Fratel Biagio...e l'informazione

Aperto da Claudia K, 24 Gennaio 2023, 19:52:48 PM

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Claudia K

Non sapevo dell'esistenza di questo missionario laico (all'anagrafe Biagio Conte), precocemente scomparso per un tumore qualche decina di giorni fa, quando in notturna Rai1 lo ha ricordato in notturna trasmettendo il film (BIAGIO) a lui dedicato dal regista Scimeca. 
Molto in breve : figlio di benestanti imprenditori siciliani...nell'ispirazione Francescana abbandona tutti i suoi averi e parte (anche fisicamente)  senza nulla per il suo percorso di ricerca, non senza attraversare momenti di smarrimento che il film evoca molto efficacemente. 
La meta è Assisi, raggiunta a piedi dopo infinite traversie, dove vive l'attimo di estatica completezza. Poi torna verso la sua Regione di origine, in realtà orientato a portare la propria opera missionaria nelle regioni del mondo più diseredate. Ma si ferma in Sicilia, per aiutare gli ultimi, francescanamente restando ultimo tra gli ultimi. 
Mai appartenuto ad alcun Ordine Religioso, ha operato così efficacemente (anche con scioperi della fame, oltre che con il proprio impegno personale continuo) e ...a 59 anni ha concluso il suo percorso terreno avendo portato conforto spirituale e materiale  a tanti fratelli senza alcuna risorsa nè speranza, realizzando svariate strutture di accoglienza e adoperandosi quotidianamente in esse. 
Ho cercato di saperne qualcosa in più via web, dove ho appreso che non gli mancò l'encomio di Mattarella e di Bergoglio. 
Poi, cercando, sono incappata persino in un vecchio servizio de "Le Iene", in cui più di tutto mi hanno commossa i suoi splendidi occhi. 

Mi rendo conto che la sua spiritualità non fosse particolarmente funzionale a nessuna propaganda, nel senso che l'ispirazione francescana non può essere portata a parametro del senso civico in ambito laico, tanto quanto un francescano "fai da te" non possa essere il miglior testimonial per Santa Romana Chiesa. Mi rendo conto. 
Ma trovo che semplicemente far conoscere questa Spiritualità e la sia Storia avrebbe un immenso valore pedagogico.
E invece...praticamente nessuna eco dall'informazione generalista; mentre su stampa e TV, anche di buon livello professionistico, siamo assediati dalle stucchevolissime notizie di una diva (Lollo) verosimilmente un po' scompensatina da qualche decennio e degli avvoltoi che, altrettanto da qualche decennio, gravitano intorno ai suoi lasciti (peraltro in qualche modo attestando che la diva non sia stata capace di istituire relazioni affettive...praticamente mai...). 

Ma perchè? 


iano

Qualche decennio fà, e due volte a distanza di anni, l'ho incontrato scalzo ad Assisi che chiedeva l'elemosina, mostrandomi un libro e, se non ricordo male, parlando di una sua comunità che mi illustrava con le foto del libro.
L'ho riconosciuto dalle foto, e dagli occhi in particolare, difficili da dimenticare.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

InVerno

Sono d'accordo con quanto dici, ma non posso far a meno di notare che se ha avuto il riconiscimento del PdR e del Papa, oltre che di un noto programma televisivo "popolare", mi sembra che considerarlo "ignorato" sia un tantino eccessivo, e al massimo parli di quanto poco diamo credito alle menzioni di questi personaggi oltre che la sfiducia nelle istituzioni che lo hanno riconosciuto. Ci sono migliaia e migliaia di persone che ogni giorno si adoperano per missioni altrettanto importanti e benefiche, ma è già tanto se vengono menzionati dal sindaco, per ogni "grande mente" riconosciuta, dieci operano nell'oscurità.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Claudia K

Citazione di: InVerno il 25 Gennaio 2023, 10:10:10 AMmi sembra che considerarlo "ignorato" sia un tantino eccessivo, e al massimo parli di quanto poco diamo credito alle menzioni di questi personaggi oltre che la sfiducia nelle istituzioni che lo hanno riconosciuto
Sì, anche. Non avevo riflettuto questo aspetto, ma lo trovo verissimo. 

Il mio stupore contrariato era/è molto più elementare, e lo riassumo così : un po' per indole e un po' per lavoro sono persona che segue l'informazione e i suoi approfondimenti, eppure...apprendo dell'esistenza di questo missionario laico soltanto per caso, qualche giorno dopo la sua morte, nello zapping ad uso soporifero di piena notte. 
Poi è vero che cercando in web scopro che ci fu anche il servizio di "Le Iene", e lì è mea culpa poichè non seguo le reti Mediaset, e data la popolarità del programma è effettivamente già qualcosa. 

Ma non esagero quando dico che mi turba il fatto che l'Esempio di questo missionario sia stato ignorato a piè pari da tutta l'informazione "di rango" (servizio pubblico incluso, se non per il film in notturna) , mentre la stessa informazione profonde ore e ore di programmazione, con tanto di  servizi e inviati e consulenti ...per...intrattenere con "approfondimenti" sul più torbido e malefico della cronaca nera, per poi passare alla prefigurazione di scenari apocalittici planetari,  che si parli di clima o che si parli di Russia-Ucraina o di mafie o persino di cibernetica. 

Ed è di questo che mi chiedo il perchè. 
Bastano le "eterne leggi dell'audience" a spiegare questo? 
A me non sembra, nel senso che se la eccezionalità del caso è il primo fattore di appeal di una notizia e dei suoi approfondimenti, ebbene questo vale tanto nei casi di eccezionale negatività quanto in quelli di eccezionale positività. 
Anche venalmente puntando all'audience, e quale che sia la considerazione del profilo psichico di questo Missionario Laico ispirato da Francesco d'Assisi, è un fatto la sua vita di rinuncia francescana, così come sono un fatto le sue notevoli realizzazioni concrete e battaglie in chiave solidale, che hanno restituito calore e sorriso a chi ne aveva perso anche il concetto.

Perchè l'informazione, anche professionalmente "di rango" ignora questo e poi dedica un monte ore spaventoso ad ogni più torbido omicidio di paese, e con insistenza macabra sui dettagli delle sfaccettature psico dei vari protagonisti e co-protagonisti, sicchè alla fine si devasta la sensibilità dello "informato", che ne trae un'immagine di torbido insondabile ma prevalente, in cui l'unica "morale" diventa un orribile quanto sciatto e falso "non ci si può fidare di nessuno" ? 

iano

#4
Ma alla fine questo tipo di informazione, sempre più ''informata'' più che altro sulla natura dei suoi utenti, ottiene il risultato,  assecondandola, di rafforzarne le attuali tendenze medie.
Io visitando Assisi, da non credente, non avevo messo in conto di provare una così forte emozione davanti alla tomba di San Francesco, un plus non da poco per un turista per caso che scommette il suo tour sugli imprevisti, ma quando me lo sono trovato di fronte nelle sembianze di frate Biagio, con lo stesso saio che avevo visto esposto al museo, e senza scarpe, non sapevo cosa pensare.
 Lo confesso, mi è sembrato troppo bello per essere vero.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''