Gilet jaunes: non sbagliano un sabato.

Aperto da Freedom, 02 Febbraio 2019, 17:54:21 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

Freedom

Questo movimento sembra faccia proprio sul serio: tutti i sabati, con determinazione, manifestano in tutta la Francia.

A me sembra un segnale importante che introduce un filo di speranza di cambiamento dal basso nel panorama attuale. In fondo i francesi, storicamente, hanno sempre scatenato sommovimenti importanti: nel 1789, nel 1871, nel 1968.

Comincio a domandarmi cosa succederà il prossimo sabato.....

https://it.euronews.com/2019/02/02/francia-gilet-gialli-atto-numero-12
Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

sgiombo

Sono la nostra grande speranza!

Spero che ancora una volta , come diceva Carlo Marx, il galletto francese suoni la sveglia per tutti i popoli d' Europa...

Eutidemo

Ciao Freedom e Sgiombo. :)
Riguardo ai "sommovimenti francesi", occorre essere molto accorti a non confondere fenomeni storici dai connotati molto diversi, e, a volte, addirittura "antitetici"; oltre a quelli citati da Freedom, invero, secondo me bisognerebbe risalire eziologicamente anche ad altri fenomeni storici francesi, sebbene anche essi molto diversi gli uni dagli altri, come quello degli Ugonotti, dei Camisards, della Fronda e della Jacquerie (a cui somiglia "un po'" il movimento dei _gilet_ gialli), ed anche a molto altro, senza mai "confondere le mele con le pere". 
Circa, in particolare, l'attuale fenomeno dei "gilet gialli", ricordo che Christophe Guilluy ha inventato quattro anni fa il termine "France Périphérique" mappando sul territorio le classi popolari escluse dalla globalizzazione; e, di recente i suoi libri - l'ultimo "No Society", hanno al centro l'analisi sui _gilet_ gialli, cioè, sulla rivolta della Francia Periferica e Girondina, contro Parigi Centralista e Giacobina.😉 Ovvero ancora "les Communards" progressisti, et les "Provinciaux" conservatori; spesso in "rivolta" gli uni contro gli altri, e viceversa! E' inutile che, infine, i ricordi il fenomeno della VANDEA!
Tuttavia, confesso che è un tema che non conosco a fondo, per cui non mi sento di giudicare in un senso o nell'altro; suggerisco solo di non confondere le cose, e di non "generalizzare" troppo un fenomeno che, sia pure di natura "populista" (per usare un termine che non mi piace molto), è però tipicamente tutto francese!

Eutidemo

Sgiombo, per la tua gioia, guarda cosa ho ritrovato in soffitta! ;)

sgiombo

Già il solo fatto di essere contro la "globalizzazione" é per me più che positivo!

La Vandea e la reazione versagliese sarnno casomai paragonabili ai patetici tentativi miseramente falliti da parte di Macron e del potere di classe di cui é maggiordomo di contrapporre ai G J delle ridicole "contromanifestazioni di piazza" (o meglio: "di pianerottolo", e neanche troppo spazioso, come quelle altrettanto ridicole del PD qui da noi o di Gaidò in Venezuela, ovviamente fatte passare in assordante sordina dal mainstream bufalaro).

Ma guarda un po' qua:

https://sollevazione.blogspot.com/2019/02/gilet-gialli-ecco-cosa-vogliamo.html

A me sembrano rivendicazioni tutt' altro che reazionarie!

Fin che il passato in cui stavamo tutti molto ma molto meglio (tutti noi non sfruttatori) verrà considerato "roba da soffitta" non potremo che andare di sconfitta in sconfitta e di peggioramento delle condizioni di vita in peggioramento delle condizioni di vita.

Ti saluto comunque cordialmente!

