Gilet jaunes: non sbagliano un sabato.

Aperto da Freedom, 02 Febbraio 2019, 17:54:21 PM

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Eutidemo

Ciao Freedom. :)
Perchè mai non potrei terminare così?
Mi pare, infatti, di essermi dichiarato pienamente d'accordo con te sul fatto che, tecnicamente, spacciare antisionismo e antiebraismo come se fossero la stessa cosa, al solo scopo di infangare TUTTA una protesta, è indubbiamente esecrabile; cos'altro dovrei rimarcare al riguardo! :)
Però, poi, il tuo discorso diviene meno condivisibile!
Ed infatti, premesso che io mi ero detto d'accordo sul fatto che, siccome hanno insultato per strada un vecchio ebreo, questo non giustificava di certo la distorsione dei fatti da parte della TV, insisto però nel dire che, chi fa informazione, è anche giusto che definisca esecrabili i linciaggi verbali di folle di esagitati, che aggrediscono in strada, minacciandolo di morte, un vecchio ebreo (o, cmq, un qualsiasi vecchio o giovanotto).
Ed invero si trattava di un folto gruppo di facinorosi i giubba gialla, che aggredivano un anziano signore isolato, MINACCIANDOLO ANCHE DI MORTE, se non per la sua razza, quantomeno per le sue opinioni filosofiche e politiche a favore degli ebrei; il che, secondo me, NON E ASSOLUTAMENTE MENO GRAVE! >:(
Tu, al riguardo, ti limiti ad osservare: "Se poi vuoi criticare chi insulta per strada un vecchio ebreo è tutto un altro discorso che va analizzato separatamente."
Separatamente "manco pe' gnente", in quanto le questioni, secondo me, sono intimamente e intrinsecamente collegate, e vanno considerate congiuntamente!
Ed invero, non si trattava di un "chi" qualsiasi che aggrediva verbalmente un altro "chi" qualsiasi, bensì di un gruppo di facinorosi i giubba gialla, che, come ho appena detto,  aggredivano un anziano ebreo isolato, MINACCIANDOLO ANCHE DI MORTE, se non per la sua razza, quantomeno per le sue oponioni politiche a favore degli ebrei. >:(
Il che, come ho detto e qui confermo definitivamente, non NON E MENO GRAVE ED ESACRABILE di quanto abbiano fatto certi giornalisti, i quali, non distinguendo (tecnicamente), antisionismo e antiebraismo, hanno comunque  deprecabilmente distorto la realtà; ed infatti, semmai, come ho fatto io, avrebbero dovuto preliminarmente effettuare tale DOVEROSA distinzione, per poi  magari aggiungere che, storicamente, i movimenti antisionisti sono spesso scivolati più o meno rapidamente nel vero e proprio razzismo antiebraico.
Cosa che, speriamo, non si ripeta anche con i GILET GIALLI! ::)

  
 

Freedom

Allora......a me risulta che anche ieri ci siano state significative manifestazioni dei gilet gialli.

Sarò distratto ma nei media nostrani non ho rilevato nessuna informazione in tal senso. 

Eppur si muove diceva quel tale....... ;D
Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

sgiombo

Citazione di: Freedom il 24 Febbraio 2019, 16:47:25 PM
Allora......a me risulta che anche ieri ci siano state significative manifestazioni dei gilet gialli.

Sarò distratto ma nei media nostrani non ho rilevato nessuna informazione in tal senso.

Eppur si muove diceva quel tale....... ;D

Date le condizioni peggio che goebbelsiane dell' informazione ufficiale, niente nuove == buone nuove!

Eutidemo

Citazione di: Freedom il 24 Febbraio 2019, 16:47:25 PM
Allora......a me risulta che anche ieri ci siano state significative manifestazioni dei gilet gialli.

Sarò distratto ma nei media nostrani non ho rilevato nessuna informazione in tal senso.

Eppur si muove diceva quel tale....... ;D

*Una manifestazione al giorno, toglia i media di torno* ;D
I diuturni *movimenti intestinali*, dopo un po', non fanno più notizia!

Freedom

E' sorprendente rilevare come sta diventando una cosa endemica. Pensavo che andasse a scemare ma, invece, guardate qua che roba:
http://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/gilet-peggio-macron-ndash-ancora-scontri-gilet-gialli-198432.htm
Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

Socrate78

I gilet gialli però sono confusi politicamente, non hanno ancora acquisito una linea comune che possa guidare la loro azione, tra di loro, a parte l'avversione verso Macron, ci sono divisioni tali che impediscono di fare un salto di qualità vero.

