta succedendo nel mondo, ovvero interessarsi di geopolitica. Oppure viviamo nell'illusione di mantenere una democrazia con metà della popolazione in analfabetismo funzionale, che generalmente ai problemi dei migranti e della pasta, non avendo nozione delle cause, eleggerà qualche pifferaio magico che chiede pieni poteri.

@Ipazia, non c'è solo la russofobia attiva, c'è anche quella passiva. La settimana scorsa ho ospitato per esempio due cittadini russi che volevano giurarmi di essere polacchi, poverelli, non sapevano che sono obbligato a registrare i loro passaporti. Mi hanno poi spiegato che si vergognano della loro cittadinanza e quando possibile si spacciano per polacchi, non perchè qualcuno li abbia trattati male in quanto russi, ma scelta propria, perchè si vergognano di cosa rappresenta la loro bandiera oggi, e che stanno applicandosi per ottenere la cittadinanza polacca per avere la soddisfazione di bruciare i loro vecchi passaporti. Sarà anche questa opera degli americani? Chissà.


Con il mio provocatorio: "basta geopolitica" intendevo solo che non e' la geopolitica, e quindi non e' la crisi ucraina, che e' sulla bocca di tutti e in cima all'agenda mediatica, la vera causa dell'assunzione, anche qui in Italia, dell'emergenza a metodo di governo, come non lo era la pandemia pochi mesi fa.

Geopolitica e pandemia, sono solo i pretesti, dell'emergenza assunta -eversivamente- a metodo di governo, percio' dico: "guardiamo a quello che abbiamo sotto il naso".

Tu ti preoccupi che il totalitarismo venga in futuro, io mi preoccupo di quello che c'e' gia', di totalitarismo, con artisti russi, come fa notare Ipazia, esclusi da manifestazioni artistiche solo in base alla loro nazionalita' o, in altri casi di cui ho letto, costretti a fare comunicati di presa di distanza dall'operato della Russia in guerra, sinceri o no che fossero, (quindi l'analogo di conversioni forzate inquisitorie) come condizione imposta dagli organizzatori di eventi artistici italiani agli eventuali artisti russi per partecipare.

Altroche' russofobia attiva e passiva!

Sara' forse che i russi non possono partecipare all'arte in italia perche' secondo molti baldi italiani essi sono abbrutiti dal comunismo e non hanno valori, come mi e' capitato di leggere anche qui?

Sara' forse il mio: "basta geopolitica!"  era da intendersi come "basta!", in generale, a un pensiero giustificatorio e riproduttivo dello schifo umano e sociale esistente, quindi a un pensiero che vorrebbe, in teoria, guardare la luna, ma non sa guardarsi sotto il naso?



Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

Ipazia

Citazione di: InVerno il 20 Maggio 2022, 12:04:58 PME' perchè fai largo uso di memoria selettiva, altrimenti ricorderesti per esempio che quasi un milione e mezzo di inglesi marciarono per dimostrare la propria vergogna riguardo la guerra in Iraq, la più grande marcia della pace nella storia inglese: https://www.theguardian.com/uk/2003/feb/15/politics.politicalnews

La mia memoria non selettiva ricorda che nessun inglese o usa ha mai pensato di bruciare il proprio passaporto e chiedere la cittadinanza di paesi meno guerrafondai. Solita ipocrisia dell'impero del Bene, protestatario, ma talmente inconcludente da sposare perfino i neonazisti quando i burattinai lo ordinano.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

