Dati odierni su anticristiani e cristianofobia Stato della cultura e politica.

Aperto da PhyroSphera, 06 Febbraio 2025, 11:44:35 AM

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niko

Citazione di: InVerno il 09 Febbraio 2025, 18:02:56 PMNon sono sicuro sia un offesa sostenere che un credente sia una persona "irrazionale", il dominio di Dio è quello che la ragione per definizione non può raggiungere, è un autodescrizione del credente. Non sono neanche sicuro che i cristiani siano più propensi a credere "alle favole" plurali, sicuramente per loro ammissione ne credono ad una in più rispetto ad un ateo, ma siamo tutti atei nei confronti di molte altre, il kimsulghismo è favola anche per te, stai discriminando i Koreani ? Penso che sia un atto di grande maturità, quello dei cristiani, l'essere capaci di sopportare e di convivere anche con le offese, la società in generale dovrebbe riconoscerlo e ringraziarli, premiare la loro tolleranza, anche se Gesù dovesse esser disegnato col culo di fuori. E per quanto la "maggioranza dei cristiani" sia un fenomeno ormai nominale nell'Italia della chiese vuote e dei battesimi per il set di pentole, bisogna anche ringraziarli per aver scelto giusto sulla questione dell'aborto, si vede che hanno letto attentamente la Bibbia e si sono accorti che non è menzionato.
Se non vedi la differenza, mi puoi trovare il corrispettivo italiano di questa pagina di Wikipedia?
https://en.wikipedia.org/wiki/Suspicious_deaths_of_notable_Russians_in_2022%E2%80%932024
Sto facendo la collezione di figurine dei saltatori di finestre e come vedi in Russia ti serve un album, mi serve il bienno 2022-24 mi raccomando, non andare negli anni '70. Ti dico cosa ho doppio, magari mi dai qualche figurina italiana, posso darti:

Vadim Boyko. Si è sparato cinque volte nel petto, da solo, il Pelè.
Grigory Kochenov. Caduto da una finestra durante una perquisizione della polizia.
Dmitry Pavocka. Addormentato con la sigaretta accesa, bruciato vivo.
Aleksey Avramenko. "Morto improvvisamente", nient'altro, è andata così.
Lopyrev. Morto di leucemia in due giorni, record dei cento metri.
Ivan Sechin. La sicurezza ha dato l'indirizzo sbagliato alle ambulanze. Scherzi telefonici pesanti.

Se hai notizia certa che la Meloni voglia imprigionare e poi avvelenare Elly Schlein comunque dovresti parlarne in procura. Se vuole far saltare l'aereo di Salvini e Vannacci, io penso che così come i russi per Prigozhin e Utkin, molti italiani sono disposti a chiudere un occhio, lei lo faccia e noi facciamo finta di niente, è stato un guasto.


Mamma mia, che carrellata di saltatori...

Almeno, quelli, valevano, fino all'ultimo rublo, i soldi, o comunque i favori, che sono costati.

I nostri, chissa' perche'... non saltano.

Non saltano mai. 

Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

niko

Citazione di: Jacopus il 09 Febbraio 2025, 08:33:12 AME quindi, qual'è la tua scelta? È inevitabile proseguire a scannarci? È questo il destino dell'umanità? O dobbiamo sforzarci a trovare una soluzione? E la soluzione è scannare chi è colpevole o trovare i fili di un possibile riconoscimento reciproco? Penso che nella cultura umana convivano da sempre due modalità di pensiero. La prima è quella della supremazia, del dichiararsi dalla parte della ragione, che crea violenza e sopraffazione e deumanizza l'avversario, lo rende vulnerabile. Dall'altra c'è quella del riconoscimento dell'altro, perfino dell'avversario e delle sue ragioni, che crea la possibilità di superare la violenza. Nel primo caso il mondo è paranoizzato nello scontro amico/nemico. Nel secondo il mondo diventa un luogo di un possibile incontro. È possibile che in certe situazioni la violenza sia inevitabile. I partigiani italiani non avevano scelta nel fare fuori tedeschi e fascisti ma le situazioni dove è chiara la divisione fra chi ha torto e chi ragione sono rare. Negli altri casi  si attiva probabilmente un "timer" che è un punto di non ritorno. Inizia a girare la ruota della violenza e chi ha visto morire i propri genitori, la moglie o i figli, è naturalmente accecato dal desiderio di ritorsione. Ma la domanda iniziale resta intatta. E quindi, dobbiamo accettare questo stato di cose per sempre? Lo disse Lorenz quasi un secolo fa, il progresso tecnico dell'uomo non è stato accompagnato da un analogo progresso etico. L'uomo è allora, da questo punto di vista, poco più di uno scimpanzè, con in mano una pistola.

