Coronavirus: quella della "valvola", secondo me, è un questione seria.

Aperto da Eutidemo, 09 Aprile 2020, 12:05:27 PM

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Eutidemo

Quella della mascherine con "valvola", secondo me, anche se sottovalutata da alcuni (e sopravvalutata da altri), è comunque una questione molto "seria"; per cui, un chiarimento definitivo al riguardo, a mio parere, sarebbe "essenziale":
- sia a livello collettivo, ai fini di un più efficace contenimento del contagio;
- sia a livello individuale, per potersi meglio regolare personalmente.
Ne potrebbe andare della nostra salute, se non addirittura della nostra vita; per cui ho ritenuto utile tornare sulla questione per esaminarla un po' più a fondo in un apposito TOPIC.


RIEPILOGO SINTETICO DELLA POLEMICA


1) PRIMO STEP
Tutto nasce da:
- una "guida"  redatta da Asso.Forma, agenzia formativa accreditata della regione Piemonte;
- una "circolare" del comando provinciale dei vigili del fuoco di L'Aquila (Abruzzo).
In tali documenti si precisa che le mascherine FFP2 e FFP3 dotate di VALVOLA (di sfogo), non devono essere utilizzate dalla popolazione ma solo dagli "addetti ai lavori" (medici, infermieri, addetti all'ordine pubblico); in quanto  "dalla valvola di queste mascherine fuoriescono esalazioni che possono diffondere il possibile contagio".
Nel secondo documento, peraltro, si precisava che, oltre che per la popolazione, queste mascherine dovevano considerarsi "assolutamente sconsigliate":
- "per tutti gli esponenti delle forze dell'ordine che sono costretti a contatti ravvicinati tra colleghi";
- "per gli addetti ai reparti di alimentari o banchi del fresco";
- "per gli addetti agli uffici aperti al pubblico".


2) SECONDO STEP
Venuta a conoscenza di tali documenti, la Sottosegretaria del Ministero della Salute Sandra Zampa, in una intervista su Repubblica ha pubblicamente dichiarato che "sostenere che le mascherine con la valvola possano diffondere il contagio ed essere quindi pericolose è un'informazione del tutto infondata", e ha aggiunto che "gli unici titolati a dare indicazioni sull'uso e sulle caratteristiche delle mascherine sono l'Istituto superiore di sanità e il ministero della Salute"; tuttavia, poi, si è astenuta dall'entrare nel merito della questione.


3) TERZO STEP
Leggendo la smentita di Sandra Zampa di cui sopra, Gloria Taliani, professoressa ordinaria di malattie infettive a "La Sapienza" Università di Roma, replicò sostenendo che:
a)
"La mascherina chirurgica serve per proteggere gli altri dal contagio che noi possiamo rappresentare, perché fa in modo che la saliva emessa quando si parla non possa raggiungere né le persone né le superfici; quindi, indossarla, è un atto di <<altruismo>> verso gli altri" (anche perchè, aggiungo io, per proteggere se stessi serve a molto poco).

b)
"Indossare, invece, una delle mascherine dotate di valvola (come "alcune" FFP2 ed FFP3) è una forma di <<egoismo>> perché queste mascherine sono protettive solo per chi le porta, ma non per chi gli è intorno.
Quindi:
- è giusto che vengano indossate dai medici che sono più a rischio;
- ma chi le indossa per strada, a meno che non abbia particolari patologie respiratorie, protegge se stesso ma non protegge gli altri perché la valvola ha un "flusso monodirezionale in uscita", cioè filtra solo ciò che entra dentro la maschera e non quello che esce; il che significa che, se chi la indossa è già infettato, il suo respiro può arrivare agli altri e contagiarli" (per cui, implicitamente, è come se dicesse "se vedete gente che indossa maschere con valvola, statene alla larga come da coloro che ne sono del tutto privi).