InVerno

#23
@ niko. Ma se siamo uno dei pochi paesi a cui Lavrov rilascia interviste,e Emilio Fede Solovev è invitato a giorni alterni in tv, cosa vuoi di più come pluralismo, il docufilm sulla vita avventurosa di Ivan Strelkov? Non giochiamo a fare i dischi rotti, non è che si può andare avanti per mesi a far valere quella volta che un cretino ha provato a censurare Dostoevskij (tralaltro un bella riflessione sull'eredità del giallista sarebbe all'uopo) e far finta che sia rappresentativa del clima che si respira, ora sarà la violinista-rondine a portare la primavera dell'intolleranza? La tolleranza per gli intolleranti è già più che sufficiente, e questo è il caso fortunello dove gli intolleranti sono pure scarsi e quando aprono bocca fanno vergognare pure i morti, se fossero abili retori oltre che intollerranti sarebbe un problema serio. Ben inteso, io sarei per farli parlare di più, intervistiamo ancora Lavrov e chiedamogli come funziona questa storia di "Hitler ebreo", così magari ci faremo un corso rapido di antisemitismo russo da Trotsky a Zelensky, e magari come mai vanno così d'accordo con l'antisemita ungherese.. etc.

https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/05/20/perquisizioni-ai-giovani-di-fridays-for-future-a-milano-dopo-denuncia-gazprom-fatto-spogliare-e-obbligato-a-fare-anche-piegamenti-durante-blitz-dei-carabinieri/6598678/

Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

niko

Citazione di: InVerno il 20 Maggio 2022, 15:20:06 PM@ niko. Ma se siamo uno dei pochi paesi a cui Lavrov rilascia interviste,e Emilio Fede Solovev è invitato a giorni alterni in tv, cosa vuoi di più come pluralismo, il docufilm sulla vita avventurosa di Ivan Strelkov? Non giochiamo a fare i dischi rotti, non è che si può andare avanti per mesi a far valere quella volta che un cretino ha provato a censurare Dostoevskij (tralaltro un bella riflessione sull'eredità del giallista sarebbe all'uopo) e far finta che sia rappresentativa del clima che si respira, ora sarà la violinista-rondine a portare la primavera dell'intolleranza? La tolleranza per gli intolleranti è già più che sufficiente, e questo è il caso fortunello dove gli intolleranti sono pure scarsi e quando aprono bocca fanno vergognare pure i morti, se fossero abili retori oltre che intollerranti sarebbe un problema serio. Ben inteso, io sarei per farli parlare di più, intervistiamo ancora Lavrov e chiedamogli come funziona questa storia di "Hitler ebreo", così magari ci faremo un corso rapido di antisemitismo russo da Trotsky a Zelensky, e magari come mai vanno così d'accordo con l'antisemita ungherese.. etc.

https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/05/20/perquisizioni-ai-giovani-di-fridays-for-future-a-milano-dopo-denuncia-gazprom-fatto-spogliare-e-obbligato-a-fare-anche-piegamenti-durante-blitz-dei-carabinieri/6598678/




Altroche' rondini e primavere, ci sono numerosi episodi di razzismo e intolleranza nell'attuale clima antirusso...
e c'e' chi fa finta di niente perche' la guerra e' santa, noi siamo i buoni, stiamo dalla parte del Bene, e anche il razzismo e' un effetto collaterale accettabile della guerra.

CorsI e ricorsi della pandemia, a proposito di cure "sante" al male assoluto di turno, ed effetti collaterali di tali cure accettabili per definizione.

Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

InVerno

E allora facciamo giustizia qui, per par condicio, con un autore russo e uno ucraino.. e una troika.

"E non così tu, o Russia, corri alla dirotta, come la troika ardita e impetuosa? Fumiga e scintilla sotto le tue ruote la strada, rumoreggiano i ponti, fugge ogni cosa e si dilegua lontano alle tue spalle. Non è forse questa la folgore? E che cosa vuol dire codesta tua spaventosa rovina? ... Dove corri, o Russia?... Rispondi! Nessuna risposta... Tintinna armonioso il sonaglio, freme l'aria e si squarcia, tutto vola indietro e dispare, e sogguardando rispettosi si tirano da parte sul tuo cammino trionfale popoli e imperi". [Gogol, Anime Morte]

