Femminicidio: degenerazione del uomo

Aperto da Daniele_Guidi, 19 Giugno 2016, 16:30:58 PM

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Daniele_Guidi

Come ben saprete o letto anche voi, mi sembra che il femminicidio sia aumentato o sbaglio? Io da uomo amante comunque del rispetto comune fra uomo e donna mi domando su cosa al uomo stia capitando. Sembra che sta perdendo di il controllo di se stesso. Infatti posso comprendere gli ultimi ragionamenti che le donne fanno su di noi.. Io stesso avrei paura ogni giorno sul giornale c'è un uomo che uccide la moglie o ragazza. Avvolte vorrei essere dentro alla testa di questi uomini per capire il perché di questi gesti estremi. Secondo voi che passa a questi uomini in testa per compiere questi gesti estremi e vigliacchi?

paul11

Non c'è più educazione affettiva e concettuale all'interno della famiglai, non si insegna il sacrificio e la si da sempre vinta ai bambini ritenendoli bambini fino ai trent'anni e passa.... e infatti.....
Se non conosco la separazione originaria,  non posso che viverlo traumaticamente nel momento in cui qualcuno/a non risponde più al mio bisogno di affetto e di desiderio: crolla il mondo addosso.

Hanno cresciuto una generazione di bamboccioni, colpa dei genitori "emancipati" e mi aspetto a loro volta che i loro figli .........

Daniele_Guidi

Credi paul che l'uomo nei tempi odierni a partire nell'ultimo 20 Ennio si possa sentire quasi più debole o fragile interiormente e che abbia perso quella sua forza decisionale da uomo di una volta. Premetto io sono per la parità ma ritengo che ognuno non debba prevaricare l'altro o mettersi in competizione io sono per la condivisione e la crescita in comune pari al 50% senza cercare di essere meglio dell'altro. Almeno questo e il mio punto di vista

paul11

E dagli anni Ottanta che i ruoli familiari sono degenerati, non si capisce più qual' è il ruolo del padre e della madre, forse lo fanno più i nonni, ma è sbagliato.Il rampantismo,le carriere  e i conti familiari non possono assolutamente giustificare la mancanza di tempo educativo, per la formazione del carattere e della personalità,I genitori dicono ti ho dato tutto e intendono materialmente.....
 non hanno capito un accidenti. Il figlio respinto a scuola è diventata un' onta sociale da nascondere, una vergogna, per cui il figlio
 da una parte è caricato di troppe responsabilità quando invece un ragazzo deve imparare divertendosi, palleggiano le responsabilità educative del figlio genio con insegnanti che per loro non capiscono niente.Il ragazzo ha tutto materialmente e ha niente dal punto di vista educativo, istruzione, culturale, morale anche severa con regole che deleghino poco alla volta libertà in cambio di maggiori responsabilità,Così  vedo bambini con l'ultimo smartphone che pensano che relazionare con il mondo e socializzare sia andare in facebook.
Sì sono più fragili e deboli perchè nessuno ha mostrato loro i veri limiti che l'educazione impone, passo dopo passo, crisi adoloscenziali dopo l'altra che deve farli riflettere su se stessi e il mondo.
Prima o poi si è costretti a cadere nella vita, ma se nessuno ci ha aiutaitp a come rialzarci, il mondo ci crolla addosso, perchè
non siamo abituati a forzare l'asticella del nostro limite, alzarla più in alto.L'esternazione quindi può essere violenta.

Una separazione, problemi economici, problemi affettivi sono vissuti troppo al di sopra delle righe, di quella che dovrebbe essere normalità.
 
In questi anni vedo padri che fanno lavori femminili in casa  e madri in carriera con i pantaloni, mancano solo le gonne agli uomini e siamo a posto.Questa non è emancipazione di diritti ,il maschio non deve femminilizzarsi o la femmina mascolinizzarsi, non si va contro natura. Si sta confondendo natura ed etica , quindi ruoli ed emancipazione di diritti,
Si pensa che  i bambini non si incasinino  nella maturazione della loro sfera affettiva?
ma tant'è....

