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Covid19: "date date!!!"

Aperto da Eutidemo, 13 Aprile 2021, 17:28:20 PM

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Eutidemo

Non sono nè due verbi ripetuti nè due sostantivi ripetuti, bensì si tratta di un verbo e di un sostantivo plurale; è l'invocazione di quei "geni incompresi" che invocano la fissazione in anticipo delle date di riapertura delle attività.
I quali gridano stentoreamente: "Dateci le date in cui potremo riaprire!!!"
***
E, ovviamente, non mancano gli "alti ingegni" (elettorali) che tali date gliele danno senza pensarci due volte; non essendo insensibili al "grido di dolore" che da tanta parte d'Italia si eleva verso di loro!.
***
Poi c'è chi supera il massimo della genialità, e, emulo di Lapalisse, dichiara eroicamente: "Aprire subito...non appena si può!!!"
:D :D :D
Come se qualcuno volesse lasciare tutto chiuso, per mero sadismo, anche quando ormai si potrà riaprire.
::)
***
Ed infatti è talmente ovvio che "si riaprirà subito non appena si  potrà riaprire" (con le dovute cautele), che solo dei "geni incompresi" possono chiedere che vengano fissate in anticipo delle date "precise"...poniamo il  2 Giugno o il 15 Giugno.
E perchè, allora, non il 15 maggio?
***
Secondo me, infatti, anche se qualche "estroso portento" ha preannunciato come data di riapertura il  2 Giugno o il 15 Giugno:
- se, "fortunatamente", il 15 o il 16 o il 20 maggio dovessero venire a realizzarsi, in anticipo, le condizioni, per la riapertura, non vedo perchè mai si dovrebbero attendere ancora dei giorni, solo per far contento quell'"estroso portento";
- se, invece, "sventuratamente", il  2 Giugno o il 15 Giugno, non dovessero ancora realizzarsi le condizioni per la riapertura, è ovvio che bisognerebbe attendere ancora, fino a che tali condizioni non si verifichino.
"E' elementare Watson", direbbe Sherlock Holmes.
***
Magari si riaprirà proprio il 2 giugno, chi lo sa; così il generale Figliuolo potrà marciare vittorioso, in testa alle sue truppe, nella parata di via dei Fori Imperiali.
Io glielo auguro e me lo auguro vivamente!
***
In realtà, però, la possibilità di riaperture più o meno generalizzate, sia per determinate attività sia per determinate regioni, dipendono da due principali "variabili"; le quali solo "in parte" dipendono dalla buona volontà del nostro governo.
E cioè:
- l'andamento della campagna vaccinale (soprattutto tenendo conto dell'arrivo o meno di forniture adeguate)
- l'andamento del contagio (soprattutto considerando l'eventuale arrivo di nuove varianti).
Che Dio ce ne guardi!
***
Ovviamente, poi ci sono da considerare i parametri in base ai quali le Regioni possono cambiare colore, ed altro ancora; al quale riguardo non ritengo opportuno entrare in dettaglio.
***

sapa

Caro Eutidemo, hai ragione, ma è ora di riaprire almeno quelle attività, la cui chiusura non ha più alcun senso e mi riferisco, almeno ai ristoranti/alberghi. Che avranno, comunque, il loro daffare, in assenza di turismo e con limitazioni assurde, a mio avviso, agli spostamenti. Non è escluso nemmeno che ci si renda conto che riaprire, in assenza di clienti, non è poi tutta sta festa. Però, diciamolo, un orizzonte temporale va dato, chiaramente vincolato alla situazione sanitaria, a questa gente che si rode il fegato da 1 anno senza lavorare. Per discoteche e palestre, però, la vedo più difficile....

Jacopus

In realtà Sapa, il discorso sarebbe più semplice ma più doloroso per certe fasce di popolazione. Ovvero pensare ad una drastica redistribuzione della ricchezza, togliendo a chi ha troppo. Una cosa non troppo semplice da realizzare, ma l'unica sensata. Riaprire troppo presto significherebbe potenzialmente dover richiudere nuovamente. Cov-sars-2 ha avuto il pregio di mostrare come sia manipolatoria e distruttiva l'ideologia dominante del "oggi sono ricco io ma domani lo sarai anche tu". COV-sars-2 ci sta dando una chance per cambiare ma sembra che non siamo in grado di coglierla.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

viator

Salve. Dovrei dire che mi scappa da ridere, ma non lo faccio per rispetto di quella SECCA MINORANZA di pubblici esercenti che si sono sempre guadagnati in modo decente i loro redditi.
In realtà quella che che mi farebbe ridere sarebbe invece la MAGGIORANZA della categoria (e di abbastanza numerose altre) che oggi piange perdite di 3 o 4 miliardi in un anno..............dopo aver evaso, nei decenni scorsi, 300 o 400 miliardi di imposte. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