4) QUARTO STEP
A commento di tale intervista della collega, Massimo Andreoni, virologo del Policlinico Tor Vergata e direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive, conferma le sue affermazioni e aggiunge: "Effettivamente è proprio così; anche se comunque in caso di sternuti e colpi di tosse la maggior parte dei droplets rimangono nella mascherina".


5) QUINTO STEP
Prendendo atto della "smentita" alla propria "smentita", però, il ministero della Salute reagisce a sua volta, replicando come segue nella sezione "Notizie dal ministero", in una "news" dal titolo "Mascherine, le norme tecniche per la produzione".
a)
Il ministero, in primo luogo, precisa: "I facciali filtranti (mascherine FFP2 e FFP3, senza specificare se con o senza valvola) sono utilizzati in ambiente ospedaliero e assistenziale per proteggere l'utilizzatore da agenti esterni, ed anche da trasmissione di infezioni da goccioline e aerosol"; però il Ministero non precisa minimamente se, a seconda del tipo -con o senza valvola-, esse abbiano o meno anche lo scopo di evitare che chi le indossa possa contaminare l'ambiente esterno (per cui, nel silenzio, io arguirei che alcune di essere possono contaminarlo)
b)
Prosegue, infatti, il Ministero: "Quanto, invece, alle mascherine chirurgiche, esse hanno lo scopo di evitare che chi le indossa contamini l'ambiente, in quanto limitano la trasmissione di agenti infettivi. Sono utilizzate in ambiente ospedaliero e in luoghi ove si presti assistenza a pazienti (ad esempio case della salute, ambulatori, ecc)."


***
E su questo sono d'accordo tutti, sebbene non mi sia ben chiaro come sia possibile che, in ambiente ospedaliero, il personale sanitario possa utilizzare alternativamente:
-  le maschere sub a), delle quali non viene espressamente puntualizzata la "non contaminabilità esterna";
-  le maschere sub b), delle quali, invece, viene espressamente puntualizzata la "non contaminabilità esterna".
La cosa dovrebbe essere spiegata un po' meglio.


***
Dopo aver accennato, molto genericamente, ai due tipi di maschere, senza minimamente accennare a quelle dotate di valvola, che costituivano il punto controverso, in modo molto fumoso ed "ellittico" il Ministero scrive:
"Quanto, infine, a <<ogni altro tipo di mascherina reperibile in commercio>> diverso da quelli sopra elencati, si precisa che non sono dispositivi medici né dispositivi di protezione individuale, e quindi non possono essere utilizzati in ambiente ospedaliero o assistenziale in quanto non hanno i requisiti tecnici, e <<chi li indossa deve comunque rispettare le norme precauzionali sul distanziamento sociale e le altre introdotte per fronteggiare l'emergenza Covid-19>>″.


***
Il che, con tutto il rispetto per il Ministero della Salute, a me non sembra affatto una informazione corretta; ed infatti, non c'è dubbio alcuno che gli altri tipi di maschere non rientrino tra i "dispositivi medici autorizzati" (da loro), ma è assolutamente  falso che non esistano "altri dispositivi di protezione respiratoria individuale", con o senza valvola, sebbene a fini diversi.
Ad esempio, io, da decenni, possiedo una maschera di protezione NBC (nucleare, biologica e chimica), sebbene sia un po' eccessiva da utilizzare in funzione "anticovid"; e, comunque, in commercio, esiste una miriade di "altri dispositivi di protezione respiratoria individuale" come le maschere da vernice, da saldatore, da falegname ecc."
Non saprei dire quante di queste siano efficaci anche contro il Covid19; però molte sono dotate di Filtro FFP2 o FFP3, esattamente come quello dei medici (se non addirittura più performante), per cui, secondo me, dovrebbero sicuramente esserlo.



