COVID19 - Le distanze di sicurezza nei ristoranti.

Aperto da Eutidemo, 19 Maggio 2020, 05:40:06 AM

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Eutidemo


Prima di recarvi nuovamente in un ristorante o in una pizzeria, vi consiglio di leggere attentamente quanto segue; e poi, prima ordinare un tavolo,  vi consiglio di sbirciare dentro il locale e di vedere come si è regolato il ristoratore.


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Nelle "Linee di indirizzo per la riapertura delle Attività Economiche" risultanti dalla Conferenza delle Regioni prot. 20/81/CR01/COV19 del 17 maggio 2020, ed approvate dal Governo (sebbene non divulgate), si precisa che le misure da garantire, in relazione alle distanze che dovranno essere assicurate nei ristoranti, sono le seguenti:
"I tavoli devono essere disposti in modo che le sedute garantiscano il distanziamento interpersonale di almeno 1 metro di separazione tra i clienti, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale (cioè, in pratica, i commensali seduti ad uno stesso tavolo)."


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A quanto mi risulta, quasi tutte le Regioni lo hanno interpretato nel senso che il metro di distanziamento tra le persone, deve misurarsi "schiena a schiena"; il che, pur essendo la prima interpretazione  logica che viene in mente (presupponendo i tavoli in parallelo), non mi sembra, però, una soluzione molto intelligente.


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Ed infatti:
1)
La distanza "schiena a schiena" dei futuri clienti, è difficilmente predeterminabile dal ristoratore nella sistemazione dei tavoli e delle seggiole, in quanto essa dipende molto anche dallo "spazio di seduta" dei singoli clienti; il quale può essere più o meno ampio, come, ad esempio, nel caso delle donne incinte.
2)
In ogni caso, un metro di distanza tra gli schienali delle sedie, disponendo i tavoli in parallelo, potrebbe esporre i clienti:
- ai "droplet" dei camerieri di passaggio, che devono transitare in stretti corridoi, a meno di mezzo metro dalle terga di ciascuno dei due clienti;
- ad eventuali "ingorghi" quando ci si alza contemporaneamente dalle proprie sedie.


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Ciò premesso, o il ristoratore prevede un maggior margine di sicurezza tra i tavoli (facendo perdere spazio al locale), oppure deve ricorrere agli orribili "divisori" in plexliglass (facendo perdere "appeal" al locale).
Però, se è furbo, secondo me potrebbe ricorrere ad un'altra soluzione; che eviterebbe entrambi gli inconvenienti.
E, se è furbo anche l'avventore, nel suo interesse, prima di sedersi dovrebbe sbirciare dentro e vedere come si è regolato il ristoratore.


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Ed infatti, un tavolo quadrato, di 85 cm di lato e con quattro sedie, posto in parallelo occupa uno "spazio di rispetto" di circa 225 cm x 225 cm; se, invece, viene disposto in diagonale,  necessita di uno "spazio di rispetto" di circa 200 cm x 200 cm, con un notevole risparmio di area utile.
Ne consegue che, geometricamente, i tavoli in diagonale occupano meno spazio, grazie al migliore sfruttamento degli angoli, e, a causa della posizione delle sedie dei clienti, non li espone ai "droplet" dei camerieri di passaggio, nè ad eventuali ingorghi quando ci si alza contemporaneamente dalle proprie sedie.
L'immagine del seguente link, mi sembra molto eloquente:
http://bayimg.com/bANheaAGP


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