Dire qualcosa di sinistra

Aperto da Jacopus, 31 Luglio 2023, 23:57:24 PM

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Ipazia

Citazione di: Pio il 01 Agosto 2023, 17:58:38 PM(ormai un po' dappertutto la gente meno ricca vota a destra. Ed è paradossale che siano le classi abbienti a votate a sinistra. Marx si starà rivoltando nella tomba). Uso il termine classi, ma ormai penso che sia corretto  parlare di gruppi egemoni.

La gente meno ricca vota a destra perchè vuole punire la sinistra votata dalla gente ricca, la quale è l'unica a guadagnarci dopo aver messo l'intera "democrazia" parlamentare a libro paga. Meglio se scappati di casa perchè costano meno e si intortano più facilmente; in ogni caso si scarica tutto il costo del cucuzzaro sulla fiscalità generale. Si chiamava e si chiama: "scienza del Capitale".

Marx non credo si rivolti nella tomba per questa "sinistra": già in vita non risparmiava nulla all'opportunismo socialista e riponeva le speranze di vittoria solo in un processo rivoluzionario tipo "Commune" o anche meglio. Come riuscì a Lenin. Poi vennero i Noske e i Renzi. Perchè mai un comunista dovrebbe votare questa gente ? Si torna al progetto originario e, se del caso, ci si siede sulla riva del fiume.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Pensarbene

la borghesia ha saputo fermare la dialettica della storia imponendo a destra e a sinistra,in oriente e occidente una visione materialistica e mercantile del benessere.
Il comunismo basato su "da ognuno secondo le sue capacità,a ognuno secondo i suoi bisogni" ha definito capacità e bisogni nel senso che ho detto sopra Per questo ha perso la competizione.
Se avesse definito "bisogni" quelli materiali indispensabili e quelli non materiali,forse avrebbe vinto.
Una persona ha bisogno di beni e servizi e strutture indispensabili e questo è chiaro.Ma poi ha bisogno di esprimersi,creare,intelligenza emotiva.
E questo,al capitalismo e al comunismo non interessa.
La sinistra era un insieme di istanze e alcune di queste istanze facevano il discorso che faccio io adesso.
Con quali risultati?
Pochissimi perchè il resto riproponeva sempre le stesse istanze degli altri mimetizzate diversamente.
È chiaro che,in questo modo,vince chi è coerente e deciso con le solite  istanze e le porta avanti senza fronzoli.

Jacopus

CitazionePer quanto riguarda il polverone suscitato da A. Elkann, esso è passato anche sul mio schermo; costui, a causa di un articolo, che a mio giudizio definire innocuo è riduttivo (questo), è stato eletto bersaglio dalla velleitaria "cancel culture da ombrellone" dei radicalchic perché è chic e, in quanto tale, ha amici, anzi parenti chic che lo coprono nel suo essere "radicale" e tranchant nei giudizi (che «lanzichenecchi» sia appellativo fra i più spietati e classisti mai apparsi su carta stampata? Per fortuna che c'è l'online) e quindi può essere capro espiatorio per le frecciate di chi si sente "diversamente radicale"? Nella mia insensibilità politica, posso godermi i giochi di parole estivi per quello che sono e non animarmi troppo quando qualcuno descrive, limitando al minimo i giudizi personali (perché oltre alla rievocazione dei lanzichenecchi, il resto è scritto dall'autore con guanti più delicati del lino che indossava), un "salto generazionale" piuttosto evidente e già consolidato, quasi al punto da essere banale, ecc. ecc.
Torno su questa trama secondaria del topic per dire che il fastidio che ho avvertito non riguardava tanto il salto generazionale, inevitabile, ma l'assenza di una riflessione critica su perché e sul come è emersa una generazione di lanzichenecchi. Ciò che dovrebbe domandarsi Elkann e che troverebbe anche scritto in molti testi, è perché la cultura è stata estirpata dalle nuove generazioni. Internet? La cultura delle immagini? Il narcisismo? La riduzione di tutto a valore di scambio? L'inutilità della cultura in una società che la rende un bene commerciale, privandola di ogni dimensione elegiaca, poetica, di collante sociale? Io questo mi aspetto dai rappresentanti della classe dirigente e non vacue ed estetiche rappresentazioni del divario generazionale, dalle quali sprizza da tutti i pori, una alterigia resa ancora più evidente dall'understatement.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Ipazia

La classe dirigente ha ben altre gatte da pelare e sotto la cipria della "cultura" è preoccupata per le rughe sempre più profonde della civiltà borghese e delle sue modalità di conservazione economica e politica.