***
Perchè mai, quindi, lasciando da parte le mascherine riservate al personale sanitario, previo collaudo, non viene emanato un elenco ufficiale di maschere in pubblico commercio, che, oltre a proteggere gli altri dal COVID19, possono proteggere efficacemente anche chi le indossa, senza danneggiare gli altri?
Capisco che sia prioritario rifornire di maschere i medici; ma se, subordinatamente, si riuscisse a rifornire tutta la popolazione di maschere anticontagio (attivo e passivo), i medici, poi, non avrebbero quasi più niente da fare contro il Covid19.
Questo sarà fondamentale per varare la FASE 2.


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CONCLUSIONI "SERIE"

Tornando alla specifica questione delle "mascherine con la valvola", la mia principale conclusione è che, circa la questione in esame, nessuno possa trarre conclusioni definitive "alla carlona" (nè il Ministero, nè i Professori, nè, tantomeno, io); dovrebbe, invece, essere istuito un apposito e specifico comitato scientifico composto da ingegneri e da medici, per valutare in modo veramente adeguato e "competente", tramite appositi collaudi e verifiche sul campo, come effettivamente stia la faccenda.
Ritengo che poi essa debba essere pubblicamente chiarita in modo finalmente lineare, inequivoco e non più controverso.


CONCLUSIONI "ALLA CARLONA"
Tuttavia, per non esimermi dall'esternare le mie personali ed opinabili conclusioni alla carlona (ovviamente da profano),  oltre ad informarmi come potevo su INTERNET, ho anche telefonato ad alcuni produttori e rivenditori (che le hanno quasi tutte esaurite), i quali mi hanno confermato che:
a)
La presenza della valvola non ha alcun effetto sulla capacità filtrante del dispositivo.
b)
Essa, però, assicura un comfort maggiore in quanto permette all'aria calda di fuoriuscire dal dispositivo,  così riducendo l'umidità che si forma al suo interno; il che  evita la formazione di "condensa",  prevenendo l'appannamento del visore o degli occhiali e la facilità la respirazione.


***
I produttori ed i rivenditori con i quali ho parlato per telefono (tre), mi hanno confermato  che l'aria espirata dai polmoni di chi indossa tale tipo di mascherina, viene espulsa nell'ambiente circostante attraverso la valvola; per cui, pur senza essere uno scienziato, mi sembrerebbe logico dedurne che un tale dispositivo possa comunque comportare il rischio della diffusione del contagio.


***
Si potrebbe tuttavia obiettare che, in effetti, questo tipo di maschere è molto raro; e, quindi, ammesso che davvero possano risultare un po' pericolose, il rischio di diffusione del contagio per loro causa  è davvero molto limitato.
Il che, in parte, è probabilmente vero; sebbene io ne abbia viste un bel po' in giro (anche nelle riprese in esterno della TV).


***
Credo, tuttavia, che, a seconda del tipo di valvola, e di dove essa è posizionata, l'eiezione di goccioline di saliva e di muco sia comunque minore che nel caso di volto del tutto scoperto; tuttavia in ogni caso l'aria espirata dai nostri polmoni viene espulsa all'esterno senza nessun "filtraggio in uscita", per cui mi sembra un po' difficile escludere il rischio della diffusione del contagio, se chi la indossa è infetto.
Ad ogni modo, un apposito comitato di tecnici dovrebbe stabilire quelle più idonee; che, presumo da profano, dovrebbero essere quelle con la valvola in posizione laterale, e non direttamente di fronte al naso e alla bocca.



