FLAT TAX, IRI e ACE...Il gioco di prestigio di Tria ;-)

Aperto da Eutidemo, 11 Ottobre 2018, 13:02:30 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

Eutidemo

"FLAT TAX" col "trucco" - Saltano IRI e ACE, e, quindi, "forse" l'imposizione fiscale  complessiva aumenterà.
                                        ***
A rigor di termini, e ad onta delle "fanfare" (e "fandonie" varie) l'anno prossimo non sarà introdotta alcuna "vera" "FLAT TAX", ma ci si limiterà semplicemente ad elevare l'"asticella" già esistente della soglia delle partite Iva individuali che fruivano dell'IMPOSTA SOSTITUTIVA; tale innalzamento, dovrebbe consentire a più o meno  500.000 partite Iva individuali, con fatturato compreso tra le attuali soglie massime di fatturato e la futura nuova soglia di 65.000 euro, di aggiungersi al milione di partite Iva individuali che già attualmente si avvale della possibilità di assoggettare il reddito a tassazione del 15%, sostitutiva delle aliquote progressive Irpef  e delle addizionali regionali e comunali, di essere esclusi da Iva e di fruire di significative semplificazioni degli adempimenti contabili e fiscali.
Quindi, non si tratta assolutamente di una FLAT TAX per come è comunemente intesa (essendo tale solo quella sul reddito complessivo), ma solo dell'ampliamento di una agevolazione fiscale, già esistente dal secolo scorso, a favore di una sola specifica categoria di contribuenti.
                                        ***
Non viene però molto propagandato in giro, che, a fronte dell'ampiamento di tale specifica agevolazione a favore di 500.000 persone, molte di più pagheranno più tasse di prima; ed infatti, per fare posto all'ampliamento del regime forfetario delle piccole partite Iva individuali (e alla nuova "dual tax") verranno abolite *IRI* ed *ACE*.
                                        ***
Qualche anima candida esclamerà: "Benissimo, altre due imposte in meno!"
Ma, putroppo, non è così. ;D
Ed infatti, leggendo a pag. 41 della Nota di Aggiornamento al Def 2018, si rileva che il PREZZO della finta FLAT TAX, sarà costituito dall'abolizione dell'IRI, ossia l'istituto che, dopo il rinvio dello scorso anno, avrebbe dovuto cominciare ad applicarsi dal 2019 e avrebbe consentito a tutte le partite Iva individuali e a tutte le società di persone di applicare la stessa aliquota fissa (o "flat", se preferite) delle società di capitali, pari al 24% sui redditi di impresa o di lavoro autonomo conseguiti e "lasciati in azienda o in studio", ossia non distribuiti ai soci o prelevati dalla partita Iva individuale.
Per cui, almeno se non ho capito male, imprenditori e professionisti con ricavi e corrispettivi superiori ai 65.000 euro, verranno gravemente penalizzati dalla "riforma"; e tanto più lo saranno, quanto più risulteranno elevati i loro ricavi e corrispettivi (fino a circa un 20% di maggior tassazione)
Per cui, a braccio, se 500.000 partite Iva individuali avranno un vantaggio dalla RIFORMICCHIA della finta FLAT TAX, circa 1.200.000 di partite Iva individuali che superano i 65.000 euro, invece,  verranno pesantemente penalizzate (per non parlare di circa 800.000 società di persone).
                                        ***
Conosco bene TRIA, e non avevo dubbi che, per far tornare i conti (e pure per guadagnarci), sarebbe in qualche modo riuscito a prendere per il naso sia gli elettori gialloverdi,  sia, forse, persino Di Maio e Salvini, i quali dubito che siano in grado di capire l'"escamotage"!
Come, peraltro, non si sono accorti che il REDDITOMETRO è ancora vivo e vegeto, essendo ingenuamente convinti di averlo abolito!
Però, a voler essere obiettivi, limitatamente ai singoli redditi di impresa e professionali, non si può negare che la "riformetta" sia in stile Robin Hood, perchè toglie ai "ricchi" con fatturato superiore ai 65.000 euro, e dà ai "poveri " con fatturato inferiore ai 65.000 euro; il che, però, non è sempre vero, perchè può benissimo verificarsi il caso di un Tizio con 70.000 euro di ricavi e 20.000 euro di utile netto, ed il caso di un Caio con 60.000 euro di ricavi e 30.000 euro di utile netto. ;)
                                        ***
Un po' più complicata, invece, è la faccenda della sostituzione dell'ACE con il nuovo regime di "DUAL TAX" volto a ridurre al 15% l'aliquota Ires ordinaria del 24% con riguardo ai redditi corrispondenti agli utili destinati all'acquisto di beni strumentali e alle nuove assunzioni; il che, a mio avviso, è un'OTTIMA COSA, e, forse, l'unica del DEF veramente in grado di rilanciare (un pochino) PIL e OCCUPAZIONE.
Però, a fronte di tale beneficio, si perderà l'ACE (che, a differenza dell'IRI, era già in vigore da alcuni anni); si calcola che, nel 2015 erano già 1.146.097 le imprese che se ne avvalevano, ritraendo un beneficio rappresentato dalla integrale detassazione di una quota di reddito parametrata all'aumento del patrimonio netto dell'impresa (per accantonamento di utili o nuovi apporti di capitale) rispetto al patrimonio netto esistente al 31.12.2010.
                                        ***
Onestamente, però, fino a che non si conosceranno i numeri esatti della manovra (e, forse, neanche allora), non è possibile stabilire con certezza se ci saranno maggiori vantaggi per l'Erario o per i contribuenti; ma, almeno a mio parere, è pressochè certo che molti di questi ultimi ci rimetteranno.
Soprattutto partite Iva individuali che superano i 65.000 euro di fatturato!  :(

anthonyi


Eutidemo


Discussioni simili (5)