Eutidemo

Come ho detto, onestamente non saprei che dire, perchè non ho approfondito molto la cosa. :-[
Comunque, a dire il vero, anche Macron mi è sempre sembrato alquanto "populista"; nel senso che, almeno i suoi primi successi, facevano leva sulla classica tecnica demagogica. :)
Poi, però, col tempo, tutti diventano più o meno una elìte governativa. ;)

Freedom

Citazione di: Eutidemo il 05 Febbraio 2019, 11:05:27 AM
Ciao Freedom e Sgiombo. :)
Riguardo ai "sommovimenti francesi", occorre essere molto accorti a non confondere fenomeni storici dai connotati molto diversi, e, a volte, addirittura "antitetici"; oltre a quelli citati da Freedom, invero, secondo me bisognerebbe risalire eziologicamente anche ad altri fenomeni storici francesi, sebbene anche essi molto diversi gli uni dagli altri, come quello degli Ugonotti, dei Camisards, della Fronda e della Jacquerie (a cui somiglia "un po'" il movimento dei _gilet_ gialli), ed anche a molto altro, senza mai "confondere le mele con le pere".
Condivisibile quanto scrivi.

Relativamente ai sommovimenti francesi che ho citato, volevo solo mettere in evidenza la natura.......come dire.........storicamente indocile, rispetto ai propri governanti, del popolo francese.

Indomabilità, e questa è una speranza diffusa, che, spesso, si è trasferita ad altri popoli europei.

Poi, per quello che riguarda l'analisi politica di questo movimento è, forse, prematuro tentare una interpretazione coerente. Attendo che si definiscano alcuni aspetti decisivi. Nel frattempo noto con uno stupore misto a preoccupazione e soddisfazione al tempo stesso, chiedo scusa per l'ossimoro; che nessuna parte politica e sindacale (tranne tanto timidi quanto inconcludenti approcci della CGT) sta cercando di inserirsi, anche senza intenzioni egemoniche, nella protesta in atto.
Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

Socrate78

Le rivendicazioni dei gilet gialli sono giuste se vogliono opporsi alle ingiustizie della globalizzazione, tuttavia intravedo il pericolo di una strumentalizzazione da parte della destra di Le Pen, il movimento è molto eterogeneo e all'interno vi sono anche esponenti della destra francese che sono ostili a Macron ma appoggiano la Le Pen. Insomma, gilet gialli può andar bene, ma se si fossero chiamati "Gilet rossi" mi sarebbe sicuramente piaciuto di più........
Sembra quasi, però, che le contestazioni alla globalizzazione non stiano venendo da partiti o forze politiche di sinistra, ma spesso da formazioni che sono vicine addirittura alla destra (sovranisti, conservatori estremi, ecc.), quasi come se la sinistra attuale non abbia più la forza di fare breccia nelle società e si sia snaturata tantissimo, lo vediamo anche nella politica nostrana, il PD è ridotto ad essere un'accozzaglia di ex-comunisti rinnegati, democristiani, addirittura berlusconiani pentiti, ecc.

sgiombo

La Le Pen si é già ampiamente sputtanata schierandosi apertamente dalla parte di Macron e del potere costituito (i fascisti sono sempre pseudorivoluzionari, mai rivoluzionari autentici).

Il PD é estrema destra!

I G J sono sinistra autentica, per quanto allo stato embrionale (inevitabilmente, dopo decenni di martellante predicazione destrorsa di ex (e talora spudoratamente tuttora sedicenti) "comunìsti" e "socialisti"

Freedom

Ahi, un ferito grave:
https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/02/09/gilet-gialli-13esimo-sabato-di-protesta-a-parigi-scontri-davanti-allassemblea-nazionale-un-ferito-grave/4960391/
Chissà se anche in Francia cercheranno di smorzare una protesta così gagliarda con qualche morto. Di solito funziona......
Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