***
Si potrebbe tuttavia obiettare che, in effetti, l'espirazione esterna avviene anche nel caso di "maschere senza valvola", perchè è ovvio che l'aria che abbiamo respirato fuoriesce comunque attraverso la maschera o le fessure sui bordi; altrimenti finiremmo per riciclare nei nostri polmoni sempre la stessa aria, il che non è ovviamente possibile.
Questo mi sembra ovvio!
Però, a lume di naso, immagino che:
- nel caso di una mascherina FFP dotata di valvola (soprattutto se centrale), almeno parte della tosse o dello starnuto viene "ejettatata" frontalmente, in modo diretto e senza alcun filtraggio, nell'ambiente circostante;
- nel caso, invece, di una mascherina FFP non dotata di valvola, tutto il contenuto della tosse o dello starnuto dovrebbe essere  "drenato", in uscita, dal tessuto filtrante, e, quindi, l'aria che esce, dovrebbe essere stata comunque filtrata.
Quanto a ciò che, comunque, fuoriesce dai bordi, credo che questo sia inevitabile -in maggiore o minore misura- con qualsiasi tipo di mascherina; però, in tal caso, muco e saliva dovrebbero prevalentemente colare sul collo e nella camicia del soggetto che indossa la maschera.


***
RIPARTENZA

Per chiudere il discorso, ritengo infine  che l'unica data di "ripartenza" ipotizzabile del nostro sistema economico, non possa essere assolutamente fissata, e neanche ipotizzata, a "giorni" o a "settimane", bensì soltanto;
1)
A partire dalla data in cui il rischio "calante"  del contagio sia sceso al di sotto di un livello "accettabile", a fronte del rischio "crescente"  di un "default" economico; scelta, questa, estremamente delicata e difficile;
2)
In ogni caso non prima che, anche a seguito delle verifiche "serie" di un apposito comitato scientifico, non siano dotati di (miliardi di) valide, idonee e pulite mascherine:
- in primo luogo tutti i posti di lavoro (a cominciare, ovviamente, da quelli sanitari).
- in secondo luogo tutti i cittadini.
3)
Comunque, non prima tutti coloro che le indossano, e, soprattutto, questi ultimi (me compreso), siano stati UNIVOCAMENTE istruiti ed edotti:
- sulle corrette pratiche di igienizzazione, laddove sia possibile il riutilizzo della maschere;
- sulle corrette modalità d'uso delle stesse;
- sulle altre modalità di prevenzione del contagio.
NON UN MINUTO PRIMA!
Ma su questo mi riservo di aprire, al momento opportuno, un apposito TOPIC.


***
Un saluto a tutti!

iano

Le mascherine chirurgiche immagino abbiano la funzione di non far andare direttamente saliva dentro la carne aperta.
Gli operatori sanitari dovrebbero essere super controllati .
Non dovrebbero operare  se infettati.
Non c'è pericolo comunque che infettino chi ...è già infettato , ma possono solo essere infettati . Quindi le mascherine con valvola , sono ottimali.
Credo però siano meno confortevoli di una mascherina chirurgica che meglio agevola la respirazione per mancanza di valvola, non essendo completamente aderenti , quindi
le si usa preferibilmente quando nulla osta.

Vado a naso , essendo più confuso di te sull'argomento .
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Ipazia

Il primo "vademecum" (STEP1) è quanto di più serio si sia detto in materia e non a caso i VVFF, che sono tecnici nel senso nobile della parola, l'hanno diffuso. Su politicanti ed espertoni che l'hanno contestato stenderei un velo di pietoso silenzio. Sarebbe da farsi un ciondolo (cit.) con la faccia di ciascuno di essi, inclusa la "signora" inventrice del ciondolo-coronavirus, e metterli nel museo degli orrori di questa esperienza epidemica, mettendoci a guardia il bravo chirurgo bolognese (altro tecnico degno di questo nome) perchè non scappino e ce li ritroviamo di nuovo tra i piedi alla prossima.

La valvola è sicuramente una via di fuga per il virus, se presente nell'operatore (anche nel facciale completo NBC ci sono senz'altro vie facilitate di uscita per l'espirato altrimenti si appannerebbe all'istante, escludendo per tale funzione la guarnizione di tenuta che deve essere assolutamente tale).

