Draghi e la panzana dell'"invarianza fiscale"!

Aperto da Eutidemo, 06 Ottobre 2021, 14:59:07 PM

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Eutidemo

In pochi mesi di governo, questa è la terza colossale castroneria (per non dir peggio) pronunciata pubblicamente dal nostro Presidente del Consiglio; per cui, se lui è il "meglio del meglio" che il nostro Paese è in grado di esprimere, allora vuol dire che stiamo messi veramente molto "male"!
***
Ed infatti:
1)
La sua prima castroneria, fu quando se la prese con gli psicologi che si prenotavano per vaccinarsi senza rispettare il criterio dell'età anagrafica; non riflettendo, però, che lo facevano perchè era stato lui stesso che li aveva obbligati a farlo con un decreto.
2)
La sua seconda castroneria, fu quando se la prese con Letta, perchè voleva elevare di un pochino l'imposta di successione sui grandi patrimoni (per adeguarla "almeno" alla metà della media europea), proclamando che "per lo Stato è il momento di dare, e non di prendere"; senza considerare, però, che lo Stato non può "dare" neanche un soldo, che prima non sia stato "preso" ai cittadini (salvo facendo ricorso ai "buffi", al pagamento dei cui interessi, però, sono sempre i cittadini a dover provvedere con le loro tasse).
3)
Adesso, con ineffabile faccia tosta, riguardo alla "delega fiscale", ha avuto il coraggio di dire: "Si procederà anche ad una revisione delle rendite catastali, adeguandole a quelle che sono le rendite di mercato. Ma, per far questo, a parte che per farlo ci vorranno cinque anni, il governo prende l'impegno che nessuno pagherà di più o di meno! Cioè le rendite su cui si basa oggi la tassazione restano invariate. Quindi è solo un'operazione di trasparenza e bla bla bla vari!"
Ascoltatelo con le vostre orecchie, perchè si tratta di una "performace" dialettica davvero eccezionale; almeno per prendere per i fondelli gli allocchi:
https://www.youtube.com/watch?v=-vERWB3OWoA
***
Draghi, infatti, dice testualmente che "...si procederà ad una revisione delle rendite" (adeguandole a quelle più elevate di mercato), ma che, però, "le rendite su cui si basa oggi la tassazione restano invariate".
Il trucco dialettico è fin troppo evidente, in quanto, lui dice che, per adesso -cioè fino a che non verranno "revisionate"- le rendite su cui si basa oggi la tassazione <<restano>> invariate.
Bella scoperta: fate attenzione al "tempo" dei verbi (indicativo futuro e indicativo presente)!
***
Se ci fate caso, infatti, quel gran paravento non dice affatto che, una volta che saranno state "revisionate", le rendite su cui si basa attualmente la tassazione <<resteranno>> invariate così come sono oggi; ed infatti la cosa sarebbe oggettivamente impossibile, per la "contradizion che nol consente"!
Caro Draghi, "forse tu non pensavi ch'io loico fossi!"
***
Ed invero è logicamente e tecnicamente impossibile "revisionare" la consistenza di una rendita catastale lasciandola "invariata" ai fini della tassazione; E' UNA COSA CHE SEMPLICEMENTE NON SI PUO' FARE!
Neanche Mandraghi può compiere una magia del genere, se non a chiacchiere!
***
Per cui, se il Presidente del Consiglio fosse stato onesto, avrebbe dovuto dire un'altra cosa.
E, cioè: "Cari ragazzi, nei prossimi cinque anni adegueremo le rendite "catastali" a quelle "commerciali", per cui, quando avremo completato la revisione, vi beccherete una stangata fiscale tale da scorticarvi la pelle; però, nel frattempo, le rendite restano provvisoriamente quelle che sono oggi, per cui, nei prossimi cinque anni, nessuno pagherà di più o di meno. Godetevele finchè potete!".
Questa sì che sarebbe stata "un'operazione di trasparenza", e non soltanto uno squallido tentativo di carpire la buona fede dei cittadini.
"Cavete"!
https://www.youtube.com/watch?v=4iqO88ig5ko
***
Quanto ai criteri con i quali verranno revisionate le rendite, ancora non mi risulta che siano stati resi pubblici; quando li conoscerò, li commenterò.
Però sin d'ora faccio al riguardo una facile previsione:
- sicuramente nessuno pagherà di meno;
- certamente quasi tutti pagheranno di più.
***
Accetto scommesse!
;)
***