Daniele_Guidi

Citazione di: paul11 il 20 Giugno 2016, 01:04:43 AM
E dagli anni Ottanta che i ruoli familiari sono degenerati, non si capisce più qual' è il ruolo del padre e della madre, forse lo fanno più i nonni, ma è sbagliato.Il rampantismo,le carriere  e i conti familiari non possono assolutamente giustificare la mancanza di tempo educativo, per la formazione del carattere e della personalità,I genitori dicono ti ho dato tutto e intendono materialmente.....
non hanno capito un accidenti. Il figlio respinto a scuola è diventata un' onta sociale da nascondere, una vergogna, per cui il figlio
da una parte è caricato di troppe responsabilità quando invece un ragazzo deve imparare divertendosi, palleggiano le responsabilità educative del figlio genio con insegnanti che per loro non capiscono niente.Il ragazzo ha tutto materialmente e ha niente dal punto di vista educativo, istruzione, culturale, morale anche severa con regole che deleghino poco alla volta libertà in cambio di maggiori responsabilità,Così  vedo bambini con l'ultimo smartphone che pensano che relazionare con il mondo e socializzare sia andare in facebook.
Sì sono più fragili e deboli perchè nessuno ha mostrato loro i veri limiti che l'educazione impone, passo dopo passo, crisi adoloscenziali dopo l'altra che deve farli riflettere su se stessi e il mondo.
Prima o poi si è costretti a cadere nella vita, ma se nessuno ci ha aiutaitp a come rialzarci, il mondo ci crolla addosso, perchè
non siamo abituati a forzare l'asticella del nostro limite, alzarla più in alto.L'esternazione quindi può essere violenta.

Una separazione, problemi economici, problemi affettivi sono vissuti troppo al di sopra delle righe, di quella che dovrebbe essere normalità.

In questi anni vedo padri che fanno lavori femminili in casa  e madri in carriera con i pantaloni, mancano solo le gonne agli uomini e siamo a posto.Questa non è emancipazione di diritti ,il maschio non deve femminilizzarsi o la femmina mascolinizzarsi, non si va contro natura. Si sta confondendo natura ed etica , quindi ruoli ed emancipazione di diritti,
Si pensa che  i bambini non si incasinino  nella maturazione della loro sfera affettiva?
ma tant'è....



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bravo paul proprio così in effetti e così che stanno andando e cose gli uomini sempre più fanno cose che un tempo non facevano manca solo la gonna  poi siamo apposto ahahaha 😂😂 io ad esempio ho 40 anni e sono single ma proprio per questi motivi. So quale è il mio ruolo ma trovare o incontrare una donna che lo riconosce e che lei a sua volta conosce il suo e dura. Difronte casa mia ci sono due coppie giovani del Marocco e li vedo io personalmente in casa anno compiti diversi ed è giusto così poi non vieta nessuno di darsi una mano certo. Ma sicuramente loro più che noi sanno il loro ruolo ☺️
Grazie paul 😊 fai buona giornata

maral

Penso che il femminicidio (e in genere la violenza fino all'estremo del maschio sulla femmina) sia un problema vecchio quanto l'uomo e sicuramente non una caratteristica dei tempi attuali. Quello che oggi emerge è invece la contraddizione profonda di una società che credeva di poter razionalmente superare certe ataviche e perverse dinamiche sociali, magari anche con la liberazione dei costumi sessuali, e si accorge che quelle stesse dinamiche restano in realtà del tutto invariate (in questo caso nel modo di sentire maschile) anche in quelle classi sociali che si ritenevano più adeguate alla cultura dei tempi. Il femminicidio oggi emerge a causa della contraddizione che esprime rispetto allo sfondo culturale vigente, ben più che a causa di una recrudescenza quantitativa del fenomeno, mostrando come sempre quanto la nostra pretesa di civiltà sia appunto solo una pretesa, una specie di superficiale tinteggiatura facile a scrostrarsi, mettendo in luce la vera natura dell'essere umano, in questo caso, quella del maschio.     