Pertanto il principio generale è che essa va usata in contesti sicuramente infetti in cui TUTTI gli operatori la indossano, proteggendosi così anche dal collega eventualmente positivo asintomatico, cosa per nulla escludibile per chi lavora in situazioni di alto contagio. Si potrebbe usare anche la omologa senza valvola ma sarebbe molto più faticosa da portare per l'operatore non avendo facilitato l'atto espiratorio e l'evacuazione dell'umidità.

La omologa senza valvola si usa in situazione di coesistenza con colleghi non protetti che indossano solo mascherine chirurgiche ormai di uso costante in ambito ospedaliero o di RSA per atti particolari di breve durata con pazienti non tamponati e soprattutto con sintomatologie sospette.

La questione meta-fisica che ha spiazzato tutti i tecnici non medici nella vicenda dei protettori delle vie respiratorie è che i DPI di qualsiasi ordine e grado, come da loro denominazione, nascono per proteggere l'uomo da un agente contaminante/infettante ma non considerano l'uomo stesso come possibile tale. Tutto il mercato dei DPI ha questa impostazione e questo spiega anche la rarità iniziale delle FFPx senza valvola. Al contrario i medici hanno sempre usato lo schermo alle vie respiratorie (mascherina chirurgica) partendo dal presupposto che sia l'uomo l'agente infettante. La contraddizione è esplosa, anche nel cervello di espertoni e politicanti (di qui le ambiguità e i "dico per non dire"),  nel momento in cui è stato necessario passare dalla mascherina chirurgica a efficaci DPI double face di difficile reperimento e uso.

I cinesi, avendo sperimentato l'epidemia per primi, fin dalla SARS 1, avevano focalizzato il problema e si erano attrezzati anche a livello produttivo di FFPx senza valvola. Anche il primo megacontratto stipulato dal governo italiano - ovviamente con un mafioso - deve approvvigionarsi in Cina di quanto necessario. A Shangai, laddove l'aereo fantasma col materiale, più irrintracciabile del virus, ha dato avvio ad una inchiesta giudiziaria.

Tutte le maschere proteggono qualcosa, per cui nel dubbio, in situazioni forzatamente promiscue e particolarmente in ambienti chiusi, l'indicazione della parte meno demente (tipo Ilaria Capua e OMS fino a ieri) degli espertoni di usare le maschere chirurgiche è ispirata ad un sano principio di precauzione. In situazioni libere da focolai conclamati o in attivita open air solitarie anche quelle faidatè o surrogate (bandane, sciarpe, foulard) possono svolgere la loro funzione, ivi inclusa quella psicologica di non allarmare coloro su cui la nostra presenza eventualmente impattasse. Mantenendo distanze di sicurezza, tali accrocchi non certificati ritengo siano sufficienti. Senz'altro lo sono per me, vista la mia natura poco socievole e la mia ben pregressa fobia per ogni genere di assembramenti umani. Chi il distanziamento ce l'ha nell'anima, sopravviverà meglio a questa vicenda. Gli altri impareranno obtorto collo ad apprezzarne le positività.

Mi manca la natura, la solitudine open air, laddove anche una demente come la Capua ha ragione. Questo sì. Dalle mie parti hanno estorto 400 euro ad un ragazzo che passeggiava da solo vicino ad un torrente a 330 metri da casa. Il fascismo è un virus infinitamente più mortale, contagioso e inestirpabile del corona. Ed è per questo che ogni mattina il mio primo pensiero è: que se vayan todos.
...
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Eutidemo


Ciao Iano. :)
Sicuramente, nel caso di cura di soggetti già infettati, le mascherine con valvola , sono ottimali.
Non è però detto che siano meno confortevoli di una mascherina chirurgica, perchè la valvola serve proprio ad agevolare la respirazione; però non posso dirlo per esperienza, perchè una mascherina con valvola non l'ho mai sperimentata!
Un saluto! :)

Eutidemo


Ciao Ipazia. :)
Anche a me il primo "vademecum" (STEP1) sembra abbastanza serio; ed infatti:
- è stato contestato dal Ministero della Salute;
-ma è stato sostanzialmente confermato dagli esperti in materia.
Per cui non capisco bene la tua assimilazione tra "politicanti ed espertoni"; che, in questo caso, si sono espressi in modo differente, e, direi, antitetico!


