COVID19 - Le regole del "cenino" natalizio.

Aperto da Eutidemo, 19 Dicembre 2020, 12:20:55 PM

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Eutidemo

Il testo normativo del DPCM 18/12/20, almeno nel testo della "bozza" diramata ieri, prevede esattamente quanto segue:
"Durante i giorni festivi e prefestivi compresi tra il 24 dicembre 2020 e il 6 gennaio 2021 lo spostamento verso le abitazioni private è consentito una sola volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le ore 05,00 e le ore 22,00, verso una sola abitazione ubicata nella medesima regione e nei limiti di due persone, ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi."
***
Ciò premesso cerchiamo di capire "esattamente" cosa intende dire l'estensore del testo sopra riportato; fermo restando, che, nel momento in cui scrivo, ancora non ho potuto visionare il "testo ufficiale" del DPCM, nè i relativi chiarimenti governativi.
In particolare, per ora, soffermiamoci sulle regole applicabili per il cosiddetto "cenone natalizio" del 24 dicembre, e per il "pranzo natalizio" del 25 dicembre; del Capodanno parleremo dopo.
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1) Il "cenone natalizio" del 24 dicembre.
Al riguardo, ritengo di poter esegeticamente ipotizzare, con cauto beneficio d'inventario, quanto segue:
a)
Visto che il giorno 24 dicembre lo "spostamento verso" le abitazioni private è consentito una sola volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le ore 05,00 e le ore 22,00, ne consegue che, invece, lo "spostamento dalle" abitazioni private è consentito senza fissazione di orario; per cui ne consegue che se taluno si reca al cenone di natale in casa d'altri alle ore 21,00 della sera, potrà tornare a casa sua sia alle ore 23,30 del giorno 24, sia in qualsiasi ora del giorno 25. Diversamente, invece, il DPCM avrebbe parlato di "spostamento tra" le abitazioni private...ma non lo ha fatto.
b)
Visto che il giorno 24 dicembre lo "spostamento verso" le abitazioni private è consentito "una sola volta al giorno", e, per giunta, "verso una sola abitazione", secondo me è escluso che si possano fare due cenoni natalizi distinti, magari uno dalle ore 20,00 alle ore 22,00  in una abitazione, ed un altro dalle ore 22,30 alle ore 0,30 in un'altra  abitazione.
c)
Secondo il testo della norma, l'abitazione verso cui ci si reca deve essere "ubicata nella medesima regione"; e, sebbene non venga precisato che si tratta  della "medesima regione in cui abita l'invitato", ritengo  che,  almeno sotto il profilo logico, la cosa possa essere sottintesa, altrimenti la prescrizione non avrebbe molto senso sintattico.
Ed infatti:
- se ci si potesse spostare "verso due diverse abitazioni", avrebbe senso specificare che esse debbano trovarsi "nella medesima regione", onde evitare che un figlio proveniente dall'Umbria vada prima a visitare il padre nel Lazio e poi la madre separata in Abruzzo;
- però, visto che, comunque, ci può spostare esclusivamente "verso una sola abitazione", che, per forza di cose, può essere situata in una "sola regione", secondo me è logico desumerne che dicendo il DPCM che questa deve essere "ubicata nella medesima regione", dovrebbe arguirsi che sia la stessa in cui abita l'invitato.
Tuttavia, considerato che:
- la norma consente un arco temporale, per lo spostamento da un'abitazione all'altra, che parte dalle ore 05,00 della mattina;
- tenuto conto che per attraversare la regione più "lunga" d'Italia, da Foggia a Lecce,  passando per l'A14 (278,1 km) servono meno di tre ore;
- considerato, che, solitamente, la cena di natale non comincia prima delle ore 20,00 della sera;
si potrebbe anche ipotizzare che l'estensore della disposizione, prevedendo l'alba come ora di partenza, avesse in mente anche la possibilità di spostamento in un'altra regione.
Ne dubito, ma, quindi, forse, una precisazione non sarebbe inutile.
d)
Viene infine precisato che lo spostamento verso l'abitazione privata altrui, è consentito esclusivamente nei limiti di "due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi", oltre, per ovvie ragioni, ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi; ed infatti l'art.591 del codice penale stabilisce che "chiunque abbandona (lasciandola da sola anche a casa propria), una persona minore degli anni quattordici, ovvero una persona incapace, per malattia di mente o di corpo, per vecchiaia, o per altra causa, di provvedere a se stessa, e della quale abbia la custodia o debba avere cura, è punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni."
