E' illegale ma va premiato

Aperto da cvc, 13 Dicembre 2016, 21:20:21 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

cvc

A Torino uno studente 17enne è stato prima sospeso per 15gg perchè vendeva a scuola le merendine che acquistava al supermercato, poi è stato premiato con una borsa di studio dalla Fondazione Enaudi, la quale ritiene vada premiata l'intraprendenza del ragazzo. Il fatto ha suscitato lo sdegno degli altri studenti che hanno visto premiare il compagno che ha commesso un'illegalità.
Secondo me questo episodio è emblematico in quanto lampante esempio di doppia morale. La morale della legalità è stata presa a schiaffi dalla morale del mercato: l'egoismo prevale sull'eguaglianza di tutti di fronte alla legge. Ci si potrebbe vedere anche un segno di darwinismo sociale: sopravvive il più adatto. E il più adatto è quello che se ne infischia delle regole e fa quello che vuole pensando a se stesso. La cosa è ancora più grave se si considera il contesto educativo in cui è inserita. La colpa non è del ragazzo che ha tutte le attenuanti dell'ingenuità della gioventù. Però che chi ha un ruolo nella formazione dei giovani premia chi andrebbe punito, è doppia morale.

Evidentemente si vive di solo pane.
Fare, dire, pensare ogni cosa come chi sa che da un istante all'altro può uscire dalla vita.

mchicapp

io invece lo avrei premiato. sinceramente a me non sarebbe venuto in mente di vendere merendine, l'idea è buona. piuttosto io mi farei qualche domanda sul gestore delle macchinette distributrici e su eventuali bustarelle che elargisce. 15 giorni di sospensione sono tantissimi e fanno sospettare un qualche intrallazzo di troppo tra dirigenza scolastica e fornitori. 15 giorni di sospensione si danno in casi gravissimi, come risse e pestaggi.   
certo quando la merenda era la fetta di torta preparata dalla nonna erano altri tempi

donquixote

Non so se abbia commesso una vera e propria illegalità o solo una violazione del regolamento scolastico, e in ogni caso se questo prevede la sospensione è corretto che gliel'abbiano comminata; ma quel che secondo me va innanzitutto evidenziato in questo episodio è il fatto che si ritenga positiva e degna di riconoscimento una iniziativa di pura speculazione che da qualunque punto di vista la si guardi non è giustificabile. Secoli fa i commercianti erano visti come una sorta di parassiti poichè vendendo beni prodotti da altri a prezzo aumentato speculavano sul lavoro altrui senza metterci niente di proprio. Ora siamo arrivati, con una conversione di 180 gradi, a valorizzare questa ignobile speculazione e, quel che secondo me è più grave, lo si fa già alle scuole ove un ragazzo forma il proprio carattere, la propria personalità e la propria morale premiando chi vede il proprio compagno solo come un cliente, qualcuno a cui spillare dei soldi anzichè con cui collaborare magari regalandogli la merendina se questo per qualche motivo non la possiede. Se è già deplorevole "vendere" i compiti perlomeno questi sono opera originale del venditore, mentre fare la cresta su merendine da supermercato trovo che sia un atteggiamento profondamente diseducativo e sicuramente da stigmatizzare, non certo da premiare.

È poi sicuramente molto grave, ma nient'affatto sorprendente, che sorga un contrasto fra le regole della "legge" e quelle del mercato, poichè sono ormai secoli che tale contrasto è in atto e appare irrisolvibile poichè non esiste un valore superiore ad esse in cui possa trovare composizione. Se, come diceva Adam Smith e tutti i liberali sui seguaci, il mercato si autoregolamenta attraverso il contrasto dei rispettivi interessi e questo servirà a creare più ricchezza per tutti allora meno regole vi saranno e più ricchezza potrà essere prodotta; se invece si punta sulle leggi per regolare il mercato di fatto si limita la produzione di ricchezza poichè coloro che potranno farlo avranno le mani legate, e quindi ve ne sarà meno per tutti. Poi in pratica non è così poichè non si tiene conto del fatto che non tutti hanno i medesimi interessi e le medesime capacità, e inoltre coloro che già possiedono più ricchezza sono avvantaggiati dal fatto che tale ricchezza ne produce automaticamente di ulteriore. Ma la Fondazione Einaudi, essendo ispirata da un liberale, è ovvio che valorizzi coloro che perseguono tale ideale, ma non considera che, ad esempio nel comportamento di quel ragazzo, la ricchezza non è affatto aumentata per tutti ma solo per uno, ed è diminuita per molti altri.
Non c'è cosa più deprimente dell'appartenere a una moltitudine nello spazio. Né più esaltante dell'appartenere a una moltitudine nel tempo. NGD