"La nostra fatale troika corre a precipizio, e forse verso la rovina. Già da lungo tempo in tutta la Russia si tendono braccia e si levano voci per arrestare la folle e furiosa corsa. E se per adesso gli altri popoli si scostano ancora dalla troika galoppante a rotta di collo, non è forse per rispetto, come piaceva al poeta, ma semplicemente per orrore, prendetene nota. Per orrore, e forse anche per disgusto, e meno male ancora che si traggono da parte, perché potrebbero cessare di farlo, ed ergersi come una salda muraglia davanti alla fuggente visione, e arrestare la corsa pazzesca della nostra licenza, per salvare se stessi, la cultura e la civiltà!" [ Dostoevskij, Fratelli Karamazov]
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

niko

Citazione di: InVerno il 20 Maggio 2022, 22:24:11 PME allora facciamo giustizia qui, per par condicio, con un autore russo e uno ucraino.. e una troika.

"E non così tu, o Russia, corri alla dirotta, come la troika ardita e impetuosa? Fumiga e scintilla sotto le tue ruote la strada, rumoreggiano i ponti, fugge ogni cosa e si dilegua lontano alle tue spalle. Non è forse questa la folgore? E che cosa vuol dire codesta tua spaventosa rovina? ... Dove corri, o Russia?... Rispondi! Nessuna risposta... Tintinna armonioso il sonaglio, freme l'aria e si squarcia, tutto vola indietro e dispare, e sogguardando rispettosi si tirano da parte sul tuo cammino trionfale popoli e imperi". [Gogol, Anime Morte]

"La nostra fatale troika corre a precipizio, e forse verso la rovina. Già da lungo tempo in tutta la Russia si tendono braccia e si levano voci per arrestare la folle e furiosa corsa. E se per adesso gli altri popoli si scostano ancora dalla troika galoppante a rotta di collo, non è forse per rispetto, come piaceva al poeta, ma semplicemente per orrore, prendetene nota. Per orrore, e forse anche per disgusto, e meno male ancora che si traggono da parte, perché potrebbero cessare di farlo, ed ergersi come una salda muraglia davanti alla fuggente visione, e arrestare la corsa pazzesca della nostra licenza, per salvare se stessi, la cultura e la civiltà!" [ Dostoevskij, Fratelli Karamazov]

Ah ah ah, intervento di finta e falsa par condicio che in realta' a ben vedere e a ben comprendere il sotto inteso, e il nesso logico tra i due testi...
e' solo l'ennesima solfa filo-occidentale e filo ucraina, e naturalmente anti-russa!

Paradigmatico,  davvero paradigmatico del clima di finta par condicio e falsa liberalita' che si respira in questi giorni... 

Pensi di essere nella condizione di ammonire o compiangere la Russia, proponendo brani che questo fanno, quindi ti poni in condizione di superiorita' morale rispetto ad essa...

E questo in entrambi i brani, quindi la par condicio, naturalmente non c'e'...

Etnocentrismo in mala fede o forse spontaneo, ma sempre il solito vecchio, stucchevole etnocentrismo.

Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

niko

Quando quello che ci sarebbe voluto, a rappresentare la Russia sarebbe stata forse una semplice preghiera di riparazione a un passaporto calunniato... come nella migliore tradizione, ed etimologia...

ortodossa!!!

