E' opportuno o meno inviare armi all'Ucraina?

Aperto da Eutidemo, 08 Aprile 2022, 12:34:27 PM

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Eutidemo

Tale dubbio, ovviamente, vale soltanto per coloro che parteggiano per l'Ucraina invasa, e non per coloro che parteggiano per il Russo invasore; per questi ultimi infatti, non c'è dubbio alcuno che l'Ucraina non dovrebbe essere rifornita di armi dall'Occidente.
La questione, quindi, riguarda soltanto quelli che hanno a cuore gli interessi dell'Ucraina, giacchè, al riguardo, possono aversi opinioni diverse.
Vediamo quali.

1)
Alcuni, pur riconoscendo che quella russa è stata una aggressione "ingiusta", tuttavia ritengono che inviare armi agli Ucraini non solo non li favorisca, bensì addirittura peggiori la loro situazione; ed infatti, armandoli, non si farebbe altro che prolungare una guerra devastatrice sul loro territorio.
Cioè, secondo costoro, inviare armi all'Ucraina, sarebbe un po' come insistere in un accanimento terapeutico volto a tenere in vita un paziente che è comunque destinato a morire; il quale accanimento, più che prolungarne la vita, ha il solo effetto di farlo morire più lentamente.

2)
Secondo altri, invece, poichè quella russa è stata una aggressione "ingiusta", e poichè sono gli stessi Ucraini che, essendo fermamente intenzionati a resistere, ci chiedono disperatamente più armi possibili, noi dovremmo senz'altro fornirgliele; ed infatti non sta certo a noi decidere se la loro scelta di resistere a oltranza sia o meno giustificata, ma, essendo loro gli aggrediti, dovremmo comunque fornirgli più armi possibili per potersi difendere come meglio credono e possono.

***
Voi cosa ne pensate?
***

anthonyi

Ciao eutidemo, secondo me la domanda é incompleta perché sarebbe da specificare il fine dell'invio di armi. 
Io differenzierei tra un semplice fine di aiuto all'ucraina, già da te esplicitata, un fine di nostra difesa e un fine di difesa di alcuni valori:  patria, indipendenza, democrazia, libertà.
Naturalmente i fini possono essere più di uno, e per me, certamente, la difesa dei valori é la parte più importante. 
Dopo aver vagliato tutte le ipotesi io sono a favore della cessione di armi per altri paesi nato, ma non per l'Italia. 
E si perché quando hanno visto le armi che gli abbiamo mandato, gli ucraini, non hanno fatto salti di gioia e hanno avuto anche il problema di reperire i depositi dove sistemarle perché tanto, per la loro guerra, servono a poco. 
Le armi che diamo noi agli ucraini sono un po' vecchiotte, ma questo non è il problema maggiore. Il problema maggiore é che i militari ucraini  sono stati addestrati sia sui sistemi di guerra della ex unione sovietica, sia negli ultimi anni su quelli Anglo-Americani e noi, abbiamo spesso armamenti non compatibili sia con gli uni che con gli altri.
Proporrei di fare come hanno proposto Luca e Paolo a dimartedì, gli facciamo una bella busta con i soldi e poi, si comprano quello che vogliono loro!  :))

niko

#2
La questione riguarda tutti, quantomeno tutti i cittadini italiani, perche' il vero crimine di lesa all'umanita' e' che si buttino al cesso, a qualsiasi titolo, dei soldi per le armi e per la guerra in un paese che gia' sta andando a rotoli tra carovita, inflazione, disoccupazione, scuola e sanita' allo sfascio e imprese che chiudono per il caro energia, e l'umanita' lesa, dai nostri stessi governanti, siamo proprio noi...

La priorita' ormai e' calmierare il pane, le uova e la benzina, altroche' valori patriottici fuori tempo massimo ed armi...



Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

Alexander

Buongiorno a tutti

Se si vuole che la guerra continui indefinitivamente bisogna rifornire di armi gli ucraini, ma non quelli del Donbass. Si ottiene così, probabilmente, una "sirianizzazione" del conflitto, che potrebbe durare diversi anni. La Russia rischia di dissanguarsi e l'Ucraina di diventare una specie di cumulo di macerie, stile Berlino '45. L'indebolimento russo sarebbe geopoliticamente e militarmente un vantaggio per l'Occidente. Se gli ucraini vogliano avere centinaia di migliaia di morti civili devono continuare ad oltranza la guerra. La Siria, al momento, calcola più di 530.000 vittime civili, tra cui moltissimi bambini. Se è un problema di chi "ce l'ha più duro" è giusto che i due paesi continuino ad ammazzarsi insensatamente. Se invece è un problema di trovare una via d'uscita diplomatica, non credo che i rifornimenti di armi invoglino le trattative; come certo non le invogliano gli eccidi o i crimini di guerra vari. Se perdessero la guerra gli ucraini, concretamente, viverebbero peggio che non in uno stato di guerra continuo per anni? Che libertà c'è, concretamente, a vivere negli scantinati, come topi? Ai posteri l'ardua sentenza. Il nazionalismo, con il concetto di "patria", è una delle peggiori e più pericolose illusioni umane. Foriero di innumerevoli guerre, con lutti e devastazioni. W la pace!

atomista non pentito

Penso che inviare armi abbia una sola motivazione.......... far fare soldi ( in qualche modo) a qualcuno (pochi come sempre) .
Nessuna "alta motivazione" , nessuna pena o empatia per le popolazioni ( o per voler essere piu' lacrimevoli) , per fanciulle e bambini.
Stop , e la smetterei volentieri di sentire ipocrisie sull'argomento ad ogni angolo di informazione.

anthonyi

Citazione di: Alexander il 08 Aprile 2022, 14:34:22 PMIl nazionalismo, con il concetto di "patria", è una delle peggiori e più pericolose illusioni umane. Foriero di innumerevoli guerre, con lutti e devastazioni. W la pace!
Nazionalismo e patriottismo non sono la stessa cosa. Il nazionalismo spinge ad attaccare altri stati per dominarli, il patriottismo spinge a difendersi se altri stati ti vogliono dominare. Il patriottismo é a favore della pace perché un popolo molto patriottico non può essere dominato e quindi nessuno ha interesse ad attaccarlo perché non può dominarlo.

anthonyi

Citazione di: niko il 08 Aprile 2022, 14:21:46 PMLa priorita' ormai e' calmierare il pane, le uova e la benzina, altroche' valori patriottici fuori tempo massimo ed armi...




Il fatto che ci sia una patria, cioé l'Ucraina, che viene aggredita, indica che il patriottismo non é fuori tempo massimo. 
L'equazione prezzo dei beni e armi date all'ucraina é poi da definire. Un'ucraina più forte prolunga o meno la guerra? 
Per ora notiamo che grazie alla difesa Ucraina i russi si sono ritirati da Kiev, la dimensione della guerra si é ristretta al donbass. 

Alexander

#7
Citazione di: anthonyi il 08 Aprile 2022, 15:19:31 PM
Citazione di: Alexander il 08 Aprile 2022, 14:34:22 PMIl nazionalismo, con il concetto di "patria", è una delle peggiori e più pericolose illusioni umane. Foriero di innumerevoli guerre, con lutti e devastazioni. W la pace!
Nazionalismo e patriottismo non sono la stessa cosa. Il nazionalismo spinge ad attaccare altri stati per dominarli, il patriottismo spinge a difendersi se altri stati ti vogliono dominare. Il patriottismo é a favore della pace perché un popolo molto patriottico non può essere dominato e quindi nessuno ha interesse ad attaccarlo perché non può dominarlo.
Eh! Anche le guerre "preventive"  si dice che si fanno per difendere la "patria". Anche Putin magari è convinto che l'invasione dell'Ucraina serve a proteggere Santa Madre Russia dall' "imperialismo" geopolitico occidentale   :(
Per me il patriottismo è un concetto arcaico che il mondo dovrebbe allla fine superare, per non continuare per sempre, fino alla distruzione, con tutte queste guerre, che si ripetono senza fine e senza insegnare nulla ai politicanti.
I have a dream: sogno un mondo di tante culture diverse e senza nessun confine. Senza "patrie" finalmente.

InVerno

Qui e solo qui in Italia (io continuo a non trovarne traccia alcuna nei media esteri) si discute se inviare armi possa allungare la sofferenza degli ucraini e si fanno inviti più o meno celati ad una "resa compassionevole". Un paradosso, se si pensa che la risposta per un italiano dovrebbe essere circostanziata al tema della resistenza al nazifascismo, che è un valore fondativo della repubblica. Questo mi allibisce, ma qualche spiegazione me la sono data, seppur non definitiva.