acquario69

#3
Citazione di: cvc il 13 Dicembre 2016, 21:20:21 PM
A Torino uno studente 17enne è stato prima sospeso per 15gg perchè vendeva a scuola le merendine che acquistava al supermercato, poi è stato premiato con una borsa di studio dalla Fondazione Enaudi, la quale ritiene vada premiata l'intraprendenza del ragazzo. Il fatto ha suscitato lo sdegno degli altri studenti che hanno visto premiare il compagno che ha commesso un'illegalità.
Secondo me questo episodio è emblematico in quanto lampante esempio di doppia morale. La morale della legalità è stata presa a schiaffi dalla morale del mercato: l'egoismo prevale sull'eguaglianza di tutti di fronte alla legge. Ci si potrebbe vedere anche un segno di darwinismo sociale: sopravvive il più adatto. E il più adatto è quello che se ne infischia delle regole e fa quello che vuole pensando a se stesso. La cosa è ancora più grave se si considera il contesto educativo in cui è inserita. La colpa non è del ragazzo che ha tutte le attenuanti dell'ingenuità della gioventù. Però che chi ha un ruolo nella formazione dei giovani premia chi andrebbe punito, è doppia morale.

Evidentemente si vive di solo pane.


a me fa pensare pure a come lo "studio" ne sia vincolato da farne ormai un unica cosa con il commercio e tutte le sue applicazioni ..percio viene prima il mercato e poi noi..ma no mi correggo..ce' il mercato e basta!!
e già questo apre anche ad altre questioni di non poco conto se non proprio fondamentali,quali ad esempio quello di diventare per l'appunto dei codici a barre

quindi il ragazzo fara' appunto carriera (altro mito sovversivo associato che si rafforza) che consisterà sostanzialmente nel fregare il prossimo e ad essere anche lui un "cannibale" che e' il ruolo che si adatta perfettamente ad una società altrettanto cannibale...
ed e' appunto il messaggio di fondo che deve passare...di fatto e' un involuzione che viene pure fatta passare per il suo contrario

mchicapp

questa presa di posizione contro i mercanti mi sembra un po' curiosa.
nessuno era obbligato a comprare le merendine da quel ragazzo. avrebbero potuto comprarle a prezzo maggiore dai distributori. avrebbero potuto comprarsele al supermercato e portarsele da casa.
il ragazzo forniva un servizio utile. a me non sarebbe venuto in mente, ma a lui sì.

in realtà la ricchezza italiana è stata per secoli legata agli scambi commerciali.
le città marinare erano fondate sui commerci. erano ricchissime, floride, potenti e portatrici di civiltà.
la loro ricchezza risiedeva nella capacità di tessere rapporti, di saper gestire scambi, di saper trovare un compromesso.
un bravo mercante sa ascoltare gli altri, sa individuare bisogni e si adopera per rispondere a questi bisogni.
i dogi veneziani o genovesi erano tutti mercanti.
negli altri paesi il potere era legato ai possedimenti territoriali, da noi era legato alla capacità di saper stringere accordi e trovare compromessi. il possedimento territoriale porta a guerre, il mercato prospera nella pace. poi anche i mercanti fanno le guerre, ma non mirano alla sottomissione di popoli. mirano piuttosto a rendere tranquillo e sicuro lo scambio di merci.
ti consiglio la lettura del decameron di boccaccio. i mercanti non sono affatto descritti come persone spregevoli.  e infatti probabilmente non lo erano, o, meglio, non tutti lo erano.

mi sembra che abbiano fatto benissimo a premiarlo.
è stato premiato da un'azienda economica non da un'accademia universitaria.