Lou

#66
Probabilmente la mia posizione risulterà impopolare per molti all'interno del forum, tuttavia non provo alcuna ammirazione per rivolte (non rivoluzioni) e proteste che si traducono in atti di violenza. Io ritengo che esistano oggi strumenti di opposizione e più civili per manifestare il proprio dissenso e rivendicare delle richieste, che possono essere pure legittime. Sfregiare con atti vandalici le strade non trovo sia la miglior forma di protesta per mettere in discussione un sistema. Chi pensate paghi per i danni? Il valore simbolico di incendiare e rompere vetrine, è lo strumento più atto per essere ascoltati, senza che questi atti ricadano anche su coloro, che tutto sto lusso sistemico non lo vivono? Che sono i più.
Per quanto mi riguarda sono una accozzaglia di sabati sbagliati, con un crescendo di violenza che li fa sempre più sbagliati.
"La verità è brutta. Noi abbiamo l'arte per non perire a causa della verità." F. Nietzsche

Socrate78

Non sono d'accordo, Lou, e ti spiego il motivo, anzi, i motivi. Ogni rivoluzione, a parte forse quella non violenta di Ghandhi (ma c'erano le premesse per questo....) ha sempre conosciuto fasi violente, la rivoluzione russa e francese ad esempio sono nate da rivolte e proteste violente che ripetendosi hanno fatto raggiungere un punto critico per cui la rivolta (o le rivolte locali) sono diventate appunto rivoluzione. Quindi non si può proprio fare una distinzione tra rivolta violenta e rivoluzione pacifica, i sistemi sbagliati, ingiusti, le ingiustizie incancrenite, l'oppressione dei popoli, non sono cose che si cambiano con le caramelle, si cambiano con sistemi duri e anche violenti se serve, in modo da creare quel sano disordine che poi scuote il sistema, lo mette in crisi e lo sconfigge. Chi vuole opprimere, perpetuare diseguaglianze, se ne fa un baffo dei dimostranti "civili" che non creano caos, bisogna danneggiare il sistema ingiusto per guarirlo. Chi credi che paghi i danni? Ma che non li paghi nessuno ed aumentino, se va tutto bene il sistema non cambia.

Lou

#68
Non tutte le rivolte sono capaci di trasformarsi in rivoluzioni. ( più o meno pacifiche siano). Perchè?
Ma poi io dico sempre, perchè chi con coerenza rispetto a quanto ammira e predica, non si arruola tra i rivoltosi?
Che i soldi non li tengono in quel sistema banche da incendiare?
Tutti rivoltosi e rivoluzionari, perdonami lo slang, con "il culo" degli altri però.
Ad esempio, la rivolta dei pastori sardi, la trovo simbolicamente assai più autentica e sacra, per innumerevoli aspetti, rispetto alle robe adolescenziali di vandali per le strade di Parigi.
"La verità è brutta. Noi abbiamo l'arte per non perire a causa della verità." F. Nietzsche