Ho sentito i pareri di chi sostiene varie versioni della "resa compassionevole", e tutte fanno perno su una fallacia molto semplice: non esistono solamente due risultati a questo conflitto, vittoria o sconfitta, anzi è probabile che nessuno dei due sarà mai raggiunto nettamente. Ma "siccome gli ucraini perderanno" allora meglio non inviare armi per non allungare la sofferenza. Se anche dovessero perdere, cosa che non è per niente scontata a questo punto, c'è modo e modo di sedersi al tavolo dei negoziati, c'è il modo in cui ti strappano anche le mutande perchè i risultati sul campo non permettono altro, e c'è un modo dove i risultati sul campo seppur da sconfitti, permettono di avere una posizione negoziale decente.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

anthonyi

Inverno, noi siamo sempre il paese nel quale c'é il vaticano, é naturale che le posizioni pacifiste siano più forti. Per cui largo alla tesi per cui Un'ucraina debole é Un'ucraina in pace, eterna o meno che sia la pace. 

niko

#10
Citazione di: anthonyi il 08 Aprile 2022, 15:29:28 PM
Citazione di: niko il 08 Aprile 2022, 14:21:46 PMLa priorita' ormai e' calmierare il pane, le uova e la benzina, altroche' valori patriottici fuori tempo massimo ed armi...




Il fatto che ci sia una patria, cioé l'Ucraina, che viene aggredita, indica che il patriottismo non é fuori tempo massimo.
L'equazione prezzo dei beni e armi date all'ucraina é poi da definire. Un'ucraina più forte prolunga o meno la guerra?
Per ora notiamo che grazie alla difesa Ucraina i russi si sono ritirati da Kiev, la dimensione della guerra si é ristretta al donbass.


Sul fatto che obbiettivamente non si può sapere se inviare armi prolunghi o estenda o meno la guerra potresti anche avere ragione, anche se a me così a naso, mi sembra che inviare armi la prolunghi, la guerra, o comunque, se proprio non prolunga questa, getta comunque il seme per altre successive, guerre.

Ma io sono in generale per non spendere un centesimo per questa guerra, neanche in sanzioni che sono in realtà auto-sanzioni e che non fanno l'interesse dei poveri e dei proletari del mio paese (patria, semmai, in senso anarchico, è dove sono gli oppressi), creando un impoverimento generale (ancora più carovita e inflazione) che solo i ricchi potranno sopportare senza finire marginalizzati definitivamente, quindi la mia posizione non cambia, per la variabile che inviare armi potrebbe prolungare la guerra o accorciarla.

Comunque né un'arma né un centesimo, per una guerra che non mi appartiene.

E vorrei vedere tutti i fanfaroni che solo adesso, sempre fuori tempo massimo, si riempiono la bocca con il paragone tra la resistenza ucraina e i partigiani, dov'erano con i loro paragoni arditi e con i loro: "armiamoci e partite" quando un po' di anni fa contro la nato e gli usa nostri bravi alleati e compagni di merende militava la resistenza degli irakeni invasi, o quella della jugoslavia sotto le bombe.

Eh già, gli u.s.a, quelli che nominalmente si dicono democratici, ma che tre giorni fa in uno dei loro stati, in oklahoma in particolare, hanno scritto una legge che vieta alle donne di abortire anche in caso di incesto o stupro. Tali e quali all' i.s.i.s, che nominalmente combattono.

Sempre due pesi e due misure, sempre fariseismo a buon mercato sotto il sole.



Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

viator

Citazione di: anthonyi il 08 Aprile 2022, 18:09:44 PMInverno, noi siamo sempre il paese nel quale c'é il vaticano, é naturale che le posizioni pacifiste siano più forti. Per cui largo alla tesi per cui Un'ucraina debole é Un'ucraina in pace, eterna o meno che sia la pace.
Salve InVerno. Appunto,come dice anthonyi........perdonami ma, la prima cosa che chi nasce in Italia deve imparare (se vuole poi minimamente occuparsi degli affari italiani e non solo di calcio e mozzarelle) è che noi siamo l'unico Paese al mondo che ospiti tre Capitali di Stato all'interno del proprio territorio.