Eutidemo

Christophe Chalencon, uno dei leader dei "gilet gialli", in un post su Facebook del 23 dicembre, accompagnato dalla dicitura "il caos annunciato", ha lanciato un appello all'esercito per la destituzione di MACRON, ed per la formazione di un "governo di transizione per sentire e ascoltare il popolo", asserendo che "spetta ai militari entrare in gioco per consentire l'insediamento di questo governo".
Peraltro, l'intervento dei militari era stato già invocato da Chalencon il 3 dicembre, quando il leader dei gilet gialli aveva chiesto "un vero comandante" a palazzo Matignon, sede del governo francese; secondo Chalencon, che ha ripetuto queste affermazioni alla radio Europe 1, questo passaggio avrebbe previsto la sostituzione del primo ministro Edouard Philippe con il generale de Villiers, ex capo di stato maggiore dell'esercito e silurato da Macron.
Questo, secondo me, non ha niente a che vedere con un movimento di tipo realmente libertario, ma mi ricorda molto il BOULANGISMO golpista di fine 1800; come giustamente scrive Sgiombo, i fascisti sono sempre pseudorivoluzionari, mai rivoluzionari autentici.
L'importante è saperli riconoscere per tempo!

sgiombo

Citazione di: Eutidemo il 09 Febbraio 2019, 15:17:30 PM
Christophe Chalencon, uno dei leader dei "gilet gialli", in un post su Facebook del 23 dicembre, accompagnato dalla dicitura "il caos annunciato", ha lanciato un appello all'esercito per la destituzione di MACRON, ed per la formazione di un "governo di transizione per sentire e ascoltare il popolo", asserendo che "spetta ai militari entrare in gioco per consentire l'insediamento di questo governo".
Peraltro, l'intervento dei militari era stato già invocato da Chalencon il 3 dicembre, quando il leader dei gilet gialli aveva chiesto "un vero comandante" a palazzo Matignon, sede del governo francese; secondo Chalencon, che ha ripetuto queste affermazioni alla radio Europe 1, questo passaggio avrebbe previsto la sostituzione del primo ministro Edouard Philippe con il generale de Villiers, ex capo di stato maggiore dell'esercito e silurato da Macron.
Questo, secondo me, non ha niente a che vedere con un movimento di tipo realmente libertario, ma mi ricorda molto il BOULANGISMO golpista di fine 1800; come giustamente scrive Sgiombo, i fascisti sono sempre pseudorivoluzionari, mai rivoluzionari autentici.
L'importante è saperli riconoscere per tempo!


Ma anche non fasi irretire dalle provocazioni orchestrate dal potere costituito: quante volte anche da noi i cosiddetti Blak block sono stati visti (e fotografati) colloquiare amabilmente con le cosiddette "forze dell' ordine" (magari neanche in borghese ma spudoratamente in divisa) nell' imminenza di manifestazioni per meglio concordare le provocazioni!

Ingigantendo, se non addirittura inventando di sana pianta o simulando (mancava solo un gilet giallo bene in vista vicino alla porta di casa incendiata del presidente del parlamento...) violenze contro i nemici del popolo del governo e affini si tenta da parte del potere costituito di gettare confusione sulle realissime e gravissime (con più di dieci molti, e vari mutilati e accecati) violenze delle forze del (dis-) -ordine (polizia + reazionari "civli" che con le loro macchine hanno investito pacifici dimostranti).

I G J non propongono né appoggiano alcun colpo di stato o sollevazione militare (contrariamente a quanto fa Macron col suo degno compagno di merende Gaidò) ma le dimissioni del nemico del popolo numero uno e nuove elezioni.

Eutidemo


Eutidemo

In questo caso si tratta di un APPELLO ALL'INTERVENTO MILITARE, che Chalencon ha invocato pubblicamente sui media, e non di una montatura ai suoi danni; per cui ribadisco quanto ho detto.
Ma, ovviamente, lui è solo uno dei leader dei GILET gialli, che, a quanto ho capito, hanno tutti idee molto diverse l'uno dall'altro; l'unica cosa che hanno in comune, è la grandissima CONFUSIONE delle idee stesse! ;D

sgiombo

Ma chi lo dice che costui sarebbe un "dirigente dei GJ" ?

Non mi fido di Macron e dei suoi pennivendoli (nè dei nostrani filopiddini).

Hanno in comune soprattutto una sacrosanta voglia di rivolta!
(E le palle per provarci; loro, i Francia).

Discussioni simili (1)

3998

Risposte: 9
Visite: 388