"Versi sul passaporto sovietico" Majakovskij

Io come un lupo
divorerei
il burocratismo.
Per i mandati
non ho alcun rispetto.
Vadano
con le madri
a tutti i diavoli
tutte le carte.
Ma questo...
per il lungo fronte
di scompartimenti
e cabine
un funzionario
cortese
s'avanza.
Porgono i passaporti
ed io
consegno
il mio
libriccino purpureo.
Per certi passaporti
ha un sorriso alla bocca.
Per altri
un contegno sprezzante.
Con rispetto
prende
i passaporti
con il leone inglese
a due piazze.
Mangiandosi
con gli occhi il bravo zio,
senza cessare
d'inchinarsi,
prende,
come prendesse una mancia,
il passaporto
d'un Americano.
Su quello polacco
appunta lo sguardo
come una capra dinanzi a un affisso.
Su quello polacco
spalanca gli occhi
con poliziesca
ottusità d'elefante:
di dove, perbacco,
e che sono queste
innovazioni geografiche?
E senza volgere
la palla della testa,
senza provare
sentimento
alcuno,
egli prende,
senza batter ciglio,
i passaporti dei Danesi
e di diversi
altri Svedesi.
E a un tratto
la sua bocca si contorce
come per una scottatura.
Il signor funzionario
infatti
prende
il mio
passaporto dalla pelle rossa.
Lo prende
come una bomba,
lo prende
come un riccio,
come un rasoio
a due tagli,
lo prende
come un serpente
a sonagli,
lungo due metri,
con venti lingue.
Ammicca
in modo espressivo
il facchino,
pronto
a portarvi i bagagli per niente.
Il gendarme
scruta
il poliziotto,
il poliziotto
il gendarme.
Con quale voluttà,
dalla casta gendarmesca
io sarei
fustigato e crocifisso
perchè
ho fra le mani,
con falce
e martello,
il passaporto sovietico.
Io come un lupo
divorerei
il burocratismo.
Per i mandati
non ho alcun rispetto.
Vadano
con le madri
a tutti i diavoli
tutte le carte.
Ma questo...
Io
lo traggo
dalle larghe brache,
duplicato
d'un peso inestimabile.
Leggete,
invidiate,
io
sono cittadino
dell'Unione Sovietica.

Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

InVerno

Difficile dire che sia una scelta mia, i brani sono talmente collegati che quando Dostojevski scrive "come piaceva al poeta" si riferisce esattamente a Gogol e al pezzo che ho citato.. dire che li ho messi insieme io, è come dire che sono io ad aver scelto il rosso per il natale. Che acrobazie che ti tocca fare!

L'ironia dei veterocomunisti occidentali che fanno l'occhiolino (se non di più) alla Russia di Putin, è che non si rendono conto che per Putin, Lenin (e la rivoluzione) rappresenta  una disgrazia di dimensioni epocali seconda solamente al crollo dell'URSS (di cui rimpiange non certo il comunismo, ma la potenza), ed è forse il personaggio storico del '900 russo che detesta più profondamente, a tal punto che persino nel famoso  discorso con cui annunciava l'invasione Ucraina, lo cita come "inventore dell'Ucraina", cioè fonte originaria di ogni problema russo-ucraino, e nel corso del tempo ha dimostrato più e più volte di disprezzare Lenin in una maniera quasi ossessiva. La domanda è: perchè? E perchè non nutre lo stesso disprezzo per esempio per Stalin?

Nella cosmogonia putiniana Lenin rappresenta un parallelo con gli anni '90 quasi formidabile, si tratta infatti di idee occidentali che arrivano in Russia e tentano di rimodellarla a partire dall'economia, promettendo doni e balocchi, ma in realtà portando solamente il caos e l'anarchia, la trasfigurano temporaneamente tentando di dare una direzione alla troika russa, ma una direzione che non appartiene alla genetica russa (la troika non risponde), e che per questo genera uno iato insanabile che può portare solamente alla disgrazia. Stalin, in quest'ottica, è invece un restauratore del modello dispotico orientale, solamente usando altri colori e altri simboli, ma con la frittata ormai fatta, almeno Stalin prova a metterci una pezza.

L'ironia di questo è tutta da apprezzare e gustare avidamente, mentre i comunisti occidentali per qualche assurdo motivo fanno i salti mortali per camminare sul sottilissimo filo che li esenti da essere bollati "filoputiniani" e allo stesso tempo tentando di riempirsi le orecchie con più acqua possibile da portare al mulino russo, Putin, pur penso apprezzando qualsiasi aiuto e appoggio, a livello ideologico e storico, vi disprezza come la gramigna. Una tragedia tutta da gustare con i pop-corn in mano.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

niko

Citazione di: InVerno il 20 Maggio 2022, 23:41:08 PMDifficile dire che sia una scelta mia, i brani sono talmente collegati che quando Dostojevski scrive "come piaceva al poeta" si riferisce esattamente a Gogol e al pezzo che ho citato.. dire che li ho messi insieme io, è come dire che sono io ad aver scelto il rosso per il natale. Che acrobazie che ti tocca fare!