E' proprio quando uno in un conflitto ha palesemente ragione, eppure si ritrova schiaccito da forze soverchianti, tipo, partigiani contro nazifascisti, Socrate contro socraticidi, Gesu' contro Pilato e sinedrio, che quel qualcuno ha occasione di comprendere, se vuole e se ha pazienza, che le ragioni dell'altro, in quel dato contesto sono le ragioni della forza. E le ragioni della forza sono comunque un qualcosa, non sono nulla.

La nostra societa', e' stata fondata, o comunque profondamente influenzata, da gente, da gente anche illustre e potente intendo, che a livello profondo questo semplice dato di fatto lo ha capito, lo ha capito e interiorizzato fin troppo, ma non ha ammesso a livello superficiale e cosciente di averlo capito; per questo ti sembra paranoica, scissa. Perche' lo e'.

E penso principalmente a Platone, e a san Paolo: gente traumatizzata, o comunque profondamente sconvolta, dalla morte violenta, di un "maestro"; maestro che formalmente, e nel senso proprio del termine aveva ragione, ma ha dovuto soccombere, alle "ragioni" della forza. Gente che come mezzo espressivo per le proprie idee ha di fatto, e dopo qualche leggibile riserva, scelto la scrittura, cioe' la piu' umana delle tecnologie, laddove il piu' o meno "tradito", e tradizionalizzato maestro, avevo soltanto parlato.

Questa, e' secondo me  la situazione "umana", laica, della genesi dell'occidente e della sua cultura, a parte idealizzazioni e divinizzazioni.

Insomma e me sembra fin troppo evidente, che Platone, lui personalmente, la stessa fine di Socrate non la vuole fare. Platone non c'era.

San Paolo, poi, non ne parliamo proprio, per quanto, a quanto pare alla fine non sia andata bene neanche a lui.

Fatta questa lunga premessa, la risposta alla tua domanda iniziale, e' naturalmente, che io accetto, che in generale nella politica e nella vita,  bisogna conciliare le proprie ragioni, con le ragioni della forza.

Anche perche', questo, tutti lo sanno, ma non tutti, ammettono, di saperlo.

La fine di Socrate e di Gesu', quaggiu' a queste latitudini, comprensibilmente, dico, non la vuol fare nessuno. Ma qualcuno, ammaestra ancora, rigorosamente gli altri, circa l'opportunita' a certe condizioni, di farla.


Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

Jacopus

Conciliare le proprie ragioni con le ragioni della forza? Puoi spiegarti meglio per cortesia?
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

niko

Citazione di: Jacopus il 10 Febbraio 2025, 15:33:27 PMConciliare le proprie ragioni con le ragioni della forza? Puoi spiegarti meglio per cortesia?



Accettare che la ragione non e' tutto a questo mondo, e quindi... nemmeno "l'avere ragione", in senso dialettico o giuridico. Ci sono cose che vanno al di la' della ragione. Gli istinti, per esempio. Una buona bugia, spesso ha reso centomila volte piu' servigio all'umanita', che una cattiva, verita'. La bugia che la ragione possa tutto, o sia tutto, e', appunto una di queste.

E quindi, temere la forza dei nemici, e incrementare, ove possibile, la propria.

Non fare il fenomeno, solo perche' hai ragione. Senno', finisci come Socrate o Gesu'. E come centomila altri un po' meno famosi.

