COVID19: Che differenza c'è tra "pulizia", "igienizzazione", "disinfezione" ecc.

Aperto da Eutidemo, 18 Maggio 2020, 13:01:36 PM

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Eutidemo


Un mio amico, che stamattina ha riaperto la propria attività commerciale, mi ha telefonato per chiedermi disperato che differenza ci sia tra "pulizia", "igienizzazione", "disinfezione" e "sanificazione" dei locali; io gli ho risposto che non ne avevo la benchè minima idea, ma gli ho promesso che avrei controllato se c'era qualche legge che chiarisse il significato di tali concetti.


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Mantenendo la promessa, ho visto che nell'allegato 5 del DPCM 18/5/20/, riguardante le "Misure per gli esercizi commerciali", si parla dell'obbligo per il titolare dell'esercizio, di assicurare:
- la "pulizia" e l'"igiene" ambientale con frequenza di almeno due volte giorno ed in funzione dell'orario di apertura;
- l'"aereazione naturale" ed il "ricambio d'aria";
- la disponibilità e l'accessibilità a sistemi per la "disinfezione" delle mani.
Anche per gli esercizi commerciali, peraltro, in forza della lett.d) dell'art.1 dello stesso DPCM, sono obbligatorie le operazioni di "sanificazione" dei luoghi di lavoro.
Altrove nello stesso DPCM, in modo specifico per i cantieri e luoghi assimilati, viene ribadito l'obbligo del datore di lavoro di assicurare la "pulizia giornaliera", l'"igienizzazione" e la "sanificazione" periodica degli spogliatoi e delle aree comuni, limitando l'accesso contemporaneo a tali luoghi; e molto altro ancora.
Però non viene spiegato il "significato" preciso di tali concetti; che, in alcuni casi, sembrebbe quasi sinonimico.


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Dopo qualche ulteriore ricerca, ho trovato il DECRETO MINISTERIALE 7 luglio 1997, n. 274 "Regolamento di attuazione degli articoli 1 e 4 della legge 25 gennaio 1994, n. 82, per la disciplina delle attivita' di pulizia, di disinfezione, di disinfestazione, di derattizzazione e di sanificazione", il quale, testualmente, spiega quanto segue:
a)
Sono attivita' di "pulizia" quelle che riguardano il complesso di procedimenti e operazioni atti a rimuovere polveri, materiale non desiderato o sporcizia da superfici, oggetti, ambienti confinati ed aree di pertinenza.
b)
Sono attivita' di "disinfezione" quelle che riguardano il complesso dei procedimenti e operazioni atti a rendere sani determinati ambienti confinati e aree di pertinenza mediante la distruzione o inattivazione di microrganismi patogeni.
c)
Sono attivita' di "sanificazione" quelle che riguardano il complesso di procedimenti e operazioni atti a rendere sani determinati ambienti mediante l'attivita' di pulizia e/o di disinfezione e/o di disinfestazione ovvero mediante il controllo e il miglioramento delle condizioni del microclima per quanto riguarda la temperatura, l'umidita' e la ventilazione ovvero per quanto riguarda l'illuminazione e il rumore.
Tale ultima attività, può essere necessaria:
- per decontaminare interi ambienti, richiedendo quindi attrezzature specifiche per la diffusione dei principi attivi e competenze professionali;
- oppure aree o superfici circoscritte, dove gli interventi sono alla portata anche di soggetti non professionali.


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Quanto alla "igienizzazione", salvo che la cosa mi sia sfuggita, non ho trovato una specifica definizione legale, ma ho trovato altrove che essa consisterebbe nella pulizia a fondo con sostanze in grado di rimuovere o ridurre gli agenti patogeni su oggetti e superfici; però deve trattarsi di sostanze igienizzanti (es. ipoclorito di sodio o candeggina) che sono, sì, attive nei confronti degli agenti patogeni, ma non sono considerate disinfettanti in quanto non autorizzati dal Ministero della Salute come presidi medico chirurgici.


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Spero che tali informazioni possano risultare utili anche ad altri, oltre che al mio amico; per questo le pubblico anche qui.


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Buone pulizie a tutti! ;)

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