COVID19 - Competenze specifiche.

Aperto da Eutidemo, 01 Giugno 2020, 16:11:37 PM

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Eutidemo


Molti non tengono conto delle diverse specificità in cui si articola una singola professione; ed invece, vista la complessità della società e della scienza moderna, sarebbe opportuno rendersi sempre ben conto che ogni professione si articola in più di una specialità.

***
I più avveduti, magari, arrivano a capire che, sebbene sia gli otorinolaringoiatri sia gli odontoiatri:
-  siano entrambi laureati in medicina;
-  ti mettano entrambi i ferri in bocca;
tuttavia, per farsi togliere un dente, forse è preferibile rivolgersi ai secondi e non ai primi.

***
Anche costoro, però, difficilmente riescono a capire la differenza tra:
- virologi;
- epidemiologi.
E non comprendono che, anche se sono bravissimi nella loro specialità, i primi non hanno le competenze specifiche dei secondi, nè i secondi hanno quelle dei primi; allo stesso modo in cui gli otorinolaringoiatri non sono molto bravi a togliere i denti, nè gli odontoiatri ad asportare le tonsille.

***
In particolare:

a)
I virologi:
- possono essere dei luminari nella cura dei malati "virali", possono seguire benissimo l'andamento del virus in un determinato contesto ospedaliero, e solo loro possono contribuire a trovare un vaccino, e, nel frattempo, a ricercare le migliori terapie farmacologiche;
- però sono le persone meno indicate per capire come si sviluppa un'epidemia o una pandemia, a fare previsioni al riguardo, ed a studiare quali siano le migliori misure per contenerla e controllarla a livello di un'intera popolazione.

b)
Gli epidemiologi:
- non hanno specifiche competenze per la cura dei malati,  nè nella ricerca di un vaccino, o nella ricerca  delle migliori terapie farmacologiche;
- però sono le persone più indicate per capire come si sviluppa un'epidemia o una pandemia, a fare previsioni al riguardo, ed a studiare quali siano le migliori misure per contenerla e controllarla a livello di un'intera popolazione.

***
Chiedere ad un  virologo come si svilupperà un'epidemia, è come chiedere a un meccanico bravissimo con i pistoni e con le centraline delle auto di fare una previsione sul traffico in autostrada al casello di Abbiategrasso; magari può azzardare una previsione pure lui, come chiunque altro, ma varrebbe quanto quella che potrei fare io.
L'epidemiologo, invece, pur non essendo bravo a smontare "il motore" di un virus come fa il virologo, è però molto più competente a capire la meccanica generale del contagio, ed i relativi rischi di diffusione o le speranze di regresso.

***
Ovviamente, l'epidemiologo è anche più competente a studiare la strategia per contenere un virus dopo la prima ondata, quando esso è (o almeno "sembra"), in fase "recessiva"; cioè, seguendo i principali criteri di tecnica epidemiogica, costituiti dalle famore "tre T": "testing, tracing, treating" ("testare, tracciare, trattare").

***
Ovviamente, e per concludere, è superfluo dire che, così come un virologo può sbagliare una cura, allo stesso modo un epidemiologo può sbagliare una previsione; ma, anche quando questo accade, non è certo un buon motivo perchè il primo pretenda di fare il lavoro del secondo, ed il secondo del primo.
Come disse Apelle al calzolaio: "Sutor, nec supra crepidam!" ("Calzolaio, limitati alla scarpa").
Motto che, ad onor del vero, dovrei rivolgere soprattutto a me stesso! ;D


anthonyi


Ciao Eutidemo, nel tuo confronto tra virologi ed epidemiologi secondo me hai dimenticato una puntualizzazione importante. I fenomeni epidemici vanno analizzati con strumenti statistico-matematici evoluti, che oltretutto sono utilizzati anche nell'analisi di fenomeni storici, sociali, economici, nella scienza delle comunicazioni.
Io non conosco quali siano le basi teoriche che studiano questi specialisti, sono convinto comunque che difficilmente uno specializzato nel settore medico possa trovare anche il modo per approfondire tali strumenti in maniera adeguata. In altri termini l'epidemiologo non può avere secondo me tutte le competenze per prevedere l'evoluzione di un'epidemia, deve essere affiancato da qualcuno esperto in metodi quantitativi e specializzato nel trattare fenomeni epidemici.