L'ironia dei veterocomunisti occidentali che fanno l'occhiolino (se non di più) alla Russia di Putin, è che non si rendono conto che per Putin, Lenin (e la rivoluzione) rappresenta  una disgrazia di dimensioni epocali seconda solamente al crollo dell'URSS (di cui rimpiange non certo il comunismo, ma la potenza), ed è forse il personaggio storico del '900 russo che detesta più profondamente, a tal punto che persino nel famoso  discorso con cui annunciava l'invasione Ucraina, lo cita come "inventore dell'Ucraina", cioè fonte originaria di ogni problema russo-ucraino, e nel corso del tempo ha dimostrato più e più volte di disprezzare Lenin in una maniera quasi ossessiva. La domanda è: perchè? E perchè non nutre lo stesso disprezzo per esempio per Stalin?

Nella cosmogonia putiniana Lenin rappresenta un parallelo con gli anni '90 quasi formidabile, si tratta infatti di idee occidentali che arrivano in Russia e tentano di rimodellarla a partire dall'economia, promettendo doni e balocchi, ma in realtà portando solamente il caos e l'anarchia, la trasfigurano temporaneamente tentando di dare una direzione alla troika russa, ma una direzione che non appartiene alla genetica russa (la troika non risponde), e che per questo genera uno iato insanabile che può portare solamente alla disgrazia. Stalin, in quest'ottica, è invece un restauratore del modello dispotico orientale, solamente usando altri colori e altri simboli, ma con la frittata ormai fatta, almeno Stalin prova a metterci una pezza.

L'ironia di questo è tutta da apprezzare e gustare avidamente, mentre i comunisti occidentali per qualche assurdo motivo fanno i salti mortali per camminare sul sottilissimo filo che li esenti da essere bollati "filoputiniani" e allo stesso tempo tentando di riempirsi le orecchie con più acqua possibile da portare al mulino russo, Putin, pur penso apprezzando qualsiasi aiuto e appoggio, a livello ideologico e storico, vi disprezza come la gramigna. Una tragedia tutta da gustare con i pop-corn in mano.



Vabbè sempre di falsa par condicio si tratta!

Falsa par condicio, perché sono due cose che dicono in realtà più o meno la stessa cosa, che confluiscono in una, quindi non sono neanche seriamente, ai fini del discorso, "due" cose, nel senso di due cose veramente distinte, quindi non c'è neanche la remota possibilità teorica, della -vera- par condicio, perché non c'è neanche un dualismo espositivo dialetticamente sincero alla base di tutto, ma, come al solito e come nella volgata corrente un monismo, ahahhaha...

Ahahah, se non tu chi altro li avrebbe messi insieme? La marmotta che incarta la cioccolata?

La scelta di mettere due brani, per quanto singolarmente belli, retoricamente tra loro ridondanti, invece che sinceramente dialettici, di chi è stata?

Per quanto riguarda il resto, lo so che non ci crederai, e che tante persone davvero in buona fede non ci crederanno, ma a me non me ne può importare di meno (giuro!!!) di quello che pensa Putin di Lenin, è come preoccuparsi di quello che pensa un pidocchio (Putin) della testa su cui cammina (Lenin)!

Se pure quello che il pidocchio pensasse fosse di insulto, non ricadrebbe realmente sul signor Lenin, e quindi neanche su di me.

Semmai sostengo che un popolo che ha fatto la rivoluzione d'ottobre, e che ha fatto Stalingrado, non può che essere un popolo glorioso.

Che non ha motivo di vergognarsi di un passaporto, di qualsiasi tipo. Per questo mi veniva in mente il passaporto sovietico, il passaporto di tutti e di nessuno.

Comunque vada questa guerra.

Che, rispetto ad eventi come quelli che hanno reso veramente glorioso il popolo russo, è, e resta, comunque una parentesi.




Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

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