davintro

il fatto che, storicamente, la violenza sia stato un fattore decisivo per le trasformazioni politiche e sociali, non implica che queste trasformazioni non sarebbero potute avvenire, sulla base di movimenti e processi non violenti, come può essere un percorso graduale di riforme politiche, né implica che in assenza di violenza non si sarebbe potuti pervenire a risultati anche migliori a cui si è effettivamente arrivati, specie se si pensa, come al termine di una rivoluzione violenta, proprio chi ha fomentato tale violenza, anche una volta conquistato il potere potrà rivolgerlo contro chiunque sia sospettato di essere un oppositore, proprio perché una volta che si è legittimata in una certa occasione il metodo violento, si creerà un precedente per poterla continuare a imporre in forme via via sempre più arbitrarie (come nel caso della Rivoluzione Francese, dove il fanatismo e i massacri del Terrore giacobino, avrebbero potuto essere evitati, se solo, da entrambe le parti si fosse dato fiducia e motivazione alla possibilità di risolvere i problemi più scottanti in sede di dialogo politico). Senza contare l'enorme differenza che rende improbabile un raffronto tra epoche passate e quella odierna. L'Ancien Regime pre-1789 era una società bloccata prima di tutto dal punto di vista politico-giuridico: il terzo stato, effettivamente, al di là della strada della rivoluzione armata, aveva ben pochi margini per poter avanzare con possibilità di successo le sue istanze a livello di mediazione politica: tutta la società feudale si fondava sui privilegi attribuiti all'aristocrazia e al clero. Molto diversa la situazione di una odierna liberaldemocrazia fondata sul suffragio universale, dove nessuno impedisce a movimenti o istanze critiche verso il sistema economico-sociale corrente di poter avere voce e legittimità politica, farsi partito, contare il proprio consenso in libere elezioni. Libere elezioni che hanno sancito solo poco tempo fa una grande vittoria di Macron, e hanno a lui consegnato un mandato popolare a esercitare una sua politica. Nulla impedisce a chi contesta tale politica di poter presentarsi alla prossima tornata elettorale e valutare quanto le loro istanze siano realmente condivise dal popolo francese. Fino a che questo momento non arriverà, sarà legittimo utilizzare forme di protesta nel rispetto delle leggi vigenti, ogni infrazione della legge legittima il caos sociale nel quale a imporre la propria linea non è la ragione o il consenso popolare ma solo la forza fisica, sia quella dei dimostranti o quella della polizia: in entrambi i casi a essere sconfitto sarebbe il principio della rappresentanza popolare. Pensare che la violenza, il caos, la sospensione dello stato legale, siano giustificati dal fatto che i Gilet Gialli siano i veri rappresentati delle "istanze popolari tradite dal nemico del popolo Macron" è pura arbitrarietà: manca la controprova, rispettino la legge, fondino un partito politico e  valutino se il reale consenso elettorale ottenuto legittimi la validità della loro proposta politica nel contesto di un metodo democratico. Cosa che non è affatto scontata: c'è sempre il rischio di confondere le urla di un gruppo minoritario con l'autentica espressione di un sentire diffuso e prevalente nella società, e nell'opinione pubblica, è l'errore di non tenere conto della cosiddetta "maggioranza silenziosa", tante persone che, sebbene non vengano riprese dalle televisioni mentre bruciano negozi, e sebbene possono essere in disaccordo con le ragioni della protesta, esistono e hanno diritto di rappresentanza al pari di tutti gli altri, e hanno diritto a che le loro opinioni non soccombano di fronte a chi, invece della dialettica e della ragione, usa la forza fisica come arma di lotta politica

tersite

Non è che si confondano le rivoluzioni con le rivolte piccolo borghesi ?
Ogni definizione è artificiosa e in ciò è il suo potenziale evolutivo. (anonimo)

paul11

Citazione di: tersite il 17 Marzo 2019, 19:23:13 PM
Non è che si confondano le rivoluzioni con le rivolte piccolo borghesi ?
Mi sembra infatti piccolo borghese questa dei gilet gialli. manca il quarto stato: le banlieu.
La piccola borghesia è colei che dalle crisi degli ultimi decenni si è sentita più penalizzata dalle tassazioni, schiacciandosi sui livelli bassi.
E' sociologia,anche marxista, che la concentrazione del capitale avviene sui grandi borghesi, poi il ceto medio tende appunto a schiacciarsi e perdere consistenza.

Lo storico J.Le Goff diceva che per avvenire una rivoluzione vi devono essere più cause: un dissesto statale, un regime in cui la rappresentanza o comunque coloro che detengono il potere siano inetti, lo strato più popolare nella disperazione. un  "brodo" culturale emergente ,nuovo.

Eutidemo

Il TOPIC è verissimo: i Gilet jaunes non sbagliano un solo sabato....LI SBAGLIANO TUTTI ;D  ;D  ;D

Jean

https://it.businessinsider.com/il-movimento-dei-gilet-gialli-e-gia-finito-storia-di-un-fallimento/
 
Sbaglino o meno un sabato il fenomeno dei  gilet jaunes pare quasi esaurito. 
La gran parte di coloro che vi hanno aderito non hanno "ricompensato" gli sforzi dei leaders che si sono presentati alle elezioni (ricordo un vecchio slogan: lo stato borghese si abbatte e non si cambia...).

C'est la vie, pas jaune (et même pas rose, bien sûr).
 

Cordialement
Jean

Ipazia

Citazione di: Jean il 18 Giugno 2019, 08:02:47 AM
https://it.businessinsider.com/il-movimento-dei-gilet-gialli-e-gia-finito-storia-di-un-fallimento/

Sbaglino o meno un sabato il fenomeno dei  gilet jaunes pare quasi esaurito.
La gran parte di coloro che vi hanno aderito non hanno "ricompensato" gli sforzi dei leaders che si sono presentati alle elezioni (ricordo un vecchio slogan: lo stato borghese si abbatte e non si cambia...).

C'est la vie, pas jaune (et même pas rose, bien sûr).


Cordialement
Jean

I media vedono la cenere, ma non sanno nulla riguardo alla brace che sta sotto. Le contraddizioni socioeconomiche del mondo capitalista continuano ad alimentare la brace che aspetta solo la paglia giusta per il grande incendio.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

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