anthonyi

Ciao eutidemo, quando parla di soldi draghi non dice panzane, dice quello che è più opportuno per convincere i bambini ad ingoiare la pillola amara.
Draghi ha detto sostanzialmente che le imposte sulle case non aumenteranno ora, ma che lui sta predisponendo tutto per gli aumenti che in futuro potranno farsi se necessari.
Naturalmente é certo che questi aumenti saranno necessari perché i debiti sono quelli che sono.
Secondo me salvini ha sbagliato a fare tutto questo rumore sulla questione della riforma fiscale, draghi non si ferma e certamente lui non vuole uscire dal governo, anche perché correrebbe il rischio di spaccare ulteriormente la lega.
Per cui si ritroverà a fare un'altra figura barbina come con il green pass.

Alexander

Sta un po' succedendo quello che abbiamo visto con il governo tecnico di Mario Monti: ci si risveglia  lentamente dall'idillio iniziale. Come era avvezzo  fare quando presiedeva la BCE , Draghi sa usare le parole per dire e nascondere allo stesso tempo, tanto che all'epoca gli analisti "pesavano" anche le mezze parole per far partire gli acquisti o le vendite. Ha i suoi obiettivi bene in mente ed è convinto che nessuno lo fermerà. Temo nel caso un'autentica macelleria sociale. A Salvini conviene staccare la spina del governo Draghi, perché altrimenti l'abbraccio mortale con forze contrarie agli interessi del suo elettorato affosserà la Lega, come abbiamo già visto in parte domenica. La linea moderata dei Giorgetti non intercetta il malumore profondo che serpeggia nella piccola impresa e nell'artigianato (anche per la vicenda del GP obbligatorio che sta creando grossi problemi con parte della forza lavoro).

anthonyi

Non è così, Alexander, gli interessi reali delle categorie economiche del nord italia sono in linea con l'azione di draghi, qualche protesta, semmai, viene dalle aree della rendita, immobiliaristi, costruttori.
Comunque se salvini é tanto stupido da uscire dal governo, al riguardo draghi lo ha sfidato in conferenza stampa, si accomodi, sarà un occasione per perdere altri voti.

baylham


La riforma del Catasto, basata sulla superficie e non più sui vani delle abitazioni e sui valori di mercato degli immobili, non comporta necessariamente un aumento delle entrate complessive dell'IMU e delle altre imposte immobiliari. La sostanza della promessa di Draghi è perciò fattibile se l'invarianza è riferita all'insieme delle entrate immobiliari. Non è fattibile a livello di singoli perchè comporterà sicuramente una redistribuzione delle relative imposte.
Sono comunque perfettamente d'accordo sull'opportunità e necessità di procedere con la riforma del Catasto.

baylham

Aggiungo che è evidente che Draghi non è preparato sulla materia in questione.

Questo conferma che Draghi non ha nulla di eccezionale o di straordinario, è un amministratore pubblico di tendenza politica moderata che emerge rispetto ad una maggioranza di mediocri politici ed amministratori.

Apprezzo molto la sua decisa reazione politica come Presidente della Banca Centrale Europea al tempo della crisi dell'euro.