***
Il ciondolo-coronavirus mancava proprio! Che diavolo sarebbe?


***
Nelle maschere NBC moderne è prevista la ventilazione automatica, ed il filtraggio dell'aria in uscita; per cui esse non presentano particolari problemi, a parte, rispetto alle mascherine civili,:
- un peso superiore ;
- una maggiore complessità d'uso.


***
Hai ragione, invece, nel dire che la maschera civile FFP (1,2 e 3) senza valvola, è un po' più faticosa da portare per l'operatore non avendo facilitato l'atto espiratorio e l'evacuazione dell'umidità.


***
Secondo me, però, i medici dovrebbero utilizzare ESCLUSIVAMENTE mascherine FFP2 e FFP3 non dotate di valvola; in tal modo, infatti, godrebbero dello stesso livello di protezione, senza il rischio di contaminare il prossimo.
Farei eccezione solo:
- nel caso di medici afflitti da problemi respiratori (non da COVID19), e che, quindi, necessitano della valvola per respirare meglio;
- nel caso di medici che devono effettuare interventi che necessitano una buona visione, perchè, senza valvola, gli occhiali tendono ad appannarsi.


***
I DPI di qualsiasi ordine e grado, come da loro denominazione, nascono per proteggere l'uomo da un agente contaminante/infettante ma non considerano l'uomo stesso come possibile tale, per il semplice fatto che, usualmente, vengono utilizzati da:
- verniciatori;
- saldatori;
- falegnami;
- ecc.
Per cui, nell'esercizio di tale attività, il respiro espulso dalla maschera non può contagiare nessuno; nè in potenza, nè in atto.
Per questo, come giustamente osservi tu, tutto il mercato dei DPI ha questa impostazione e questo spiega anche la rarità iniziale delle FFPx senza valvola.


***
Al contrario, come pure molto giustamente osservi, i medici hanno sempre usato lo schermo alle vie respiratorie (mascherina chirurgica) partendo dal presupposto che sia il medico il possibile agente infettante, durante un'operazione chirurgica.


***
La contraddizione è esplosa, come esattamente scrivi tu,  nel momento in cui è stato necessario passare dalla semplice mascherina chirurgica, a maschere DPI "a doppio effetto" (protezione attiva e passiva) di difficile reperimento e uso.
Ma a me sembra che questo sia naturale, considerata l'aggressione improvvisa ed imprevista (sebbene non certo imprevedibile) del Coronavirus!

***
Non sapevo, invece, che i Cinesi, avendo sperimentato l'epidemia per primi, fin dalla SARS 1, avevano  focalizzato il problema e si erano già attrezzati anche a livello produttivo di FFPX senza valvola; le quali, però, in effetti, venivano vendute su INTERNET già da anni in tutto il mondo, soprattutto per l'uso di vernici a spruzzo.

***
La faccenda dell'aereo fantasma col materiale, più irrintracciabile del virus, che ha dato avvio ad una inchiesta giudiziaria, non la conoscevo; di che si tratta?


***
E' comunque sicuramente vero che tutte le tipologie di maschere proteggono comunque "qualcosa"; per cui nel dubbio, in situazioni forzatamente promiscue e particolarmente in ambienti chiusi, l'indicazione di usare almeno le maschere chirurgiche è ispirata ad un sano principio di precauzione.
Ed infatti:
- se non proteggono molto chi le indossa;
- però proteggono abbastanza gli altri.
Se le indossassero TUTTI, il contagio sarebbe "frenato" in modo drastico!


***
Sono d'accordo anche sul fatto che, pure le semplice bandane, sciarpe, foulard (niquab e burqa), possono svolgere la loro funzione;  sempre mantenendo distanze di sicurezza, ovviamente.