sapa

#4
Citazione di: Jacopus il 13 Aprile 2021, 19:06:12 PM
In realtà Sapa, il discorso sarebbe più semplice ma più doloroso per certe fasce di popolazione. Ovvero pensare ad una drastica redistribuzione della ricchezza, togliendo a chi ha troppo. Una cosa non troppo semplice da realizzare, ma l'unica sensata. Riaprire troppo presto significherebbe potenzialmente dover richiudere nuovamente. Cov-sars-2 ha avuto il pregio di mostrare come sia manipolatoria e distruttiva l'ideologia dominante del "oggi sono ricco io ma domani lo sarai anche tu". COV-sars-2 ci sta dando una chance per cambiare ma sembra che non siamo in grado di coglierla.
Ciao Jacopus, premesso che ci sono attività (palestre e discoteche sono le prime che mi vengono in mente) che, per la loro stessa ragione intrinseca (andare a ballare mascherati e senza assembrarsi è ovviamente impossibile), sono costrette ad aspettare a riaprire, chi stabilisce che è "troppo presto" per riaprire un ristorante che si attiene ai protocolli di prevenzione? I numeri che ci vengono iniettati nel cervello tutti i giorni e nei quali vengono messi in risalto soprattutto i decessi, probabilmente per spingere e convincere più gente possibile a offrire il braccio? Non ci si può infettare in luoghi apparecchiati secondo le norme e i protocolli di prevenzione, più di quanto possa avvenire su un autobus o all'interno di un supermercato, anzi io sono convinto che la probabilità sia molto più bassa nel primo caso. Il problema, a mio avviso, non è che la gente si muova e cerchi di mantenere un livello d'esistenza sociale e personale, quanto gli assembramenti e le ammucchiate. Non si va al ristorante unicamente per diletto, per far baracca e assembramenti rumorosi con gli amici, ci si va anche e soprattutto perchè si è lontani da casa. Io capisco che gli addetti alla ristorazione siano esasperati, sembrano ormai essere diventati un pericolo dal quale occorre tenersi lontani e, se questo non è possibile, da tenere chiusi. Non lo so, sono talmente stanco di queste diatribe, che sono il frutto, per me, di pregiudizi, che faccio fatica a parlarne, anche se poi non ci riesco! Per quanto riguarda le redistribuzioni, io sono anche d'accordo, ma non capisco come si possano coniugare con l'argomento di questa discussione. Al ristorante non vanno solo i ricchi.

Eutidemo

Ciao Sapa. :)
Chi stabilisce che è "troppo presto" per riaprire un ristorante che si attiene ai protocolli di prevenzione?
Il CTS, l'ISS, ma, soprattutto, buon senso!
Ed infatti:
1)
Non ci vuole molto per capire che, quali che siano le cautele adottate dal ristoratore:
- stare seduti ad un tavolo in compagnia di altre persone, tutti senza mascherina;
- e, per giunta, "A BOCCA SPALANCATA";
è forse la cosa "più pericolosa in assoluto" che si possa fare durante un contagio.
E, questo, ovviamente, non solo in un ristorante, ma anche ospitando amici a cena in casa propria.
2)
In ogni caso, "bocca aperta" a parte, sono stati fatti un'infinità di esperimenti per dimostrare la pericolosità delle riunioni conviviali, specie in luoghi pubblici.
https://www.youtube.com/watch?v=P6WDDDEjXeY
https://www.youtube.com/watch?v=ACjptkoZ_R4
E ce ne sono molti altri, ancora più convincenti e impressionanti!
***
Un saluto! :)
***

sapa

Citazione di: Eutidemo il 15 Aprile 2021, 06:26:44 AM
Ciao Sapa. :)
Chi stabilisce che è "troppo presto" per riaprire un ristorante che si attiene ai protocolli di prevenzione?
Il CTS, l'ISS, ma, soprattutto, buon senso!
Ed infatti:
1)
Non ci vuole molto per capire che, quali che siano le cautele adottate dal ristoratore:
- stare seduti ad un tavolo in compagnia di altre persone, tutti senza mascherina;
- e, per giunta, "A BOCCA SPALANCATA";
è forse la cosa "più pericolosa in assoluto" che si possa fare durante un contagio.
E, questo, ovviamente, non solo in un ristorante, ma anche ospitando amici a cena in casa propria.
2)
In ogni caso, "bocca aperta" a parte, sono stati fatti un'infinità di esperimenti per dimostrare la pericolosità delle riunioni conviviali, specie in luoghi pubblici.
https://www.youtube.com/watch?v=P6WDDDEjXeY
https://www.youtube.com/watch?v=ACjptkoZ_R4
E ce ne sono molti altri, ancora più convincenti e impressionanti!
***
Un saluto! :)
***
Ciao Eutidemo, non riusciamo a venirne a capo, come ho già detto nel post sugli autogrill. Continui a sostenere che si vada al ristorante per fare comunella e baracca, il che forse può essere vero a cena, ma con il coprifuoco alle 22 è impossibile, ne convengo anch'io, che i ristoranti possano offrire il loro servizio per la cena. Scusami la monotonia, ma io continuo a dirti che a pranzo al ristorante, in giorni feriali, ci si va per mangiare e non per forza accompagnati. A tal proposito, le norme in vigore sono che a un tavolo si potrebbe stare al massimo in 4 non conviventi, con mascherina abbassata per mangiare e distanziati e sì, anche la bocca aperta! Ora, è chiaro che se i tavoli sono piccoli, in 4 non ci si potrà stare, ma probabilmente in 2 sì. Abbiamo parlato di banchi a rotelle, pur di riaprire le scuole e non possiamo pensare e  introdurre  norme di prevenzione all'interno dei ristoranti? Un pranzo di lavoro si fa al ristorante e non in remoto, che non ce ne sia la necessità è un concetto arbitrario, fondato su convinzioni e  abitudini personali. A presto.

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