InVerno

Se proprio bisogna fare un analisi sociologica di ciò, a mio avviso, il ragazzino ha effettuato un "ingegnoso" quanto ingenuo atto di stampo anarchico.
Nel senso che ha evidenziato le falle da entrambi i lati usandone le regole come un grimaldello magico.
Il libero mercato che lo premia è lo stesso che si professa tanto libero ma davanti a una roba del genere sarebbe già a piangere di concorrenza sleale
davanti a qualche giudice, il mercato è libero quando e dove pare a lui (come insegnano quei comunistacci delle banche sempre a piangere rifinanziamenti
dallo stato sulle loro perdite). Ciò che è preoccupante è che le scuole debbano vendere panini per "stare sul mercato" e preoccuparsi della concorrenza "sleale" dei bambini.
L'anarchia non è un sistema sociale desiderabile, ma un anarchico qui e la riporta i piedi per terra a tutti, un atto prezioso per ricordarsi dei limiti dei nostri sistemi (non a caso, questa discussione).

Freedom

Citazione di: mchicapp il 14 Dicembre 2016, 14:26:27 PM
nessuno era obbligato a comprare le merendine da quel ragazzo.
Affermazione irrilevante quando non capziosa. Anche colui che acquista la droga non è obbligato a farlo.
Citazione di: mchicapp il 14 Dicembre 2016, 14:26:27 PMavrebbero potuto comprarle a prezzo maggiore dai distributori.
Non avrebbero potuto ma DOVUTO! Stai scherzando? Dimentichi troppo facilmente l'evasione fiscale che il ragazzo ha commesso.
Citazione di: mchicapp il 14 Dicembre 2016, 14:26:27 PM
il ragazzo forniva un servizio utile. a me non sarebbe venuto in mente, ma a lui sì.
Utile e illegale. Forse, ad una professoressa, poteva venire in mente almeno questo.
Citazione di: mchicapp il 14 Dicembre 2016, 14:26:27 PM
un bravo mercante sa ascoltare gli altri, sa individuare bisogni e si adopera per rispondere a questi bisogni.
Pensieri da libro cuore. Un bravo mercante cioè un bravo venditore, ha un solo pensiero in testa: vendere. Il come ed il perché sono del tutto irrilevanti.
Citazione di: mchicapp il 14 Dicembre 2016, 14:26:27 PM
il mercato prospera nella pace.
Sciocchezze. Il mercato prospera nella pace come nella guerra. E' fin troppo facile tirar fuori il "mercato nero" che ha creato ricchezze dal nulla in tempi rapidissimi. O argomentare le immense ricchezze, dirette ed indirette, prodotte dalle guerre. A cominciare dalle armi ed il loro immenso indotto sino ad arrivare a fenomeni che hanno fatto la storia dell'umanità. Citerò, per brevità e per ragioni di memoria, l'uscita dalla crisi americana del 1929. Essa accadde, dopo diversi anni di tentativi infruttuosi, con l'entrata in guerra degli USA. Per non parlare, volendo rimanere attinenti alla seconda guerra mondiale e pensando all'Europa, della robusta ripresa economica anzi di un vero e proprio EPOCALE cosiddetto BOOM ECONOMICO innescato dalla ricostruzione successiva alla guerra medesima. In Giappone accadde la medesima cosa. Il mercato prospera SEMPRE E COMUNQUE perché, di fatto, comanda e governa su tutto. E' da sprovveduti non rilevarlo.
Citazione di: mchicapp il 14 Dicembre 2016, 14:26:27 PMpoi anche i mercanti fanno le guerre, ma non mirano alla sottomissione di popoli.
La sottomissione dei popoli perseguita dai mercanti è ottenuta "guidando" i loro acquisti. E le guerre hanno sempre ripeto sempre una ragione economica.
Citazione di: mchicapp il 14 Dicembre 2016, 14:26:27 PM
ti consiglio la lettura del decameron di boccaccio.
A te, viceversa, ci sentiamo di consigliarti di consultare questo sito per cominciare la tua immersione nella realtà:
http://www.borsaitaliana.it/homepage/homepage.htm
Citazione di: mchicapp il 14 Dicembre 2016, 14:26:27 PM
mi sembra che abbiano fatto benissimo a premiarlo.
Non so quale materia insegni ma ritengo che l'aspetto morale debba essere presente in qualsivoglia materia scolastica. La condivisione di un atto quale il premiare un evasore fiscale è del tutto inappropriato per un insegnante. Diciamo inappropriato perché mi va di essere elegante.
Citazione di: mchicapp il 14 Dicembre 2016, 14:26:27 PM
è stato premiato da un'azienda economica non da un'accademia universitaria.
Per un'azione svolta in un edificio scolastico.
Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.