***
Per fortuna a me la natura non manca, perchè ho un giardino, e, oltre, la vista di alberi a perdita d'occhio; peccato però che, almeno quando sono in casa, mi tocca guardarli attraverso le sbarre!



***
Un saluto! :)

Ipazia

Citazione di: Eutidemo il 10 Aprile 2020, 12:45:14 PM
Ciao Ipazia. :)
Anche a me il primo "vademecum" (STEP1) sembra abbastanza serio; ed infatti:
- è stato contestato dal Ministero della Salute;
-ma è stato sostanzialmente confermato dagli esperti in materia.
Per cui non capisco bene la tua assimilazione tra "politicanti ed espertoni"; che, in questo caso, si sono espressi in modo differente, e, direi, antitetico!

Col senno troppo di poi, e la confusione a non finire di cui la politicante da te citata (STEP 2) è emblema unificante.

CitazioneIl ciondolo-coronavirus mancava proprio! Che diavolo sarebbe?

L'esternazione di questa espertona della corrente: "poco più di un'influenza" il che, dopo la Cina, era delirio puro anche alla fine di febbraio. Trovandomi a decidere tra lei e Ilaria Capua chi buttare giù dalla fatidica torre non avrei dubbi: entrambe. Con dolore, perchè ci credo nell'emancipazione femminile. Ma temo che la loro unica colpa sia di protagonismo, mentre i colleghi maschi propalavano le stesse fesserie sotto la copertura iniziatica del verbo OMS e ISS senza esporsi troppo. Ilaria Capua mi pare però imperversare impudicamente anche oggi dopo la catastrofe "di gregge" da lei minimizzata.

CitazioneSecondo me, però, i medici dovrebbero utilizzare ESCLUSIVAMENTE mascherine FFP2 e FFP3 non dotate di valvola; in tal modo, infatti, godrebbero dello stesso livello di protezione, senza il rischio di contaminare il prossimo.
Farei eccezione solo:
- nel caso di medici afflitti da problemi respiratori (non da COVID19), e che, quindi, necessitano della valvola per respirare meglio;
- nel caso di medici che devono effettuare interventi che necessitano una buona visione, perchè, senza valvola, gli occhiali tendono ad appannarsi.

Direi di no. Nei reparti infettivi dove tutti gli operatori dovrebbero indossare per l'intero turno FFP2 o P3, meglio con la valvola.

CitazioneNon sapevo, invece, che i Cinesi, avendo sperimentato l'epidemia per primi, fin dalla SARS 1, avevano  focalizzato il problema e si erano già attrezzati anche a livello produttivo di FFPX senza valvola; le quali, però, in effetti, venivano vendute su INTERNET già da anni in tutto il mondo, soprattutto per l'uso di vernici a spruzzo.

La sars 1 ha avuto una scarsa diffusione fuori dalla Cina, quasi nulla. Quando è scoppiata la sars 2 erano già più preparati ad affrontarla. La cosa che li ha spiazzati è la lunga durata del tempo di incubazione e la incommensurabile capacità di contagio anche da parte di asintomatici. Ora lo sappiamo anche noi !

Per le vernici a spruzzo è scorretto l'uso di facciali filtranti per particolato; servono i carboni attivi e generalmente si usano facciali filtranti completi con filtro sostituibile (tipo NBC). L'uso massivo di FFP3 è avvenuto nelle bonifiche amianto, FFP2 nella lavorazione del legno (la polvere di legni duri è cancerogena), in agricoltura coi pesticidi e laddove vi sia presenza di silice cristallina (silicotigena). Per altri inquinanti corpuscolati inerti e grossolani (marmo, farina, cemento,...) basta la FFP1,...

CitazioneLa faccenda dell'aereo fantasma col materiale, più irrintracciabile del virus, che ha dato avvio ad una inchiesta giudiziaria, non la conoscevo; di che si tratta?