Jacopus

CitazionePenso che il femminicidio (e in genere la violenza fino all'estremo del maschio sulla femmina) sia un problema vecchio quanto l'uomo e sicuramente non una caratteristica dei tempi attuali. Quello che oggi emerge è invece la contraddizione profonda di una società che credeva di poter razionalmente superare certe ataviche e perverse dinamiche sociali, magari anche con la liberazione dei costumi sessuali, e si accorge che quelle stesse dinamiche restano in realtà del tutto invariate (in questo caso nel modo di sentire maschile) anche in quelle classi sociali che si ritenevano più adeguate alla cultura dei tempi. Il femminicidio oggi emerge a causa della contraddizione che esprime rispetto allo sfondo culturale vigente, ben più che a causa di una recrudescenza quantitativa del fenomeno, mostrando come sempre quanto la nostra pretesa di civiltà sia appunto solo una pretesa, una specie di superficiale tinteggiatura facile a scrostrarsi, mettendo in luce la vera natura dell'essere umano, in questo caso, quella del maschio.    


Condivido quanto scritto da Maral ed aggiungo che il femminicidio è solo la punta dell'iceberg. Secondo uno studio dell'Istat del 2006, le donne maltrattatate psicologicamente e/o fisicamente in Italia erano 10 milioni, ovvero circa il 30 per cento della popolazione femminile totale! E non è solo un problema italiano. Anzi in molti paesi europei la violenza nei confronti delle donne è quantitativamente maggiore.
E' semplicemente una questione di potere e di possesso, difficile da scardinare visto che le più importanti religioni da millenni insegnano l'inferiorità mentale e spirituale della donna. Direi anche che il paradigma originario di ogni razzismo risiede proprio nella considerazione di inferiorità della donna nei confronti dell'uomo.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Riccardo

Sta aumentando perchè i mezzi di comunicazione di massa ne riportano di più. Però non mi fiderei del tutto di questi mezzi, in quanto sono manipolatori del pensiero delle masse. Arrivo al dunque: se tutti i giornali riportano solo gli omicidi che gli uomini commettono nei confronti delle donne, omettendo volontariamente di riportare tutti quelli che le donne commettono nei confronti degli uomini, allora si percepirà in maniera univoca che gli uomini sono violenti nei confronti delle donne e non viceversa.
Con questo non giustifico alcun omicidio, che sia esso commesso da uomini o da donne, voglio solo dire che la parola "Femminicidio" è fuorviante, perchè nei fatti vuole sottolineare che solo le donne sono le vittime e quindi creare un senso di paura nelle donne nei confronti degli uomini. Legalmente esiste solo l'omicidio, indistintamente dal sesso della vittima, poichè tutti siamo "uomini" in quanto facenti parte della razza umana. La parola "femminicidio", a mio avviso, è stata creata ad arte ed è una pericolosa manifestazione di manipolazione del pensiero di massa atta a svolgere un secondo fine, ovvero la divisione sociale e quindi l'indebolimento.

maral

#8
Bè mi sembra quanto meno singolare sostenere che il "femminicidio" sia un'invenzione dei giornali che invece passerebbero sotto silenzio i casi in cui sono le donne a uccidere gli uomini. E perché mai? Quale vantaggio ne avrebbero questi giornali?
Non credo che in nome di una comune umanità di genere "neutro" non si debba riconoscere il fatto evidente che sono molto di più gli atti di violenza palese che il maschio umano commette sulla femmina che non viceversa e soprattutto che questi atti di violenza e prevaricazione tendano ad aumentare in forma privata ancor più che pubblica proprie nelle società maggiormente fondate sul paradigma socio economico attuale in cui i sessi, che non trovano più una complementarientà di genere, entrano costantemente in competizione. E la donna ha la peggio in quanto, dietro un apparente riconoscimento di parità neutra (siamo tutti consumatori equivalenti per il mercato), questo mondo così economicamente impostato, è essenzialmente costruito sulla prospettiva sessuale maschile paradossalmente ben di più che in ogni precedente cultura. Dunque il maschio si sente comunque quanto mai giustificato per la sua violenza proprio da quel contesto culturale che ipocritamente e solo del tutto superficialmente lo condanna.

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