Pertanto è ovvio che i "due invitabili", ciascuno per parte sua, non solo "possono", bensì "devono" portarsi dietro anche i soggetti di cui sopra; salvo, ovviamente, un legittimo affidamento a terzi, che, però, il DPCM, giustamente, non poteva certo pretendere.
e)
Le due persone ospitate, non devono necessariamente essere "parenti" di chi li ospita; anzi, in genere, una delle due persone non lo sarà affatto, ma sarà soltanto un "affine"...cioè il genero o la nuora, ovvero il suocero o la suocera.
Ed infatti, nel caso di un padre con due figli, si troverà di fronte alla seguente alternativa:
- o ospita i due figli senza i relativi "partner";
- oppure ospita un figlio solo con il relativo "partner", ma allora l'altro figlio se ne deve restare a casa con la sua famiglia (ovvero a casa dei suoceri).
La "prole minorenne" può restare o andare, "a scelta" dei genitori.
Ovviamente, le due persone possono anche essere prive di qualsiasi rapporto di parentela o affinità con il soggetto ospitante.
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1) Il "pranzo natalizio" del 25 dicembre.
In sostanza, valgono gli stessi criteri di cui sopra, per cui il "cenone natalizio" del 24 dicembre non escluderà mai la possibilità di effettuare il "pranzo natalizio" del 25 dicembre con le stesse o altre persone; sempre rispettando, ovviamente, i limiti numerici sopra descritti.
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Quanto a questi ultimi, ritengo poco percorribili alcuni "escamotage" di cui ho letto sulla stampa; ad esempio, ho avuto notizia di alcune persone le quali ipotizzerebbero di bypassare il disposto normativo"accampandosi" in più famiglie in una stessa casa per i giorni prefestivi e festivi.
Ed infatti:
a)
Se un gruppo di dieci-venti persone, si trasferisce "oggi" in una determinata abitazione, e poi ci resta fino al sei gennaio per passare tutte le feste insieme, nessuno potrà loro eccepire nulla; ed infatti il DPCM ha il precipuo intento di limitare gli eccessivi affollamenti "da spostamento" nei giorni caldi, ma non certo quello di snidare le persone dalle case dove già si trovano.
Tutto ciò, però, sempre ammesso e non concesso che i proprietari dell'abitazione possano gradire davvero una simile protratta situazione coabitativa; la quale, a mio parere, oltre che "pericolosa", risulterebbe anche alquanto "fastidiosa"!
b)
La stessa cosa, ovviamente, si può fare anche frazionatamente per periodi più brevi, riunendosi nei giorni "lavorativi" che rimangono tra quelli "festivi" e "prefestivi"; in questo caso, la situazione resterebbe comunque "pericolosa" e "fastidiosa", anche se un po' meno che nell'ipotesi precedente.
c)
Ovviamente, se tutto il gruppo, per il periodo delle festività, parte insieme per fare una vacanza congiunta in in una casa di villeggiatura (di proprietà o in affitto), il discorso è diverso; ma non era certo questo nè l'oggetto del DPCM nè quello del mio TOPIC.
d)
Ovviamente, se qualcuno pensasse di fare il furbo, recandosi a coppie separate al cenone, e autocertificando la cosa durante il tragitto, mentre poi al canone di coppie ne vengono una mezza dozzina, secondo me l'eventuale confronto informatico fra tali autocertificazioni, potrebbe comportare qualche guaio per i furbetti in questione!
CONCLUSIONE
In ogni caso ripeto che questo mio sommario commento interpretativo:
- riguarda il testo della "bozza" attualmente in circolazione, non disponendo io del testo definitivo del DPCM;
- sicuramente già tra oggi e domani, assieme a tale testo definitivo  verranno resi pubblici dal Governo anche dei chiarimenti ufficiali che potrebbero smentire quanto io ho scritto qui e  adesso;
- probabilmente, "melius re perpensa", io stesso potrei rivedere alcune mie interpretazioni, che qui, forse un po' troppo prematuramente e sbigrativamente ho prospettato a botta calda.
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sapa