Modalità nella quale i lanzichenecchi sono sempre stati schermo prezioso ed indispensabile. I lanzichenecchi lo sanno e si divertono ad imporre la loro "cultura" volgare e servile ovunque sia loro concesso. Ad esempio sui mezzi pubblici, ormai destinati alle classi subalterne. Ma anche sagre e social. Valvole di decompressione del disagio di una civilizzazione profondamente malata.

Una mente sottile come Oscar Wilde scrisse: "gli ottimisti credono che questo sia il migliore dei mondi possibili, i pessimisti lo sanno."
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daniele22

Concordo in pieno con Ipazia. Una piccola riflessione. Non molto tempo fa la russa, seconda carica dello stato, intervenne a favore di una tribù precolombiana incarnata nel corpo di uno dei figli. Moltissimi si avventarono sui contenuti dell'intervento, pochi su di una certa illegittimità dello stesso. Naturalmente le chiacchiere di questi ultimi vennero triturate dall'altra massa ben più cospicua di quelli dediti ai contenuti ... a ciascuno il suo, tra giustizia in generale e guerre di genere, e lasciamo Elkann alle sue autocelebrazioni. Manca una volontà critica. Si glissa ... Un saluto 

flying dutchman

ma non si potrebbe smettere di utilizzare il termine radical chic? ha sinceramente stufato, non se ne può più.
tra l'altro il signor Tom Wolfe, che sarebbe l'inventore del termine, lo aveva utilizzato in un contesto completamente diverso, per ridicolizzare il comportamento di certe ladies di New York Upper East Side, che organizzavano parties per finanziare le Black Panthers.
ecco, ho detto una cosa di sinistra: "con i radical chic avete veramente scassato gli zebedei!"

Ipazia

Concordo sul superamento di "radical chic". Più azzeccato il classico: "sepolcri imbiancati". Oppure qualcosa di più attuale inventato sul momento.
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Pio

Citazione di: Ipazia il 14 Agosto 2023, 19:46:09 PMConcordo sul superamento di "radical chic". Più azzeccato il classico: "sepolcri imbiancati". Oppure qualcosa di più attuale inventato sul momento.
Sinistramente fluidi? 
Non ci abitueremo mai ai metodi ruvidi di Dio, Joseph (cit. da Hostiles film)

Ipazia

Molto "sinistramente". In altri contesti vado assai pesante su covidiozie, gender, fluidità, ecogretinismo, armocromatismo, occidentalismo, fact(checking)fucking, e tutto il bestiario affine. Ma qui voglio tenere un profilo "elevato" riducendo al minimo necessario il livore.
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flying dutchman

Citazione di: Ipazia il 15 Agosto 2023, 09:38:24 AMMolto "sinistramente". In altri contesti vado assai pesante su covidiozie, gender, fluidità, ecogretinismo, armocromatismo, occidentalismo, fact(checking)fucking, e tutto il bestiario affine. Ma qui voglio tenere un profilo "elevato" riducendo al minimo necessario il livore.
ovviamente d'accordo al 1000%.

niko

Citazione di: Ipazia il 15 Agosto 2023, 09:38:24 AMMolto "sinistramente". In altri contesti vado assai pesante su covidiozie, gender, fluidità, ecogretinismo, armocromatismo, occidentalismo, fact(checking)fucking, e tutto il bestiario affine. Ma qui voglio tenere un profilo "elevato" riducendo al minimo necessario il livore.


