Coronavirus: Milano e Torino lanciano un segnale un po' preoccupante!

Aperto da Eutidemo, 24 Aprile 2020, 11:44:35 AM

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Eutidemo


Milano si colloca al secondo posto nella classifica delle province italiane per numero di imprese, ma si colloca al primo posto per numero di addetti, con 2,2 milioni di lavoratori (13% nazionale) ;  Torino segue con 769 mila addetti.
Pare che, nonostante il "lock down", molti di tali addetti abbiano già ripreso a lavorare, ovvero non abbiano  mai smesso:
- sia perchè le loro aziende erano classificate "essenziali";
-  sia perchè, comunque, si erano  "autocertificate" tali.

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Ovviamente, si spera che avessero già preso tutte le cautele "antivirus" del caso, sia per i luoghi di lavoro, sia per  la mobilità necessaria per raggiungerli; o, almeno, così è stato pubblicamente dichiarato.

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Tuttavia, nonostante questo, a differenza di altre grandi città italiane "meno attive", soprattutto del Centro-Nord, Milano e Torino, a tutto ieri, sono le uniche a manifestare ancora un netto trend in ascesa del contagio che non dà segno di voler "flettere", come risulta dal grafico al seguente LINK.
http://bayimg.com/BanCiAAGp

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Questo, a mio avviso, "potrebbe" costituire un segnale d'allarme per l'inizio della FASE 2 in tutta Italia; perchè non vorrei che con la ripresa delle attività economiche, sia pur graduale, in tutta Italia, si verificasse anche la ripresa in salita del TREND dei contagi in tutto il Paese.
Come, appunto, pare che stia accadendo nei due cuori pulsanti dell'economia dell'Italia; che, in realtà, non hanno mai smesso di battere del tutto.

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Ovviamente, la concomitanza di due fenomeni non implica necessariamente una correlazione tra i due; però mi insospettisce un po' la circostanza che, tra le dozzine di statistiche che vengono comunicate, non ce ne sia neanche una "disaggregata" per categoria di appartenenza dei malati e dei morti.
Cioè, sarebbe molto utile ed interessante conoscere, nelle due città in cui il trend del contagio è ancora in ascesa, quanti dei malati e dei morti appartenevano:
- a lavoratori in servizio attivo;
- ovvero ad altri soggetti.
Ed infatti, se il numero dei primi prevalesse in modo significativo sul numero dei secondi, questo, secondo me, potrebbe significare:
- che una riapertura generalizzata delle attività economiche in tutta Italia è ancora prematura;
- o che, quantomeno, essa  è prematura utilizzando le misure di sicurezza fin qui adottate nelle aziende.
Il che non significa, ovviamente, che nuove e più efficienti misure di prevenzione potrebbero meglio contenere il rischio.

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Tuttavia, non possedendo i dati disaggregati, non me la sento di esprimere un giudizio al riguardo; se qualcuno ce l'ha, sarebbe interessante vederli.

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Un saluto a tutti! :)

Andrea Molino

Faccio solo notare che la curva definita "del contagio", in realtà è la curva dei tamponi fatti e risultati positivi, ma essendo fatti secondo logiche imperscrutabili e non statistiche, non sono rappresentativi della reale diffusione del virus. La curva può essere fatta impennare o appiattire a seconda di quanti tamponi si fanno e a chi; per quanto ne sappiamo, il 30% della popolazione potrebbe già essere venuta in contatto con il virus (trovo che la definizione "contagiati" sia fuorviante).
Ergo, come ho già detto nella discussione sul valore della libertà, stiamo di nuovo ragionando su opinioni, non su dati.

Ipazia

Bisognerebbe ragionare sui ricoveri piuttosto che sui tamponi per valutare lo stato di attività del contagio. E il numero di ricoverati in t.i. per valutarne la gravità.

Concordo pienamente con Eutidemo che si danno dati, non falsi, ma incompleti, ottenendo il risultato di avvallare le politiche governative più concentrazionarie. Il primo dato onesto epidemiologicamente, sarebbe la distribuzione per classi di età. Cercando in rete qualcosa si trova, ma la protezione civile non lo pubblicizza. In Veneto l'età media dei deceduti (poco oltre 1000 ad oggi) è 81 anni. Il secondo dato onesto sarebbe la comorbilità e la severità della stessa. Qui forse è un po' più complicato perchè dubito che il ssn abbia criteri unici e codificati di valutazione. Ma per fare epidemiologia onesta bisognerebbe valutare anche questo elemento. E' certo che dei 9000 morti per complicazioni influenzali, prevalentemente anziani e immunodepressi, degli anni scorsi nessuno si preoccupava più di tanto.

Le megalopoli de nordovest sono più difficili da gestire delle aree del nordest. Non è solo questione di fabbriche, che però contribuiscono molto, data la mobilità di persone che inducono, ad aggravare la situazione epidemica. Per tali complicanze, chi amministra le megalopoli ha l'imperativo morale di fare scelte oculate di salute pubblica. Non mi pare abbiamo esempi eclatanti in tal senso e l'epidemia ha messo a nudo la nostra miseria amministrativa dei grandi centri. Le aree meno antropizzate e industrializzate hanno già dimostrato di saper gestire meglio il contagio nella sua fase di crescita, per cui, a maggior ragione vista anche l'esperienza acquisita, sapranno gestire bene anche eventuali recrudescenze.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Eutidemo