Gli italiani d'altra parte si meritano ampiamente tutto ciò che hanno.
Invece di rimpiangere ciò che non hanno, essi si limitano a credere di essere un popolo di credenti nell' impero romano, nella verginità di Maria madre e nei trionfi dei mondiali di calcio prossimi venturi.

Gli appelli alla nostra congenita "bontà" altro non sono sempre che i preliminari lubrificatorii destinati a qualche nostro orifizio. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

InVerno

Citazione di: anthonyi il 08 Aprile 2022, 18:09:44 PMInverno, noi siamo sempre il paese nel quale c'é il vaticano, é naturale che le posizioni pacifiste siano più forti. Per cui largo alla tesi per cui Un'ucraina debole é Un'ucraina in pace, eterna o meno che sia la pace.
Non vedo grossi collegamenti tra chi sostiene la tesi della resa e il vaticano\cattolicesimo ma neanche la morale in generale. Mi pare più che altro che la scelta dell'aria condizionata, messa insieme alla propaganda del Cremlino spacciato per "realismo". Realismo tralaltro che finge di non notare che i Russi attualmente stanno perdendo, ma continua a sostenere che gli Ucraini sono destinati alla sconfitta. Purtroppo, e non è una gran scoperta, da questo punto di vista aveva ragione Putin, "io in Europa parlo di valori e loro mi rispondono di prezzi".
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

anthonyi

#13
Citazione di: InVerno il 08 Aprile 2022, 19:32:12 PM
Citazione di: anthonyi il 08 Aprile 2022, 18:09:44 PMInverno, noi siamo sempre il paese nel quale c'é il vaticano, é naturale che le posizioni pacifiste siano più forti. Per cui largo alla tesi per cui Un'ucraina debole é Un'ucraina in pace, eterna o meno che sia la pace.
Non vedo grossi collegamenti tra chi sostiene la tesi della resa e il vaticano\cattolicesimo ma neanche la morale in generale. Mi pare più che altro che la scelta dell'aria condizionata, messa insieme alla propaganda del Cremlino spacciato per "realismo". Realismo tralaltro che finge di non notare che i Russi attualmente stanno perdendo, ma continua a sostenere che gli Ucraini sono destinati alla sconfitta. Purtroppo, e non è una gran scoperta, da questo punto di vista aveva ragione Putin, "io in Europa parlo di valori e loro mi rispondono di prezzi".
Non é questione di collegamenti, é questione di somma di forze e di convergenze specifiche. L'altro giorno ho visto in televisione un giornalista di famiglia cristiana, non diceva cose molto differenti da quelle di una certa sinistra extraparlamentare, e anche della propaganda putiniana. Il concetto di guerra delegata, naturalmente dagli USA all'ucraina, con la conseguente attribuzione di responsabilità, sembrava averlo molto chiaro. Il cattocomunismo é ancora il nostro limite strutturale.
Riguardo poi ai "valori" di Putin mi domando quale politico possa pensare di instaurare con lui un dibattito di filosofia morale, visto e considerato che la principale preoccupazione di chi lo incontra é quella di evitare ogni contatto per ovviare il rischio di essere avvelenati.

daniele22

Certo che fa bene l'Italia a mandare armi all'Ucraina. Per quale motivo non dovrebbero farlo, proprio ora poi che gli ucraini si trovano alle porte della vittoria. I russi stanno dimostrando di essere agli sgoccioli. Hanno bluffato fin dall'inizio, speravano forse che gli europei ci cascassero. Ma quando il gioco si fa duro ... i duri cominciano a giocare. Li si è visti ben, le stragi che hanno fatto negli ultimi quindici giorni ultima tra tutte la stazione di cui non ricordo il nome mettono in evidenza la loro debolezza. Vorrebbero forse far credere che raderanno al suolo tutto il territorio, ma mi sa che quel missile con quella scritta oscena sui bambini è proprio l'ultima cartuccia sparata dalla loro impotenza. L'ultimo ruggito di una tigre di carta. Chissà infine che almeno una volta trionfi giustizia. Viva Zelensky, viva il popolo italiano, credere obbedire combattere, altro che aria condizionata

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