InVerno

Una riforma "top to down" (come dicono gli anglosassoni) del catasto, è una trovata populista di pessimo gusto.
Racconto una breve storia: ho in mio possesso quello che è attualmente un rifugio di montagna, non è servito da gas, acquedotto, fognatura, e strada di accesso.
Quando fù accatastato era una abitazione agreste, di modeste finiture ma funzionante. Fù accastata già allora come A3, su una base tarriffaria che per qualche motivo era simile a quella del paese (pur essendo a quasi venti chilometri da esso).Tuttavia, è praticamente in disuso come abitazione da una decina d'anni. Morale della favola: la casa non è più abitabile, non è certamente collabente, ma non è sicuramente meritorea di quella categoria e quella classe, come non lo era venti anni fa. Risultato, pago per essa altrettanto che per un immobile vista mare di stessa metratura.
Non ho neanche provato a mandare una richiesta di revisione, perchè so che vengono scartate d'ufficio, ufficialmente o meno.  Invece di fare cretine riforme dall'alto di adeguazione delle rendite, perchè non dare valore alle revisioni di parte, azichè cestinarle immediatamente? Altrimenti come farebbe, uno che fosse stato colpito ingiustamente dalla mannaia "top to down" a difendersi dalle sperequazioni? Va a finire che sto rifugio senza cesso mi costa più che un posto barca, bravi.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

anthonyi

Ciao inverno, la riforma del catasto serve anche per difendere da queste sperequazioni, naturalmente deve essere una riforma fatta dall'alto costruendo moderni criteri di valutazione. Se infatti questi criteri non vengono costruiti su che cosa si potrà basare un giudice tributario per rivedere la rendita di un immobile?

Eutidemo

Ciao Anthony. :)
Non so se quando Draghi parla di soldi dica o meno "panzane", ma quando parla di tasse le dice senz'altro; e pure "in grande stile!"
Ed infatti non è assolutamente vero che "... gli aumenti potranno farsi in futuro, solo se necessari", in quanto, se verranno variate le rendite catastali per adeguarle a quelle "di mercato":
a)
Automaticamente aumenterà anche l'imposizione sulle "rendite base" ai fini dell'IRPEF (nei casi in cui tale tassazione è prevista).
b)
Automaticamente aumenterà anche l'imposizione sulle "rendite rivalutate" ai fini:
- dell'IMU
- delle imposte indirette (IVA, REGISTRO, SUCCESSIONI).
Questo è poco, ma è sicuro!
***
Cioè non è assolutamente vero che se verranno variate le "rendite catastali" per adeguarle a quelle "di mercato", questo potrà limitarsi, come dice Draghi, ad una mera "operazione di trasparenza" o "statistica", senza aumentare l'imposizione; ed infatti, una volta effettuata la "revisione catastale", è "inevitabile" che debba aumentare anche la "tassazione immobiliare".
Questo,  in quanto, in determinati casi, le "rendite catastali" sono per loro natura l'unico parametro di riferimento per la tassazione degli immobili; a parte il caso delle locazioni, laddove la questione è diversa e diviene più complessa.
***
Per cui Draghi ha palesemente cercato di "imbrogliare" gli Italiani, lasciando loro credere (come nel tuo caso), che l'aumento dell'imposizione, tra cinque anni, sarà solo "ipotetico", e non necessariamente conseguente alla sua revisione delle rendite; mentre, invece, è proprio così, in quanto l'aumento dell'imposizione, tra cinque anni, non sarà affatto solo "ipotetico", bensì sarà la "necessaria conseguenza" della sua revisione delle rendite.
"Simul stabunt aut simul cadunt!"
***
Come dire che, se spari a qualcuno dalla distanza di 500 metri, ovviamente non lo uccidi subito, nel momento in cui premi il grilletto; ed infatti il proiettile deve percorrere ben 500 metri prima di colpire il bersaglio!
:D :D :D
***
Benchè io detesti Salvini, per amore della verità, in questo caso non posso che essere perfettamente d'accordo con lui!
Ed infatti, giusto o meno che debba considerarsi l'aumento dell'imposizione immobiliare, non c'è dubbio alcuno che, al riguardo, Draghi stia cercando di prendere in giro gli Italiani (per non usare un'espressione più forte).
E, purtroppo, vedo che in molti casi ci riesce!
:'(
***
Come giustamente scrivi tu: "Naturalmente é certo che questi aumenti di tasse saranno necessari perché i debiti sono quelli che sono."
Però, se si variano le rendite catastali adeguandole a quelle di mercato, gli aumenti delle tasse immobiliari saranno automaticamente conseguenti a tale revisione, senza alcuna possibilità di ulteriori scelte future in base all'indebitamento.
***
Quanto sopra, da parte mia, è una mera "constatazione" della realtà giuridica della tassazione catastale.
Diversamente, se debbo cercare di capire il perchè di una "scelta" del genere, non posso che esprimere delle mere "opinioni"; che valgono solo in quanto tali.
Cioè:
a)
Mentre la "ricchezza mobile" è molto elusiva (rectius "evasiva"), diversamente la "ricchezza immobile" è molto più semplice da tassare; pertanto il Fisco, come uno "spadaccino zoppo" (e per giunta pure un po' "miope"), preferisce di gran lunga fare a duello con dei "manichini", piuttosto che con degli altri "spadaccini".
Perchè, ovviamente, i "manichini" stanno fermi, e sono quindi molto più facili da infilzare!
;)
b)
In secondo luogo, aumentando la tassazione sugli immobili, si fa un gran favore alle banche; ed infatti, il povero disgraziato che si trova a dover investire il suo capitale, magari il TFR, piuttosto che acquistare immobili ed essere subissato di tasse, alla fine si rassegna ad essere rapinato da un fondo di investimento bancario.
;)
***
Ma queste sono soltanto delle mie congetture sulle motivazioni che hanno spinto Draghi a promuovere una revisione delle rendite catastali, con conseguente -sia pur procrastinato- aumento della relativa tassazione.
***
Un saluto! :)
***