Eutidemo

Citazione di: anthonyi il 01 Giugno 2020, 19:03:37 PM

Ciao Eutidemo, nel tuo confronto tra virologi ed epidemiologi secondo me hai dimenticato una puntualizzazione importante. I fenomeni epidemici vanno analizzati con strumenti statistico-matematici evoluti, che oltretutto sono utilizzati anche nell'analisi di fenomeni storici, sociali, economici, nella scienza delle comunicazioni.
Io non conosco quali siano le basi teoriche che studiano questi specialisti, sono convinto comunque che difficilmente uno specializzato nel settore medico possa trovare anche il modo per approfondire tali strumenti in maniera adeguata. In altri termini l'epidemiologo non può avere secondo me tutte le competenze per prevedere l'evoluzione di un'epidemia, deve essere affiancato da qualcuno esperto in metodi quantitativi e specializzato nel trattare fenomeni epidemici.



L'epidemiologia è una specializzazione medico-scientifica "comparata", che si avvale di strumenti statistico-matematici evoluti; i quali, peraltro, sono simili a quelli utilizzati anche nell'analisi di fenomeni storici, sociali, economici.
Quanto alle basi teoriche e pratiche su cui tale scienza si fonda, sono ben spiegati qui:
https://apps.who.int/iris/bitstream/handle/10665/43541/887266031_ita.pdf?sequence=6&isAllowed=y

Eutidemo


ERRATA CORRIGE, da cui traggo spunto per ulteriori considerazioni sui BIAS cognitivi, da me trattati nel seguente TOPIC.
https://www.riflessioni.it/logos/tematiche-culturali-e-sociali/le-euristiche-ed-i-'bias'-cognitivi/

***
La mia citazione, a memoria, era scorretta.
Ed infatti, io avevo scritto: "Sutor, nec supra crepidam!", mentre invece, il testo esatto è "Sutor, ne ultra crepidam!"
Ne voglio trarre un ulteriore interessante spunto per ulteriori considerazioni circa i BIAS cognitivi, da me trattati nel TOPIC di sopra ho riportato il LINK.

***
Come avrete notato, infatti, io ho commesso un doppio errore:
- uno meramente "mnemonico";
- ed un altro, molto più grave, di carattere più strettamente "cognitivo".

***
Ed infatti:

a)
Io avevo scritto "supra" invece di "ultra";  che, invece, è il termine più corretto, come un mio accorto amico mi ha fatto notare ieri (sebbene in qualche sito INTERNET si trovi erroneamente riportato anche "supra").
L'errore in sè, però, non è poi tanto grave, se non fosse per il fatto che io avrei scommesso la testa sul fatto che "supra" era il termine giusto; ed infatti, come avevo rilevato nel TOPIC citato (in relazione ad un altro errore da me commesso): "...uno degli aspetti più negativi dei "bias", è che, in genere, si ha la tendenza ad intestardirvisi!"

b)
Poi avevo scritto "nec" invece di "ne", il che, come dicevo, secondo me è molto più grave, in quanto tale errore:
- non era un mero errore mnemonico;
- non era neanche attribuibile ad una mia ignoranza del latino.

***
Ed infatti io so benissimo che "nec", in latino, corrisponde al nostro "", mentre "ne" (nel caso di specie) corrisponde al nostro "non"; per cui la mia ostinazione sul "nec", a mio parere, è stato un vero proprio "corto circuito cerebrale"!
Ed infatti ero talmente convinto del "nec", che ho pure verificato su INTERNET; cosa razionalmente inspiegabile, visto che conoscevo benissimo il diverso significato delle due diverse locuzioni.

