DENUNCIA QUERELA CONTRO IL GOVERNO

Aperto da Gyta, 07 Febbraio 2022, 02:15:00 AM

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atomista non pentito

P.S. Consiglio , a chi gia' non lo conoscesse a memoria , l'album " storia di un impiegato"  di Fabrizio ( album poi  in qualche modo "disconosciuto" dall'autore)

JE

CitazioneCome tu sei libero di fare a te e agli altri quello che vuoi, gli altri sono liberi di fare a loro e a te quello che vogliono: che cosa lo impedisce?
Non ho mai visto qualcuno buttare nel cesso migliaia di anni di scritti giuridici e morali sul diritto naturale in modo tanto succinto  :D

Ipazia

#122
Se licenziarsi da un lavoro svolto da anni con merito e arrabattarsi per lavori molto meno redditizi in semiclandestinità vi sembra poco, provate voi nazidem, demostalinisti e variamente liberal-liberisti (col culo degli altri) a fare la rivoluzione.

Che è tale in tutti i sensi nel m.i.c. ci si rivolta dalla riduzione a sorcio da laboratorio socio-bio-tecnologico, pagandone pesanti costi materiali ed esistenziali.

Nel delirio sociobiologico che avanza...
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

anthonyi

Ipazia, è perché se a me le cose vanno bene come stanno, dovrei fare la rivoluzione? 
Non mi sento per nulla un sorcio da laboratorio, e piuttosto vedo tanti topolini che seguono un pifferaio magico novax verso il fiume. 

niko

#124
Citazione di: anthonyi il 23 Febbraio 2022, 11:49:56 AMCiao niko, in fondo tu incarni una filosofia molto italiana, l'idea di fare la rivoluzione con la tranquillità, comunque, di un letto comodo e di un pasto caldo alla sera.
Certo le questioni di principio sono importanti, ma in fondo anche le comodità lo sono, e allora scusa, ma non è più comodo farsi una punturina e chiuderla li?
Le posizioni di principio per le quali si combatte devono essere vissute con disagio perché è necessario dare l'esempio, per convincere anche gli altri del "valore" del novaxismo.
Se invece si vuole solo vivere l'ebbrezza della finta rivoluzione a buon mercato allora si è solo paraculi.


Le idee rivoluzionarie non devono e non possono essere vissute intenzionalmente come fonte di disagio da chi in esse crede, perché è proprio sul piano del nesso tra idee e felicità, che i rivoluzionari contestano il sistema...

se io faccio male a me stesso, o anche permetto e tollero che vengo fatto del male a me stesso, per le mie idee, le conseguenze vanno oltre me stesso, perché dimostrano che tali idee, che incidentalmente sono anche, ma non solo, le mie, fanno male e sono tossiche in generale; evitare il "disagio" conseguente all'aver "disobbedito" è un'omaggio, e non un'oltraggio, alla "maestà" delle proprie idee, perché le idee non sono che meri strumenti ai nostri piedi e nelle nostre mani al fine di stare bene, non hanno valore intrinseco.

Se non staresti male in senso di sacrificio personale e personalistico per la forchetta con cui mangi gli spaghetti o per la falce con cui tagli il grano, altrettanto non dovresti essere pronto a stare male e a sacrificarti nemmeno per le tue idee, perché tali esse sono: strumenti. Soffrire per qualcosa non ne dimostra certo la verità, ma semmai l'assenza e l'inattualità spaziale e temporale, perché si soffre sempre per paura, desiderio/nostalgia o non accettazione del presente. E il rivoluzionario non vuole, l'inattualità o l'assenza delle sue idee: per questo non si dà come obbiettivo quello di soffrire per esse. Ma vallo a spiegare a un disobbediente civile, soprattutto da salotto.

Voi non vedete, o fingete di non vedere, l'assurdo insito nel farsi intenzionalmente imprigionare o uccidere per applicare un'idea la cui applicazione si sostiene possa liberare o rigenerare la vita (il disobbediente civile che si fa arrestare come un sacco di patate senza opporre resistenza), o perché siete in malafede, o perché credete davvero che l'adesione fanatica ad un'idea o a una forma di spiritualità possa rendere intoccabili e immuni a tutto le persone che vi aderiscono nel loro benessere personale e spirituale; credete nel tipo umano fanatico/serafico che non è toccato dalle punizioni perché è così fanatizzato o egoriferito che le punizioni non possono cambiargli l'umore o la serenità, il tipico esempio è il martire cristiano, ma anche Socrate che beve la cicuta.

Quella che seguo io è il contrario della logica del martirio, se ci si espone passivamente a una punizione di un'autorità qualsiasi per aver agito secondo le proprie idee, si dimostra solo che nel proprio attuale contesto sociale, nel proprio qui ed ora, alle proprie idee non consegue la felicità, quindi si fallisce come rivoluzionari, cioè si dimostra che le proprie idee sono inutili, inutili al fine di raggiungere la felicità, per quanto possano essere belle.

Ma è proprio l'asceta e il fanatico dell'esodo e della disobbedienza civile, che persegue idee belle, il rivoluzionario persegue idee utili, quindi non ha nulla a che fare con la categoria antropologica di questi altri.

Non c'è un mondo dietro il mondo, non c'è un altro tempo e un altro luogo oltre questo in cui le mie idee possano liberare e dare gioia, quindi se le mie idee non liberano e non danno gioia in questo tempo e in questo luogo, io ho fallito.
Per questo, se una legge non mi piace, non posso limitarmi a contestare il verbo e l'enunciato della legge senza contestare il sistema sanzionatorio e il monopolio della violenza.

In generale, la sofferenza a questo mondo non è una punizione, quindi è coerenza naturale e naturalistica, non solo cercare di non applicarla al prossimo come punizione, ma anche non accettare che come punizione venga su noi stessi applicata.

Cominciare a distinguere concettualmente, tra sofferenza e punizione, come tra pane e vino, vuol dire far emergere lo scopo pratico ed etero-riferito di ogni punizione, l' "ha chi giova?" intrinseco di ognuna di esse, al di là della corrispondenza tautologica, e quindi stupida, tra punizione e sofferenza.

Quanto a fare la rivoluzione con un letto e un pasto caldo a disposizione, ebbene, la rivoluzione viene fatta da quelli che non hanno più, neanche un letto e un pasto caldo, da quelli che hanno perso tutto, e da quelli che solidarizzano con essi, per simpatia o perché se l'andazzo non cambia rischiano di fare una fine simile.



Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

Ipazia

Citazione di: anthonyi il 23 Febbraio 2022, 15:53:19 PMIpazia, è perché se a me le cose vanno bene come stanno, dovrei fare la rivoluzione?
Non mi sento per nulla un sorcio da laboratorio, e piuttosto vedo tanti topolini che seguono un pifferaio magico novax verso il fiume.
Il mio commento era riferito a cosa pagano i "rivoluzionari da poltrona" che rifiutano la sperimentazione sociobiotec. 
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

InVerno

Topic chiuso.

Oltre ad essere andato chiaramente off topic (cosa a cui ammetto di aver partecipato) si è trasformato in un battibecco tra sorci e poltrone.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

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