Delitto Vannini: le dichiarazioni di Vannicola, un giallo nel giallo!

Aperto da Eutidemo, 18 Dicembre 2021, 11:09:58 AM

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Eutidemo

Ero indeciso se inserire questo post in coda al topic "Delitto Vannini: una sentenza molto discutibile!"
https://www.riflessioni.it/logos/attualita/delitto-vannini-una-sentenza-molto-discutibile!/
Però, poi, ho pensato che il caso di Davide Vannicola, sebbene strettamente connesso al delitto Vannini, meritava un topic a parte, in quanto si tratta davvero di un un "giallo nel giallo"!
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Ed infatti, continuando a navigare su INTERNET, alla ricerca di ulteriori notizie più aggiornate sul delitto di Marco Vannini, mi sono imbattuto nella notizia che un certo Davide Vannicola, ha riferito alla polizia che Roberto Izzo, ex comandante dei carabinieri di Ladispoli, gli avrebbe confidato che non era stato Antonio Ciontoli a sparare a Marco Vannini, bensì il figlio Federico.
Questo Vannicola, infatti, ha riferito di una telefonata che Izzo avrebbe ricevuto da Ciontoli padre, nella quale il comandante dei carabinieri all'epoca in servizio a Ladispoli avrebbe consigliato all'uomo di prendersi lui tutta la colpa al posto del figlio; più o meno per i motivi che avevo supposto io.
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Inoltre Vannicola ha dichiarato quanto segue al Procuratore di Civitavecchia Andrea Vardaro e al sostituto procuratore Roberto Savelli:
"Il Maresciallo Izzo e Antonio Ciontoli? Avevano un patto. Non appena Izzo fosse andato in pensione, Ciontoli lo avrebbe aiutato a farlo entrare nei servizi segreti. Izzo impazziva all'idea di poter far parte dei servizi segreti e avrebbe fatto qualunque cosa per entrarvi".
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Dopo tali dichiarazioni, la Procura della Repubblica ha necessariamente dovuto interrogare Roberto Izzo, il quale ha smentito recisamente la cosa, asserendo di non sapere neanche chi fosse Davide Vannicola; inoltre non sono state rilevate telefonate sospette tra Roberto Izzo e Antonio Ciontoli nel periodo immediatamente successivo all'omicidio.
Per cui la pratica è stata archiviata senza ulteriori indagini; il che mi lascia molto perplesso.
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Ed infatti:
1)
Mi pare un po' strano che Roberto Izzo non sappia neanche chi sia Davide Vannicola, visto che lo conosceva tanto bene da conferirirgli addirittura una "delega illimitata" a ritirare raccomandate a suo nome e per suo conto, firmando "in sue veci".

Conferire una delega del genere a qualcuno, secondo me, implica un rapporto di "confidenza" abbastanza stretto; per cui non vedo come si possa escludere che Izzo abbia effettivamente raccontato della telefonata di Ciontoli a Vannicola.
2)
Quanto al fatto che non sono state rilevate telefonate sospette tra Antonio Ciontoli  e Roberto Izzo e nel periodo immediatamente successivo all'omicidio, temo che la Procura di Civitavecchia non abbia considerato due circostanze:
a)
Sperare di trovare traccia nei tabulati telefonici di una "telefonata confidenziale" intercorsa tra un agente dei servizi segreti ed un carabiniere, è come sperare di vincere la lotteria di Capodanno senza neanche aver comprato il biglietto; ed infatti è ovvio che tali telefonate vengono fatte con SIM anonime non tracciabili.

b)
A parte questo, Vannicola aveva dichiarato agli inquirenti che: "Il Maresciallo Izzo aveva un'altra utenza telefonica. Io stesso gli regalai un telefono "dual sim". Credo che il secondo numero lo abbia dismesso nel 2016".
3)
Infine, come mai gli inquirenti :
- non si sono chiesti per quale diamine di motivo Vannicola si sarebbe dovuto inventare una cosa del genere, se non per pure e semplici "ragioni di giustizia"?
- non hanno fatto la benchè minima indagine circa gli ipotetici motivi di una sua eventuale menzogna?
- non hanno incriminato Vannicola per calunnia nei confronti di Izzo, e per simulazione di reato, visto che erano così sicuri che lui mentiva?
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Secondo me, è una vicenda molto poco chiara!
::)
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Socrate78

Non solo, un'altra cosa molto grave è che sul luogo del delitto non è stata fatta l'indagine importante con il LUMINOL, una sostanza chimica che è in grado di rilevare tracce di sangue anche quando le tracce ematiche sono state a lungo ben lavate! Il luminol avrebbe rilevato molte cose sulla dinamica delittuosa, su DOVE è avvenuto il crimine, se il corpo è stato trasportato da un luogo all'altro della casa, si poteva comprendere molto sulla dinamica. Ma non è stato fatto, ed è un'evidente e grave anomalia.
Inoltre vi è anche un'intercettazione molto strana di un discorso tra Viola Giorgini e una sua amica, in cui si dice: "Le pistole sono rimaste per tutto il giorno appoggiate sul DIVANO...", questa frase (un po' oscura a dire il vero) sembra suggerire che le armi non fossero nel bagno di caso, ma nel soggiorno dove c'era il divano, quindi il reato sarebbe avvenuto nel salone e successivamente il corpo sarà stato trasportato nel bagno che si trovava al piano di sopra.
Ma senza l'indagine del LUMINOL la dinamica per forza è rimasta oscura. Non sono stati sentiti molti vicini di casa che sono stati intervistati soltanto in trasmissioni televisive, come le IENE, quindi sembrerebbe che questo Antonio Ciontoli godesse della protezione di molti membri delle forze armate e forse persino appoggi politici essendo membro dei servizi segreti, visto che il PM non ha disposto il sequestro della casa.

Eutidemo

Ciao Socrate78 :)
Le indagini con il LUMINOL, probabilmente, non sono state effettuate in quanto considerate superflue, visto che il (sedicente) omicida aveva confessato il delitto; però, anche secondo me, è stato un grave errore.
Ed infatti, come giustamente scrivi tu, tali indagini sarebbero potute risultare estremamente utili per rilevare molte cose sulla dinamica delittuosa: su DOVE è avvenuto il crimine, se il corpo è stato trasportato da un luogo all'altro della casa ecc.
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Quanto alla intercettazione del discorso tra Viola Giorgini e una sua amica, in cui si dice: "Le pistole sono rimaste per tutto il giorno appoggiate sul DIVANO...", secondo me, tali parole, estrapolate dal dialogo completo, non significano molto; ed infatti, visto che una sola di tali pistole è stata usata per sparare alla vittima, non ci vedrei niente di strano nel fatto che:
- sia stata presa dal divano;
- portata in bagno per sparare alla vittima;
- infine posata di nuovo sul divano insieme alle altre.
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Ed infatti mi sembra naturale che le armi non fossero situate nel bagno (nel lavandino o nel bidet, visto che la vasca era occupata), bensì in un luogo esterno; e che poi una sola di esse sia stata introdotta nel bagno per sparare alla vittima, e, infine, di nuovo portata fuori e rimessa al suo posto.
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Un saluto! :)
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