Eutidemo

Citazione di: Alexander il 06 Ottobre 2021, 17:21:46 PM
Sta un po' succedendo quello che abbiamo visto con il governo tecnico di Mario Monti: ci si risveglia  lentamente dall'idillio iniziale. Come era avvezzo  fare quando presiedeva la BCE , Draghi sa usare le parole per dire e nascondere allo stesso tempo, tanto che all'epoca gli analisti "pesavano" anche le mezze parole per far partire gli acquisti o le vendite. Ha i suoi obiettivi bene in mente ed è convinto che nessuno lo fermerà. Temo nel caso un'autentica macelleria sociale. A Salvini conviene staccare la spina del governo Draghi, perché altrimenti l'abbraccio mortale con forze contrarie agli interessi del suo elettorato affosserà la Lega, come abbiamo già visto in parte domenica. La linea moderata dei Giorgetti non intercetta il malumore profondo che serpeggia nella piccola impresa e nell'artigianato (anche per la vicenda del GP obbligatorio che sta creando grossi problemi con parte della forza lavoro).
Questa volta, almeno in parte, sono d'accordo con te; ed infatti, sebbene io sia d'accordo con la politica di Draghi in campo vaccinale, sono invece decisamente in disaccordo con lui per quanto riguarda la sua politica fiscale.
Mi dispiace che lui, a causa del mio disaccordo, abbia perso il sonno; ma sono sicuro che, prima o poi, se ne farà una ragione!
:D :D :D

Eutidemo

Citazione di: anthonyi il 06 Ottobre 2021, 17:41:52 PM
Non è così, Alexander, gli interessi reali delle categorie economiche del nord italia sono in linea con l'azione di draghi, qualche protesta, semmai, viene dalle aree della rendita, immobiliaristi, costruttori.
Comunque se salvini é tanto stupido da uscire dal governo, al riguardo draghi lo ha sfidato in conferenza stampa, si accomodi, sarà un occasione per perdere altri voti.
Al riguardo, a mio avviso:
a)
Gli immobiliaristi e i costruttori, sotto il profilo "strettamente fiscale", verranno solo incidentalmente colpiti dall'aumento delle rendite: perchè, nel loro caso, in genere gli immobili vengono allocati nelle "rimanenze commerciali" o tra  i "beni strumentali".
b)
Gli immobiliaristi e i costruttori, però, verranno colpiti di riflesso dalla circostanza che il loro possibili clienti verranno disincentivati dall'acquistare i loro immobili, vista l'incipiente arrivo di una stangata fiscale conseguente alla revisione delle rendite.
***
I più fregati di tutti, saranno coloro che, per loro sventura, sono già proprietari di immobili!
:'(
***

Eutidemo

Citazione di: baylham il 06 Ottobre 2021, 19:28:12 PM
Aggiungo che è evidente che Draghi non è preparato sulla materia in questione.

