Era vera la "minaccia bomba" di Hamas sull'aereo fatto atterrare a Minsk

Aperto da Eutidemo, 25 Maggio 2021, 07:04:29 AM

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Eutidemo

Secondo il il direttore del dipartimento dell'aviazione del ministero dei Trasporti bielorusso, Artem Sikorsky, la  decisione di far atterrare il volo Ryanair partito da Atene e diretto a Vilnius sarebbe stata presa  "dopo che all'aeroporto nazionale di Minsk era pervenuta una e-mail di minacce di Hamas".
A riprova di ciò, Sikorsky, il quale, singolarmente, porta lo stesso nome dell'omonimo elicottero da battaglia, ha reso pubblica l'email in questione, il cui contenuto è il seguente: "Noi, i soldati di Hamas, chiediamo che Israele cessi il fuoco a Gaza e chiediamo che l'UE rinunci al suo sostegno a Israele. I partecipanti al forum economico di Delfi tornano a casa con il volo 4978. Una bomba è stata messa in questo aereo. Se non soddisfate le nostre richieste, esploderà sopra Vilnius".
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Per rendere più plausibile la cosa, la TV bielorussa ha persino mandato in onda le immagini dei servizi di sicurezza aeroportuali di Minsk, i quali, almeno secondo me, facevano solo "finta" di controllare se davvero ci fosse una bomba a bordo dell'aereo, prima di farlo ripartire; decollando, però, con cinque passeggeri di meno, e, cioè il dissidente, Roman Protasevich, la sua fidanzata, e, sembra, altri tre misteriosi personaggi.
I quali, con molta probabilità, erano tre dei quattro agenti messi alle costole del giornalista dissidente, dal KGB bielorusso (e, forse, anche dell'FSB russo), sin dalla partenza dell'aereo in Grecia; e che lo avevano più volte fotografato con lo "smartphone" nell' aeroporto di Atene, al fine di identificarlo con sicurezza.
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No, non mi sono sbagliato nello scrivere"KGB";  perchè, mentre in Russia è stato molto saggiamente cambiato il nome in "FSB" (ma non la sostanza), in Bielorussia, invece, esso è rimasto tale e quale come ai tempi della guerra fredda.
Ed infatti, l'Agenzia per la sicurezza dello Stato della Repubblica Bielorussa, in "bielorusso" è scritto "Камітэт дзяржаўнай бяспекі, КДБ" (Kamitėt Dziaržaŭnaj Bjaspeki, KDB), che è l'esatta traduzione letterale del "russo" "Комитет государственной безопасности, КГБ" (Komitet Gosudarstvennoj Bezopasnosti), cioè, appunto, KGB.
Per cui, molto significativamente, quello bielorusso è uno dei pochi servizi segreti che conserva ancora gelosamente il nome russo "KGB" dopo la dissoluzione dell'Unione sovietica, anche se tradotto in bielorusso.
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E, a quanto pare, ne conserva gelosamente anche i metodi, tra i quali soprattutto quello della "дезинформация" ("dezinformatsiya"), e, cioè, il metodo della più spudorata "disinformazione"; ed infatti, una particolare caratteristica delle tecniche di "disinformazione" del KGB, è sempre stata quella di essere molto "elaborata", ma, nel contempo, anche molto "grossolana" (come io evidenziai in una mia analisi di molti anni fa).
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Nel caso in esame, a mio parere, sembra decisamente prevalere tale secondo aspetto, in quanto:
1)
Costituirebbe una circostanza alquanto singolare che Hamas sia davvero andata a mettere una bomba su un volo di linea tra Atene e Vilnius, e, per giunta, proprio su quello dove -per caso- si trovava il dissidente bielorusso, che  Aleksandr Lukashenko intendeva catturare; dandogli, così, l'occasione e la scusa migliore per poterlo fare.
2)
In ogni caso, al momento del volo,  il (sia pur fragile) "cessate il fuoco" a Gaza reggeva perfettamente, e, quindi, non si capisce proprio, stando all'e-mail esibita, cosa diamine Israele avrebbe dovuto "cessare" all'istante; ed infatti, al momento, non c'era "fuoco" di sorta in corso da far cessare prima che l'aereo atterrasse a Vilnius.
3)
Peraltro, stando all'e-mail esibita, non si capisce proprio come l'UE avrebbe mai potuto "rinunciare al suo sostegno a Israele", in tempo utile per evitare che l'aereo "esplodesse sopra Vilnius"; ed infatti il volo Atene-Vilnius dura 2h e 50 minuti, e l'email è arrivata a circa un'ora dal previsto orario di atterraggio.
4)
Infine, se davvero sussisteva una "minaccia di bomba", sarebbe bastato semplicemente avvisare il pilota, che sarebbe spontaneamente atterrato per conto suo; ed infatti, in tal caso, non c'era certo bisogno di indurlo ad atterrare affiancandolo e minacciandolo con un areo da guerra, per giunta per ordine diretto di Lukashenko.
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Questo topic si limita a considerare "esclusivamente" lo specifico aspetto della "giustificazione bomba" fornita dalla dittatura bielorussa, senza voler minimamente entrare nel merito della vicenda, della reazione dell'Europa, dai rapporti tra Putin e Lukashenko ed altri analoghi temi; i quali, secondo me, sarebbero tutti molto interessanti da esaminare, ma, al cui riguardo, vi invito, eventualmente, ad aprire degli autonomi topic, ma "non qui".
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Qui, invece, si tratta solo di esporre le proprie idee circa la plausibilità o meno della giustificazione fornita dalle autorità bielorusse; io ho esposto le ragioni per le quali, personalmente, non ci credo affatto, ma, ovviamente, si tratta soltanto della mia discutibilissima opinione (scevra da qualsiasi aspirazione "dogmatica").
;)
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