Magari perche' privi di "resurrezione", letteraria. Ad opera di altri, che, almeno secondo me, l'antifona l'avevano capita.



Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

anthonyi

In effetti tu hai ragione, niko, nei rapporti internazionali la forza é un elemento di affermazione delle proprie ragioni. 
Se la Russia di Putin fosse riuscita realmente a schiacciare l'Ucraina in 3 giorni la storia sarebbe completamente differente e per Putin sarebbe stato facile far valere le sue tesi di egemonia.
Tra Stalin ed Hitler non c'era poi tutta questa differenza in termini di azioni criminali, però il primo la guerra l'ha vinta, il secondo l'ha persa. 

PhyroSphera

Citazione di: PhyroSphera il 07 Febbraio 2025, 10:48:39 AMRispondo al messaggio visibile, oltre che qui sopra, al seguente link:
https://www.riflessioni.it/logos/attualita/dati-odierni-su-anticristiani-e-cristianofobia-stato-della-cultura-e-politica/msg95847/#msg95847

La presunzione può accecare anche chi si dedica alla filosofia ed è questo il tuo caso. Ci sono testi che confermano quello che ho scritto su Marx e Nietzsche. C'è anche la vostra e non solo vostra mistificazione; e c'è anche il tentativo di perseguitare come se niente stesse accadendo.
L'islam prevede di dare onore ai santi cristiani e l'ebraismo è in relazione non ostile al cristianesimo, i litigi tra credenti accadono in condizioni diverse da quel che voialtri presumete. E' facile capire che dentro l'Occidente si era scatenata una violenza immane contro cristianesimo e religioni ed anche che la dittatura atea e l'avversione al Cristo sono ancora attive, sia altrove che da noi. I politici democristiani lo raccontavano spesso descrivendo le loro passeggiate per strada. Non si trova alcunché di diverso oggi, anzi un inasprimento degli odi ingiustificati e dei distrattissimi errori di valutazione. Esistono anche le pseudoreligiosità, questo lo ho scritto chiaramente e lo ribadisco, ma non con tutto le riuscite possibili. Allora bisogna concentrarsi su queste invece di negare l'ingiusta e ignobile violenza contro la religione ed in particolare contro la cristianità... senza fare brutti scherzi coi testi filosofici degli oppressori.

MAURO PASTORE
La mia impressione, dando una scorsa alle repliche datemi, è di una grande dissipazione intellettuale e ignoranza crescente. Ad esempio l'elucubrazione sulla "fine di Gesù", senza intendere il significato della fede cristiana. L'impressione che ho avuto è che di quanto ho scritto ha forse suscitato impressione l'errore del testo, in questo messaggio mio qui su: 'ma non con tutto le riuscite possibili'. E' più ragionevole pensare che tanti sviamenti dipendino in ogni caso dal ritenere il cristianesimo un errore.
Io dicevo di pseudoreligiosità che non possono riuscire completamente: 'ma non con *tutte* le riuscite possibili', significava questo. Chi prende a esempio la falsità condanna chi esente dal male. Quando la si finirà col non intendere il valore allegorico di un crocifisso e accusare di suicidio chi sta agendo per la vita? Quando la si finirà di fare le scommesse sugli errori, di stancare chi ha da dire o fare qualcosa e non si preclude il Mistero innegabilmente presente nella realtà?

P.S.
Da quando ho lamentato il pessimo e stupidissimo rapporto che alcuni hanno con gli errori quando si tratta di poter capire ugualmente e darsi torto, i messaggi di replica qui su questo forum sono diventati brutti da leggere e meno significativi e più insolenti di prima, se ci si pensa bene.  (L'errore nel mio testo, che ho segnalato, era rimasto perché il messaggio di correzione inviato da me non andava a effetto - devo continuare a segnalare che c'è chi non sa aver buoni rapporti col lato negativo della non riuscita e che costringe a continue spiegazioni, da aggiungersi alle cautele. Se uno scrive le cose che scrivo io, è sottoposto a desideri ed energie negative di tanti fraintenditori...

N.B.
La filosofia con le religioni o è comprensiva o non è filosofia.


MAURO PASTORE

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