Questo conferma che Draghi non ha nulla di eccezionale o di straordinario, è un amministratore pubblico di tendenza politica moderata che emerge rispetto ad una maggioranza di mediocri politici ed amministratori.

Apprezzo molto la sua decisa reazione politica come Presidente della Banca Centrale Europea al tempo della crisi dell'euro.
Sottoscrivo parola per parola quello che hai scritto riguardo a Draghi:
- sia in senso positivo;
- sia in senso negativo
;)

anthonyi

Ciao eutidemo, chi inganna gli italiani è salvini, facendogli credere che con la sua opposizione propagandistica impedirà l'aumento di certe tasse.
Draghi invece non dice che le tasse dovranno aumentare, e questo potrà essere fatto sia applicando, sia non applicando i nuovi criteri di valutazione catastale, e quindi semplicemente aumentando le aliquote.
Se il governo futuro non applicherà i nuovi criteri, non vi sono ragioni per le quali questi possano modificare il valore catastale. Se invece decidera di applicare questi nuovi criteri, questo dovrebbe portare a una maggiore equità perché si ridurranno i paradossi con immobili stimati catastalmente di più del loro valore reale, e immobili(di solito proprio quelli detenuti dai più ricchi) stimati molto meno del loro valore reale.

Eutidemo

Ciao Inverno. :)
Hai perfettamente ragione di lamentarti; ma, purtroppo, secondo me, hai sbagliato a non "reagire" nelle sedi competenti per far valere le tue ragioni.
Ed infatti io ho vissuto personalmente un'esperienza abbastanza simile alla tua; però ho reagito!
***
Anni fa, infatti, ricevetti un avviso di variazione in aumento della rendita catastale di un appartamento che possedevo a Roma, sul quale c'era scritto: "La rendita del suo immobile è stata rettificata in base al valore di due immobili similari al suo (NCEU A345667 e NCEU B876567 ), ubicati nella stessa area  topografica della città."
Ovviamente, non avendomi fornito gli "indirizzi" di tali immobili, non mi avevano dato modo di verificare nè l'esattezza nè la congruità e delle loro gratuite affermazioni; pertanto feci ricorso presso la Commissione Tributaria Provinciale (che è un "organo giurisdizionale" al pari di un qualsiasi Tribunale), eccependo "la carenza di motivazione" dell'atto di variazione della rendita.
***
Ed infatti, in base all'art.7 della Legge n. 212
del 27/07/2000,  gli atti dell'amministrazione finanziaria devono essere motivati secondo quanto prescritto dall'articolo 3 della legge 7 agosto 1990, n. 241, concernente la motivazione dei provvedimenti amministrativi; cioè, indicando i "presupposti di fatto" e le "ragioni giuridiche" che hanno determinato la decisione dell'amministrazione.
***
Pertanto l'Ufficio Finanziario, nella sua "comparsa di risposta" davanti all'organo giudicante, fu "costretto" a fornire gli indirizzi civici dei due immobili similari al mio (NCEU A345667 e NCEU B876567 ).
Controllando tali indirizzi, constatai e potei di conseguenza documentare di fronte alla Commissione, che:
- uno dei due immobili, si trovava nella mia stessa area  topografica, ma si trattava di un'ambasciata straniera dalle caratteristiche immobiliari completamente diverse dal mio appartamento (e, ovviamente, più pregiate);
- l'altro immobile, invece, aveva caratteristiche simili al mio appartamento, ma si trovava in un'area  topografica completamente diversa, e, cioè, nel centro storico della città, i cui valori medi immobiliari erano circa il doppio di quelli della mia zona.
***
Di conseguenza, la Commissione Tributaria annullò la variazione catastale, condannando persino  l'amministrazione fiscale  a pagarmi le spese di giudizio; cosa, che, in verità, accade alquanto di rado.
***
Il tuo caso è un po' diverso, in quanto, ricorrendone le condizioni, dovresti eventualmente invocare l'istituto dell'autotutela previsto dall'articolo 2-quater, Dl 564/1994 (convertito dalla legge 656/1994) e il Dm 37/1997, per il riesame della rendita attribuita.
Sono perfettamente d'accordo con te che "non ti si fileranno di pezza"; però, contro il "diniego espresso" alla tua  richiesta di autotutela, ed anche contro il probabile "silenzio rifiuto", è ammesso ricorso davanti alla commissione tributaria provinciale in relazione alla legittimità del rifiuto, ma non in ordine al merito (nell'esame del quale si potrà proseguire in caso di legittimità della richiesta stessa).
***
A tal fine, per l'applicazione dell'autotutela, è necessario:
- o documentalmente provare come l'attuale classamento del tuo immobile sia affetto da un errore grossolano, evidenziabile portando a confronto casi di immobili del tutto similari;
-  ovvero, se la problematica si dovesse riscontrare in generale per la totalità degli immobili similari, si dovrebbe eccepire l'iniquità del sistema catastale relativo a tali immobili.
***
Però mi fermo qui:
- sia perchè non conosco con esattezza la situazione specifica del tuo immobile;
- sia perchè non è deontologicamente consentito fornire "specifiche" consulenze legali online (ma solo generiche considerazioni di carattere generale).
***
Per cui ti suggerisco di rivolgerti ad un legale e ai suoi periti, per valutare in modo più circostanziato le tue concrete opportunità di revisione della rendita.
Non credo che ti costerà troppo, soltanto sapere se ne vale o meno la pena!
***
Un saluto! :)
***