Ciao Molino. :)
Hai perfettamente ragione, ma nessuno è così imbecille da non considerare il rapporto tra "tamponi" e "contagi rilevati"; altrimenti è ovvio che, se domani si facesse un solo tampone, si potrebbe gridare al miracolo perchè, da un giorno all'altro, non c'è stato nessun contagiato...o, al massimo, uno solo.
Ma non funziona certo in modo così semplicistico!
Ed infatti, nel grafico di cui al seguente LINK (relativo a ieri), la diminuzione generale del contagio in Italia, indicato dal grafico nero discendente, è data dal rapporto tra i tamponi ed i nuovi casi giornalieri da esso rilevati.
http://bayimg.com/CaNCbAagP
Tale curva non può essere fatta impennare o appiattire a piacimento a seconda di quanti tamponi si fanno, in  quanto essa scaturisce da un rapporto matematico; che, in quanto tale, non è alterabile da nessuno.
Hai ragione nel dire che la definizione "contagiati", in effetti, non è precisa; ma essa non è affatto fuorviante, se tieni conto che viene usata per "metonimia" con riferimento al rapporto di cui sopra.


Un saluto  :)



Eutidemo


Ciao Ipazia. :)
Sono d'accordo con te che, oltre che sui contagi rilevati, bisognerebbe ragionare sui ricoveri piuttosto che sui tamponi per valutare lo stato di attività del contagio; nonchè sul numero di ricoverati in t.i. per valutarne la gravità.
Però è un tipo di calcolo che si fa diuturnamente, considerando, regione per regione:
- i pazienti ricoverati in terapia intensiva;
- i pazienti non ricoverati in terapia intensiva;
- i pazienti in isolamento domiciliare
http://bayimg.com/cANCIaaGP


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Hai anche ragione nel dire che uno dei dati epidemiologicamente più importanti, riguarda la distribuzione per classi di età dei deceduti, su cui pure si ragiona; così come rilevabile dal seguente LINK. 
http://bayimg.com/cANCoAaGp


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Non so se la protezione civile pubblicizzi tali dati, ma l'ISS sicuramente sì.

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Hai anche ragione nel dire che le megalopoli de nordovest sono più difficili da gestire delle aree del nordest; in effetti, come tu dici, non è solo questione di fabbriche (che però contribuiscono molto, data la mobilità di persone che inducono, ad aggravare la situazione epidemica) ma anche:
- della gestione dei medici di base, che è migliore in Veneto e più scadente in Lombardia;
- del rapporto tra sanità privata e pubblica, che è migliore in Veneto e più scadente in Lombardia.


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Condivido in pieno la tua conclusione, circa la carenza amministrativa dei grandi centri, rispetto a quella delle aree meno antropizzate e industrializzate, che hanno dimostrato di saper gestire meglio il contagio; sicuramente è avvenuto in Italia, ma, penso, un po' in tuto il mondo.
Pensa a New York.


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Un saluto :)


Ipazia

Grazie Eutidemo per l'input che proviene da qui:

https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/sars-cov-2-decessi-italia#1

in cui sono contenute un sacco di belle informazioni che il governo tiene chiuse nell'armadio guardandosi bene dal farne argomento di riflessione nelle comparsate mediatiche. Altrimenti non si capirebbe l'uscita dell'espertone capo del CTS, Locatelli e la sua levata di scudi poliziesca contro l'ipotesi dei centri estivi per ragazzi. A tal proposito la regione Veneto sta già predisponendo i suoi piani di segno opposto, per la gioia delle mamme venete (e anche dei padri, ma meno direttamente coinvolti).

Tali numeri più esplicativi di ciò che passa l'ectoplasma capo della protezione civile possono servire anche a Andrea Molino per supportare la sua tesi.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Andrea Molino

Grazie Ipazia!
Effettivamente si tratta di una pagina con una sintesi della situazione molto interessante e si, mi conforta nelle mie convinzioni ;-)

Caro Eutidemo
nessuno sarà così imbecille come dici tu, ma visto che:
1) i tamponi sono stati fatti solo ad un parte di chi  presentava gravi sintomi o era stato a contato con un positivo
2) la maggior parte dei "contagiati" è asintomatica
3) i tamponi vengono eseguiti 1 volta sulle persone che risultano negative, almeno 3 su quelle positive la prima volta
4) non sono mai state eseguite ricerche su campioni statisticamente rappresentativi della popolazione
la curva disegnata sul rapporto tra tamponi positivi e tamponi fatti, potrebbe essere MOLTO diversa dalla curva "reale"

Ricambio il saluto.

Eutidemo

Citazione di: Andrea Molino il 25 Aprile 2020, 01:12:26 AM
Grazie Ipazia!
Effettivamente si tratta di una pagina con una sintesi della situazione molto interessante e si, mi conforta nelle mie convinzioni ;-)

Caro Eutidemo
nessuno sarà così imbecille come dici tu, ma visto che:
1) i tamponi sono stati fatti solo ad un parte di chi  presentava gravi sintomi o era stato a contato con un positivo
2) la maggior parte dei "contagiati" è asintomatica
3) i tamponi vengono eseguiti 1 volta sulle persone che risultano negative, almeno 3 su quelle positive la prima volta
4) non sono mai state eseguite ricerche su campioni statisticamente rappresentativi della popolazione
la curva disegnata sul rapporto tra tamponi positivi e tamponi fatti, potrebbe essere MOLTO diversa dalla curva "reale"

Ricambio il saluto.


In effetti le tue sono considerazioni  tutte indubbiamente corrette; il tema è molto interessante, per cui penso che esso meriti un TOPIC a parte. :)

Andrea Molino

Caro Eutidemo,
grazie per aver preso in considerazione le mie argomentazioni!

Di questi tempi, siamo tutti molto presi ad affermare le nostre opinioni e tendiamo a "sorvolare" su quelle altrui...

Sono curioso di vedere come procederà la nuova discussione.

A presto.

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