***
Per cui, sperando vivamente che non si tratti di un prodromo di Alzheimer, annovero tale esperienza come uno degli esempi di "bias" più rilevanti in cui mi sia mai capitato di incorrere; soprattutto per la mia pervicace ed ostinata convinzione circa il "nec", che, razionalmente, non ha alcuna spiegazione.

***
Forse non aveva del tutto torto il Marchese di Rochefocauld nel sostenere che "L'importante non è tanto ciò di cui si è convinti; l'importante è di non esserlo mai eccessivamente!"
Io sono convinto che questa volta la mia citazione a memoria sia corretta (o, almeno in suo senso, anche se non letteralmente); però, visto che non ne trovo conferma su GOOGLE, mi astengo dall'esserne troppo convinto!
;)

InVerno

Alla luce di questo gravissimo errore ho completamente perso fiducia in quello che scrivi! Davvero questo passo falso invalida tutto il resto dei tuoi post di certosina ricerca ed esposizione. Come sei potuto cadere così in basso?  :o Ad maiora!
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

bluemax

SArebbe opportuna una precisazione molto molto importante.
Ricordo che LA MEDICINA NON E' UNA SCIENZA.


Quindi affidarsi a medici nel promulgare leggi ed imporne il rispetto è equivalente a sentire il mago otelma e fare leggi di conseguenza.


LA MEDICINA NON E' UNA SCIENZA. Ricordiamocelo.


anthonyi

Citazione di: bluemax il 15 Giugno 2020, 11:59:11 AM
SArebbe opportuna una precisazione molto molto importante.
Ricordo che LA MEDICINA NON E' UNA SCIENZA.


Quindi affidarsi a medici nel promulgare leggi ed imporne il rispetto è equivalente a sentire il mago otelma e fare leggi di conseguenza.


LA MEDICINA NON E' UNA SCIENZA. Ricordiamocelo.

A me sembra, bluemax, che questa sia un'estremizzazione. La medicina è fatta di molte dottrine che basano le loro asserzioni sulla conoscenza scientifica.
Il punto, semmai, è che la medicina si occupa delle malattie, e non delle leggi. Per gestire il passaggio dalle malattie alle leggi che si occupano delle malattie, è chiaro che serve qualcuno che abbia competenze economiche, politiche e sociali.
Io però non avrei dubbi, come politico, nel caso dovessi prendere scelte riguardanti la salute, a convocare un medico esperto invece del divino Otelma.

bluemax

Citazione di: anthonyi il 15 Giugno 2020, 13:17:19 PM
Citazione di: bluemax il 15 Giugno 2020, 11:59:11 AM
SArebbe opportuna una precisazione molto molto importante.
Ricordo che LA MEDICINA NON E' UNA SCIENZA.


Quindi affidarsi a medici nel promulgare leggi ed imporne il rispetto è equivalente a sentire il mago otelma e fare leggi di conseguenza.


LA MEDICINA NON E' UNA SCIENZA. Ricordiamocelo.

A me sembra, bluemax, che questa sia un'estremizzazione. La medicina è fatta di molte dottrine che basano le loro asserzioni sulla conoscenza scientifica.


Hai perfettamente ragione. Lo insegnano nei primi anni universitari. La MEDICINA NON E' UNA SCIENZA ma è una dottrina che APPLICA la scienza.


Proprio per questo motivo, personalmente, trovo molto pericoloso affidare uno stato a quello che dicono "medici".
Non vi è alcuna differenza tra quel che dice il medico che invita ad indossare i guanti nei confronti di coloro che invitano a non metterli.
Per questo volevo ricordare una cosa, secondo me, fondamentale.

viator

Salve. Dò completamente e profondamente ragione a bluemax. Il fatto che la scienza fornisca una serie di STRUMENTI (sia materiali che concettuali) utilizzati dalla MEDICINA non rende la medicina stessa una scienza, restando essa un'ARTE, cioè una attività che richiede una interpretazione per poter fornire i risultati che gli sono propri.

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Sarebbe come se - essendo il pennello lo STRUMENTO sia degli imbianchini che dei pittori, chiunque lo usi  possa venir definito un ARTISTA. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

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