Si', e quando parli di gender e fluidita' parli di persone esistenti in carne ed ossa e che potrebbero anche leggerti, non di categorie sociologiche o politiche, quindi non puoi certo dare della "bestia" a nessuno, nemmeno in modo velato.

Livore a parte, certe "opinioni" non sono opinioni, e non sono degne di un consesso civile.

Si vede anche da come si esprimono i loro "portatori" (non sani).

Rispetta, e sarai rispettata

Vale anche per chi ti ha quotato.



Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

Ipazia

Confondere le persone esistenti in carne ed ossa con le loro ideologie non è un gran punto d'approdo filosofico. Il gender è una schifezza ideologica che si sposa perfettamente con persone in carne ed ossa vendute al mercato in toto (neonati) o in parte (apparati riproduttivi femminili) fluidificando il tutto in moneta sonante. La quale fluisce pure nel mercato parallelo della chirurgia e farmacologia dedicata. Non credo che Pasolini sarebbe stato molto tenero con questa orgia mercantile e ideologica.
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Jacopus

#27
Non vedo perché un discorso sui diritti materiali (lavoro, servizi pubblici, redistribuzione della ricchezza) non possa camminare di pari passo con i diritti civili. Questa è un'altra e forse la più grave responsabilità dei partiti progressisti in Europa. Aver abdicato alle battaglie sui diritti materiali ed averli barattati con le battaglie sui diritti civili, ha reso questi ultimi insopportabili, quasi un marchio di fabbrica dei "radical chic buonisti". Eppure non vedo una scissione fra le due battaglie.   Dovrebbero essere condotte insieme.
Per Ipazia: le teorie di genere sono un grande passo avanti in termini di civiltà, poiché siamo una specie imperfetta e può capitare di trovarsi imprigionati in un corpo che non ci rappresenta. Le tue imprecazioni non hanno niente a che fare con il capitalismo ma sono tue convinzioni profonde. La sinistra dovrebbe sempre schierarsi con i più deboli, con chi non ha parola o con chi non è riconosciuto e fra questo ci sono i trans e i "ricchioni" (a meno che tu non ti voglia accodare ai deliri dei transolesbomofobi, per i quali le reali vittime sono i cisgender). In questi tuoi tormentoni mi immagino sempre certi cartelloni dell'era sovietica con gli uomini nerboruti mentre forgiano dagli altiforni e accanto sorridenti e formose Tatiane Ivanova Michailcov, con grembiule e guanti da cucina, mentre accudiscono tre pargoli biondi e giocosi.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Ipazia

La realtà è complessa e anche gli arcobaleni possono adulterarsi. Ma ci vuole il fiuto di un Pasolini per accorgersene. Merce rara in un'epoca in cui gli influencer hanno occupato gli spazi dei maestri. E il Mercato riscrive le tavole della legge e impone la sua non-etica.
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anthonyi

Citazione di: Jacopus il 18 Agosto 2023, 00:37:17 AMNon vedo perché un discorso sui diritti materiali (lavoro, servizi pubblici, redistribuzione della ricchezza) non possa camminare di pari passo con i diritti civili. Questa è un'altra e forse la più grave responsabilità dei partiti progressisti in Europa. Aver abdicato alle battaglie sui diritti materiali ed averli barattati con le battaglie sui diritti civili, ha reso questi ultimi insopportabili, quasi un marchio di fabbrica dei "radical chic buonisti". Eppure non vedo una scissione fra le due battaglie.  Dovrebbero essere condotte insieme.

Il problema, jacopus, è che mentre per i diritti civili si combatte con i pregiudizi e le convenzioni sociali, che, in fondo, possono sempre cambiare, per i diritti materiali si combatte con le risorse limitate, per cui a ogni diritto materiale corrisponde un costo che qualcun altro deve pagare, e questo qualcun altro fa resistenza, anche perchè è convinto del suo "diritto materiale" di non pagare. Non si tratta di abdicare, ma di ammettere i limiti della creatività politica rispetto alla cruda materialità dell'economia.

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