Del primo grosso intreccio milionario italiano tra coronavirus, capitale e pubblica amministrazione. Stuzzichino per legulei vogliosi di approfondire  :P La prima impressione è che l'impresa italiana, che fattura di più dopo la Santa Sede, e che tutti (non) ci invidiano, non poteva non partecipare al banchetto.

CitazionePer fortuna a me la natura non manca, perchè ho un giardino, e, oltre, la vista di alberi a perdita d'occhio; peccato però che, almeno quando sono in casa, mi tocca guardarli attraverso le sbarre!

Penso che con accortezze da incursore della marina tu ne possa anche fruire dall'esterno evitando le insidie pesantemente economiche dei kapò del lager Italia.

Un saluto!
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Sariputra

Sarebbe per me impossibile portare delle mascherine senza valvola, perché, essendo portatore di occhiali spessi "a fondo di bottiglia", mi si appannerebbero immediatamente, rendendomi impossibile uscire di casa anche solo per far la spesa e non soccombere quindi ai morsi della fame...Mi spiace se potrei essere leggermente più "pericoloso" di un portatore di mascherine chirurgiche o  Ffp1-2-3 senza valvola, ma non posso farci niente... Comunque ho iniziato a uscire con una stecca di legno lunga un metro esatto che 'punto' addosso alle persone che incontro, così da tenere la distanza di sicurezza e non rischiare di infettarmi ( o di infettare qualche malcapitato..), visto che sono a 'rischio' di quel tragico evento chiamato "morte", essendo iperteso (però uso i beta-bloccanti che sembrano leggermente meno graditi degli ACE inibitori all'immondo morbo.. :D ), leggermente diabetico, con calcolosi renale e con i piedi piatti, oltre che mezzo orbo... ;D


P.S. Naturalmente la stecca di legno da un metro, aggiunta alla lunghezza notevole del mio braccio (sono un pezzo d'uomo, modestamente...), mi fa rientrare anche nella misura di sicurezza degli esperti statunitensi che dicono un metro e ottanta centimetri, per essere più sicuri...visto mai chi abbia ragione!
Sulla strada del bosco
Una ragazza in lacrime
Trattiene rondini nei capelli.

Eutidemo


Ciao Ipazia. :)


L'espertona a cui ti riferisci, andrebbe processata per strage, assieme a Sgarbi, che le ha fatto da cassa di risonanza; ed infatti, a causa loro, molta gente ha trascurato qualsiasi precauzione, si è ammalata, e, forse, è pure morta!

***
Io mi riferivo ai reparti NON infettivi, dove ci sono malati non affetti da Coronavirus; nei reparti infettivi, invece, dove ormai tutti sono contagiati, i medici potrebbero usare anche la valvola.


***
I filtri per vernice sono sia per "polveri fini" che "per vapori", per cui dovrebbero andare bene anche per il Coronavirus, avendo un doppio filtro (uno in tessuto a "trama" ed uno a "carboni attivi"); quelle NBC (come la nostra M90) sono dello stesso genere, ma un po' più evolute, e un po'  complicate da spiegare.


***
La faccenda del primo grosso intreccio milionario italiano tra coronavirus, capitale e pubblica amministrazione,  stuzzichino per legulei vogliosi di approfondire, non l'ho ancora approfondita; per cui non saprei cosa dire al riguardo.


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Un saluto! :)

Eutidemo


Ciao Sariputra. :)
In effetti, con gli occhiali spessi "a fondo di bottiglia", indossando una maschera senza valvola, ti si appannerebbero immediatamente; esistono anche maschere con valvole a filtraggio bidirezionale, ma non credo che siano in commercio.


***
Quanto alla stecca di legno per tenere a distanza la gente, ti suggerisco un "Pungolo elettrico per Bestiame" Viehtreibapparat Ani-Shock, che, secondo me, è molto più efficace (in Germania lo usano tutti).



***

Un saluto :)

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