Caro Eutidemo, la mia impressione è  che questa specie di "spezzatino" sia l'ennesima paraculata di questo governo. L'intenzione sarebbe quella di non apparire troppo rigidi, ma l'effetto sarà quello di non sortire i risultati sperati, lasciando intendere che la responsabilità sarà da ascriversi, eventualmente,  alla popolazione, ignorante e indisciplinata. La signora Merkel, che è pragmatica, ha messo in zona rossa la Germania dall'inizio alla fine delle feste. Così facendo, ha accettato di colpire ancora i settori della ristorazione e dell'intrattenimento/turismo, ha chiesto ai tedeschi  il sacrificio di rinunciare alle proprie  consuetudini festive, per abbassare la curva epidemica e poter ripartire, chiuse le feste, in modo sicuro. Noi otterremo solo di rovinare le feste agli italiani, probabilmente dovendo ricorrere, finite le feste,  a un lockdown generalizzato, quando occorrerebbe, invece, uscirne con una curva epidemica appiattita. Insomma, abbiamo esagerato, a mio avviso, in primavera e adesso, per mere ragioni di consenso, questo governo prende sotto gamba la situazione. Questo decreto è roba da disperati. Ciao

Eutidemo

Ciao Sapa. :)
In effetti, a ben vedere, questo decreto è un capolavoro di "cerchiobottismo", in quanto:
- da un lato (la botte) cerca di contenere il più possibile l'espansione del contagio in conseguenza delle feste di fine anno;
- dall'altro (il cerchio), cerca però di non scontentare troppo lo spirito tradizionalista-godereccio degli Italiani.
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Il confronto con la Germania è molto difficile da fare, perchè da quelle parti vige un "etica luterana" (per non dire "calvinista"), mentre qui da noi alligna un'"etica cattolica"; sarebbe molto interessante approfondire tale aspetto, ma non mi sembra certo questa la sede.
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In ogni caso anche io, come te, penso che sia molto difficile riuscire ad avere la botte piena e la moglie ubriaca; per cui temo che, dopo le feste, ci sarà senz'altro una risalita dei contagi!
Quanto al fatto se la responsabilità sarà da ascriversi, eventualmente,  alla popolazione, ignorante e indisciplinata, non saprei dire; in buona parte, forse, sì, ma, secondo me,   la maggior parte della responsabilità sarà da ascriversi, alla presunta "paraculaggine" di un'altra parte della popolazione, nonchè ai contrasti tra "buonisti" e "rigoristi" all'interno del governo.
Il quale, ricordiamocelo sempre, è un'Idra, non è mica una Monade a cui attribuire univocamente le colpe!
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Per cui concluderei che, se il contagio risalirà dopo le feste, la responsabilità sarà un po' di tutti (me compreso); però, secondo me, quella maggiore sarà del COVID19.
Ed infatti, se un sicario mi spara, ed io non sono abbastanza rapido ed efficiente a rispondere al fuoco, morirò sicuramente anche a causa della mia inettitudine...ma l'assassino resta comunque il sicario; e, se sopravvivo, in galera ci finirà lui, mica io!
Un saluto! :)

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