InVerno

Citazione di: anthonyi il 06 Ottobre 2021, 22:19:09 PM
Ciao inverno, la riforma del catasto serve anche per difendere da queste sperequazioni, naturalmente deve essere una riforma fatta dall'alto costruendo moderni criteri di valutazione. Se infatti questi criteri non vengono costruiti su che cosa si potrà basare un giudice tributario per rivedere la rendita di un immobile?
Non è richiesto un giudice tributario per istituire una rendita (processo molto più arbitrario del variarla) nè per variarla per alterazioni della consistenza, una perizia di parte che volesse variare una rendita non si scontrebbe con un libro sacro.. ma con un'altra perizia di parte precedente. Quello che sto facendo notare è che l'Agenzia del Territorio non recepisce per prassi qualsiasi altra variazione, figurarsi quelle di mercato. E questo è grave per un sistema che vorrebbe aggangiarsi al mercato. Ricorrere al giudice può portare "giustizia tributaria", ma se l'aspirazione è quella di avere un catasto agganciato al mercato, i primi ad essere coinvolti dovrebbero essere i proprietari.
Quali mirabolanti strumenti pensi useranno, loro che vogliono farlo dall'alto? I valori OMI, peccato che sono talmente sensibili al mercato che non registrano nessuna flessione dopo la crisi del 2008 (forse perchè fare una transazione al di sotto, significa portarsi in casa la finanza) legare le rendite agli OMI non ha granchè a che fare con il mercato, è solita "tabella che rimanda ad altra tabella" della burocrazia italica.  Se davvero agganciassero le rendite al mercato, ci sarebbero persone che hannomolto da perdere, ma anche persone che hanno molto da guadagnare, per questo alla fine Draghi potrebbe dire che "non ha aumentato le tasse", nel senso della media. Quello che stanno cercando di fare ovviamente è alzare le rendite a tutti, senza ampliare i sistemi di autotula del cittadino. Da quando l'AT è diventata una succursale dell'AE, la "mission" dell'ufficio si è trasformata dalla rappresentazione accurata del patrimonio italiano, alla pesca a strascico di soldi, e questo non può avere nessun buon risultato in termini di "aggancio al mercato" , useranno il mercato come scusa per spremerti, di rappresentare il patrimonio non gli interessa già più da molto.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

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